Sondaggi elezioni europee, testa a testa fra Lega e Forza Italia. Azione e SUE a rischio

L’ANDAMENTO DECENNALE DEI SEGGI

• Sulla base di questa proiezione, nel giro di 10 anni - dal 2014 al 2024 - Fratelli d’Italia è passata dall’essere fuori dal Parlamento europeo ai 6 seggi del 2019 fino ai possibili 23 di oggi. Il trend del Pd è invece in calo con 31 seggi nel 2014, 19 nel 2019 e 17 nel 2024. Altalenante la Lega con 5 seggi nel 2014, 29 nel 2019 e 8 nel 2024

SIMULAZIONE DEI SEGGI PER GRUPPI

• Guardando ai gruppi europei, sulla base delle simulazioni attuali i Popolari otterrebbero 180 parlamentari su 720, seguiti dai Socialisti con 139. Renew EU e Id si fermerebbero a 83, poi i Conservatori con 81, i Verdi con 50 e Sinistra con 41

GIUDIZIO SUL GOVERNO

• Crescono leggermente i giudizi positivi sul Governo (35%, +1%) e calano quelli negativi (56%, -4%)

FIDUCIA NEI LEADER

• Al primo posto fra i leader in cui gli italiani ripongono più fiducia rimane il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (62%, -2%). Stabili Elly Schlein e Antonio Tajani, calano Giorgia Meloni (-1%, 32%) e Giuseppe Conte (-2%, 31%), che rimangono i due leader più apprezzati tra i sondati

FIDUCIA NEI LEADER/2

• Cresce Matteo Salvini (+2%, 19%), mentre tra i nuovi leader sondati la più alta è Emma Bonino (24%), unica anche sopra il 20% di fiducia. Michele Santoro è al 16%, Carlo Calenda al 15% (-1%) e Angelo Bonelli all’11%

FIDUCIA NEI LEADER/3

• Sempre parlando di fiducia nei leader, Matteo Renzi si ferma al 10% (-1%) preceduto da Nicola Fratoianni (11%). Stefano Bandecchi è al 7%

UN OCCHIO ALLA POLITICA NAZIONALE

• Un italiano su due (49%) nel decidere chi voterà alle elezioni europee ha pensato più allo scenario politico nazionale che a quello europeo, tenuto più in considerazione dal 31%

ITALIANI SPACCATI SULL’EUROPA

• Circa la metà degli italiani ha fiducia nell’Unione europea (49%), circa la metà no (47%) e solo il 4% non ha un'idea precisa

PARTITI E UE

• Gli elettori del Pd sono i più euroentusiasti (l’80% ha fiducia nell’Ue), quelli della Lega e di FdI i più euroscettici: l’84% di chi vota il Carroccio e il 56% di chi vota il partito della presidente del Consiglio Meloni non si fida. Più europeisti gli elettori di Forza Italia: il 73% ha fiducia nell’Unione europea

I GIOVANI SI FIDANO DELL’UE

• Guardando alle differenze generazionali, il 64% dei giovani fra i 18 e i 34 anni dice di avere fiducia nelle azioni dell’Unione europea. Non ne ha invece il 51% della fascia 35-49 anni, il 57% delle persone fra i 50 e i 64 anni e il 49% degli over 65

GLI INTERVENTI DELL’UE

• Un terzo degli Italiani pensa che la presenza dell’Europa nella legislazione dei Paesi membri sia stata eccessiva, maggioranza relativa ma non di molto rispetto a chi pensa che l’Ue dovrebbe intervenire di più (28%), o comunque non di meno (22%), due blocchi che sommati fanno un italiano su due

PARTITI E INTERVENTI UE

• A questo proposito, gli elettori della Lega si confermano i più euroscettici: il 72% ritiene che l’Ue sia intervenuta in modo eccessivo. Percentuale che scende al 54% fra chi vota FdI e al 39% fra chi sceglie Forza Italia. Tra le opposizioni c’è invece una maggior domanda di Europa: non solo tra le forze tradizionalmente dichiaratamente europeiste, come il Pd, ma anche tra gli elettori del M5S, storicamente con posizioni più ambigue

GENERAZIONI E INTERVENTI UE

• Solo tra gli under 35 c’è una maggior domanda di Europa (36%), e sempre solo tra gli under 35 l’idea che l’Europa sia stata eccessivamente interventista è minoritaria (15%), mentre è maggioritaria in tutti gli altri segmenti

I GRANDI TEMI

• Secondo quanto emerge dalla rilevazione, per il 50% l’Unione europea dovrebbe avere maggiori poteri in tema di immigrazione e sicurezza, mentre il 49% indica il lavoro e lo sviluppo economico. Ambiente ed energia si ferma al 44%, seguito da Sanità (40%) e difesa e politica estera (31%)

I GRANDI TEMI/2

• Seguono le politiche fiscali (21%), le politiche agricole (12%) e i trasporti (9%)

NOTA METODOLOGICA

• Sondaggio svolto con metodologia CAWI tra il 21 e il 22 Maggio 2024 su un campione di 1604 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagate per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d’errore è del +/- 2,4% con un intervallo di confidenza del 95%