Affido minori, il Ddl in Consiglio dei ministri: fra le novità un registro nazionale
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Nel testo anche un Osservatorio nazionale con il compito di monitorare eventuali anomalie e promuovere ispezioni. Il provvedimento è a firma della ministra per la Famiglia Eugenia Roccella e del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Lunedì il pre-Consiglio, martedì l’appuntamento in Cdm
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- Dovrebbe approdare martedì in Consiglio dei ministri uno schema del disegno di legge sulla tutela dei minori in affidamento. Lunedì è invece atteso il pre-Consiglio, la riunione dei tecnici preparatoria del Cdm
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- Queste le principali novità del ddl sui minori in affido: un registro nazionale, uno in ogni tribunale, e un Osservatorio nazionale con il compito di monitorare eventuali anomalie e promuovere ispezioni
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- Il Ddl è a firma della ministra per la Famiglia Eugenia Roccella e del ministro della Giustizia Carlo Nordio
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- Il riordino del sistema degli affidi è un tema caro al centrodestra ed era stato annunciato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni già nell'intervento alla Camera per la fiducia del suo Governo. Il provvedimento nasce con l'obiettivo di evitare istituzionalizzazioni improprie e affidamenti sine die (cioè senza scadenza) di minori allontanati dalla famiglia d'origine
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- Il Ddl punta anche a garantire la piena attuazione del principio del superiore interesse del minore e del diritto dei bambini e degli adolescenti a vivere e a crescere all'interno delle loro famiglie, così come stabilisce la Convenzione sui diritti del fanciullo
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- Nel registro nazionale degli istituti di assistenza pubblici e privati, delle comunità di tipo familiare e delle famiglie affidatarie - che sarà istituito al Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri - saranno inseriti, su base provinciale, il numero dei minori collocati in ciascuna struttura, il numero delle famiglie, delle comunità e degli istituti che sono disponibili all'affidamento dei minori
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- I dati saranno forniti dalle regioni e dagli enti locali e la loro analisi da parte dell'Osservatorio Nazionale, anche questo istituito al Dipartimento per le politiche della famiglia, si occuperà del monitoraggio e consentirà di intercettare eventuali andamenti anomali del ricorso all'allontanamento di minori e di segnalarli alle autorità competenti, anche promuovendo eventuali ispezioni da parte delle stesse autorità
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- L'Osservatorio avrà il compito di predisporre entro il 30 giugno di ogni anno una relazione al ministro della Famiglia, da trasmettere alle Camere
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- In ogni tribunale sarà istituito un registro dei minori con i provvedimenti di collocamento in comunità o di affidamento a una famiglia. Si tratta dei provvedimenti relativi a minori inseriti in collocazione protetta, oppure di quelli che autorizzano i minori agli incontri, anche in forma protetta, con i familiari e quelli che autorizzano il minore a rientrare in famiglia
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- È infine prevista la comunicazione al Dipartimento per la giustizia minorile del ministero della Giustizia dei dati relativi alle richieste e ai provvedimenti di allontanamento di un minore. I tribunali dovranno effettuare la comunicazione entro 30 giorni