Trattori, dall'Irpef alla carne sintetica: ecco il piano del governo per gli agricoltori
L'esecutivo ha convocato ieri, 9 febbraio, un tavolo con le organizzazioni del settore agricolo. Nel documento presentato alle associazioni sono contenute le proposte della premier Meloni e dei ministri per superare le proteste: eccole punto per punto
- Mentre continuano le proteste degli agricoltori in tutta Italia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato ieri, 9 febbraio, un tavolo a palazzo Chigi per confrontarsi con le organizzazioni agricole. Oltre alla premier erano presenti i vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, oltre ai ministri Francesco Lollobrigida, Giancarlo Giorgetti, Raffaele Fitto, Luca Ciriani e Maria Calderone. Ecco il piano elaborato dall'esecutivo, punto per punto, dopo la rivolta dei trattori
- Come chiesto dagli agricoltori, il governo Meloni starebbe lavorando a un'Irpef "più giusta". In sostanza, si legge nel documento dell'esecutivo, "la proposta è quella di sostenere gli agricoltori con i redditi più bassi limitando l'esenzione Irpef ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l'importo di 10mila euro". Questo perché una "esenzione Irpef generalizzata degli anni passati rischia di essere una misura iniqua e che favorisce soprattutto i grandi imprenditori e le imprese con volumi di affari elevati"
- Come scrive il Sole 24 Ore, Il secondo punto fondamentale del piano del governo per gli agricoltori vede un fondo da 300 milioni di euro per i danni da calamità e le crisi settoriali, sempre più frequenti con il cambiamento climatico (in foto, l'alluvione del maggio 2023 in Emilia-Romagna)
- Il governo Meloni vuole inoltre introdurre una riforma del sistema assicurativo per la gestione dei rischi in agricoltura. "Riteniamo non più rinviabile una riforma radicale del sistema orientata ad abbassare i costi delle polizze assicurative per gli agricoltori, ad ampliare la platea degli assicurati e a sostenere gli agricoltori contro i rischi catastrofali con l'intervento del Fondo Agricat", si legge nel testo del documento citato dal Sole 24 Ore
- Sul constrasto alle importazioni sleali (l'arrivo di prodotti che non rispettano gli standard sanitari) il governo ha intenzione di rafforzare i controlli a difesa del made in Italy. Alla base di questa strategia, ricorda il Sole 24 Ore, c'è il nuovo Piano dei controlli recentemente approvato. Con esso, si legge nel documento, "sarà allargato lo spettro delle filiere sottoposte a verifica e verrà aumentato il numero degli agenti impiegati nei punti sensibili come i porti di arrivo delle merci"
- "Vogliamo impedire la vendita sotto i costi di produzione e riconoscere il giusto prezzo agli agricoltori - scrive ancora il governo nel documento -. Per rendere efficace la misura prevista nel decreto legislativo contro le pratiche sleali, il governo rafforzerà i controlli dell'Autorità di contrasto (Icqrf) e potenzierà le strutture di Ismea per l'elaborazione e la pubblicazione con frequenza mensile dei prezzi dei prodotti agricoli e dei costi medi di produzione delle principali filiere"
- Altro punto del chiave del piano per gli agricoltori è lo stop alla carne sintetica: "L'Italia ha fatto da capofila e ha animato una maggioranza di 17 nazioni che sta appoggiando la nostra posizione, e dice insieme a noi che la carne sintetica, la carne prodotta in laboratorio, è una minaccia dal punto di vista etico, sociale, ambientale e per la salute". E non solo: "A difesa del settore serve un blocco europeo al cibo a base cellulare prodotto in laboratorio. Su questo ci batteremo per una legge europea"
- Altra priorità del governo Meloni è un "cambio di passo sulla Politica Agricola Comunitaria, che preveda più semplificazione nell'erogazione degli aiuti, il no ai tagli finanziari, lo stop agli aiuti per non produrre" e infine "un maggior sostegno ai giovani"
- L'esecutivo ha ribadito di voler "continuare a incentivare le filiere 100% italiane. Nella legge di Bilancio, per aiutare le famiglie in difficoltà, sono stati stanziati 650 milioni di euro per acquisto di cibo da Agea, per i pacchi alimentari e per la carta Dedicata a te". Il governo Meloni spiega quindi di voler "proseguire su questa strada, rafforzando il vincolo di origine 100% italiana delle produzioni, come aiuto diretto alla filiera agroalimentare nazionale"
- "Ci vogliamo occupare anche di ciò che riguarda il sostegno al credito", ha detto Meloni. "Con l'aumento dei tassi di interesse bancari, le difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese agricole sono aumentate. Il governo intende agevolare il rapporto tra impresa agricole e banche potenziando il Fondo di garanzia dell'Ismea"
- Tale Fondo di garanzia, ha sottolineato Meloni, "consentirà alle imprese agricole non solo di accedere al credito bancario, ma anche di ottenere riduzione dei tassi di interesse per effetto della garanzia dello Stato". Per il 2024, "sono disponibili 80 milioni di euro per le operazioni di credito agrario"