Protesta degli agricoltori in Polonia, i trattori bloccano i valichi con l'Ucraina. FOTO
Al checkpoint di Medika il traffico è bloccato da circa 100 persone e 50 trattori. I manifestanti hanno annunciato che faranno passare un camion, un autobus e un'autovettura ogni ora. In queste ore la protesta ha raggiunto anche il cuore dell’Italia, con i trattori che hanno sfilato davanti al Colosseo
- Non si ferma la protesta dei trattori in tutta Europa. In Polonia gli agricoltori hanno bloccato l'accesso ai valichi di frontiera con l’Ucraina
- I punti interessati sono i valichi di Medika-Shegini, Hrebenne-Rawa-Russkaja e Dorohusk-Yagodin, dove il traffico è particolarmente difficoltoso
- In particolare al checkpoint di Medika il traffico è bloccato da circa 100 persone e 50 trattori
- I manifestanti hanno annunciato che faranno passare un camion, un autobus e un'autovettura ogni ora
- Le manifestazioni sono iniziate in Germania e si sono presto espanse in tutta Europa. Oggi gli agricoltori polacchi si sono posizionati sul confine con l’Ucraina: nelle stesse ore, in Italia, i trattori hanno raggiunto il cuore del Paese sfilando davanti al Colosseo
- Una delle principali motivazioni della protesta è l’opposizione alla politica europea del nuovo Green Deal, vista come eccessivamente severa nei confronti del mondo agricolo
- Un altro motivo di protesta si ritrova anche nell’import di prodotti low cost, come ad esempio il pollo ucraino. Poi ancora le misure ecologiste nazionali, come il piano per la riduzione dell'azoto prodotto dagli allevamenti in Olanda, o le tasse sui carburanti più inquinanti in Germania e Francia
- Gli agricoltori si lamentano per le politiche comunitarie, a partire dai fondi per rinnovare la Politica Agricola Comune (PAC). Le misure prevedono l’obbligo di destinare almeno il 4% dei terreni coltivabili a funzioni non produttive e l’obbligo di effettuare rotazioni delle colture e di ridurre l’uso di fertilizzanti di almeno il 20%
- C’è poi il fattore Ucraina: secondo gli agricoltori, l’import di prodotti agricoli (soprattutto cereali) a prezzi più bassi da Kiev sta distruggendo il mercato interno
- Alcuni prodotti, se fatti in Ucraina, costano la metà che in alcuni altri Paesi europei. Per gli agricoltori, il potenziale ingresso del Paese nell’Unione europea potrebbe squilibrare l’attuale ripartizione dei fondi PAC