Proteste trattori, Meloni: "Sì a esenzione Irpef." Mezzi sul GRA, a Sanremo letta una nota

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Manifestazione lungo l'arteria che circonda la Capitale. La protesta arriva a Sanremo, Amadeus legge un documento degli agricoltori: "Chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni". La premier al tavolo a Palazzo Chigi: "Vogliamo impedire la vendita sotto i costi di produzione e riconoscere il giusto prezzo agli agricoltori"

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I trattori di Riscatto agricolo in corteo sul Grande Raccordo Anulare. I mezzi si sono mossi in tarda serata dal presidio di via Nomentana a Roma. Sui mezzi bandiere tricolore. Il corteo è scortato dalle forze dell'ordine. In precedenza i trattori avevano sfilato nel cuore di Roma. Anche se è stata annullata la grande manifestazione degli agricoltori che era stata indetta nel centro della capitale, la protesta non si ferma. E intanto, sul palco di Sanremo, Amadeus ha letto un estratto del testo scritto dagli agricoltori: "Senza agricoltura non c'è vita, non c'è sovranità alimentare, non c'è libertà"  (LO SPECIALE SUL FESTIVAL).

A Palazzo Chigi le organizzazioni del mondo agricolo - Cia-Agricoltori Italiani, Coldiretti, Confagricoltura, Fedagripesca e Copagri - hanno partecipato a un incontro di oltre due ore con la presidente del Consiglio Meloni, i vicepremier Salvini e Tajani e i ministri Lollobrigida, Giorgetti, Piantedosi, Fitto, Ciriani e Calderone. "L'esenzione Irpef negli anni passati è stata una misura iniqua e ha favorito soprattutto i grandi imprenditori e le imprese con volumi di affari elevati - ha detto la premier - La proposta del Governo è quella aiutare gli agricoltori che ne hanno bisogno limitando l'esenzione Irpef ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l'importo di diecimila euro. In altre parole, l'esenzione dell'Irpef deve essere un intervento per i più deboli che risulti un sostegno concreto a chi produce e non un privilegio". Sull'esonero dell'Irpef è intervenuto anche il ministro Francesco Lollobrigida lasciando Palazzo Chigi dopo l'incontro: "Il provvedimento che emergerà da questa discussione con un ulteriore sforzo a garantire risorse adeguate dice il ministro Giorgetti garantirà più del 90% delle imprese agricole". 

I trattori sul Grande Raccordo Anulare di Roma - ©Ansa

La protesta a Sanremo

I trattori sono arrivati nelle scorse ore a Sanremo, a poche centinaia di metri dal teatro in cui si tiene il Festival. Amadeus ha letto sul palco dell'Ariston un messaggio degli agricoltori: "Senza agricoltura non c'è vita, non c'è sovranità alimentare, non c'è libertà; chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli".

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Meloni: "Settore strategico, per noi al centro"

"Ho deciso, con il ministro Lollobrigida,di organizzare questo incontro per presentarvi brevemente quali sono le azioni prioritarie che il governo intende portare avanti, su vari livelli, a favore del settore agricolo nazionale - ha detto Meloni alle sigle agricole a Palazzo Chigi - Non è la prima volta che ci incontriamo, ci siamo visti più volte in passato, ma io ritenevo importante rivedervi oggi per continuare a confrontarci ancora sulle politiche nazionali ed europee che interessano l'agricoltura e l'agroalimentare. Parliamo di un settore strategico per la nostra economia e che abbiamo messo al centro della nostra azione".

Meloni: "In 16 mesi non è possibile fare i miracoli"

"Credo che voi possiate riconoscere che in questi mesi l'aumento delle risorse a favore del comparto c'è stato ed è stato rilevante, seppur in una condizione difficile di bilancio, che anche voi conoscete bene - ha aggiunto la premier - In 16 mesi non è possibile fare i miracoli e correggere anni di scelte sbagliate, ma io credo che l'inversione di tendenza sia evidente". "Penso alla scelta, nell'ambito della revisione del PNRR, di aumentare i fondi destinati al settore agricolo da cinque a otto miliardi di euro per rilanciare gli investimenti per i contratti di filiera e aumentare l'indipendenza energetica dei produttori agricoli - ha proseguito la presidente del Consiglio - Abbiamo lavorato per affrontare vecchi e nuovi problemi. Penso al Fondo per le emergenze con una dotazione di 300 milioni di euro per dare una risposta concreta, sostegni e ristori alle filiere più in difficoltà o agli oltre 800 milioni che abbiamo stanziato per innovare macchine e attrezzature, aumentare la produttività delle nostre imprese e migliorare la sicurezza sul lavoro. Abbiamo lavorato per una organizzazione dei flussi triennale che garantisse la forza lavoro necessaria alla produzione, abbiamo attivato modelli di sicurezza e protezione per le filiere e un più attento controllo delle importazioni. Abbiamo garantito il taglio delle accise sul carburante agricolo e abbiamo sostenuto la promozione dei prodotti italiani perché acquisiscano sempre maggior valore. Abbiamo approvato un chiaro indirizzo sulle Tea per avere colture più forti e produttive. Abbiamo approvato un chiaro indirizzo sulle tecniche di evoluzione assistita per avere colture più forti e produttive".

Meloni: "Puntiamo a difesa e valorizzazione filiere"

Poi Meloni ha proseguito: "Non vi tedierò ovviamente con l'elenco delle tante misure che abbiamo approvato in questi ultimi mesi, ma ci tenevo a dirvi quale fosse la visione che ha mosso il nostro impegno e che punta a raggiungere alcuni obiettivi di fondo: la valorizzazione delle filiere nazionali; l'incentivo alla produzione nazionale; la difesa del nostro modello agroalimentare, della nostra biodiversità e dei nostri cibi di qualità dall'omologazione e dall'impoverimento". "Sono queste - ha sottolineato - le tre grandi direttrici che hanno orientato il nostro lavoro e che si sono tramutate, in questi mesi, in misure estremamente concrete".

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Meloni: "Basta vendite sottocosto, giusto prezzo ad agricoltori"

"Vogliamo affrontare il tema, molto importante, dei costi di produzione. Vogliamo impedire la vendita sotto i costi di produzione e riconoscere il giusto prezzo agli agricoltori - ha detto Meloni - Per rendere efficace la misura prevista nel decreto legislativo contro le pratiche sleali il governo rafforzerà i controlli dell'Autorità di contrasto (ICQRF) e potenzierà le strutture di Ismea per l'elaborazione e la pubblicazione con frequenza mensile dei prezzi dei prodotti agricoli e dei costi medi di produzione delle principali filiere". Poi ha sottolineato: "Vogliamo continuare ad incentivare le filiere 100% italiane. Come sapete, nella legge di bilancio, per aiutare le famiglie in difficoltà nella legge di Bilancio sono stati stanziati 650 milioni di euro, per acquisto di cibo da Agea per i pacchi alimentari e per la carta Dedicata a te. Il governo intende proseguire su questa strada, rafforzando il vincolo di origine 100% italiana delle produzioni, come aiuto diretto alla filiera agroalimentare nazionale".

Meloni: "Serve blocco Ue a cibo prodotto in laboratorio"

"Credo che a difesa del settore serva anche un blocco europeo al cibo a base cellulare prodotto in laboratorio. Su questo continueremo a batterci batteremo per una legge europea", ha detto Meloni a Palazzo Chigi. Sulla legge contro la carne coltivata "ci hanno tacciato di ogni nefandezza" ma "avevamo ragione. L'Italia ha fatto da capofila e ha animato una maggioranza di 17 Nazioni che sta appoggiando la nostra posizione e dice insieme a noi che la carne sintetica, la carne prodotta in laboratorio, è una minaccia" etica, sociale, ambientale e per la salute.

Meloni: "Sempre difeso agricoltori da diktat sbagliati dell'Ue"

Poi Meloni ha aggiunto: "In Europa il Governo ha difeso gli agricoltori e contestato fin dall'inizio le scelte sbagliate imposte dalla Commissione europea. Noi siamo sempre stati favorevoli alla difesa dell'ambiente e alla transizione ecologica, ma sempre nettamente e fermamente contrari a quella che è diventata una transizione ideologica, fatta da diktat e da regole frutto di posizioni ideologiche e per le quali si sacrifica la produzione, mettendo a rischio quel concetto di sovranità alimentare che resta un nostro indirizzo irrinunciabile". "Il nostro Governo - ha proseguito - ha cambiato passo in Europa. E il nostro peso si è fatto sentire su tanti dossier sui quali l'orientamento è progressivamente cambiato e sui quali sta progressivamente prevalendo il buon senso. Penso alle norme sulle emissioni, sul packaging, sui fitofarmaci, sulla rotazione forzata o sulla messa a riposo obbligatoria. Certo, non tutte le questioni sono risolte, la nostra attenzione rimarrà ovviamente alta, ma io credo che il cambio di marcia sia evidente. E sono fiera di dire che è anche una vittoria del Governo italiano la scelta della Commissione europea di ritirare la proposta legislatura sui fitofarmaci. Su questo siamo riusciti a convincere la Commissione che eliminare i fitofarmaci così come si voleva fare non avrebbe comportato una riduzione dell'inquinamento, ma solo avvantaggiato altre economie rispetto a quella europea", ha sottolineato ancora la premier. Un'altra priorità, ha poi detto, "è un cambio di passo sulla Politica agricola comunitaria, che preveda più semplificazione nell'erogazione degli aiuti, il no ai tagli finanziari, lo stop agli aiuti per non produrre, un maggiore sostegno ai giovani".

Meloni: "Più controlli sull'import a difesa del made in Italy"

"Difenderemo, con ancora maggior vigore, il Made in Italy - ha detto ancora Meloni - Contro le importazioni da Paesi terzi che non rispettano gli standard sanitari, la tracciabilità e le norme sull'origine il governo ha istituito una cabina di regia interforze (Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto, Dogane, AGEA e ICQRF) che ha definito un Piano straordinario di controlli per il 2024. Con il Nuovo Piano controlli sarà allargato lo spettro delle filiere sottoposte a verifica e verrà aumentato il numero degli agenti impiegati nei punti sensibili come i porti di arrivo delle merci".

Meloni: "Tavolo di coordinamento del lavoro in agricoltura"

Infine Meloni ha concluso: "Ultimo punto è il nuovo tavolo di coordinamento per il lavoro in agricoltura. Il governo ha deciso di istituirlo - ne faranno parte oltre i ministeri competenti anche i rappresentanti delle organizzazioni agricole e i sindacati dei lavoratori agricoli - per affrontare insieme alcuni problemi: costi del lavoro, reperimento della manodopera, gestione dei flussi, formazione e semplificazione. Questioni cruciali per il settore agricolo e sui quali noi non intendiamo sottrarci".

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I trattori nel centro di Roma

I 4 trattori di Riscatto agricolo che hanno raggiunto il cuore di Roma sono partiti dal presidio di via Nomentana, dove i mezzi riuniti sono oltre 500. Scortati dalle forze dell'ordine, con le bandiere tricolore e cartelloni con su scritto "Senza agricoltori niente cibo e niente futuro", sono arrivati nel centro della capitale intorno a mezzogiorno. Dopo aver attraversato piazza della Repubblica, sempre scortati dalle forze dell'ordine, hanno proseguito per via Cavour e sono giunti davanti al Colosseo. Poi, suonando i clacson, il corteo ha continuato a ritmo spedito verso il Circo Massimo e, dopo una breve sosta, è ripartito per rientrare nel presidio di via Nomentana.

Annullata la grande manifestazione

A Roma, quindi, c'è stata una sfilata simbolica e non la grande manifestazione coi trattori che era stata annunciata per oggi. La decisione di ridimensionare il corteo è stata comunicata ieri pomeriggio: non vogliamo, hanno spiegato gli agricoltori, “incrinare ulteriormente il grande appoggio sino a oggi avuto da tutti i cittadini, nonostante i tanti disagi nelle strade”. Gli organizzatori hanno prima detto che ci sarebbe stato comunque un corteo con 10 trattori fino a piazza San Giovanni, poi - dopo una nuova riunione in Prefettura - i portavoce hanno deciso per una sfilata con 4 trattori nel centro della città, con tappa davanti al Colosseo. "Senza creare disagio e scompiglio", aveva assicurato in mattinata Alessio Centini, di Riscatto Agricolo.

Il corteo sul Raccordo

Sono usciti dall'incontro con il ministro Lollobrigida con aria poco soddisfatta i membri della delegazione di Riscatto Agricolo che ha deciso di mantenere il silenzio stampa fino a domattina, circa le interlocuzioni con il governo. "Siamo appena usciti dal ministero, l'incontro dal mio punto di vista è andato abbastanza bene. È stato instaurato un dialogo", ha detto Maurizio Senigagliesi, uno dei portavoce di Riscatto agricolo. "Ci riserveremo di comunicare gli esiti". Anas ha fatto sapere che "il corteo, come comunicato dalla Questura e dalla Prefettura di Roma, transiterà lungo la corsia di sorpasso del GRA partendo dallo svincolo della Nomentana ed effettuando un giro completo dell'anello del Grande Raccordo Anulare (68km) per poi uscire dallo svincolo Nomentana".

Lollobrigida al presidio sulla Nomentana

E mentre sul Raccordo Anulare di Roma va in scena il corteo dei trattori, resta l'incertezza sul risultato del dibattito e il ministro Lollobrigida è andato al presidio sulla via Nomentana. Per il ministro applausi, l'invito a un brindisi e molte foto con alcuni dei 700 agricoltori presenti, giunti con circa 450 mezzi . Dalla folla anche l'invito "Difendici, siamo l'ultimo presidio dell'Italia" mentre i delegati abruzzesi hanno offerto al ministro alcuni arrosticini. "Non ci dimentichi", dice un agricoltore
al ministro.

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Trattori davanti al Colosseo
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