Il Consiglio d'Europa all’Italia: “Governo studi il razzismo tra le forze di polizia”

Cronaca
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La richiesta è arrivata dal presidente della commissione Ue contro il razzismo e l’intolleranza Bertil Cottier. “Fenomeno crescente, agenti di polizia fermano le persone basandosi sul colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione", ha aggiunto la vicepresidente Einwalter. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha replicato esprimendo solidarietà e gratitudine agli agenti. La premier Meloni ha scritto su X: "Le accuse a polizia italiana sono semplicemente vergognose"

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"La nostra raccomandazione verso il governo italiano è che conduca al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia, per poter valutare la situazione". È la richiesta avanzata da Bertil Cottier, presidente della commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) del Consiglio d’Europa, durante la conferenza stampa di presentazione del report annuale 2024 dell'Ecri. “È un fenomeno crescente in molti Paesi europei, agenti di polizia fermano le persone basandosi sulla base del colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione, tutto ciò viola i valori europei”, ha aggiunto Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente della stessa commissione.

Profilazione razziale: criticità in Italia e Francia

Sebbene il report annuale 2024 non menzioni i singoli Stati, Einwalter ha richiamato l’attenzione sui dati raccolti nei report nazionali precedenti: “Basandoci sui report paese già pubblicati in passato, tra cui quello sull'Italia, possiamo certamente dire che il problema della profilazione razziale nell'operato delle forze dell'ordine è un problema che si riscontra frequentemente in Italia e Francia”. Segnali positivi, invece, arrivano dal Regno Unito. "Si sono osservati margini di miglioramento nelle forze di polizia britanniche sul fenomeno della profilazione razziale. Uno dei mezzi che ha aiutato molto a migliorare l'operato delle forze dell'ordine, e aiutato la raccolta dati per effettuare studi a riguardo, è l'utilizzo di bodycam da parte degli agenti di polizia", ha spiegato Els Katsman, esperta dell'Ecri.

 

Meloni: “Accuse a polizia italiana semplicemente vergognose”

 

Sulle richieste avanzate dal Consiglio d’Europa al governo italiano, è intervenuta la premier Giorgia Meloni. “Le parole pronunciate dalla Commissione contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa, che accusano le Forze di Polizia italiane di razzismo, sono semplicemente vergognose. Tutti conoscono i numerosi episodi in cui agenti delle Forze dell'Ordine vengono aggrediti, spesso da immigrati irregolari, mentre svolgono il proprio dovere con coraggio, dedizione e rispetto della legge. Purtroppo non è la prima volta che alcuni organismi del Consiglio d'Europa - finanziato anche con i soldi dei cittadini italiani - si abbandonano a giudizi infondati, frutto di un approccio ideologico e di pregiudizi evidenti", ha scritto su X. "L'Italia fu, nel 1949, tra i dieci Stati fondatori del Consiglio d'Europa, nato nel dopoguerra per difendere la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto. Eppure oggi quello spirito originario sembra smarrito, sostituito da dichiarazioni sempre più faziose e lontane dalla realtà. Noi continueremo a difendere chi, ogni giorno, garantisce la sicurezza dei cittadini italiani. Con orgoglio", ha concluso.  

 

Tajani: “Dal Consiglio d'Europa osservazioni astruse e false”

 

"Sono talmente astruse le osservazioni nei confronti della nostra polizia che se non fossero offensive sarebbero ridicole. Vanno respinte al mittente”, ha commento il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani Il report "è stato scritto da qualcuno che non conosce la realtà, perché la polizia italiana e le forze dell'ordine italiane sono le più le più rispettose delle minoranze - ha aggiunto il leader di FI prima della segreteria nazionale del suo partito -. Quindi affermazioni come quelle rischiano di fomentare l'astio nei confronti delle forze dell'ordine, cosa di cui non c'è assolutamente bisogno. È falso quello che viene scritto".

La Russa: “Solidarietà a forze di polizia"

Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso la sua “solidarietà, stima e gratitudine" agli agenti “che tutti i giorni con grandi sacrifici e mettendo a rischio la propria vita, garantiscono la sicurezza e la salvaguardia dei diritti di tutti”.

Coisp: “Attacco ingiustificato Consiglio Europa a forze polizia”

Sul tema si è espresso anche Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp. "L'ennesimo intervento del Consiglio d'Europa, che oggi chiede all'Italia di avviare uno studio sulla presunta profilazione razziale da parte delle Forze di Polizia, rappresenta un attacco ingiustificato nei confronti di chi indossa una divisa e che ogni giorno garantisce la sicurezza dei cittadini”, ha dichiarato.  "È inaccettabile - sostiene Pianese - che si continui a costruire una narrazione distorta basata su pregiudizi ideologici e senza alcun dato concreto, mettendo perfino in discussione il lavoro di chi opera in prima linea contro criminalità e illegalità. Le Forze dell'Ordine italiane non 'fermano' le persone in base al colore della pelle, alla religione o all'apparenza, ma agiscono sulla base di comportamenti sospetti e dinamiche operative che nulla hanno a che vedere con il razzismo. Chi insinua il contrario  dimostra di non conoscere la realtà italiana e neppure il contesto di crescente complessità e rischio in cui oggi si muovono i nostri operatori". "Pretendere 'indagini indipendenti' come se fossimo un Paese fuori controllo non solo è offensivo, ma alimenta una retorica che rischia di delegittimare le istituzioni e indebolire la fiducia dei cittadini nella giustizia e nella sicurezza. Se l'obiettivo del Consiglio d'Europa è davvero quello di promuovere i diritti umani, allora è fondamentale riconoscere anche l'impegno costante delle Forze di polizia nel garantire il rispetto della legge e la tutela delle libertà. Un confronto costruttivo dovrebbe partire dalla consapevolezza che la difesa dei diritti democratici passa anche attraverso il sostegno a chi ogni giorno lavora per proteggerli”, ha concluso il segretario del Coisp.

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