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Disabilità, ministra Locatelli a Sky TG24: "La burocrazia sia più elastica"

Politica
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"Ci stiamo impegnando in una rivoluzione istituzionale nei sistemi di presa in carico delle persone con disabilità e delle loro famiglie", ha aggiunto la ministra alla trasmissione "Agenda". Sul riconoscimento del ruolo del caregiver familiare: "Abbiamo istituito un tavolo, non possiamo più aspettare"

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"Dobbiamo ribaltare la prospettiva sulla disabilità come dice il presidente Mattarella. Serve che nel mondo della burocrazia e del terzo settore si cominci a ragionare in maniera più elastica per favorire i processi e per far sì che quando c'è un problema lo si affronti a 360 gradi". Lo ha detto la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli ad Agenda su SkyTG24 in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità (I DATI - LA STORIA DI GIULIA LAMARCA).

"Rivoluzionare i sistemi di presa in carico"

"Ci stiamo impegnando in una rivoluzione istituzionale nei sistemi di presa in carico delle persone con disabilità e delle loro famiglie - ha detto Locatelli -. Affronteremo il tema della semplificazione e della sburocratizzazione. Oggi chi ha disabilità si deve muovere in una giungla di richieste, di uffici. È un peso enorme non più sopportabile. Le istituzioni devono muoversi al servizio dei cittadini, dobbiamo dare risposte il prima possibile".

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"Sui caregiver familiari non si può più aspettare"

"Abbiamo appena firmato con il ministro del Lavoro Calderone l'istituzione di un tavolo che avrà 6 mesi di tempo per il riconoscimento del ruolo del caregiver familiare. È una cosa che non può più aspettare. Da tanti anni ci sono proposte di legge che purtroppo rimangono inattuate. Ora abbiamo anche risposto all'Europa perché eravamo davvero gli ultimi, in coda, su questo tema. Ma non lo siamo su tanti altri", ha detto Locatelli.

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"Valorizzare i talenti e le competenze di tutti"

"C'è un grande lavoro da affrontare assieme tra terzo settore e istituzioni. Bisogna valorizzare i talenti e le competenze di tutti, sui quali bisogna investire nel futuro dotando le persone di occasioni e possibilità in più. Anche attraverso la tecnologia dobbiamo rendere accessibili il lavoro, la formazione, i momenti di vita ricreativa come lo sport. Così rendiamo più forti le nostre comunità", ha aggiunto la ministra Locatelli.

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Il tavolo su disabilità e trasporti

"Il primo passo è togliere di mezzo le visite ripetute quando una persona ha una patologia accertata e verificata. Spesso è umiliante per le persone ripresentarsi davanti alle commissioni. Dobbiamo rivoluzionare i sistemi di presa in carico delle persone", ha ribadito Locatelli. "Alla base di tutto c'è l'accessibilità universale, per andare a scuola, in vacanza, in ospedale. Ecco perché abbiamo istituito un tavolo per la disabilità con il ministro dei Trasporti Matteo Salvini con progetti a breve, medio e lungo termine", ha aggiunto riferendosi all'eliminazione delle barriere architettoniche.

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Mattarella: "Ancora numerosi ostacoli da rimuovere"

A distanza di 17 anni dall'approvazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, "ancora numerosi sono gli ostacoli all'esercizio di diritti fondamentali in ambito sociale, politico, lavorativo ed economico". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "La superficialità con cui si utilizzano sui social media espressioni che offendono la sofferenza di tante persone e famiglie, che si ritrovano sempre più da sole a dover combattere il fenomeno dell'esclusione sociale, è inaccettabile", ha aggiunto.

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"Enorme valore per chi si prende cura dei propri cari"

"Nel nostro Paese le famiglie rappresentano, da sempre, il principale sostegno per le persone con disabilità, impegnate in sfibranti battaglie per cercare di sopperire alle carenze assistenziali e sociali a cui i loro cari sono esposti - ha aggiunto il capo dello Stato -. Abbiamo il dovere di riconoscere l'enorme valore di coloro che si prendono cura dei propri cari, trovandosi spesso a dover rinunciare al lavoro, alle proprie aspirazioni".

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"Cambiare prospettiva sulla disabilità"

"È necessario cambiare la prospettiva con cui si guarda alla disabilità, superando pregiudizi e stereotipi di cui milioni di persone sono ancora vittime - ha detto il capo dello Stato -. Si tratta di persone sulle cui potenzialità dobbiamo investire perché le loro abilità, la loro resilienza, creatività e forza di volontà sono una risorsa per tutti noi". E poi ha concluso: "Le persone con disabilità chiedono di poter vivere in modo indipendente. Di andare a scuola, lavorare, divertirsi. Semplicemente di poter vivere con dignità esercitando i propri diritti. È una questione che riguarda ciascuno di noi, personalmente e come comunità, per contribuire a costruire un presente più inclusivo e accessibile a tutti".

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La ricerca sulla disabilità in Italia

Nella recente ricerca "Disabilità e povertà nelle famiglie italiane" realizzata da CBM Italia e Fondazione Emanuela Zancan, emerge come tra gli aiuti richiesti nove famiglie su 10 non chiedono contributi economici ma  servizi "umanizzati" sia per la persona con disabilità sia per i familiari stessi, in modo tale che siano in grado di mettere la persona al centro per una presa in carico globale. Le maggiori richieste riguardano gli ambiti dell'assistenza sociosanitaria (39%) e sociale (37%), aiuti nella mobilità (25%) e più opportunità ricreative e di socializzazione (23%).

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