Disabilità, 9 famiglie su 10 chiedono aiuti umanizzati. Lo studio

Cronaca

In occasione della giornata mondiale delle persone con disabilità, CBM Italia e Fondazione Emanuela Zancan hanno effettuato lo studio "Disabilità e povertà nelle famiglie italiane". Ecco cosa è emerso

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Il 3 dicembre ricorre la Giornata Internazionale delle persone con disabilità. In occasione di questa importante data CBM Italia, organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità e nell'inclusione delle persone con disabilità nel Sud del mondo e in Italia, insieme alla Fondazione Emanuela Zancan Centro Studi e Ricerca sociale, hanno effettuato una ricerca denominata Disabilità e povertà nelle famiglie italiane. I dati emersi evidenziano come, tra gli aiuti richiesti, 9 famiglie su 10 non chiedono contributi economici ma  servizi "umanizzati", sia per la persona con disabilità sia per i familiari, che siano in grado di mettere la persona al centro, per una presa in carico globale. Le maggiori richieste riguardano quindi gli ambiti dell'assistenza sociosanitaria (39%) e sociale (37%), aiuti nella mobilità (25%). E il 23% chiede più opportunità ricreative e di socializzazione. Come spiega Massimo Maggio, direttore di CBM Italia "Ci siamo chiesti quale sia la portata del legame tra disabilità e povertà anche nel nostro Paese. Da qui l'idea di questa ricerca sociale che desideriamo mettere a disposizione di tutti coloro che si occupano di disabilità, come strumento utile per favorire la cultura dell'inclusione".

Il 70% non ha una rete di supporto

Il campione della ricerca è costituito da 272 persone a cui è stato sottoposto un questionario, di cui 57 coinvolte anche nelle interviste qualitative. Sono persone che vivono in famiglia, residenti in tutta Italia, 9 su 10 con cittadinanza italiana, di età compresa tra 14 e 55 anni, in una situazione di disagio socioeconomico. In riferimento alla situazione economica, in quasi 9 casi su 10 le famiglie intervistate vivono un disagio economico soggettivo, cioè, riconoscono di arrivare a fine mese con difficoltà. Dal punto di vista oggettivo: il 62% non è in grado di affrontare una spesa imprevista di 500 euro. Tra i problemi maggiori messi in luce dalla ricerca, il fatto che le famiglie coinvolte nello studio percepiscono e vivono in una condizione di isolamento: una su 6 non riceve alcun supporto dalle istituzioni e una su 4 non può contare su una rete informale fatta di amici, parenti non conviventi o volontari. Basti pensare che oltre il 70% è privo di rete amicale di supporto (materiale e immateriale) e il 55% non partecipa ad associazioni di supporto alla disabilità, quote che aumentano dove si registra un basso livello educativo. Dai dati quantitativi e qualitativi è emerso come le famiglie facciano fatica ad arrivare a fine mese.

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