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Senato, Meloni: "Alziamo tetto contante, non c'è relazione con evasione". VIDEO

Politica
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A Palazzo Madama il voto di fiducia per il nuovo governo, dopo che questa era già arrivata ieri alla Camera. La premier ha preso la parola in sede di replica prima della votazione e ha detto che “senza una visione le risposte sono inefficaci. È anche bene che gli italiani sappiano le condizioni ereditate”: La leader di FdI annuncia: "Riprendere estrazione gas italiano" e “taglio progressivo cuneo fiscale fino a 5 punti"

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La premier Giorgia Meloni ha preso la parola in Senato per le repliche prima che la mozione di fiducia per il nuovo governo venisse votata a Palazzo Madama (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI). La fiducia è poi arrivata con 115 voti a favore. Il presidente del Consiglio ha iniziato scusandosi "per la voce e per la tosse". Infatti è leggermente afona. Ha poi esordito dicendo che dagli interventi di oggi al Senato sono anche emerse diverse criticità e "sono emerse le scarse risorse che disporremo" per affrontare le emergenze. "Emerge una realtà, gli interventi ci aiutano a fare una grande operazione di verità sulle condizioni dell'Italia che ereditiamo anche da chi ci accusa”.

Meloni: bene che italiani sappiano le condizioni ereditate

"Forse è un racconto più sincero di quanto è stato fatto in altri tempi in cui si sbandierava e si brindava per l'abolizione della povertà: è bene che gli italiani sappiano le condizioni che ereditiamo”, ha detto Meloni. "Sono stata criticata da vari interventi per aver ieri cercato di segnare un manifesto programmatico. Alcuni hanno contestato la scelta dicendo che gli italiani non si aspettavano questo ma risposte concrete. Sono d'accordo in parte. Senza che vi sia una visione, un manifesto programmatico a monte, senza un'idea di Italia da disegnare, anche le risposte che si danno rischiano di non essere efficaci. Lo abbiamo visto con governi in cui c'erano partiti che avevano visioni contrapposte che non stavano insieme”. Quindi per la premier, "a maggior ragione con risorse limitate devi scegliere una strada, dove vuoi andare e poi ragioni sui provvedimenti concreti ". Per questo "io e FdI abbiamo scelto di non fare mai parte di maggioranza arcobaleno, distoniche". Prima, ha aggiunto, bisogna vedere "dove vogliamo andare, dare una visione e poi fare calare da quella visione i provvedimenti". 

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Meloni: contro caro energia pronti a lotta a speculazione

"Tutto quello che si può fare contro la speculazione siamo pronti a farlo”, ha proseguito Meloni parlando della crisi energetica. "Servono misure che nel medio-termine liberino l'Italia da una dipendenza energetica inaccettabile. penso all'estrazione di gas naturale, Penso che le risorse nazionali vadano utilizzate come chiede l'Europa. Poi estraggono altre nazioni e non è che il gas estero inquina di meno". L'emergenza energetica è "la priorità di secondo livello" cui intende lavorare il governo che "in attesa che i provvedimenti" in essere "impattino davvero sul costo dell'energia dovrà "lavorare con molta puntualità a interventi calibrati per le imprese e le famiglie e recuperando risorse dalle pieghe del bilancio, dagli extraprofitti (con una norma che per me è da riscrivere) e dai ricavi dello Stato". Meloni avverte che "se non si procederà con velocità, la speculazione ripartirà. Ma tutto quello che c'è da fare - ha assicurato - lo faremo".

Meloni: incalziamo Ue su energia ma pronti a disaccoppiamento

In Europa "si ragiona sul price cap dinamico, vedremo i tempi. Incalziamo l'Europa a dare soluzioni comuni e c'è il tema della separazione del gas da altre fonti energetiche. Siamo pronti e se anche l'Europa non darà risposte" il governo è pronto a lavorare al "disaccoppiamento crescente anche sulla base delle determinazioni europee”, ha proseguito la premier che avverte: "Non possiamo pensare di demolire filiere di eccellenza produttiva nazionale per assecondare obiettivi stabiliti prima della guerra e in un contesto diverso da quello di oggi. Non ci renderemo mai disponibili a passare dalla dipendenza dal gas russo alla dipendenza dalle materie prime cinesi, non mi sembra una strategia intelligentissima". "Io sono favorevolissima al fatto che l'Europa lavori con intelligenza per abbassare le emissioni ma non legandosi mani e piedi alle nazioni più inquinanti al mondo. Credo che Ue e Italia debbano affrontare anche questa materia, le emissioni sono globali. Credo - ha ribadito - che sia cosa buona arrivando al governo sostenere le stesse cose del giorno prima". 

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“Su Covid scelte senza basi, scienza non è religione”

In riferimento alle misure restrittive nella lotta al Covid, Meloni si è detta "d'accordo con Lorenzin sul riconoscimento del valore della scienza e per questo penso che dobbiamo scambiarla mai con la religione. Infatti, quello che non abbiamo condiviso dei vostri governi è il fatto che non ci fossero evidenze scientifiche alla base dei provvedimenti che prendevate".

Meloni: taglio progressivo cuneo fiscale fino a 5 punti

"Se non partiamo dal taglio del cuneo fiscali i salari saranno bassi comunque e voi questo taglio non lo avete fatto. È stata fatta una scelta diversa che ha impattato meno. Impegno è arrivare progressivamente a un taglio fiscale di cinque punti. Due terzi ai lavoratori, un terzo alle aziende. Naturalmente ha un costo rilevante ed è un impegno di medio-termine”, ha detto Giorgia Meloni. "Io penso che il salario minimo legale rischi di non essere una soluzione ma uno specchietto per le allodole perché sappiamo tutti che gran parte dei contratti di lavoro dei dipendenti è coperto dai Contratti nazionali che già prevedono salari minimi. Allora il problema per me è estendere la contrattazione collettiva. Ma perché in Italia i salari sono così bassi? Perché la tassazione è al 46%. Per questo serve un taglio (di 5 punti, ndr) del cuneo fiscale".

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Pnrr: Meloni: per 2022 spese da 42 a 21 miliardi, velocizzare

"Il cronoprogramma delle spese del Pnrr prevedeva al 31 dicembre di quest'anno avremmo speso 42 mld. Nel Def di aprile scorso il dato è stato aggiornato a 33,7 mld. Nella nota di aggiornamento del Def, prevede per il 2022 21 miliardi, meno della metà. È andato tutto bene? Forse no. Per questo ci carichiamo la responsabilità di dare anche velocità all'attuazione del Pnrr”, dice Meloni che poi tocca la "questione meridionale. Di come impedire che una ricchezza prodotta al sud vada in altri territori. Nella tragedia della situazione energetica si nasconde una piccola grande occasione che riguarda il mezzogiorno. Al sud c'è tutto per produrre le rinnovabili. Potremmo fare del sud Italia l'hub energetico d'Europa. Bisogna sbloccare il meccanismo perverso che blocca i fondi strutturali e forse una due diligence su tutte le risorse nazionali".

"Flat tax incrementale segna merito a chi rimbocca maniche"

"Ho parlato di regime forfettario e flat tax incrementale, cioè una tassa piatta del 15% su quanto dichiarato in più rispetto all'anno precedente: per chi è in difficoltà e si rimbocca le maniche è un segnale di merito". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica dopo la discussione sulla fiducia al Senato. Poi si è rivolta ai banchi del Pd: "La tassa piatta va bene solo per gli ipermilionari e non per le partite Iva?".

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Meloni: metteremo mano a tetto a contante, penalizza poveri

"Confermo che metteremo mano al tetto al contante" che tra l'altro, "penalizza i più poveri", come emerge anche dai richiami "alla sinistra da parte della Bce”, ha detto il presidente del Consiglio, sottolineando anche che da un lato "rischia di non favorire la nostra competitività" visto che Paesi come Austria o Germania non ce l'hanno.

Meloni: controlli e prevenzione contro incidenti stradali

Poi la premier ha detto: "Gli incidenti stradali sono una materia che terremo presente. Da questo punto di vista non credo si debba appesantire il quadro normativo ma occorra attuare le disposizione vigenti e che i controlli debbano essere efficaci". Meloni sottolinea anche la necessità di "ragionare sul tema della prevenzione. Su questi temi ci sentiamo impegnati".

Meloni: io mai in piazza per impedire ad altri di parlare

"Io vengo dalla militanza giovanile”, dice Meloni. “In tutta la mia vita non ho mai lavorato per impedire a qualcun altro di dire ciò che voleva dire. Non l'ho mai fatto. Ma quello a cui" la senatrice Ilaria Cucchi si riferiva, erano "manifestanti che con un picchetto volevano impedire ad altri di esprimere le loro idee. La democrazia è nel rispetto delle idee altrui. Altrimenti che facciamo? Consentiamo che chi non la pensa come noi impedisca di farci parlare? Se la mia parte politica impedisse ad un'altra parte politica di parlare sarei la prima a denunciarlo".

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Meloni, la pace si ottiene sostenendo Kiev 

"L'unica possibilità, da che mondo è mondo, per favorire i negoziati nei conflitti è che ci sia un equilbiro. A meno che mi vogliate dire che la pace si ottiene con la resa, la pace si ottiene proseguendo con il sostegno all'Ucraina, consentendole di difendersi", dice la premier Giorgia Meloni che poi aggiunge: “Non so se qualcuno ritenga che la guerra mi diverta, mi piaccia e che la voglio valorizzare. No, ovviamente penso, spero e lavoreremo per quello che possiamo fare per raggiungere una pace giusta, ma dobbiamo capirci su come ci si arriva: la pace non si fa sventolando bandiere arcobaleno nelle manifestazioni".

"Contro mafia difendiamo insieme carcere ostativo"

"Saremo d'accordo per ceracre strade comuni per difendere uno degli istiututi più efficaci nella lotta alla mafia, il carcere ostativo, rischiamo di perderlo e insieme si deve cercare di difenderlo. Sono d'accordo con i colleghi del M5s, l'antimafia non si fa con la retorica, ma nemmeno con i provvedimenti con cui avete rischiato di fare uscire decine di detenuti al 41bis con la scusa del rischio di contagio", ha detto Meloni. 

Meloni a opposizione: abbiate coraggio e valutate nel merito 

Meloni ha concluso l'intervento con un auspicio: "Noi abbiamo fatto sempre un'opposizione molto franca, credo che il dibattito sia il sale della democrazia. Credo che diverse volte si è potuto contare sul sostegno di FdI. Ci chiesero, quando votammo sulla riduzione dei parlamentari, "cosa vi aspettate in cambio?". Niente, perchè la condividiamo. E questo coraggio e questa lealtà che posso chiedere all'opposizione, che si possa parlare nel merito, che non si facciano dibattito ideologici. Mi auguro che vogliate valutare i provvedimenti nel merito e valutare se votarli o meno". 

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Meloni: manterremo impegni,subito al lavoro su urgenze

Il Senato ha poi approvato la mozione di fiducia al governo Meloni con 115 sì, 79 no, 5 astenuti. Su Twitter la premier ha scritto: "Anche il Senato ha votato la fiducia al Governo. Abbiamo presentato in campagna elettorale un programma chiaro e dettagliato. Manterremo gli impegni: il vincolo tra rappresentante e rappresentato è l'essenza della democrazia. Subito al lavoro per rispondere alle urgenze dell'Italia". Lasciando Palazzo Madama, Meloni ha detto ai cronisti: "Ovviamente sono soddisfatta". 

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