Il presidente del Consiglio annuncerà giovedì nell'aula di Montecitorio, all'inizio della discussione generale convocata alle 9:00, la propria intenzione di andare a dimettersi al Quirinale. Al Senato aveva detto: "Non ho fatto nessuna richiesta di pieni poteri, ho sempre rispettato il Parlamento". Gelmini lascia Forza Italia: "Ha voltato le spalle agli italiani". Letta: "Giorno triste e drammatico". Conte: "Noi messi alla porta"
Draghi non salirà al Colle questa sera: atteso giovedì mattina da Mattarella
Meloni: 'Storia ci ha dato ragione. Legislatura finita'
Taglienti le reazioni a caldo della stampa estera
EL PAIS: L'Italia si avvicina alle elezioni anticipate dopo che Draghi non riceve la fiducia del Parlamento. I partiti di destra e il Movimento 5 Stelle decidono di non votare la mozione di fiducia. Il primo ministro si incontra con il capo dello Stato per presentare le sue dimissioni.
FINANCIAL TIMES: Draghi sull'orlo del baratro dopo che gli alleati della coalizione hanno ritirato il loro appoggio.
Iniziata riunione di Salvini con i parlamentari
Letta: 'Campagna elettorale in situazione complicata'
Quello che ho trovato incredibile sono i bizantinismi su cui si è sviluppata questa giornata". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, ai microfoni del Tg1.
Draghi lascia Palazzo Chigi per recarsi al Quirinale
Con scioglimento Camere l'iter per voto tra domenica 25 settembre e 2 ottobre
Tornando infine all’articolo 61 della Costituzione, nel decreto che fissa la data delle elezioni viene anche indicata quella per la riunione del nuovo Parlamento, che in caso di voto il 2 ottobre e in base ai precedenti potrebbe riunirsi il 21 ottobre.
Fiducia a Mario Draghi in Senato con soli 95 sì
Borsa, future su Milano -4,1% con Draghi in bilico
Di Maio: pagina nera per l'Italia, la politica ha fallito
Governo, Bonino-Della Vedova-Magi: Salvini e Conte irresponsabili
Governo, possibile iter: decisione su scioglimento domani
Governo, De Carlo (Fdi): maggioranza presa a schiaffoni, ora voto
Governo, Quagliariello: con Gelmini scriveremo futuro liberali
la reputazione internazionale dell'Italia, non c'è nulla di moderato e di liberale nel calpestare le istanze del mondo produttivo e del Paese che lavora. Oggi c'è una sola persona che può brindare a ragion veduta, e abita al Cremlino. Da questo momento si apre una pagina nuova: cara Mariastella, il futuro dei moderati e dei liberali italiani lo scriveremo noi, e lo scriveremo insieme". A dirlo è il senatore Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di 'Italia al Centro'.