
Ministero per la transizione ecologica: come potrebbe essere e di cosa si dovrà occupare
Negli incontri di Mario Draghi con il M5s e in quelli con le parti sociali è emersa la proposta della creazione di un ministero che gestirebbe al suo interno tematiche ambientali, energetiche e di sviluppo economico, con forti impatti anche sul Recovery. Un modello simile esiste già in diversi Paesi europei. Ecco come funziona e a cosa servirebbe

Un ministero della transizione ecologica è la grande novità emersa dalle ultime ore dei confronti tra Mario Draghi, le forze politiche che potrebbero appoggiarlo e le parti sociali. Ecco di cosa si tratta, com funzionerebbe e a quali modelli si ispirerebbe
Nuovo governo, Draghi incontra parti sociali: le richieste arrivate al premier incaricato
Donatella Bianchi, presidente del Wwf, dopo l’incontro con Draghi ha annunciato che "ci sarà un ministero della transizione ecologica”. Tutto era nato poche ore prima con una dichiarazione di Beppe Grillo, co-fondatore del M5s, che dal suo blog ha chiesto "un Super-Ministero per la transizione ecologica che fonde le competenze per lo sviluppo economico, l'energia e l’ambiente"
Draghi, Bianchi (WWF): ci sarà ministero Transizione ecologica
La questione ha forti risvolti anche sul piano politico. Si tratta di una mossa che potrebbe risultare decisiva per orientare i voti degli iscritti del M5s nella votazione online su Rousseau sull’appoggio o meno al governo Draghi
M5S, voto su Rousseau per appoggio al governo Draghi
Il sì di Mario Draghi a un ministero per la Transizione ecologica darebbe grande centralità alle tematiche “green”, anche in ottica Recovery
Consultazioni, Draghi incontra parti sociali ed enti locali: le posizioni
Si fa largo l’ipotesi di un accorpamento del ministero dell’Ambiente con lo Sviluppo economico: comporterebbe una ridefinizione di poltrone, competenze e priorità, spostamento di dirigenti, riassegnazione di fondi
Lo speciale sulla crisi di governo
Un’altra delle ipotesi è un semplice potenziamento del ministero dell'Ambiente, mettendolo in primo piano nella gestione dei fondi del Recovery fund con nuove competenze ad esempio nell'energia oltre a una maggiore assegnazione di fondi
Tutti gli aggiornamenti sulla crisi di governo
Luigi Di Maio ha aperto a uno scenario più ambizioso: "Il progetto punta infatti a sostenere l'ambiente e ad integrare la difesa della nostra terra con le opportunità di sviluppo e di crescita economica". Una soluzione che avvicinerebbe l'Italia al modello europeo
5S al voto su governo, Draghi dà ok a transizione ecologica
In Francia, ad esempio, il ministero delle Transizione ecologia accorpa Trasporti e Infrastrutture e la casella-chiave dell'energia, ed è nella cabina di regìa che gestisce e decide sul recovery assieme al presidente Macron e al ministro dell'Economia Bruno Le Maire
Cosa è il ministero per la Transizione ecologica. VIDEO
In Italia esiste già un dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi. Opera all'interno del ministero per l'Ambiente ed è guidato da Mariano Grillo. Si occupa di “curare le competenze del Ministero in materia di economia circolare, contrasto ai cambiamenti climatici, efficientemente energetico, miglioramento della qualità dell'aria e sviluppo sostenibile, cooperazione internazionale ambientale, valutazione e autorizzazione ambientale e di risanamento ambientale”

Ma nel progetto in via di sviluppo verrebbero invece spostate competenze e poteri tra Mit, Mise e Ambiente. Anche le nomine giocheranno un ruolo chiave, con la casella del nuovo ministero che, se data a al ministro dello Sviluppo economico uscente, Stefano Patuanelli, o a quello degli Esteri Luigi Di Maio, offrirebbe ai 5 Stelle un incentivo in più

Proprio la presidente del Wwf, parlando alla Camera, ha messo il dito nella piaga delle "risorse che mancano all'appello" del precedente piano italiano per il recovery fund, con un 31% dedicato alla transizione verde contro il 37% che è la soglia minima imposta dalla Commissione europea

Draghi - riferisce chi era presente ai colloqui - ha avuto un approccio completamente nuovo sul tema ambientale, normalmente snobbato rispetto ai grandi 'giochi' della politica quando si tratta di stabilire nomine e stanziare fondi. "Un approccio in tutt'altra direzione"; ha spiegato Ivan Novelli, presidente di Greenpeace Italia