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Stati generali, Conte: non è prevista alcuna patrimoniale. Approvato il decreto sulla Cig

Politica
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Il presidente del Consiglio, da Villa Pamphilj: "A differenza di altri governi non lasciamo i lavoratori, non consentiamo che siano licenziati". E sul Mes chiarisce: "Non c'è necessità ma decideranno le Camere". Poi sul suo futuro spiega: "Se tornerò al mio lavoro sarò soddisfatto"

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"Vogliamo riformare gli ammortizzatori sociali e la cassa integrazione: vogliamo riformare uno strumento che si è rivelato farraginoso". A dirlo è il premier Giuseppe Conte, in occasione degli Stati Generali dell’economia a Villa Pamphilj, a Roma. Il presidente del Consiglio ha anche annunciato l'adozione di un decreto, approvato poi in serata, che consente alle imprese di sfruttare fin da subito le ulteriori 4 settimane di cassa integrazione speciale per il Covid. E sui lavoratori, il premier ha garantito: "A differenza di altri governi non li abbandoniamo per strada, non consentiamo che siano licenziati". Poi un chiarimento: “Non c'è nel nostro orizzonte una patrimoniale. Il risparmio privato è anche una risorsa e dobbiamo cercare di sollecitare che questo risparmio si indirizzi verso progetti specifici" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA SUL CORONAVIRUS).

Conte: su Mes non c'è necessità, ma decideranno Camere

Sul Mes invece Conte ha spiegato: "Come governo abbiamo detto che in questo momento non c'è necessità di attivare il Mes, dovremo costantemente aggiornarci. Non ci sono delle certezze: semmai dovremo fare delle valutazioni le faremo con il Parlamento, non c'è alcun cambiamento". Mentre sul piano di Confindustria, il premier ha sottolineato: "Abbiamo lavorato tanto. Questa non è una passarella. Se Confindustria ha lavorato, ha raccolto l'invito del governo nel modo più giusto. È una competizione virtuosa per il futuro del Paese, ben venga, lo accogliamo". 

Conte: "Mio futuro? Se torno a mio lavoro sarò soddisfatto"

Mentre sul suo futuro Conte ha chiarito: ”Io ho un incarico che è forse il più sfidante in questo momento storico." Ma ha anche aggiunto: "Ho un'occupazione, lo dico a tutti quelli che inseriscono la figura di Conte nei sondaggi, lo dico ai miei compagni di viaggio: se domani tornerò alla mia occupazione, sarò soddisfatto" (LA RILEVAZIONE YOUTREND PER SKY TG24 - LE GRAFICHE - LE REAZIONI: PLAYLIST).  Poi, risponendo a una domanda sull'ipotesi di una sua assunzione della leadership all'interno del Movimento 5 Stelle, Conte ha spiegato: "Non mi sembra opportuno parlare delle vicede interne a una delle forze di maggioranza". E ha aggiunto: "Non ho sentito Grillo".

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Il premier Conte durante i lavori degli Stati generali, il 15 giugno 2020, a Roma - ©Ansa

Premier a opposizioni: "Singolare il loro no"

Poi un passaggio anche sulla mancata presenza delle opposizioni, a cui il premier dice: “Potremo rimanere con diversità di posizione e di idee. Non raccogliere il nuovo invito, rende la democrazia italiana un po' singolare. Se poi vogliono scegliere loro il luogo non c'è problema, ma rifiutare il confronto rende il sistema democratico singolare".

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"Seggi non nelle scuole? Buona idea"

Ma il premier ha anche parlato del Pd: "Ho visto che ha suggerito di trovare altri locali da adibire a seggi elettorali. È una buona idea, rischiamo di dover subito interrompere l'attività scolastica", ha commentato sulla proposta del segretario  dem Nicola Zingaretti, che vuole evitare un'interruzione del nuovo anno scolastico a causa del voto nell'election day.

Conte: "Decreto per ulteriori 4 settimane di Cig"

Il premier nel corso della giornata, ha assicurato che “l’obiettivo del governo è garantire la Cig a tutti i lavoratori, per tutto il tempo che sarà necessario in questa fase . Per questo abbiamo predisposto un decreto legge, che adotteremo oggi stesso in un Cdm a margine degli incontri, grazie al quale le aziende e i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di Cig potranno chiedere da subito le ulteriori 4 settimane approvate dal dl rilancio".

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Il programma

Nel secondo giorni d Stati generali, dopo l’apertura di Conte, Colao ha presentato il suo piano per la ripartenza del Paese. Poi l'intervento di Cgil, Cisl e Uil. Nel pomeriggio ancora sindacati con Ugl, Usb, Cub, Cisal, Confsal, Cobas, Unicobas, Cida, Cse e Fnsi. Poi la conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e dell’Upi (Unione delle Province d'Italia).