Secondo le intenzioni di voto il Carroccio è il primo partito. Pd al 21,6%, M5s al 15,5% e Fdi al 15%. Sondato anche il gradimento di un'eventuale "Lista Conte": prenderebbe il 14,3%. Tra i leader in cui è riposta maggiore fiducia da parte degli italiani Draghi col 59,3%, Conte col 57,1% e Zaia col 49,7%
Se oggi ci fossero le elezioni politiche più di un quarto degli italiani, il 26,2%, voterebbe Lega, il 21,6% Pd, il 15,5% Movimento 5 stelle e il 15% Fratelli d’Italia. Una eventuale “Lista Conte” invece prenderebbe il 14,3% (LE GRAFICHE - LE REAZIONI: PLAYLIST). È quanto rivela il sondaggio di Quorum/YouTrend per Sky TG24, che ha raccolto le intenzioni di voto nel periodo immediatamente successivo alla fase più acuta dell’emergenza coronavirus in Italia.
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Draghi, Conte e Zaia leader con maggior fiducia
Sempre secondo Quorum/YouTrend i leader in cui gli italiani ripongono maggior fiducia sono due non a capo di un partito: Mario Draghi, con il 59,3% e l’attuale premier Giuseppe Conte con il 57,1%. Poi i governatori di Veneto, Campania ed Emilia Romagna, Zaia (49,7%), De Luca (43,4%) e Bonaccini (37,1%). Quindi il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni (33,2%), in un testa a testa con Salvini, al 31,2% e Zingaretti al 30,4%, poi tutti gli altri.
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L'ipotetica "Lista Conte" prenderebbe il 14,3%
E se alle prossime elezioni politiche si presentasse una "Lista Conte"? È questa una novità introdotta da questo sondaggio per tastare il gradimento di un eventuale partito del premier. Il 14,3% degli intervistati sarebbe pronto a votarlo. La percentuale di chi voterebbe Lega resta invariata al 26,3%. Solo PD con il 16,5% e Fratelli d’Italia col 15,4% farebbero meglio. E da chi arriverebbero questi voti? Per oltre il 51% dagli astenuti o indecisi, per il 19,4% dal M5s, per il 16% dal centrosinistra e per l’8,2% dal centrodestra (SONDAGGI POLITICI, TUTTE LE NEWS).
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Se Conte fosse candidato premier del M5s
Queste invece le intenzioni di voto qualora il premier Giuseppe Conte fosse il leader del M5S: indecisi e astenuti sarebbero il 53,5%, mentre tra chi esprime una preferenza la Lega sarebbe primo partito al 27,9%, seguita dal Movimento 5 Stelle – Conte al 19,9%, il Partito Democratico al 18,9%, Fratelli d’Italia al 14,6%, Forza Italia al 6,7%, La Sinistra al 2,5%, Azione! al 2,2%, Italia Viva al 2,1%, +Europa al 1,6%, Cambiamo al 0,9%, mentre sceglierebbe un altro partito il 2,7%.
Fiducia nel governo Conte al 52,9%
Per quanto riguarda il governo, il 52,9% ha fiducia nell’attuale esecutivo. Il 70,8% ritiene abbastanza o molto positivo l’operato sul fronte della tutela della salute e della protezione dei cittadini dal virus. Maggioranza negativa (53,3%) invece sulle misure per l’economia. Tra i provvedimenti ritenuti più efficaci la cassa integrazione (24,8%), il reddito d’emergenza (19,5%) e il bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi (14,1%).
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In caso di crisi di governo
Nel caso si verificasse una crisi di governo, la maggior parte degli intervistati vorrebbe nuove elezioni in autunno (il 35%). Seguono l’ipotesi di un nuovo governo tecnico o di larghe intese guidato da Mario Draghi (17,6%), un nuovo governo appoggiato da Pd e Movimento 5 Stelle (8,6%), un nuovo governo appoggiato da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e alcuni esponenti del M5s (8,5%), un nuovo governo tecnico o di larghe intese guidato da una figura differente (7,3%). Non esprime un’opinione il 23% del campione.
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La gestione dell'emergenza tra Stato e Regioni
Nella gestione dell’emergenza coronavirus, per la maggior parte degli intervistati, pari al 35,4% non c’è stato squilibrio tra Stato e Regioni nella divisione dei poteri. Le Regioni hanno avuto troppi poteri rispetto allo Stato centrale per 28,5% del campione, contro il 21,8% che ritiene che lo Stato centrale abbia avuto troppi poteri rispetto alle Regioni. Non esprime un giudizio il 14,3%.
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Gli aiuti all'Italia
In merito alla ricerca di aiuti da Stati o organizzazioni internazionali, per il 64,5% degli intervistati l’Italia dovrebbe cercare aiuto in Unione Europea (IL RECOVERY FUND DA 750 MLD DELL'UE). Seguono gli Stati Uniti (9,3%), la Cina (7,2%) e la Russia (4,2%), mentre non esprime un’opinione il 14,8% del campione.
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Chi ha gestito meglio la pandemia: Conte in testa
Secondo gli intervistati, il premier Conte è il leader mondiale ad aver gestito meglio la pandemia nel proprio Paese. Il presidente del Consiglio viene indicato dal 40,3% degli intervistati. Segue la cancelliera tedesca Angela Merkel (23%). Nettamente staccati il presidente cinese Xi Jinping (9,0%), l’americano Donald Trump (2,5%), il francese Emmanuel Macron (1,6%) e il premier britannico Boris Johnson (0,5%). Per il 10,9% il leader più efficace non è nessuno dei precedenti, mentre l’11,7% non si esprime.
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Nota metodologica
Sondaggio svolto con metodologia CATI/CAMI tra il 27 e il 30 maggio 2020 su un campione di 1009 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, sondato per quote incrociate di genere ed età stratificate per macro regione di residenza. Il margine di errore è del +/- 3,1% con un intervallo di confidenza del 95%.