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Conte: "Numeri incoraggianti, ma il virus non è scomparso"

Politica

Il presidente del Consiglio torna a parlare nel giorno in cui sono state riaperte le Regioni dopo la chiusura dovuta all'emergenza Coronavirus e, oltre alla questione sanitaria, affronta anche temi economici e sociali. "Da Confindustria parole infelici, mi aspetto che non chieda solo taglio delle tasse". E sul Ponte sullo Stretto: "Nessun pregiudizio, valuterò tutto"

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"A distanza da circa un mese dal 4 maggio, i numeri, possiamo dirlo con relativa prudenza ma con chiarezza, sono incoraggianti. Non si segnalano situazioni critiche su tutto il territorio nazionale. Il trend è in costante diminuzione dalla Lombardia alla Sicilia, ma il virus non è scomparso". Così il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa in diretta da Palazzo Chigi iniziata dopo le 18 sull'emergenza Coronavirus. Il presidente del Consiglio è tornato a parlare nel giorno in cui sono state riaperte le Regioni, dopo il lockdown (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE), affrontando oltre alla questione sanitaria, anche i temi economici, con una risposta alle critiche del presidente di Confindustria Carlo Bonomi, e sociali, con la promessa che le scuole riapriranno a settembre.

"Socialità meritata, ma manteniamo precauzioni"

"Colgo un rinnovato entusiasmo - ha detto Conte - c'è grande attenzione per questa socialità ritrovata: giustissimo, ci meritiamo il sorriso e l'allegria dopo settimane di sacrifici ma è bene ricordare sempre che se siamo tra i primi Paesi Ue che può permettersi di riavviare le attività è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici. Dico solo, facciamo attenzione: le uniche misure efficaci" contro il virus sono "distanziamento fisico e uso, ove necessario delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni è una grave leggerezza".

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"Scuole sicuramente riaperte a settembre"

Conte che domani presiederà un tavolo sulla scuola convocato dalla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina si è anche sbilanciato sul ritorno tra i banchi: "Sicuramente a settembre si riaprirà, dobbiamo fare di tutto per assicurare ai nostri studenti il ripristino di una fase di normalità. E' molto importante che i sindaci possano diventare commissari straordinari per opere di edilizia scolastica, ci attendiamo aule rinnovate e più conformi".

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"Pagheremo più velocemente bonus"

Conte ha ammesso i ritardi nell'erogazione di bonus e ammortizzatori sociali: "Dobbiamo fare i conti con l'emergenza economica e sociale. Ci rendiamo conto dei ritardi, ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione che non era affatto pronta a erogazioni così generalizzate. Di questi ritardi ho chiesto già scusa e stiamo intervenendo per pagare più velocemente".

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"La bellezza dell'Italia mai in quarantena"

Secondo il premier è il momento di "concentrarci sul brand Italia nel mondo: in tutti questi mesi la bellezza dell'Italia non è mai andata in quarantena". Per Conte "questa crisi deve essere un'occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il Paese" e, citando Mattarella, il premier suggerisce di  agire con lo spirito del 2 giugno e della condivsione.

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 "Credibilità Italia si misurerà da come spenderemo fondi Ue"

"Abbiamo un'occasione storica: la commissione Ue, grazie anche al sostegno dell'Italia ha messo in campo una proposta. Noi dovremo cogliere questa opportunità e saper spendere bene questi soldi. Sul progetto di spesa che sapremo realizzare si misurerà la credibilità non solo del governo ma del sistema Italia", ha aggiunto Conte.

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"Fondi Ue non sono tesoretto governo di turno"

"La somma che metterà l'Ue a disposizione dell'Italia - ha proseguito Conte - non potrà essere considerata un tesoretto di cui potrà disporre il governo di turno. Sarà una risorsa a favore del sistema Paese, di cui il governo si fa carico". Per questo il premier ha annunciato che convocherà le parti sociali e che chiederà all'opposizione di partecipare al piano di rilancio. Piano di rilancio che passa anche dal progetto Sure e dal progetto ai quali, ha aggiunto il premier, l'Italia chiederà di partecipare.

 

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"Ponte Stretto? Valuterò tutto"

Rilancio che passa anche dalle infrastrutture. Conte ha ricordato il primo viaggio oggi del Frecciarossa Torino-Reggio Calabria e alla domanda sull'ipotesi Ponte sullo Stretto, Conte ha risposto: "Senza pregiudizi valuterò tutto. Ma sono tante le infrastrutture da valutare. Io non voglio declamare opere immaginifiche, ho parlato di una rete infrastrutturale viaria che è inaccettabile, ho parlato di Basilicata, di binario unico, del completamento dell'Alta velocità che deve riguardare anche Venezia, di Roma-Pescara... per non parlare della Sicilia".

"Su Mes valutare regolamenti poi decidono Camere"

"Per quanto riguarda il Mes, come ho già detto - ha aggiunto Conte - quando avremo tutti i regolamenti lì porterò in Parlamento e con il Parlamento decideremo. Ricordo che è un prestito, vanno valutate una serie di previsioni inserite nel regolamento".

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"Confindustria? Parole infelici, non chieda solo meno tasse"

Conte ha risposto anche a una domanda sulle parole del presidente di Confindustria Carlo Bonomi sui danni della politica? "Quell'espressione - ha detto il premier - è sicuramente infelice, e la rimando al mittente. Detto questo noi abbiamo la responsabilità di governare, abbiamo gli Stati generali dell'economia, a cui parteciperà anche Confindustria. Dall'intervista che ha rilasciato desumo che Confindustria porterà progetti lungimiranti e non solo legati al taglio delle tasse, sono lieto di confrontarmi anche con Confindustria".

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"Giusto manifestare ma rispettare precauzioni"

Parlando delle manifestazioni contro l'esecutivo del 2 giugno, Conte ha detto che "è chiaro che abbiamo ben superato la fase più acuta, quindi è giusto manifestare le critiche, anche contro il governo, ma auspico che tutto avvenga seguendo le norme di precauzione. La libertà di manifestare contro il governo è il sale della democrazia, ma si faccia rispettando le precauzioni minime. Non si torni ai contagi".

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"Lavoriamo a fiscalità di vantaggio per Sud"

Ribadendo la necessità di una riforma fiscale per "fare pagare tutti e meno", Conte ha anticipato che "il Sud avrà una attenzione privilegiata. Con il ministro Provenzano stiamo lavorando ad una fiscalità di vantaggio per l'intero Meridione. Se riusciamo a coniugare una fiscalità di vantaggio con gli investimenti programmati possiamo rendere attrattivo davvero il nostro Sud". 

"Rafforzeremo controlli e protocolli anti-mafia"

Conte, nella conferenza stampa, ha illustrato anche iniziative per la lotta contro la criminalità organizzata: "Nel decreto semplificazioni rafforzerò i controlli e i protocolli anti-mafia. E' impossibile semplificare questi passaggi burocratici pensando che i controlli siano gli stessi, dobbiamo evitare che ci sia maggior facilità di infiltrazioni criminali"

"Austria? Discriminazioni non accettabili"

L'Austria? "Ci sono alcuni Paesi - ha spiegato Conte che ritengono di adottare misure nei confronti di Stati che hanno una curva di contagio più elevata. Ma non vi è motivo per queste misure discriminatorie, non vorrei che l'Italia dovesse pagare il prezzo di una grande trasparenza" mostrata sulla pandemia.. "Sono decisioni discriminatorie che non ritengo accettabili".

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