Dal 17 giugno, 480 mila studenti affrontano l’esame di Stato in condizioni particolari dovute all’emergenza coronavirus. Previsto, per quest’anno, il solo colloquio orale, che può valere fino a 40 punti. Si svolgerà in presenza e durerà massimo un’ora. Ciascun candidato discuterà, in apertura, un elaborato sulle discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato. A circa due settimane dal via, mancano però circa 1.200 presidenti di Commissione, soprattutto in Lombardia
Maturità al via dal 17 giugno (LO SPECIALE): nessuna prova scritta, solo un orale che durerà massimo un’ora. Una prova speciale e diversa, quest’anno, per i 480 mila maturandi, che da marzo sono alle prese con le lezioni online a causa dell’emergenza coronavirus. Ecco come sarà l’esame nel dettaglio, secondo quanto stabilito dalle ordinanze del ministero dell'Istruzione, e quali sono ancora i nodi da sciogliere, a cominciare dalla mancanza di presidenti di commissione (CORONAVIRUS: GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE).
Tutti ammessi tranne in casi eccezionali
Gli studenti sono tutti ammessi all'esame di maturità e nel caso di insufficienze, possono recuperarle nel corso del colloquio, ma ci sono due eccezioni che comunque nulla hanno a che fare col coronavirus. Lo studente non viene ammesso se il consiglio di classe non ha elementi per valutare lo studente perché nel primo periodo didattico, quindi prima dell'emergenza Covid-19 non ha frequentato, e serve comunque l'unanimità del consiglio di classe. Niente esami anche se lo studente ha ricevuto provvedimenti disciplinari gravi. Esclusi questi due casi lo studente viene ammesso.
Quanto vale l’esame
Gli esami avranno inizio il 17 giugno alle ore 8.30. Previsto, per quest’anno, il solo colloquio orale. I crediti e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti. Per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale è stato rivisto: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. Si potrà ottenere la lode.
Come è strutturato
La prova orale si svolgerà in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da sei membri interni e un Presidente esterno, e durerà massimo un’ora. Ciascun candidato discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato sulle discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente prima del 1° giugno. Seguirà la discussione di un breve testo trattato durante l’ultimo anno nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana. Saranno poi analizzati materiali, coerenti con il percorso fatto, assegnati dalla commissione. In chiusura, saranno esposte le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione” secondo quanto effettivamente svolto dalla classe.
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Le misure di sicurezza
Sarà assicurata la pulizia quotidiana di tutti gli spazi che dovranno essere utilizzati. Le aule dove si tengono le prove saranno pulite anche alla fine di ogni sessione d’esame (mattina/pomeriggio). Ci saranno percorsi predefiniti di entrata e uscita. I locali dovranno essere ben areati. Previsto il distanziamento di 2 metri fra candidati e commissari e fra gli stessi commissari. Sarà necessario indossare la mascherina. Gli studenti potranno abbassarla nel corso del colloquio, ma restando a distanza di sicurezza, almeno due metri. Non sono necessari i guanti: negli istituti ci saranno prodotti igienizzanti. Ogni candidato potrà portare con sé al massimo un accompagnatore, che dovrà anche lui rispettare le misure di distanziamento e indossare la mascherina.
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Mancano centinaia di presidenti di Commissione
A circa due settimane dal via, mancano circa 1.200 presidenti di Commissione - il 9.9% del totale, che è di quasi 12.900 - per lo svolgimento dell'esame di maturità. Soprattutto al nord, in particolare in Lombardia, le defezioni sono numerose a causa dei timori causati dal Covid e del possibile, mancato rientro di molti docenti originari del sud che nel frattempo hanno lasciato la regione. Il ministero dell'Istruzione proprio per questo sta mettendo a punto una ordinanza ministeriale che fornirà ai Direttori degli Uffici scolastici regionali lo strumento normativo per provvedere alle nomine d'ufficio, anche derogando all'ordinario requisito, per i docenti, di dieci anni di anzianità di ruolo. Come ultima possibilità, potranno essere assegnate più commissioni allo stesso presidente. L'Anp, l'Associazione nazionale presidi, ha richiesto che non si ricorra a questa evenienza, in quanto si aggraverebbe eccessivamente la funzione dei presidenti. Mancano commissari - anche se in misura molto minore rispetto alla Lombardia - anche in altre Regioni come l'Emilia-Romagna, il Veneto e la Toscana.
Le possibilità di svolgere l’esame in via telematica
Intanto nei giorni scorsi è arrivata la nota del Ministero dell'Istruzione a dare un chiarimento per i commissari interni degli esami di Stato: specifica che il commissario interno che dovesse avere una patologia che lo espone a rischio contagio potrebbe fare - presentando certificazione medica - gli esami in videoconferenza o in altra modalità telematica sincrona, qualora risulti, da apposita certificazione medica, il rischio di contagio. Anche i candidati degenti in luoghi di cura od ospedali, detenuti o comunque impossibilitati a lasciare il proprio domicilio nel periodo dell'esame, inoltrano al dirigente scolastico prima dell'insediamento della commissione o, successivamente, al presidente della commissione d'esame, richiesta di effettuare il colloquio fuori dalla sede scolastica, corredandola con la necessaria documentazione. Il dirigente scolastico - o il presidente della commissione - dispone la modalità d'esame in videoconferenza o in altra modalità telematica. Le disposizioni sulla Maturità consentono inoltre la possibilità agli uffici regionali di decidere anche all'ultimo minuto di trasformare la maturità in classe, in esame a distanza se i rischi sanitari dovessero aumentare, anche se al momento i dati non sembrano tali da giustificare il cambio delle modalità.