Fake news, da Noa Pothoven a Panzironi le 6 peggiori bufale del 2019

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Gabriele De Palma

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Dalla falsa eutanasia di una diciassettenne olandese alla dieta Life120 del finto dietologo Adriano Panzironi, ecco da quali fake news è stato contaminato l’ecosistema informativo italiano negli ultimi dodici mesi

False, più o meno intenzionalmente, e diffuse e condivise con differenti gradi di consapevolezza sulle piattaforme social sia da utenti sia - più colpevolmente - dalla stampa e dalla tv. Le fake news hanno abbondantemente inquinato l’ecosistema informativo anche quest’anno, nonostante gli sforzi annunciati di Facebook, YouTube e Twitter per arginarne la propagazione e quelli degli smascheratori di bufale di professione che hanno ricostruito, o meglio smontato, pazientemente la nascita delle notizie infondate, false o fuorvianti. Ecco una lista delle fake news più ricorrenti e insidiose che hanno caratterizzato il 2019.

Greta

Nell’anno in cui la giovane attivista svedese Greta Thunberg è stata nominata persona dell’anno da Time, non sono mancati gli attacchi ad personam, iniziati già nel 2018. Oltre a quelli arrivati dal Presidente Usa Donald Trump sono due le notizie false e tendenziose diffuse su Greta. La prima è che sia un burattino nelle mani di ‘poteri forti’ che rispondono al nome dell’ex vice presidente Usa Al Gore e dell’imprenditore George Soros. La teoria, più volte smontata, non ha mai trovato alcun fondamento, e Greta ha già dimostrato di non essere finanziata da nessuno nè di avere collusioni di sorta con l’industria delle energie rinnovabili. La seconda è quella che invece coinvolge direttamente l’immagine di Greta, e che si è concretizzata nelle scorse settimane con un’immagine diffusa via Twitter della Thunberg che imbraccia un fucile automatico. Il testo del tweet, pubblicato dall’utente SkipSki , lasciava intendere che gli amici progressisti dell’attivista non avrebbero apprezzato la foto. E così probabilmente sarebbe stato se solo la foto fosse stata di Greta, mentre in realtà, come è stato dimostrato da svariate operazioni di fact-checking, era di una ragazza molto somigliante. È proseguita inoltre anche nel 2019, nonostante i dati scientifici inconfutabili diramati dall’International Panel on Climate Change, tutta la parata di notizie false che negano il riscaldamento globale.

Panzironi e l’elisir di lunga vita

La bufala più pericolosa dell’anno è stata probabilmente quella riguardo le miracolose indicazioni dietetiche di Adriano Panzironi, giornalista senza alcuna specializzazione in medicina. Secondo quanto sostenuto dalla campagna messa in atto nei primi mesi del 2019, seguendo i dogmi dello stile di vita Life120, si potrebbero ottenere grandi benefici scongiurando di fatto l’insorgere di patologie come il diabete, l’Alzheimer e il morbo di Crohn. In realtà, nessuna evidenza scientifica è stata portata a supporto di questa dieta, che elimina di fatto i carboidrati e che funziona grazie a integratori - piuttosto cari - venduti dalla stessa Life120, di proprietà di Panzironi e di suo fratello. Panzironi è stato sospeso dall’Ordine dei giornalisti, denunciato dall’associazione diabetologi, multato da Agcom. La particolarità di questa fake news è che il principale canale di diffusione è stata la tv, con spot pubblicitari del metodo Panzironi e ospitate del sedicente guru in trasmissioni televisive. Su di lui è previsto anche un film

Momo

Ha inquinato la rete a inizio anno anche la Momo Challenge, una presunta catena di Sant’Antonio in cui i partecipanti sono sfidati in un crescendo che potrebbe portare addirittura al suicidio. Una variante dell’altrettanto pericolosa Blue Whale di due anni fa. Entrambe si sono rivelate invenzioni fantasiose e macabre senza alcun fondamento - fortunatamente - di realtà. 

Noa Pothoven

Drammaticamente vera invece la storia di Noa Pothoven, la diciassettenne olandese che si è lasciata morire di fame la scorsa primavera. Inizialmente la notizia venne diffusa come se si trattasse di una eutanasia autorizzata dal Servizio sanitario olandese, cosa rivelatasi non vera. La rettifica è giunta in ritardo rispetto al lancio e alla ribattuta della fake news e, come molto spesso accade, ha avuto meno risonanza della bufala che voleva emendare.

Le piazze

Non sono mancate in rete immagini e fotomontaggi relativi alla presenza o assenza di persone durante manifestazioni di piazza. Nell’autunno in cui il movimento delle sardine si è contrapposto alla campagna elettorale della Lega Nord, su Facebook e Twitter sono state condivise foto di piazze più piene o più vuote di quanto lo fossero in realtà. Si sono rivelati infondati, per esempio i sospetti su una foto che immortalava di fronte a Palazzo Comunale di Bologna la prima manifestazione delle Sardine: secondo alcui si trattava di una foto ritoccata per mostrare una presenza di persone maggiore di quanto non fosse in realtà. Dello stesso tenore l'accusa di fotomontaggio per la manifestazione di Ferrara: anche in quel caso, le verifiche non hanno fatto emergere alcun fotomontaggio

Maltempo

Fake news allarmistiche sono circolate anche in occasione delle tante emergenze climatiche verificatesi in Italia nell’autunno. Esemplari in tal senso gli avvisi delle fonti istituzionali e accreditate di non credere a previsioni meteo catastrofiche non diramate dagli organi competenti, come avvenuto anche nella recente ondata di maltempo che ha colpito Venezia

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