Israele, Katz: "Hezbollah disarmi entro anno o interverremo con forza"

©Getty

"Se non si disarmeranno, non ci sarà altra scelta che intervenire di nuovo con forza in Libano", ha detto il ministro della Difesa israeliano. L'Idf ha annunciato il lancio di una "vasta operazione" contro gruppi armati palestinesi nel nord della Cisgiordania. "Durante la notte l'Idf ha iniziato a operare nell'ambito di una vasta operazione nella regione settentrionale della Samaria", ha dichiarato, utilizzando il nome biblico con cui gli israeliani indicano la Cisgiordania settentrionale

in evidenza

L'esercito israeliano interverrà "con forza" in Libano se Hezbollah non sarà disarmato "entro la fine dell'anno". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Israel Katz alla Commissione Esteri e Difesa della Knesset, citato dai media israeliani e libanesi. "Non credo che Hezbollah si disarmerà volontariamente entro la fine dell'anno come chiesto dagli Stati Uniti. Non vedo che questo sta accadendo. Se non si disarmeranno, non ci sarà altra scelta che intervenire di nuovo con forza in Libano", ha detto Katz. 

L'esercito israeliano ha annunciato il lancio di una "vasta operazione" contro gruppi armati palestinesi nel nord della Cisgiordania occupata. "Durante la notte l'Idf ha iniziato a operare nell'ambito di una vasta operazione antiterrorismo nella regione settentrionale della Samaria", ha dichiarato l'esercito in un comunicato, utilizzando il nome biblico con cui gli israeliani indicano la Cisgiordania settentrionale. 

L'esercito israeliano ha riferito di aver "identificato ed eliminato sei terroristi" nella zona orientale di Rafah, sotto il controllo dell'Idf. "Si tratta probabilmente di terroristi emersi dai tunnel sotterranei di Rafah est", ha aggiunto l'Idf secondo cui "continua a diminuire" il numero dei miliziani di Hamas intrappolati nelle gallerie sotterranee nel sud della Striscia di Gaza. Israele ha ricevuto il corpo di un altro ostaggio: altre due salme dovranno essere restituite.

Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog finisce qui

Per tutti gli aggiornamenti segui la diretta di Sky TG24 del 27 novembre

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Medioriente, il Libano a un anno dalla tregua. VIDEO

Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza

Dopo la firma ufficiale dell'accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori hanno lavorato alla "fase 2" del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile.  Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?

Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza

Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza

Vai al contenuto

Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni

Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell'accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l'impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.

Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni

Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni

Vai al contenuto

Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO

Venti persone rapite nell’attacco del 7 ottobre 2023 sono state liberate, consegnate alla Croce Rossa e riportate in Israele. Ecco le loro storie.

Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO

Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO

Vai al contenuto

Jared Kushner, chi è il genero di Trump e il ruolo tra Israele e Hamas

Del genero del presidente americano Donald Trump (marito della figlia Ivanka), si è tornati a parlare dopo l'accordo di tregua tra Israele e Hamas, siglato dopo oltre due anni di conflitto. Insieme a Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina e in Medio Oriente, Kushner ha avuto un ruolo attivo nelle trattative tra le parti: ecco chi è.

Jared Kushner, chi è il genero di Trump e il ruolo tra Israele e Hamas

Jared Kushner, chi è il genero di Trump e il ruolo tra Israele e Hamas

Vai al contenuto

Araghchi: "Pronti a negoziati sul nucleare con gli Usa"

L'Iran è ancora ''disponibile a negoziare'' con gli Stati Uniti sul suo programma nucleare. Parola del ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, che in una intervista esclusiva a France 24 ha però precisato che Teheran ritiene che Washington ''non sia realmente interessata a un negoziato''.

Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace

Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, nella Striscia di Gaza cresce l’attesa per la riapertura dei valichi di frontiera e l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione. Nel frattempo, il ritiro dell’Idf pone la questione della sicurezza con diversi Stati che hanno dato la disponibilità a inviare forze di peacekeeping. Di questo si è parlato in una puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24.

Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace

Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace

Vai al contenuto

Abu Mazen invitato a messa di Natale a Betlemme

Il Presidente palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), ha ricevuto un invito a partecipare alla Messa di Natale a Betlemme, dal Custode di Terra Santa, Padre Francesco Ielpo, e dal Vicario della Custodia di Terra Santa, Padre Ibrahim Faltas. Il Presidente Abbas ha espresso la speranza che "queste celebrazioni giungano insieme alla fine dell'ingiustizia dell'occupazione, attraverso il raggiungimento della libertà e la realizzazione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale".

Media: "Dieci feriti durante operazione di Israele in Cisgiordania"

Dieci palestinesi sono rimasti feriti durante un'operazione su larga scala delle forze di sicurezza israeliane in Cisgiordania, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, la quale riferisce che le forze israeliane hanno "picchiato violentemente" i residenti vicino alla città di Tubas, di cui quattro sono stati portati in ospedale.

Le Forze di difesa israeliane in precedenza avevano annunciato che l'esercito, il servizio di intelligence interna Shin Bet e la polizia di frontiera israeliana avevano lanciato un'operazione nel nord della Cisgiordania durante la notte, nell'ambito di una "vasta operazione antiterrorismo" di cui non sono stati forniti altri dettagli. I media palestinesi hanno riferito che Tubas e diverse città vicine sono state coinvolte nell'operazione: le forze israeliane avrebbero perquisito edifici e chiesto ai residenti di lasciare temporaneamente le loro case, mentre le scuole e i negozi nella zona sarebbero momentaneamente chiusi.

Le tensioni nella Cisgiordania occupata sono aumentate in seguito al massacro perpetrato da hamas il 7 ottorbe 2023 e la conseguente guerra a Gaza. Il ministero della Salute palestinese afferma che da allora più di mille palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania in operazioni militari israeliane, scontri armati e attacchi. Allo stesso tempo si stanno intensificando gli attacchi di coloni israeliani radicali contro i palestinesi in Cisgiordania.

Ambasciatore di Israele: "Spero che il viaggio del Papa porti pace nella regione"

"È stato per me un onore partecipare all'udienza generale di oggi. Ho condiviso con Papa Leone XIV la mia speranza e preghiera che il suo prossimo viaggio in Turchia e Libano possa contribuire a portare pace e stabilità nella regione, ed ho espresso il desiderio di una visita papale in Terra Santa." Lo afferma su X l'ambasciatore israeliano presso la Santa Sede Yaron Sideman. 

Nuovo blitz di Israele in Cisgiordania, arresti e feriti

Israele ha lanciato una "nuova operazione antiterrorismo" nel nordest della Cisgiordania, inviando rinforzi, ruspe ed elicotteri nella zona di Tubas. "L'esercito e lo Shin Bet non permetteranno al terrorismo di prendere piede nell'area e stanno agendo in modo proattivo per contrastarlo", è l'obiettivo dichiarato in una nota dell'Idf in mattinata, quando l'operazione era già in corso da ore. Fonti locali e l'agenzia palestinese Wafa hanno riferito di decine di arresti - almeno 60 - a Tubas, e nei villaggi di Tammun, Aqaba e Tayassir, mentre la Mezzaluna Rossa ha parlato di dieci feriti, per lo più da "percosse brutali", di cui 6 trasferiti in ospedale. Le autorità hanno chiuso le scuole per la sicurezza di alunni e insegnanti. I testimoni hanno raccontato che i soldati hanno fatto irruzione in diverse abitazioni, vandalizzandole, e chiuso molte strade nel governatorato di Tubas per istituire posti di blocco. Il sindaco di Tubas, Mahmoud Daraghmah, citato da Times of Israel, ha aggiunto che l'Idf ha imposto il coprifuoco e che "in mattinata gli elicotteri Apache hanno sparato contro la popolazione", mentre il primo cittadino di Tammun, Samir Basharat, sarebbe tra gli arrestati.  L'esercito ha poi fornito un suo resoconto a fine giornata, spiegando che il blitz è scattato "a seguito di un'identificazione preliminare da parte dell'intelligence di tentativi di stabilire roccaforti e di costruire infrastrutture terroristiche nella zona". E ha confermato che "le forze aeree hanno colpito per isolare la zona, prima dell'ingresso" dei soldati e che sono state avviate "perquisizioni" che hanno portato alla scoperta di una "sala di controllo" e alla confisca di "fondi destinali al terrorismo". 

Il capo dell'Idf: "Serve leadership che ammetta il fallimento e guidi il cambiamento"

Israele ''ha bisogno di una leadership che ammetta il fallimento e che abbia il coraggio di guidare il cambiamento''. Lo ha dichiarato il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), Eyal Zamir, intervenendo a una cerimonia in commemorazione del 52esimo anniversario della morte di David Ben-Gurion, primo premier di Israele.

"Ora ci è chiaro, senza ombra di dubbio: una spiegazione non basta, le critiche non bastano. Israele ha bisogno di una leadership che sappia riconoscere il fallimento e osare il cambiamento: non una leadership che spaventa e travolge, ma una leadership che eleva, non una leadership che elude le responsabilità, ma una leadership che guarda la verità negli occhi", ha affermato Zamir.

Idf: "Blitz in Cisgiordania dopo segnalazioni dell'intelligence"

L'operazione antiterrorismo dell'esercito israeliano, cominciata nella notte nel nord della Cisgiordania, insieme a Shin Bet e polizia di frontiera, è scattata "a seguito di un'identificazione preliminare da parte dell'intelligence di tentativi di stabilire roccaforti terroristiche e di costruire infrastrutture terroristiche nella zona". Lo riferisce l'Idf. "All'inizio dell'operazione, e prima dell'ingresso delle forze nell'area, le forze aree hanno colpito per isolare e contenere l'area. In seguito, le forze di sicurezza hanno iniziato a operare e perquisire decine di strutture e interrogare i sospettati nella zona. In una delle perquisizioni, è stata individuata una sala di controllo e sono stati confiscati fondi destinati al terrorismo", prosegue il comunicato dell'esercito ricordando che nei giorni scorsi in Cisgiordania erano stati "eliminati tre terroristi che avevano partecipato ad attacchi contro soldati e civili israeliani". 

Soldati Israele

©Ansa

Ambasciatore di Israele: "Col Papa condivisa speranze di pace, spero in una visita in Terra Santa"

“È stato per me un onore partecipare all’Udienza Generale di oggi. Ho condiviso con Papa Leone XIV la mia speranza e preghiera che il suo prossimo viaggio in Turchia e Libano possa contribuire a portare pace e stabilità nella regione, ed ho espresso il desiderio di una visita papale in Terra Santa." Lo scrive su X l’ambasciatore israeliano presso la S.Sede, Yaron Siderman. 

Media, due morti in un attacco israeliano nel nord di Gaza

Due persone sono state uccise e altre sono rimaste feriti in un attacco israeliano a Beit Lahiya, nell'area sotto il controllo di Hamas del nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono media palestinesi e israeliani. In precedenza l'Idf aveva riferito di aver "colpito" un cecchino di Hamas "che stava pianificando un attacco contro le truppe israeliane nel nord della Striscia", senza precisare se lo abbia ucciso. 

Medioriente, il Libano a un anno dalla tregua. VIDEO

Papa: "Cristiani in zone guerre e M.O. siano semi di pace"

Per i cristiani che vivono in contesti di guerra o di conflitto, specialmente in Medio Oriente, che "possano essere semi di pace, di riconciliazione e di speranza". E' l'intenzione di preghiera per il mese di dicembre di Leone XIV diffusa attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa. Il Pontefice, nella sua preghiera in inglese, prega affinche' i cristiani "anche circondati dal dolore, possano non smettere mai di sentire la gentile bontà" della presenza di Dio e "le preghiere dei loro fratelli e sorelle nella fede". Possano diventare "i semi della riconciliazione, costruttori di speranza nei gesti piccoli e grandi, capaci di perdonare e di andare avanti, di superare le divisioni e di cercare la giustizia con misericordia". "Non lasciarci cadere nell'indifferenza e rendici costruttori di unità", continua il Papa. "Rendici tuoi strumenti di pace anche dove l'armonia sembra impossibile". 

Katz: "Hezbollah disarmi entro anno o interverremo con forza"

L'esercito israeliano interverrà "con forza" in Libano se Hezbollah non sarà disarmato "entro la fine dell'anno". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Israel Katz alla Commissione Esteri e Difesa della Knesset, citato dai media israeliani e libanesi. "Non credo che Hezbollah si disarmerà volontariamente entro la fine dell'anno come chiesto dagli Stati Uniti. Non vedo che questo sta accadendo. Se non si disarmeranno, non ci sarà altra scelta che intervenire di nuovo con forza in Libano", ha detto Katz. 

Coloni attaccano contadini palestinesi a sud di Betlemme

Coloni israeliani hanno attaccato i contadini palestinesi nel villaggio di al-Rashayida, in Cisgiordania, a sud di Betlemme. Lo riferisce Haaretz, citando testimoni locali secondo i quali, dopo l'aggressione, gli abitanti del posto sono intervenuti per respingerli. Sono intervenuti i militari israeliani, che hanno usato gas lacrimogeni per disperdere i presenti. 

Egitto: "L'escalation in Medio Oriente non giova a nessuno"

In Medio Oriente è in atto "una vera e propria escalation che non giova a nessuno", mentre "l'esperienza ha dimostrato il fallimento di tutte le soluzioni militari": lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty, oggi in visita a Beirut, dove ha incontrato il presidente Joseph Aoun e le altre cariche istituzionali.    "Sono in corso intensi contatti con tutte le parti per allentare la tensione e promuovere soluzioni politiche", ha detto ancora il ministro egiziano, affermando che ogni componente dello Stato libanese e ogni comunità religiosa va preservata, così come l'indipendenza del processo decisionale libanese. 

Wafa: "34 arresti e 10 feriti dall'Idf in Cisgiordania"

Le forze israeliane hanno arrestato 34 palestinesi nel governatorato di Tubas, nel nord della Cisgiordania, durante la nuova operazione lanciata nella notte dall'Idf. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa, citando il direttore dell'associazione dei detenuti palestinesi Kamal Bani Odeh. Gli arresti sono avvenuti nelle città di Tubas, Aqaba e Tamoun e nel villaggio di Tayasir. La Mezzaluna Rossa a Tubas parla inoltre di 10 feriti, di cui 4 trasferiti in ospedale. 

Padre Faltas: "La clinica mobile per Gaza segno speranza"

La papamobile costruita in Palestina per la storica visita a Betlemme del 2014 di Papa Francesco è diventata una possibilità di cura e assistenza per i bambini della Palestina. "Può dare speranza a chi non ha speranza", commenta padre Ibrahim Faltas, francescano della Custodia. "La Terra Santa continua a soffrire per la perdita di vite umane, per la fame, per il freddo, per la violenza che colpisce gli innocenti e gli indifesi. Questa terra, che aveva accolto Papa Francesco, portatore di speranza, amore e pace, aspetta che Papa Leone XIV visiti presto la Terra Santa per riportare la speranza ai bisognosi e agli oppressi", afferma Faltas. Il francescano ricorda che "questo veicolo fu donato dal presidente Abu Mazen alla Custodia di Terra Santa e fu esposto ai pellegrini su una terrazza molto vicina alla Basilica della Natività a Betlemme. Mentre la violenza avvolgeva la Terra Santa si è sentito forte il bisogno di aiutare e sostenere le persone nelle importanti necessità sanitarie ed è nata l'idea di riprogettare questo veicolo per farlo diventare una clinica mobile che potesse dare assistenza a tutti coloro che ne avevano bisogno a Gaza e in Palestina. La papamobile, equipaggiata e allestita, è ora diventata un aiuto concreto a chi soffre, un veicolo che può dare speranza a chi non ha più speranza". "La papamobile è stata trasformata - conclude padre Faltas - per ricordare al mondo che c'è ancora chi crede nella pace in questa Terra Santa e chi la abita  è un popolo laborioso, paziente e amante della pace, disposto a ricominciare con un nuovo inizio anche dopo tanto dolore". 

Idf: a Rafah uccisi quattro terroristi, due arrestati

L'esercito israeliano ha riferito di aver "eliminato quattro" dei sei terroristi, probabilmente usciti dai tunnel sotterranei di Hamas, che stamani erano stati individuati e "colpiti" nella zona orientale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Gli altri due sono stati arrestati.     L'Idf ha affermato che, dopo aver lanciato raid aerei sui 6 miliziani, sono state inviate truppe di terra per una perquisizione in una della strutture prese di mira. All'interno, è stato trovato un "terrorista morto nell'attacco", mentre altri "tre terroristi armati sono stati eliminati in uno scontro a fuoco ravvicinato".     Dalla scorsa settimana, "l'Idf ha eliminato oltre 20 terroristi e ne ha arrestati 8 che avevano tentato di fuggire dai tunnel della zona", conclude la nota dell'esercito.

Hamas: Israele ha consegnato salme 15 detenuti palestinesi

Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha fatto sapere che Israele ha consegnato le salme di 15 detenuti palestinesi, dopo aver ricevuto i resti di un ostaggio, come previsto dall'accordo di tregua. Sono 345 i corpi di palestinesi ricevuti finora, ha aggiunto il ministero in una nota. Ieri i miliziani palestinesi hanno consegnato tramite la Croce Rossa Internazionale i resti di Dror Or, uno degli ultimi ostaggi nelle mani di Hamas.

Idf: "Colpiti sei terroristi emersi dai tunnel a Rafah"

L'esercito israeliano ha riferito di aver "individuato stamattina sei terroristi, probabilmente usciti dai tunnel sotterranei" a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e di averli "colpiti mentre tentavano di fuggire". "Le truppe continuano le ricerche nell'area", ha aggiunto l'Idf nella nota. 

Media: Hamas valuta di trasformarsi in un partito politico

I leader di Hamas, dentro e fuori la Striscia di Gaza, hanno avviato una discussione interna sul futuro del movimento, compresa l'ipotesi di sciogliere la sua ala militare e "fondare un partito politico simile ai gruppi e ai partiti politici esistenti che rappresenti un approccio politico islamico nazionale e si presenti come un'entità in grado di partecipare alla sfera politica, economica, sociale e pubblica in generale". Lo riferisce una fonte di Hamas al media saudita Asharq Al-Awsat in condizione di anonimato, riconoscendo che la fazione islamica ha perso gran parte del sostegno dei civili palestinesi dopo due anni di guerra e decine di migliaia di morti.    Il documento proposto prevede "una riconciliazione palestinese completa, inclusa la partecipazione all'Olp" presieduta dal leader dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen.    Riguardo al disarmo, la fonte ha dichiarato: "Il movimento è aperto a discutere la questione delle armi, e questo è stato discusso, dall'inizio del cessate il fuoco fino ad ora, con Egitto, Qatar, Turchia e persino indirettamente con gli Stati Uniti. Ed è probabile che venga ripetuto negli incontri con i funzionari americani nel prossimo periodo".    Ma questo, ha sottolineato, "avverrà attraverso un accordo nazionale palestinese", senza l'intervento israeliano e senza consentire alla Forza internazionale di stabilizzazione, approvata dalla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, "di imporsi con la forza per disarmare o attuare altre misure, che potrebbero portare a uno stato di caos indesiderato che il movimento non vuole". Hamas, conclude la fonte, "cerca di raggiungere un consenso sui prossimi passi dell'accordo di cessate il fuoco, sia a livello nazionale che con i Paesi mediatori, gli Stati Uniti e la comunità internazionale".

Israele, è Dror Or l'ostaggio deceduto restituito ieri da Hamas

 È di Dror Or il corpo restituito ieri a Israele da Hamas. Lo riferisco l'ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, al termine del processo di identificazione.     Secondo l'Idf, Dror Or è stato assassinato dalla Jihad islamica palestinese il 7 ottobre 2023 e il suo corpo portato nella Striscia di Gaza dalla sua casa nel kibbutz Be'eri. La sua morte è stata ufficialmente accertata il 2 maggio 2024. Dror Or aveva 48 anni al momento della sua morte. Lascia tre figli. Anche sua moglie, Yonat Or, è stata assassinata durante l'attacco al kibbutz. Due dei suoi figli, Alma e Noam, furono rapiti e rilasciati due anni fa, nell'ambito dell'accordo per il rilascio degli ostaggi del novembre 2023.     Hamas deve ancora restituire gli ultimi due corpi di ostaggi trattenuti nella Striscia, in base all'accordo per il cessate il fuoco. "Non scenderemo a compromessi su questo punto e non risparmieremo alcuno sforzo finché non riporteremo a casa tutti gli ostaggi deceduti, fino all'ultimo", ha aggiunto l'ufficio del premier.

Identificato corpo ostaggio israeliano consegnato ieri

È stato identificato dai medici legali il corpo dell'ostaggio israeliano riconsegnato da ieri: si tratta di Dror Or, che era stato rapito dal kibbutz Be'eri durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Lo riferisce l'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, riporta Ynet. 

Media: rinviata conferenza Cairo su ricostruzione Gaza

Una conferenza internazionale sulla ricostruzione della Striscia di Gaza, prevista per fine novembre in Egitto, è stata rinviata a causa dell'attuale situazione nella Striscia di Gaza. Lo ha rivelato una fonte egiziana al quotidiano panarabo Asharq al-Awsat. Secondo l'anonimo funzionario, "la conferenza non si terrà nei tempi previsti, alla fine di questo mese", e sarà rinviata a una data successiva. 

Israele: "Nuova operazione antiterrorismo in Cisgiordania"

L'esercito israeliano ha annunciato il lancio di una "vasta operazione" contro gruppi armati palestinesi nel nord della Cisgiordania occupata. "Durante la notte l'Idf ha iniziato a operare nell'ambito di una vasta operazione antiterrorismo nella regione settentrionale della Samaria", ha dichiarato l'esercito in un comunicato, utilizzando il nome biblico con cui gli israeliani indicano la Cisgiordania settentrionale. L'Idf ha precisato che non si tratta di un dispiegamento nell'ambito dell'operazione antiterrorismo lanciata a gennaio e rivolta principalmente ai campi profughi palestinesi della regione, ma di una "nuova operazione".

Idf: "Cinque terroristi uccisi usciti dai tunnel di Rafah"

L'esercito israeliano ha riferito di aver "identificato ed eliminato cinque terroristi" nella zona orientale di Rafah, sotto il controllo dell'esercito israeliano. "Si tratta probabilmente di terroristi emersi dai tunnel sotterranei di Rafah est", ha aggiunto l'Idf secondo cui "continua a diminuire" il numero dei miliziani di Hamas intrappolati nelle gallerie sotterranee nel sud della Striscia di Gaza.

Mondo: I più letti