I territori palestinesi e Israele, la cronistoria fino alla colonia E1. Le mappe
La storia dei territori palestinesi è antica, complessa e segnata da conflitti. Partiamo dalla fine della Prima guerra mondiale, con il collasso dell’Impero ottomano e il mandato britannico. Fino alla colonia East1 approvata di recente dal governo israeliano
I TERRITORI PALESTINESI
- Uno dei punti critici del conflitto israelo-palestinese è il controllo dei territori della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. La storia dei territori palestinesi è antica, complessa, segnata da conflitti religiosi e politici, fratture, guerre e rivendicazioni
MANDATO BRITANNICO DELLA PALESTINA
- Partiamo dalla fine della Prima guerra mondiale, con il collasso dell’Impero ottomano: la Palestina viene affidata a un mandato britannico con l’obiettivo di costituire anche una National Home, una casa nazionale per il popolo ebraico, senza però pregiudicare i diritti di chi viveva in quell’area. Iniziano i flussi migratori di comunità ebraiche
PIANO DI PARTIZIONE
- Passiamo poi alla Risoluzione 181 dell’Onu del 1947: è l’atto fondativo della soluzione “due popoli, due Stati”, con la spartizione del territorio tra uno Stato ebraico e lo Stato arabo, accettato dalla comunità ebraica ma non dagli arabi
LINEA DELL’ARMISTIZIO
- Con il 1948 arriva la dichiarazione di fondazione di Israele. La guerra arabo-israeliana termina con una vittoria israeliana e il controllo da parte di Israele del 77% dell’ex territorio del mandato britannico, con la Cisgiordania che viene controllata dalla Giordania e la Striscia di Gaza controllata dall’Egitto
DOPO LA GUERRA DEL 1967
- Passiamo al 1967, con la guerra dei sei giorni vinta da Israele. Israele andrà a occupare la penisola del Sinai e anche le aree dell’attuale Striscia di Gaza e della Cisgiordania. Il territorio controllato da Israele viene sostanzialmente triplicato
ACCORDO PACE CON EGITTO
- Dopo la guerra del Kippur, la penisola del Sinai torna all’Egitto. Israele viene riconosciuto dall’Egitto e successivamente dalla Giordania, con gli accordi di Camp David. Rimane l’occupazione israeliana nelle alture del Golan e negli altri territori palestinesi
LA SITUAZIONE NEL 1993
- Il 1993 è l’anno degli accordi di Oslo, in cui si cerca di spartire il controllo dei territori. Iniziano a nascere sempre più colonie israeliane nei territori palestinesi. Viene fondata anche l'Autorità nazionale palestinese. Questi accordi non riescono ad avere il successo sperato
LA SITUAZIONE OGGI
- La situazione oggi vede sempre più colonie israeliane, il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza nel 2005, 160 colonie dove vivono più di 700mila cittadini israeliani, continui conflitti fino al 7 ottobre 2023. Poi il resto è cronaca degli ultimi anni
LA COLONIA
- Da molti anni si discute della colonia E1 (East1), approvata dal governo israeliano: sono 12 km quadrati a est di Gerusalemme. La colonia taglierebbe sostanzialmente in due la Cisgiordania e questa è la preoccupazione di chi ci vive e delle associazioni internazionali. Ricordiamo che le colonie sono illegali secondo il diritto internazionale. Se venisse effettivamente stabilita, verrebbero costruite oltre 3.400 case per i coloni. Questa colonia, come detto dal governo israeliano, metterebbe la parola “fine” sulla soluzione “due popoli, due Stati”
E1
- Il blocco E1 vedrebbe quindi una Cisgiordania spezzata in due. L'obiettivo è quello di impedire di fatto che si crei una vasta area metropolitana tra Ramallah e Betlemme, regione che diventerebbe il cuore pulsante di un futuro Stato della Palestina. L'area invece si popolerebbe di decine di migliaia di coloni che andrebbero a unirsi ai circa 40mila abitanti che già risiedono nell'insediamento di Ma'ale Adumim