Guerra Israele Medio Oriente, Hamas: "Prepariamo risposta a proposta israeliana su Gaza"

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Un funzionario di Hamas ha affermato che il gruppo sta ancora preparando la risposta alla proposta israeliana su Gaza. "Insistiamo affinché rilascino i nostri ostaggi e nel raggiungere tutti i nostri obiettivi di guerra", ha aggiunto il primo ministro. Hamas ha respinto la proposta israeliana di un cessate il fuoco di sei settimane a Gaza in cambio del disarmo del movimento. Lo riferisce la Bbc citando fonti palestinesi

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Un funzionario di Hamas ha affermato che il gruppo sta ancora preparando la risposta alla proposta israeliana su Gaza. La stessa fonte ha insistito sul fatto che le armi del movimento "non sono soggette a negoziazione" nell'accordo di Gaza.

"Hamas continuerà a essere colpita duramente". Lo ha detto alle truppe che operano nel territorio palestinese il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante una visita nella Striscia di Gaza settentrionale. "Insistiamo affinché rilascino i nostri ostaggi e nel raggiungere tutti i nostri obiettivi di guerra", ha aggiunto Netanyahu, secondo una dichiarazione rilasciata dall'ufficio del primo ministro. Hamas ha respinto la proposta israeliana di un cessate il fuoco di sei settimane a Gaza in cambio del disarmo del movimento. Lo riferisce la Bbc citando fonti palestinesi. Il piano, hanno spiegato le fonti, non conteneva la richiesta fondamentale di Hamas di un impegno di Israele a porre fine alla guerra o ritirare le sue truppe, in cambio del rilascio di meta' degli ostaggi vivi ancora a Gaza. La fonte ha riferito che "la proposta israeliana, trasmessa a Hamas tramite l'Egitto, includeva un esplicito invito al disarmo dell'organizzazione fondamentalista, senza alcun impegno israeliano a porre fine alla guerra, o a ritirare le forze dell'Idf dalla Striscia di Gaza, che erano invece richieste da Hamas". Quindi, Hamas ha respinto interamente la proposta.

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Usa-Iran, Trump a Fox News: “Ho scritto a Khamenei per un accordo sul nucleare”

E' stato lo stesso Trump a rivelarlo, in un'intervista a Fox Business Network, ripresa dai media internazionali. "Vorrei raggiungere un accordo con l'Iran sul suo programma nucleare", ha detto il presidente Usa, aggiungendo che "se l'Iran non negozia, sarà molto brutto per loro”. COSA SAPERE

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

Putin ringrazia Hamas per liberazione ebreo russo ostaggio

Vladimir  Putin ha espresso parole di gratitudine alla leadership politica del  movimento Hamas per la liberazione dell'ebreo russo Alexander Trufanov e  della sua famiglia. Putin ha incontrato al Cremlino Trufanov, che ha la doppia cittadinanza, sua madre e la sua fidanzata. "Dobbiamo esprimere parole di gratitudine alla leadership politica di  Hamas per esserci venuta incontro e aver compiuto questo atto  umanitario, liberandovi", ha detto Putin che ha assicurato ch le  autorità russe faranno tutto il possibile per garantire la liberazione  degli ostaggi ancora a Gaza.

Onu: Israele nega ingresso a Gaza di 4 missioni su 6

A Gaza le autorità israeliane continuano a negare l’accesso alla maggior parte  delle missioni umanitarie programmate e a sostegno della popolazione  palestinese. Lo ha segnalato l’Onu nel corso dell’incontro quotidiano  con i media. “Solo due delle sei missioni pianificate con Israele - ha  detto il portavoce - hanno ricevuto l’autorizzazione. Le altre quattro  no”.

Putin: 'Faremo ogni sforzo per rilascio ostaggi da Gaza

"La Russia farà ogni sforzo per riportare a casa gli ostaggi rimanenti a Gaza". Lo ha assicurato il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass. Il leader del Cremlino ha poi affermato che il rilascio degli ostaggi da Gaza, tra cui i "Trufanov, è stato reso possibile grazie alle lunghe relazioni della Russia con la Palestina". Oggi - scrive Ria Novosti - Putin ha incontrato il russo-israeliano Alexander Trufanov, la madre e la fidanzata, liberate il 15 febbraio scorso dalla prigionia a Gaza. "Spero che tutte le persone che si trovano nella situazione che avete patito anche voi saranno libere", ha detto.

Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produce

Si tratta di una metanfetamina conosciuta anche come "droga dei kamikaze", spesso mischiata con la caffeina. Non è molto diffusa in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati scoperti diversi laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di cosa si tratta e quali sono gli effetti. COSA SAPERE

Hamas: non negozieremo sulla possibilità di armarci

Un alto  funzionario di Hamas ha dichiarato all'AFP che il gruppo terrorsitico  sta ancora preparando la sua risposta alla proposta israeliana di un  cessate il fuoco e di un accordo per il rilascio degli ostaggi a Gaza. "La risposta del movimento è ancora in fase di preparazione e affermiamo  che non c'è spazio per alcun accordo parziale", ha dichiarato Mahmoud  Mardawi, insistendo sul fatto che le "armi del gruppo non saranno  oggetto di alcun negoziato".

La Cpi chiede all'Ungheria perché non ha arrestato Netanyahu

La Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aia chiede spiegazioni al governo ungherese per il suo rifiuto di eseguire il mandato di arresto internazionale emesso dal tribunale contro il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu durante la sua recente visita a Budapest. Lo scrive il Times of Israel. Secondo la dichiarazione della corte , la richiesta è stata presentata ai sensi dell'articolo 87(7) dello Statuto di Roma, che consente di avviare procedimenti contro gli Stati che non collaborano con la corte, "impedendo così alla corte di esercitare le sue funzioni e i suoi poteri ai sensi dello Statuto".

Netanyahu ordina di continuare sforzi per liberare ostaggi

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dato istruzioni al suo team negoziale di proseguire con le misure per accelerare il rilascio degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. "Il primo ministro ha impartito direttive per proseguire con le misure per accelerare il rilascio dei nostri ostaggi", ha dichiarato il suo ufficio in una nota, aggiungendo di aver svolto una valutazione sulla questione con il team negoziale e i vertici dell'apparato di sicurezza.

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. IL PUNTO

Hamas: "Prepariamo risposta a proposta israeliana su Gaza"

Un funzionario di Hamas ha affermato che il gruppo sta ancora preparando la risposta alla proposta israeliana su Gaza. La stessa fonte ha insistito sul fatto che le armi del movimento "non sono soggette a negoziazione" nell'accordo di Gaza. 

Houthi: "Almeno un morto in raid Usa su Sana'a"

I media dei ribelli Houthi hanno accusato gli Stati Uniti di aver condotto oltre una dozzina di raid aerei sulla capitale yemenita Sanaa, sotto il loro controllo, causando la morte di almeno una persona. Secondo l’agenzia Saba e la Tv Al-Masirah, un attacco ha colpito un quartiere residenziale di Al-Nahda, mentre altre 14 incursioni avrebbero interessato diverse aree della capitale e della provincia di Sana'a. Bombardamenti statunitensi sarebbero stati segnalati anche nella zona di Hazm, nella provincia di Jawf.

Video "Trump Gaza", il creatore Solo Avital: "Pubblicato senza mio consenso"

Il filmato era inteso come una satira politica dell'"idea megalomane" di Trump – ha spiegato il regista di Los Angeles -, siamo narratori, non provocatori, a volte realizziamo pezzi satirici come questo ed è così che avrebbe dovuto essere". LA VICENDA

Media Houthi: "14 raid Usa sulla capitale dello Yemen Sanaa"

I ribelli Houthi dello Yemen hanno segnalato oltre una decina di attacchi aerei contro la capitale Sanaa, sotto il loro controllo, attribuendo la colpa agli Stati Uniti. Gli Houthi hanno segnalato attacchi quasi quotidiani da quando Washington ha lanciato una campagna di bombardamenti aerei contro le aree sotto il loro controllo in Yemen il 15 marzo. Quattordici attacchi statunitensi hanno colpito la capitale Sanaa, ha riportato il canale televisivo Al-Massirah, gestito dagli Houthi. Sono stati segnalati anche attacchi nella zona Hazm della provincia di Jawf (nord-ovest). Gli Stati Uniti stanno cercando di impedire agli Houthi di attaccare le navi che navigano nel Mar Rosso. 

Houthi: "12 raid Usa su capitale Yemen"

Gli Stati Uniti hanno lanciato 12 raid nell'area di al-Hafa, nel distretto di al-Sabeen della capitale yemenita Sana'a. Lo ha riferito il canale televisivo Al Masirah, affiliato agli Houthi, aggiungendi che le forze statunitensi hanno preso di mira anche il distretto di al-Hazm, nel governatorato di al-Jawf.

Germania evacua altri 24 cittadini dalla Striscia di Gaza

Il governo tedesco ha confermato di aver evacuato 24 cittadini tedeschi e i loro familiari dalla Striscia di Gaza, teatro del conflitto tra Israele e Hamas. Secondo una portavoce del Ministero degli Esteri a Berlino, il gruppo attraverserà Israele e la Cisgiordania in autobus per poi raggiungere la Giordania, dove è previsto un volo diretto verso la Germania.

L’operazione è avvenuta in stretta coordinazione con le autorità israeliane, come già accaduto in precedenti evacuazioni. All’inizio del mese, un’altra missione aveva permesso a 19 tedeschi e familiari di lasciare l’enclave palestinese. Le partenze restano rare e complesse, soprattutto per la popolazione locale, anche se i cittadini stranieri o con doppia cittadinanza hanno maggiori possibilità di uscita. Il Ministero degli Esteri ha dichiarato che sono ancora in corso sforzi per evacuare altri cittadini tedeschi rimasti intrappolati nella Striscia.

Iran, liberato turista francese in carcere dal 2022 per "spionaggio"

Lo ha confermato, attraverso un post su X, il presidente della Francia, Emmanuel Macron. Il turista 34enne era stato condannato a cinque anni di prigione ma la sua pena era stata ritenuta arbitraria dalle autorità di Parigi, che avevano puntato il dito sulla cosiddetta “diplomazia degli ostaggi di Stato” di Teheran. LEGGI L'ARTICOLO

Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER

Qatar invia veicoli militari e 60 mln dollari per esercito libanese

Il Qatar ha annunciato l’invio di 162 veicoli militari all’esercito libanese, insieme a una donazione di 60 milioni di dollari per sostenere il pagamento degli stipendi degli ufficiali. Lo rende noto il Times of Israel, ricordando che questo aiuto arriva mentre il Libano si riprende dall’ultimo conflitto con Hezbollah - il gruppo terroristico appoggiato dall’Iran - che ha scosso il Paese. La dichiarazione congiunta di Qatar e Libano ha sottolineato come il supporto mira a rafforzare la capacità dell’esercito libanese di mantenere la stabilità e controllare i confini.

Il Qatar è stato uno dei principali sostenitori dell’esercito libanese da quando una crisi economica senza precedenti ha colpito il Paese nel 2019. Inizialmente, il Qatar aveva inviato aiuti alimentari, ma dal 2022 ha iniziato a fare anche donazioni in denaro. L’escalation del conflitto con Hezbollah è iniziata il 7 ottobre 2023, subito dopo l’inizio della guerra tra Israele e Hamas, con un attacco a sorpresa nel sud di Israele. Dopo 14 mesi di combattimenti, un cessate-il-fuoco mediato dagli Stati Uniti ha posto fine alla guerra con Hezbollah, che ha causato danni per un valore di 11 miliardi di dollari, secondo la Banca Mondiale.

Libano arresta responsabili lancio razzi su Israele

L'esercito libanese ha arrestato diverse persone, tra le quali tre membri di Hamas, sospettate di aver lanciato razzi contro Israele. Nonostante il cessate il fuoco del 27 novembre, il 22 e il 28 marzo sono stati lanciati razzi dal Libano contro Israele. Nessun gruppo ha ammesso di essere dietro gli attacchi ed Hezbollah ha negato ogni coinvolgimento. L'esercito libanese ha affermato di aver identificato "il gruppo responsabile, composto da libanesi e palestinesi" e di averne arrestati "diversi membri". Gli arresti sono stati effettuati a Beirut e nel Libano meridionale martedi' e mercoledi'. La risposta di Israele al lancio di razzi e' stata bombardare il bastione di Hezbollah nella periferia sud di Beirut il 28 marzo, per la prima volta dall'inizio del cessate il fuoco.

Jihad diffonde video ostaggio ventunenne (3)

"Per favore, signor primo ministro, mi porti fuori di qui", implora Braslavski. "Trump, dove sono le sue promesse? Non aveva detto che avrebbe fatto rilasciare tutti con un accordo?", aggiunge poi. Il giovane poi racconta dei suoi problemi di salute. "Non faccio altro che grattarmi tutto il giorno. Non so cosa sia questa malattia", dice Braslavski. Durissima la reazione della madre Ami, che dopo molto tempo ha rotto il silenzio. "Deve essere chiaro a tutti, e questo e' un messaggio al (primo ministro Benjamin) Netanyahu, al ministro della Difesa (Israel Katz) e a tutti coloro che siedono nel governo: mio figlio e' tenuto in ostaggio da un'organizzazione terroristica nei tunnel di Gaza e noi siamo tenuti in ostaggio dall'organizzazione terroristica che e' il governo israeliano", ha detto in un'intervista a Walla. "Queste persone non parlano con me, non forniscono informazioni, mentono e distorcono i fatti", ha aggiunto.

Idf: "30% di Gaza è ora zona sicurezza operativa"

L’esercito israeliano ha annunciato di aver trasformato circa il 30% della Striscia di Gaza in una "zona di sicurezza operativa" e di aver colpito circa 1.200 "obiettivi terroristici" da quando, lo scorso 18 marzo, ha ripreso la sua offensiva militare nel territorio palestinese.

"Circa il 30% del territorio della Striscia di Gaza è ora designato come Perimetro di Sicurezza Operativa", si legge in un comunicato diffuso dalle forze armate israeliane. Nella nota si precisa inoltre che, oltre agli attacchi aerei su "circa 1.200 obiettivi terroristici", sono state effettuate "oltre 100 eliminazioni mirate" nell’arco dell’ultimo mese.

L’escalation militare segue una breve fase di tregua e si inserisce in un conflitto che continua a provocare un alto numero di vittime e un aggravamento della crisi umanitaria nella Striscia. Le autorità israeliane sostengono che l’obiettivo delle operazioni sia colpire infrastrutture e miliziani di Hamas, mentre cresce la preoccupazione internazionale per l’impatto sui civili palestinesi.

Onu: "A Gaza circa 500 mila sfollati dalla fine della tregua"

Circa 500.000 palestinesi sono stati sfollati nella Striscia di Gaza dalla fine del cessate il fuoco e dalla ripresa delle operazioni militari israeliane, ha affermato  una portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite. "I nostri partner umanitari stimano che dal 18 marzo circa mezzo milione di persone siano state sfollate per la prima o seconda volta", ha affermato Stephanie Tremblay, mentre quasi tutti gli oltre due milioni di abitanti del territorio erano gia' stati sfollati prima del cessate il fuoco.

Da Jihad islamica nuovo video con ostaggio israeliano

La Jihad islamica palestinese ha pubblicato un nuovo video dell'ostaggio israeliano, Rom Braslavski. Il giovane di 21 anni, di Gerusalemme, implora di essere rilasciato. "Non so quale sia il problema di salute di cui soffro. Basta, basta! Portatemi fuori di qui", urla, denunciando un forte prurito allo stomaco, rivolgendosi al premier Benjamin Netanyahu.  Braslavsky è stato rapito al Nova festival, dove lavorava come agente della sicurezza. La famiglia ha acconsentito alla pubblicazione di un estratto editato del video. Secondo l'intelligence israeliana sono ancora 24 gli ostaggi nella Striscia di Gaza, dove si trovano anche i corpi di altri 35 ostaggi uccisi. 

Ong riservisti: "Israele occupa 36% Gaza. E' pulizia etnica"

L'Organizzazione non governativa israeliana 'Breaking the Silence'", composta da ex soldati e riservisti che si oppongono all'occupazione, ha lanciato l'allarme per la "pulizia etnica" in corso a Gaza. Le forze israeliane, ha spiegato, occupa gia' circa il 36% della Striscia di Gaza. "La chiamano 'zona cuscinetto' per motivi di sicurezza, ma quest'area ora copre circa il 36% dell'intera Striscia", si legge in una dichiarazione diramata attraverso i social network. "Renderlo permanente significa una cosa: pulizia etnica su larga scala", si sottolinea. "Non si e' mai trattato di sicurezza, ma di controllo. Lo sfollamento e la distruzione non creano sicurezza", assicura l'Ong. Il messaggio arriva poco dopo che il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ribadito in una dichiarazione che le truppe rimarranno nelle cosiddette "zone di sicurezza" occupate dall'esercito nella Striscia di Gaza anche se si dovesse arrivare a un accordo di cessate il fuoco.

Germania porta in salvo da Gaza una ventina di tedeschi

La Germania ha portato in salvo una ventina di tedeschi e i loro familiari dalla Striscia di Gaza martoriata dalla guerra. L'operazione e' avvenuta "in stretto coordinamento con le autorita' israeliane", ha riferito una portavoce del ministero degli Esteri. Nove membri del gruppo sono cittadini tedeschi, gli altri famigliari palestinesi. Sono stati tutti caricati su un bus e portati in Giordania, attraverso Israele e la Cisgiordania, per imbarcarsi per la Germania. E' la terza volta che Berlino organizza trasferimenti di suoi cittadini. In totale, il governo tedesco ha permesso a quasi 700 tedeschi e ai loro familiari di lasciare Gaza dal 7 ottobre 2023.

Migliaia di palestinesi manifestano contro Hamas a Gaza nord

Le proteste contro Hamas sono riprese oggi a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, dove hanno manifestato migliaia di persone. La ripresa delle proteste è stata documentata con diversi filmati pubblicati su X e Telegram dagli oppositori di Hamas. "Vogliamo vivere in pace", "Gaza è umiliata" e "sì alla fratellanza, no al terrorismo" sono alcuni degli slogan gridati dai manifestanti. 

Boldrini: "Katz ammette che Israele commette crimini di guerra"

"Nessun aiuto umanitario entrerà a Gaza" perché questo è "uno dei principali strumenti per fare pressione su Hamas". Con queste terribili parole il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ammette che il governo Netanyahu sta usando la fame come arma di guerra. Cioè sta deliberatamente commettendo gravissimi crimini di guerra. A Gaza non sono più ammessi aiuti umanitari da ormai 45 giorni. Significa che non entra cibo, non entrano medicinali, non entrano beni di prima necessità. A Gaza le  autorità israeliane hanno interrotto l'erogazione di corrente elettrica e di acqua. Questo significa assetare e affamare tutta la popolazione, non solo i miliziani di Hamas. Significa impedire le cure, rese già molto complesse dai bombardamenti sugli ospedali. Significa sterminare, scientemente, un popolo come sta succedendo anche nei territori occupati della Cisgiordania. Basta! Basta bombe su Gaza, basta occupazione della Cisgiordania, basta vendere armi a Israele. Bisogna sospendere l'accordo di associazione tra Ue e Israele e mettere le sanzioni su Netanyahu e il suo governo. E bisogna riconoscere lo Stato di Palestina. Tutto questo è scritto nella mozione unitaria di PD-M5S-AVS presentata ieri dai leader dei rispettivi partiti. Il governo Meloni non può continuare a tacere e a coprire questi orrendi crimini: l'Italia non può essere complice". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. 

Nucleare, negoziati tra Usa e Iran sabato a Roma. Governo italiano conferma

Secondo l'agenzia di stampa Axios, gli Stati Uniti sarebbero rimasti soddifatti dal primo round di colloqui in Oman e, per il secondo round, hanno intenzione di passare dal formato indiretto, gestito tramite intermediari, a uno diretto, con i funzionari che dialogano direttamente. LEGGI QUI

Idf: "Eliminati due terroristi in Cisgiordania"

L'esercito israeliano ha annunciato mercoledi' di aver ucciso "due terroristi" palestinesi nel nord della Cisgiordania. "I terroristi Mohammad Zakarneh e Marouh Khuzaymia sono stati eliminati" in un conflitto a fuoco a Misilyah, vicino a Jenin, si legge in una nota. Zakarneh era ricercato per il suo ruolo in un attacco ad al-Funduq all'inizio di quest'anno in cui sono morti tre israeliani, cosi' come Khuzaymia che era stato rilasciato dalle carceri israeliane nel novembre 2023 nel primo scambio con ostaggi israeliani. Le Brigate Al Quds, braccio armato della Jihad islamica, hanno confermato la morte di Zakarneh, 23 anni, e Khuzaymia, 19.

Jihad diffonde video ostaggio ventunenne (2)

Nel video di quasi sette minuti, l'ostaggio chiede al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e al presidente degli Stati Uniti Donald Trump di adoperarsi per il suo rilascio.

Jihad diffonde video ostaggio ventunenne

La Jihad Islamica ha diffuso un video in cui compare l'ostaggio Rom Braslavski. Ne ha dato notizia il Times of Israel. Sulla base del contenuto, il filmato e' stato girato nelle ultime settimane. Braslavski, 21 anni, e' stato rapito al festival musicale Nova mentre lavorava come guardia di sicurezza all'evento. Nel filmato si presenta come soldato.

Wafa, giornalista e la sua famiglia uccisi a Gaza city

Una giornalista palestinese e dieci membri della sua famiglia sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira la loro casa a Gaza City. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti locali hanno raccontato che i caccia israeliani hanno bombardato la casa della giornalista Fatima Hassouneh nel quartiere di Al-Tuffah, a est di Gaza City, uccidendola insieme a dieci membri della sua famiglia, tra cui donne e bambini. 

M.O.: timori per salute capo ospedale Gaza detenuto da Israele

Il dottor Hussam Abu Safiya, direttore dell'ospedale Kamal Adwan nella Striscia di Gaza settentrionale, e' detenuto in condizioni "disumane" e sottoposto a "intimidazioni fisiche e psicologiche" da parte di Israele, ha detto il suo avvocato all'Afp. Il medico 52enne e' diventato famoso durante l'offensiva israeliana nel nord di Gaza, raccontando sui social media la difficile situazione dei malati, dei feriti e degli sfollati nel suo ospedale. L'uomo, pediatra di formazione, si e' rifiutato di evacuare il complesso situato a Beit Lahia, nel nord, nonostante gli avvertimenti dell'esercito israeliano che lo ha poi preso d'assalto il 27 dicembre, sostenendo che ospitava un "centro terroristico" di Hamas.

M.O, Crosetto: siamo Paese ha organizzato più missioni umanitarie

"Siamo il Paese occidentale che piu' ha aiutato la popolazione colpita. Siamo quelli che piu' hanno organizzato missioni umanitarie. Ci battiamo e continuiamo e a lottare affinché riprenda una tregua". Cosi' il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ai giornalisti che gli chiedono del ruolo dell'Italia sulla ripresa del conflitto israelo palestinese. Il ministro è a Caserta per il giuramento dei cadetti dell'Aeronautica Militare di Pozzuoli. 

Media, armi Usa a Israele in vista di un possibile attacco a Iran

Una serie di voli cargo americani C17 ha trasportato base aerea di Nevatim, in Israele, bombe MK-84 e missili intercettori destinati alle batterie Thaad provenienti da basi statunitensi in tutto il mondo. Lo riferisce la tv pubblica Kan rivelando che le forniture sono destinate sia al proseguimento delle operazioni nella Striscia di Gaza che a una possibile offensiva contro l'Iran, da condurre congiuntamente agli Stati Uniti se i negoziati tra Washington e Teheran dovessero fallire.    Secondo la tv israeliana, si tratta di armi il cui trasferimento era stato precedentemente congelato dall'amministrazione Biden e poi autorizzato dal presidente Donald Trump. Entro il prossimo mese, gli Stati Uniti intendono rifornire nuovamente i magazzini israeliani svuotati durante i mesi di guerra.

Media: "Armi Usa ad Israele in vista di un possibile attacco all'Iran"

Una serie di voli cargo americani C17  ha trasportato base aerea di Nevatim, in Israele, bombe MK-84 e missili intercettori destinati alle batterie Thaad  provenienti da basi statunitensi in tutto il mondo. Lo riferisce la tv pubblica Kan rivelando che le forniture sono destinate sia al proseguimento delle operazioni nella Striscia di Gaza che a una possibile offensiva contro l'Iran, da condurre congiuntamente agli Stati Uniti se i negoziati tra Washington e Teheran dovessero fallire. Secondo la tv israeliana, si tratta di armi il cui trasferimento era stato precedentemente congelato dall'amministrazione Biden e poi autorizzato dal presidente Donald Trump. Entro il prossimo mese, gli Stati Uniti intendono rifornire nuovamente i magazzini israeliani svuotati durante i mesi di guerra. 

Iran: "Trasmetteremo a Putin un messaggio di Khamenei"

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che porterà al presidente russo, Vladimir Putin, un messaggio da parte della Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, durante un viaggio in programma nei prossimi giorni a Mosca. "Lo scopo del mio viaggio in Russia e trasmettere a Putin il messaggio scritto del leader, che sarà consegnato durante un incontro con lui", ha affermato Araghchi, parlando con i giornalisti dopo una riunione di gabinetto, riferisce Mehr. Oltre a Putin, il capo della Diplomazia di Teheran ha in programma di incontrare a Mosca anche l'omologo russo, Serghei Lavrov. 

Iran: "L'arricchimento dell'uranio non è negoziabile"

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che Teheran non negozierà con gli Usa rispetto all'arricchimento dell'uranio. "La questione dell'arricchimento (dell'uranio) non è negoziabile", ha affermato Araghchi, come riferisce Isna, parlando con i giornalisti. Steve Witkoff, l'inviato degli Usa per il Medio Oriente che ha partecipato al primo giro di colloqui indiretti con l'Iran in Oman, aveva dichiarato che Washington sta cercando di fermare le attività della Repubblica islamica per l'arricchimento dell'uranio. 

Katz: "Nessun aiuto umanitario entrerà a Gaza"

Il ministro della Difesa Israel Katz chiarisce che Israele non ha alcuna intenzione di riprendere gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza in questa fase. "Come ho detto nella mia dichiarazione, la politica di Israele è chiara e nessun aiuto umanitario entrerà a Gaza", ha affermato, come riporta il Times of Israel. Katz afferma che impedire l'ingresso degli aiuti a Gaza è "uno degli strumenti principali" utilizzati per fare pressione su Hamas, "oltre alle altre misure che Israele sta adottando". "Nella realtà attuale, nessuno porterà aiuti umanitari a Gaza e nessuno si prepara a farlo", afferma. 

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Soccorritori a Gaza, bambini tra 11 uccisi in raid israeliani

L'agenzia di protezione civile di Gaza ha riferito che i raid aerei israeliani nelle prime ore di oggi hanno ucciso almeno 11 persone, tra cui donne e bambini. Un raid aereo prima dell'alba a Gaza City ha ucciso 10 persone, tra cui diverse donne e bambini, secondo il portavoce dell'agenzia di protezione civile, Mahmud Bassal. In un altro attacco, un bambino è stato ucciso nella città meridionale di Khan Yunis, hanno riferito le squadre di soccorso. 

L'Idf ritrova a Gaza il cagnolino di un rapito a Nir Oz

Un cane rapito dal kibbutz Nir Oz durante l'attacco del 7 ottobre 2023 è stato ritrovato nei giorni scorsi nella striscia di Gaza meridionale dalle forze di terra israeliane, lo scrive il Times of Israel. Billy appartiene a Rachel Dancyg, la donna divorziata di Alex Dancyg, preso in ostaggio e assassinato durante la prigionia. Il Cavalier King Charles Spaniel ha tre anni e mezzo. Le forze che hanno incontrato Billy a Rafah l'hanno riportato con sè in Israele, dove è stata identificato grazie al microchip impiantato. 

Medici senza Frontiere: "Gaza è diventata una fossa comune"

Per l'agenzia di assistenza medica Medici Senza Frontiere (Msf) "Gaza e' stata trasformata in una fossa comune per i palestinesi e per coloro che vengono in loro aiuto". Lo ha affermato Amande Bazerolle, coordinatore dell'emergenza di Msf, il quale ha accusato Israele di bloccare gli aiuti essenziali alla Striscia di Gaza, aggiungendo che non c'è "nessun posto sicuro per i palestinesi o per coloro che cercano di aiutarli". 

Rubio e Witkoff a Parigi per colloqui su Kiev, Iran e dazi

Il segretario di Stato americano Marco Rubio e Steve Witkoff, l'inviato speciale del presidente Donald Trump incaricato di porre fine ai conflitti in Ucraina e Gaza, dovrebbero recarsi a Parigi alla fine di questa settimana. Lo riferisce Politico, citando due fonti informate sui preparativi del viaggio. Witkoff incontrerà il presidente francese Emmanuel Macron, mentre Rubio parlerà con il suo omologo francese, il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot. Oggetto dei colloqui sarà la situazione in Ucraina, l'Iran e le relazioni commerciali, dopo le continue minacce di dazi da parte di Trump. Il viaggio segna la prima volta che alti funzionari statunitensi si recano in Francia da quando il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance ha partecipato a un vertice sull'intelligenza artificiale lo scorso febbraio. 

Netanyahu: “Elimineremo deficit con Usa”. Trump: “Io miglior presidente per Israele”

Alcuni giorni fa Trump ha accolto Netanyahu alla Casa Bianca. Al centro del faccia a faccia nello Studio Ovale i dazi, che per Israele sono al 17%, ma il presidente americano e il premier israeliano hanno parlato anche di Gaza e del dossier iraniano. Israele si libererà dei suoi dazi "rapidamente", ha assicurato Netanyahu. La guerra a Gaza "finirà in un futuro non troppo lontano", ha detto Trump. E ha annunciato "colloqui diretti" con l'Iran per un nuovo accordo sul nucleare. LEGGI L'ARTICOLO

Trump - Netanyahu

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Nyt: "Soccorritori di Gaza uccisi con colpi d'arma da fuoco alla testa e al petto"

I soccorritori e i paramedici palestinesi che hanno perso la vita il 23 marzo scorso vicino a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, sono stati uccisi per la maggior parte con colpi d'arma da fuoco alla testa, alcuni al petto, sparati dai soldati israeliani. Lo scrive il New York Times citando i risultati delle autopsie condotte sui 14 soccorritori e un dipendente delle Nazioni Unite morti dopo che i soldati dell'Idf hanno aperto il fuoco sulle ambulanze e su un camion dei pompieri inviato dalla Mezzaluna Rossa Palestinese e dalla Protezione Civile, come è stato confermato da un filmato della strage. 

Israele ha ammesso che i suoi militari hanno compiuto l'attacco. I soldati israeliani hanno seppellito la maggior parte dei corpi in una fossa comune, hanno distrutto le ambulanze, l'autopompa e un veicolo delle Nazioni Unite, e hanno seppellito anche questi. L'esercito israeliano sta continuando a indagare sull'accaduto.

Le autopsie sono state eseguite tra il primo e il 5 aprile dopo che un team di operatori umanitari ha recuperato i corpi degli uomini nel sud di Gaza. Il New York Times ha esaminato i risultati delle autopsie di tutti gli uomini, tranne quella del dipendente delle Nazioni Unite. Le autopsie sono state eseguite dal dottor Ahmad Dhair, responsabile dell'unità di medicina legale del ministero della Salute di Gaza. Il dottor Arne Stray-Pedersen, medico legale presso l'ospedale universitario di Oslo in Norvegia, che si era recato a Gaza all'inizio di marzo per formare i medici in medicina legale, ha esaminato le foto delle autopsie e si è consultato con il dottor Dhair per scrivere una relazione di sintesi.

Idf, ucciso alto comandante di Hamas

Le Idf e lo Shin Bet hanno annunciato in una nota congiunta di aver ucciso nella Striscia di Gaza un alto comandante di Hamas che aveva partecipato all'assalto del kibbutz Nahal Oz nel 2014, durante il quale furono uccisi cinque soldati israeliani. Si tratta di Mahmoud Ibrahim Hassan Abu Hasira, braccio destro del comandante della Brigata Gaza di Hamas Izz Adin Haddad, ucciso in un attacco a Gaza City qualche giorno fa, afferma l'esercito. Il 28 luglio del 2014 Abu Hasira prese parte a un attacco insieme alle Forze Nukhba e si infiltrò in Israele attraverso un tunnel dalla Striscia di Gaza, quindi attaccò un avamposto vicino a Nahal Oz, uccidendo cinque soldati.

No agenti Shin Bet durante visita Netanyahu a Gaza

Prosegue il clima di altissima tensione in Israele dopo lo scoppio dell'inchiesta sulla 'gola profonda' dello Shin Bet accusata di avere passato informazioni alla stampa sulle infiltrazioni dell'estrema destra nelle forze di polizia. Ieri, secondo quanto riportato dal Jerusalem Post, nessun funzionario dell'Agenzia per la sicurezza israeliana e' stato invitato ad accompagnare il primo ministro Benjamin Netanyahu in visita nella Striscia di Gaza, sebbene sia consuetudine che un rappresentante dell'agenzia che sovrintenda l'area prenda parte a tali visite. 

Idf, ucciso comandante Hamas responsabile attacco 2014

L'Idf e lo Shin Bet annunciano di aver eliminato un alto comandante di Hamas responsabile di un attacco in Israele nel 2014 che provoco' la morte di cinque soldati. Lo fa sapere il Times of Israel. "Mahmoud Ibrahim Hassan Abu Hasira, braccio destro del comandante della Brigata Gaza di Hamas, Izz Adin Haddad, e' stato ucciso in un attacco a Gaza City pochi giorni fa" ha dichiarato l'esercito israeliano. Abu Hasira prese parte a un attacco a fianco delle forze Nukhba il 28 luglio 2014, quando i terroristi si infiltrarono in Israele attraverso un tunnel dalla Striscia di Gaza e attaccarono un avamposto vicino a Nahal Oz, uccidendo cinque soldati israeliani. 

Netanyahu si è recato a Gaza senza scorta dello Shin Bet

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è recato ieri sera nel nord della Striscia di Gaza senza essere scortato dallo Shin Bet. Lo riporta l'emittente pubblica Kan. Secondo quando si legge in una nota diffusa dall'ufficio del primo ministro "si è trattato di una visita militare e non di una visita dello Shin Bet". Nelle precedenti visite un rappresentante dello Shin Bet responsabile della zona visitata dal primo ministro lo accompagnava e gli forniva una valutazione.

Idf, colpite infrastrutture Hezbollah nel sud del Libano

L'esercito israeliano durante la notte ha colpito le infrastrutture utilizzate da Hezbollah nel sud del Libano. Lo rende noto il Jerusalem Post riportando la dichiarazione della stessa Idf, la quale ha aggiunto che Hezbollah "sfrutta cinicamente le infrastrutture civili per scopi terroristici e usa i civili libanesi come scudi umani".

Netanyahu: "Continueremo a colpire duramente Hamas"

"Hamas continuerà a essere colpita duramente". Lo ha detto alle truppe che operano nel territorio palestinese il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante una visita nella Striscia di Gaza settentrionale. "Insistiamo affinché rilascino i nostri ostaggi e nel raggiungere tutti i nostri obiettivi di guerra", ha aggiunto Netanyahu, secondo una dichiarazione rilasciata dall'ufficio del primo ministro.

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