
"Zelensky un dittatore mai eletto e un comico mediocre". Il presidente Usa risponde all'omologo ucraino che aveva definito il tycoon "influenzato dalla propaganda russa". Musk: "Zelensky ripristini libertà stampa e indica elezioni". "Nessuno vuole escludere l'Ucraina dai negoziati. L'isteria di Kiev è inappropriata", ha commentato Putin. “Il futuro non è con Putin, ma con la pace. E tutti nel mondo possono scegliere se stare con Putin o con la pace", dice il leader ucraino. Segnali di disgelo tra Usa e Russia
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Botta e risposta tra Trump e Zelensky. Il presidente Usa attacca l'omologo ucraino parlando di lui come di un "dittatore mai eletto" e un "comico mediocre". Prima, dal canto suo, Zelensky aveva parlato di Trump come di un uomo "influenzato dalla propaganda russa". Il leader russo Putin attacca: "Nessuno vuole escludere l'Ucraina dai negoziati. L'isteria di Kiev è inappropriata. Incontrerò Trump, va organizzato".
“Il futuro non è con Putin, ma con la pace. E tutti nel mondo - anche i potenti - possono scegliere se stare con Putin o con la pace. Dovremmo scegliere la pace. Ringrazio tutti per il loro sostegno”. Così Zelensky.
Segnali di disgelo tra Usa-Russia dopo il vertice di Riad. "A tempo debito" il via a negoziati sull'Ucraina. "Squadre di alto livello" tratteranno per la fine della guerra. "Tutti facciano concessioni", ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov che considera "inaccettabili" i peacekeeper al confine con Kiev. Secondo Trump "i colloqui con la Russia sono andati molto bene. Sono più fiducioso di prima". Per il presidente Usa, inoltre, "se i Paesi europei vogliono inviare truppe in Ucraina" dopo l'accordo "agli Stati Uniti va bene". "Non ho intenzione di ritirare le truppe americane dall'Europa dopo l'accordo in Ucraina. Nessuno me lo ha chiesto e non voglio farlo" ha detto da Mar-a-Lago.
Gli approfondimenti:
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- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
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- Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini
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Negoziati Russia-Ucraina, perché i precedenti colloqui di pace sono falliti?
La Russia e gli Stati Uniti cominceranno "a tempo debito" negoziati sull'Ucraina, "sarà il presidente Putin a decidere quando". A dirlo è il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, al termine dell’incontro a Riad tra la delegazione russa di Sergei Lavrov e quella americana di Marco Rubio su un possibile cessate il fuoco. Questo non è il primo tentativo che è stato fatto per mettere fine al conflitto: già nel 2022 Kiev e Mosca avevano avviato delle trattative, poi terminate in un nulla di fatto. Accadeva fra il marzo e l’aprile di tre anni fa, quando i negoziatori russi e ucraini si riunirono in Bielorussia e in Turchia, oltre a diversi contatti avvenuti in videoconferenza. L'APPROFONDIMENTO
Mattarella: "La Russia torni a rispettare la carta Onu e la sovranità di ogni Stato"
"Il mondo che noi vorremmo è quello che rispetta il diritto internazionale", ha detto il presidente della Repubblica nel corso delle dichiarazioni alla stampa al termine dei colloqui con il presidente montenegrino Milatovic. Poi ha aggiunto: "L'auspicio è che si raggiunga una pace giusta in Ucraina e che non sia fittizia o fragile". L'INTERVENTO
Trump, Putin e il futuro dell'Ucraina. VIDEO

Ucraina, quale sarà la strategia europea dopo il vertice di Parigi e i nodi da sciogliere
L’Europa si organizza e, con il vertice "informale" che si è tenuto il 17 febbraio all’Eliseo, voluto dal presidente Francese Emmanuel Macron, arriva un segnale: le trattative per la pace in Ucraina non dovranno essere solo un “passo a due” russo-americano. Al vertice hanno partecipato i capi dei governi di Francia, Italia, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Danimarca, Polonia e Olanda - alla presenza dei vertici Ue e della Nato. Intesa sui principi generali, ovvero sulla necessità di condividere le scelte con gli Stati Uniti, l'esigenza di garantire una pace giusta e di proteggere l'Ucraina. Ma non basta e ci sono ancora delle spaccature. Da Parigi, del resto, non è arrivato un documento finale. Ma quali sono i temi sui quali si potrebbe lavorare per un'intesa? LEGGI QUI
Zelensky: "Trump vive nello spazio della disinformazione russa". VIDEO

Musk: Zelensky ripristini libertà stampa e indica elezioni
"Zelensky non può affermare di rappresentare la volontà del popolo ucraino a meno che non ripristini la libertà di stampa e smetta di cancellare le elezioni!": lo scrive su X Elon Musk, appoggiando così Donald Trump dopo il vicepresidente JD Vance.
Vertice europeo su Ucraina. Scholz: "No diktat a Kiev". Meloni frena su invio truppe
I leader dei principali Paesi europei si sono riuniti all'Eliseo, chiamati a raccolta da Macron per non essere esclusi dalla partita a due Washington-Mosca sul destino di Kiev. Il cancelliere tedesco: "Nessun diktat a Kiev". Starmer: "Sull'Ucraina si gioca l'esistenza dell'Europa". Meloni contraria a un formato anti-trump. Permangono alcune differenze di visione. LEGGI QUI
Ucraina, attesa Meloni: "Valuteremo le condizioni del piano di pace"
Nel muro contro muro tra il presidente americano Donald Trump e il presidente ucraino Zelensky la premier Giorgia Meloni sceglie la linea del silenzio. Nessun commento sulle dichiarazioni del presidente americano che ha definito Zelensky "un comico di discreto successo" e un "dittatore senza elezioni". Stesso discorso per le parole pronunciate da quest'ultimo secondo il quale l'inquilino della Casa Bianca vive "in uno spazio di disinformazione russa". La priorita' del Capo dell'esecutivo è pensare all'accordo di pace. Capire innanzitutto quali saranno le condizioni dell'intesa, quando saranno formalizzate. E dunque per il momento non servono fughe in avanti, è impossibile fare qualsiasi tipo di valutazione. Ma al di là dello scontro tra Trump e Zelensky il pensiero della premier va a chi ha sofferto per il conflitto innescato dal presidente russo Vladimir Putin. Agli ucraini che - questo il ragionamento - combattono per la loro libertà e lo fanno da tre anni con grande coraggio. Il convincimento della presidente del Consiglio è che soltanto grazie proprio a quel coraggio, dimostrato in questi anni, si può parlare di un possibile accordo di pace. Sono ragionamenti ripetuti spesso dalla premier, in ogni suo intervento fatto alla
Camera, concetti sui quali la presidente del Consiglio si è spesa per respingere gli attacchi di chi riteneva necessario un
passo indietro di Kiev per arrivare alla fine del conflitto.
Macron sente Zelensky dopo gli incontri con i leader Ue
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha avuto una conversazione telefonica con il presidente francese Emmanuel Macron. Lo riferisce lo stesso leader ucraino nel suo discorso serale. "Emmanuel mi ha informato sui suoi nuovi contatti e sui nuovi accordi con i partner. È molto importante preparare garanzie di sicurezza affidabili. Questo è un lavoro congiunto dei partner e apprezziamo molto l'attività di ogni leader", ha osservato il capo dello Stato ucraino.
Starmer: "Zelensky leader democraticamente eletto"
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha avuto una conversazione telefonica con Volodymyr Zelensky. Lo rende noto in serata un portavoce di Downing Street, come riporta Sky News. "Il primo ministro ha espresso il suo sostegno al presidente Zelensky in quanto leader democraticamente eletto e ha affermato che era perfettamente ragionevole sospendere le elezioni in tempo di guerra, come fece il Regno Unito durante la seconda guerra mondiale". Il primo ministro britannico ha ribadito "il suo sostegno agli sforzi guidati dagli Stati Uniti per ottenere una pace duratura che scoraggi la Russia da qualsiasi futura aggressione".
Trump chiede all'Ucraina terre rare in cambio degli aiuti: cosa sono e a cosa servono
Il presidente americano Donald Trump punta a negoziare un "accordo" con l'Ucraina affinché Kiev offra una "garanzia" sulle sue immense risorse minerarie, in cambio degli aiuti statunitensi contro la Russia. L’Ucraina è molto fornita di terre rare che nei prossimi anni saranno molto richieste. COSA SAPERE
Lituania: "Necessario combattere la propaganda russa"
"L'incontro tra Russia e Stati uniti di Riad ci ha lanciato alcuni segnali allarmanti che dimostrano l'efficacia della propaganda russa e come essa abbia diffuso un'idea errata di quanto accaduto in Ucraina". Lo ha affermato oggi il presidente lituano, Gitanas Nauseda. Nauseda ha sottolineato che questa "sorta di vittoria propagandistica della Russia" necessita quanto prima di una risposta da in grado di fermare le diffusione della sua narrazione. Il politico lituano ha inoltre ribadito la necessità di continuare a inasprire le sanzioni contro Mosca e contro la sua flotta ombra, nonché di fissare una "data ragionevole come, ad esempio, il 2030" per l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea.
Zelensky: "Il mondo può scegliere se stare con Putin o con la pace"
“Il futuro non è con Putin, ma con la pace. E tutti nel mondo - anche i potenti - possono scegliere se stare con Putin o con la pace. Dovremmo scegliere la pace. Ringrazio tutti per il loro sostegno”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo aggiornamento serale.
Sul tavolo di Riad le relazioni tra Usa e Russia. VIDEO

Zelensky: "Importante che il lavoro con gli Usa sia costruttivo"
"Il generale Kellogg è già a Kiev. Ha già incontrato il comandante in capo Syrsky, i nostri responsabili dell'intelligence e dei servizi speciali. Domani lo incontrerò personalmente. Per noi è molto importante che l'incontro e il lavoro complessivo con l'America siano costruttivi": così nel suo discorso serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel giorno in cui Donald Trump lo ha accusato di essere "un dittatore mai eletto". "Il mondo deve scegliere se stare con Putin o con la pace", ha aggiunto. "Conto sull'unità ucraina, sul nostro coraggio ucraino, sulle nostre relazioni con i partner - ha aggiunto il presidente ucraino - sulla nostra unità in Europa e sul pragmatismo dell'America, un'America che ha bisogno di successo tanto quanto noi tutti. Il successo unisce".
Russia, ecco il piano d’attacco di Putin in caso di conflitto con Giappone e Sud Corea
Non solo Ucraina: secondo quanto riferito dal Financial Times, in passato la Russia ha pianificato un possibile attacco a Giappone e Corea del Sud in caso di conflitto su scala globale. Ad essere interessati sarebbero sia obiettivi militari che civili, incluse le centrali elettriche e nucleari. Ecco quello che è emerso. IL PUNTO
Vance a Zelensky: "Non ti conviene parlar male di Trump"
Nel mezzo delle crescenti tensioni tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky il vicepresidente americano Jd Vance ha mandato un messaggio al presidente ucraino consigliandogli di "piantarla". "L'idea che faccia cambiare idea al presidente parlando male di lui sui media di tutto il mondo è un modo tremendo di trattare questa amministrazione", ha detto al Daily Mail.
Gentiloni: "Zelensky ha difeso il suo Paese, merita rispetto"
"Il Presidente Volodymyr Zelensky ha difeso il suo Paese, ha resistito all'invasione russa quando tutti lo ritenevano impossibile. Si batte per la liberta' e per i comuni valori europei. Zelensky merita rispetto". Lo scrive su X l'ex commissario europeo ed ex premier, Paolo Gentiloni.
Casa Bianca: "Le accuse di Trump sono una replica a Zelensky"
Il post di Trump su Truth che definisce Zelensky un "dittatore" e lo accusa di aver fatto un "lavoro terribile" e' una risposta diretta al presidente ucraino che in precedenza aveva affermato che il presidente statunitense vive in una bolla di "disinformazione". Lo ha rivelato un funzionario della Casa Bianca alla Bbc.
A Chernobyl un missile colpisce il reattore 4, grande esplosione ed incendio
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha affermato che “i livelli di radiazione all’interno e all’esterno rimangono normali e stabili", ma la situazione resta sotto stretta osservazione. LEGGI L'ARTICOLO
Merz: "Scioccato che Trump adotti la narrativa russa"
Il leader della Cdu Friedrich Merz si è detto "scioccato" del fatto che il presidente degli Usa Donald Trump faccia sua la narrativa russa su Volodymyr Zelenksy, che sarebbe colpevole del perdurare della guerra. "Si tratta della classica inversione tra vittima e colpevole. Ed è la narrazione russa", ha detto Merz alla tv Ard, per poi concludere: "Onestamente sono alquanto scioccato dal fatto che Donald Trump l'abbia fatta propria".
Ucraina, Trump: “Zelensky è dittatore non eletto”. VIDEO

Pence contro Trump: "Kiev non ha iniziato la guerra"
"Signor presidente, l'Ucraina non ha 'iniziato' questa guerra. La Russia ha lanciato un'invasione brutale e non provocata che ha reclamato centinaia di migliaia di vite. La via per la pace deve essere costruita sulla verità": lo ha scritto su X Mike Pence, vice di Donald Trump nel suo primo mandato.
Scholz: "False e pericolose le parole di Trump su Zelensky"
Le affermazioni di Donald Trump sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky sono "false e pericolose". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz allo Spiegel. Zelensky è il presidente eletto, ha aggiunto.
Norvegia: "Zelensky eletto con schiacciante maggioranza"
"Penso che questo sia profondamente ingiustificato. Si tratta di un presidente eletto dal popolo con una schiacciante maggioranza di voti, che è stato colto nel bel mezzo del suo mandato da una guerra su vasta scala": così il primo ministro norvegese JJonas Gahr St›re ribatte alle affermazione del presidente Usa Trump contro il presidente ucraino. Lo riporta Ukrainska pravda citando la tv norvegese.
Berlino a Trump: "Assurdo definire Zelensky un dittatore"
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha affermato che descrivere, come ha fatto Donald Trump, il leader ucraino Volodymyr Zelensky come un dittatore è "assurdo". "Se si guarda il mondo reale invece di sparare un tweet, allora si sa chi in Europa vive nelle condizioni di una dittatura: la gente in Russia, la gente in Bielorussia", ha detto Baerbock in un'intervista con l'emittente Zdf.
Conte: Trump smaschera propaganda bellicista occidentale
"Trump con ruvidezza smaschera tutta la propaganda bellicista dell'Occidente sull'Ucraina e dice una verità che noi del Movimento 5 stelle stiamo dicendo da tre anni, insieme a tutti gli esperti militari, ossia che battere militarmente la Russia era irrealistico. È una verità che pesa come un macigno sulla premier Meloni, che poteva ritagliare per l'Italia un ruolo da protagonista nel negoziato e invece ci ha portato a questo fallimento pur di compiacere le cancellerie internazionali. Io al posto della premier Meloni, di fronte a questa vergogna, a questo fallimento, mi dimetterei". Lo ha dichiarato il presidente del M5s Giuseppe Conte.
Rutte chiama Zelensky: "Buono scambio con Kellogg"
Il segretario generale della Nato Mark Rutte ha "aggiornato" il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul "buono scambio" che ha avuto con Keith Kellogg, inviato degli Usa per Ucraina e Russia, "alla Nato sui prossimi colloqui di pace, mentre gli europei sono riuniti a Parigi" per decidere "come possono contribuire a una pace duratura e come possiamo mantenere l’Ucraina forte". Lo riferisce lo stesso Rutte, via social.
Ucraina: all'Eliseo in corso videoconferenza Macron con 19 Paesi europei e Canada
In corso all'Eliseo, convocata da Emmanuel Macron, una video conferenza informale con 19 Paesi europei e il Canada per coordinare le posizioni sull'Ucraina, due giorni dopo quella con i leader di altri 7 Paesi più i vertici di Ue e Nato. Una riunione, quella di lunedì, che si era conclusa tra le divisioni dei partecipanti sul possibile invio di truppe per una forza di peacekeeping da inviare in Ucraina.
Al vertice di oggi partecipano i capi di Stato e di governo di Romania, Lussemburgo, Lituania, Cipro, Finlandia, Belgio, Bulgaria, Canada, Croazia, Estonia, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Norvegia, Montenegro, Portogallo, Svezia, Slovenia e Repubblica Ceca.
Kiev, nessuno può costringere l'Ucraina alla resa
Il popolo ucraino ed il presidente Zelensky "si sono rifiutati di cedere alle pressioni di Putin. Nessuno può costringere l'Ucraina ad arrendersi". Lo ha scritto su X il ministro degli esteri Andrii Sybiha, aggiungendo che l'Ucraina "ha resistito al più orribile attacco militare nella storia moderna dell'Europa e a tre anni di guerra totale. Difenderemo il nostro diritto a esistere". Il post arriva subito dopo il nuovo e durissimo attacco di Donald Trump a Zelensky, che ha bollato il leader ucraino di essere un "dittatore non eletto" e "comico mediocre".
Polonia, inaccettabili truppe in Ucraina? Decide Kiev, non Mosca
"Il punto centrale della resistenza dell'Ucraina all'aggressione russa è che è l'Ucraina stessa a voler decidere quali truppe straniere, se presenti, dovrebbero essere presenti sul proprio territorio. Dipende dall'Ucraina, non dalla Russia". Così il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, in un punto stampa al Parlamento europeo, in merito all'opposizione del Cremlino allo schieramento in Ucraina di forze di Paesi Nato in operazioni di peacekeeping. Il capo della diplomazia polacca ha quindi espresso sostegno all'idea di un pacchetto di aiuti militari all'Ucraina ma, ha ammesso, di non conoscere la tempistica della proposta.
Trump: "Zelensky si rifiuta di indire le elezioni"
"Zelensky ammette che metà dei soldi che gli abbiamo inviato sono 'mancanti'. Si rifiuta di indire elezioni, è molto basso nei sondaggi ucraini e l'unica cosa in cui è stato bravo è stato suonare Biden come un violino": lo scrive Donald Trump su Truth.
Trump accusa l'Europa: "Ha fallito in Ucraina"
Donald Trump attacca anche l'Europa sulla guerra in Ucraina: "Ha fallito, non è riuscita ad ottenere la pace". In un post su Truth il presidente americano ha ribadito anche che il Vecchio Continente ha speso meno degli Stati Uniti per una guerra che li tocca da vicino.
Trump: "Zelensky dittatore mai eletto e comico mediocre"
Donald Trump attacca Volodymyr Zelensky definendolo un "dittatore mai eletto" e un "comico mediocre" che è riuscito ad ottenere centinaia di miliardi dagli Stati Uniti per "una guerra che non avrebbe mai vinto".
Putin: "Nessuno esclude Kiev dal processo di pace"
"Nessuno esclude l'Ucraina" dai colloqui. Lo ha assicurato Vladimir Putin dopo che, nel corso di una conversazione telefonica, Donald Trump lo ha avvertito che l'Ucraina dovrà essere inclusa nei negoziati per porre fine alla guerra. "Naturalmente, gli Stati Uniti partono dall'assunto che il processo di negoziazione avverrà con la partecipazione di Russia e Ucraina" ha detto Trump, secondo quanto riferito da Putin, "Nessuno esclude l'Ucraina dal processo", ha risposto il presidente russo.
Parigi: incomprensibili gli attacchi di Trump a Zelensky
"Non capiamo la logica americana": lo dice la portavoce del governo francese Sophie Primas esprimendo le perplessità di Parigi rispetto agli attacchi mossi da Trump contro Zelensky. Più in particolare, riferisce Primas, nel corso del cdm all'Eliseo Emmanuel Macron ha evocato le "posizioni disparate e spesso poco comprensibili del presidente Trump", di cui "cerchiamo la coerenza nel tempo". "Le dichiarazioni di ieri si iscrivono nello stesso solco. Non capiamo molto bene la logica americana". Il riferimento è alle dichiarazioni in cui Trump accusa Zelensky di aver cominciato la guerra e di essere impopolare nel proprio Paese.
Una ventina di leader alla nuova riunione di Macron sull'Ucraina
Sono una ventina i capi di Stato e di governo che partecipano questo pomeriggio, a partire dalle ore 16, alla nuova riunione informale per la pace e la sicurezza in Ucraina e in Europa, promossa dal presidente francese, Emmanuel Macron, dopo quella in presenza l'altro ieri a Parigi. All'Eliseo, sono presenti lo stesso Macron, assieme al presidente della Romania, Ilie Bolojan, e il premier del Lussemburgo, Luc Frieden. Secondo una lista fornita dalla presidenza francese, sono invece connessi in videoconferenza Gitanas Nauseda (Lituania), Alexander Stubb (Finlandia), Bart De Wever (Belgio), Rossen Jeliazkov (Bulgaria), Justin Trudeau (Canada), Andrej Plenkovic (Croazia), Kristen Michal (Estonia), Petteri Orpo (Finlandia), Kyriákos MItsotakis (Grecia), Micheal Martin (Irlanda), Kristrún Frostadottir (Islanda), Evika Silina (Lettonia), Jonas Gahr Store (Norvegia), Luis Montenegro (Portogallo), Ulf Kristersson (Svezia), Robert Golob (Slovenia), e Petr Fiala (Repubblica ceca).
Kallas: "Una pace c'è solo con ok di Kiev e Ue al tavolo"
"Finora i russi non hanno voluto la pace. Vogliono solo ottenere tutto quello che avevano previsto. Hanno invaso il Paese, hanno preso la terra e vogliono anche qualcosa in più. Quindi, è chiaro che per far funzionare qualsiasi tipo di pace, è necessario che l'Ucraina e l'Europa siano a bordo. Altrimenti non funzionerebbe, perché l'attuazione è in Europa e in Ucraina. Non c'è nulla sull'Ucraina senza l'Ucraina e nulla sull'Europa può essere concordato senza la partecipazione dell'Europa". Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue Kaja Kallas in conferenza stampa da Città del Capo.
Kiev: una menzogna la nuova offensiva russa dal Kursk
Kiev ha liquidato come "menzogne" le affermazioni di Vladimir Putin secondo cui le forze russe avrebbero lanciato una nuova offensiva sull'Ucraina partendo dalla regione del Kursk. "Le informazioni di Putin su un'offensiva russa su larga scala sono una menzogna", ha detto su Telegram Andriy Kovalenko, portavoce del Centro contro la disinformazione del governo ucraino. La versione ucraina è che "un gruppo di ricognizione e sabotaggio" russo ha tentato di entrare in Ucraina dalla regione di Kursk, ma è stato "annientato".
Putin: forze russe entrate in Ucraina dal Kursk
Il presidente Vladimir Putin ha detto che forze russe hanno oltrepassato la notte scorsa il confine dalla regione di Kursk entrando in territorio ucraino, ma non ha chiarito se ciò significhi una liberazione completa della regione russa parzialmente occupata dalle truppe di Kiev fin dall'agosto dell'anno scorso. "Le informazioni più recenti, che mi sono state riferite solo un'ora fa, sono che soldati della 810/a Brigata hanno attraversato il confine russo-ucraino e sono entrati in territorio nemico", ha detto Putin, citato dall'agenzia Tass.
Putin: "Serve aumentare livello fiducia con Usa per risolvere conflitto"
"È impossibile risolvere molte questioni, tra cui la crisi ucraina, senza aumentare il livello di fiducia tra Russia e Stati Uniti". Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, rispondendo alle domande dei giornalisti a San Pietroburgo.
Putin: nessuno esclude l'Ucraina dai negoziati
"Nessuno esclude l'Ucraina" dal processo negoziale, ha detto il presidente russo Vladimir Putin. "Il presidente Trump mi ha detto durante il nostro colloquio telefonico che, naturalmente, gli Stati Uniti presumono che il processo di negoziazione avrà luogo con la partecipazione sia della Russia che dell'Ucraina", ha detto il capo del Cremlino, citato dall'agenzia Interfax.
Putin: "L'isteria di Kiev è inappropriata"
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che "l'isteria" dell'Ucraina per non essere stata invitata al tavolo negoziale tra Russia e Usa è "inappropriata", secondo quanto riferisce la Tass
Putin: Usa-Russia d'accordo su ripresa normale lavoro diplomazie
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che, durante i negoziati a Riad, Mosca e Washington hanno "concordato di riprendere il normale lavoro dei" rispettivi "dipartimenti diplomatici". Lo riporta l'agenzia Interfax.
Putin vuole vedere Trump, "ma sono necessari preparativi"
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che sarebbe felice di incontrare quello americano Donald Trump, ma che il vertice ha bisogno di preparativi. Lo riferisce la Tass.
Putin: "Sarò felice di incontrare Trump, ma il meeting dev'essere ancora organizzato"
Putin: "Positivi i risultati dell'incontro di Riad"
Il presidente russo Vladimir Putin valuta "positivamente" i risultati dei colloqui di ieri a Riad tra una delegazione americana e una russa. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Lavrov: vogliamo concludere guerra in Ucraina a nostre condizioni
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che i "compiti" che Mosca si è data sono "legati al completamento" alle proprie "condizioni" della "operazione militare speciale", cioè dell'invasione dell'Ucraina, e "a garantire" il funzionamento dell'economia "in modo tale da non dipendere in alcun modo dai capricci dei partner occidentali o di altri partner". Lo riporta la Tass. Lavrov - sempre stando all'agenzia di stampa statale russa - ha inoltre dichiarato che Mosca non "correrà dietro a nessuno" per rilanciare le relazioni con l'Occidente. "Non inseguiremo nessuno. Non abbiamo fatto nulla per congelare, ma di fatto distruggere in gran parte, le nostre relazioni con l'Occidente, inclusa l'Europa", ha detto il capo della diplomazia russa.
Riunione Macron con Baltici e Canada alle ore 16
Dopo un incontro con sette paesi europei tenutosi lunedi', il presidente Emmanuel Macron ospitera' oggi pomeriggio un nuovo incontro allargato, in videoconferenza, sulla questione ucraina, convinto che "la Russia costituisca una minaccia esistenziale" per l'Europa. Lo ha annunciato l'Eliseo. Secondo 'Politico' sono invitati alle discussioni Lituania, Estonia, Lettonia, Repubblica Ceca, Grecia, Finlandia, Romania, Svezia e Belgio, nonche' Canada e Norvegia e tutti membri della Nato.
Lavrov: devono ripulire l'eredità dell'amministrazione Biden
"E' necessario ripulire l'eredità dell'amministrazione Biden, che ha fatto di tutto per distruggere anche i primi accenni alle fondamenta stesse di una partnership a lungo termine tra i nostri Paesi". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov parlando alla Duma all'indomani dei colloqui di Riad, commentando la possibilità di una cooperazione strategica tra Russia e Stati Uniti e aggiungendo che potrebbero essere create le condizioni per colloqui sulla sicurezza e sulla stabilità strategica tra i Paesi.
Macron: attacchi Trump "difficilmente comprensibili"
Gli ultimi attacchi verbali del presidente Usa Donald Trump al suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky sono "in linea" con dichiarazioni "difficilmente comprensibili" che sollevano interrogativi sulla "coerenza" della posizione americana in questo conflitto. Lo ha dichiarato la portavoce del governo francese, Sophie Primas, al termine del rituale consiglio dei ministri del mercoledi'. In conferenza stampa, Primas ha riferito che il presidente Emmanuel Macron ha affrontato nel Consiglio dei ministri "la posizione degli Stati Uniti attraverso le dichiarazioni diverse, varie e spesso incomprensibili (espresse) dal presidente Trump", di cui "cerchiamo la coerenza nel tempo", ha osservato la portavoce dell'esecutivo francese. "Le dichiarazioni di ieri sono in linea con questo (...) Non comprendiamo molto bene la logica americana", ha aggiunto.
Lavrov: Trump è franco su Zelensky, individuo patetico
Donald Trump è una persona abituata a parlare "con franchezza" e quindi non nasconde la sua opinione su "individui patetici" come Volodymyr Zelensky. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Il presidente americano, ha affermato Lavrov, citato dall'agenzia Tass, "è un politico completamente indipendente. Inoltre, è anche una persona abituata a parlare con franchezza. Queste persone di solito non nascondono la loro opinione su individui patetici come il signor Zelensky".
Zelensky: "Voglio mettere fine alla guerra quest'anno"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato di voler "porre fine alla guerra quest'anno".
Zelensky: "Trump aiuta Putin ad uscire dall'isolamento"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato gli Stati Uniti di Donald Trump di aiutare Vladimir Putin ad "uscire dall'isolamento" internazionale.
Lavrov,: "Trump il primo a capire nostri timori sulla Nato"
Donald Trump è "l'unico leader occidentale" ad aver compreso che i timori della Russia per un possibile ingresso dell'Ucraina nella Nato sono stati tra le "cause profonde" dell'inizio del conflitto. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, parlando alla Duma, la camera bassa del Parlamento, sui risultati dei colloqui di ieri a Riad con una delegazione di Washington. Lo riferisce la Tass.
Zelensky attacca Trump: "Vive di disinformazione russa"
"Donald Trump vive in uno spazio di disinformazione russa": lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky attaccando il presidente Usa dopo le sue parole di ieri.
Conte: guerra è persa, bisogna capirlo

Lavrov,: Xi a Mosca a maggio, poi Putin a Pechino
Il presidente cinese Xi Jinping visiterà Mosca in occasione del Giorno della Vittoria, il 9 maggio, mentre il leader russo Vladimir Putin visiterà la Cina tra fine agosto e inizio settembre per celebrare l'80esimo anniversario della vittoria sul Giappone. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov secondo Ria Novosti.
Macron: "Russia minaccia esistenziale per l'Europa"
''La Russia rappresenta una minaccia esistenziale per gli europei, tenuto conto delle azioni che conduce in diversi ambiti. Con le sue azioni alla frontiera della Polonia, con i suoi attacchi cyber in tutti i nostri Paesi, con attentati come in Gran Bretagna, con manipolazioni dell'informazione o dei processi elettorali come in Romania, con minacce esplicite attraverso la sua dottrina nucleare'': è l'avvertimento lanciato dal presidente, Emmanuel Macron, in un'intervista pubblicata oggi su Le Parisien. Per Macron, la Russia si riarma e rappresenta una minaccia per tutta l'Europa.
Cremlino: "Ancora molto lavoro per rapporti con gli Usa"
I colloqui di ieri a Riad sono stati solo "il primo passo" nella soluzione dei problemi tra la Russia e gli Usa, le cui relazioni sono in uno stato "deplorevole" a causa dei danni inflitti volontariamente dalla precedente amministrazione americana di Joe Biden. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe. "C'è un sacco di lavoro da fare, ma il primo passo importante è stato fatto", ha detto il portavoce, aggiungendo che bisogna "aspettare i primi risultati tangibili".
Cremlino: "Aspettiamo di vedere le proposte di Zelensky"
Il Cremlino si aspetta che presto o tardi Volodymyr Zelensky presenterà le sue proposte per la soluzione del conflitto. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, definendo per il momento "contraddittorie" le posizioni espresse dal presidente ucraino. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Costa avvia consultazioni bilaterali coi 27 sull'Ucraina
Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa ha intensificato i contatti con i leader dei 27 Stati membri e ha avviato un processo di "consultazioni bilaterali" su due questioni chiave: "cosa sono disposti a fare in termini di aiuti all'Ucraina e le loro posizioni sulle garanzie di sicurezza". Lo fa sapere una fonte europea. Il comitato dei rappresentanti permanenti è stato informato "ieri sera" dell'iniziativa. L'obiettivo - a quanto si apprende - è quello di concordare una posizione comune europea su come raggiungere una pace credibile e duratura in Ucraina in relazione al processo avviato degli Stati Uniti per porre fine alla guerra. Al momento non è previsto alcun Consiglio Europeo straordinario che faccia seguito ai vertici di Parigi organizzati da Emmanuel Macron.
Cremlino: "Per vertice Trump-Putin necessaria preparazione"
Per un vertice fra Donald Trump e Vladimir Putin è necessario un certo lavoro di preparazione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Cremlino: "Fatto passo importante per soluzione Ucraina"
Gli Usa e la Russia hanno fatto un passo molto importante per la soluzione del conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. È stato fatto un passo molto molto importante verso la creazione delle condizioni per un trattato di pace", ha detto Peskov. "È stata dimostrata la giusta volontà politica da entrambe le parti, intendo in questo caso la Russia e gli Stati Uniti", ha aggiunto il portavocce, citato dalla Tass.
Conte: "Meloni completamente ingessata e afona su Trump"
Giorgia Meloni "non può criticare Donald Trump, è completamente ingessata, anche se questo non riguarda solo lei. Tutti i Paesi europei sono afoni, ma lei di più". Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte in un colloquio riportato dal Fatto quotidiano. Per quanto riguarda il vertice all'Eliseo, "il dato politico è che è stato un vertice convocato in fretta e in furia, come risposta agli Stati Uniti che escludono l'Europa dai negoziati sull'Ucraina. Ma è stata una riunione improvvisata, convocata senza un formato prestabilito con l'irruenza tipica di Macron: chi passava entrava". Secondo Conte "la crisi ucraina va avanti da tre anni, e ora si preannuncia una soluzione, un paradosso per chi ha tifato per la guerra". Sulle spese militari "l'Italia spende già 32 miliardi l'anno per la Difesa, ma come pensiamo di andare oltre? Serve una politica di difesa europea, comune, perché ci costerebbe anche di meno. Ma la verità è che di questi tempi manca proprio la politica". E sull'intervento di Mario Draghi, che all'Europarlamento ha proposto di fare qualcosa, replica: "Ah sì? Un genio".
Ok degli ambasciatori in Ue a nuove sanzioni anti-Mosca
Via libera dei Rappresentanti Permanenti dei 27 Ue (Coreper II) al sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. L'ok dovrà essere ora formalizzato dal Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo, giorno del terzo anniversario della guerra in Ucraina. Il nuovo pacchetto introduce nuove personalità e entità russe nella blacklist Ue, nuovi divieti all'export verso la Russia nonché il divieto di transazioni con porti e aeroporti in Russia che eludono il tetto massimo del prezzo del petrolio. Nella lista nera l'Ue inserisce ulteriori 73 imbarcazioni della cosiddetta flotta ombra del Cremlino. Il nuovo pacchetto include lo stop alle licenze di trasmissione nell'Unione di 8 organi di informazione russi; divieti di esportazione per precursori chimici, cromo e altri prodotti utilizzati nelle macchine a controllo numerico, e divieti di servizio che riguardano raffinerie di petrolio e gas). Previsto inoltre un nuovo stop all'import di alluminio. Nella blacklist comunitaria entrano 53 nuove persone fisiche o giuridiche mentre altre 48 persone e 35 entità avranno i beni congelati e non potranno entrare in Ue. Nello schema, infine, saranno precisati nuovi criteri di sanzioni per il sostegno all'industria militare russa e agli operatori e proprietari della flotta ombra, inclusi i capitani di vascello. Il via libera è arrivato in un momento critico del dossier ucraino e mentre Usa e Russia, a Riad, hanno concordato di ripristinare in futuro le relazioni economiche. "Il segnale dell'Ue è chiaro, la linea resta la stessa, noi continuiamo a sostenere l'Ucraina e continuiamo a sanzionare l'aggressore perché è giusto e va nella direzione di preservare l'ordine internazionale", hanno sottolineato fonti diplomatiche europee.
Picierno: "Sulla Russia sintonia ritrovata tra Lega e M5s"
Tra Lega e M5s c'è "una sintonia ritrovata" e i due partiti "si fanno compagnia. Il M5s ha espresso parole inopportune nei riguardi del capo dello Stato Sergio Mattarella". Lo ha detto l'eurodeputata del Pd Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, intervistata da La Repubblica. "Dal governo vedo una grande sottovalutazione della questione russa, forse perché all'interno della maggioranza c'è un partito, la Lega, che è filo-putiniano", afferma Picierno. E per quanto riguarda il M5s "le parole espresse dal capogruppo Cinquestelle Riccardo Ricciardi sono inopportune e sbagliate. Sicuramente M5s e Lega la pensano allo stesso modo". Secondo l'europarlamentare Pd "M5s vuole un'Europa debolissima tra potenze forti e anche in questo caso sono in ottima compagnia della Lega e dei sovranisti di Orban. Una posizione di retroguardia". E per quanto riguarda la coalizione col partito di Giuseppe Conte "c'è un dibattito dentro il Pd sul perimetro di questa alleanza. Ho letto con interesse la proposta di Dario Franceschini su Repubblica, che parte finalmente dalla presa d'atto che esistono differenze importanti. Un'alleanza non si predica soltanto ma si pratica e ad oggi le distanze tra un Pd europeista e M5s sono molto significative".
Cavo Dragone: "Forza di pace Ue con supporto americano"
"Dopo Monaco in tutti i consessi c'è stata una richiesta univoca: se ci sarà un contingente da schierare — e i Paesi Nato europei si sono resi disponibili — anche se gli americani non saranno presenti con militari sul terreno, lo siano comunque come enablers, cioè come forze di supporto. Credo che possa sicuramente essere messo in conto: ci vuole una garanzia duratura contro ogni rischio di invasione. Serve a loro e a noi". Lo ha detto l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare Nato, intervistato da La Repubblica. Rispetto al ministro della Difesa Usa Pete Hegseth, che per il futuro ha delineato una sorta di 'Nato a due teste', "se il risultato degli accordi futuri dovesse essere 'una Nato a due teste', una nell'Indo-Pacifico e una in Europa, a me va benissimo: vorrà dire che l'Alleanza sarà una risorsa preziosa per la stabilità mondiale pure in teatri lontani. Possiamo però dire una cosa: anche con due teste, ho la certezza che il cuore della Nato rimarrà uno solo". Per quanto riguarda le spese militari "non è assolutamente sufficiente una spesa del 2 per cento per rendere operativi i piani per contrastare le minacce, già approvati dai Paesi membri. Servono forze e armamenti, per cui è necessario avere fondi". Per Cavo Dragone va "aperta una nuova stagione di cooperazione industriale, come nel secondo dopoguerra". L'anello debole oggi "è proprio l'industria che non ha fatto il salto di qualità necessario. Finora ha ragionato sul breve termine, massimizzando i profitti: adesso non è più accettabile". Sul fronte ucraino "noi come Nato continuiamo a sostenere le forze armate ucraine con determinazione e con convinzione. Lo scopo è far sedere l'Ucraina al tavolo delle trattative con una posizione di forza. Mi lasci dire che il popolo e i militari ucraini sono un esempio cristallino di eroismo: dobbiamo confermare il nostro supporto senza se e senza ma".
Media: "L'inviato Usa Keith Kellogg è arrivato a Kiev"
L'inviato speciale del presidente statunitense Donald Trump per l'Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, è arrivato a Kiev per la sua prima visita: lo riportano i media ucraini.
Zelensky: “In corso le operazioni di soccorso a Odessa”
"Sono in corso le operazioni di soccorso a Odessa dopo un altro attacco russo alle infrastrutture energetiche. È proprio sulle infrastrutture energetiche civili che da quasi tre anni l'esercito russo non risparmia né missili né droni d'attacco", afferma Zelensky. "Proprio ieri, dopo il famigerato incontro di Riad, si è saputo che i rappresentanti russi hanno mentito ancora una volta dicendo di non aver attaccato il settore energetico - prosegue -. Quasi contemporaneamente, un attacco con droni colpisce i trasformatori elettrici. E questo avviene in inverno, quando di notte c'erano -6 gradi Celsius". "Le squadre sono al lavoro per riparare (i danni), tutti i servizi sono coinvolti. Sono grato a tutti i soccorritori e a tutti coloro che aiutano - conclude il capo dello Stato -. Dobbiamo ricordare che la Russia è governata da bugiardi patologici, e non ci si può fidare di loro: bisogna fare pressione su di loro per il bene della pace".
Zelensky: "A Odessa in 160mila senza luce e riscaldamento"
"Attualmente almeno 160.000 abitanti di Odessa sono senza riscaldamento ed elettricità. Tredici scuole, un asilo e diversi ospedali sono rimasti senza riscaldamento ed elettricità": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando il massiccio attacco con droni lanciato ieri notte dalle forze russe contro la città portuale nel sud del Paese.
Fidanza: "L'operazione di Macron è stata un fallimento"
"Il fatto che Macron abbia dovuto convocare in fretta e furia un vertice bis con tutti gli esclusi dal primo incontro la dice lunga sul fallimento dell'operazione". Lo ha detto l'europarlamentare di FdI Carlo Fidanza, vicepresidente dei Conservatori europei, intervistato da la Stampa. "La verità è che per soddisfare il proprio ego, Macron ha umiliato le nazioni più esposte alla pressione russa e certificato l'assenza di una posizione europea unitaria. Un assist perfetto proprio per chi sostiene l'inutilità di avere l'Europa al tavolo. Di fronte a questo harakiri la sinistra attacca la Meloni che cercava di evitarlo. Surreale", sottolinea Fidanza. Secondo l'esponente di FdI "invece di reagire con spocchia al decisionismo di Trump, l'Europa deve riscoprire radici, valori, identità". Per Fidanza "l'Europa oggi non avrebbe la capacità militare per garantire da sola la sicurezza di lungo periodo dell'Ucraina. Il coinvolgimento degli Stati Uniti è imprescindibile". D'altro canto "l'Ue ha speso molto per l'Ucraina e pagato un prezzo alto con le sanzioni alla Russia: merita di stare a quel tavolo". Fidanza poi avverte: "Trump con i suoi messaggi corrosivi in poche settimane ha ottenuto ciò che voleva, dal Messico alla Groenlandia, dal Canada a Panama. Ora pretende, a ragione, un maggiore impegno degli europei sulla nostra sicurezza. Invece di frignare, andiamo avanti spediti su una politica industriale della difesa e sullo scorporo degli investimenti".
Medvedev: "Kiev potrebbe usare bomba sporca contro città ucraine"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky utilizzerà qualsiasi mezzo, comprese le armi di distruzione di massa, pur di incolpare Mosca: lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, come riporta la Tass. "Ha bisogno di scaricare la colpa su qualcun altro. Tutto è lecito finché possono affermare di smascherare quello che descrivono come 'il sorriso bestiale degli Orchi'. Sono pronti anche ad attaccare le proprie città e i propri civili, e ad usare armi di distruzione di massa come la 'bomba sporca'", ha scritto Medvedev sul social VKontakte. "Un'urgente campagna di derattizzazione risolverà il problema. Meglio ancora se portata avanti dalle stesse persone che un tempo nutrivano questi disgustosi ratti grigi dalla coda lunga", ha aggiunto.
Nuova riunione Parigi, ecco chi sarebbero i partecipanti
Il presidente francese Emmanuel Macron, che lunedì ha riunito a Parigi una decina fra capi di governo e di istituzioni europee, ha annunciato a diverse testate regionali francesi l'organizzazione, oggi, di una nuova riunione sull'Ucraina e la sicurezza europea in videoconferenza con "diversi stati europei e non europei". L'obiettivo sarebbe quello di consultare almeno tutti i 27 Paesi dell'Unione europea. L'Eliseo non ha precisato quali siano i Paesi partecipanti a questa nuova riunione, ma secondo quanto apprende l'Ansa da fonti informate a Parigi, si tratterebbe di Norvegia, Canada, Repubblica Ceca, Grecia, Finlandia, Romania, Svezia, Belgio e i tre Paesi Baltici.
Droni russi su Odessa, oltre 500 case senza elettricità
Oltre 500 case e 14 scuole sono senza corrente elettrica questa mattina a Odessa in seguito al "massiccio" attacco con droni lanciato ieri notte dalle forze russe contro la città portuale nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il sindaco, Gennadiy Trukhanov, aggiungendo che almeno una persona è stata ricoverata in ospedale. "In seguito al massiccio attacco nemico su una zona densamente popolata della città, non c'è elettricità, acqua e riscaldamento in gran parte dei quartieri residenziali", ha aggiunto il sindaco.
Ucraina, senza elettricità e riscaldamento edifici a Odessa
A seguito del massiccio attacco di droni su Odessa numerosi edifici sono rimasti senza elettricità e riscaldamento (con temperature esterne fino a -8 gradi). Lo ha comunicato il sindaco Hennadiy Trukhanov. Senza elettricità, in particolare, numerosi grattacieli e alcune scuole, che resteranno chiuse. Colpiti anche un asilo e una clinica pediatrica. Nell'attacco, che si è concentrato su una zona residenziale, una persona è rimasta ferita ed è ricoverata in ospedale.
Ucraina, dal mar Nero attacco con droni su Odessa
Un massiccio attacco di droni kamikaze è stato lanciato nella tarda serata di martedì contro l'Ucraina e in particolare sulla città di Odessa. Lo riporta l'agenzia Unian che segnala esplosioni e incendi. L'allerta è scattata alle 22 ore locali. Il sindaco Hennadiy Trukhanov e il capo dell'amministrazione militare regionale Oleg Kiper hanno lanciato un appello ai residenti affinché si riparino nei rifugi. I droni "arrivano uno dopo l'altro dal Mar Nero". Una parte della città è prina di elettricità.