
Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, "terrà una riunione informale con i capi di governo di Germania, Gb, Italia, Polonia, Spagna, Olanda e Danimarca". Attesa anche la premier Giorgia Meloni. Trump ha riferito di essere al lavoro duramente per la pace, che Zelensky è coinvolto e che presto vedrà Putin. Fonti russe rivelano che un incontro tra una delegazione Usa e una russa sull'Ucraina è in programma martedì a Riad. Ucraina: attacco russo con droni su Kiev
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Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, "terrà una riunione informale domani pomeriggio con i capi di governo di Germania, Gb, Italia, Polonia, Spagna, Olanda e Danimarca". Lo confermano fonti dell'Eliseo, sottolineando l'intenzione di Macron di "avviare consultazioni fra dirigenti europei sulla situazione in Ucraina e i nodi della sicurezza in Europa". La riunione si svolgerà "nel pomeriggio", saranno presenti anche "la presidente della Commissione Ue e il segretario generale Nato". Attesa la presenza anche di Meloni.
Trump ha detto che sta lavorando duro per la pace, che Zelensky è coinvolto e che presto vedrà Putin. Fonti russe rivelano che un incontro tra una delegazione Usa e una russa sull'Ucraina è in programma martedì a Riad.
Gli approfondimenti:
- Su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
- Russia, missili Oreshnik saranno schierati in Bielorussia
- Trump chiede all'Ucraina terre rare in cambio degli aiuti: cosa sono e a cosa servono
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
- Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini
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A Chernobyl un missile colpisce il reattore 4, grande esplosione ed incendio
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha affermato che “i livelli di radiazione all’interno e all’esterno rimangono normali e stabili", ma la situazione resta sotto stretta osservazione. LEGGI L'ARTICOLO
Trump: guerra Mosca a Nato? Non mi preoccupa monito Zelensky
"Nemmeno un po'": così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha risposto quando i reporter gli hanno chiesto se fosse preoccupato per quello che ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky oggi, ossia che la Russia muoverà guerra contro la Nato qualora il presidente Usa dovesse indebolire il sostegno degli Stati Uniti all'Alleanza
Trump ribadisce: Zelensky sarà coinvolto nei negoziati di pace
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito con i reporter che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "sarà coinvolto" nei negoziati di pace per l'Ucraina
Trump: sto lavorando duro per la pace, presto vedrò Putin
Il presidente Usa Donald Trump ha detto che sta lavorando duro per la pace in Ucraina: "Penso che Putin voglia finire la guerra e presto", ha detto rispondendo alla domanda se sappia cosa vuole il presidente russo. "Anche (il presidente ucraino Volodymiyr) Zelensky vuole finirla", ha aggiunto
Trump e Putin al lavoro per negoziati di pace Ucraina Russia. Cosa succede ora?
Svolta nei negoziati per il conflitto tra Russia e Ucraina, su iniziativa del presidente americano Donald Trump che ha parlato, in una lunga telefonata, con Vladimir Putin. I due presidenti si sono confrontati per un'ora e mezza, secondo il Cremlino, decidendo di "far iniziare immediatamente i negoziati" sull'Ucraina. Poi il tycoon ha chiamato anche il presidente ucraino Zelensky. COSA SUCCEDE
Media russi: incontro con delegazione Usa martedì a Riad
Un incontro tra una delegazione Usa e una russa sull'Ucraina è in programma martedì a Riad, secondo l'autorevole quotidiano russo del mondo imprenditoriale Kommersant. Della delegazione americana dovrebbero far parte il segretario di Stato Marco Rubio, il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Walz e l'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff, aggiunge il quotidiano. Non si hanno informazioni su chi saranno i rappresentanti russi, ma "informazioni sono circolate online", circa una visita in Arabia Saudita del ministro degli Esteri Serghei Lavrov, aggiunge Kommersant
Guerra in Ucraina, le condizioni di pace che Putin accetterebbe
Donald Trump ribadisce la sua volontà di "mettere fine alla guerra orribile" in Ucraina. "Mi piacerebbe incontrare Putin presto", ha affermato il presidente Usa intervenendo ieri in videoconferenza al World Economic Forum di Davos, assicurando che anche "l'Ucraina è pronta a un accordo". Ma le pressioni del tycoon - anche e soprattutto in tema economico - non sembrano smuovere il Cremlino. "Nulla di nuovo", ha detto il portavoce Dmitrij Peskov. "Restiamo pronti al dialogo", ha però assicurato, purché sia "un dialogo su un piano di parità e nel rispetto reciproco". Putin è "pronto" a eventuali colloqui, ma a precise condizioni. COSA SAPERE
Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa
Mentre la guerra in Ucraina procede - con Kiev che di recente ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. GLI SCENARI
Weidel attacca Merz: "Putin non ci considera più neutrali"
"La Russia non ci considera più neutrali" e con Friedrich Merz, che "vuole consegnare i Taurus," all'Ucraina la Germania "rischia di diventare parte del conflitto". È l'accusa che la leader di AfD Alice Weidel ha rivolto al candidato cancelliere della Cdu nel confronto a 4 in tv in vista del voto del 23 febbraio. Merz le ha replicato: "le sue parole la tradiscono. Certo che non siamo neutrali: non lo siamo e non lo saremo", ha affermato, ribadendo il pieno sostegno all'Ucraina. Nello scontro è intervenuto anche il verde Robert Habeck, il quale ha sottolineato che nessuno vuole diventare parte del conflitto, "tutti vogliamo ristabilire la pace e tutelarla". "È importante dire questo, perché lei vuole far paura alla gente", ha aggiunto riferendosi alle parole di Weidel.
Scholz: "Ue non permetterà accordo esclusivo Russia-Usa"
Sull'Ucraina, non ci saranno accordi esclusivi tra Stati Uniti e Russia sull'Ucraina, senza l'Europa. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz intervenendo in tv. "Noi europei non lo permetteremo. Non permetteremo a nessuno di accettare di smilitarizzare l'Ucraina", aggiunge. "Non si può fare senza di noi. Naturalmente abbiamo qualcosa da dire'' al tavolo dei negoziati per la pace in Ucraina, ha aggiunto.
Merz: "Putin sogna la grande Russia, dobbiamo prepararci"
"Quello che Putin sogna è la grande Russia". Lo ha detto Friedrich Merz, nel confronto a quattro su Rtl con gli altri candidati cancellieri. Il leader della Cdu ha affermato che lo zar ha nel mirino "parti della Polonia e parti del Baltico", territori della Nato. "E noi dobbiamo prepararci", ha aggiunto. Merz ha poi attaccato Olaf Scholz sul summit di domani a Parigi: "II fatto che si tenga in Francia", e che l'iniziativa sia di Macron, ha sottolineato, "non è il ruolo che auspico per il futuro per la Germania". Alla domanda se daranno inviati soldati tedeschi in Ucraina, Merz ha risposto: "Oggi non si pone la questione dei soldati in Ucraina ma quella della garanzie di sicurezza per l'Ucraina".
Ucraina, Meloni attesa al vertice di Parigi
Dodik: "Trump sta portando la pace in Medioriente e Ucraina"
Il leader nazionalista serbo-bosniaco Milorad Dodik ha ribadito la sua grande ammirazione e apprezzamento per il neopresidente americano Donald Trump, la cui politica a suo dire sta portando la pace tra israeliani e palestinesi. "Con la sua leadership e il suo coraggio politico, il mondo è anche sulla buona strada per fermare le sofferenze di russi e ucraini", ha scritto Dodik su X. A suo avviso, "la decisione (di Trump) di tagliare le reti sovversive e destabilizzanti che hanno reso il mondo insicuro con il denaro dei cittadini americani, ha dimostrato che la forza dell'America non si misura dal caos che lascia dietro di sé ma dalla stabilità che può portare". "Sono stato tra i pochi a credere e volere la vittoria di Donald Trump fin dal primo giorno, insieme a leader come i primi ministri di Ungheria e Slovacchia, Viktor Orban e Robert Fico, e il primo ministro italiano Giorgia Meloni. Ne sono orgoglioso!", ha concluso Dodik, che è presidente della Republika Srpska, l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina.
Trump chiede all'Ucraina terre rare in cambio degli aiuti: cosa sono e a cosa servono
Il presidente americano Donald Trump punta a negoziare un "accordo" con l'Ucraina affinché Kiev offra una "garanzia" sulle sue immense risorse minerarie, in cambio degli aiuti statunitensi contro la Russia. L’Ucraina è molto fornita di terre rare che nei prossimi anni saranno molto richieste. COSA SAPERE
Lettonia: "Serve leadership europea in comparto difesa"
"Nelle discussioni intrattenute in questi giorni è emersa chiaramente la necessità di un piano europeo e di una leadership più forte sulle questioni di sicurezza europea. Solo in in tal modo riusciremo a far capire agli americani l'importanza per l'Europa e il mondo euroatlantico di una pace giusta e sostenibile in Ucraina". Lo ha affermato la ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, al termine della Conferenza sulla sicurezza tenutasi a Monaco di Baviera. Braze ha sottolineato che, nonostante le polemiche montate nei giorni passati, la Conferenza di Monaco ha agito positivamente sulla necessità degli Europei di rafforzare il proprio impegno nella sicurezza e il proprio sostegno economico all'ambito della difesa.
Zelensky negli Emirati, focus su "grande programma umanitario"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato negli Emirati Arabi Uniti dove discuterà di un "grande programma umanitario". Lo ha annunciato lo stesso leader ucraino su Telegram dove ha condiviso un video mentre scende dall'aereo.
''Visita ufficiale insieme alla first lady negli Emirati Arabi Uniti'' con un programma di ''investimenti e partnerariato economico. Un ampio programma umanitario'', ha detto Zelensky.
Rubio: "Kiev e Ue coinvolte quando ci saranno negoziati veri"
"Se si tratta di veri negoziati, e non ci siamo ancora arrivati, ma se ciò dovesse accadere, l'Ucraina dovrà essere coinvolta, perché è stata invasa". Lo ha detto il Segretario di Stato americano Marco Rubio all'emittente statunitense Cbs. "E gli europei dovranno essere coinvolti perché hanno sanzioni contro Putin e la Russia", ha detto Rubio, avvertendo che "non ci siamo ancora arrivati".
Russia, ecco il piano d’attacco di Putin in caso di conflitto con Giappone e Sud Corea
Non solo Ucraina: secondo quanto riferito dal Financial Times, in passato la Russia ha pianificato un possibile attacco a Giappone e Corea del Sud in caso di conflitto su scala globale. Ad essere interessati sarebbero sia obiettivi militari che civili, incluse le centrali elettriche e nucleari. Ecco quello che è emerso. IL PUNTO
Macron: "Parlato con Mbs di Gaza e Ucraina"
Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto di aver parlato con il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman ''principalmente del vicino e Medioriente'', ovvero di Gaza, Libano e Siria, ma anche dell'Ucraina. Su 'X', Macron ha spiegato di aver ''parlato con il principe ereditario della guerra della Russia in Ucraina e del ruolo che l'Arabia Saudita potrebbe svolgere nel promuovere una pace solida e duratura, con gli europei al centro del processo''.
Yulia Navalnaya invita gli esuli russi a protestare
Yulia Navalnaya, moglie di Alexej Navalny, invita gli esuli russi a protestare a nome dei russi che non possono farlo nel corso della manifestazione alla Kaiser-Wilhelm-Gedächtnis-Kirche di Berlino per ricordare l'anniversario della morte del marito.
Zelensky visita Uae con "ampio programma umanitario"
Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di essere arrivato negli Emirati Arabi Uniti per una visita con un "ampio programma umanitario", in vista dell'atteso incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin. "Una visita ufficiale con la First Lady negli Emirati Arabi Uniti. La priorità è riportare a casa dalla prigionia un numero ancora maggiore di nostri cittadini. Oltre a investimenti e partnership economiche. Un vasto programma umanitario", ha dichiarato Zelensky su Telegram.
Guerra in Ucraina, cosa succede ora? Dalla telefonata Trump-Putin alle reazioni nel mondo
Lunga telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin: i due presidenti hanno discusso di diversi temi, con il capo del Cremlino che ha invitato il tycoon a Mosca. Trump però ha poi detto che incontrerà Putin in Arabia Saudita. Proprio il conflitto è stato l’argomento principale della chiamata: "Abbiamo concordato di lavorare insieme, molto da vicino, anche visitando le rispettive nazioni. Abbiamo anche concordato di far iniziare immediatamente i negoziati e inizieremo chiamando il presidente ucraino Zelensky per informarlo della conversazione", ha scritto Trump su Truth. COSA SUCCEDE
Kiev non invitata a colloqui Russia-Usa in A.Saudita
Non ci sarà nessun inviato di Kiev ai colloqui sull'Ucraina che si terranno in Arabia Saudita. Lo ha dichiarato alla Bbc una fonte autorevole del governo ucraino, spiegando che Kiev non è stata invitata a partecipare ai colloqui che si terranno nel Regno saudita.
Macron a Riad: "Europei al centro del processo di pace"
"Questo pomeriggio ho parlato al telefono con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman per fare il punto sulla situazione nel Vicino e Medio Oriente", scrive il presidente francese Emmanuel Macron su X. "Per quanto riguarda la situazione a Gaza, ho elogiato gli sforzi dell'Arabia Saudita a fianco della Lega araba, un lavoro che la Francia sosterrà e promuoverà a livello europeo. Abbiamo discusso della piena attuazione dell'accordo di cessate il fuoco in Libano, compreso il ritiro completo di Israele". "Abbiamo inoltre dato seguito alla Conferenza di Parigi sulla Siria, un importante momento di speranza e impegno, durante il quale abbiamo ribadito il nostro sostegno e le nostre aspettative nei confronti delle autorita' di transizione e del popolo siriano. "Infine, ho parlato con il principe ereditario della guerra della Russia in Ucraina e del ruolo che l'Arabia Saudita potrebbe svolgere nel promuovere una pace solida e duratura, con gli europei al centro del processo".
Rubio: "Non ancora finalizzato nulla sui colloqui"
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che "nulla" è stato "ancora finalizzato" riguardo ai colloqui in Arabia Saudita per cercare di porre fine alla guerra in Ucraina. "Il processo verso la pace non è questione di un singolo incontro", ha avvertito il capo della diplomazia statunitense, attualmente impegnato in un tour in Medio Oriente, in un'intervista alla CBS. I negoziati per trovare una via d'uscita dal conflitto in Ucraina, a quasi tre anni dall'inizio dell'invasione russa, sono in programma in Arabia Saudita. Rubio dovrebbe essere accompagnato dal consigliere per la sicurezza nazionale del Presidente degli Stati Uniti, Mike Waltz, e dall'inviato speciale per il Medio Oriente, Steve Witkoff. Tuttavia, la presenza di rappresentanti ucraini a questo incontro rimane incerta, con il capo della diplomazia Usa che ha dichiarato di non conoscere i dettagli della squadra di negoziatori inviata da Mosca. "Non c'è ancora nulla di definito", ha detto, aggiungendo che questo incontro sarebbe un'opportunità per avviare "una conversazione più ampia che coinvolga l'Ucraina e la questione della fine della guerra". "Per il momento, non c'è alcun processo (di pace)", ha avvertito il Segretario di Stato. "Una telefonata non porta alla pace", ha insistito Marco Rubio. Quando inizieranno i "veri negoziati", l'Ucraina "dovrà essere coinvolta", ha aggiunto.
A Chernobyl un missile colpisce il reattore 4, grande esplosione ed incendio
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha affermato che “i livelli di radiazione all’interno e all’esterno rimangono normali e stabili", ma la situazione resta sotto stretta osservazione. COSA E' SUCCESSO
Eliseo: "Europei facciano di più e meglio per loro sicurezza"
L'Eliseo in vista del summit domani a Parigi con i principali leader europei esorta a "fare di più e meglio" per la sicurezza collettiva.
Ucraina, Eliseo: "Europei facciano di più e meglio per sicurezza"
Gli europei, alcuni dei cui leader si riuniranno domani a Parigi, devono fare "di più e meglio" per la loro sicurezza collettiva alla luce dell'"accelerazione" sull'Ucraina e delle posizioni assunte dagli Stati Uniti, ha dichiarato oggi l'Eliseo. "Riteniamo che, a seguito dell'accelerazione sulla questione ucraina, e anche a seguito di ciò che dicono i leader americani, gli europei debbano fare di più, meglio e in modo più coerente per la nostra sicurezza collettiva", ha sottolineato un consigliere del presidente Emmanuel Macron.
G7, Barrot: "Inimmaginabile oggi un ritorno della Russia"
Il capo della diplomazia francese Jean-Noel Barrot ha detto che sarebbe "inimmaginabile" che la Russia rientri oggi nel G7, come auspicato dal presidente Usa Donald Trump. "Oggi è inimmaginabile. Il G7 è il gruppo delle democrazie più avanzate. La Russia vuole forse apparire come una democrazia avanzata? No", quindi "oggi questo non è accettabile", ha dichiarato Barrot sul canale LCI. La Russia "si comporta sempre meno come una democrazia, attacca gli altri membri del G7 in modo disinvolto e disinibito, quindi questo non è accettabile", ha continuato. All'indomani della telefonata con il suo omologo russo Vladimir Putin, mercoledì scorso, Trump ha chiesto che la Russia venga reintegrata nel G7, che diventerà G8, e ha definito la sua esclusione un "errore". "Mi piacerebbe riaverlo con noi", ha detto del suo omologo russo e di questo formato diplomatico da cui la Russia è stata esclusa dopo l'annessione della penisola ucraina di Crimea nel 2014. Barrot non ha escluso la possibilita' di reintegrare Mosca qualora si trovasse una "pace giusta e duratura" in Ucraina. "In futuro, perché no? ", ha detto. "La responsabilità di questa guerra (contro l'Ucraina) è sulle spalle di Putin, non è stato il popolo russo a imbarcarsi in questa guerra. Se, una volta create le condizioni per una pace giusta e duratura, riusciremo a riallacciare i rapporti con il popolo russo, sono ipotizzabili altre relazioni diplomatiche".
Rubio: "Capiremo presto se Putin è serio sui colloqui di pace"
''Nelle prossime settimane sui capirà'' se il presidente russo Vladimir ''Putin è serio rispetto ai colloqui per la pace in Ucraina''. Lo ha dichiarato il Segretario di Stato americano Marco Rubio nel corso di una intervista alla Cbs. La telefonata del 12 febbraio tra il presidente americano Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin "deve essere seguita da un'azione" e "le prossime settimane e giorni determineranno se è una cosa seria o no", ha detto Rubio nel programma "Face the Nation".
Meloni domani a vertice Parigi, Cdm slitta a mercoledì
La premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, sarà a Parigi per partecipare al vertice sull'Ucraina promosso dal presidente francese Emmanuel Macron. Slitta quindi il consiglio dei ministri previsto domani alle 17. La riunione di governo si dovrebbe tenere mercoledì.
Zelensky: "46mila soldati ucraini uccisi da inizio della guerra"
Le perdite registrate delle forze armate dell'Ucraina durante la guerra su vasta scala ammontano a diverse decine di migliaia di uomini, 46mila, mentre i feriti a diverse centinaia di migliaia. Parallelamente l'Ucraina non sa quanti civili la Russia abbia ucciso nei territori occupati. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky, riporta Rbc-Ucraina, citando la sua intervista con Nbc News ."Abbiamo registrato delle perdite: 46 mila soldati morti. Ci sono ancora decine di migliaia di dispersi o prigionieri. Ma non possiamo saperlo con certezza, perché i dispersi potrebbero essere morti o prigionieri, e sono decine di migliaia", ha precisato il leader ucraino.
Bloomberg: "Usa vogliono il cessate il fuoco in Ucraina entro Pasqua"
L'amministrazione Usa ha dichiarato ai funzionari europei di voler raggiungere un cessate il fuoco in Ucraina entro Pasqua, che cade il 20 aprile. Lo scrive Bloomberg, aggiungendo che una fonte dell'agenzia ha osservato che raggiungere un accordo entro la fine dell'anno è uno scenario molto più probabile. Bloomberg scrive anche che i funzionari europei stanno lavorando a un nuovo importante pacchetto volto ad aumentare la spesa per la difesa e a sostenere Kiev. Ma i piani di spesa non saranno annunciati prima delle elezioni tedesche del 23 febbraio per evitare di alimentare le polemiche prima del voto.
Marina Berlusconi: "Se Europa tagliata fuori, faccia seria autocritica"
"Per porre fine a questo terribile conflitto, sarà inevitabile un compromesso, ma sono assolutamente convinta che la fine della guerra non debba coincidere con la resa di Kiev e la vittoria di Mosca. All’Ucraina spettano le garanzie necessarie per la sua sicurezza e la sua indipendenza". Così Marina Berlusconi secondo una anticipazione di una intervista rilasciata al direttore del Foglio Claudio Cerana, che sarà pubblicata domani.
"Se fosse una pace fatta sulla pelle di Kiev e dell’Europa non credo si potrebbe considerare un bene". E "se l’Europa verrà tagliata fuori dalla soluzione che sembra si stia profilando dovrà anche fare una seria autocritica", conclude.
Cittadini russi rendono omaggio alla tomba di Navalny
Francia: "Mosca pienamente responsabile di morte Navalny"
La Francia ''considera le autorità russe pienamente responsabili della morte di Alexei Navalny''. Lo ha dichiarato in una nota il ministero degli Esteri francese, rendendo omaggio al ''coraggio'' del dissidente russo a un anno dalla sua morte. Parigi ''continua a chiedere che venga condotto una inchiesta indipendente e approfondita per fare completa luce sulle cause del suo tragico decesso'', aggiunge il comunicato.
"La Francia invia un messaggio di sostegno e di solidarietà a tutti coloro che in Russia difendono con coraggio le libertà individuali e lo Stato di diritto'', prosegue.
Il ministro degli Esteri serbo domani a Mosca vedrà Lavrov
Il ministro degli Esteri serbo Marko Djuric sarà domani e dopodomani in visita ufficiale a Mosca dove incontrerà il suo collega russo Serghiei Lavrov. Nel darne notizia, il ministero degli Esteri a Belgrado ha aggiunto che Djuric ha in programma colloqui anche con Konstantin Kosaciov e Piotr Tolstoj, vicepresidenti rispettivamente del Consiglio della Federazione e della Duma di Stato - Camera alta e Camera bassa del Parlamento russo. Il capo della diplomazia serba terrà inoltre un intervento all'Istituto statale di Mosca per le relazioni internazionali in seno al ministero degli Esteri russo.
Eliseo: "Sette Paesi domani al vertice a Parigi" (2)
La riunione informale a Parigi sulla sicurezza in Europa e sulla guerra in Ucraina promossa dalla Francia si terrà domani pomeriggio con i capi di governo di Germania, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca. Saranno presenti anche il Presidente del Consiglio europeo, la Presidente della Commissione europea e il Segretario generale della NATO. Lo fa sapere l'Eliseo.
Witkoff parte oggi per colloqui di pace con russi a Riad
L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff ha confermato che partirà oggi per l'Arabia Saudita in vista dei colloqui con dirigenti russi per la pace in Ucraina. Witkoff ha riferito che con lui ci sarà anche il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Mike Waltz.
Eliseo: "Sette Paesi domani al vertice a Parigi"
I capi di Stato e di governo di sette paesi parteciperanno domani a Parigi a un vertice sulla sicurezza in Europa e sulla guerra in Ucraina. Lo fanno sapere fonti dell'Eliseo.
Zelensky: "Se Nato indebolita Putin pronto invadere parte Europa"
Se Donald Trump riducesse il suo sostegno alla Nato e questa si trovasse indebolita, la Russia sarebbe pronta a un'invasione su larga scala in altre parti d'Europa già a partire da questa estate. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky intervistato dalla Nbc a margine della Conferenza di Monaco. "Sapendo che non è riuscito a occuparci non sappiamo dove andrà, ma c'è il rischio che possa trattarsi dela Polonia e della Lituania, perché crediamo che Putin muovera' guerra alla NATO", cominciando "da quei piccoli paesi che sono stati nell'URSS, nell'Unione Sovietica". "Riteniamo che Putin dichiarerà guerra alla NATO" prevedendo un "indebolimento della NATO", che potrebbe verificarsi se gli Stati Uniti ritirassero il loro sostegno militare all'Europa. "Non so se i russi vorranno il 30% dell'Europa, il 50%, non lo so. Nessuno lo sa. Ma avranno questa possibilita'", ha avvertito il presidente ucraino, secondo cui l'esercito russo sta già addestrando "un gran numero di soldati sul territorio della Bielorussia". Zelensky ha avvertito che, a suo avviso, il presidente russo "non vuole la pace". "E' un assassino e non cambierà mai", "questo è un dialogo con un terrorista. Questo e' il dialogo con un assassino. Non ho un tale potere, abbastanza potere per cacciarlo fuori. Ecco perché devo parlarne. Quindi, i nostri alleati possono darmi un tale potere per cacciarlo fuori". "Non fidatevi di lui", ha aggiunto. "Non fidatevi di Putin". Riferendosi ai possibili negoziati sulla fine del conflitto, Zelensky ha ribadito che "non accetterò mai decisioni tra Stati Uniti e Russia sull'Ucraina, mai". "Questa è la guerra in Ucraina, contro di noi, e sono i nostri morti".
Eliseo conferma partecipanti a riunione di domani a Parigi
Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, "terrà una riunione informale domani pomeriggio con i capi di governo di Germania, Gb, Italia, Polonia, Spagna, Olanda e Danimarca". Lo confermano fonti dell'Eliseo, sottolineando l'intenzione di Macron di "avviare consultazioni fra dirigenti europei sulla situazione in Ucraina e i nodi della sicurezza in Europa". La riunione si svolgerà "nel pomeriggio", saranno presenti anche "la presidente della Commissione Ue e il segretario generale Nato". "I lavori potranno prolungarsi in altri formati per riunire tutti i partner interessati alla pace e alla sicurezza in Europa".
Media: "Usa chiedono a Ue cosa serve per sicurezza Kiev"
Gli Stati Uniti hanno chiesto ai loro alleati europei di cosa avrebbero bisogno da Washington per partecipare agli accordi di sicurezza in Ucraina. E' quanto emerge da un documento visionato da Reuters. L'iniziativa diplomatica inviata la scorsa settimana, composta da sei punti e domande, chiede anche quali paesi potrebbero contribuire alle garanzie, quali sarebbero disposti a schierare truppe in Ucraina come parte di un accordo di pace e quali potrebbero essere le dimensioni di una forza guidata dall'Europa.
Ex presidente estone: 'Difesa Europa su spalle nordici e baltici'
"L'Europa occidentale sta addossando la spesa per la difesa non solo sulle spalle degli Stati uniti, ma anche su quella dei Paesi baltici, dei Paesi nordici e della Polonia". Lo ha affermato la ex presidente estone, Kersti Kaljulaid, intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera. La politica estone ha sottolineato che solo una maggior spesa per il comparto della difesa potrà dare all'Europa un maggior peso negoziale nei rapporti con gli Stati uniti garantendo, al contempo, la sicurezza del continente. Kaljulaid, del partito conservatore Unione patriottica, è stata presidente dell'Estonia dal 2016 al 2021.
John Major: Vance dà lezioni democrazia mentre coccola Putin
"Non è questo che ci aspettiamo dalla nazione più importante del mondo libero. Non è certamente un atto da statista, e potenzialmente trasmette segnali molto pericolosi. È estremamente strano fare la predica all'Europa sulla libertà di parola e sulla democrazia mentre allo stesso tempo si coccola il signor Putin". Lo dice in una intervista alla Bbc, l'ex primo ministro conservatore britannico, John Major, riferendosi alla posizione Usa espressa da JD Vance a Monaco sull'Ucraina, la Russia e l'Europa. "Nella Russia del signor Putin, le persone che non sono d'accordo con lui scompaiono, muoiono o fuggono dal Paese o, cosa statisticamente improbabile, cadono da alte finestre da qualche parte a Mosca", ha aggiunto Major in una rara intervista.
Navalny: in 1500 per omaggio a Mosca;la madre chiede giustizia
Millecinquecento persone hanno reso omaggio a Mosca alla memoria di Alexei Navalny nell'anniversario della sua morte. I sostenitori del defunto leader dell'opposizione a Vladimir Putin si sono radunati sulla sua tomba nel cimitero Borisovskoye della capitale russa, malgrado le minacce delle autorità che hanno promesso ritorsioni. Diversi canali Telegram pro-Cremlino avevano avvisato i sostenitori di Navalny di non recarsi al cimitero, affermando che esiste un "Grande Fratello e il suo occhio che osserva sempre" e ricordando che le telecamere di sorveglianza erano attive. In un breve discorso, la madre del leader dell'opposizione a Putin, morto in carcere in circostanze poco chiare, ha chiesto che i responsabili dell'"omicidio" del figlio vengano "puniti". "Tutti sanno chi l'ha ordinato. Ma vogliamo sapere chi l'ha eseguito, chi ha permesso che accadesse e chi l'ha fatto", ha detto Lyudmila Navalnaya, trattenendo le lacrime dietro gli occhiali scuri. In una giornata gelida, con temperature bassissime, decine di famiglie con bambini si sono radunate sul posto, dove era presente una forza di sicurezza composta da agenti di polizia in borghese. All'omaggio hanno partecipato anche numerosi diplomatici occidentali, tra cui quelli degli Stati Uniti, del Regno Unito, della Spagna, della Norvegia e dell'Unione Europea.
Donetsk, forze Kiev riprendono controllo località vicino a Pokrovsk
I militari ucraini affermano di aver ripreso il controllo della località di Pishchane, nel Donetsk, nel corso di un contrattacco in quest'area che si trova a circa tre chilometri dalla città di Pokrovsk. Lo riportano i media ucraini. "Le forze russe sono state respinte da Pishchane", ha detto Viktor Trehubov, portavoce delle unità ucraine dispiegate nella regione, parlando di una situazione che resta comunque fluida. "E' importante sottolineare che la situazione è in continua evoluzione in quest'area", ha affermato.
Russia, Peskov: 'Da Trump e Putin messaggio di pace, problemi si risolvono con dialogo'
''Gli Stati Uniti e la Russia d'ora in poi parleranno di pace, non di guerra''. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una intervista televisiva commentando i recenti colloqui telefonici tra il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump lo scorso 12 febbraio. I due, ha detto Peskov, "mandano un messaggio forte: da ora in poi cercheremo di risolvere i problemi attraverso il dialogo. E da ora in poi parleremo di pace, non di guerra". La Russia non ha mai comunicato con la precedente amministrazione statunitense, ha aggiunto Peskov.
Zelensky, attacco a Mykolaiv: 'Mosca vuole davvero pace?'
"Oggi più di centomila persone a Mykolaiv sono rimaste senza riscaldamento a causa di un attacco russo alle infrastrutture critiche della città. Una normale città ucraina, una normale infrastruttura civile". Lo scrive su Telegram il presidente russo, Volodymyr Zelensky, secondo cui l'attacco di Mosca dimostra che i russi "combattono in modo meschino, senza allentare la pressione. Non è questo che fanno coloro che vogliono davvero ristabilire la pace e si preparano ai negoziati". "Continueremo a lavorare insieme ai nostri partner per rafforzare la difesa contro tali attacchi. E tutti i partner devono lavorare in modo ugualmente attivo a tutti i livelli tra loro per impedire alla Russia di prolungare questa guerra o di rendere permanente la minaccia alla vita. Dobbiamo fare pressione sulla Russia affinché faccia la pace", ha sottolineato Zelensky.
Ucraina, Stubb: 'Ue abbia inviato speciale per colloqui di pace'
L'Unione europea dovrebbe avere un suo inviato speciale per i colloqui di pace per l'Ucraina. Lo ha chiesto il presidente finlandese Alexander Stubb intervendo alla conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Se c'è un tavolo di negoziazione penso che dovremmo fare qualcosa di simile a ciò che è stato fatto in Kosovo. L'Europa ha bisogno di un inviato speciale", ha detto Stubb. "Un inviato aggiunto che sia al livello di Kellogg, (Steve) Witkoff, (Andriy) Yermak o (Yuriy) Ushakov", ha aggiunto.
L'inviato speciale di Trump per l'Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, ha dichiarato ieri che l'Europa non sarebbe stata direttamente coinvolta nei colloqui di pace.
Zelensky: "100.000 al freddo a Mykolaiv per raid russo"
"Oggi più di centomila persone a Mykolaiv sono rimaste senza riscaldamento a causa di un attacco russo con droni alle infrastrutture critiche della città. Una normale città ucraina, normali infrastrutture civili. Questo non ha nulla a che vedere con i combattimenti e la situazione al fronte, dimostra ancora una volta che i russi stanno combattendo contro il nostro popolo, contro la vita in Ucraina. E combattono con cattiveria, senza allentare la pressione. Non è questo che fanno coloro che vogliono davvero che la pace venga ristabilita e si preparano ai negoziati". Così su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Madre di Navalny: "Responsabili suo omicidio siano puniti"
La madre del dissidente russo Alexei Navalny, morto in carcere un anno fa, ha dichiarato di volere che i responsabili del suo "assassinio" siano "puniti". "Vogliamo vedere puniti coloro che hanno commesso questo assassinio, coloro che non l'hanno aiutato, e sono sicura che un giorno la verità vincerà", ha detto all'Afp, trattenendo a stento il pianto, Lyudmila Navalnaya, in visita alla tomba del figlio. "Tutto il mondo sa chi ha ordinato questo. Ma vogliamo che sappia anche chi sono stati gli esecutori e i facilitatori", ha aggiunto la madre dell'oppositore morto, grande critico di Vladimir Putin e del suo regime.
Kiev, ripreso ai russi villaggio-chiave vicino Pokrovsk
Le forze armate ucraine hanno riconquistato ai russi un villaggio minerario strategico nella zona di Pokrovsk, la città del Donetsk, in Donbass, verso la quale tende la pressante offensiva russa che dura da mesi, e che guadagna lentamente ma inesorabilmente terreno. Ma dove le forze di Kiev stanno conducendo da qualche tempo una controffensiva. "Alcuni contrattacchi delle forze ucraine hanno avuto un certo successo", ha dichiarato alla Tv pubblica ucraina il portavoce militare Viktor Tregubov. "Possiamo già dichiarare che abbiamo liberato il villaggio di Pishchane", ha aggiunto.
Barrot: "Domani riunione a Parigi con principali Paesi Ue su sicurezza"
"Il presidente francese" Emmanuel Macron "riunirà domani" a Parigi "i principali Paesi europei" per colloqui sulla "sicurezza europea". Lo ha confermato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, ai microfoni di France Inter. Nessun dettaglio sui partecipanti a quella che viene descritta da Barrot come una "riunione di lavoro".
Sikorski: “Kellogg ha condiviso con europei tattiche negoziali”
Il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha affermato che gli Stati Uniti hanno condiviso con lui e "la cerchia di alleati europei" le loro tattiche negoziali, affermando che "non sono ortodosse" ma danno "speranza". "Il generale Kellogg ha presentato a me personalmente e alla cerchia degli alleati europei le tattiche negoziali degli Stati Uniti", ha detto Sikorski citato dal Guardian. "Non le rivelerò qui. Danno qualche speranza. Non sono ortodosse, ma auguriamo loro buona fortuna".
Finlandia: "All'Europa serve un inviato speciale per l'Ucraina"
L'Europa ha bisogno di un inviato speciale per l'Ucraina per garantire che ottenga un ruolo significativo in qualsiasi processo di pace. Lo ha dichiarato il presidente finlandese Alexander Stubb alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Se posso solo lanciare un'idea vaga, se c'è un tavolo negoziale penso che dovremmo fare qualcosa di simile a quanto è stato fatto in Kosovo", ha affermato Stubb. "L'Europa ha bisogno di un inviato speciale come Martti Ahtisaari (per il Kosovo), e poi un vice inviato che sia al livello di Kellogg". "Quello che ci è mancato in Ucraina negli ultimi anni è stata una personalità altamente rispettata da tutti, presa in considerazione a Mosca e a Kiev e con il sostegno di Washington e delle capitali europee e di altri leader, incluso il Sud del mondo, che potesse avere l'autorità di gestire i colloqui di pace", ha poi sottolineato Plenkovic allo stesso panel. "Abbiamo bisogno dell'alta visibilità di qualcuno forte, che possa gestire il processo".
Riunione a Parigi domani dei 'principali paesi europei'
La Francia, attraverso il suo ministro degli Esteri, Jean-Noel Barrot, conferma la riunione domani a Parigi sull'Europa e la situazione in Ucraina dei "principali Paesi europei". Il presidente francese, Emmanuel Macron, riunirà domani a Parigi "i principali paesi europei" per discussioni incentrate sulla "sicurezza europea", ha confermato il ministro Barrot. Intervistato dalla radio France Inter, Barrot non ha precisato quali sono i partecipanti a questa "riunione di lavoro".
Costa: “A un anno da morte Navalny la sua eredità vive”
"La morte di Alexei Navalny è avvenuta dopo anni di persecuzioni da parte del Cremlino. Non aveva paura. Si batteva per la libertà e la democrazia di fronte all'oppressione. A un anno dalla sua morte, la sua eredità continua a vivere". Lo dichiara sui social il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.
Governatore Gladkov: “Donna uccisa da drone ucraino in regione Belgorod”
Una donna è stata uccisa e un'altra è rimasta ferita oggi nella regione russa di Belgorod quando un drone ha colpito l'auto su cui viaggiavano, secondo quanto reso noto dal governatore, Vyacheslav Gladkov. L'attacco, ha precisato Gladkov sul suo canale Telegram, è avvenuto sull'autostrada Dvuluchnoye-Urazovo, nel distretto di Valuysky. Una donna è morta per le ferite riportate prima che intervenissero i soccorritori. L'altra, che era alla guida, è rimasta ferita ed è stata trasportata all'ospedale di Valuyskaya.
Ucraina, Europa fuori dal tavolo negoziale. VIDEO
Nevi: "Con Trump scenario cambiato, Ue ne prenda atto"
"L'Europa deve essere attenta, deve continuare a dialogare con l'amministrazione americana e cercare di costruire le condizioni per essere protagonista in una vicenda in cui, è vero, gli Stati Uniti sono stati sempre in prima linea, dando il sostegno maggiore all'Ucraina. L'Europa non deve piangersi addosso, ma deve fare proposte, costruire una posizione comune, continuando a lavorare per costruire un dialogo più concreto con la nuova amministrazione americana". Così Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia, intervenendo ad Agorà Weekend. "Dobbiamo mantenere la calma - ha proseguito -, continuare a lavorare con il dialogo e fare la nostra parte se vogliamo veramente essere protagonisti. Mi sembra che si discuta molto di ciò che dicono gli americani e altri attori globali, ma poco di quello che vogliamo fare noi. La nuova amministrazione americana ha cambiato il dibattito nel mondo e bisogna fare i conti con questa nuova realtà: è inutile lamentarsi, bisogna semplicemente prendere atto che c'è un nuovo scenario e chiarire le nostre prospettive. Per questo penso ci sia anche l'idea di un vertice d'urgenza: serve una scossa da parte degli europei, e bisogna indicare una chiara direzione di marcia", ha concluso.
Kos: “Allargamento è elemento politico di garanzie di sicurezza”
"L'allargamento può essere l'elemento politico più importante delle garanzie di sicurezza". Lo ha detto la commissaria Ue all'Allargamento Marta Kos alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "L'allargamento oggi non è influenzato solo da ciò che stanno facendo gli Stati Uniti, è influenzato dalla geopolitica. Quando il mio Paese, la Slovenia, è entrato nell'Ue, se ho semplificato, è stato abbastanza facile nel senso che se un Paese soddisfaceva i criteri, poteva entrare. In seguito è diventato più difficile nel senso che gli Stati membri devono andare più in profondità. Ma oggi abbiamo una situazione specifica, abbiamo forze esterne dirompenti che vorrebbero vederci fallire. Quindi è chiaro, la priorità - non parlerei solo di allargamento - è l'unificazione dell'Europa, ecco perché sta diventando sempre più importante. Oggi in qualche modo torniamo alle radici per cui è stata istituita l'Ue: è stata istituita per preservare la pace, la libertà, la sicurezza, la prosperità. E questo è l'elemento più decisivo, ma questa è anche la forza dell'Ue", ha affermato.
Kos: "Stiamo già accelerando su adesione Ue dell'Ucraina"
"Stiamo già accelerando il processo, soprattutto con l'Ucraina, stiamo lavorando due o tre volte più velocemente nell'Unione Europea. Ma dobbiamo distinguere tra la parte tecnica del processo e la parte politica". Lo ha detto la commissaria Ue all'Allargamento Marta Kos alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Quando si tratta di quella tecnica, potremmo, diciamo, finire con il Montenegro e Albania entro la fine del 2026 o 27. Ma c'è la parte politica, il che significa che nessun passo importante può avvenire senza la volontà degli Stati membri. Quindi è qui che vedo le possibilità oggi: per la parte tecnica di cui sono responsabile, possiamo fare molto, non solo per l'Ucraina, anche per i paesi dei Balcani occidentali. Ma possiamo davvero parlare, e stiamo parlando con gli Stati membri, di cosa possiamo fare. È basata sul merito la parte tecnica. Ma c'è anche la politica, la volontà politica", ha spiegato.
Della Vedova: “Dopo parole Vance-Medvedev ora Stati uniti d'Europa”
"Le parole di Vance a Monaco su, anzi, contro l'Europa e la nostra democrazia non sono una novità, almeno per chi abbia seguito la campagna elettorale americana. Così come l'auspicio del poco equilibrato scudiero di Putin, Medvedev, sulla fine dell'era europea. Ma l'uno-due da parte di amici e nemici storici colpisce l'Europa incompiuta che denunciamo da anni, controcorrente nel delirio sovranista e nazionalista che, Brexit inclusa, soffia da tempo in Europa. Urge il cambiamento radicale di cui parla Mario Draghi". Lo dichiara il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova. "Sull'Ucraina ci giochiamo una doppia partita, quella della sicurezza in Europa e quella dello Stato di diritto come argine alla tirannia. Eppure, nonostante l'appuntamento con il possibile negoziato di pace con Putin che in tre anni di violenti attacchi non ha saputo ottenere ciò che voleva anche per il nostro impegno a difesa di Kyiv fosse atteso e cercato, ci siamo arrivati impreparati. La polifonia europea nella politica estera e di difesa - prosegue Della Vedova - diventa presto cacofonia e incapacità di mettere in campo una forza di persuasione adeguata e necessaria nei confronti di amici e nemici. Naturalmente, ogni progresso verso una pace giusta e duratura che parta dai diritti territoriali e di sicurezza dell'Ucraina non potrebbe certo vedere l'opposizione dell'Europa, anche qualora Trump decidesse stupidamente di concedere a Putin di tenerla inizialmente fuori dal negoziato. Ma resta il punto politico: il discrimine principale della politica in Europa oggi è tra chi ancora straparla di sovranità nazionale assecondando un futuro di declino e vassallaggio, di irrilevanza internazionale e inefficacia sul piano interno, e chi sente l'urgenza di muoversi verso gli Stati Uniti d'Europa. Alle scorse elezioni europee, dopo l'appello di Emma Bonino, abbiamo proposto e promosso un progetto politico ed elettorale che facesse da punta di lancia per lo schieramento europeista. Solo le divisioni autolesioniste tra i partiti che fanno riferimento ai liberali di Renew ne hanno impedito il successo. Ma il punto resta questo, per l'Italia e per l'Europa: l'unico modo per smentire le profezie di sventura, naturalmente diversissime tra loro, di Vance e Medvedev è quello di accelerare sul cammino degli Stati Uniti d'Europa. Accadrà? Si può essere pessimisti, ma - conclude Della Vedova - mai rassegnati".
Tajani: “Non dimentichiamo il sacrificio di Navanly per libertà”
"A un anno dalla morte di Aleksej Navalny, non dimentichiamo il suo coraggio e il suo sacrificio a favore della libertà e della democrazia. La mia vicinanza alla sua famiglia e a tutti i difensori dei diritti umani che ogni giorno combattono nel mondo per avere più giustizia e stato di diritto". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Vedova Navalny: “Continuare lotta per Russia libera e pacifica”
La vedova di Alexei Navalny ha invitato oggi i suoi sostenitori a continuare la lotta per una Russia "libera e pacifica", nel primo anniversario della morte del principale oppositore del presidente russo, Vladimir Putin. "Sappiamo per cosa stiamo lottando: la Russia del futuro, libera, pacifica e bella, quella che Alexei sognava, è possibile - ha affermato Yulia Navalnaya in un video trasmesso dai suoi collaboratori -. Facciamo di tutto perché il suo sogno diventi realtà".
Media Kiev: “Attentato a Mykolaiv venerdì, uccisi 3 sminatori”
Un misterioso attacco terroristico si è verificato venerdì nella città ucraina di Mykolaiev, dove sono stati uccisi fuori da un caffè tre esperti e noti sminatori - due uomini e una donna - dall'esplosione di un ordigno contenuto in un borsone portato da una donna, quarto morto dell'attentato e forse vittima inconsapevole. Lo rivelano oggi i media ucraini, fra cui Ukrinform, Ukrainska Pravda, Kyiv Post e UkraineToday. I tre militari del Mine Action Center citati dai media sono Vadym Yeliseyev, Olena Klyuchnikova e Yevheniy Siryk, dei quali si pubblicano le foto e ai quali le autorità e l'esercito esprimono gratitudine per il lavoro svolto "con coraggio". Secondo i media, un video dell'esplosione circola online. E non è ben chiaro se la donna che trasportava la bomba fosse una kamikaze o una vittima inconsapevole. Nell'esplosione sono rimaste ferite altre otto persone. L'Ukrainska Pravda afferma che canali Telegram russi diffondono la fake news di una presunta vendetta di qualcuno per l'arruolamento del figlio nell'unità di sminatori.
Navalny, manifestazioni in Russia a un anno dalla morte. Ambasciatori in visita alla tomba
Raduni e marce in tutto il Paese: si temono ritorsioni. In decine al cimitero dove è sepolto il dissidente: tra loro, diplomatici di ambasciate europee (tra cui quella italiana), che hanno deposto mazzi di fiori. I pro-Putin avvisano su Telegram: "Il Grande Fratello vi sta guardando". A Berlino il ricordo della vedova Yulia Navalnaya. L'Ue in una nota: "Putin è il responsabile ultimo della morte dell'oppositore”. LEGGI L’ARTICOLO
Kiev: "Abbattuti 95 droni russi, un ferito e danni a Mykolaiv"
La scorsa notte le difese ucraine hanno abbattuto 95 droni russi tipo Shahed di fabbricazione iraniana su un totale di 143 droni lanciati e rilevati, mentre 46 di essi, per lo più 'esche', sono caduti in zone aperte, scrive l'aeronautica militare citata da Ukrinform. Si registrano danni e almeno un ferito a Mykolaiv, dove Ukrinform scrive che i detriti hanno colpito una "infrastruttura critica", dove è scoppiato un incendio, poi domato dai vigili del fuoco, e cinque condominii, con almeno una persona ferita: un uomo di 64 anni. Si registrano danni anche a Odessa. Le regioni ucraine prese di mira negli attacchi notturni sono quelle di Mykolaiv, Odessa, Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernihiv, Cherkasy, Kiev, Zhytomyr e Khmelnytskyi: queste ultime due nell'Ucraina occidentale.
Cremlino: “Parole di Trump provano suo impegno per la pace”
Le dichiarazioni di Donald Trump provano il suo impegno per la pace e il presidente americano è il benvenuto in Russia in qualsiasi momento voglia farvi visita. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie di Mosca. Peskov ha aggiunto che qualsiasi altro leader straniero sarebbe bene accolto se decidesse di partecipare il prossimo 9 maggio alle celebrazioni a Mosca per l'80mo anniversario della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale. L'amministrazione Usa di Joe Biden perseguiva una politica di "nessun dialogo, guerra fino alla fine", ha detto Peskov in un'intervista con il giornalista televisivo Pavel Zarubin, che ne ha pubblicato alcuni estratti sul suo canale Telegram. Mentre nelle sue dichiarazioni Trump si ispira alla linea "niente guerra, abbiamo bisogno della pace", ha aggiunto il portavoce di Vladimir Putin. "Tale posizione, in teoria, dovrebbe fare più presa su ogni persona sana di mente o Stato", ha concluso Peskov.
Zelensky: "1220 bombe aeree, 850 droni e 40 missili in 7 giorni"
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina questa settimana con quasi 1.220 bombe aeree, più di 850 droni kamikaze e oltre 40 missili di vario tipo: lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky commentando che "la Russia, nel suo stato attuale, ha bisogno della guerra per mantenere il potere e conferma il suo desiderio di continuare a combattere bombardando quotidianamente l'Ucraina". "L'Ucraina si sta difendendo, noi resistiamo e combattiamo grazie al coraggio dei nostri soldati e al sostegno dei nostri partner, e abbiamo bisogno di una maggiore difesa aerea per proteggere la vita delle persone", prosegue il capo dello Stato. "L'Europa e il mondo dovrebbero essere più protetti da questo male, preparati ad affrontarlo. Una forte politica estera congiunta e pressioni su Putin, che ha iniziato la guerra e ora la sta estendendo a tutto il mondo - conclude -. Insieme all'Europa, agli Stati Uniti e a tutti i nostri partner, possiamo porre fine a questa guerra con una pace giusta e affidabile".
Peskov: “Da Trump-Putin chiaro segnale per pace”
La telefonata di qualche giorno fa tra il presidente russo Vladimir Putin e l'americano Donald Trump testimonia la volontà di cercare la pace per l'Ucraina. Ad assicurarlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, in un'intervista al canale televisivo Russia1. La conversazione è stata "costruttiva e amichevole" e ha rappresentato "un segnale potente di dialogo e di volontà di negoziare la pace", ha detto.
Ue: "Responsabile ultimo per la morte di Navalny è Putin"
"La responsabilità ultima" per la morte di Alexei Navalny è di Vladimir Putin: lo scrive in una nota l'Unione europea nel giorno del primo anniversario della morte in carcere del dissidente russo. "Oggi è un anno dalla morte del leader dell'opposizione russa Alexai Navalny, per la quale il presidente Putin e le autorità russe portano la responsabilità ultima", si legge nel messaggio dei Ventisette, in cui si chiede il rilascio di tutti i prigionieri politici russi e si afferma che "Navalny ha dato la sua vita per una Russia libera e democratica".
Finlandia: “Adesione Ucraina all'Ue e Nato non è negoziabile”
"Ci sono due cose che non sono negoziabili, l'adesione dell'Ucraina all'Ue e alla Nato. Il processo Ue è in corso, l'Ucraina sarà europea e non russa e questa già è una sconfitta per Putin. La seconda cosa non negoziabile è sono i nuovi accordi di sicurezza per l'Ucraina". Lo ha detto il presidente finlandese Alexander Stubb intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Interpellato su quali pensa siano i termini per un cessate il fuoco in Ucraina, "io inquadrerei il pacchetto in un processo a tre fasi", ha detto Stubb. "La prima di pre-negoziati serve a riarmare l'ucraina e porre massima repssione alla Russia con sanzioni e congelamento degli asset così che l'Ucraina possa partire da una posizione di forza ai negoziati e questo è anche il momento in cui guardare ad accordi di sicurezza provvisori, non so quanto ci vorrà ma ci vorrà un po'. La fase due - e non ci siamo ancora - è una tregua, spesso confusa con un processo di pace ma sono due cose completamente separate, col monitoraggio del fronte", ha spiegato Stubb. "E durante il cessate il fuoco si inizia a guardare l'agenda e le modalità per i negoziati di pace. Questo è il momento in cui ci dovrebbe essere un sistema di mantenimento del cessate il fuoco e dovrebbe essere uno sforzo europeo-ucraino-americano: ho sentito da molti senatori un'idea eccellente: se la Russia attacca nuovamente, è lì che la partecipazione alla Nato si materializzerebbe come deterrente. Poi ci sarebbe la terza fase, i negoziati veri e propri, con la compensazione territoriale, ricostruzione".
Kallas: "Incontro Esteri Ue a Monaco,presto proposte su Ucraina"
"Chiusura della Conferenza sulla sicurezza con un proficuo dibattito tra i ministri degli Esteri dell'Ue ancora a Monaco. L'Europa è fermamente unita nel sostenere l'Ucraina e nel rafforzare la propria difesa. Presto proporremo nuove iniziative per portare avanti questo progetto". Lo scrive su X l'Alto rappresentante Ue Kaja Kallas. Poco prima, la ministra finlandese Elina Valtonen aveva scritto sullo stesso social della riunione nella quale "abbiamo esaminato i risultati della riunione sulla sicurezza e aggiornato il quadro situazionale comune. L'Europa è unita nel sostenere l'Ucraina e si impegna fermamente a difendere il mondo libero". Ieri, l'Alto rappresentante Ue ha invitato i ministri degli esteri del blocco partecipanti alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco a incontrarsi oggi per discutere delle relazioni con l'amministrazione Trump e della guerra in Ucraina, con l'obiettivo di condividere informazioni e fare il punto sugli ultimi contatti con i rappresentanti Usa e con l'Ucraina.
Cittadini rendono omaggio alla tomba di Navalny a Mosca
Decine di cittadini hanno cominciato ad affluire al cimitero di Borisovo a Mosca per deporre fiori sulla tomba dell'oppositore Alexei Navalny nel primo anniversario della morte, avvenuta nella colonia penale artica dove era detenuto. L'afflusso, secondo quanto testimoniato dall'ANSA sul posto, è cominciato poco dopo l'apertura dei cancelli, alle 9 ora locale, senza che la polizia intervenisse per impedirlo. I primi a rendere omaggio alla tomba di Navalny, subito dopo l'apertura dei cancelli, sono stati diversi ambasciatori e diplomatici di ambasciate europee, tra cui quella italiana, oltre agli ambasciatori di Stati Uniti e Gran Bretagna, che hanno deposto mazzi di fiori.
Occhetto: “Mattarella ha ragione, è Mosca a essere blasfema”
"Mattarella ha ragione, semmai è Mosca ad aver proposto un falso storico per attaccare, attraverso l'Italia, l'Europa intera". Lo dice, intervistato da Repubblica, Achille Occhetto, ultimo segretario del Pci. "Innanzitutto vorrei sottolineare che la blasfemia, il falso storico contestati a Mattarella si riscontrano non nelle sue parole ma in quelle della Zakharova quando collega senza soluzione di continuità l'Unione sovietica con la politica di Putin" sottolinea Occhetto. "Nel discorso non c'era alcun parallelo fra Putin e Hitler, come si voleva far credere - prosegue -. Dopodiché il presidente russo è un autocrate e, in quanto aggressore, un criminale di guerra. Consapevole di esserlo, fra l'altro, tanto che ha cercato di camuffare l'invasione chiamandola 'operazione militare speciale'. Pertanto, dinnanzi a un criminale di guerra, il monito di Mattarella è stato sacrosanto. E io, per rincarare la dose, ne aggiungo un altro: attenzione agli smembramenti perché, nel periodo ricordato dal capo dello Stato, c'è stato anche l'accordo tra Hitler e Stalin per lo smembramento della Polonia". Quanto alla Lega afferma: "Mosca ritiene che l'Italia possa essere l'anello debole dell'Europa. Sanno di poter contare su alcune componenti filoputiniane capaci di amplificare la loro propaganda e confondere l'opinione pubblica".
Scholz: "Navalny morto perché combatteva per democrazia in Russia"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha reso omaggio oggi al principale oppositore del Cremlino, Alexeï Navalny, morto in prigione un anno fa "perché aveva combattuto per la democrazia e la libertà in Russia". "Putin combatte brutalmente la libertà e i suoi difensori. Il lavoro di Navalny è stato tanto più coraggioso. Il suo coraggio ha fatto la differenza e va ben oltre la sua morte", ha scritto ancora il cancelliere su X.
Prodi: “L’Europa parli con una sola voce”
"Che noi europei dobbiamo avere un ruolo nella pace Ucraina è fuor di dubbio. Il mio dubbio è se lo riusciremo a esercitare. Ci siamo messi fuori gioco molti anni fa e ora non è facile rientrare in partita". Così, intervistato dalla Stampa, l'ex premier Romano Prodi. "Per questo occorre stare uniti - sottolinea -. Di più: occorre avere chiari quali sono gli interessi dell'Unione nel suo insieme, e poi parlare con una sola voce". Poi aggiunge: "Non possiamo affidarci a singoli pontieri, fosse anche il nuovo cancelliere tedesco il giorno dopo le elezioni della settimana prossima. Se Trump ha un desiderio, è quello di far finta che l'Unione non esista proprio perché incapace di esprimere un punto di vista a nome di tutti". Per Prodi, "Gli Stati Uniti si sono abituati a considerare l'Europa irrilevante. Negli ultimi tre anni abbiamo assistito a mediazioni saudite e turche, fin qui Bruxelles non è pervenuta".
Rutte: "L'Europa combatta per essere al tavolo per la pace"
"Gli europei devono combattere per essere al tavolo delle trattative" e invece di lamentarsi per essere stati esclusi dai negoziati "devono trovare nuove idee per esempio sul flusso di armamenti verso l'Ucraina o sul training dei soldati". Lo sostiene il Segretario generale della Nato, Mark Rutte, in un'intervista pubblicata dalla Stampa. "Io sento Paesi europei lamentarsi di non avere immediatamente un posto al tavolo delle trattative. Ma c'è bisogno di un atteggiamento più maturo, non serve dire soltanto 'dovrei essere lì' - afferma -. Il mio ragionamento è: organizzatevi, discutete di un piano di Difesa, elaborate un piano strategico e pensate a cosa siete in grado di fare. Gli europei attualmente non spendono abbastanza nella loro Difesa e gli Usa hanno preso l'iniziativa di un accordo di pace. Non basta dire spenderemo in futuro, bisogna farlo in tempi ravvicinati. E a quel punto tornerete al tavolo delle trattative". Poi sottolinea: "Tutti vogliamo che la guerra finisca il prima possibile e non posso garantire che finisca in 180 giorni, ma certo è cruciale che sia un accordo duraturo, non vogliamo un Minsk III. Ma credo sia giusto avere un orizzonte temporale. Non posso dire quali saranno i prossimi passi, perché i colloqui non sono ancora iniziati, dipenderà sicuramente anche dal presidente Zelensky e dal suo team. E loro di certo saranno al tavolo delle trattative, perché è il loro Paese".
I sostenitori di Navalny sfidano Mosca a un anno dalla sua morte
Un anno dopo la morte dietro le sbarre del leader dell'opposizione russa Alexei Navalny, i suoi sostenitori si preparano a ricordarlo oggi con eventi commemorativi nonostante i rischi di ritorsioni per coloro che visiteranno la sua tomba a Mosca. Intanto, il movimento di opposizione russo - costretto all'esilio da una repressione senza precedenti - è afflitto da lotte intestine e gravemente indebolito dalla perdita del suo leader. Esiliati in vari Paesi, i suoi esponenti di spicco hanno cercato di rilanciare la lotta contro il lungo regno del presidente Vladimir Putin anche in Russia, dove le critiche alle autorità sono severamente punite. Navalny, il principale oppositore di Putin, è stato dichiarato "estremista" dalle autorità di Mosca, una sentenza che rimane in vigore nonostante la sua morte in una colonia penale artica il 16 febbraio 2024. In Russia, chiunque menzioni Navalny o la sua Fondazione anticorruzione senza dichiarare che entrambi sono stati dichiarati "estremisti" è soggetto a multe o fino a quattro anni di carcere. "I sostenitori di Alexei terranno eventi commemorativi in ;;tutto il mondo", ha scritto su Telegram l'ex collaboratore di Navalny, Leonid Volkov,. "In alcuni luoghi ci saranno manifestazioni o marce, in altri verrà proiettato il documentario 'Navalny', in altri ci saranno cerimonie commemorative", ha aggiunto. La vedova di Navalny, Yulia Navalnaya, condividerà i ricordi del marito durante un evento a Berlino, dove si sono stabiliti molti sostenitori dell'opposizione russa. "Ovunque voi siate, in Russia o all'estero, speriamo davvero che il 16 febbraio incontrerete persone che la pensano allo stesso modo", ha scritto Volkov, fornendo gli orari di apertura del cimitero Borisovskoye di Mosca dove è sepolto Navalny. Ma i canali russi Telegram pro-Cremlino hanno messo in guardia i sostenitori dall'andare al cimitero. "Diamo un breve consiglio a coloro che intendono andarci ma non sono ancora sicuri: non andate!", si legge in un post condiviso dal giornalista filo-Cremlino Dmitry Smirnov e da altri canali. Il messaggio avverte del "Grande Fratello e del suo occhio sempre vigile", con la foto del cartello della telecamera di sicurezza ai cancelli del cimitero.
Media: Italia, Germania, Polonia e Gb a summit Parigi su Ucraina
Fonti britanniche hanno affermato che gli invitati alla riunione sull'Ucraina convocata dal presidente francese Emmanuel Macron - se verrà confermata - sarebbero il segretario generale della Nato, Mark Rutte, e i leader di Italia, Germania, Polonia e Regno Unito. Lo riporta il Guardian. Sempre secondo il giornale, funzionari di Downing Street hanno confermato che il primo ministro Keir Starmer parteciperebbe alla riunione. Ieri Starmer ha detto che l'Europa "deve assumere un ruolo maggiore nella Nato" e collaborare con gli Stati Uniti per "assicurare il futuro dell'Ucraina". Fonti dell'Eliseo hanno precisato che al momento l'incontro è solo un'ipotesi, ma se fosse confermato - secondo il quotidiano britannico - probabilmente si terrà domani. I funzionari di Downing Street hanno aggiunto che Starmer intende portare i messaggi della riunione di Parigi a Washington nei prossimi giorni, quando incontrerà il presidente Donald Trump.
Navalny: raduni e marce per anniversario morte oppositore Putin
A un anno dalla morte in carcere del principale oppositore del Cremlino, i sostenitori di Alexei Navalny organizzeranno oggi delle commemorazioni, tra cui una visita alla sua tomba a Mosca, nonostante il rischio di rappresaglie da parte delle autorità. Questi tributi giungono in un momento in cui l'opposizione russa, decapitata dalla perdita della sua figura di spicco e dilaniata da lotte interne, si trova in una posizione di debolezza senza precedenti. Esiliati in diversi paesi all'estero, i suoi leader lottano per riaccendere la fiamma della lotta contro Vladimir Putin, soprattutto in Russia, dove ogni critica al governo è severamente repressa. Carismatico attivista anticorruzione e nemico politico numero uno di Vladimir Putin, Navalny era stato dichiarato "estremista" dal sistema giudiziario russo. Menzionare pubblicamente l'oppositore o la sua organizzazione, il Fondo anticorruzione (FBK), senza specificare che sono stati dichiarati "estremisti" espone i trasgressori a pesanti sanzioni. Questa minaccia rimane valida nonostante la sua morte, avvenuta in circostanze poco chiare in una prigione artica il 16 febbraio 2024, e nonostante l'esilio fuori dalla Russia di quasi tutti i suoi collaboratori. Secondo l'ex braccio destro dell'opposizione, Leonid Volkov, "i sostenitori di Alexei organizzeranno eventi commemorativi in tutto il mondo". In alcuni luoghi si terranno raduni o marce, in altri verrà proiettato un documentario a lui dedicato. La vedova di Navalny, Yulia Navalnaya, che ha preso in mano le redini del suo movimento, parteciperà a un evento a Berlino, dove vivono molti sostenitori dell'opposizione russa. "Ovunque vi troviate, in Russia o all'estero, speriamo vivamente che il 16 febbraio incontrerete persone che la pensano come voi", ha scritto Volkov, indicando gli orari di apertura del cimitero Borissovskoye di Mosca, dove è sepolto Navalny. I canali Telegram pro-Cremlino hanno messo in guardia i sostenitori del defunto esponente dell'opposizione dal recarsi al cimitero. "Diamo un breve consiglio a coloro che hanno intenzione di andarci ma non ne sono ancora sicuri: non andateci!" si legge in un messaggio condiviso dal giornalista sostenitore del Cremlino Dmitry Smirnov e da altri canali. Nel messaggio si parla del "Grande Fratello e del suo occhio sempre vigile", con la fotografia di un cartello che segnala la presenza di una telecamera di sorveglianza ai cancelli del cimitero. Le autorità russe hanno metodicamente smantellato il movimento di Alexei Navalny, mandando in prigione molti dei suoi sostenitori e lo stesso oppositore. Quattro giornalisti sono attualmente sotto processo in Russia per "partecipazione a un gruppo estremista", accusati di aver prodotto immagini per la squadra di Alexei Navalny. A gennaio, tre degli avvocati che difendevano il leader dell'opposizione sono stati condannati a pene detentive che vanno dai tre anni e mezzo ai cinque anni per aver trasmesso i suoi messaggi mentre era in detenzione.

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Lavrov e Rubio: "Stabiliamo dialogo con reciproco rispetto"
Il ministro degli Esteri russo Lavrov e il segretario di Stato Usa Rubio hanno concordato in un colloquio telefonico "la loro disponibilità a lavorare insieme per ripristinare un dialogo reciprocamente rispettoso in conformità col tono stabilito dai presidenti" russo e statunitense, ha affermato il ministero degli Esteri russo. Nel colloquio è stata anche "delineata la reciproca determinazione a interagire sulle principali questioni internazionali, tra cui l'accordo sull'Ucraina, la situazione in Palestina", nonché sull'opportunità di coordinare misure per rimuovere gli ostacoli al lavoro delle missioni estere di Usa e Russia.
Rubio incontrerà in Arabia negoziatori di Mosca e Kiev
Diversi membri dell'amministrazione Trump, tra cui il Segretario di Stato Marco Rubio, terranno colloqui in Arabia Saudita con i negoziatori russi e ucraini per cercare di porre fine alla guerra. Lo riferiscono alti funzionari statunitensi. Con Rubio, ci saranno il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Mike Waltz e l'inviato speciale per il Medio Oriente, Steve Witkoff.
Zelensky: 'al lavoro con team di Trump, vera pace è possibile'
"Abbiamo iniziato a lavorare con il team del Presidente Trump e possiamo già vedere che il successo è raggiungibile. In questo momento, il mondo guarda all'America come alla potenza che ha la capacità non solo di fermare la guerra, ma anche di aiutare a garantire l'affidabilità della pace in seguito". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dopo "una buona chiamata" con Trump e l'incontro con il vicepresidente Vance e il segretario di Stato Rubio "ci aspettiamo anche che il generale Kellogg visiti presto l'Ucraina per valutare la situazione ed esplorare percorsi verso le soluzioni forti del presidente Trump, che possono essere veramente pacificatrici", sottolinea.
"I nostri team stanno lavorando a fondo e nei dettagli su un accordo speciale tra i nostri paesi, che certamente rafforzerà sia l'America che l'Ucraina. Siamo impegnati a renderlo un vero successo, esattamente come concordato", scrive ancora il presidente ucraino.
"Naturalmente, assisteremo a ulteriori tentativi di Putin di ingannare il mondo e prolungare la guerra. Ma la vera pace è possibile, e dobbiamo ottenerla insieme: Ucraina, Stati Uniti ed Europa. Si tratta della nostra sicurezza condivisa. Grazie, America!", conclude Zelensky.