Israele Medio Oriente. Hamas, consegnata a mediatori lista di 3 ostaggi liberi

©Ansa

Hamas ha annunciato i nomi dei tre ostaggi israeliani ancora trattenuti nella Striscia che saranno liberati l'8 febbraio. Secondo il portavoce della fazione palestinese Abu Obaida, si tratta di Eli Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami. La lista con i nomi dei tre ostaggi è stata trasmessa a Israele attraverso i Paesi mediatori. Israele dovrebbe liberare 183 palestinesi in cambio. L'Idf ha annunciato di aver colpito "due siti militari in territorio libanese che contenevano armi di Hezbollah"

in evidenza

Hamas ha annunciato i nomi dei tre ostaggi israeliani ancora trattenuti nella Striscia che saranno liberati l'8 febbraio. Secondo il portavoce della fazione palestinese Abu Obaida, si tratta di Eli Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami. La lista con i nomi dei tre ostaggi è stata trasmessa a Israele, che ha confermato l'effettiva ricezione, attraverso i Paesi mediatori. Israele dovrebbe rilasciare in cambio 183 prigionieri palestinesi, tra cui 111 residenti di Gaza detenuti dal 7 ottobre 2023. 

L'esercito israeliano ha annunciato di aver colpito "due siti militari in territorio libanese che contenevano armi di Hezbollah, in violazione dell'accordo di cessate il fuoco". Nella sua dichiarazione trasmessa su X, l'esercito ha aggiunto che "continua a operare per eliminare ogni minaccia contro lo Stato di Israele". Media libanesi hanno riportato la notizia di un raid israeliano vicino  Tebna, a sud di Sidone, nel Libano meridionale. 

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato su X il presidente statunitense Donald Trump per la sua "coraggiosa" decisione di imporre sanzioni alla Corte penale internazionale (Cpi) e al suo personale.

Approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog termina qui

Per rimanere aggiornato continua a seguire gli aggiornamenti nel nuovo live dell'8 febbraio

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

• La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)

• Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)

• Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)

Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania

"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine".IL PIANO

Israele si ritira dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu: "Ci demonizza"

In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar  fa sapere di accogliere con favore "la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio". LEGGI L'ARTICOLO

Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza. FOTO

I  palestinesi hanno esultato e applaudito, mentre altri suonavano il   clacson delle auto nella città meridionale di Khan Younis, quando è   giunta la notizia di un accordo per il cessate il fuoco dopo 15 mesi di   guerra. LE IMMAGINI

Gaza, le moschee riprese dal drone prima e dopo la guerra

Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO

Medioriente, chi sono le quattro soldatesse israeliane rilasciate di recente

Sono state rilasciate di recente quattro soldatesse israeliane in ostaggio a Gaza. Come confermato dalle Brigate Al Qassam, l'ala armata di Hamas, il rilascio è parte dell'accordo di cessate il fuoco nell'enclave. Si tratta di Liri Albag, 19 anni, Karina Ariev, Daniella Gilboa e Naama Levy, tutte 20enni. La quinta, Agam Berger, rimasta nella Striscia di Gaza, non verrà rilasciata per il momento. Ecco chi sono le soldatesse. CHI SONO

Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni

Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. I DETTAGLI

L'Iran condanna le nuove sanzioni Usa: “Illegali e totalmente ingiustificate”

Nel mirino la vendita di petrolio iraniano alla Cina "per finanziare - secondo gli Usa - le attività militari di Teheran”, che ha portato gli Stati Uniti a imporre nuove sanzioni finanziarie all'Iran. Secondo Teheran la misura è "illegittima, illegale e violenta" e viola “le regole internazionali”. La guida suprema dell'Iran Ali Khamenei ha dichiarato che “negoziare con Washington non risolverà i problemi del Paese”. Ma "se gli Usa violano la sicurezza della nazione iraniana, risponderemo senza esitazione”. IL PUNTO

Comandante dell'Arma incontra contingente dei carabinieri a Rafah

Il Comandante generale dell'Arma Salvatore Luongo, al seguito del ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha fatto visita ai Carabinieri dispiegati al valico di Rafah nelle missione Euman, a quelli dell'operazione Miadit in Palestina e a quelli di Eupol Coops, portando l'apprezzamento del ministro della Difesa Guido Crosetto. Lo scrive l'Arma dei Carabinieri su X. 

Trump sanziona Cpi, Netanyahu lo ringrazia. Italia non firma contro le sanzioni

Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna fanno parte dei firmatari della dichiarazione congiunta dei 79 Paesi membri della Cpi che criticano le sanzioni Usa: l'Italia invece non compare. "Grazie, Presidente Trump, per il suo coraggioso ordine esecutivo sulla Cpi", ha scritto Netanyahu su X. La presidente della Commissione Ue: "Cpi deve poter perseguire liberamente la lotta contro l'impunità globale". La presidente della Cpi Akane: "Profondo rammarico per l'ordine di Trump". LEGGI L'ARTICOLO

Appello di papà Bibas a Netanyahu: "Ridatemi moglie e figli"

Nella sua prima dichiarazione dopo il rilascio dalla prigionia di Hamas il 1 febbraio, Yarden Bibas ha chiesto a Benyamin Netanyahu di riportare indietro la moglie Shiri e i suoi figli, i piccoli Kfir e Ariel di 2 e 5 anni ancora nelle mani dei miliziani palestinesi che li ha dichiarati morti oltre un anno fa. "Purtroppo, la mia famiglia non è ancora tornata da me. Sono ancora lì", "aiutatemi a riportare la luce nella mia vita", ha detto Yarden. "Netanyahu, ora mi rivolgo a lei con le parole che nessuno mi ha dettato", ha aggiunto, invitando il premier a "riportare indietro la mia famiglia", "i miei amici" e "tutti a casa". 

Trump: "Non c'è fretta per il mio piano su Gaza". VIDEO

Hamas libererà Eli Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami

Sharabi, 52 anni, era stato rapito dal Kibbutz Be'eri durante l'attacco del 7 ottobre 2023. Sua moglie e le sue figlie erano state assassinate nella loro casa e Sharabi era stato preso prigioniero insieme al fratello Yossi, di cui è stata confermata la morte. Levy, 34 anni, era stato rapito mentre partecipava al rave Supernova vicino al Kibbutz Re'im e sua moglie è stata uccisa. Il cinquantaseienne Ben Ami era stato rapito dal Kibbutz Be'eri insieme alla moglie Raz, che era stata liberata nel novembre 2023 nel quadro di un accordo di cessate il fuoco durato una settimana. 

Trump: "Nessuna fretta per il mio piano su Gaza"

Donald Trump, ricevendo nello Studio Ovale il premier giapponese Shigeru Ishiba, ha detto che non c'è "nessuna fretta" sul suo controverso piano per Gaza e ha ribadito che non ci sarà bisogno di truppe Usa nella Striscia. 

Hamas: "Israele rilascerà 183 detenuti palestinesi domani"

Israele dovrebbe rilasciare domani 183 prigionieri palestinesi, tra cui 111 residenti di Gaza detenuti dal 7 ottobre 2023. Lo fa sapere Hamas. Dopo la consegna dei nomi dei tre ostaggi israeliani, fa sapere Hamas, "come parte della prima fase dell'accordo di scambio, saranno rilasciati 18 prigionieri condannati all'ergastolo, 54 prigionieri con lunghe pene detentive e 111 prigionieri della Striscia di Gaza detenuti dopo il 7 ottobre", ha affermato il gruppo paramilitare in una nota.

Israele conferma, ricevuta la lista degli ostaggi liberi domani

Israele ha dichiarato di aver ricevuto una lista di ostaggi che Hamas dovrà rilasciare sabato.

Hamas annuncia i nomi degli ostaggi liberati domani

Hamas ha annunciato i nomi dei tre ostaggi israeliani ancora trattenuti nella Striscia che saranno liberati domani. Secondo il portavoce della fazione palestinese Abu Obaida, si tratta di Eli Sharabi, Or Levi e Ohad Ben Ami. Secondo Hamas, la lista con i nomi dei tre ostaggi è stata trasmessa a Israele attraverso i Paesi mediatori.

Netanyahu: "Non c'è futuro per la pace se Hamas resta"

"Non avremo un futuro per Gaza o un futuro per la pace nella nostra parte del mondo se Hamas resterà". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una conferenza stampa congiunta con il presidente della Camera degli Stati Uniti Mike Johnson, sottolineando che lui e Trump hanno parlato di come impedire all'Iran di ottenere un'arma nucleare e assicurarsi che Hamas venga "distrutto". Netanyahu - riporta il Guardian - ha definito "straordinario" l'incontro con Trump all'inizio della settimana. "Sotto la sua guida, le decisioni critiche che dimostrano il suo impegno e l'impegno del popolo americano nei confronti di Israele sono venute alla ribalta all'istante", ha affermato, citando le sanzioni annunciate da Trump alla Corte penale internazionale e la revoca dei divieti sulla fornitura di determinate armi a Israele.

Hamas: "Stop delle escavatrici impedisce il recupero dei corpi degli ostaggi"

Hamas afferma che il blocco da parte di Israele dei macchinari pesanti che entrano a Gaza per rimuovere le macerie causate dalla guerra sta influenzando gli sforzi per estrarre i corpi degli ostaggi. "Impedire l'ingresso di attrezzature e macchinari pesanti necessari per rimuovere 55 milioni di tonnellate di macerie... influirà senza dubbio sulla capacita' della resistenza di estrarre da sotto le macerie i prigionieri morti (ostaggi)", ha detto ai giornalisti Salama Marouf, portavoce dell'ufficio stampa di Hamas a Gaza. 

Mondo: I più letti