
Per il premier israeliano incontro lunedì con l'inviato speciale americano Witkoff e martedì con Trump. Il presidente Usa assicura che "i colloqui in Medio Oriente stanno facendo progressi". Ma “non ho garanzie che la tregua a Gaza tenga”, ha detto Trump nello Studio Ovale. L'Idf: "Distrutte infrastrutture terroristiche a Jenin e un'auto carica di esplosivi pronti per un attentato a Kabatiya, uccisi due terroristi". Il numero due di Hamas a Mosca. L'annuncio di Hezbollah, il 23 i funerali di Nasrallah
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Netanyahu è a Washington. Per il premier israeliano incontro lunedì con l'inviato speciale americano Witkoff e martedì con Trump. Il presidente Usa assicura che "i colloqui in Medio Oriente stanno facendo progressi". Netanyahu rimarrà a Washington fino a sabato sera. Lo scrive Times of Israel che cita il suo ufficio. La decisione è motivata "dalle numerose richieste di incontro da parte di funzionari statunitensi".
Nello Studio Ovale, Trump ha detto di non essere sicuro che il cessate il fuoco a Gaza durerà. "Non ho garanzie che la pace si mantenga", ha detto il presidente. Il suo inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff ha aggiunto: "Finora regge, quindi siamo certamente fiduciosi".
L'Idf conferma: "Distrutte le infrastrutture terroristiche a Jenin e un'auto carica di esplosivi pronti per un attentato a Kabatiya, uccisi anche due terroristi". Il numero due di Hamas è in visita a Mosca. L'annuncio di Hezbollah: "Il 23 i funerali di Nasrallah".
Un medico è stato ucciso a colpi di pistola lunedì sera nella sua clinica nella città settentrionale di Kafr Yasif: è il sesto arabo israeliano morto ammazzato in 24 ore, secondo quando riferiscono i media israeliani che citano la polizia.
Approfondimenti:
- Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza
- Tregua a Gaza, accordo tra Israele e Hamas. Le reazioni internazionali, da Trump a Biden
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La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. LE COSE DA SAPERE
Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania
"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine". IL PIANO
Trump: 'Israele è un Paese piccolo piccolo, non va bene'
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha glissato su una domanda posta da un cronista nello Studio Ovale se appoggerebbe un'eventuale annessione della Cisgiordania da parte di Israele, rispondendo che quest'ultimo è un Paese "piccolo piccolo" e questo "non va bene" e facendo un paragone con la sua penna. Lo scrive il Times of Israel, che riporta una citazione del tycoon. "Non ne parlerò. È certamente un piccolo, un piccolo Paese in termini di territorio. "Vedi questa penna?" ha continua Trump, mostrando la penna che usa per firmare gli ordini esecutivi. "Questa meravigliosa penna sulla mia scrivania è il Medio Oriente, e il coperchietto della penna è Israele. Non va bene, vero? Sai, è una bella differenza. La uso come analogia, è piuttosto accurata, in realtà. È un pezzo di terra piuttosto piccolo. È incredibile cosa sono stati in grado di fare se ci pensi. C'è un sacco di buona, intelligente potenza mentale, ma è un pezzo di terra molto piccolo, non c'è dubbio", ha detto, secondo il Times of Israel.
Libano, 100 mila sfollati: 15 mila edifici lesionati o distrutti
Dopo piu' di due mesi dal cessate il fuoco nel sud del Libano, ci sono ancora piu' di centomila sfollati. Lo riporta l'International Organization for Migration, organismo delle Nazioni Unite. Secondo Un-Habitat, un'altra agenzia umanitaria dell'Onu, sono 15 mila gli edifici danneggiati o distrutti nel sud del Libano, per un totale di otto milioni di tonnellate di macerie.
Netanyahu incontra Musk; focus su intelligenza artificiale
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha incontrato a Washington il miliardario Elon Musk, che è anche a capo del Dipartimento per l'efficienza governativa. Lo ha riferito Ynet, precisando che durante l'incontro si è discusso di come aumentare la cooperazione tra Israele e gli Stati Uniti nel campo dell'intelligenza artificiale. Quello odierno è stato il terzo incontro tra Netanyahu e Musk.
Gaza, le moschee riprese dal drone prima e dopo la guerra
Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO
Medioriente, chi sono le quattro soldatesse israeliane rilasciate
Sono state rilasciate quattro soldatesse israeliane in ostaggio a Gaza. Come confermato dalle Brigate Al Qassam, l'ala armata di Hamas, il rilascio è parte dell'accordo di cessate il fuoco nell'enclave. Si tratta di Liri Albag, 19 anni, Karina Ariev, Daniella Gilboa e Naama Levy, tutte 20enni. La quinta, Agam Berger, rimasta nella Striscia di Gaza, non verrà rilasciata per il momento. Ecco chi sono le soldatesse. CHI SONO
Dall'Egitto partiti oggi 222 camion di aiuti per Gaza
Oggi "222 camion di aiuti sono entrati nei valichi di Al-Awja (Nitzana) e Kerem Shalom in preparazione a un loro ingresso nella Striscia di Gaza". Tra questi (ci sono) 24 autocisterne di carburante": lo ha segnalato il Sis, l'Ufficio stampa del governo egiziano, con un messaggio diffuso al Cairo.
Gaza, migliaia di palestinesi sfollati tornano nel nord della Striscia. FOTO
L'apertura del valico è stata alle 7 ora locale, quando i gazawi hanno potuto iniziare il proprio esodo solo a piedi. I veicoli si sono potuti spostare verso nord dopo un'ispezione a partire dalle 9 ora locale, le 8 in Italia. "Chi è arrivato ci dice che manca l'acqua, l'elettricità, il cibo, le medicine. Le strade non esistono più e quindi mancano i punti di riferimento", racconta un palestinese. "Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro popolo", ha affermato Hamas. LE IMMAGINI
Media: “Netanyahu valuta di rimuovere capo Shin Bet da team negoziati”
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta valutando la possibilità di rimuovere il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, dalla squadra di negoziazione per gli ostaggi. Lo riferisce l'emittente Channel 12 secondo cui un altro alto funzionario dello Shin Bet sostituirebbe Bar. La mossa farebbe seguito all'inserimento da parte di Netanyahu del ministro degli Affari strategici, e stretto alleato, Ron Dermer a capo della squadra, in sostituzione del capo del Mossad, David Barnea. Un alto funzionario israeliano non ha smentito direttamente la notizia, dichiarando al Times of Israel che "al momento non c'è alcun cambiamento nella composizione della squadra negoziale". Nel frattempo però, l'emittente riferisce che Netanyahu ha incontrato Bar durante il fine settimana e, in una conversazione tesa, gli ha comunicato la sua intenzione di cambiare la squadra negoziale. Funzionari hanno riferito che Bar ha lasciato l'incontro visibilmente turbato.
Tregua Medioriente, martedì l'incontro Trump-Netanyahu a Washington. VIDEO
Trump: “Nessuna garanzia che la tregua a Gaza tenga”
Nello Studio Ovale, Trump ha detto di non essere sicuro che il cessate il fuoco a Gaza durerà. "Non ho garanzie che la pace si mantenga", ha detto il presidente. Il suo inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff, presente nello Studio Ovale, ha aggiunto: "Finora regge, quindi siamo certamente fiduciosi"
Onu: oltre il 90% delle scuole di Gaza distrutte
Più del 90% delle scuole di Gaza sono state completamente o parzialmente distrutte, rendendole inutilizzabili. Lo afferma la Relatrice Speciale sul diritto all'istruzione, Farida Shaheed, citata dall'agenzia Wafa. Secondo Shaheed, le scuole sono state ripetutamente attaccate anche dopo essere state trasformate in rifugi per i civili. La relatrice ha sottolineato che la ripresa del sistema educativo di Gaza dipende principalmente dalla fine della guerra e dell'occupazione israeliana. Mentre il secondo semestre dell'anno scolastico è iniziato ieri nei Territori palestinesi, l'istruzione a Gaza rimane completamente bloccata da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Hamas. Shaheed ha anche sottolineato la distruzione di tutte le università di Gaza e dell'archivio centrale contenente 150 anni di documenti storici, oltre alla rovina di 13 biblioteche. "L'istruzione non serve solo ad acquisire competenze, ma anche a sviluppare l'autocomprensione, l'identità collettiva, l'unità sociale e ad andare avanti insieme", ha affermato Shaheed. "Questo è ciò che viene deliberatamente distrutto a Gaza. Insegnanti e studenti hanno subito un trauma immenso durante l'assalto di Israele", ha aggiunto. Per affrontare la crisi, la relatrice Onu ha chiesto programmi di borse di studio su larga scala per gli studenti palestinesi.
Ong: sale a 21 uccisi il bilancio dell'autobomba a Manbij
L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria ha riferito oggi che è salito a 21 uccisi, tra cui donne e tre minori, il bilancio del sanguinoso attentato con autobomba compiuto oggi a Manbij, nel nord della Siria al confine con la Turchia. I feriti sono almeno otto. Sia il governo di Damasco, dominato dall'autoproclamato presidente Ahmad Sharaa (Jolani) sostenuto dalla Turchia, sia le forze curdo-siriane ostili ad Ankara e alleate degli Stati Uniti, hanno condannato l'attentato di Manbij.
Media: "Sei arabo-israeliani uccisi in meno di 24 ore"
Un medico è stato ucciso a colpi di pistola questa sera nella sua clinica nella città settentrionale di Kafr Yasif: è il sesto arabo israeliano morto ammazzato in 24 ore, secondo quando riferiscono i media israeliani che citano la polizia. Le autorità affermano che i sospetti sono fuggiti dalla scena dopo aver aperto il fuoco sul medico. I paramedici arrivati poco dopo lo hanno dichiarato morto sul posto e la polizia ha aperto un'indagine sull'omicidio. Nelle ultime 24 ore si sono verificate due sparatorie mortali. A Lod, nel distretto centrale di Israele, un ragazzo di 14 anni è stato ucciso a colpi di pistola mentre ieri sera, ad Abu Snan, località araba della Galilea, tre giovani sono stati uccisi vicino a un chiosco, in quella che si pensa sia una vendetta per un altro omicidio avvenuto due settimane prima. E ancora, un uomo di 46 anni è stato pugnalato a morte, probabilmente dall'ex cognato, durante una lite ad Abu Ghosh.
Ynet: "Trump guarderà documentario su attacco Hamas del 7 ottobre"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, guarderà un documentario sulle atrocità commesse da Hamas il 7 ottobre prima di incontrare domani il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo scrive l'agenzia di stampa Ynet. Secondo il giornale, l'inviato speciale di Trump Steve Witkoff ha guardato il filmato mentre era in Israele la scorsa settimana ed è rimasto scioccato. Da qui la decisione di farlo vedere anche a Trump. Il documentario di 47 minuti montato dal'Idf sarà ridotto a 20-30 minuti per il presidente, scrive Ynet. Il filmato, proiettato per la prima volta per i giornalisti stranieri in Israele il 23 ottobre 2023, include scene strazianti di omicidi, torture e decapitazioni avvenute durante il massacro di Hamas nel sud di Israele.
Fiano: “C’è un'ondata spaventosa di antisemitismo”
"Non sono rigurgiti, c'è proprio un'ondata spaventosa" di antisemitismo. Lo ha affermato Emanuele Fiano, segretario di Sinistra per Israele ed ex parlamentare Pd, rispondendo a una domanda sul raid antisemita a Milano contro i murales di Edith Bruck, Liliana Segre e Sami Modiano, e sulla protesta delle associazioni pro-Pal contro l'iniziativa 'Affrontare l'antisemitismo, creare la resilienza' organizzata dalla Tel Aviv University a Firenze. "E' un fatto grave che è sempre riemerso in questi ultimi 80 anni, ogni qualvolta in Medio Oriente la guerra si è infuocata", ha detto Fiano, il quale ha parlato a margine dell'incontro "Snodi di politica internazionale in Medio Oriente" a Firenze, con Riccardo Nencini, presidente del Gabinetto Vieusseux, ed Emanuele Cocollini, presidente dell'associazione Italia-Israele Firenze. "Continuo insieme a Sinistra per Israele - ha affermato il presidente dell'associazione - a cercare di far riconquistare a tutto il centrosinistra italiano una visione non distorta, una visione equilibrata, perché il principio fondamentale è che in quella terra si scontrano due diritti, e non un diritto e un torto".
Ordine Malta: "473 milioni di bambini colpiti da guerre"
I bambini colpiti dalle guerre sono stati al centro dell'intervento del Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta, Riccardo Paternò di Montecupo, intervenuto al Summit in Vaticano sui diritti dei bambini. "Sono 473 milioni di bambini colpiti dai conflitti. Sono cifre incredibili se pensiamo che il 20% dei bambini di tutto il mondo vive in zone di conflitto. I numeri variano e spesso contrastano ma, secondo alcune fonti, circa 11.000 bambini sono morti a Gaza nel recente conflitto, ossia una media di 40 bambini al giorno", ha sottolineato Riccardo Paternò di Montecupo. Il Gran Cancelliere ha quindi ricordato che il Sovrano Ordine di Malta è da sempre in prima linea in tutto il mondo, prendendosi cura "della nascita, della nutrizione e dell'educazione dei bambini, con una storica attitudine ad occuparsi della salute attraverso i dispensari che gestisce in Africa (Senegal, Costa d'Avorio, Benin, Camerun, Togo, Guinea Conakry, Burkina Faso, Ciad, Camerun e Repubblica del Congo) e anche in Europa". A Betlemme dal 1989 l'Holy Family Hospital, ospedale di neonatologia gestito dall'Ordine di Malta, è diventato un servizio fondamentale nella regione, con oltre 100.000 nascite. A Gaza, insieme al Patriarcato Latino di Gerusalemme, l'Ordine di Malta ha consegnato da maggio 2024 ad oggi circa 300 tonnellate di aiuti alimentari per migliaia di famiglie, mentre è al lavoro per lanciare al più presto anche un servizio di assistenza sanitaria.
Ufficio Netanyahu: premier prolunga viaggio in Usa fino a sabato
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, rimarrà a Washington fino a sabato sera. Lo scrive Times of Israel che cita il suo ufficio. La decisione è motivata "dalle numerose richieste di incontro da parte di funzionari statunitensi". Il rientro del premier in Israele era previsto per giovedì. Questo cambiamento significa che Netanyahu sarà negli Stati Uniti durante il sabato ebraico e si troverà all'estero quando si prevede che avverrà il prossimo rilascio di ostaggi da Gaza, scrive il quotidiano.
Wafa, coloni assaltano la sede Unrwa a Gerusalemme est
Un gruppo di coloni israeliani ha preso d'assalto la sede dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (Unrwa) nel quartiere di Gerusalemme Est di Sheikh Jarrah. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa. Secondo alcune fonti locali, i coloni hanno preso d'assalto la sede dell'Unrwa, innalzando bandiere israeliane ed esponendo striscioni provocatori nell'ufficio.
L'incidente segue la recente promulgazione di due leggi della Knesset (il Parlamento israeliano), che prendono di mira le operazioni dell'agenzia Onu nei Territori palestinesi. Le leggi, entrate in vigore giovedì scorso, sono destinate a privare decine di migliaia di rifugiati palestinesi di servizi essenziali, tra cui l'istruzione e l'assistenza sanitaria. La prima norma vieta le attività dell'Unrwa all'interno delle aree sotto la sovranità israeliana, il che include l'interruzione delle operazioni dell'agenzia e la chiusura dei suoi uffici. La seconda legge vieta qualsiasi interazione con l'agenzia, limitando fortemente la sua capacità di fornire aiuti e supporto ai rifugiati palestinesi nella regione.
Mo: Steinmeier a Riad, colloquio con bin Salman
Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha incontrato a Riad il principe ereditario saudita Mohamed bin Salman durante la prima tappa della sua visita di tre giorni in Medio Oriente, che lo porterà anche in Giordania e Turchia. Accolto con gli onori militari, Steinmeier ha poi avuto un colloquio con bin Salman che avrebbe avuto al centro il futuro della Siria del dopo-Assad e la situazione nella Striscia di Gaza. Steinmeier è il primo presidente tedesco a recarsi in visita nella monarchia del Golfo. Il viaggio era previsto per lo scorso novembre ma era stato rinviato per la situazione politica in Germania.
Media, Netanyahu valuta rimuovere capo Shin Bet da team negoziale
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, sta valutando la possibilità di rimuovere il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, dal team negoziale per il cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce l'emittente israeliana Canale 12, precisando che il suo posto verrebbe preso dal ministro degli Affari strategici, Ron Dermer.
Vicario Custodia Terra Santa, 'la pace primo diritto dei bambini'
"La pace è il diritto principale dei bambini". E' l'ammonimento padre Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia di Terra Santa, intervenendo al summit internazionale sui diritti dei bambini in corso in Vaticano.
"La guerra iniziata sedici mesi - ha detto - ha portato morte e distruzione, ha moltiplicato la sofferenza dei bambini palestinesi e dei bambini israeliani. La pace è il diritto fondamentale dei bambini, che devono essere allontanati da qualsiasi cultura che incita all’odio e alla violenza”,
“A Gaza i bambini hanno sofferto la fame, la sete, il freddo, il caldo, la mancanza di cura e di istruzione - ha denunciato padre Faltas -. Sono mancati i bisogni e i diritti essenziali. La tregua e la tanta desiderata pace potranno dare sollievo alle necessità fisiche e materiali dei bambini, ma sarà difficile cancellare i traumi visibili e invisibili che hanno lasciato sul corpo e la mente dei bambini. Tanti bambini sono nati in questi sedici mesi di guerra: la vita che risplende tra le macerie sia segno di speranza. Sono tanti i bambini morti in questi sedici mesi, tanti non hanno avuto la possibilità di salvarsi. Per il secondo anno consecutivo i bambini non possono andare a scuola, perché le scuole sono state distrutte. Trentanovemila ragazzi non hanno potuto affrontare gli esami di maturità, e sarà così per tanti di loro anche quest’anno. Non vedono il loro futuro e stanno perdendo la speranza del futuro”.
Trump guarderà documentario su 7/10 prima incontro con Netanyahu
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, guarderà un documentario sul massacro del 7 ottobre prima dell'incontro di domani alla Casa Bianca con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo ha riferito Ynet, precisando che l'inviato di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha visto il filmato la scorsa settimana mentre si trovava in Israele rimanendone scioccato. Sarebbe stato proprio Witkoff a insistere affinché anche il presidente veda il documentario. Sempre secondo Ynet, Trump assisterà a una versione ridotta del documentario che durerà circa 20-30 minuti. Proiettato per la prima volta davanti ai giornalisti stranieri in Israele il 23 ottobre 2023, include scene di omicidi, torture e decapitazioni da parte di Hamas, compresi video girati dalle bodycam dei miliziani palestinesi.
Smotrich: Lasciare corridoio Philadelphi è linea rossa
"Lasciare il corridoio Philadelphi e' una linea rossa per me". E' l'avvertimento lanciato dal ministro delle Finanze israeliano e leader dell'estrema destra, Bezalel Smotrich, al premier Benjamin Netanyahu, alla vigilia del suo incontro con il presidente Usa Donald Trump a Washington. "Mi oppongo a molte parti dell'accordo, abbiamo rinunciato a una leva molto grande per proseguire con l'accordo", ha continuato il leader di Sionismo religioso, ribadendo di non aver intenzione di mollare. "Questa guerra finira' senza piu' Hamas", ha affermato Smotrich, chiedendone la resa e la smilitarizzazione della Striscia.
Hamas, siamo pronti per il secondo round di colloqui
Hamas si dice "pronto" per il secondo round di colloqui con Israele per la realizzazione della fase due dell'accordo sul cessate il fuoco. Lo riferisce un funzionario di Hamas.
Hamas, i 2 cittadini russo-israeliani saranno rilasciati presto
Un alto funzionario di Hamas, Moussa Abu Marzouk, afferma che il russo israeliano Maxim Herkin, rapito a Gaza durante il festival Nova il 7 ottobre 2023, sarà rilasciato in via prioritaria nella seconda fase dell'accordo e che anche l'altro ostaggio Sasha Trufanov, cittadino russo e israeliano, verrà rilasciato a breve. Lo riportano i media israeliani.
Abu Mazen: "In Cisgiordania in corso una pulizia etnica" (2)
Abu Rudeineh ha aggiunto che 29 palestinesi sono stati uccisi nell'operazione delle Idf in Cisgiordania, centinaia sono stati feriti e arrestati, interi quartieri sono stati distrutti nei campi profughi di Jenin e Tulkarm e migliaia di persone hanno abbandonato le loro case. "Invitiamo l'amministrazione americana a intervenire prima che sia troppo tardi per fermare l'attacco israeliano in corso contro il nostro popolo e la nostra terra, che porterà a un'espulsione incontrollabile e a un'escalation, e tutti ne pagheranno le conseguenze", ha affermato. "Il popolo palestinese non accetterà alcun piano, né per l'espulsione dei cittadini né per uno stato alternativo, e minacciare il nostro popolo non aiuterà nessuno".
Hamas a Mosca, promette liberazione ostaggio russo
La delegazione di Hamas giunta a Mosca per una serie di colloqui sul conflitto a Gaza ha portato in dono la risposta positiva a una richiesta del presidente Vladimir Putin: la liberazione di un ostaggio con cittadinanza russa e israeliana, Alexandr Trufanov. "Trufanov sarà certamente rilasciato presto, anche se è un soldato", ha dichiarato a Ria Novosti Musa Abu Marzuk, membro dell'ufficio politico di Hamas. "Questo è il nostro gesto in risposta alla posizione della Russia sulla questione palestinese", ha aggiunto Marzuk che ha in agenda un incontro con il viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov. Trufanov, 29 anni, e' stato rapito a Niz Or insieme alla compagna, alla madre e alla nonna il 7 ottobre 2023, mentre il padre era stato ucciso. La madre e la nonna sono state rilasciate alla fine di novembre, al primo scambio di prigionieri dopo l'accordo di tregua. Secondo quanto comunicato oggi dal Cremlino, Putin non riceverà la delegazione di Hamas.
Anp, 70 palestinesi uccisi da Israele da inizio 2025
Sono 70 i palestinesi uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania dall'inizio del 2025. Lo ha reso noto il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese. "Settanta martiri in Cisgiordania dall'inizio di quest'anno", ha dichiarato il ministero, in un comunicato in cui si elencano tra le vittime anche 10 bambini, una donna e due anziani. Il ministero ha spiegato che sono tutte vittime "dell'occupazione israeliana".
Trump: "Colloqui stanno progredendo, con Netanyahu incontri importanti"
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rivelato che i colloqui con Israele e altri Paesi sul Medio Oriente stanno “progredendo”, in vista delle discussioni a Washington sulla prossima fase del cessate il fuoco a Gaza.
"Le discussioni sul Medio Oriente con Israele e vari altri Paesi stanno procedendo. Bibi (Benjamin) Netanyahu verrà martedì e credo che abbiamo in programma alcuni incontri molto importanti", ha detto Trump ai giornalisti.
Anp: "Palestinesi non accetteranno patria alternativa"
I palestinesi non accetteranno "alcun piano, che si tratti di spostamento o di una patria alternativa" e "minacciare" i palestinesi "non sarà di beneficio per nessuno, ma porterà solo a una distruzione generalizzata qui o nella regione, oggi o domani". Lo afferma il portavoce della presidenza dell'Autorità palestinese, Nabil Abu Rudeineh, in dichiarazioni riportate dall'agenzia palestinese Wafa.
Abu Mazen: "In Cisgiordania in corso una pulizia etnica"
L'ufficio del presidente palestinese Abu Mazen ha denunciato come "pulizia etnica" l'operazione militare israeliana in corso in Cisgiordania e ha esortato gli Stati Uniti a intervenire. In una dichiarazione, il portavoce Nabil Abu Rudeineh ha affermato che la presidenza "ha condannato l'espansione della guerra globale delle autorità di occupazione contro il nostro popolo palestinese in Cisgiordania, per attuare i loro piani volti allo sfollamento dei cittadini e alla pulizia etnica".
Hamas: "Ostaggio russo Trufanov sarà liberato a breve"
L'ostaggio russo Alexander Trufanov sarà liberato ''nel prossimo futuro'' dalla Striscia di Gaza, mentre i termini del rilascio di Maxim Kharkin, nato in Donbass, saranno discussi ''nella seconda fase dell'accordo''. Lo ha dichiarato alla Ria Novosti il vice capo dell'ufficio politico di Hamas, Musa Abu Marzouk, in visita a Mosca. "Trufanov verrà sicuramente rilasciato nel prossimo futuro. Nonostante sia un militare, verrà liberato nella prima fase dell'accordo. Questo è la nostra risposta alla posizione della Russia sulla questione palestinese", ha affermato Marzouk. ''Kharkin è un prigioniero di guerra e le trattative per la sua liberazione saranno condotte nella seconda fase, non nella prima. Ci sono molti dettagli da discutere, ma ci impegnamo perché il suo nome sia in cima alla lista", ha detto Marzouk.
Peskov: "Prosegue dialogo con Damasco su basi russe nel Paese"
Funzionari russi stanno continuando i colloqui con la nuova leadership di Damasco a proposito del destino delle due basi russe presenti in Siria. Lo ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa. Le basi russe in Siria sono quella navale a Tartous e la base aerea di Hmeimim, vicino alla città portuale di Latakia. Mosca, che ha sostenuto il regime di Bashar al-Assad, è intenzionata a mantenere le due basi in Siria anche con la nuova amministrazione guidata dal presidente ad interim Ahmed al-Sharaa.
La Turchia è "totalmente contraria" al piano Trump per Gaza
La Turchia è "totalmente contraria" alla proposta del presidente americano Donald Trump di espellere dalla Striscia di Gaza la popolazione palestinese, ricollocando i profughi in Egitto, Giordania e altri Paesi. Una proposta che, secondo il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, viola apertamente il diritto umanitario internazionale. Fidan si trova attualmente in Qatar per una missione durante la quale ha incontrato anche il proprio collega Mohammed bin Abdulrahman al Thani. Una due giorni di incontri con al centro proprio il cessate il fuoco a Gaza e gli sviluppi in Siria. "Siamo totalmente contrari alla proposta del presidente Trump. Si tratta di un piano in assoluto spregio del diritto umanitario internazionale. Chiedo alla comunità internazionale di schierarsi compatta contro questa proposta", ha dichiarato Fidan.
Siria, Al-Jolani domani ad Ankara da Erdogan
Il presidente del governo siriano ad interim, Ahmed Al-Sharaa (Al-Jolani), è atteso domani nella capitale turca Ankara, dove è stato invitato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. L'annuncio è arrivato dall'ufficio della presidenza turca, che specifica che il leader turco ha invitato Al-Jolani per parlare degli ultimi sviluppi in Siria, di cooperazione in ambito economico, energetico e infrastrutturale e della ricostruzione del Paese. Jolani ha compiuto ieri una missione in Arabia Saudita, il primo viaggio all'estero da presidente ad interim della Siria nata dalla caduta del regime della famiglia Assad. Lo attende ora Erdogan, divenuto negli ultimi mesi una figura chiave per delineare il futuro della Siria.
Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. L'APPROFONDIMENTO
Netanyahu è a Washington, domani incontrerà Trump
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è da ieri sera a Washington per incontrare l'alleato americano Donald Trump, prima visita con un leader straniero per il presidente statunitense dal suo insediamento, simbolo dell'alleanza indissolubile tra i due Paesi. La visita coincide con la ripresa programmata questa settimana dei negoziati tra i mediatori Israele e Hamas sulla seconda fase del cessate il fuoco a Gaza, che dovrebbe consentire la liberazione degli ultimi ostaggi detenuti dal movimento islamista palestinese e la fine della guerra. Oggi il Netanyahu incontrera' Steve Witkoff, inviato speciale di Donald Trump per il Medio Oriente, che parlerà più avanti questa settimana con il primo ministro del Qatar e con alti funzionari egiziani, che stanno mediando insieme agli Stati Uniti. Mercoledì sarà la volta del Segretario alla Difesa Pete Hegseth e giovedì dei leader del Congresso, tra cui il leader della maggioranza del Senato e il presidente della Camera. Domani è previsto l'incontro con Trump, il leader israeliano discuterà "della vittoria contro Hamas, del ritorno di tutti i nostri ostaggi e della lotta contro l'asse iraniano in tutte le sue dimensioni", ha dichiarato prima di volare negli Stati Uniti.
L'Iran avverte: "La proposta di Trump sui palestinesi equivale a pulizia etnica"
L'Iran, attraverso il portavoce diplomatico Emsail Baghaei, ha dichiarato che la proposta del presidente statunitense Donald Trump di trasferire i palestinesi dalla Striscia di Gaza in Egitto e Giordania equivale a una “pulizia etnica”.
“Credo che la comunità internazionale debba aiutare i palestinesi a garantire il loro diritto all'autodeterminazione, piuttosto che promuovere altre idee che equivarrebbero alla pulizia etnica”, ha dichiarato Baghaei in conferenza stampa.

©Ansa
Medio Oriente, Tajani: "Bambini vittime dell'odio, porteremo in Italia 30 malati di tumore"
''L'Italia continuerà a fare il suo dovere'' per proteggere ''i bambini israeliani e palestinesi'' che ''sono vittime innocenti dei grandi, di quanti non comprendono quanto male facciano colpendo la società civile''. In particolare, ''verranno portati in Italia trenta bambini palestinesi malati di tumore segnalati dal cardinale Pizzaballa e dal centro Giovanni XXIII''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al Summit Internazionale dei diritti dei bambini presieduto da Papa Francesco nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, Città del Vaticano.
Tajani ha poi annunciato che ''in settimana sarò al porto di Ashdod con le navi italiane che realizzano il progetto Food for Gaza''. A questo proposito il titolare della Farnesina ha voluto ''ringraziare la Regina Rania per il sostegno fornito dalla Giordania nel portare aiuti'' alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza.
Accanto ai bambini palestinesi, Tajani ha voluto ricordare ''i bambini israeliani che sono stati aggrediti e uccisi'' durante l'assalto di Hamas del 7 ottobre del 2023 e quelli che sono ''ancora in ostaggio'' nella Striscia di Gaza, facendo riferimento ai fratelli Ariel e Kfir Bibas.
Media: "Israele rifiuta fase due della tregua senza sradicamento di Hamas"
L'obiettivo del premier israeliano Benyamin Netanyahu nel suo incontro con il presidente Usa Donald Trump a Washington è di assicurarsi il pieno supporto degli Stati Uniti per perseguire lo "sradicamento" di Hamas: lo scrive Haaretz citando un membro della delegazione del premier israeliano. Il giornale riferisce che la fonte ha rifiutato di impegnare Israele ad adempiere ai suoi obblighi nella seconda fase dell'accordo sulla tregua - ritirandosi completamente dalla Striscia di Gaza e dal corridoio di Filadelfia - senza raggiungere questo obiettivo. L'ufficio del premier ha affermato che i negoziati sulla seconda fase inizieranno oggi con l'incontro a Washington tra Netanyahu e Steve Witkoff, inviato di Trump in Medio Oriente. Una fonte vicina alle discussioni ha affermato che l'amministrazione Trump agirà per garantire che Netanyahu porti avanti i negoziati, nonostante le sue precedenti dichiarazioni sul ritorno al combattimento al termine della prima fase dell'accordo e la sua opposizione al passaggio alla seconda fase.
Al via la missione di Steinmeier in Arabia Saudita, Giordania e Turchia
Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier è in missione oggi in Arabia Saudita, prima tappa del tour di tre giorni che lo porterà anche in Giordania e in Turchia. Obiettivo della missione, verificare la situazione nella regione dopo la deposizione del regime di Bashar al-Assad e fare il punto sulla situazione nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l'ufficio del presidente tedesco.
Primo incontro ufficiale, oggi a Riad, quello con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Mbs). Domani Steinmeier raggiungerà la Giordania, dove incontrerà i militari tedeschi di stanza nella base al-Azraq. In programma anche un incontro tra il presidente tedesco e il re giordano Abdullah II.
Mercoledì, ultimo giorno della sua missione, Steinmeier si recherà in Turchia dove in serata inconterà il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Siria, autobomba contro lavoratrici nel nord: 15 morti e 15 feriti
E' di almeno 15 morti, di cui 14 donne e un uomo, e altrettanti feriti il bilancio dell'esplosione di una autobomba alla periferia di Manbij, nella zona rurale del nord est della Siria a est di Aleppo. Lo riporta l'emittente al-Arabiya citando la difesa civile siriana, i Caschi bianchi.
Un suzuki carico di esplosivo è saltato in aria al passaggio di un bus che trasportava 30 lavoratrici. La maggior parte delle vittime è proprio costituita da donne che stavano andando a lavorare nei campi. LEGGI L'ARTICOLO
Trump: "I colloqui stanno progredendo, con Netanyahu incontri importanti"
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rivelato che i colloqui con Israele e altri Paesi sul Medio Oriente stanno “progredendo”, in vista delle discussioni a Washington sulla prossima fase del cessate il fuoco a Gaza.
"Le discussioni sul Medio Oriente con Israele e vari altri Paesi stanno procedendo. Bibi (Benjamin) Netanyahu verrà martedì e credo che abbiamo in programma alcuni incontri molto importanti", ha detto Trump ai giornalisti.
L'Idf annuncia esercitazioni militari in Alta Galilea
L'Idf ha annunciato che condurrà un'esercitazione per tutta la giornata nell'Alta Galilea, nel nord di Israele, un'area ancora parzialmente in stato di guerra dopo mesi di combattimenti contro Hezbollah in Libano. Lo riporta il Times of Israel, secondo cui l'esercito israeliano ha avvertito i civili nell'area che potrebbero vedere un aumento dell'attività militare, ma "non c'è preoccupazione per incidenti di sicurezza", afferma l'Idf in una dichiarazione. L'annuncio è stato fatto un giorno dopo che il ministro della Difesa Israel Katz ha visitato le postazioni militari israeliane nel Libano meridionale - destinate a essere ritirate in base all'accordo di cessate il fuoco firmato a novembre - e ha minacciato che Israele potrebbe adottare misure dure se gli attacchi transfrontalieri dei droni non dovessero cessare.
Medioriente, Netanyahu in Usa per incontrare Trump. VIDEO
Trump: "I colloqui in Medio Oriente stanno facendo progressi"
Donald Trump ha detto che "i colloqui in Medio Oriente con Israele e altri interlocutori stanno facendo progressi". Il presidente americano riceverà domani (martedì) alla Casa Bianca il premier israeliano Benjamin Netanyahu, arrivato ieri sera a Washington.