Guerra Israele Medio Oriente, Idf autorizza piani per ritiro truppe da aree di Gaza. LIVE

live Mondo
©Ansa

Secondo Haaretz, l'esercito israeliano ha autorizzato un piano per ritirare rapidamente le truppe da vaste aree della Striscia, mentre sono in corso colloqui per la liberazione degli ostaggi. Secondo il giornale israeliano, l'esercito ha studiato diversi modi per ritirare le truppe da Gaza, anche attraverso il corridoio di Netzarim. Sette soldati israeliani sono stati uccisi e 30 feriti oggi nelle battaglie di Gaza. Proteste antigovernative e per il rilascio degli ostaggi stasera in tutto Israele

LIVE

Mo: Gaza, 'più di 46.500 morti da inizio guerra'

Sarebbero più di 46.500 i morti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023, dall'avvio delle operazioni militari israeliane contro Hamas in risposta all'attacco di quel giorno in Israele. Lo denuncia il ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì in mano a Hamas. L'ultimo bollettino riportato dalla tv satellitare al-Jazeera parla di almeno 32 palestinesi morti nelle ultime 24 ore e di 499 ulteriori decessi non segnalati in precedenza, che portano il totale a 46.537 vittime. In più di 15 mesi di guerra i feriti sarebbero 109.571. 

Siria, al-Sharaa a Mikati: 'Vogliamo relazioni strategiche con Libano'

Instaurare relazioni "strategiche durature" con il Libano. E' quanto ha auspicato il leader siriano de facto, Ahmed al-Sharaa, ricevendo a Damasco il primo ministro libanese ad interim, Najib Mikati, a pochi giorni dall'elezione nel Paese dei Cedri del nuovo presidente, Joseph Aoun, dopo oltre due anni di vuoto istituzionale. "Ci saranno relazioni strategiche durature, con grandi interessi comuni", ha affermato al-Sharaa, aggiungendo che l'elezione di Aoun porterà a una "situazione stabile" in Libano. "Cercheremo di risolvere tutti i problemi attraverso la consultazione e il dialogo", ha aggiunto.

Mikati: confine con la Siria una delle priorità per Beirut

Il premier libanese Najib Mikati, nella sua prima visita a Damasco dopo la caduta del regime di Bashar al Assad, ha detto che la demarcazione dei confini terrestri e marittimi con la vicina Siria sarà una delle "priorità" per il suo governo. Lo ha affermato dopo l'incontro con il nuovo leader siriano Ahmad al-Sharaa, nome di battaglia Abu Mohamed Jolani. La Siria di Assad si è rifiutata per decenni di demarcare i confini con il Paese vicino. Al Jolani, da parte sua, ha detto che "la nuova dirigenza siriana auspica relazioni durature con il Libano dopo l'elezione di Aoun a presidente".

Ministero Salute Hamas, a Gaza 32 morti in 48 ore

Il ministero della Salute del governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha dichiarato che almeno 32 persone sono state uccise nelle ultime 48 ore nel territorio palestinese, teatro da oltre 15 mesi della guerra con Israele. Ciò porta il bilancio totale delle vittime a 46.537. I feriti dall'inizio della guerra sono 109.571. Il ministero ha affermato di aver aggiunto 499 persone al conteggio dei decessi avvenuti negli ultimi mesi, per le quali finora aveva solo dati incompleti. Uno studio pubblicato sulla rivista medica britannica The Lancet stima che il numero dei morti a Gaza durante i primi nove mesi della guerra tra Israele e Hamas sia stato circa il 40% più alto di quello registrato dalle autorità sanitarie.

Inviato Trump arrivato in Israele, vedrà Netanyahu

E' arrivato in Israele l'inviato per il Medio Oriente del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, per colloqui sul cessate il fuoco a Gaza ed il rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito sul social X il giornalista di Axios, Barak Ravid, citando una fonte a conoscenza dei dettagli della visita di Witkoff, che ieri ha incontrato il premier e primo ministro del Qatar. Un funzionario israeliano ha precisato che nelle prossime ore l'inviato di Trump vedrà il primo ministro, Benjamin Netanyahu.

Media, Netanyahu verso ok a visita capo Mossad a Doha

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, sarebbe orientato a dare il via libera a una missione a Doha del capo del Mossad, David Barnea, che potrebbe raggiungere già stasera la capitale del Qatar per unirsi ai colloqui mirati a siglare un accordo sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo hanno indicato due fonti coinvolte nei negoziati citate da Channel 13, le quali sostengono che la probabile decisione di Netanyahu arriva in un contesto di "generali cauti progressi" nei colloqui in Qatar. 

Hamas: bilancio Gaza a 46.537 morti e 109.571 feriti

Il bilancio  della guerra a Gaza è arrivato a 46.537 morti e 109.571 feriti. Lo ha  riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas,  secondo il quale 32 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 48 ore.  Nel bilancio sono stati aggiunti anche 499 decessi non segnalati in  precedenza, ha affermato il ministero.

Iran, svelato deposito sotterraneo per "nuovi missili speciali"

L'Iran ha  svelato un deposito sotterraneo di armi dove troveranno posto "nuovi  missili speciali". Lo ha riferito Jerusalem Post, citando l'agenzia  iraniana Tasnim che ha diffuso un video nel quale si vedono il  comandante dei Guardiani della Rivoluzione islamica, Hossein Salami, e  il generale Amir Ali Hajizadeh mentre visitano la struttura. Hajizadeh ha descritto il deposito come un "vulcano dormiente"  all'interno del quale ci sarebbe anche un certo numero di missili a  lungo raggio superficie-superficie Qadr. Il video è stato diffuso dopo  che la Repubblica islamica ha tenuto questa settimana imponenti  esercitazioni militari, tra cui a Teheran dove i Pasdaran hanno  sfilato con veicoli e armi pesanti.

Libano, presto visita in Arabia Saudita del presidente

Sarà in Arabia Saudita il nuovo presidente libanese, Joseph Aoun, eletto due giorni fa dal Parlamento di Beirut, dopo oltre due anni di vuoto di potere. Lo ha reso noto la presidenza libanese, precisando che Aoun è stato invitato nella monarchia del Golfo dal principe ereditario Mohammed bin Salman durante un colloquio telefonico.

Prima visita di un premier libanese in Siria da inizio guerra Mikati a Damasco

Il primo ministro libanese Najib Mikati è arrivato sabato a Damasco per la sua prima visita ufficiale da quando la coalizione guidata dagli islamisti ha preso il potere in Siria. La visita di Mikati è anche la prima di un capo di governo libanese dallo scoppio del conflitto nella vicina Siria nel 2011.

Siria, intelligence: sventato attentato Isis a santuario sciita

Le  nuove autorità siriane hanno sventato un tentativo dei jihadisti  dell'Isis di far saltare in aria il santuario sciita di Sayyida Zainab  in un sobborgo di Damasco. Lo ha riferito una fonte dell'intelligence  siriana all'agenzia di stampa statale Sana, aggiungendo che sono state  arrestate diverse persone.

Inviato Trump a Doha, con premier Qatar colloquio su tregua a Gaza e sviluppi regione

Gli "ultimi sviluppi nella regione" e, "in particolare, l'impegno per arrivare a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza". Questo, secondo quanto reso noto nelle ultime ore dal ministero degli Esteri del Qatar, l'oggetto del colloquio di ieri a Doha tra Steve Witkoff, che sarà l'inviato per il Medio Oriente del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, e il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani. Da Doha non sono stati diffusi altri dettagli sul colloquio e prosegue la mediazione nelle difficili trattative per un accordo tra Israele e Hamas che porti anche alla liberazione degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. "Si scatenerà l'inferno" in Medio Oriente se Hamas non rilascerà gli ostaggi prima del 20 gennaio, ha detto Trump nei giorni scorsi in vista del suo ritorno alla Casa Bianca.

Siria, premier libanese Mikati arrivato a Damasco

Il premier libanese Najib Mikati è arrivato a Damasco per la prima visita  dallo scoppio della guerra civile siriana nel 2011. Il capo di governo  di Beirut è stato invitato da Ahmad al-Jolani, il leader della  coalizione di ribelli che all'inizio di dicembre hanno fatto cadere il  regime di Bashar al-Assad.

Vice capo esercito Israele chiede di lasciare incarico

Il vice capo  di Stato maggiore israeliano, Amir Baram, ha chiesto di lasciare il suo  incarico anticipatamente, alla fine di febbraio. In una lettera al capo  di Stato maggiore, Herzl Halevi, Baram ha sostenuto che l'intensità dei  combattimenti a Gaza si è attenuata e che ora la sua "capacità di  contribuire come vice capo di Stato maggiore è limitata". Proprio a causa della guerra nella Striscia, ha ricordato, aveva  accettato la richiesta dell'Idf di estendere il mandato di sei mesi  oltre i soliti due anni. "Non ho intenzione di ricoprire questa  posizione per tre o quattro anni interi", cioè un doppio mandato, ha  aggiunto, riferendo di essere disposto a svolgere qualsiasi ruolo  nell'apparato della difesa.

Idf: intercettato razzo lanciato da Gaza su Kerem Shalom

E' stato  intercettato un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza meridionale verso  l'area di Kerem Shalom, dove sono risuonate le sirene. Lo ha riferito  l'esercito israeliano, precisando che non ci sono segnalazioni di feriti  o danni.

Premier libanese atteso a Damasco, incontra autorità del dopo-Assad

E' atteso a Damasco il premier ad interim libanese, Najib Miqati, che nella capitale siriana incontrerà il nuovo leader Ahmed al-Sharaa. Miqati è alla guida di una delegazione di cui fanno parte, come riportano i media libanesi, il ministro degli Esteri, Abdallah Bou Habib, il numero uno della Sûreté générale, Elias Baissari, e il capo dell'intelligence militare, Tony Kahwagi. Due giorni fa il Parlamento di Beirut, dopo oltre due anni di vuoto di potere, ha eletto il nuovo presidente del Paese dei Cedri, Joseph Aoun, che dovrà poi nominare un nuovo premier per andare verso la formazione del nuovo governo. Secondo le notizie riportate ieri dai media del Paese dei Cedri, al-Sharaa ha invitato Miqati nella capitale siriana durante un colloquio telefonico avvenuto a inizio mese.-



Soccorritori: 4 palestinesi uccisi in attacchi israeliani a Gaza

Quattro palestinesi sono stati uccisi e molti altri feriti in attacchi aerei israeliani su Gaza City, secondo quanto riferito da fonti dei soccorritori all'agenzia turca Anadolu. Una fonte medica ha riferito che tre palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in un attacco aereo su un appartamento vicino alla moschea di Al-Kanz nel quartiere di Al-Rimal, a ovest di Gaza City. Un altro palestinese è stato ucciso e molti altri feriti in un attacco su un appartamento nel quartiere di Al-Zeitoun, a est di Gaza City, secondo i team della difesa civile. Nel frattempo, la difesa civile di Gaza ha annunciato la sospensione delle operazioni di diversi veicoli antincendio e di soccorso a causa della mancanza di forniture di manutenzione e pezzi di ricambio. In una dichiarazione, il servizio ha affermato che le forze israeliane "hanno distrutto la maggior parte delle attrezzature e dei pezzi di ricambio disponibili sul mercato locale che in precedenza soddisfacevano le minime esigenze di manutenzione dei nostri veicoli. Hanno anche distrutto la nostra scorta di forniture per le riparazioni". La difesa civile ha chiesto ai gruppi umanitari internazionali e regionali di fornire urgentemente quanto necessario prima che tutte le operazioni si interrompano.

Biden: stiamo facendo progressi sugli ostaggi a Gaza

"Stiamo facendo dei progressi reali sugli ostaggi a Gaza". Lo ha detto il presidente Joe Biden riferendo di aver parlato oggi con i negoziatori.

Moglie ostaggio chiede ad Hamas video marito

Sharon  Cuneo, ex ostaggio di Hamas liberata nel novembre 2023, ha chiesto al  gruppo militante palestinese di trattare umanamente il marito David  ancora a Gaza e di inviarle un video in cui lo si vede per avere prova  che sia in vita. "Mi chiamo Sharon Cuneo e mio marito David Cuneo è a Gaza", afferma  la donna in arabo in un video. "Sapete che l'Islam considera i  prigionieri tra i gruppi vulnerabili che meritano pietà, benevolenza e  cura, come i poveri e gli orfani, e devono essere trattati umanamente  per avere cura dei loro diritti e proteggere la loro umanità. Vi chiedo  un video di David per vederlo. Grazie". Dopo il recupero dei corpi di altri due ostaggi, padre e figlio,  morti mentre si trovavano a Gaza, sono ancora 98 i rapiti nelle mani dei  gruppi terroristici nella Striscia.

Silli: liberazione Sala conferma alto livello della diplomazia

Per il corpo diplomatico italiano la liberazione di Cecilia Sala "significa la conferma del grandissimo livello che da anni contraddistingue il lavoro dei diplomatici e della nostra intelligence rispetto a tanti altri Paesi del mondo e dà grandissimo lustro all'impegno diretto di Meloni e Tajani, che non hanno sbagliato una virgola". Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli, intervistato dal Qn. Per quanto riguarda gli altri 'casi Sala' nel mondo, non ce n'è "nessuno di questa portata, ma ci sono tante situazioni particolari che vengono monitorate e tanti casi che vengono risolti dai nostri diplomatici senza grande visibilità. L'Italia garantisce un'attenzione molto più alta di altri Paesi a chi risiede all'estero, al momento sette milioni di persone", ha spiegato Silli.

Mondo: I più letti