Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha accusato l'esercito israeliano di aver aperto il fuoco, ieri, su uno dei suoi convogli nel territorio palestinese, denunciando un nuovo "fatto inaccettabile". Inviato Usa: "Le forze di Israele iniziano il ritiro dal Sud del Libano". Israele intanto ha riferito che Hamas finora non ha rivelato quali siano le condizioni dei 34 ostaggi israeliani che si dichiara pronta a liberare nella prima fase di un eventuale accordo di cessate il fuoco a Gaza
Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha accusato l'esercito israeliano di aver aperto il fuoco, ieri, su uno dei suoi convogli nel territorio palestinese, denunciando un nuovo "fatto inaccettabile". Il convoglio di tre veicoli "chiaramente" identificati "è stato preso di mira nonostante avesse ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie dalle autorità israeliane", ha osservato il Wfp in una nota.
L'inviato degli Stati Uniti in visita Amos Hochstein ha affermato che le forze israeliane hanno iniziato a ritirarsi dalla città di confine del Libano meridionale di Naqura. "L'esercito israeliano ha iniziato il suo ritiro da Naqura. Questi ritiri continueranno finchè tutte le forze israeliane non saranno completamente fuori dal Libano e mentre l'esercito libanese continua a schierarsi a sud e fino alla Linea Blu".
Israele ha detto che Hamas finora non ha rivelato quali siano le condizioni dei 34 ostaggi israeliani che si dichiara pronta a liberare nella prima fase di un eventuale accordo di cessate il fuoco a Gaza.
Approfondimenti:
- Siria, caduta del regime di Assad: festeggiamenti per le strade di Damasco
- Bashar al-Assad, chi è il presidente della Siria "cacciato" dai ribelli jihadisti
- Abu Muhammad al-Jolani, il ritratto del leader dei ribelli jihadisti in Siria
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Cantante iraniana Parastoo Ahmadi sfida regime esibendosi all'aperto senza hijab. VIDEO
L'artista si è esibita un un "concerto immaginario" senza pubblico, in un patio, accompagnata da tre musicisti uomini, con i capelli sciolti e un vestito che lasciava le spalle scoperte. Un "atto di resistenza", come lei stessa lo ha definito, condividendo il filmato della sua esibizione online. Secondo l'agenzia di stampa iraniana è stato "aperto un procedimento contro la cantante" per aver infranto la legge. LA VICENDA
Siria, distrutto dalle autorità un milione di pillole di Captagon, la droga della jihad
Le autorità hanno distrutto le scorte di alcol, cannabis, captagon e hashish del regime per "proteggere la società siriana" e "tagliare le rotte di contrabbando utilizzate dalle aziende della famiglia Assad", ha detto all'Afp un funzionario delle forze di sicurezza siriane. LEGGI L'ARTICOLO
Iran, l’arresto di Cecilia Sala è un caso di diplomazia degli ostaggi? Cosa sappiamo
Non si fermano le voci secondo cui la vicenda della giornalista Cecilia Sala, arrestata a Teheran lo scorso 19 dicembre, potrebbe essere un nuovo caso di “diplomazia degli ostaggi”. La pratica consiste nell’arresto arbitrario (o comunque con motivi deboli) di cittadini stranieri da parte dell’Iran, per poi utilizzarli come leva per ottenere favori da parte degli Stati di nazionalità dei fermati oppure per arrivare alla liberazione di detenuti iraniani all’estero. L'ANALISI
Carcere di Evin, pestaggi e 20 persone in una cella. I racconti degli ex detenuti
Una coperta utilizzata come letto, distesa sul pavimento di cemento; il chador come lenzuolo; 30 minuti d'aria in un piccolo cortile e per non più di 4 giorni a settimana. Sono solo alcune delle condizioni di detenzione a Evin, il carcere iraniano a nord di Teheran dove è trattenuta anche Cecilia Sala. Ecco i racconti diretti, di chi ci è stato, e quelli indiretti che arrivano tramite la voce di coloro che riescono a uscire dalla struttura. LEGGI QUI
Israele ammette, usata ambulanza per raid a Nablus
L'esercito israeliano ha ammesso che le sue forze hanno usato un'ambulanza per infiltrarsi nel campo profughi di Balata, nella città di Nablus in Cisgiordania, un raid che secondo i palestinesi ha provocato la morte di una donna anziana e di un giovane. Lo scrive il giornale Yedioth Ahronoth. Domenica, media palestinesi hanno condiviso filmati di sorveglianza di un negozio che mostrano soldati israeliani uscire da un'ambulanza nel cuore del campo e sparare ai passanti. Secondo loro, l'azione ha causato la morte di una donna di 80 anni e di un giovane. L'esercito israeliano, in una dichiarazione, ha affermato di operare in conformità con il diritto internazionale e di aver avviato un'indagine sull'incidente in questione. Ha dichiarato che l'indagine esaminerà l'uso dei veicoli mostrati nel video e le accuse di danni a individui non coinvolti durante lo scambio di fuoco. Sembra che il video sia stato girato il 19 dicembre 2024, durante un raid israeliano nel campo. Lo stesso giorno, fonti palestinesi hanno riportato due vittime. All'epoca, l'esercito israeliano ha affermato di aver condotto un'operazione per arrestare un sospetto. "Durante l'attività, c'è stato uno scambio di fuoco con combattenti che hanno sparato e lanciato ordigni esplosivi contro le nostre forze", ha aggiunto la dichiarazione.
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
Israele ammette, usata ambulanza per raid a Nablus
L'esercito israeliano ha ammesso che le sue forze hanno usato un'ambulanza per infiltrarsi nel campo profughi di Balata, nella città di Nablus in Cisgiordania, un raid che secondo i palestinesi ha provocato la morte di una donna anziana e di un giovane. Lo scrive il giornale Yedioth Ahronoth. Domenica, media palestinesi hanno condiviso filmati di sorveglianza di un negozio che mostrano soldati israeliani uscire da un'ambulanza nel cuore del campo e sparare ai passanti. Secondo loro, l'azione ha causato la morte di una donna di 80 anni e di un giovane. L'esercito israeliano, in una dichiarazione, ha affermato di operare in conformità con il diritto internazionale e di aver avviato un'indagine sull'incidente in questione.
Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti
Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO
Al-Jolani: "Cristiani parte integrante della Siria, ammiro il Papa"
Il leader siriano Abu Mohammed al Jolani si è espresso così nella visita del 31 dicembre con Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa. Il loro incontro a Damasco è raccontato dallo stesso Faltas sulle pagine dell'Osservatore Romano. LEGGI QUI
Onu, emergenza elettrica in ospedale di Aleppo
L'Organizzazione mondiale della sanita' ha compiuto la prima missione del 2025 in Siria, passando dal confine con la Turchia e raggiungendo Aleppo per addestrare il personale paramedico. La situazione, pero', e' drammatica dal punto di vista dei mezzi: l'Onu segnala la scarsita' di carburante, elettricita' e di provviste d'acqua ad Aleppo. Il Menbij National Hospital, che serve un'area abitata da circa centomila persone, ha contato finora solo sui generatori elettrici per mantenere in funzione incubatrici e macchinari di terapia intensiva.
Siria, ribelli drusi pronti a unirsi a nuovo esercito nazionale
Due gruppi ribelli drusi della provincia di Sweida, nella Siria meridionale, hanno dichiarato di essere pronti a unirsi a un esercito nazionale dopo che i combattenti dell'opposizione guidati dagli islamisti hanno rovesciato il presidente Bashar al-Assad il mese scorso. "Noi, il movimento Uomini della dignità e la Brigata della montagna, le due più grandi fazioni militari di Sweida, annunciamo la nostra piena disponibilità a fonderci in un corpo militare... sotto l'ombrello di un nuovo esercito nazionale il cui obiettivo è proteggere la Siria", hanno affermato i gruppi in una dichiarazione congiunta.
Onu, un altro bambino di un mese morto di ipotermia
L'agenzia dell'Onu per gli affari umanitari ha riportato la notizia della morte a Gaza di un bambino di un mese a causa dell'ipotermia in una zona assediata dall'esercito israeliano. "E' l'ottavo bambino morto per il freddo in meno di tre settimane - ha spiegato un portavoce delle Nazioni Unite - queste morti si potevano evitare, fornendo alle famiglie materiale per proteggere i bambini".
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Inviato Usa: "Le forze di Israele iniziano il ritiro dal Sud del Libano"
L'inviato degli Stati Uniti in visita Amos Hochstein ha affermato che le forze israeliane hanno iniziato a ritirarsi dalla città di confine del Libano meridionale di Naqura. "L'esercito israeliano ha iniziato il suo ritiro da Naqura. Questi ritiri continueranno finchè tutte le forze israeliane non saranno completamente fuori dal Libano e mentre l'esercito libanese continua a schierarsi a sud e fino alla Linea Blu", ha detto Hochstein ai giornalisti, riferendosi al confine demarcato dall'Onu tra i due paesi.
Erdogan: "La Palestina come la Siria sarà libera"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha promesso che uno stato palestinese nascerà sicuramente e chiesto alla comunità internazionale di incrementare la pressione su Israele. "Mi auguro che il 2025 porti la pace per i fratelli palestinesi vittime di un massacro che va avanti da 15 mesi. Abbiamo intensificato i nostri sforzi diplomatici per chiedere alla comunità internazionale di aumentare la pressione su Israele. Come la Siria si è liberata da 61 anni di violenze del regime Baath anche la Palestina troverà la sua libertà: uno stato palestinese nascerà sicuramente", ha detto il presidente turco al termine del Consiglio dei ministri.
Gaza, l'Onu accusa Israele di aver sparato su un suo convoglio
L'Onu ha accusato l'esercito israeliano di avere sparato contro un suo convoglio nella Striscia di Gaza. Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha accusato l'esercito israeliano di aver aperto il fuoco, ieri, su uno dei suoi convogli nel territorio palestinese, denunciando un nuovo "fatto inaccettabile". Il convoglio di tre veicoli "chiaramente" identificati "è stato preso di mira nonostante avesse ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie dalle autorità israeliane", ha osservato il Wfp in una nota, specificando che le otto persone a bordo non sono rimaste ferite durante questa "terrificante" esperienza.
Erdogan: "Interverremo se sarà minata l'unità della Siria"
"Non permetteremo la disintegrazione della Siria o la distruzione della sua struttura unitaria. Se vedremo un rischio in questo senso, prenderemo rapidamente le misure necessarie". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, con un riferimento implicito alle rivendicazioni autonomiste delle zone nel nord della Siria sul confine turco, dominate dalle forze curde, ritenute da Ankara terroriste. "Così come abbiamo seppellito nelle trincee da loro scavate quelli che hanno perseguito l'autonomia, se coloro che hanno le stesse intenzioni emergeranno oggi pagheranno un caro prezzo", ha aggiunto Erdogan, riferisce Anadolu. "L'unica sorte che attende coloro che scelgono il terrore e la violenza è quella di essere sepolti con le loro armi. Lo dico apertamente, nessun potere può impedirlo", ha aggiunto il leader turco, durante un discorso ad Ankara, dopo avere presieduto una riunione di gabinetto.
Wfp: "Nostro convoglio a Gaza colpito da forze israeliane, inaccettabile"
Il World Food Programme (Wfp) condanna fermamente il grave incidente di ieri, quando un suo convoglio, che recava chiari segni identificativi, è stato colpito dalle forze israeliane vicino al checkpoint di Wadi Gaza, mettendo in grave pericolo la vita del nostro personale e fermando i veicoli.
Il convoglio, composto da tre veicoli con a bordo otto membri del personale, è stato colpito nonostante avesse ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie dalle autorità israeliane. Almeno 16 proiettili hanno colpito i veicoli, denuncia l'agenzia dell'Onu in una nota.
"Fortunatamente, nessun membro del personale è rimasto ferito in questa terrificante circostanza. Questo evento inaccettabile è solo l'ultimo esempio del complesso e pericoloso scenario in cui si trova a lavorare oggi il personale del Wfp e di altre agenzie. Le condizioni di sicurezza a Gaza devono urgentemente migliorare affinché l'assistenza umanitaria salvavita possa continuare. Il Wfp esorta tutte le parti a rispettare il diritto umanitario internazionale, a proteggere le vite dei civili e a consentire un passaggio sicuro per gli aiuti umanitari", conclude la nota.