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Guerra Ucraina Russia, Lavrov: pronti a schierare missili a corto e medio raggio

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Aereo Azerbaijan: Ue chiede indagine, Putin chiede scusa
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Aereo Azerbaijan: Ue chiede indagine, Putin chiede scusa
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Mosca eliminerà la proposta di moratoria sullo spiegamento di missili a corto e medio raggio. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Osservando, rispetto al piano di pace di Trump, che Mosca per il momento non ha ricevuto alcun segnale ufficiale dagli Stati Uniti in merito a una soluzione sull'Ucraina.  "Nessun percorso per un processo di pace in Ucraina è ancora in vista a causa della posizione del regime di Kiev", ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov

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Mosca eliminerà la proposta di moratoria sullo spiegamento di missili a corto e medio raggio. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, a Ria Novosti. "Stiamo valutando la situazione sulla base di un'analisi delle azioni destabilizzanti di Usa e Nato nella sfera strategica e, di conseguenza, dell'evoluzione delle minacce che ne derivano", ha detto Lavrov.

Parlando poi anche del piano di pace di Trump. Tra le proposte del tycoon, c'è l'idea di rinviare l'adesione dell'Ucraina alla Nato per 20 anni e di dispiegarvi un contingente di forze di pace dell'Ue e del Regno Unito. Lavrov non ha chiuso del tutto rispetto alla proposta di Trump ma ha osservato semplicemente che Mosca per il momento non ha ricevuto alcun segnale ufficiale dagli Stati Uniti in merito a una soluzione sull'Ucraina

"Nessun percorso per un processo di pace in Ucraina è ancora in vista a causa della posizione del regime di Kiev", ha confermato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. 

Stretta sui reati di rivolta armata e ammutinamento in Russia, dove il presidente Vladimir Putin ha firmato una legge che prevede pene più severe per questi crimini.



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Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace

Tra poco il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition team sta lavorando per questo obiettivo. Nbc riporta che i consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace. IL PIANO


Guerre e disastri naturali, oltre 200mila morti nel mondo nel 2024

A lanciare l'allarme è l'organizzazione umanitaria Cesvi, che sottolinea come quest'anno sia stato caratterizzato da un drammatico paradosso: "A fronte di 300 milioni di persone al limite della sopravvivenza, è sempre più difficile e pericoloso per gli operatori umanitari portare aiuti". LEGGI L'ARTICOLO


Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa

L'arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo".

Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. DI COSA SI TRATTA

Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari

Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? COSA CAMBIA


Zelensky: "Domani ci aspettiamo annuncio di nuovi aiuti Usa"

"So che è in preparazione un'importante decisione degli Stati Uniti a sostegno dell'Ucraina, ci aspettiamo l'annuncio ufficiale già domani, consistenti pacchetti di aiuti per i nostri guerrieri". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. "Si tratta di misure che hanno protetto efficacemente l'Ucraina in tutti questi anni di guerra. Questo supporto è finalizzato a rafforzare gli sforzi di stabilizzazione in prima linea in questo momento: più complete saranno le forniture dei nostri partner, più vite delle nostre truppe saranno salvate", ha sottolineato. 

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Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo

È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI


Guerra Ucraina, Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"

"Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700 mila vittime dal febbraio 2022" e ha "sperperato più di 200 miliardi di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022 ammontano a 62 miliardi di dollari. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa

Mentre la guerra in Ucraina procede - con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari.

Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. I POSSIBILI FRONTI

Mosca frena sul piano Trump per l'Ucraina, ma non chiude

Alle porte di un 2025 che tutti auspicano di pace per il conflitto in Ucraina, la strada si fa sempre più in salita per una soluzione negoziata del conflitto. A Mosca infatti non vanno a genio le proposte di Donald Trump per mettere fine alle ostilità: "A giudicare dalle numerose fughe di notizie e dall'intervista rilasciata dallo stesso Trump a Time il 12 dicembre, sta parlando di congelare le ostilità lungo la linea di scontro e di trasferire agli europei ulteriore responsabilità", ha dichiarato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un'intervista all'agenzia Tass che cita, tra le proposte del tycoon, l'idea di rinviare l'adesione dell'Ucraina alla Nato per 20 anni e di dispiegarvi un contingente di forze di pace dell'Ue e del Regno Unito. In ogni caso, Lavrov non ha chiuso del tutto. Osservando semplicemente che Mosca per il momento non ha ricevuto alcun segnale ufficiale dagli Stati Uniti in merito a una soluzione sull'Ucraina. Fino al 20 gennaio, data dell'insediamento, "Donald Trump ha lo status di presidente eletto, e tutta la politica su tutti i fronti è determinata dal presidente in carica e dalla sua amministrazione. E finora, solo quest'ultima è autorizzata a impegnarsi con la Russia per conto degli Usa, come ci viene regolarmente comunicato. Questo accade di tanto in tanto, ma in tali contatti non si parla di trattative con l'Ucraina", ha spiegato il capo della diplomazia russa.

Lavrov: "La Russia disposta a negoziare ma l'accordo deve essere inviolabile"

Mosca è pronta a negoziare sull'Ucraina, ma gli eventuali accordi che ne scaturiranno dovranno essere inviolabili. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un'intervista all'agenzia Tass.

"Siamo sempre stati e rimaniamo pronti a negoziare", ha ricordato il ministro. "Da parte mia, vorrei sottolineare in particolare che possiamo parlare solo di accordi affidabili e giuridicamente vincolanti che dovrebbero eliminare le cause profonde del conflitto e che dovrebbero contenere un meccanismo che li renda impossibile da violare", ha aggiunto.

Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti

Le armi nucleari tattiche hanno un potenziale e una gittata inferiori rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi specifici sul campo, e sono trasportabili in modo più facile. Stando ad alcune stime, la Russia ne avrebbe circa 1.900-2.000. Per capirne l’impatto, abbiamo simulato un lancio sul Colosseo a Roma. COSA SAPPIAMO

Zelensky: "370 droni e 280 bombe contro l'Ucraina in 7 giorni"

Questa settimana, le forze russe hanno utilizzato oltre 370 droni d'attacco, circa 280 bombe aeree guidate e 80 missili di vario tipo contro l'Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio su Facebook rilanciato da Ukrinform. Ormai da 3 mesi il presidente riferisce ogni settimana sul numero di droni, bombe e missili lanciati dalla Russia sull'Ucraina, con una media di 500-600 droni settimanali. I 370 lanciati negli ultimi giorni sono quindi una cifra minore rispetto alle segnalazioni precedenti.

Cremlino, nuovo colloquio tra Putin e Aliyev sull'incidente aereo

Il presidente russo Vladimir Putin, e il suo omologo azerbaigiano Ilham Aliyev hanno discusso anche oggi telefonicamente della situazione relativa all'incidente aereo vicino ad Aktau in Kazakistan. Lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, scrive la Tass. "Nella conversazione telefonica di oggi, Putin e Aliyev hanno continuato a discutere varie questioni relative allo schianto dell'aereo dell'Azerbaigian Airlines," ha sottolineato.

Lavrov: "Non soddisfatti del piano di Trump sull'Ucraina"

Mosca non è soddisfatta delle proposte del presidente eletto degli Usa, Donald Trump, di rinviare l'adesione dell'Ucraina alla Nato per 20 anni e di dispiegarvi un contingente di forze di pace dell'Ue e del Regno Unito. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un'intervista all'agenzia Tass. "A giudicare dalle numerose fughe di notizie e dall'intervista rilasciata dallo stesso Trump a Time il 12 dicembre, sta parlando di 'congelare' le ostilità lungo la linea di ingaggio e di trasferire agli europei l'ulteriore responsabilità di affrontare la Russia. Non siamo certo soddisfatti delle proposte avanzate", ha detto.

Aereo caduto in Kazakistan, dallo schianto all’ipotesi del missile russo: cosa sappiamo

Il volo J2-8243 dell’Azerbaijan Airlines è precipitato il giorno di Natale in Kazakistan dopo aver cambiato rotta a causa di un'emergenza a bordo. Il bilancio è di 38 morti, mentre altre 29 persone - compresi tre bambini - sono riuscite miracolosamente a salvarsi perché la parte posteriore del velivolo si è staccata dal resto della carlinga prima che prendesse fuoco. Al momento le cause della tragedia restano un giallo: guasto tecnico o contraerea russa? Ecco cosa è emerso finora. L'APPROFONDIMENTO


Baku: Mosca ammetta colpa e punisca colpevoli aereo caduto

Mosca dovrebbe "ammettere la propria colpa, punire i colpevoli e pagare un risarcimento" dopo lo schianto dell'aereo dell'Azerbaigian Airlines avvenuto 4 giorni fa. Lo afferma il presidente azero, Ilham Aliyev, scrive la Tass. Il velivolo con 67 persone a bordo è precipitato nel Kazakhstan provocando la morte di 38 persone.

Mosca, nel Kursk 400 soldati ucraini uccisi in 24 ore

Le Forze armate ucraine hanno perso oltre 400 militari nel settore di Kursk nelle ultime 24 ore e oltre 45.200 soldati nell'intero periodo di combattimenti. A riferirlo da Mosca e' il ministero della Difesa russo nel suo ultimo bilancio aggiornato. "Il nemico ha perso oltre 45.220 militari, 262 carri armati, 203 veicoli da combattimento di fanteria, 142 veicoli corazzati per il trasporto di truppe, 1.349 veicoli corazzati da combattimento, 1.231 automobili, 336 armi di artiglieria e 42 lanciarazzi multipli durante l'intero periodo di combattimenti nel settore di Kursk", ha affermato il ministero in una dichiarazione. 

Guerra Ucraina, Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"

"Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700  mila vittime dal febbraio 2022".  e ha "sperperato più di 200 miliardi  di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022  ammontano a 62 miliardi di dollari. LEGGI L'ARTICOLO

Mosca, 'liberato un altro villaggio nel Donetsk'

Le forze armate russe hanno annunciato di aver conquistato l'insediamento di Novotroitskoye nella regione del Donetsk. "Il gruppo di battaglia Center ha liberato l'insediamento di Novotroitskoye nella Repubblica Popolare di Donetsk come risultato di azioni offensive di successo", si legge nella nota del ministero della Difesa russo, scrive l'agenzia Tass. 

Lavrov: pronti a schierare missili a corto e medio raggio

Mosca eliminerà la proposta di moratoria sullo spiegamento di missili a corto e medio raggio. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, a Ria Novosti. "Stiamo valutando la situazione sulla base di un'analisi delle azioni destabilizzanti di Usa e Nato nella sfera strategica e, di conseguenza, dell'evoluzione delle minacce che ne derivano", ha detto. "Oggi è chiaro che la nostra moratoria sullo spiegamento di missili a corto e medio raggio non è più praticabile e dovrà essere abbandonata poiché gli Usa hanno schierato tali armi in varie regioni del mondo, ignorando con arroganza gli avvertimenti di Russia e Cina". 

Il Papa accetta invito in Ucraina, ma la visita non è confermata

Papa Francesco ha accettato un invito a visitare l'Ucraina nel 2025, ma una visita papale nel paese devastato dalla guerra non è confermata, afferma l'arcivescovo maggiore di Kiev-Halych, Sviatoslav Shevchuk. In un'intervista natalizia per Radio Free Europe, il primate greco-cattolico ha affermato: "Non c'è ancora una data stabilita (per la visita), ma a papa Francesco a volte piace fare sorprese". "Potrebbe annunciare la sua visita un mese prima di porre in atto la decisione di venire in Ucraina", ha aggiunto il presule. La Sala stampa vaticana non ha risposto a una richiesta del Catholic News Service del 27 dicembre per un commento su un possibile viaggio papale nel paese dilaniato dalla guerra. L'arcivescovo Visvaldas Kulbokas, nunzio apostolico in Ucraina, ha detto a Osv News in un messaggio del 27 dicembre che "Sua Beatitudine non ha detto che Papa Francesco ha garantito che verrà in Ucraina". Tuttavia, ha aggiunto, "certo, sarei felice se Papa Francesco decidesse in questo modo. Vedremo!" Da quando è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina il 24 febbraio 2022, papa Francesco ha pregato regolarmente per l'Ucraina e ha espresso la volontà di visitare il paese. Il 2 aprile 2022, disse che stava prendendo in considerazione l'idea di visitare la capitale ucraina. Ma alla fine di aprile 2022, iniziò a parlare in modo più negativo dell'idea. Il 21 aprile, dichiarò al quotidiano argentino La Nación: "non posso fare nulla che metta a rischio obiettivi più alti, che sono la fine della guerra, una tregua o, almeno, un corridoio umanitario". "A cosa servirebbe al papa andare a Kiev se la guerra continuasse il giorno dopo?", osservò papa Francesco. Un anno dopo, l'11 marzo 2023, il Pontefice disse a La Nacion che era disposto a recarsi in Ucraina, ma solo se potesse recarsi anche a Mosca. "Andrò in entrambi i posti o in nessuno dei due", affermò nell'intervista. 

Putin si scusa con l'Azerbaijan per l'aereo caduto

Dopo tre lunghi giorni di silenzio Vladimir Putin si è scusato per l'abbattimento mercoledì scorso dell'aereo dell'Azerbaijan Airlines schiantatosi in Kazakistan, quindi nello spazio aereo russo, in viaggio verso la capitale cecena Grozny, senza però riconoscere in modo esplicito le responsabilità di Mosca.   Conversando con il suo omologo azero Ilham Aliyev, il presidente russo ha definito l'accaduto un "tragico incidente". Tuttavia, ha sottolineato che, nel momento in cui l'Embraer 190 dell'Azerbaijan Airlines stava per atterrare, i droni ucraini stavano attaccando Grozny e le difese aeree russe erano pertanto state attivate per respingere quegli attacchi. "L'aereo di linea azero ha tentato più volte di atterrare all'aeroporto di Grozny - ha aggiunto Putin secondo quanto riferito dalle agenzie ufficiali russe - e nello stesso tempo, Grozny, Mozdok e Vladikavkaz venivano attaccati da droni da combattimento ucraini e le difese aeree russe sono entrate in azione per respingere questi attacchi".   

Zelensky: Fico vuole aprire un nuovo fronte contro l'Ucraina

Robert Fico vuole aprire un "secondo fronte energetico contro l'Ucraina a spese degli interessi del popolo slovacco". Lo ha detto Volodymyr Zelensky rispondendo al premier slovacco che aveva minacciato di interrompere le forniture di energia elettrica all'Ucraina.   "La politica miope di Fico ha già privato il popolo slovacco di un risarcimento per la perdita del transito del gas russo. Ora rischia di privare gli slovacchi di altri 200 milioni di dollari all'anno, che l'Ucraina paga per l'elettricità importata", ha aggiunto Zelensky. "Qualsiasi decisione arbitraria a Bratislava o gli ordini di Mosca a Fico in merito all'elettricità non possono tagliare la fornitura di energia elettrica dell'Ucraina, ma possono certamente tagliare i legami delle attuali autorità slovacche con la comunità europea", ha avvertito il leader ucraino, come riporta Ukrinform. Ieri Fico - che nei giorni scorsi era volato a Mosca per incontrare Vladimir Putin, offrendosi di ospitare negoziati di pace - ha dichiarato che il suo paese potrebbe rispondere alla decisione dell'Ucraina di sospendere il transito del gas russo dal primo gennaio 2025, interrompendo le forniture di elettricità all'Ucraina o esplorando altre misure. 

Putin inasprisce le pene per la rivolta armata in Russia

Stretta sui reati di rivolta armata e ammutinamento in Russia, dove il presidente Vladimir Putin ha firmato una legge che prevede pene più severe per questi crimini. Lo riporta la Tass. In precedenza, l'organizzazione o la partecipazione a un'insurrezione armata comportava una pena detentiva da 12 a 20 anni. Ora, la pena varierà da 15 a 20 anni. Se l'ammutinamento ha causato la morte di una persona o altre gravi conseguenze, la pena andrà da 15-20 anni di carcere e una multa da 500.000 rubli fino all'ergastolo e una multa di un milione di rubli. La nuova legge prevede poi il divieto di libertà vigilata per coloro che sono stati condannati per terrorismo e insurrezione armata. Un nuovo articolo prevede inoltre pene per i cittadini stranieri o apolidi che forniscono assistenza finanziaria, materiale, tecnica, di consulenza o di altro tipo in attività consapevolmente dirette contro la sicurezza della Russia, con la reclusione da 10 a 15 anni insieme a una multa. 

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