Guerra Israele e Siria, Netanyahu: "Progressi per l'accordo sugli ostaggi"

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Parlando alla Knesset, il premier israeliano ha evocato "alcuni progressi" nei negoziati con Hamas sull'accordo per il rilascio degli ostaggi. Oxfam: “Solo 12 camion di aiuti nel nord della Striscia da ottobre”. Mentre a Doha i negoziatori cercano di elaborare un accordo di cessate il fuoco, un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che Hamas ha fornito "segni di vita" per diversi ostaggi: 96 dei 251 rapiti da Hamas il 7 ottobre rimangono a Gaza

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Parlando alla Knesset, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha evocato "alcuni progressi" nei negoziati con Hamas sull'accordo per il rilascio degli ostaggi.

Il ministero della Salute del governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha reso noto oggi che almeno 58 persone sono state uccise dai raid israeliani nelle ultime 24 ore. Solo 12 camion hanno distribuito cibo e acqua nel nord della Striscia di Gaza in due mesi e mezzo, afferma il gruppo umanitario Oxfam lanciando l'allarme per il peggioramento della situazione nel territorio assediato. 

Il Ministro della Difesa Israel Katz ha ammesso che Israele era dietro l'assassinio del famoso leader di Hamas Ismail Haniyeh, avvenuto a luglio a Teheran. Lo riporta Haaretz.


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Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti

Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO

Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese

Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI

Siria, Erdogan: "Violazione integrità territoriale è linea rossa da non superare"

Violare l'integrità territoriale della Siria significherebbe oltrepassare una linea rossa per la Turchia. Questo il monito lanciato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

“L'integrità territoriale della Siria deve essere protetta - questa è una linea rossa per la Turchia. Non faremo mai un passo indietro rispetto a questo principio”, le sue parole. 

Non solo Assad, chi sono le altre personalità in fuga accolte da Putin in Russia

L'ormai ex presidente siriano non è l'unica personalità di spicco che ha trovato rifugio all'ombra del Cremlino dopo la fuga dal proprio Paese. Da Viktor Yanukovich, leader ucraino scappato dopo la rivoluzione di Maidan, a Edward Snowden: ecco chi sono. DI CHI SI TRATTA

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Medio Oriente, chi sono i leader eliminati da Israele in un anno di guerra

Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. LE FOTO

Katz ammette che Israele ha ucciso il leader di Hamas Haniyeh

Il Ministro della Difesa Israel Katz ha ammesso che Israele era dietro l'assassinio del famoso leader di Hamas Ismail Haniyeh, avvenuto a luglio a Teheran. Lo riporta Haaretz.   Katz ha affermato che Israele "decapiterà i leader degli Houthi, proprio come abbiamo fatto con Haniyeh, Sinwar e Nasrallah".   Haniyeh è stato a capo dell'ufficio politico di Hamas dal 2017, dopo aver scalato i ranghi della leadership del movimento terrorista. È stato assassinato a luglio in Iran e finora Israele non ha mai voluto dire se ne avesse ordinato l'omicidio. 

Siria, le navi russe lasciano la base di Tartus. Cosa ci dicono le immagini satellitari

Continua a essere cauta la posizione della Russia nei confronti della situazione in Siria dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad, in particolare per quanto riguarda la base aerea di Hmeimim e quella navale di Tartus, considerate da Mosca punti di appoggio strategici nel Mediterraneo. Nonostante il Cremlino abbia fatto sapere di essere in contatto con i ribelli jihadisti i quali avrebbero assicurato di voler garantire la sicurezza delle due strutture, alcune immagini satellitari degli ultimi giorni mostrano che le navi della marina russa hanno lasciato Tartus e alcune di queste hanno gettato l'ancora al largo della costa. LE IMMAGINI

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. L'APPROFONDIMENTO

Media: "Gli Usa esortano Israele a creare legami con Jolani"

Secondo quanto riportato da Canale 12, alti funzionari americani hanno esortato le loro controparti israeliane ad instaurare legami con il nuovo leader siriano. Lo riporta il Times of Israel. "I vostri canali di cooperazione e comunicazione con al Jolani rafforzeranno l'influenza di Israele nell'intera area", affermano i funzionari statunitensi nel rapporto. "Stiamo parlando di un leader pragmatico che vuole sviluppare relazioni strategiche con le nazioni della regione", hanno aggiunto. Israele, sempre secondo i media israeliani, ascolta ciò che dicono gli americani ma sospetta anche che il nuovo leader siriano stia prendendo in giro gli Stati Uniti e la comunità internazionale e stia cercando solo di stabilizzare il suo controllo del Paese. 

Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produce

Si tratta di una metanfetamina conosciuta anche come "droga dei kamikaze", spesso mischiata con la caffeina. Non è molto diffusa in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati scoperti diversi laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di cosa si tratta e quali sono gli effetti. DI COSA SI TRATTA

Idf, tre soldati uccisi in combattimento nel nord della Striscia di Gaza

Tre soldati israeliani sono stati uccisi durante i combattimenti nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che i soldati uccisi sono il generale Ilay Gavriel Atedgi, 22 anni, di Kiryat Motzkin; Netanel Pessach, 21 anni, di Elazar; e Hillel Diener, 21 anni, di Talmon. Tutti e tre prestavano servizio nel battaglione Shimshon della Brigata Kfir. Secondo una prima indagine dell'Idf, i soldati sarebbero stati uccisi da un ordigno esplosivo nella zona di Beit Hanoun.

Il bilancio di Israele nell'offensiva di terra contro Hamas a Gaza e nelle operazioni militari lungo il confine con la Striscia è di 391 morti.

Houthi: "Gli attacchi contro Israele continueranno fino a fine guerra"

Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, ha annunciato che il gruppo ha lanciato due droni verso Israele e ha dichiarato che non si fermerà finché non sarà finita la guerra nella Striscia di Gaza.  Nella dichiarazione, ha detto che i droni sono stati lanciati a Jaffa e Ashkelon. In precedenza, l'Idf aveva riferito di aver intercettato un drone lanciato dallo Yemen prima che attraversasse il territorio israeliano. Lo riporta Haaretz. 

Idf: "Ucciso membro di alto livello dell'intelligence di Hamas in raid su Gaza"

Un membro di alto livello delle forze di sicurezza generali di Hamas è stato ucciso in un attacco aereo a Gaza City. Lo hanno reso noto l'Idf e lo Shin Bet in un comunicato congiunto. Secondo i militari, l'obiettivo dell'attacco, Tharwat Muhammad Ahmad al-Bayk, era il capo del direttorato di sicurezza del Servizio di sicurezza generale di Hamas.

Al-Bayk è stato colpito mentre si trovava in un centro di comando all'interno della Musa Ibn Nusayr, nel quartiere Daraj di Gaza City, riporta l'Idf. La scuola fungeva da rifugio per gli sfollati di Gaza e i media palestinesi hanno riferito che nel raid sarebbero morte almeno 8  persone.

Idf e Shin Bet hanno spiegato che il direttorato di sicurezza del Servizio di sicurezza generale è l'organo di Hamas incaricato di costruire un quadro di intelligence per aiutare il gruppo terroristico a prendere decisioni, oltre a essere responsabile della protezione degli alti funzionari di Hamas, con il compito di fornire rifugi agli alti comandanti e ai leader. “Al-Bayk era considerato uno dei principali anelli del meccanismo e un fattore significativo nel processo decisionale di Hamas”, prosegue la dichiarazione.

Portavoce di Hamas: "La sorte degli ostaggi dipende dall'aggressione dell'Idf"

La sorte degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas dipenderà dall'avanzata dell'Idf e da quanto porterà avanti la sua aggressione. Lo ha affermato sul proprio canale Telegram il portavoce del gruppo armato delle Brigate al-Qassam, Abu Ubaida. Lo riporta Haaretz. 

Il portavoce ha sottolineato che “la pulizia etnica nel nord della Striscia di Gaza è rivolta ai civili per coprire i fallimenti dell'esercito di occupazione”, e ha avvertito che Israele sta nascondendo le proprie perdite nella Striscia di Gaza per preservare l'immagine dell'esercito.

Erdogan: "Israele vuole oscurare la rivoluzione in Siria"

"Si capisce che dietro la crescente aggressività di Israele c'è la volontà di oscurare la rivoluzione in Siria e soffocare le speranze del popolo siriano". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aggiungendo che "alla fine Israele dovrà lasciare tutte queste terre che ha occupato". Durante un discorso trasmesso dalla tv di Stato Trt dopo una riunione di gabinetto ad Ankara, il leader turco ha aggiunto che "l'integrità territoriale della Siria deve essere rispettata, per la Turchia questa è una linea rossa". 

Erdogan

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Russia: "In contatto con le nuove autorità siriane"

Il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, ha detto che la Russia è in contatto con la nuova amministrazione siriana sia a livello diplomatico sia militare. La Russia ha concesso asilo all'ex presidente Bashar Assad e alla sua famiglia questo mese dopo che i ribelli hanno preso il controllo di Damasco in seguito a un'avanzata lampo e in gran parte incontrastata. Mosca ha detto in precedenza di essere in trattative sul destino di una struttura navale che gestisce nel porto di Tartus e sulla base aerea di Khmeimim che gestisce nella provincia di Latakia. 

Mike Waltz: "Meriti a Netanyahu per i rapidi cambiamenti nella regione"

Il prossimo consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, ha dichiarato al commentatore di destra Ben Shapiro che il premier Benjamin Netanyahu merita gran parte del merito per i rapidi cambiamenti che stanno avvenendo in Medio Oriente. “Tutto questo si è scatenato grazie a ciò che Israele e la sua leadership sotto la guida di 'Bibi' Netanyahu hanno fatto nei confronti di Hezbollah - l'operazione del cercapersone e del walkie-talkie”, ha detto, definendola “una delle operazioni di copertura più coraggiose ed efficaci della storia moderna”.

Waltz ha aggiunto che Hezbollah è stato danneggiato in modo significativo e che la difesa aerea e l'economia dell'Iran sono state rese vulnerabili. Ha anche affermato che Hamas ha “bloccato tutte le uscite tranne una, ovvero il rilascio dei nostri ostaggi”. 

Waltz ha infine fatto eco a Trump nel respingere l'idea di un coinvolgimento degli Stati Uniti in Siria, affermando che “non abbiamo bisogno di stivali americani in giro per la Siria in nessun modo o forma” - anticipando la possibilità di un ritiro delle quasi 2.000 truppe statunitensi attualmente presenti nel Paese.

Netanyahu: "Cambierò radicalmente la regione con gli Accordi di Abramo"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto che la guerra a Gaza ha offerto l'opportunità di firmare nuovi accordi di pace che "cambieranno radicalmente il volto" del Medio Oriente. I Paesi arabi moderati - ha detto ai parlamentari della Knesset - vedono Israele come potenza regionale e un potenziale alleato. Io intendo cogliere questa opportunità fino in fondo. Insieme ai nostri amici americani, prevedo di estendere gli Accordi di Abramo, cambiando così in modo ancor più radicale il volto del Medio Oriente", ha detto riferendosi agli accordi patrocinati dalla precedente amministrazione Trump con Paesi arabi e del Golfo. 

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