Guerra Israele e Siria, albero di Natale incendiato ad Hama, proteste dei cristiani

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Centinaia di dimostranti sono scesi in piazza nei quartieri cristiani di Damasco e in altre località siriane per protestare contro l'incendio di un albero di Natale nei pressi di Hama, nella Siria centrale. "Pretendiamo i diritti dei cristiani", hanno urlato i manifestanti nella capitale, diretti verso la sede del Patriarcato ortodosso. Il leader de facto della Siria, Al Jolani, ha raggiunto un accordo con gli ex capi delle fazioni ribelli per sciogliere tutti i gruppi e consolidarli sotto il Ministero della Difesa

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Centinaia di dimostranti sono scesi in piazza nei quartieri cristiani di Damasco per protestare contro l'incendio di un albero di Natale nei pressi di Hama, nella Siria centrale. "Pretendiamo i diritti dei cristiani", hanno urlato i manifestanti mentre marciavano attraverso la capitale siriana verso la sede del Patriarcato ortodosso nel quartiere Bab Sharqi.

Intanto, le nuove autorità siriane hanno annunciato di aver trovato un accordo con tutti i gruppi armati per il loro scioglimento. "L'incontro dei leader" dei gruppi armati con il nuovo leader siriano Ahmad al-Jolani "ha portato a un accordo sullo scioglimento di tutti i gruppi e sulla loro integrazione sotto la supervisione del ministero della Difesa", ha indicato l'agenzia ufficiale Sana.

In Israele, la Knesset ha approvato l'estensione dello stato d'emergenza del Paese fino al 16 dicembre 2025, in conformità con le raccomandazioni del gabinetto di sicurezza. Lo stato d'emergenza consente al gabinetto di emanare regolamenti che scavalcano la legislazione della Knesset stessa. 

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato per la prima volta che Israele è responsabile dell'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran.



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Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti

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Idf, jet prendono di mira sito di lancio razzi di Hamas a Gaza

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Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese

Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI

Cristiani di Gaza pregano per fine di "morte e distruzione"

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Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. LE FOTO

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Siria, esplode autobomba a Manbij, almeno 2 morti

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Israele chiede Consiglio Sicurezza Onu su Houthi

Alla luce dell'aumento dei lanci di missili dallo Yemen verso Israele, il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha detto di aver incaricato le missioni diplomatiche di Israele in Europa di lavorare per promuovere la classificazione degli Houthi come organizzazione terroristica. Saar ha detto: "Ho fatto appello al Presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite affinché convochi una riunione di emergenza per condannare gli attacchi degli Houthi e il continuo sostegno dell'Iran nei loro confronti. Attaccano ripetutamente Israele, minacciano la libertà di navigazione e il commercio internazionale e costituiscono una minaccia non solo per Israele, ma per la regione e il mondo intero. Le loro azioni ostili sono una grave violazione del diritto internazionale".

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"L'occupazione israeliana ha costretto il personale medico, i pazienti e gli sfollati dell'ospedale indonesiano di Gaza ad andarsene, continuando a commettere crimini di guerra". Lo afferma Hamas in una nota pubblicata da Al Jazeera. "La comunita' internazionale è tenuta a rompere lo stato di silenzio e di impotenza ingiustificata di fronte ai crimini dell'occupazione fascista di Israele"

Ankara vuole aiutare a rimettere in piedi l'aeroporto di Damasco

La Turchia, che sostiene la nuova potenza siriana, si è detta pronta oggi ad aiutare la ripresa dei voli commerciali all'aeroporto di Damasco, dopo una proposta simile del Qatar. "Abbiamo presentato un piano d'azione. Come primo passo, lavoreremo con la direzione dei nostri aeroporti nazionali per rimettere in piedi l'aeroporto di Damasco", ha detto il ministro dei trasporti turco Abdulkadir Uraloglu in un video pubblicato sul suo account X Il ministro ha precisato che una delegazione turca è stata inviata anche all'aeroporto di Aleppo (nord), la seconda città del Paese. Secondo Uraloglu, nessuno dei due aeroporti siriani è dotato di un sistema radar in grado di rilevare gli aerei e determinare la loro posizione nello spazio aereo circostante.

Morta anziana ex ostaggio di Hamas: "Non ha retto a sofferenza"

Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani sequestrati il 7 ottobre da Hamas ha annunciato la morte di un'ex rapita, Hanna Katzir, 78 anni, rilasciata l'anno scorso dopo 49 giorni di prigionia a Gaza. Il marito Rami fu ucciso dai terroristi il giorno stesso dell'attacco, mentre i figlio Elad è stato ucciso in prigionia nella Striscia. "Il suo cuore non ha potuto sopportare le terribili sofferenze dal 7 ottobre. Ogni giorno in prigionia mette in pericolo le vite dei nostri cari. Un accordo complessivo per il ritorno a casa dei nostri 100 fratelli e sorelle deve essere portato avanti", ha commentato la figlia di Hanna, Carmit Palty Katzi.

Media: coloni ebrei assaltano i cortili della moschea al Aqsa

"Coloni ebrei estremisti hanno assaltato i cortili della moschea di Al-Aqsa nella Gerusalemme Est occupata sotto la protezione della polizia": lo riferisce l'agenzia giordana Petra. "Il Dipartimento delle dotazioni islamiche di Gerusalemme Est ha riferito che 240 coloni ebrei sono entrati nella moschea in gruppi attraverso la Porta di Al-Maghariba, eseguendo rituali provocatori nei cortili, pesantemente sorvegliati dalle forze israeliane".

Siria, incendiato albero di Natale a Hama. VIDEO

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