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Guerra Israele e Siria, Netanyahu: "No accordo su ostaggi senza sradicare Hamas"

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I titoli di Sky TG24 del 21 dicembre, edizione delle 8
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I titoli di Sky TG24 del 21 dicembre, edizione delle 8
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Il primo ministro israeliano ha dichiarato al Wall Street Journal che non firmerà un accordo per la liberazione degli ostaggi con Hamas che porrà fine alla guerra. Sono 14 i feriti dal 'proiettile' lanciato nella notte dallo Yemen su Israele, secondo il servizio medico nazionale israeliano. Almeno dieci persone sono rimaste uccise in un attacco israeliano a Jabalia, a nord di Gaza. Gli Stati Uniti hanno annunciato di aver ucciso un leader dell'Isis in un raid in Siria

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Sono 14 i feriti, lievi, dal 'proiettile' lanciato nella notte dallo Yemen su Israele, secondo il servizio medico nazionale israeliano. L'esercito israeliano ha dichiarato di non essere riuscito a intercettare un "proiettile" lanciato dallo Yemen che è atterrato vicino a Tel Aviv. Almeno dieci persone sono rimaste uccise in un attacco israeliano a Jabalia, a nord di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera online, citando la difesa civile palestinese, secondo cui la maggior parte delle vittime sono bambini. Le forze di difesa israeliane continuano a negare l'accesso a Gaza alle operazioni umanitarie. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, nel corso dell'incontro quotidiano con i media internazionali. Gli Stati Uniti hanno annunciato di aver ucciso un leader dell'Isis in un raid in Siria.


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La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti

Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO

Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese

Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI

Israele, Papa sceglie di ignorare crudeltà di Hamas

Il Ministero degli Esteri israeliano risponde a Papa Francesco che oggi ha nuovamente condannato gli attacchi aerei israeliani a Gaza. Francesco ha aperto il suo discorso annuale di Natale ai cardinali cattolici con quello che sembra essere un riferimento agli attacchi aerei israeliani di venerdì nei quali, secondo i medici, sono morti almeno 25 palestinesi a Gaza.

"Ieri sono stati bombardati dei bambini", dice il Papa. "Questa è crudelta'. Questa non è guerra. Ho voluto dirlo perché 

tocca il cuore". "La crudeltà è quando i terroristi si nascondono dietro i bambini mentre cercano di uccidere i bambini israeliani; la crudeltà è quando i terroristi prendono in ostaggio 100 persone per 442 giorni, tra cui un neonato e dei bambini, e

abusano di loro", afferma il Ministero degli Esteri israeliano in una dichiarazione. "Purtroppo il Papa ha scelto di ignorare tutto questo, così come il fatto che le azioni di Israele hanno preso di mira i terroristi che hanno usato i bambini come scudi umani". "Le dichiarazioni del Papa sono particolarmente deludenti perché sono scollegate dal contesto reale e fattuale della lotta di Israele contro il terrorismo jihadista, una guerra su più fronti che gli è stata imposta a partire dal 7 ottobre".

Non solo Assad, chi sono le altre personalità in fuga accolte da Putin in Russia

L'ormai ex presidente siriano non è l'unica personalità di spicco che ha trovato rifugio all'ombra del Cremlino dopo la fuga dal proprio Paese. Da Viktor Yanukovich, leader ucraino scappato dopo la rivoluzione di Maidan, a Edward Snowden: ecco chi sono. DI CHI SI TRATTA

Media, raid aerei a Sana'a condotti da coalizione guidata da Usa

Secondo il quotidiano yemenita Al-Masirah, legato agli Houthi sostenuti dall'Iran, le esplosioni avvenute poco fa a Sana'a nello Yemen sono state causate da attacchi aerei. Lo riporta The Times of Israel, precisando che secondo fonti israeliane, gli attacchi sono stati condotti dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti e non da Israele.

Medio Oriente, chi sono i leader eliminati da Israele in un anno di guerra

Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. LE FOTO

Conte: mandato arresto su criminale Natanyahu va eseguito

Sulla Palestina "io dico che stiamo assistendo da più di un anno a un sistematico sterminio, lì ci sono 40 mila morti, non possiamo nemmeno contarli. Cosa aspettiamoa  eseguire il mandato di arresto di un criminale come Netanyahu?". Lo dice Giuseppe Conte a In Onda, su La7. 


Israele, il cardinale Pizzaballa è arrivato a Gaza

"Contrariamente alle false accuse pubblicate oggi sui media, la richiesta del Patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, di entrare a Gaza è stata accolta, come gia' avvenuto in passato e secondo le sue preferenze". Lo scrive l'ambasciata israeliana presso la Santa Sede.

Ospedale a Gaza lancia appello, 'Idf si rifiuta, servono farmaci e cibo o pazienti moriranno'

L'ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza,  ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale per ottenere farmaci e cibo, spiegando di non essere più in grado di assistere i pazienti e lottando anche contro la carenza di acqua potabile. Lo ha reso noto il ministero della Sanità controllato da Hamas. 

L'esercito israeliano si rifiuta di rifornire l'ospedale dei beni di prima necessità e blocca l'accesso di medici e infermieri, ha denunciato il ministero. Il direttore dell'ospedale, Hussam Abu Safiya, ha avvertito che un certo numero di pazienti morirà se i soccorsi non saranno forniti rapidamente.

Interpellato, l'esercito israeliano ha nuovamente accusata Hamas di usare strutture civili come gli ospedali come copertura, violando il diritto umanitario internazionale.  L'esercito israeliano ha dichiarato che sta cercando di ridurre al minimo l'impatto dei combattimenti sulle strutture mediche e che l'ospedale Kamal Adwan è stato recentemente rifornito di carburante, medicine e cibo.

Habeck, 'piani israeliani di colonizzazione a Gaza non devono esistere'

Il vicecancelliere tedesco e candidato dei Verdi alla cancelleria, Robert Habeck, ha affermato che i piani israeliani di occupazione e colonizzazione di Gaza “non devono esistere” e che il governo Netanyahu “deve essere chiaro” al riguardo. Lo riporta Haaretz. 

Habeck, che è anche ministro federale dell'Economia, ha dichiarato ai media tedeschi che, sebbene il suo Paese sia impegnato nella difesa di Israele, “c'è una differenza tra combattere il terrorismo e colonizzare Gaza”, e ha avvertito che ciò “distrugge” l'obiettivo di una soluzione a due Stati.

La settimana scorsa, la sua collega leader del Partito Verde e ministra degli Esteri, Annalena Baerbock, aveva condannato i politici israeliani “che parlano dell'occupazione e della colonizzazione di Gaza”, aggiungendo che “la dolorosa esperienza in Cisgiordania ha dimostrato che un'occupazione senza fine non può creare la pace”.

Siria, le navi russe lasciano la base di Tartus. Cosa ci dicono le immagini satellitari

Continua a essere cauta la posizione della Russia nei confronti della situazione in Siria dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad, in particolare per quanto riguarda la base aerea di Hmeimim e quella navale di Tartus, considerate da Mosca punti di appoggio strategici nel Mediterraneo. Nonostante il Cremlino abbia fatto sapere di essere in contatto con i ribelli jihadisti i quali avrebbero assicurato di voler garantire la sicurezza delle due strutture, alcune immagini satellitari degli ultimi giorni mostrano che le navi della marina russa hanno lasciato Tartus e alcune di queste hanno gettato l'ancora al largo della costa. LE IMMAGINI

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. L'APPROFONDIMENTO

Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produce

Si tratta di una metanfetamina conosciuta anche come "droga dei kamikaze", spesso mischiata con la caffeina. Non è molto diffusa in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati scoperti diversi laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di cosa si tratta e quali sono gli effetti. DI COSA SI TRATTA

Ufficio Netanyahu, 'Barghouti non verrà scarcerato'

"Il terrorista Marwan Barghouti non verrà rilasciato, se e quando dovesse essere concluso un accordo per la liberazione degli ostaggi" in mano a Hamas nella Striscia di Gaza. E' quanto afferma l'ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, come riportato dai media israeliani. 

Barghouti, ex esponente di Fatah arrestato nel 2002 da Israele, è stato condannato a cinque ergastoli, considerato in Israele un "terrorista" per il suo ruolo nella Seconda Intifada. Per i suoi sostenitori, Barghouthi, 64 anni, è il "Mandela palestinese". Hamas insisterebbe per la sua scarcerazione nell'ambito di un accordo con Israele per la liberazione degli ostaggi tenuti prigionieri da oltre un anno nella Striscia di Gaza.

Ambasciatore Israele, accuse false, Pizzaballa ha permesso per Gaza

"Contrariamente alle false accuse pubblicate oggi sui media, la richiesta del Patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, di entrare a Gaza è stata accolta, come già avvenuto in passato e secondo le sue preferenze". Lo afferma su X l'ambasciata d'Israle presso la Santa Sede. Era stato Papa Francesco questa mattina, nel discorso alla Curia, a dire che al Patriarca era stato negato l'accesso a Gaza.

Pse, sanzionare Ben Gvir e Smotrich

"La UE deve mettere in atto strumenti affinché il governo Netanyahu possa conformarsi al diritto internazionale, anche con sanzioni. Membri del Governo che richiedono crimini di guerra e crimini contro l'umanità, come il ministro Ben Gvir, e il ministro Smotrich, devono essere ritenuti responsabili. Alla luce degli eventi attuali, chiediamo a Israele di rispettare i diritti umani, clausola dell'accordo di associazione con la Ue. Devono essere messe all'ordine del giorno misure come i divieti commerciali contro i prodotti provenienti da insediamenti illegali". Lo afferma il Pse nel documento approvato dal vertice del partito.

Siria: Osservatorio, '5 morti in raid drone turco', distrutti silos grano vicino Kobane

Cinque civili sono rimasti uccisi in raid di un drone turco nel nordest della Siria. Lo denuncia l'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito e fonti nel Paese arabo, passati due giorni dalla morte in circostanze analoghe di due giornalisti curdi. "Due civili, una donna e un esponente di un partito politico, sono morti per le ferite riportate, portando a cinque il bilancio delle persone uccise oggi in raid di droni turchi", afferma l'Osservatorio dopo che l'agenzia Hawar aveva riferito di un'operazione di un drone turco "contro un'auto lungo la strada tra Al-Hol e Tell Brak", nella zona di Hasaka, e dell' "uccisione di tre civili".

Intanto le Forze democratiche siriane (le Fds a guida curda) hanno denunciato via X un attacco di droni turchi contro silos di grano a Sarrin, a sud di Kobane, e la distruzione di "una grande quantità di riserve".

Papa: "Bombardano bambini, da Israele crudeltà"

"Ieri il Patriarca Pizzaballa non l'hanno lasciato entrare a Gaza, come era stato invece promesso e ieri hanno bombardato i bambini. Questa è crudeltà, voglio dirlo perché tocca il cuore". Lo ha detto Papa Francesco nell'udienza per gli auguri di Natale con la Curia Romana

Israele: "Nessuna nostra delegazione diretta al Cairo"

Funzionari israeliani smentiscono le notizie secondo cui era attesa "al Cairo una delegazione israeliana di rappresentanti della sicurezza" per colloqui con funzionari egiziani su dettagli inerenti un possibile accordo per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. A riferirne era stato il qatarino Al-Araby Al-Jadeed, ma adesso - riporta il sito israeliano Ynet - fonti israeliane affermano che "non c'è nessuna delegazione israeliana diretta al Cairo, né è previsto" un simile sviluppo.

Ong: "5 civili uccisi negli attacchi dei droni turchi in Siria"

Cinque civili sono rimasti uccisi in attacchi con dei "droni turchi" nel nord-est della Siria. Lo ha riferito Osservatorio siriano per i Diritti Umani (Osdh), una Ong che ha sede nel Regno Unito ma che dispone di fonti ben informate nel Paese mediorientale. Solo ieri avevano perso la vita due giornalisti curdi in circostanze simili. Dalla caduta di Bashar al Assad lo scorso 8 dicembre, Ankara ha sostenuto l'offensiva dei gruppi armati contro le forze curde che controllano parte della Siria settentrionale. "Due civili, una donna e un membro di un partito politico, sono morti a causa delle ferite riportate, portando a cinque il numero delle persone uccise oggi negli attacchi con i droni turchi", vicino alla città di Tal Brak, nella provincia di Hassaké, ha precisato l'Ong. "La Turchia ha colpito con un drone un'auto sulla strada che collega la città di Al-Hawl a Tal Brak (...) uccidendo tre civili", aveva riferito in precedenza Hawar l'agenzia di stampa curda in Siria. "Questo crimine fa parte di una serie di flagranti violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani che vietano di prendere di mira i civili", hanno affermato in una nota le forze di sicurezza interne curde.

Siria, Ong: "Cinque civili uccisi da droni turchi nel nord-est"

Cinque civili sono stati uccisi negli attacchi di "droni turchi" nel nord-est della Siria. Lo rende noto l'Osservatorio siriano per i Diritti Umani all'indomani della morte di due giornalisti curdi in circostanze simili. "Due civili, una donna e un membro di un partito politico, sono morti a causa delle ferite riportate, portando a cinque il numero delle persone uccise sabato dagli attacchi dei droni turchi" vicino alla citta' di Tal Brak, nella provincia di Hassakè, ha dichiarato l'Osservatorio. "L'occupazione turca ha colpito con un drone un'auto sulla strada che collega la città di Al-Hawl a Tal Brak uccidendo tre civili", aveva riferito in precedenza Hawar, l'agenzia di stampa curda in Siria. "Questo crimine fa parte di una serie di flagranti violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani che vietano di prendere di mira i civili", hanno affermato in una nota le forze di sicurezza interne curde. Altri due civili sono morti in un altro attacco turco nella stessa zona, secondo l'OSDH, una ONG con sede nel Regno Unito ma che ha una vasta rete di fonti nel Paese.Un drone turco ha anche preso di mira silos di grano a sud-ovest della città di Kobane, vicino al confine turco, hanno detto le Forze Democratiche Siriane (SDF) a maggioranza curda, "distruggendo una grande quantità di scorte".

Madre di un ostaggio attacca Netanyahu: "Vuole prolungare guerra"

Einav Zangauker, madre dell'ostaggio Matan Zangauker, ha attaccato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che in un'intervista al Wall Street Journal ha dichiarato che non farà cessare la guerra a Gaza prima di avere elimintao Hamas. Lo riporta Haaretz. "Lo stesso primo ministro che deliberatamente non è intervenuto per sostituire il governo di Hamas, ora lo sta usando come scusa per prolungare la guerra e abbandonare gli ostaggi", ha affermato Zangauker in un discorso tenuto fuori dalla sede delle IDF e del ministero della Difesa a Tel Aviv. "Il crudele Netanyahu si rifiuta di porre fine alla guerra e restituire tutti gli ostaggi a causa di considerazioni politiche criminali", ha aggiunto, affermando che "porre fine alla guerra non e' ne' un ostacolo né un prezzo. Porre fine alla guerra per restituire tutti gli ostaggi  è l'obiettivo".

Netanyahu: "Non accetterò tregua prima di rimuovere Hamas"

"Non accetterò di porre fine alla guerra prima di rimuovere Hamas". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu al Wall Street Journal. "Non li lasceremo al potere a Gaza, a 30 miglia da Tel Aviv. Non accadra'", ha aggiunto.

Siria, le nuove autorità nominano il ministro degli Esteri

I combattenti a guida islamica che hanno rovesciato il presidente Bashar al-Assad quasi due settimane fa hanno nominato Assaad al-Shibani ministro degli Esteri del governo di transizione. "Il comando generale annuncia la nomina di Assaad Hassan al-Shibani a ministro degli Esteri del nuovo governo siriano", si legge in un comunicato. "Si è unito alla rivoluzione siriana nel 2011... e ha partecipato alla fondazione del governo di salvezza", si legge nel testo pubblicato su Telegram. Il Governo di Salvezza, che ha ministeri, dipartimenti, autorità giudiziarie e di sicurezza, è stato istituito nel 2017 per assistere le persone tagliate fuori dai servizi statali. La maggior parte dei nuovi ministri in Siria proviene dal cosiddetto "Governo di Salvezza". Shibani è nato nel 1987 nella provincia di Hasakeh, nel nord-est, e si è laureato all'Università di Damasco in letteratura inglese prima di conseguire un master in scienze politiche e relazioni internazionali. Anche con il nome di Zaid al-Attar, ha incontrato le delegazioni di Francia e Germania che hanno visitato Damasco questa settimana per aprire i contatti con le nuove autorità. Ieri, dopo un incontro tra il nuovo leader siriano Ahmed al-Sharaa e una delegazione statunitense, le nuove autorità hanno dichiarato di voler contribuire alla "pace regionale" e alla "costruzione di partnership strategiche privilegiate con i Paesi della regione". Nella dichiarazione di ieri si legge anche che "il popolo siriano si trova a una distanza paritaria da tutti i Paesi e le parti della regione e che la Siria rifiuta qualsiasi polarizzazione".

Hamas: "Accordo più vicino che mai senza nuove condizioni" (2)

I media israeliani sottolineano come Hamas abbia diffuso la dichiarazione dopo l'incontro di ieri al Cairo tra rappresentanti del gruppo, di Jihad Islamica e Fplp, che hanno concordato di tornare a vedersi al più presto. Le tre fazioni "hanno sottolineato l'impegno di tutti per porre fine all'aggressione contro la nostra gente", si legge in quello che sembra un riferimento alla rinnovata richiesta di cessate il fuoco permanente. Stando a quanto reso noto, le parti hanno espresso apprezzamento per l'impegno dell'Egitto verso un accordo di riconciliazione tra le fazioni palestinesi. 


Siria, media curdi: "Attacco droni turchi, uccisi tre civili"

Un attacco di droni a un'auto nel nord-est della Siria attribuito all'esercito turco ha ucciso tre civili. Lo dicono i media e le forze di sicurezza curde. "L'occupazione turca ha preso di mira un'auto con un attacco di droni su una strada tra Al-Hawl e Tal Brak" nella provincia di Hasakeh, "uccidendo tre civili", ha riferito l'agenzia di stampa curda Hawar. In una dichiarazione, la Forza di sicurezza interna curda ha affermato: "Questo crimine è una delle tante violazioni flagranti del diritto internazionale e dei diritti umani che proibiscono di colpire i civili". L'attacco segue quello a due giornalisti curdi del sud-est della Turchia a maggioranza curda che sarebbero stati uccisi da un drone turco mentre coprivano gli scontri tra la milizia sostenuta da Ankara e combattenti curdi. Da quando il presidente siriano Bashar al-Assad è stato estromesso l'8 dicembre, la Turchia ha raddoppiato il suo sostegno ai gruppi armati che si oppongono alle forze curde che controllano parte del nord del paese. La Turchia considera le Forze di difesa siriane (SDF) un'organizzazione terroristica dominata dalle YPG, un gruppo curdo che, a suo dire, è legato ai militanti del PKK. L'attacco che ha ucciso i due giornalisti venerdì è avvenuto in un periodo di crescenti preoccupazioni per un possibile assalto turco alla città di confine siriana di Kobane, controllata dai curdi, nota anche come Ain al-Arab. Oggi il war monitor Syrian Observatory for Human Rights ha anche segnalato la morte di 14 combattenti pro-Turchia in "feroci combattimenti" con le SDF.

In 200 al 63° corteo pro Palestina a Milano

Sono circa 200 i partecipanti al corteo milanese pro Palestina, partito da piazzale Maciachini e diretto verso piazzale cimitero monumentale. È la 63esima manifestazione dall'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Ad aprire il corteo, uno striscione con scritto "Save Gaza" e alcuni fumogeni verdi.  "Auguri di buon Natale", ha detto uno degli organizzatori al megafono. "È un dovere da dire in un Paese dove noi viviamo e del quale rispettiamo le abitudini e i costumi. Diciamo buone feste a tutte le persone che festeggiano e contemporaneamente diciamo anche di ricordare le persone che soffrono in tutto il mondo". Prima del raduno, alcuni attivisti si sono trovati davanti al Carrefour di via Farini dove hanno esposto uno striscione con scritto "Boycott Israel, stop genocide, free Palestine". 

Hamas: "Accordo più vicino che mai senza nuove condizioni"

Le delegazioni dei leader di Hamas, della Jihad islamica palestinese e del Fronte popolare per la liberazione della Palestina si sono incontrate ieri al Cairo per discutere i negoziati in corso per un cessate il fuoco e un accordo per il rilascio degli ostaggi. Lo riporta il Times of Israel. Hamas ha affermato che la possibilità di raggiungere un accordo "è più vicina che mai se il nemico smette di porre nuove condizioni". Le fazioni "hanno sottolineato la volontà di tutti di porre fine all'aggressione contro il nostro popolo", si legge nella dichiarazione di Hamas, apparentemente riferendosi alla richiesta di un cessate il fuoco permanente. La natura dell'accordo di cessate il fuoco è il principale argomento di contesa nei colloqui, con Hamas che chiede la fine definitiva dei combattimenti, mentre Israele chiede una pausa temporanea durante la quale alcuni degli ostaggi vengano rilasciati, seguita dalla ripresa dei combattimenti per completare lo smantellamento delle capacità militari e di governo del gruppo terroristico, ha detto un diplomatico arabo al Times of Israel all'inizio di questa settimana. Israele cerca di far sì che l'accordo faccia riferimento al cessate il fuoco come a qualcosa che "pone fine all'operazione militare" mentre Hamas insiste sul fatto che il testo afferma che il cessate il fuoco "porrà fine alla guerra". 

Idf. "Drone intercettato drone, probabile attacco da Houthi"

L'aeronautica militare israeliana ha intercettato un drone entrato nello  spazio aereo israeliano, nel sud di Israele. Lo fanno sapere le IDF  secondo cui il drone è stato lanciato "da est", il che significa  probabilmente dallo Yemen, spiegano i media israeliani. Il drone ha attraversato il confine attraverso l'Egitto, una rotta già  utilizzata in precedenza dai droni lanciati verso Israele dagli Houthi  sostenuti dall'Iran.

Israele: 'Intercettato drone nel sud, entrato in spazio aereo proveniente da est'

Intercettato dall'Aeronautica israeliana un drone entrato nello spazio aereo nel sud di Israele. E' stato lanciato "da est", hanno confermato le forze di sicurezza israeliane (Idf), ovvero molto probabilmente dallo Yemen. Lo riportano i media israeliani.

Hts forma il nuovo governo, al Shibani ministro degli Esteri

Le autorità siriane del gruppo islamista Hayat Tahrir al Sham (Hts) hanno iniziato a nominare i membri del  nuovo governo ad interim.  Il secondo incarico annunciato è quello di ministro degli Esteri, che sarà ricoperto da Asaad Hassan al Shibani.

La nomina di Al Shibani è stata confermata dal Comando delle operazioni militari (il collettivo di Hts e dei gruppi ribelli siriani opposti al regime dell'ex presidente Bashar al Assad) in un messaggio pubblicato dall'agenzia di stampa Sana. 

La prima nomina era stata quella di Mohamed el Bashir a primo ministro ad interim, dopo che già era stato capo del governo parallelo istituito dall'Hts nelle aree controllate nella provincia di Idlib.

Siria, Tajani: "Tutelare minoranze religiose a cominciare da quella cristiana"

In Siria siano tutelate e protette le minoranze religiose a cominciare da quella cristiana. E' l'auspicio espresso dal ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista all'Osservatore Romano, in cui afferma che "i primi segnali sono positivi sebbene sia vero che la guida oggi della Siria è in mano a ex combattenti dell’Is. Le richieste dell’Italia sono molto chiare: riconoscimento e tutela delle minoranze religiose, a cominciare dalle minoranze cristiane. Noi lavoriamo per questo, è fondamentale. L'altro obiettivo è l'unità dello Stato: occorre evitare il frazionamento della Siria, e poi si chiede di agevolare il rientro volontario dei rifugiati da Turchia, Giordania, e Libano". 

"Si tratta di siriani scappati in occasione della guerra civile - spiega il ministro - e speriamo che coloro che rientrano possano essere accolti, che non ci sia una stagione di persecuzioni. Noi vigiliamo, siamo presenti, discutiamo con i nostri alleati, con il G7, con l'Unione europea, con la Turchia che, a sua volta, ha chiesto all'Italia di continuare ad avere una presenza diplomatica e di tenere aperta la nostra ambasciata a Damasco. La Turchia sta facendo un po’ da garante della stabilità. Abbiamo chiesto, sia il presidente del Consiglio Meloni a Erdogan, sia io al ministro degli Esteri turco, una garanzia per le minoranze, in modo particolare per le minoranze cristiane".

Riapre l'ambasciata del Qatar a Damasco

Il Qatar ha riaperto oggi la sua ambasciata in Siria, chiusa da 13 anni, mentre diverse cancellerie straniere, inizialmente caute, stanno inviando delegazioni a Damasco per stabilire un contatto con il nuovo potere che ha spodestato Bashar al-Assad. La bandiera del Qatar è stata issata sull'edificio nella capitale siriana, ha osservato un giornalista dell'Afp sul posto. 

"Feriti 23 da missile da Yemen su Israele, anche in parco giochi"

Sono 23 i feriti, non gravi, nell'attacco sferrato dallo Yemen verso Israele con un missile caduto anche in prossimità di un parco giochi a Tel Aviv. Lo scrive Haaretz sul suo sito. 

Teheran denuncia, "in Siria ucciso addetto ambasciata Iran"

Teheran denuncia che il 15 dicembre un addetto locale dell'ambasciata iraniana in Siria è stato ucciso in quella che viene definita "un'azione criminale eseguita da elementi terroristi". Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, scrive che all'addetto, Davoud Bitaraf, è stato sparato contro menre si trovava sulla sua automobile a Damasco. "Il corpo di Bitaraf è stato trovato, quindi identificato e trasferito in Iran i questi ultimi giorni", ha detto il portavoce, citato dall'agenzia Tasnim, aggiungendo che "il ministero degli Esteri sta trattando la faccenda con serietà attraverso i cabali diplomatici e internazionali". L'Iran, ha concluso Baghaei, ha fatto appello al nuovo potere siriano, che definisce "governo di transizione" perché "identifichie punisca" i responsabili come è suo dovere fare". 

Gaza, il bilancio della guerra sale a 45.227 morti

Il ministero della Sanità nella Gaza governata da Hamas ha dichiarato che almeno 45.227 persone sono state uccise durante gli oltre 14 mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende 21 morti nelle 24 ore precedenti, secondo il ministero, che ha dichiarato che 107.573 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre 2023.


Netanyahu: "Non firmerò accordo su ostaggi senza prima sradicare Hamas"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato al Wall Street Journal che non firmerà un accordo per la liberazione degli ostaggi con Hamas che porrà fine alla guerra. "Non accetterò di porre fine alla guerra prima di aver rimosso Hamas", ha detto Netanyahu. "Non li lasceremo al potere a Gaza, a circa 50 chilometri da Tel Aviv. Non accadrà".

Ramallah, "bambino palestinese ucciso da mina israeliana a Betlemme"

Il ministero della Salute palestinese ha reso noto che un bambino è stato ucciso da una mina di terra lasciata dalle forze israeliane in Cisgiordania. Il ministero ha aggiunto il bambino, di sette anni, è stato ucciso nella zona di Rashaida, a sud-est di Betlemme.

Papa: "Ieri negato accesso a Gaza al cardinal Pizzaballa"

Papa Francesco ha denunciato oggi il fatto che ieri le autorita' israeliane hanno negato l'accesso a Gaza al Patriarca di Gerusalemme dei Latini, cardinal Pierluigi Pizzaballa. "Ieri il Patriarca non l'hanno lasciato entrare a Gaza, come era stato invece promesso", ha detto nell'udienza per gli auguri di Natale con la Curia Romana, "e ieri hanno bombardato i bambini. Questa è crudeltà, voglio dirlo perchè tocca il cuore".

Tre morti in un attacco israeliano a ovest di Gaza City

Tre palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano a ovest della città di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che aerei da guerra israeliani hanno preso di mira un gruppo di persone nel campo profughi di Shati e che i feriti sono stati trasferiti dai medici della Mezzaluna Rossa all'ospedale al-Shifa di Gaza City.

In Israele 'solo il 22% si fida del governo, 75% dell'Idf'

In Israele, solo il 22% della popolazione ha fiducia nel governo attuale, con un 29% che dice di fidarsi del premier Banyamin Netanyahu, mentre la fiducia nell'Idf, le forze armate, è del 75%, ma cala al 47% in relazione alla persona del capo di stato maggiore, gen. Herzi Halevi, e crolla addirittura al 24% per il ministro della Difesa, Israel Katz. E' quanto rivela un sondaggio dell'emittente Channel 13, riportato dal Times of Israel. Alla domanda di quale obiettivo gli intervistati interpreterebbero come la vittoria di Israele nella guerra a Gaza, il 68% indica il ritorno a casa di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas, il 12% l'annessione della Striscia di Gaza allo stato di Israele, il 4% il ritorno alle loro case dei residenti al confine, l'8% l'instaurazione di una leadership palestinese moderata, diversa da Hamas, nella Striscia, mentre l'8% non si pronuncia, scrive il Times of Israel.

Il Papa: non hanno fatto entrare il Patriarca a Gaza

Il Papa, nell'incontro per gli auguri alla Curia, ha informato i cardinali della situazione in Terra Santa. "Ieri il Patriarca non lo hanno lasciato entrare a Gaza", riferendosi evidentemente al cardinale Pierbattista Pizzaballa, "e ieri sono stati bombardati bambini". "Questa è crudeltà, questa non è guerra", "voglio dirlo perché tocca il cuore".

Pakistan, 16 soldati uccisi in un attacco a base militare

Sedici soldati sono stati uccisi e cinque gravemente feriti in un attacco a una base militare pakistana vicino al confine con l'Afghanistan, hanno detto all'AFP due funzionari dell'intelligence, un attacco rivendicato dai talebani pakistani. Nella notte "più di 30 combattenti hanno attaccato una postazione militare" nella regione di Makeen, nella provincia di Khyber-Pakhtunkhwa", ha detto un alto funzionario dell'intelligence.

Tajani: presenza italiana in Siria è importante per stabilità

"Noi abbiamo da qualche tempo un nostro rappresentante diplomatico" in Siria, "siamo il primo paese europeo che ha svolto un ruolo in questa difficile situazione. In contatto anche con il G7 e con gli altri paesi dell'Ue e con la Turchia., che svolge un ruolo importante in quell'area, cha ha chiesto all'Italia di rimanere. La presenza italiana è importante per la stabilità, per l'unità, del territorio siriano e anche credo che sia fondamentale per la tutela delle minoranze. Noi dobbiamo innanzitutto proteggere la minoranza cristiana". Lo ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al programma 'Caffè Europa' su Rai Radio 1. Quali sono i messaggi che arrivano da Damasco? "pare positivi", ha detto Tajani, parlando anche di "qualche colloquio informale con i nostri diplomatici". Quindi il ministro ha rimarcato che a suo avviso "l'Italia può essere portatrice anche in Siria di un processo di pace". Per adesso - ha continuato - i segnali che arrivano sono "abbastanza positivi, ma è presto per dare una risposta definitiva su come si comporterà il nuovo sistema politico siriano".

Gli Houthi rivendicano attacco con 'missile balistico ipersonico' a Tel Aviv

Gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato il lancio un “missile balistico ipersonico” denominato “Palestina 2”, che ha colpito “l’area occupata di Giaffa” appena a sud di Tel Aviv. "Il missile ha colpito il suo obiettivo con precisione, e le difese e i sistemi di intercettazione non sono riusciti a intercettarlo", ha affermato il portavoce degli Houthi Yahya Saree in un discorso televisivo, aggiungendo che l'attacco è stato una risposta ai "massacri contro i nostri fratelli a Gaza", nonché all'aggressione israeliana contro il nostro Paese.

Pakistan, attacco a confine con Afghanistan uccisi 16 soldati

Sedici soldati sono stati uccisi e cinque gravemente feriti in un  attacco a una base militare pakistana vicino al confine con  l'Afghanistan. Nella notte tra venerdì e sabato, "più di 30 combattenti hanno attaccato  una posizione militare" nella regione di Makeen, nella provincia di  Khyber-Pakhtunkhwa", ha detto un alto funzionario dell'intelligence  pakistana.

Missile Yemen su Israele, 20 feriti tra cui bimbi

E' salito il 20 il numero delle persone rimaste lievemente ferite in seguito alla caduta su Giaffa, a Tel Aviv, di un missile balistico lanciato dagli Houthi sul centro di Israele. Lo riferisce Haaretz, citando fonti del Wolfson Medical Center, secondo cui tra questi ci sono anche bambini. Saranno tutti dimessi nelle prossime ore. 

A Roma flash mob pro-Pal, "nel presepe bambinello con kefiah"

La scritta 'stop genocidio a Gaza' ad avvolgere le persone. Bandiere palestinesi e un bambinello nel presepe con la kefiah. Questi i flash mob a Roma a piazza di Spagna e alla Stazione Termini. "Abbiamo realizzato un flashmob solidale con la Palestina. Un Bambino Gesù avvolto nella kefiah all'interno del Presepe. Solo per aver ricordato in questo modo la tragedia del popolo palestinese, vittima di atti genocidari per mano israeliana, il Pontefice è stato attaccato aspramente". "Per questo motivo abbiamo ritenuto necessario insistere su questo messaggio, riproponendo il medesimo presepe: non chiuderemo mai gli occhi di fronte a coloro che intendono normalizzare la violenza e la pulizia etnica di un intero popolo, grazie al complice quanto interessato silenzio internazionale. Il Gesù avvolto dalla kefiah ci ricorda dove egli sia nato: a Betlemme, una città oggi sotto assedio dei coloni e dell'esercito sionista", scrive il movimento degli studenti palestinesi, rilanciando la manifestazione del 5 gennaio. 

Israele "colpito da un proiettile lanciato dallo Yemen"

L'esercito israeliano ha dichiarato di non essere riuscito a intercettare un "proiettile" lanciato dallo Yemen che è atterrato vicino a Tel Aviv, e il servizio medico nazionale ha affermato che tre persone sono rimaste leggermente ferite. "In seguito alle sirene suonate poco fa nel centro di Israele, è stato identificato un proiettile lanciato dallo Yemen e sono stati effettuati tentativi di intercettazione senza successo", ha affermato l'esercito israeliano sul suo canale Telegram. "Poco tempo fa, sono state ricevute segnalazioni di un'arma caduta in uno degli insediamenti nel distretto di Tel Aviv", ha affermato la polizia israeliana. Il servizio medico di emergenza ha riferito che tre persone sono state portate in ospedale con lievi ferite e diverse altre sono state curate vicino alla scena, anche per shock.

Israele, 14 i feriti nell'attacco dallo Yemen

Sono 14 i feriti, lievi, dal 'proiettile' lanciato nella notte dallo Yemen su Israele, secondo il servizio medico nazionale israeliano. L'esercito israeliano ha dichiarato di non essere riuscito a intercettare un "proiettile" lanciato dallo Yemen che è atterrato vicino a Tel Aviv. "In seguito alle sirene suonate poco fa nel centro di Israele, è stato identificato un proiettile lanciato dallo Yemen e sono stati effettuati tentativi di intercettazione senza successo", ha affermato l'esercito israeliano sul suo canale Telegram. 

Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese

Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI

Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti

Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

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