Guerra in Siria, Khamenei: "Usa e Israele dietro quanto accaduto". LIVE

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"Quello che è successo in Siria è stato progettato nelle sale di comando di Stati Uniti e Israele" afferma la Guida suprema dell'Iran. In 48 ore 480 raid di Israele per smilitarizzare la Siria dopo la caduta di Assad. Distrutti i caccia e la flotta. 'Ho autorizzato a bombardare le armi siriane affinché non finiscano nelle mani dei jihadisti', dice Netanyahu. La Casa Bianca annuncia per venerdì una riunione straordinaria del G7 presieduto dall'Italia

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"Quello che è successo in Siria è stato progettato nelle sale di comando di Stati Uniti e Israele". Lo afferma la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei."Sì, un governo che è (di un Paese) vicino alla Siria ha avuto un ruolo ovvio a questo riguardo e ancora lo ha, tutti lo possono vedere", ha aggiunto Khamenei, come riferisce Mehr, durante un discorso a Teheran a cui partecipano centinaia di persone. 


In 48 ore 480 raid di Israele per smilitarizzare la Siria dopo la caduta di Assad. Distrutti i caccia e la flotta. 'Ho autorizzato a bombardare le armi siriane affinché non finiscano nelle mani dei jihadisti', dice il premier Netanyahu. Condanna di Iran e Turchia: 'Incursioni illegali'. Telefonata di Erdogan con Meloni: 'In Siria una aggressione israeliana. Preservare l'integrità territoriale e eliminare il terrorismo'. La Casa Bianca annuncia per venerdì una riunione straordinaria del G7 presieduto dall'Italia. Dall'obitorio di un ospedale di Damasco emergono '40 corpi con segni di tortura' anche quello di Mazen al-Hamada, forse il più famoso degli attivisti siriani. E parte la caccia ai macellai del regime di Assad. Il leader dei ribelli Jolani dice: 'il mondo non ha più nulla da temere dalla Siria'. Si insedia il nuovo premier Bashir: 'Il mio governo scioglierà i servizi di sicurezza'. L'Ue lascia libertà ai Paesi sui rifugiati e i 27 si spaccano.


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Forze curde Siria, tregua a Manbij mediata da Usa con filo-turchi

Il capo delle forze a maggioranza curda che controllano vaste regioni del nord-est della Siria ha annunciato una tregua con i gruppi filo-turchi a Manbij, un'area prevalentemente araba, dove i combattimenti hanno causato 218 morti. "Abbiamo raggiunto un accordo di cessate il fuoco a Manbij con la mediazione americana", ha dichiarato Mazloum Abdi, comandante delle Forze Democratiche Siriane (Sdf) sostenute da Washington. Ha aggiunto che i combattenti del Consiglio militare di Manbij, affiliato all'Sdf, "si ritireranno dall'area il prima possibile".

Mosca, Assad è al sicuro in Russia, non aderiamo alla Cpi

Il viceministro degli esteri russo Serghei Ryabkov ha affermato a Nbc che l'ex dittatore siriano Bashar al-Assad è in Russia, "è al sicuro e questo dimostra che la Russia agisce come richiesto in una situazione così straordinaria", ha affermato. Alla domanda se la Russia consegnerà Assad al processo, Ryabkov ha risposto: "La Russia non è parte della convenzione che ha istituito la Corte penale internazionale".

Khamenei, 'ci sarà più violenza e morte nella regione'

"L'estensione della violenza e della morte coprirà l'intera regione più che in passato". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, dopo avere detto che gli ultimi sviluppi in Siria, e la successiva caduta dell'ex presidente siriano Bashar Al Assad, sono frutto di un piano degli Stati Uniti e Israele. "Il fronte della resistenza è questo: più spingi, più diventa forte, più ti impegni, più diventa motivato. Più li combatti, più diventa ampio", ha aggiunto Khamenei, come riferisce Isna, durante un discorso a Teheran.

Khamenei, Usa e Israele dietro quanto accaduto in Siria

"Quello che è successo in Siria è stato progettato nelle sale di comando di Stati Uniti e Israele". Lo afferma la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei. 

Siria: Russia conferma presenza Assad nel Paese,"E' al sicuro"

La Russia sta offrendo rifugio a Bashar al-Assad, avendo trasportato li' l'ex leader siriano "nel modo più sicuro possibile" dopo il rapido crollo del suo regime. La prima conferma di Mosca all'asilo concesso al presidente siriano è stata data alla Nbc dal vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. "E' al sicuro, e dimostra che la Russia agisce come richiesto in una situazione cosi' straordinaria", ha detto. "Non ho idea di cosa gli stia succedendo in questo momento", ha proseguito Ryabkov, aggiungendo che "sarebbe sbagliato da parte mia elaborare cosa è successo e come e' stato risolto". Alla domanda se la Russia avrebbe consegnato Assad per un eventuale processo, Ryabkov ha detto: "La Russia non è parte della convenzione che ha istituito la Corte penale internazionale". Mosca ha sostenuto la Siria sin dai primi giorni della Guerra fredda, riconoscendone l'indipendenza nel 1944, quando Damasco cercò di liberarsi dal dominio coloniale francese. L'Occidente vedeva la Siria come un satellite sovietico. Martedì il nuovo leader ad interim della Siria ha annunciato che avrebbe assunto la guida del paese come primo ministro ad interim con il sostegno degli ex ribelli che hanno rovesciato Assad. Separatamente, Ryabkov ha detto che la Russia sarebbe "sicuramente pronta a considerare" un altro scambio di prigionieri, simile allo scambio di agosto che ha coinvolto il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich e l'ex marine statunitense Paul Whelan. Un nuovo accordo sarebbe "un sano passo avanti, soprattutto all'inizio della prossima amministrazione", ha detto Ryabkov, aggiungendo di non voler comunque "anticipare nulla". 

Ministero Esteri India, 'evacuato 75 cittadini dalla Siria'

Il governo indiano ha evacuato 75 cittadini dalla Siria a distanza di due giorni dalla fuga dal paese di Bashar Assad e dal crollo del suo governo. Lo ha fatto sapere, in un comunicato diffuso questa notte, il Ministero degli Esteri di Delhi, che ha coordinato l'operazione in collaborazione con le Ambasciate di Damasco e Beirut.  "Tutti i nostri concittadini hanno attraversato in modo sicuro il confine con il Libano e rientreranno presto in India con voli di linea", rende noto il comunicato, aggiungendo: "Il governo continuerà a monitorare la situazione costantemente; invitiamo gli indiani che restano in Siria a stare in contatto con l'Ambasciata indiana a Damasco".

Ribelli jihadisti siriani, 'presa Deir az Zor nell'est del Paese'

I ribelli siriani hanno annunciato di aver preso il controllo della città di Deir az Zor nell'est del Paese. L'Osservatorio siriano dei diritti umani ha riferito che le forze curde presenti in città si erano ritirate nelle località vicine prima che Deir az Zor cadesse nelle mani di combattenti arabi locali che si sono uniti ai ribelli che hanno destituito il regime di Bashar al Assad. 

Siria: nuovo capo polizia, 'ripristineremo la sicurezza'

"Ripristineremo piena sicurezza e ordine". Lo ha detto ad Al Jazeera il nuovo capo della polizia in Siria, Fouad al-Shami, ex comandante delle forze dell'opposizione al regime. E' stato nominato dalla nuova amministrazione del Paese.  "I nostri combattenti sono schierati per pattugliare tutta Damasco. Non ci fermeremo finché non saranno ristabiliti la sicurezza e l'ordine completi in ogni parte del paese" ha aggiunto. Nel frattempo - come riporta Al Jazeera - a Damasco la vita comincia a tornare alla normalità, banche e negozi hanno riaperto. Lo storico Hamidiyah Bazaar, chiuso per due giorni, è ora di nuovo affollato.

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