Lo hanno confermato diverse fonti internazionali, tra cui la Tass ed il New York Times. Il gesto, altamente simbolico, è stato compiuto proprio all'indomani della conquista del potere da parte dei ribelli jihadisti che hanno rovesciato in poco più di 10 giorni il presidente Bashar al-Assad
La bandiera dei ribelli jihadisti siriani è stata issata questa mattina sull'ambasciata siriana a Mosca. Lo hanno confermato diverse fonti internazionali, tra cui la Tass ma anche il New York Times. E' successo, sotto la neve moscovita, proprio a poche ore dalla fuga di Bashar al-Assad, a causa dell’ingresso dei ribelli stessi a Damasco. L’avanzata guidata da Hayat al-Tahrir al-Sham ha così posto fine a quasi 60 anni di governo della famiglia Assad. In precedenza, la bandiera della Repubblica Araba Siriana, simbolo del regime dell’ormai ex presidente Assad, era stata rimossa dall'edificio. (GUERRA IN SIRIA, LE NEWS IN DIRETTA)
Il gesto
Secondo quanto riferito, poi, da un giornalista dell'agenzia France Presse dalla capitale russa, un gruppo di uomini ha issato l'emblematica bandiera dell'opposizione con tre stelle rosse, proprio mentre alcuni fiocchi di neve cadevano su Mosca. Il gesto, altamente simbolico, è stato compiuto, come detto, all'indomani della conquista del potere da parte dei ribelli jihadisti che hanno rovesciato in poco più di 10 giorni il presidente Bashar al-Assad. "Oggi l'ambasciata ha aperto e lavora regolarmente sotto una nuova bandiera", ha detto una fonte della rappresentanza diplomatica alla Tass.
La fuga di Assad
Assad, intanto, si è recato proprio a Mosca dove ha ottenuto asilo per sé e per i suoi famigliari, grazie all’intervento di Vladimir Putin. Damasco, come detto, è caduta definitivamente nelle mani dei ribelli a guida islamica che hanno annunciato l'inizio di una "nuova era" in Siria dopo 50 anni di governo del partito Baath. Il leader degli insorti, Al-Jolani, ha dichiarato: "Il futuro è nostro, il dittatore è caduto, e questa è una vittoria per tutta la nazione islamica".