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Guerra Russia Ucraina, la nuova Commissione in visita a Kiev: "Al vostro fianco"

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Guerra in Ucraina, vertici Ue a Kiev: siamo al vostro fianco
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Guerra in Ucraina, vertici Ue a Kiev: siamo al vostro fianco
00:02:21 min

Il presidente del Consiglio Europeo, Costa, l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas e la Commissaria all'Allargamento Marta Kos sono in visita a Kiev, per un incontro con il presidente Zelensky. La scelta, altamente simbolica, coincide con il primo giorno di lavoro della nuova Commissione Europea. "Tregua e negoziati possono arrivare solo dopo che l'Ucraina sarà rafforzata con un pacchetto sufficiente di armi e l'invito ad entrare nella Nato", ha detto Zelensky in conferenza stampa

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Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas e la Commissaria all'Allargamento Marta Kos sono in visita a Kiev, per un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky. La scelta, altamente simbolica, coincide con il primo giorno di lavoro della nuova Commissione Europea. "Nel primo giorno in carica siamo qui per dare un messaggio: siamo dalla parte dell'Ucraina, militarmente, finanziariamente e politicamente come dal primo giorno", ha dichiarato Costa. "Penso che sia molto importante venire qui e iniziare il nostro mandato in Ucraina, sia il Presidente del Consiglio Europeo che l'Alto Rappresentante, insieme al Commissario per l'allargamento", ha detto Kallas.

"La tregua e i negoziati possono arrivare solo dopo che l'Ucraina sarà rafforzata con un pacchetto sufficiente di armi, comprese quelle a lunga distanza, e l'invito ad entrare nella Nato". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. "Non chiederemo mai ai nostri alleati di inviare truppe in Ucraina. Certo, saremmo felici. Perché la Russia ora ha i nord coreani, l'Iran e altri alleati mentre noi siamo soli sul campo di battaglia. Ma se io chiedessi truppe, scarponi sul terreno, la metà dei nostri alleati interromperebbe il sostegno”, ha aggiunto rispondendo alla domanda se le truppe europee potrebbero avere un ruolo nel monitoraggio del fronte in caso di tregua. "Non è il caso di speculare su cosa farà o non farà il presidente eletto Donald Trump: noi siamo qui per esprimere il nostro sostegno all'Ucraina, come dal primo giorno, che andrà avanti fino a quando sarà necessario”, ha riferito il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa.

Intanto, "sono stati danneggiati normali edifici civili: un edificio residenziale e un negozio nel villaggio di Tsarichanka. Quattro persone sono state uccise da questo attacco russo". Così il presidente ucraino su Telegram. 

La centrale di Zaporizhzhia è stata sull'orlo del blackout, per la terza volta nell'ultimo mese, a causa dei bombardamenti russi. Lo ha reso noto il ministero dell'Energia di Kiev.

L'Ucraina muove i suoi pezzi sullo scacchiere della diplomazia puntando ancora una volta sull'ingresso nella Nato per raggiungere un cessate il fuoco entro il 2025: il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha esortato i suoi omologhi dell'Alleanza ad estendere un invito a Kiev in occasione di un incontro a Bruxelles in programma la prossima settimana.


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Guerra Ucraina, cosa sono e come funzionano le mine antiuomo in arrivo dagli Stati Uniti

Mentre ancora si discute del via libera di Biden all'utilizzo di missili ATACMS da parte di Kiev sul suolo russo, scoppia una nuova polemica sulla decisione degli Stati Uniti di procedere con la fornitura all'Ucraina di mine antiuomo, capaci di uccidere e mutilare indiscriminatamente militari e civili. COSA SONO

Ukrenergo; 'Ripristinata una delle linee elettriche di Zaporizhzhia'

Le squadre di riparazione hanno eliminato i danni alla linea ad alta tensione che fornisce energia alla centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia. Lo ha riferito Ukrenergo, aggiungendo che "al momento la centrale occupata di Zaporizhzhia è alimentata sia dalla linea principale che da quella di riserva ad alta tensione". Nella notte di ieri, una linea che alimenta la Znpp era stata danneggiata dai bombardamenti nemici. 

Ucraina, 20 anni dalla Rivoluzione Arancione del 2004: cosa accadde

Vent’anni fa scoppiava la Rivoluzione arancione nelle piazze di Kiev: la causa era il contestato risultato elettorale che aveva visto vincere alle elezioni presidenziali il candidato filorusso Viktor Janukovich ai danni del leader dell’opposizione Viktor Juščenko. Le proteste incendiarono il Paese per 13 giorni fino alla mancata convalida del voto da parte della Corte Suprema ucraina. LEGGI QUI

Guerra Russia-Ucraina: chi è Kim Yong-bok, il generale nordcoreano al servizio di Mosca

Sono quasi 11mila i soldati nordcoreani che sono stati schierati nel Kursk, in Russia. A dirlo è la Bbc, che cita il National Intelligence Service (NIS) di Seul. Un membro della commissione parlamentare per l'intelligence, Lee Seong-Kweun, ha dichiarato che le truppe sono state trasferite nella regione alla fine di ottobre, dopo aver completato l'addestramento di adattamento nella Russia nordorientale. Ha anche confermato che la Corea del Nord ha spedito altre forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio. IL PROFILO

Cos'è il nuovo missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa

Una nuova arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto. È il missile balistico ipersonico Oreshnik, di medio raggio. Lo ha annunciato Vladimir Putin, che ha poi confermato come il missile verrà testato nuovamente in combattimento e che non può essere intercettato, definendola un'arma unica. Il leader russo ha anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe ha confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Vediamo le caratteristiche del missile Oreshnik e quando è stato utilizzato. DI COSA SI TRATTA

Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo

È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI

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Ft: “Ogni mese solo in Polonia 12 soldati ucraini disertano”

Ogni mese solo in Polonia circa 12 militari ucraini disertano mentre sono impegnati in esercitazioni militari nel Paese confinante con l'Ucraina: è quanto riporta il Financial Times in un articolo citando un rappresentante dei servizi di sicurezza polacchi. La carenza di uomini e la stanchezza dei militari al fronte da quasi tre anni è ben noto a Zelensky. Impressionante il numero di procedimenti giudiziari aperti per i disertori. Da gennaio a ottobre di quest'anno, scrive ancora l'Ft citato da Ukrainska Pravda, i pubblici ministeri ucraini hanno aperto 60mila casi contro i militari per aver abbandonato le loro posizioni, quasi il doppio rispetto al 2022 e al 2023 messi insieme. Se giudicati colpevoli, gli uomini rischiano fino a 12 anni di prigione.


Putin aumenta spesa militare per 2025 a livelli record

Il presidente russo Vladimir Putin ha approvato i piani di bilancio aumentando la spesa militare per il 2025 a livelli record. Come si legge sul sito Internet del Cremlino, circa il 32,5 per cento del bilancio sarà destinato alla difesa nazionale, per un importo pari a 13,5 trilioni di rubli, oltre 145 miliardi di dollari. Quest'anno per la spesa militare era destinato il 28,3 per cento del bilancio mentre continua l'aggressione militare lanciata dalla Russia nei confronti dell'Ucraina il 24 febbraio 2022.

Premier Georgia: la presidente lasci il palazzo il 29/12

La presidente georgiana Salome Zurabishvili dovrà lasciare il palazzo presidenziale il giorno dell'insediamento del nuovo capo di Stato, il 29 dicembre: lo ha dichiarato il premier georgiano Irakli Kobakhidze, come riporta Tass. "Capisco la situazione emotiva di Zourabichvili, ma ovviamente il 29 dicembre dovrà lasciare la sua residenza e consegnare questo edificio al presidente legittimamente eletto", ha dichiarato Kobakhidze. Ieri Zurabishvili ha affermato che non si sarebbe dimessa fino a nuove elezioni parlamentari perché l'attuale Parlamento è "illegittimo". Il voto presidenziale sarà il 14 dicembre, l'insediamento il 29. 

Zelensky: “L’Ue non ha altra scelta che essere unita”

"L'Ue non ha altra scelta che essere unita: la Russia usa diversi metodi in vari Paesi, come la Moldavia e la Georgia, ma gli obiettivi sono sempre anti-europei". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. "Oggi abbiamo presentato la nostra visione in questi incontri altamente simbolici. Abbiamo parlato di difesa aerea, abbiamo consegnato la lista di cose di cui abbiamo bisogno, ma anche di sanzioni, perché speriamo che il nuovo pacchetto Ue sia approvato presto", ha aggiunto. L'altro aspetto è l'allargamento: "È una scelta geopolitica e puntiamo nel 2025 ad aprire due cluster negoziali". Costa ha definito "impressionanti" i passi avanti compiuti dall'Ucraina sul dossier dell'allargamento e ha confermato la volontà dell'Ue di procedere con l'apertura dei capitoli negoziali. 

Costa: “Non speculiamo su cosa farà Trump, l'Ue con Kiev”

"Non è il caso di speculare su cosa farà o non farà il presidente eletto Donald Trump: noi siamo qui per esprimere il nostro sostegno all'Ucraina, come dal primo giorno, che andrà avanti fino a quando sarà necessario". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa nel corso della conferenza stampa con Volodymyr Zelensky a Kiev. 

Zelensky: “Se chiedo truppe metà degli alleati mi molla”

"Non chiederemo mai ai nostri alleati di inviare truppe in Ucraina. Certo, saremmo felici. Perché la Russia ora ha i nord coreani, l'Iran e altri alleati mentre noi siamo soli sul campo di battaglia. Ma se io chiedessi truppe, scarponi sul terreno, la metà dei nostri alleati interromperebbe il sostegno". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa rispondendo alla domanda se le truppe europee potrebbero avere un ruolo nel monitoraggio del fronte in caso di tregua.

Zelensky: “Tregua solo dopo l'invito Nato e pacchetto armi”

"La tregua e i negoziati possono arrivare solo dopo che l'Ucraina sarà rafforzata con un pacchetto sufficiente di armi, comprese quelle a lunga distanza, e l'invito ad entrare nella Nato". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, precisando il suo pensiero dopo l'intervista dei giorni scorsi. "Perché se avremo un conflitto congelato senza una posizione forte per l'Ucraina, Putin tornerà all'attacco e cercherà di distruggerci totalmente", ha aggiunto, precisando che al tavolo dei negoziati vede l'Ucraina e la Russia, certo, ma anche "Ue e Nato".

Magi difende sostegno militare a Kiev, platea dei Verdi contesta

Il segretario di Più Europa Riccardo Magi, dal palco di Europa Verde, ha difeso la causa del sostegno militare a Kiev. Qualche mormorio della platea, poi un militante ha gridato rivolgendosi al leader: “Hai sbagliato posto!". "Non ho sbagliato posto, mi hanno invitato per un confronto democratico", la replica di Magi.


Kiev: “Impossibile la riapertura dello spazio aereo”

La riapertura dello spazio aereo ucraino è per il momento impossibile, anche solo parzialmente, a causa della situazione di sicurezza nel Paese: lo ha detto oggi il primo ministro di Kiev, Denys Shmyhal, durante il Forum internazionale dei trasporti, come riporta Ukrainska Pravda. Shmyhal ha sottolineato che è importante sviluppare modi alternativi per il trasporto di merci e passeggeri, in particolare le vie terrestri, stradali e ferroviarie. Ed ha osservato che durante uno degli ultimi attacchi le forze russe hanno colpito almeno 15 aeroporti civili.

Media: "I jihadisti siriani sono addestrati da Kiev"

Le milizie jihadiste siriane filo-turche che hanno preso il controllo di Aleppo sono state addestrate dalle forze speciali ucraine dell'intelligence militare di Kiev (Gur), sull'uso delle tattiche sviluppate sul fronte ucraino e sull'uso dei droni: è quanto scrive il sito in lingua inglese Kyiv Post, che cita "social media islamici". In particolare, gli addestratori apparterrebbero al cosiddetto gruppo Khimik. A quest'ultimo, scrive il Kyiv Post, era già stata attribuita la paternità di un attacco contro una base militare russa a sud-est di Aleppo lo scorso 15 settembre, in cui furono distrutti diversi droni d'attacco e altri ordigni e munizioni. "Si è ipotizzato che questi addestratori delle forze speciali ucraine stiano fornendo supporto agli attuali attacchi antigovernativi, anche se non c'è alcuna verifica indipendente di questo coinvolgimento. L'ipotesi di un coinvolgimento ucraino è da vedere in un contesto più ampio, in cui le forze di Kiev prendono di mira le forze russe all'estero. Includendo quindi il supporto alla milizia islamica contro il gruppo Wagner e gli altri mercenari inviati dai russi in Mali lo scorso luglio". A supportare questa ipotesi, scrive ancora il giornale ucraino, le parole dl capo del Gur, Kyrylo Budanov, che nel maggio del 2023 disse: "Continueremo a uccidere i russi ovunque e in qualunque momento fino alla completa vittoria dell'Ucraina".

La Russia annuncia l'uccisione di 255 militari ucraini

Il ministero della difesa russo ha annunciato oggi che le forze armate ucraine hanno perso fino a 255 militari nel settore di Kursk nelle ultime 24 ore e oltre 37.100 soldati nell'intero periodo di combattimenti  occorsi nella regione. "Il nemico ha perso oltre 37.105 militari durante l'intero periodo di combattimenti nel settore di Kursk", ha affermato il ministero. Le forze armate ucraine hanno perso fino a 255 soldati nelle ultime 24 ore. Sono stati distrutti due veicoli corazzati da combattimento, tre automobili e due cannoni da mortaio. 

Il Papa: "La guerra è un orrore, offende Dio e l'umanità"

"La guerra è un orrore, la guerra offende Dio e l'umanità, la guerra non risparmia nessuno, la guerra è sempre una sconfitta, una sconfitta per l'umanità intera". Lo ha detto il Papa all'Angelus. Parlando in particolare la guerra in Ucraina il Papa ha lanciato un nuovo appello alla pace: "Rivolgo ancora una volta il mio appello alla comunità internazionale e ad ogni uomo e donna di buona volontà affinché si adoperino, in ogni modo, per fermare questa guerra e fare prevalere il dialogo, la fraternità, la riconciliazione. Si moltiplichi, ad ogni livello, un rinnovato impegno". 

Medvedev: "Costa-Kallas a Kiev? Guerra fino all'ultimo ucraino"

Per il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e l'alto rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas, "l'importante è continuare la guerra fino all'ultimo ucraino": lo scrive su Telegram il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev. "Il nuovo capo del Consiglio europeo, Antonio Costa, e la russofoba estone che in precedenza raccoglieva fondi in Russia insieme al marito, e ora 'capo diplomatico' dell'Ue, Kaja Kallas, sono arrivati a Kiev il primo giorno di lavoro - si legge nel messaggio -. Questo significa una cosa: la cosa principale per loro non è la prosperità dei Paesi dell'Ue, non è lo sviluppo dell'economia e non è la soluzione dei problemi sociali. L'importante è continuare la guerra fino all'ultimo ucraino. Rallegratevi, europei: una buona scelta, i giusti difensori della democrazia!". 

Kiev: "Le perdite in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 al 1° dicembre 2024"

Russia, conquistati due centri nel Donetsk

Le Forze armate russe hanno assunto il controllo delle localita' popolate di Ilyinka e Petrovka nella Repubblica Popolare di Donetsk (DPR), ha affermato domenica il Ministero della Difesa russo. "Unità del gruppo di forze del sud hanno liberato la località popolata di Ilyinka nella Repubblica Popolare di Donetsk a seguito di operazioni offensive attive", ha precisato il Ministero in una dichiarazione. "Unita' del gruppo di forze centrale hanno liberato la localita' popolata di Petrovka nella Repubblica Popolare di Donetsk a seguito di operazioni offensive di successo", ha affermato la dichiarazione.

La Russia annuncia un attacco con missile Iskander

Le truppe russe hanno lanciato un attacco utilizzando un sistema missilistico tattico Iskander in un sito di dispiegamento temporaneo delle forze armate ucraine nella regione di Nikolayev. Lo ha annunciato oggi il Ministero della Difesa russo. L'attacco del sistema missilistico Iskander è stato lanciato "in un'area di concentrazione del centro separato delle forze speciali del sud delle Forze armate ucraine vicino alla località popolata di Rovnoye nella regione di Nikolayev [a 15 chilometri dalla citta' di Ochakov]", ha affermato il ministero. Il sito di dispiegamento temporaneo delle Forze armate ucraine è stato tempestivamente distrutto da un attacco preventivo guidato con precisione, ha aggiunto

Kallas: "È un privilegio essere a Kiev insieme al presidente Costa e al Commissario Kos. Nella mia prima visita da quando ho assunto l'incarico, il mio messaggio è chiaro: l'Unione Europea vuole che l'Ucraina vinca questa guerra. Faremo tutto il necessario per questo"

Zelensky: "660 droni e 120 missili russi in una settimana"

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina nel corso della settimana con "più di 500 bombe aeree guidate, quasi 660 droni d'attacco e circa 120 missili di vario tipo": lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che la notte scorsa "sono stati abbattuti oltre 30 droni d'attacco". "Nessun Paese al mondo ha mai affrontato simili attacchi quotidiani per un periodo così lungo. Il nostro Stato è rimasto fermo, le nostre Forze Armate continuano a combattere l'aggressore, il nostro popolo lavora per un'Ucraina forte e i nostri partner ci sostengono" ha affermato Zelensky. "Insieme siamo la forza che costringerà la Russia a una pace giusta e ripristinerà la pace e la sicurezza in Europa. Ringrazio tutti coloro che lo capiscono e ci sostengono". 

Kiev: "Drone russo su minibus a Kherson, 3 morti"

Tre persone sono morte e sette sono rimaste ferite questa mattina in seguito a un attacco russo con un drone contro un minibus a Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riporta Ukrinform. "Una mattinata terribile per Kherson. Verso le 08:15 (le 7:15 in Italia, ndr), i militari russi hanno attaccato i trasporti pubblici nel distretto di Dniprovskyi con un drone. Sfortunatamente, ci sono vittime... l'attacco è costato la vita a tre civili", ha scritto Prokudin, aggiungendo che sette residenti sono stati ricoverati in ospedale. 

Costa: "A Kiev per rendere omaggio al coraggio degli ucraini"

"Siamo qui per rendere omaggio al coraggio del popolo ucraino nella ricerca di una pace duratura: questo memoriale è la tragica evidenzia che quando parliamo della guerra non parliamo solo di armi e munizioni, ma soprattutto di persone, famiglie, gente che ha sofferto ed è morta combattendo per il proprio Paese". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, visitando il memoriale del caduti a Maidan, dove ha incontrato, insieme a Kaja Kallas, tre veterani della guerra. "È molto duro vedere veterani così giovani, è una grande sfide per il nostro futuro comune: il lavoro della Commissaria all'Allargamento e dell'alto rappresentante sarà dedicato a realizzare il futuro dell'Ucraina all'interno della nostra Unione". 

Drone russo su Kherson, tre morti e sette feriti

E' di almeno tre morti e sette feriti il bilancio di un attacco russo condotto questa mattina con un drone sulla città di Kherson, nel sud dell'Ucraina. Lo ha dichiarato il governatore regionale di Kherson, Oleksandr Prokudin, che su Telegram ha spiegato che l'obiettivo dell'attacco sono stati i trasporti pubblici.

Kiev: "Nella notte abbattuti 32 droni russi su 78"

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 78 droni, 32 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev e altri 45 sono scomparsi dai radar probabilmente in seguito alle contromisure di guerra elettronica adottate: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina. I droni distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Kiev, Cherkasy, Chernihiv, Zhytomyr, Sumy e Poltava. 

Ucraina, due morti e quattro feriti nel Donetsk nelle ultime 24 ore

Due persone sono state uccise e quattro sono rimaste ferite ieri nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale, in seguito agli attacchi russi:  lo ha reso noto su Telegram il governatore regionale, Vadym Filashkin, come riporta Ukrinform. "Il 30 novembre, i russi hanno ucciso due residenti della regione di Donetsk, a Myrnohrad. Altri quattro nella regione sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore", si legge nel post.

La Russia aumenta le spese per la Difesa nel 2025

Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha promulgato il bilancio dello Stato per il prossimo triennio (2025-27), che stanzia per il 2025 una spesa per la difesa di 13,5 trilioni di rubli ovvero 126,844 milioni di euro. Secondo le stime contenute nel decreto pubblicato oggi sul portale ufficiale di informazione legale, la cifra rappresenta un aumento del 24,4% del budget dedicato a soddisfare le esigenze dell'Esercito nella campagna militare in Ucraina rispetto al 2024. La voce rappresenta il 6,31% del Prodotto Interno Lordo (PIL) previsto per il prossimo anno, mentre per l'anno in corso rappresenta il 6,7%. L'importo dedicato alla difesa e alla sicurezza nazionale rappresenta circa il 40% della spesa totale del bilancio russo e supererà i soldi stanziati congiuntamente per istruzione, sanità, economia e politica sociale. La spesa militare sara' leggermente ridotta nel 2026 e nel 2027, secondo il Bilancio approvato lo scorso novembre da entrambe le camere del Parlamento russo.Tuttavia, le cifre incluse nel bilancio militare per quest'anno non comprendono nemmeno le voci classificate come segrete e destinate anch'esse a finanziare l'impegno militare della Russia.

Putin

©Ansa

Kallas: "Sull'Ucraina non escludere nulla"

"Sino ad oggi la discussione è stata intorno a quali Paesi sarebbero disposti a mandare dei soldati in Ucraina e quali no: io credo non si debba escludere nulla e mantenere una certa ambiguità strategica sul punto". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas in un'intervista rilasciata ad un gruppo di media internazionali, tra cui l'Ansa, al debutto del suo incarico. Kallas ha poi sottolineato che l'Europa potrebbe "avere un ruolo" se si arrivasse davvero ad un cessate il fuoco e fosse necessario inviare delle truppe per verificare che sia rispettato. "La scelta in merito ad ogni modo resta nelle mani dell'Ucraina", ha notato. 

Costa-Kallas in visita a Kiev: "Siamo al vostro fianco"

Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas e la Commissaria all'Allargamento Marta Kos sono in visita a Kiev, dove incontreranno il presidente Volodymyr Zelensky. La scelta, altamente simbolica, coincide con il primo giorno di lavoro della nuova Commissione Europea. L'ANSA è l'unico media italiano al seguito della missione. "Nel primo giorno in carica siamo qui per dare un messaggio: siamo dalla parte dell'Ucraina, militarmente, finanziariamente e politicamente come dal primo giorno", ha dichiarato Costa. "Penso che sia molto importante venire qui e iniziare il nostro mandato in Ucraina, sia il Presidente del Consiglio Europeo che l'Alto Rappresentante, insieme al Commissario per l'allargamento", ha detto Kallas. "L'Ucraina è un tema che dobbiamo affrontare a più livelli durante il nostro mandato ed è il più grande problema di sicurezza che abbiamo attualmente. Ed è un buon messaggio il fatto che veniamo qui insieme per dimostrare uno spirito di unità, nella logica del 'Team Europe'", ha aggiunto Kallas parlando ai giornalisti. 

Ucraina: "Nella notte abbattuti una decina di droni su Kiev"

Le difese aeree ucraine hanno abbattuto la notte scorsa una decina di droni kamikaze russi che si dirigevano verso la capitale Kiev: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare municipale, Serhiy Popko, come riporta Ukrinform. "Nella notte, le forze armate russe hanno nuovamente attaccato Kiev utilizzando velivoli senza pilota. L'allarme aereo in città è durato circa un'ora e mezza. Le forze di difesa hanno individuato e neutralizzato circa una decina di droni d'attacco che minacciavano la capitale", ha affermato Popko senza precisare il numero dei droni abbattuti. In seguito all'attacco, detriti di droni sono caduti nel quartiere di Holosiivskyi, dove un'onda d'urto ha mandato in frantumi alcune finestre di un condominio. "Al momento, non ci sono feriti o vittime in città", ha aggiunto il funzionario. 

Ucraina, centrale nucleare Zaporizhzhia sull'orlo del blackout. VIDEO

La Russia annuncia l'abbattimento di 29 droni

Le autorità russe hanno fatto sapere, in un comunicato del Ministero della Difesa, di aver neutralizzato 29 droni ucraini su quattro regioni della Russia nelle prime ore di oggi. "I sistemi di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto 29 veicoli aerei senza pilota [UAV] ucraini: 20  sulla regione di Bryansk, sette sulla regione di Kaluga e uno sulle regioni di Smolensk e Kursk ciascuna", riferisce l'agenzia Interfax.

Zelensky: "A Dnipro 4 morti dopo raid russo su edifici civili"

"Un'operazione di salvataggio è attualmente in corso nell'oblast di Dnipro dopo un attacco missilistico. Sono stati danneggiati normali edifici civili: un edificio residenziale e un negozio nel villaggio di Tsarichanka. In questo momento è noto che quattro persone sono state uccise da questo attacco russo. Le mie condoglianze". Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.   "Oggi i russi hanno continuato ancora una volta il vile terrore contro il popolo di Kherson, contro la gente comune. Un drone su un autobus ha fatto quattro feriti. E così quasi ogni giorno l'Ucraina si difende da questa pressione del tutto disumana. Sono grato a tutti coloro che ci aiutano ad affrontare tutto questo, a proteggerci dal terrore e a salvare la vita alle persone". 

Kiev chiede l'invito nella Nato la prossima settimana

L'Ucraina muove i suoi pezzi sullo scacchiere della diplomazia puntando ancora una volta sull'ingresso nella Nato per raggiungere un cessate il fuoco entro il 2025: il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha esortato i suoi omologhi dell'Alleanza ad estendere un invito a Kiev in occasione di un incontro a Bruxelles in programma la prossima settimana. Una richiesta - contenuta in una lettera visionata da Reuters - che sembra fare il paio con le ultime affermazioni del presidente Volodymyr Zelensky, che ha aperto ad alcune concessioni per "porre fine alla fase calda della guerra": i territori ancora ucraini subito sotto l'ombrello Nato, per poi lavorare sulle regioni occupate in un secondo momento, con la diplomazia. Lo scenario appare perlomeno improbabile ma assicurarsi un invito nell'Alleanza atlantica fa parte del 'piano di vittoria' delineato il mese scorso da Zelensky per porre fine alla guerra. "L'invito non dovrebbe essere visto come un'escalation", ha scritto Sybiha nella lettera. "Al contrario, mostrando chiaramente che l'adesione dell'Ucraina alla Nato è inevitabile, la Russia perderà uno dei suoi principali argomenti per continuare questa guerra ingiustificata", continua il testo, che esorta ad "approvare la decisione di invitare l'Ucraina a unirsi all'Alleanza come uno dei risultati della riunione dei ministri degli Esteri della Nato del 3-4 dicembre 2024". Un percorso che però si scontra con la posizione del Cremlino - per il quale resta irricevibile la proposta di una Ucraina sotto l'ombrello Nato - mentre anche i diplomatici dell'Alleanza affermano che non c'è consenso tra i membri per invitare Kiev in questa fase. E qualsiasi decisione del genere richiederebbe il consenso di tutti i 32 Paesi membri della Nato. Intanto, sul terreno torna lo spettro del disastro nucleare: la centrale di Zaporizhzhia è finita sull'orlo del blackout per la terza volta questo mese, ha denunciato il ministero dell'Energia di Kiev. "L'impianto ha perso corrente su una delle due linee di trasmissione elettriche esterne" e ora "è alimentato da una sola linea. Se viene scollegata dall'alimentazione esterna, si verificherà un altro blackout totale, il che sarà una minaccia per la sicurezza dalle radiazioni", è l'allarme lanciato dalle autorità ucraine che puntano il dito contro l'aumento dei raid russi su tutto il Paese nelle ultime settimane. Una rinnovata offensiva aerea - che ha messo nel mirino soprattutto gli impianti energetici - è parte di una sterzata verso l'escalation voluta da Mosca e avviata con l'ingresso nel conflitto delle truppe nordcoreane al fianco dei soldati di Vladimir Putin. Un sostegno ribadito nelle ultime ore dal leader Kim Jong-un accogliendo a Pyongyang il ministro della Difesa russo Andrei Belousov. "Il governo, l'esercito e il popolo della Corea del Nord sosterranno senza alcuna esitazione la politica della Federazione Russa per difendere la sua sovranità e la sua integrità territoriale", si legge in un resoconto dell'agenzia nordcoreana Kcna, secondo cui Kim ha definito "esercizio del diritto all'autodifesa per la Russia" quello "di intraprendere azioni risolute per far pagare il prezzo alle forze ostili". La Kcna non menziona se Kim e Belousov abbiano discusso dei soldati nordcoreani inviati al fronte nel Kursk. Il Nord non ha mai confermato il dispiegamento delle truppe, denunciato invece ormai quotidianamente da Seul, Washington e Kiev. All'ingresso dei nordcoreani in guerra si lega infatti la decisione degli Stati Uniti - e a cascata di Francia e Regno Unito - di autorizzare l'uso dei missili a lungo raggio da parte degli ucraini in territorio russo, in un botta e risposta che ha incendiato nelle ultime settimane le tensioni nel conflitto. 

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