Il presidente del Consiglio Europeo, Costa, l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas e la Commissaria all'Allargamento Marta Kos sono in visita a Kiev, per un incontro con il presidente Zelensky. La scelta, altamente simbolica, coincide con il primo giorno di lavoro della nuova Commissione Europea. "Tregua e negoziati possono arrivare solo dopo che l'Ucraina sarà rafforzata con un pacchetto sufficiente di armi e l'invito ad entrare nella Nato", ha detto Zelensky in conferenza stampa
Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas e la Commissaria all'Allargamento Marta Kos sono in visita a Kiev, per un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky. La scelta, altamente simbolica, coincide con il primo giorno di lavoro della nuova Commissione Europea. "Nel primo giorno in carica siamo qui per dare un messaggio: siamo dalla parte dell'Ucraina, militarmente, finanziariamente e politicamente come dal primo giorno", ha dichiarato Costa. "Penso che sia molto importante venire qui e iniziare il nostro mandato in Ucraina, sia il Presidente del Consiglio Europeo che l'Alto Rappresentante, insieme al Commissario per l'allargamento", ha detto Kallas.
"La tregua e i negoziati possono arrivare solo dopo che l'Ucraina sarà rafforzata con un pacchetto sufficiente di armi, comprese quelle a lunga distanza, e l'invito ad entrare nella Nato". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. "Non chiederemo mai ai nostri alleati di inviare truppe in Ucraina. Certo, saremmo felici. Perché la Russia ora ha i nord coreani, l'Iran e altri alleati mentre noi siamo soli sul campo di battaglia. Ma se io chiedessi truppe, scarponi sul terreno, la metà dei nostri alleati interromperebbe il sostegno”, ha aggiunto rispondendo alla domanda se le truppe europee potrebbero avere un ruolo nel monitoraggio del fronte in caso di tregua. "Non è il caso di speculare su cosa farà o non farà il presidente eletto Donald Trump: noi siamo qui per esprimere il nostro sostegno all'Ucraina, come dal primo giorno, che andrà avanti fino a quando sarà necessario”, ha riferito il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa.
Intanto, "sono stati danneggiati normali edifici civili: un edificio residenziale e un negozio nel villaggio di Tsarichanka. Quattro persone sono state uccise da questo attacco russo". Così il presidente ucraino su Telegram.
La centrale di Zaporizhzhia è stata sull'orlo del blackout, per la terza volta nell'ultimo mese, a causa dei bombardamenti russi. Lo ha reso noto il ministero dell'Energia di Kiev.
L'Ucraina muove i suoi pezzi sullo scacchiere della diplomazia puntando ancora una volta sull'ingresso nella Nato per raggiungere un cessate il fuoco entro il 2025: il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha esortato i suoi omologhi dell'Alleanza ad estendere un invito a Kiev in occasione di un incontro a Bruxelles in programma la prossima settimana.
Gli approfondimenti:
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Guerra Ucraina, cosa sono e come funzionano le mine antiuomo in arrivo dagli Stati Uniti
Mentre ancora si discute del via libera di Biden all'utilizzo di missili ATACMS da parte di Kiev sul suolo russo, scoppia una nuova polemica sulla decisione degli Stati Uniti di procedere con la fornitura all'Ucraina di mine antiuomo, capaci di uccidere e mutilare indiscriminatamente militari e civili. COSA SONO
Ukrenergo; 'Ripristinata una delle linee elettriche di Zaporizhzhia'
Le squadre di riparazione hanno eliminato i danni alla linea ad alta tensione che fornisce energia alla centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia. Lo ha riferito Ukrenergo, aggiungendo che "al momento la centrale occupata di Zaporizhzhia è alimentata sia dalla linea principale che da quella di riserva ad alta tensione". Nella notte di ieri, una linea che alimenta la Znpp era stata danneggiata dai bombardamenti nemici.
Ucraina, 20 anni dalla Rivoluzione Arancione del 2004: cosa accadde
Vent’anni fa scoppiava la Rivoluzione arancione nelle piazze di Kiev: la causa era il contestato risultato elettorale che aveva visto vincere alle elezioni presidenziali il candidato filorusso Viktor Janukovich ai danni del leader dell’opposizione Viktor Juščenko. Le proteste incendiarono il Paese per 13 giorni fino alla mancata convalida del voto da parte della Corte Suprema ucraina. LEGGI QUI
Guerra Russia-Ucraina: chi è Kim Yong-bok, il generale nordcoreano al servizio di Mosca
Sono quasi 11mila i soldati nordcoreani che sono stati schierati nel Kursk, in Russia. A dirlo è la Bbc, che cita il National Intelligence Service (NIS) di Seul. Un membro della commissione parlamentare per l'intelligence, Lee Seong-Kweun, ha dichiarato che le truppe sono state trasferite nella regione alla fine di ottobre, dopo aver completato l'addestramento di adattamento nella Russia nordorientale. Ha anche confermato che la Corea del Nord ha spedito altre forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio. IL PROFILO
Cos'è il nuovo missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
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Guerra in Ucraina, vertici Ue a Kiev: siamo al vostro fianco
Ft: “Ogni mese solo in Polonia 12 soldati ucraini disertano”
Ogni mese solo in Polonia circa 12 militari ucraini disertano mentre sono impegnati in esercitazioni militari nel Paese confinante con l'Ucraina: è quanto riporta il Financial Times in un articolo citando un rappresentante dei servizi di sicurezza polacchi. La carenza di uomini e la stanchezza dei militari al fronte da quasi tre anni è ben noto a Zelensky. Impressionante il numero di procedimenti giudiziari aperti per i disertori. Da gennaio a ottobre di quest'anno, scrive ancora l'Ft citato da Ukrainska Pravda, i pubblici ministeri ucraini hanno aperto 60mila casi contro i militari per aver abbandonato le loro posizioni, quasi il doppio rispetto al 2022 e al 2023 messi insieme. Se giudicati colpevoli, gli uomini rischiano fino a 12 anni di prigione.
Putin aumenta spesa militare per 2025 a livelli record
Il presidente russo Vladimir Putin ha approvato i piani di bilancio aumentando la spesa militare per il 2025 a livelli record. Come si legge sul sito Internet del Cremlino, circa il 32,5 per cento del bilancio sarà destinato alla difesa nazionale, per un importo pari a 13,5 trilioni di rubli, oltre 145 miliardi di dollari. Quest'anno per la spesa militare era destinato il 28,3 per cento del bilancio mentre continua l'aggressione militare lanciata dalla Russia nei confronti dell'Ucraina il 24 febbraio 2022.
Premier Georgia: la presidente lasci il palazzo il 29/12
La presidente georgiana Salome Zurabishvili dovrà lasciare il palazzo presidenziale il giorno dell'insediamento del nuovo capo di Stato, il 29 dicembre: lo ha dichiarato il premier georgiano Irakli Kobakhidze, come riporta Tass. "Capisco la situazione emotiva di Zourabichvili, ma ovviamente il 29 dicembre dovrà lasciare la sua residenza e consegnare questo edificio al presidente legittimamente eletto", ha dichiarato Kobakhidze. Ieri Zurabishvili ha affermato che non si sarebbe dimessa fino a nuove elezioni parlamentari perché l'attuale Parlamento è "illegittimo". Il voto presidenziale sarà il 14 dicembre, l'insediamento il 29.
Zelensky: “L’Ue non ha altra scelta che essere unita”
"L'Ue non ha altra scelta che essere unita: la Russia usa diversi metodi in vari Paesi, come la Moldavia e la Georgia, ma gli obiettivi sono sempre anti-europei". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. "Oggi abbiamo presentato la nostra visione in questi incontri altamente simbolici. Abbiamo parlato di difesa aerea, abbiamo consegnato la lista di cose di cui abbiamo bisogno, ma anche di sanzioni, perché speriamo che il nuovo pacchetto Ue sia approvato presto", ha aggiunto. L'altro aspetto è l'allargamento: "È una scelta geopolitica e puntiamo nel 2025 ad aprire due cluster negoziali". Costa ha definito "impressionanti" i passi avanti compiuti dall'Ucraina sul dossier dell'allargamento e ha confermato la volontà dell'Ue di procedere con l'apertura dei capitoli negoziali.
Costa: “Non speculiamo su cosa farà Trump, l'Ue con Kiev”
"Non è il caso di speculare su cosa farà o non farà il presidente eletto Donald Trump: noi siamo qui per esprimere il nostro sostegno all'Ucraina, come dal primo giorno, che andrà avanti fino a quando sarà necessario". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa nel corso della conferenza stampa con Volodymyr Zelensky a Kiev.
Zelensky: “Se chiedo truppe metà degli alleati mi molla”
"Non chiederemo mai ai nostri alleati di inviare truppe in Ucraina. Certo, saremmo felici. Perché la Russia ora ha i nord coreani, l'Iran e altri alleati mentre noi siamo soli sul campo di battaglia. Ma se io chiedessi truppe, scarponi sul terreno, la metà dei nostri alleati interromperebbe il sostegno". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa rispondendo alla domanda se le truppe europee potrebbero avere un ruolo nel monitoraggio del fronte in caso di tregua.
Zelensky: “Tregua solo dopo l'invito Nato e pacchetto armi”
"La tregua e i negoziati possono arrivare solo dopo che l'Ucraina sarà rafforzata con un pacchetto sufficiente di armi, comprese quelle a lunga distanza, e l'invito ad entrare nella Nato". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, precisando il suo pensiero dopo l'intervista dei giorni scorsi. "Perché se avremo un conflitto congelato senza una posizione forte per l'Ucraina, Putin tornerà all'attacco e cercherà di distruggerci totalmente", ha aggiunto, precisando che al tavolo dei negoziati vede l'Ucraina e la Russia, certo, ma anche "Ue e Nato".
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