Il portavoce dell'Idf ha annunciato di aver attaccato più volte in Libano dopo la violazione dell'accordo di cessate il fuoco da parte di Hezbollah. Cinque persone, tra cui 3 operatori umanitari della World Central Kitchen, sono stati uccisi a Khan Younis. Sono almeno 327 i morti in Siria da mercoledì scorso nell'offensiva lanciata da gruppi armati guidati da Hayat Tahrir al-Sham nelle regioni di Aleppo e Idlib, lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani
Il portavoce dell'Idf ha annunciato di aver attaccato più volte in Libano a causa della violazione dell'accordo di cessate il fuoco da parte di Hezbollah. Tra l'altro, un aereo ha attaccato un veicolo su cui i miliziani caricavano armi, compresi missili Rpg e casse di munizioni. L'esercito ha riferito inoltre che aerei da combattimento hanno attaccato dei lanciarazzi di Hezbollah nell'area di Sidone, dopo che lì è stata rilevata un'attività terroristica, è stato attaccato anche un impianto di produzione missilistica dei paramilitari filoiraniani in profondità nel Libano.
Cinque persone, tra cui tre operatori umanitari della World central kitchen, sono stati uccisi a Khan Younis, nel sud di Gaza, secondo quanto riferisce Al Jazeera. Secondo l'emittente del Qatar, almeno 23 persone sono state uccise dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza dall'alba, di cui 17 a Gaza City, una a Jabalia e cinque nel sud.
Mentre la tregua in Libano si dimostra fragile, la tensione del Medio Oriente si trasferisce in Siria, dove i ribelli jihadisti assediano Aleppo. L'offensiva militare delle forze filo-turche è diretta contro il bastione governativo russo e iraniano della città nord-occidentale del Paese e ha fatto circa 250 morti in due giorni, secondo l'Osservatorio per i diritti umani in Siria, La maggior parte sono uomini armati delle varie fazioni in lotta mentre i civili uccisi, tra cui donne e bambini, sono circa 20. 'Siamo entrati ad Aleppo', annunciano i miliziani, mentre Mosca accusa i filo-turchi e attacca l'altra città di Idlib.
L'Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr) afferma che i jihadisti siriani e i ribelli alleati controllano "la maggior parte" della città di Aleppo.
L'Aeronautica militare russa ha effettuato raid sulla città siriana di Aleppo per la prima volta dal 2016: lo afferma la ong Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr). "Aerei da guerra russi hanno lanciato raid sulle aree della città di Aleppo per la prima volta dal 2016", ha aggiunto la ong.
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Wafa: 40 morti per raid israeliano su edificio a nord Gaza
Oltre 40 palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira un edificio residenziale che ospitava sfollati nella zona di Tel al-Zaatar, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa citando fonti locali e parlando di un "nuovo massacro" nella Striscia. "I caccia israeliani hanno colpito l'edificio, che apparteneva alla famiglia al-Araj e veniva utilizzato per ospitare famiglie sfollate", scrive l'agenzia secondo cui "fonti mediche hanno riferito che oltre 100 palestinesi sono stati uccisi nei raid israeliani in tutta Gaza dalle prime ore di oggi".
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Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Save the Children: "Membro ucciso da raid Israele a Gaza"
"È con profonda tristezza che confermiamo che un membro dello staff di Save the Children è stato ucciso in un attacco aereo israeliano a Khan Younis oggi, il secondo collega di Save the Children ucciso a Gaza dall'inizio della guerra". Lo riferisce la stessa organizzazione in una nota, spiegando che "Ahmad Faisal Isleem Al-Qadi, 39 anni, lavorava per il team amministrativo a Gaza da maggio 2024. È stato ucciso nel primo pomeriggio di oggi mentre tornava a casa dalla moglie e dalla figlia di tre anni dalla moschea. Oggi sono state segnalate fino a 17 persone uccise in almeno due attacchi separati a Khan Younis".
Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu
Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO
Assad: "Sconfiggeremo i terroristi"
Il presidente siriano Bashar Assad promette di "sconfiggere i terroristi" indipendentemente dalla grandezza dei loro attacchi.
Guerra in Medio Oriente, perché Netanyahu e Gallant sono stati incriminati dalla Cpi
Crimini di guerra e crimini contro l'umanità, commessi nell'ambito di "un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza" tra l'8 ottobre 2023, il giorno successivo al sanguinoso attacco di Hamas nel sud di Israele, e fino ad "almeno" il 20 maggio 2024, giorno nel quale la Procura della Corte penale internazionale ha depositato le richieste di arresto. Queste le accuse attraverso le quali la Camera preliminare I della Corte dell'Aja ha emesso i mandati nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant, ritenuti entrambi responsabili delle "attività degli organi governativi israeliani e delle forze armate", e in base al diritto internazionale umanitario, l'insieme delle norme che regolano la protezione dei civili durante i conflitti armati. LEGGI QUI
Siria, sito dell'agenzia governativa Sana fermo da 24 ore
L'agenzia governativa siriana Sana non trasmette sul suo sito Internet da almeno 24 ore. E il sito è adesso irraggiungibile dai server.
Tajani: "Dalla Siria rischio di un collasso migratorio"
"Il vero rischio per noi è che ci sia - a causa di questa nuova guerra civile - un collasso migratorio". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla situazione in Siria. "Per questo avevamo deciso di riaprire la nostra ambasciata e inviare un ambasciatore che adesso puntualmente sta lavorando in sintonia con gli ambasciatori degli altri Paesi Ue. Domani ci sarà una riunione degli ambasciatori dell'Unione proprio presso la sede della nostra ambasciata a Damasco. Si lavora per affrontare intanto la crisi umanitaria e far arrivare a Damasco indenni tutti i nostri connazionali", ha aggiunto.
Media: scontri a Damasco tra fazioni governative rivali
Media siriani e panarabi riferiscono di notizie, non confermate e non verificabili al momento, di scontri in corso a Damasco tra fazioni governative rivali mentre si addensano voci di un possibile golpe imminente ai vertici del regime siriano incarnato dal presidente Bashar al Assad. Le indiscrezioni vengono riferite tra gli altri anche da Cnn Turk. Le fonti riferiscono di scontri armati nel quartiere di Kafr Suse tra la Guardia Repubblicana e la quarta divisione, due reparti d'elite delle forze armate siriane. La quarta divisione è comandata dal fratello minore di Bashar, Maher al Assad, indicato come molto vicino all'Iran.
"Forze anti-governative siriane attive a Daraa e Suwayda"
Forze anti-governative siriane si sono mobilitate nelle regioni meridionali di Daraa e Suwayda in corrispondenza con lo sgretolamento repentino delle forze governative nel Nord e nel Centro della Siria. Lo riferiscono fonti sul terreno, secondo cui fazioni locali ostili a Damasco hanno preso di mira posti di blocco dell'esercito regolare e dell'apparato di sicurezza a Suwayda e nella regione di Daraa al confine con la Giordania.
Israele, cosa prevede il cessate il fuoco con il Libano e quali incertezze rimangono
Alle 3 ora italiana (le 4 ora locale, ndr) è entrato in vigore il cessate il fuoco in Libano, dopo due mesi di guerra tra l'esercito di Israele ed Hezbollah. L'intesa era stata annunciata poche ore prima da Benyamin Netanyahu, dopo che era stato dato il via libera alla proposta degli Stati Uniti. Ma in cosa consiste l’accordo? E quali sono le prospettive? COSA PREVEDE
Tajani: "Curdi hanno occupato aeroporto di Aleppo"
"I curdi hanno occupato l'aeroporto di Aleppo. I curdi non sono ne' sostenitori di Assad né dei ribelli. La situazione è complessa". Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha appena avuto un colloquio con l'ambasciatore a Damasco. Domani a Damasco si riuniranno tutti gli ambasciatori della Ue.
Dopo Aleppo continua l'avanzata dei ribelli jihadisti
Siria, ribelli Hts conquistano Khan Sheykhoun
I ribelli siriani di Hayat Tahrir Al Sham (Hts) hanno sottratto la citta di Khan Sheykhoun ai militari fedeli al regime di Damasco. Dopo Maarratunuman, con Khan Sheykhoun Hts ha consolidato il controllo sull'intera provincia di Idlib. A renderlo noto l'agenzia di stampa turca Anadolu.
Tajani: "Non ci sono pericoli per gli italiani in Siria"
"Non ci sono pericoli per i nostri connazionali anche perché i ribelli hanno detto chiaramente che non toccheranno e non faranno operazioni ostili nei confronti dei civili e in particolare degli italiani e dei cristiani". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Domani è prevista la partenza da Aleppo verso Damasco di un convoglio dell'Onu. Faranno parte di questo convoglio alcuni italiani mentre molti altri italiani vogliono restare, si tratta di famiglie miste italo-siriane e religiosi italiani. Al momento non c'è stato nessun problema per i nostri concittadini".
Perché l’attacco ad Aleppo in Siria è legato al cessate il fuoco in Libano? L’analisi
Militari siriani smentiscono ritiro dell'esercito da Hama
"Le notizie pubblicate dalle organizzazioni terroristiche armate attraverso le loro piattaforme, i loro siti web e alcuni canali mediatici sul ritiro dell'esercito siriano da Hama non sono vere". Lo scrive nel suo account X l'agenzia ufficiale siriana Sana citando fonti militari.