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Guerra Israele Medio Oriente, raid su Beirut: almeno 16 morti. Hamas: 19 morti a Gaza

©Ansa

Sono almeno 16 i morti e 23 i feriti nel raid che nel centro di Beirut ha abbattuto uno stabile. La Difesa civile di Gaza afferma che ci sono stati 19 morti nei raid notturni israeliani sulla Striscia. Crosetto sul mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del leader israeliano: "Assurdo equiparare Netanyahu con terroristi". Feriti ieri quattro Caschi Blu italiani nel sud del Libano: per Idf responsabilità di Hezbollah

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Sale ad almeno 16 morti il bilancio delle vittime dell'attacco aereo israeliano della notte nella parte centrale di Beirut. Lo riportano i media libanesi, che parlano anche di 23 feriti. Le vittime sono in particolare tra le macerie di un edificio di 8 piani colpito da cinque missili nel quartiere di Basta. La National News Agency, agenzia di stampa statale libanese, afferma che gli aerei da guerra israeliani "hanno completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani con cinque missili" e hanno lasciato un cratere nel terreno.

La difesa civile della Striscia di Gaza ha annunciato la morte di 19 persone, tra cui dei bambini, uccise durante attacchi notturni e sparatorie israeliane in diversi luoghi del territorio palestinese. 

Ieri la base Unifil di Shama è stata raggiunta da due razzi lanciati probabilmente da Hezbollah, uno dei quali ha impattato contro l'esterno del bunker ferendo lievemente 4 caschi blu italiani. Orban sfida la Cpi e invita Netanyahu in Ungheria, Salvini afferma che "se venisse in Italia sarebbe il benvenuto", mentre Crosetto ha affermato ieri che la sentenza "andrà rispettata". 


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Media, Israele verso richiamo fino a marzo 320.000 riservisti

Il governo israeliano è pronto ad approvare, durante la riunione settimanale di domenica, l'estensione dell'ordine speciale che autorizza l'Idf a richiamare 320.000 riservisti per un servizio di riserva prolungato fino al 2 marzo 2025. Lo scrive il Jerusalem Post.  "Domani, il governo approverà nuovamente l'estensione del servizio di riserva per 320.000 riservisti—le stesse persone che hanno già prestato servizio per 250 o 300 giorni. Se il governo arruolasse migliaia di giovani haredim (gli ultra ortodossi) , sarebbe possibile alleggerire il peso su coloro che servono e lavorano," ha commentato il leader dell'opposizione Yair Lapid, in una dichiarazione su X.

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla  coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le  donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA

Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni,  tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare,  aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in  ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due  Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a  Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una  guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE

Governo israeliano pronto a prorogare servizio 320.000 riservisti fino a marzo 2025

Il governo israeliano è pronto ad approvare, durante la riunione settimanale di domani, la proroga dell'ordinanza speciale che autorizza le Idf a richiamare 320.000 riservisti per un servizio di riserva esteso fino al 2 marzo 2025. Lo ha riferito il sito di notizie israeliano Walla. "Domani, il governo approverà di nuovo l'estensione del servizio di riserva per 320.000 riservisti, le stesse persone che hanno già prestato servizio per 250 o 300 giorni. Se il governo arruolasse migliaia di giovani haredim, sarebbe possibile alleggerire il peso su coloro che prestano servizio e lavorano", ha affermato il leader dell'opposizione e membro della Knesset di Yesh Atid Yair Lapid in una dichiarazione su X. 

Tv Israele, per anni Netanyahu ignorò allerta su pericolo Hamas

Un report approfondito di Channel 12 News sostiene che il premier israeliano Benyamin Netanyahu per anni abbia ignorato gli avvertimenti dei vertici della sicurezza sulla crescente minaccia rappresentata da Hamas a Gaza e abbia rifiutato ripetute proposte di uccidere i leader di Hamas Yahya Sinwar e Muhammad Deif.  L'ufficio di Netanyahu nega categoricamente le accuse. Secondo il servizio realizzato dalla tv, citato da Times of Israel, Netanyahu ricevette nel 2014 informazioni dettagliate sui piani di Hamas di entrare sul territorio israeliano. Negli anni successivi, gli operativi di Hamas si avvicinarono ripetutamente alla recinzione di confine, ma il primo ministro bloccò qualsiasi risposta significativa da parte di Israele.  Invece, Netanyahu scelse una strategia basata sulla difesa e sul pagamento a Hamas, secondo il rapporto. Investì miliardi di shekel in una nuova barriera di confine per bloccare i tunnel verso Israele, solo il 3% dei quali fu investito nella parte sopraelevata della barriera, che Hamas penetrò facilmente il 7 ottobre.

Hezbollah, combattimenti a Tiro: distrutto tank Israele

Hezbollah segnala che continuano a infuriare intensi combattimenti con le forze israeliane nel Libano meridionale, nei pressi della città di Tiro. Il gruppo libanese ha affermato che i suoi combattenti hanno colpito direttamente un carro armato israeliano Merkava con un missile anticarro guidato nei pressi di una scuola nella città di al-Jbeen, distruggendolo e causando vittime tra l'equipaggio. Hezbollah ha anche affermato di aver lanciato per la seconda volta uno squadrone di droni d'attacco verso il quartier generale del Comando della Brigata Golani a nord di Acri in Israele e di aver "colpito i loro obiettivi con precisione".

Benjamin Netanyahu, la storia del Primo Ministro israeliano

Netanyahu, l’uomo che governa Israele quasi ininterrottamente dal 2009, è un  personaggio molto controverso. Pur ricevendo critiche sia all’estero,  sia in patria, è riuscito quasi sempre a garantirsi una maggioranza per  governare. Nato il 21 ottobre 1949 è il primo ministro più longevo della  storia d’Israele. Alla guida del Paese dal dicembre 2022, lo è già  stato dal giugno 1996 al luglio 1999 e poi di nuovo ininterrottamente  dal marzo del 2009 al giugno 2021. Ha guidato dunque nel complesso il  Paese sinora per circa 16 anni. LA FOTOSTORIA

Sale a 20 bilancio morti per attacco a quartiere Beirut

Il Ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno 20 persone sono state uccise e 66 sono rimaste ferite nell'attacco israeliano al quartiere Basta al-Fouqa. "I lavori di rimozione delle macerie sono ancora in corso", ha aggiunto. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa statale libanese National News Agency, l'attacco e' stato scatenato prima dell'alba senza alcun preavviso da parte dell'esercito israeliano.

Beirut, "55 persone uccise oggi in Libano negli attacchi israeliani"

Il Libano ha affermato che gli attacchi aerei israeliani di oggi hanno ucciso più di 55 persone, molte delle quali nel centro di Beirut, mentre il ministro della Difesa israeliano ha promesso un'azione decisa contro Hezbollah, in una telefonata con la sua controparte statunitense. In particolare, i soccorritori hanno dichiarato che gli attacchi aerei israeliani in Libano prima dell'alba e il fuoco dei carri armati hanno ucciso 19 persone e ne hanno ferite più di 40. Un raid nel cuore di Beirut ha fatto crollare un edificio residenziale e ha scosso gli abitanti di tutta la città, causando la morte di almeno 20 persone e il ferimento di altre 66, ha reso noto il ministero della Salute libanese.

Conte, da governo Israele crimine guerra da 13 mesi

"Oltre 70 anni fa si riunirono i padri costituenti e scolpirono nella Costituzione 'l'Italia ripudia la guerra'. Come si puo' dubitare che sia giusto e indispensabile lottare per la pace? Noi siamo stati molto chiari: il 7 ottobre c'è stato un'azione da condannare senza se e ma, ma la eazione del governo israeliano è un crimine di guerra protratto per 13 mesi". Cosi', a Nova, Giuseppe Conte.

Tajani, 'capire motivo mandato arresto Netanyahu, Cpi non ha ruolo politico'

"Bisogna vedere le carte, cioè cercare di capire per quale motivo si è arrivati a questa decisione da parte della Corte. Noi la rispettiamo, però dobbiamo tener conto che la Corte deve svolgere soltanto un ruolo giuridico, non un ruolo politico". Lo ha detto a '4 di sera Weekend' il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando la decisione della Corte Penale Internazionale di emettere un mandato d'arresto contro Netanyahu. "In questo momento -ha aggiunto- serve grande prudenza perché non credo che il mandato di arresto per Netanyahu e per l'ex ministro della difesa sia un passaggio utile che favorisca la pace e il cessate il fuoco".

La decisione della Cpi "semmai fa indispettire Israele - spiega il ministro - Netanyahu non verrà mai arrestato perché non andrà in nessun paese in questo momento, essendoci la guerra in corso in Israele, ma rimarrà in Israele. Se va negli Stati Uniti, gli Usa non riconoscono la Corte, quindi non c'è alcun pericolo sostanziale per lui. È una scelta politica, ripeto, noi decideremo insieme ai nostri alleati il da farsi, tant'è che lunedì e martedì si svolgerà il G7 esteri a Fiuggi. Ne parleremo con i nostri alleati, porremo il problema, vedremo se si potrà arrivare ad una posizione comune e, come Occidente, decidere il da farsi".

'Terroristi uzbeki guidati da Iran fanno sparire rabbino'

Una cellula di uzbeki gestita dall'Iran è sospettata di aver rapito e ucciso il rabbino israelo-moldavo Zvi Kogan negli Emirati Arabi Uniti. Il Mossad ha dichiarato che è stata avviata un'indagine "intensa" negli Emirati, dopo che si è scoperto che la scomparsa di Kogan - che gestiva il supermercato kosher Rimon a Dubai - è legata a un atto terroristico. L'identità dei sospettati è nota, riporta Ynet. Kogan ha viaggiato in auto verso la città di Al Ain, a un'ora e mezza da Dubai, dove è stata trovata la sua macchina abbandonata. Il suo telefono era spento.

Tajani: "Auspico cessate il fuoco, in Libano e poi a Gaza"

"Mi auguro che si possa arrivare ad un cessate il fuoco che chiuda questa stagione di guerra, almeno in Libano. Le trattative sono in corso, non so se l'Iran effettivamente vuole raggiungere il cessate il fuoco, ma bisogna fare di tutto perché si raggiunga questo obiettivo". Lo ha detto a '4 di sera Weekend' il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo che "questo naturalmente metterebbe in maggior sicurezza i nostri militari che si muovono sotto le bandiere dell'Unifil, cioè delle Nazioni Unite. Hanno dei bunker dove potersi proteggere e fortunatamente i quattro militari sono stati feriti leggermente".


Tajani: "Netanyahu non andrà all'estero"

In questo momento c'è una guerra "non credo che Netanyahu andrà all'estero. Resterà in Israele e se andrà negli Usa, Washington non riconosce la Corte Penale Internazionale". Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Rete4 sui mandati di arresto della Cpi per Netanyahu e Gallant. Sulla posizione italiana Tajani aggiunge: "Lunedì a Fiuggi ci sarà una riunione del G7 Esteri. Decideremo insieme agli alleati. Vedremo se sarà possibile raggiungere una posizione comune".


Potenze Occidente, "preoccupazione per piano nucleare Iran"

Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania hanno espresso "seria preoccupazione" per i piani dell'Iran di lanciare una serie di nuove centrifughe per il suo programma nucleare, esortando Teheran a riprendere i contatti con l'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite. L'annuncio dell'Iran è arrivato dopo che le quattro potenze occidentali hanno presentato una mozione di censura contro la repubblica islamica al consiglio dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea). 

L'auto del rabbino scomparso ritrovata vicino ad Abu Dhabi

L'auto del rabbino Chabad scomparso, Zvi Kogan, è stata ritrovata abbandonata nei pressi di Abu Dhabi. Lo riporta Ynet News, aggiungendo che tre uzbeki sono sospettati di aver rapito l'uomo e di essere fuggiti in Turchia.

Israele attacca valico Jusiyah tra Siria e Libano

Israele ha attaccato il valico di Jusiyah ad al-Qusayr, nel governatorato di Homs, tra Siria e Libano. Lo riporta l'agenzia di stampa statale siriana SANA. Dall'inizio della guerra in Siria nel 2011, Israele ha effettuato centinaia di attacchi aerei in Siria, prendendo di mira l'esercito e i gruppi sostenuti dall'Iran.

Usa-Gb-Francia-Germania, bene risoluzione Aiea contro Iran

"I governi di Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti accolgono con favore l'adozione da parte del Consiglio dei governatori dell'Aiea di una risoluzione contro l'Iran" con un comunicato diffuso dal dipartimento di Stato Usa. "La risoluzione risponde alla continua incapacità di Teheran di fornire all'Aiea le informazioni e la cooperazione necessarie per chiarire questioni in sospeso relative al materiale nucleare non dichiarato rilevato in diverse località dell'Iran, legalmente obbligato a cooperare pienamente con l'Aiea". Si esprime poi 'seria preoccupazione' sui piani iraniani per nuove centrifughe per il programma nucleare. 

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