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Guerra Israele Medio Oriente, raid su Beirut: almeno 4 morti. Hamas: 19 morti a Gaza. LIVE

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Sono almeno quattro i morti accertati e 23 i feriti nel raid che nel centro di Beirut ha abbattuto uno stabile: la National News Agency, agenzia di stampa statale libanese, afferma che gli aerei da guerra israeliani "hanno completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani con cinque missili" e hanno lasciato un cratere nel terreno. Difesa civile Gaza: 19 morti in raid notturni israeliani Feriti ieri quattro Caschi Blu italiani nel sud del Libano: per Idf responsabilità di Hezbollah

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Vi sarebbero "un gran numero di morti e feriti" nei raid israeliani di stanotte su Beirut, secondo soccorritori citati dall'agenzia statale Ani, in particolare tra le macerie di un edificio di 8 piani colpito da cinque missili nel quartiere di Basta. La National News Agency, agenzia di stampa statale libanese, afferma che gli aerei da guerra israeliani "hanno completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani con cinque missili" e hanno lasciato un cratere nel terreno.

La difesa civile della Striscia di Gaza ha annunciato la morte di 19 persone, tra cui dei bambini, uccise durante attacchi notturni e sparatorie israeliane in diversi luoghi del territorio palestinese. 

Ieri la base Unifil di Shama è stata raggiunta da due razzi lanciati probabilmente da Hezbollah, uno dei quali ha impattato contro l'esterno del bunker ferendo lievemente 4 caschi blu italiani. Orban sfida la Cpi e invita Netanyahu in Ungheria, Salvini afferma che "se venisse in Italia sarebbe il benvenuto", mentre Crosetto ha affermato ieri che la sentenza "andrà rispettata". 


Gli approfondimenti:

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Russia: risoluzione su Iran non costruttiva, distoglie da Gaza

Il ministero degli Esteri della Russia ritiene che la risoluzione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) sull'Iran non sia costruttiva. Il testo, approvato dal Consiglio dei governatori dell'Aiea, riguarda l'attuazione dell'accordo di salvaguardia del Trattato di non proliferazione (Tnp) dell'Iran. La bozza di risoluzione esaminata il 21 novembre "era stata proposta da diversi paesi occidentali che cercavano di aumentare le tensioni attorno al programma nucleare iraniano, ovvero Regno Unito, Germania, Francia e Stati Uniti", ha affermato il ministero. "Questi sforzi indicano chiaramente il loro desiderio di fare di tutto per dipingere Teheran come la principale minaccia in Medio Oriente e quindi distogliere l'attenzione internazionale dalla tragedia di Gaza", ha affermato. "Sebbene il gruppo occidentale di violatori della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sia riuscito a far passare il suo prodotto, solo 19 dei 35 paesi che compongono il Consiglio dei governatori hanno votato a favore. Gli altri, che sono paesi che rappresentano la maggioranza globale, si sono astenuti o hanno votato contro", ha ancora fatto notare il ministero degli Esteri di Mosca. I promotori della bozza di risoluzione avevano precedentemente "fatto ricorso a palesi violazioni della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il piano d'azione sul programma nucleare di Teheran che prevedeva motivi per revocare le sanzioni delle Nazioni Unite all'Iran sulla base dei risultati delle ispezioni internazionali, ha ancora affermato il dicastero nella sua dichiarazione. "La Russia ha fermamente respinto questa risoluzione considerandola inappropriata e non favorevole a un impegno costruttivo tra l'Iran e l'Agenzia. In effetti, il piano degli anglosassoni e del duo europeo mira a interromperlo", ha sottolineato il ministero. Il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, in precedenza si è espresso a favore del proseguimento di un impegno costruttivo con Teheran, ha ricordato il ministero. "Mosca si aspetta che lui continui a muoversi in questa direzione, ignorando risoluzioni parziali che non hanno valore legale", ha concluso Mosca.

Media, obiettivo raid su Beirut membro Consiglio Jihad di Hezbollah

Sarebbe il comandante e membro del Consiglio della Jihad di Hezbollah, Muhammad Haydar, l'obiettivo del raid israeliano condotto nella notte sulla periferia sud di Beirut. Lo ha indicato l'emittente al-Arabiya, sottolineando che al momento sono ignote le sorti dell'esponente dell'organo militare del gruppo sciita libanese.

Raid israeliano vicino Università a Beirut

Un nuovo raid israeliano ha preso di mira stamane la periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, secondo quanto riferito dall'agenzia ufficiale libanese Ani. L'organo di stampa parla di un "bombardamento feroce" sul quartiere di al-Hadath, non lontano dall'Università. Il raid è stato preceduto da un appello all'evacuazione dei civili nella zona da parte dell'esercito israeliano.

Idf: "Hezbollah responsabile ferimento Caschi Blu italiani"

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno imputato a Hezbollah la responsabilità dell'attacco che ieri ha portato al ferimento di quattro Caschi Blu italiani nel sud del Libano. In un post sul social X, le Idf hanno sostenuto che gli attacchi sono stati lanciati dal villaggio di Deir Qanoun al-Nahr.

Iran saluta il mandata d'arresto Cpi per Netanyahu e Gallant

"L'Iran accoglie con favore qualsiasi passo verso la giustizia e che contribuisca a porre fine all'impunità del regime israeliano per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi nella Palestina occupata e altrove": lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran Esmail Baghaei,  riferendosi alla decisione della Corte penale internazionale (Cpi) di emettere mandati di arresto per il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e l'ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. "L'attuazione completa e immediata di questi mandati di arresto metterà alla prova l'efficacia della giustizia penale internazionale", ha aggiunto il portavoce in un post su X, sottolineando, "Spero che questa decisione tardiva non venga manipolata". 

Media, nuovo raid israeliano sulla periferia sud di Beirut

Israele ha compiuto un nuovo raid aereo sulla periferia sud di Beirut questa mattina, facendolo precedere da un ordine di evacuazione per la popolazione civile: Lo scrive l'agenzia libanese Ani. Quest'ultima parla di "violento attacco" sul quartiere di al-Hadath, considerato un bastione di Hezbollah, non lontano dall'Università libanese.

Difesa civile Gaza, 19 morti in raid notturni israeliani

La difesa civile della Striscia di Gaza ha annunciato la morte di 19 persone, tra cui dei bambini, uccise durante attacchi notturni e sparatorie israeliane in diversi luoghi del territorio palestinese. Il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, ha dichiarato che "19 palestinesi sono stati uccisi e più di 40 altri feriti in tre massacri causati dagli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza tra mezzanotte e questa mattina" così come nell'incendio di carri armati a Rafah, nel sud. 

Beirut, almeno 4 i morti nel raid sulla capitale libanese

Sono almeno quattro i morti accertati e 23 i feriti nel raid che nel centro di Beirut ha abbattuto uno stabile abitativo, mentre si continua a scavare fra le macerie: lo fa sapere il ministero della Sanità libanese. "Il nemico israeliano ha colpito (il quartiere di) Basta al-Fawqa a Beirut uccidendo almeno 4 persone e ferendone altre 23", mentre i soccorritori "stanno rimuovendo le macerie", dice la nota.

Media Israele, nuova leadership Hezbollah obiettivo raid su Beirut

Sarebbero stati il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, o uno dei comandanti del gruppo sciita, Talal Hamiya, gli obiettivi del massiccio attacco israeliano condotto stamane sul centro di Beirut. Lo riferisce il Times of Israel, parlando di voci che circolano su "media in lingua ebraica e social media".

Qassem, ricorda il sito di notizie israeliano, è stato nominato alla guida di Hezbollah dopo l'uccisione di Hassan Nasrallah in un attacco aereo sul quartier generale del gruppo alleato dell'Iran nel sud di Beirut. Hamiya è stato nominato a capo della divisione operativa di Hezbollah dopo l'uccisione - il 20 settembre a Beirut - del capo delle operazioni militari, Ibrahim Aqil.

Attacco israeliano distrugge edificio nel centro di Beirut

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Attacco israeliano distrugge edificio nel centro di Beirut

Di Segni: 'la decisione della Corte è benzina sul fuoco'

"È quasi banale dirlo ma è la riprova dei dubbi e delle preoccupazioni sulla correttezza e l'autorevolezza di tanti organismi internazionali nei confronti di Israele da tredici mesi a questa parte: l'Onu e le sue agenzie, la Croce Rossa con i suoi silenzi, ora la Corte". Così al Corriere della Sera la presidente dell'Ucei Noemi Di Segni. "Tutti si prestano a un racconto a senso unico e all'isolamento di Israele" aggiunge.  "Non sono certo queste le forme per raggiungere gli obiettivi sostenuti dalla diplomazia per arrivare alla pace - prosegue - Se si vuole mettere in sicurezza Israele, permettere il rientro degli ostaggi e aiutare il popolo palestinese a riprendere il proprio destino lasciandogli liberamente decidere da chi vuol essere governato, la strada non è quella di simili risoluzioni. Vedo un susseguirsi di mosse che creano un enorme problema, una patata bollente per l'Europa". "C'è un contesto generale estremamente allarmante sul piano dell'antisemitismo - dice poi - Penso a ciò che ha detto il Papa, e non ho bisogno di aggiungere altro... E penso alle proposte contro il dialogo con Israele avanzate da Joseph Borrell. Per fortuna fino a oggi le singole componenti dell'Europa hanno garantito più equilibrio. Ma la decisione della Corte è benzina sul fuoco di una situazione europea molto complessa per tutti gli ebrei, basti pensare ai drammatici fatti dell'Olanda. Mi riferisco a questo". La stessa misura anche per il leader di Hamas è "una scelta che stride ancora di più, a nostro avviso, per il suo squilibrio. Con tutti i crimini che si registrano nel mondo, perché la Corte si concentra solo su Israele? Così si rischia di sabotare un possibile cammino diplomatico che passa attraverso il dialogo soprattutto con i Paesi arabi moderati". 

Razzi sulla base italiana in Libano, 4 militari feriti

Non esiste più riparo per i soldati Unifil, ancora in grave pericolo per gli scontri incessanti tra Israele ed Hezbollah. A rischiare la vita, nonostante il rispetto dei protocolli per il massimo allarme e il rifugio nel bunker, sono stati stavolta i militari italiani: due razzi, lanciati dai miliziani sciiti intorno alle 13, hanno raggiunto la base di Shama nel sud del Libano, dove opera attualmente la brigata Sassari. Uno dei missili è finito sulla struttura blindata, dove con elmetti e giubbotti i caschi blu erano entrati, e quattro soldati - raggiunti da schegge di vetro e pietrisco - sono rimasti lievemente feriti e le loro condizioni non destano per fortuna preoccupazioni. Un altro razzo è invece esploso vicino a 'Casa Italia', un edificio che è adibito a pizzeria. "Sono attacchi inaccettabili" ha detto la premier Giorgia Meloni rinnovando l'appello "affinché le parti sul terreno garantiscano in ogni momento la sicurezza dei soldati di Unifil'.

Ebrei estremisti tentano di assalire un comandante Idf a Hebron

Decine di ebrei estremisti, radunatisi a Hebron per un pellegrinaggio annuale, hanno cercato di assalire il capo del comando centrale dell'Idf, il maggiore generale Avi Bluth, che si trovava nella città della Cisgiordania per proteggere il raduno. Lo ha reso noto l'esercito, aggiungendo che ci sono stati cinque arresti. Il gruppo aveva inseguito e insultato Bluth e i soldati che erano con lui. Lo riporta il Times of Israel. Dopo gli arresti il raduno è stato disperso, ha aggiunto l'esercito, condannando fermamente la violenza mostrata questa sera. Ogni anno, decine di migliaia di ebrei visitano Hebron per la tradizione annuale del pellegrinaggio. Per diversi anni gli estremisti ebrei hanno preso di mira i palestinesi locali, i cui movimenti in città sono ulteriormente limitati dall'Idf per proteggere l'area per i pellegrini.

Raid israeliani a Beirut, "molti morti e feriti"

Vi sarebbero "un gran numero di morti e feriti" nei raid israeliani di stanotte su Beirut, secondo soccorritori citati dall'agenzia statale Ani, in particolare tra le macerie di un edificio di 8 piani colpito da cinque missili nel quartiere di Basta. Vi sarebbero "un gran numero di morti e feriti" nei raid israeliani di stanotte su BeiruSLibano: molteplici scioperi nel cuore di Beirut e sue periferie Sul posto si è creato un grande cratere - a quanto riferito - e si scava tra le macerie. Non è stato comunque l'unico attacco sferrato nella notte dall'aeronautica israeliana, seppure il più grave. L'attacco ha danneggiato diversi edifici vicini e le ambulanze si sono riversate sul luogo del disastro. Sono intanto proseguiti  attacchi israeliani contro i sobborghi meridionali della capitale. Diversi edifici sono stati presi di mira, tra cui due situati alla periferia sud di Beirut, nel settore densamente popolato di Chiyah di Ghobeiry, che ospita diversi centri commerciali, dopo gli ordini di evacuazione. 

Raid israeliani a Beirut, 'molti morti e feriti'

Vi sarebbero "un gran numero di morti e feriti" nei raid israeliani di stanotte su Beirut, secondo soccorritori citati dall'agenzia statale Ani, in particolare tra le macerie di un edificio di 8 piani colpito da cinque missili nel quartiere di Basta. Vi sarebbero "un gran numero di morti e feriti" nei raid israeliani di stanotte su BeiruSLibano: molteplici scioperi nel cuore di Beirut e sue periferie Sul posto si è creato un grande cratere - a quanto riferito - e si scava tra le macerie. Non è stato comunque l'unico attacco sferrato nella notte dall'aeronautica israeliana, seppure il più grave. L'attacco ha danneggiato diversi edifici vicini e le ambulanze si sono riversate sul luogo del disastro. Sono intanto proseguiti  attacchi israeliani contro i sobborghi meridionali della capitale. Diversi edifici sono stati presi di mira, tra cui due situati alla periferia sud di Beirut, nel settore densamente popolato di Chiyah di Ghobeiry, che ospita diversi centri commerciali, dopo gli ordini di evacuazione. 

Medioriente, legale Feldstein: abbandonato da ufficio Netanyahu

L'avvocato che rappresenta Eli Feldstein, un collaboratore del Primo Ministro Benjamin Netanyahu, incriminato ieri con la grave accusa di aver danneggiato la sicurezza dello Stato nell'ambito di un caso riguardante il furto e la fuga di notizie riservate delle IDF, lamenta in un estratto di un'intervista televisiva che il suo cliente e' stato abbandonato dall'ufficio del Primo Ministro. "Eli Feldstein non ha agito per conto proprio", ha detto l'avvocato Oded Savoray a Channel 12, in commenti estratti da un'intervista che verra' trasmessa integralmente domani. "Ha fornito servizi di consulenza presso l'ufficio del Primo Ministro". "Se ci sono reclami, dovrebbero essere indirizzati all'ufficio del Primo Ministro", continua Savoray. "Era l'ufficio del Primo Ministro ad agire qui. Ha agito tramite Feldstein. E oggi Feldstein e' stato lasciato solo, solo, solo"

Raid su Beirut, media: "Obiettivo era ufficiale Hezbollah"

L'obiettivo del massiccio raid di questa notte su Beirut era l'alto ufficiale di Hezbollah, Talal Hamiya. Lo riferisce Times of Israel. Hamiya e' stato nominato a capo della divisione operativa del gruppo terroristico dopo che Israele ha ucciso Ibrahim Aqil, il capo delle operazioni militari di Hezbollah in un attacco a Beirut il 20 settembre. Secondo l'emittente al-Manar di Hezbollah almeno quattro persone sono state uccise e 23 ferite nell'attacco avvenuto nel quartiere Basta della capitale e che ha apparentemente ha distrutto un edificio di otto piani e danneggiato molti altri nell'area. 

Raid su Beirut, media Libano: "almeno 4 morti"

Almeno quattro persone sono state uccise e 33 ferite in un apparente attacco israeliano nel centro di Beirut. Lo riporta la rete televisiva Al-Manar affiliata a Hezbollah, che cita le autorità sanitarie libanesi. La National News Agency, agenzia di stampa statale libanese, afferma che gli aerei da guerra israeliani "hanno completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani con cinque missili" e hanno lasciato un cratere nel terreno. I giornalisti dell'AFP riferiscono di aver sentito almeno tre grandi esplosioni. Video non verificati pubblicati sui social media mostrano un'enorme colonna di fumo che si alza dal sito dell'apparente attacco israeliano. Times of Israel fa sapere che non ci sono commenti immediati da parte delle IDF sull'ultimo attacco, che arriva ore dopo che i jet da combattimento hanno effettuato due ondate di attacchi aerei sulla citta' costiera di Tiro in Libano e ulteriori sortite nel sud del paese e sulla roccaforte di Hezbollah nel sud di Beirut la scorsa notte.

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