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Guerra Israele Medio Oriente, raid su Beirut: almeno 16 morti. Hamas: 19 morti a Gaza

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Raid israeliano a Beirut, vittime e danni
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Raid israeliano a Beirut, vittime e danni
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Sono almeno 16 i morti e 23 i feriti nel raid che nel centro di Beirut ha abbattuto uno stabile. La Difesa civile di Gaza afferma che ci sono stati 19 morti nei raid notturni israeliani sulla Striscia. Crosetto sul mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del leader israeliano: "Assurdo equiparare Netanyahu con terroristi". Feriti ieri quattro Caschi Blu italiani nel sud del Libano: per Idf responsabilità di Hezbollah

in evidenza

Sale ad almeno 16 morti il bilancio delle vittime dell'attacco aereo israeliano della notte nella parte centrale di Beirut. Lo riportano i media libanesi, che parlano anche di 23 feriti. Le vittime sono in particolare tra le macerie di un edificio di 8 piani colpito da cinque missili nel quartiere di Basta. La National News Agency, agenzia di stampa statale libanese, afferma che gli aerei da guerra israeliani "hanno completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani con cinque missili" e hanno lasciato un cratere nel terreno.

La difesa civile della Striscia di Gaza ha annunciato la morte di 19 persone, tra cui dei bambini, uccise durante attacchi notturni e sparatorie israeliane in diversi luoghi del territorio palestinese. 

Ieri la base Unifil di Shama è stata raggiunta da due razzi lanciati probabilmente da Hezbollah, uno dei quali ha impattato contro l'esterno del bunker ferendo lievemente 4 caschi blu italiani. Orban sfida la Cpi e invita Netanyahu in Ungheria, Salvini afferma che "se venisse in Italia sarebbe il benvenuto", mentre Crosetto ha affermato ieri che la sentenza "andrà rispettata". 


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Media, Israele verso richiamo fino a marzo 320.000 riservisti

Il governo israeliano è pronto ad approvare, durante la riunione settimanale di domenica, l'estensione dell'ordine speciale che autorizza l'Idf a richiamare 320.000 riservisti per un servizio di riserva prolungato fino al 2 marzo 2025. Lo scrive il Jerusalem Post.  "Domani, il governo approverà nuovamente l'estensione del servizio di riserva per 320.000 riservisti—le stesse persone che hanno già prestato servizio per 250 o 300 giorni. Se il governo arruolasse migliaia di giovani haredim (gli ultra ortodossi) , sarebbe possibile alleggerire il peso su coloro che servono e lavorano," ha commentato il leader dell'opposizione Yair Lapid, in una dichiarazione su X.

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla  coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le  donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA

Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni,  tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare,  aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in  ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due  Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a  Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una  guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE

Governo israeliano pronto a prorogare servizio 320.000 riservisti fino a marzo 2025

Il governo israeliano è pronto ad approvare, durante la riunione settimanale di domani, la proroga dell'ordinanza speciale che autorizza le Idf a richiamare 320.000 riservisti per un servizio di riserva esteso fino al 2 marzo 2025. Lo ha riferito il sito di notizie israeliano Walla. "Domani, il governo approverà di nuovo l'estensione del servizio di riserva per 320.000 riservisti, le stesse persone che hanno già prestato servizio per 250 o 300 giorni. Se il governo arruolasse migliaia di giovani haredim, sarebbe possibile alleggerire il peso su coloro che prestano servizio e lavorano", ha affermato il leader dell'opposizione e membro della Knesset di Yesh Atid Yair Lapid in una dichiarazione su X. 

Tv Israele, per anni Netanyahu ignorò allerta su pericolo Hamas

Un report approfondito di Channel 12 News sostiene che il premier israeliano Benyamin Netanyahu per anni abbia ignorato gli avvertimenti dei vertici della sicurezza sulla crescente minaccia rappresentata da Hamas a Gaza e abbia rifiutato ripetute proposte di uccidere i leader di Hamas Yahya Sinwar e Muhammad Deif.  L'ufficio di Netanyahu nega categoricamente le accuse. Secondo il servizio realizzato dalla tv, citato da Times of Israel, Netanyahu ricevette nel 2014 informazioni dettagliate sui piani di Hamas di entrare sul territorio israeliano. Negli anni successivi, gli operativi di Hamas si avvicinarono ripetutamente alla recinzione di confine, ma il primo ministro bloccò qualsiasi risposta significativa da parte di Israele.  Invece, Netanyahu scelse una strategia basata sulla difesa e sul pagamento a Hamas, secondo il rapporto. Investì miliardi di shekel in una nuova barriera di confine per bloccare i tunnel verso Israele, solo il 3% dei quali fu investito nella parte sopraelevata della barriera, che Hamas penetrò facilmente il 7 ottobre.

Hezbollah, combattimenti a Tiro: distrutto tank Israele

Hezbollah segnala che continuano a infuriare intensi combattimenti con le forze israeliane nel Libano meridionale, nei pressi della città di Tiro. Il gruppo libanese ha affermato che i suoi combattenti hanno colpito direttamente un carro armato israeliano Merkava con un missile anticarro guidato nei pressi di una scuola nella città di al-Jbeen, distruggendolo e causando vittime tra l'equipaggio. Hezbollah ha anche affermato di aver lanciato per la seconda volta uno squadrone di droni d'attacco verso il quartier generale del Comando della Brigata Golani a nord di Acri in Israele e di aver "colpito i loro obiettivi con precisione".

Benjamin Netanyahu, la storia del Primo Ministro israeliano

Netanyahu, l’uomo che governa Israele quasi ininterrottamente dal 2009, è un  personaggio molto controverso. Pur ricevendo critiche sia all’estero,  sia in patria, è riuscito quasi sempre a garantirsi una maggioranza per  governare. Nato il 21 ottobre 1949 è il primo ministro più longevo della  storia d’Israele. Alla guida del Paese dal dicembre 2022, lo è già  stato dal giugno 1996 al luglio 1999 e poi di nuovo ininterrottamente  dal marzo del 2009 al giugno 2021. Ha guidato dunque nel complesso il  Paese sinora per circa 16 anni. LA FOTOSTORIA

Sale a 20 bilancio morti per attacco a quartiere Beirut

Il Ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno 20 persone sono state uccise e 66 sono rimaste ferite nell'attacco israeliano al quartiere Basta al-Fouqa. "I lavori di rimozione delle macerie sono ancora in corso", ha aggiunto. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa statale libanese National News Agency, l'attacco e' stato scatenato prima dell'alba senza alcun preavviso da parte dell'esercito israeliano.

Beirut, "55 persone uccise oggi in Libano negli attacchi israeliani"

Il Libano ha affermato che gli attacchi aerei israeliani di oggi hanno ucciso più di 55 persone, molte delle quali nel centro di Beirut, mentre il ministro della Difesa israeliano ha promesso un'azione decisa contro Hezbollah, in una telefonata con la sua controparte statunitense. In particolare, i soccorritori hanno dichiarato che gli attacchi aerei israeliani in Libano prima dell'alba e il fuoco dei carri armati hanno ucciso 19 persone e ne hanno ferite più di 40. Un raid nel cuore di Beirut ha fatto crollare un edificio residenziale e ha scosso gli abitanti di tutta la città, causando la morte di almeno 20 persone e il ferimento di altre 66, ha reso noto il ministero della Salute libanese.

Conte, da governo Israele crimine guerra da 13 mesi

"Oltre 70 anni fa si riunirono i padri costituenti e scolpirono nella Costituzione 'l'Italia ripudia la guerra'. Come si puo' dubitare che sia giusto e indispensabile lottare per la pace? Noi siamo stati molto chiari: il 7 ottobre c'è stato un'azione da condannare senza se e ma, ma la eazione del governo israeliano è un crimine di guerra protratto per 13 mesi". Cosi', a Nova, Giuseppe Conte.

Tajani, 'capire motivo mandato arresto Netanyahu, Cpi non ha ruolo politico'

"Bisogna vedere le carte, cioè cercare di capire per quale motivo si è arrivati a questa decisione da parte della Corte. Noi la rispettiamo, però dobbiamo tener conto che la Corte deve svolgere soltanto un ruolo giuridico, non un ruolo politico". Lo ha detto a '4 di sera Weekend' il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando la decisione della Corte Penale Internazionale di emettere un mandato d'arresto contro Netanyahu. "In questo momento -ha aggiunto- serve grande prudenza perché non credo che il mandato di arresto per Netanyahu e per l'ex ministro della difesa sia un passaggio utile che favorisca la pace e il cessate il fuoco".

La decisione della Cpi "semmai fa indispettire Israele - spiega il ministro - Netanyahu non verrà mai arrestato perché non andrà in nessun paese in questo momento, essendoci la guerra in corso in Israele, ma rimarrà in Israele. Se va negli Stati Uniti, gli Usa non riconoscono la Corte, quindi non c'è alcun pericolo sostanziale per lui. È una scelta politica, ripeto, noi decideremo insieme ai nostri alleati il da farsi, tant'è che lunedì e martedì si svolgerà il G7 esteri a Fiuggi. Ne parleremo con i nostri alleati, porremo il problema, vedremo se si potrà arrivare ad una posizione comune e, come Occidente, decidere il da farsi".

'Terroristi uzbeki guidati da Iran fanno sparire rabbino'

Una cellula di uzbeki gestita dall'Iran è sospettata di aver rapito e ucciso il rabbino israelo-moldavo Zvi Kogan negli Emirati Arabi Uniti. Il Mossad ha dichiarato che è stata avviata un'indagine "intensa" negli Emirati, dopo che si è scoperto che la scomparsa di Kogan - che gestiva il supermercato kosher Rimon a Dubai - è legata a un atto terroristico. L'identità dei sospettati è nota, riporta Ynet. Kogan ha viaggiato in auto verso la città di Al Ain, a un'ora e mezza da Dubai, dove è stata trovata la sua macchina abbandonata. Il suo telefono era spento.

Tajani: "Auspico cessate il fuoco, in Libano e poi a Gaza"

"Mi auguro che si possa arrivare ad un cessate il fuoco che chiuda questa stagione di guerra, almeno in Libano. Le trattative sono in corso, non so se l'Iran effettivamente vuole raggiungere il cessate il fuoco, ma bisogna fare di tutto perché si raggiunga questo obiettivo". Lo ha detto a '4 di sera Weekend' il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo che "questo naturalmente metterebbe in maggior sicurezza i nostri militari che si muovono sotto le bandiere dell'Unifil, cioè delle Nazioni Unite. Hanno dei bunker dove potersi proteggere e fortunatamente i quattro militari sono stati feriti leggermente".


Tajani: "Netanyahu non andrà all'estero"

In questo momento c'è una guerra "non credo che Netanyahu andrà all'estero. Resterà in Israele e se andrà negli Usa, Washington non riconosce la Corte Penale Internazionale". Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Rete4 sui mandati di arresto della Cpi per Netanyahu e Gallant. Sulla posizione italiana Tajani aggiunge: "Lunedì a Fiuggi ci sarà una riunione del G7 Esteri. Decideremo insieme agli alleati. Vedremo se sarà possibile raggiungere una posizione comune".


Potenze Occidente, "preoccupazione per piano nucleare Iran"

Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania hanno espresso "seria preoccupazione" per i piani dell'Iran di lanciare una serie di nuove centrifughe per il suo programma nucleare, esortando Teheran a riprendere i contatti con l'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite. L'annuncio dell'Iran è arrivato dopo che le quattro potenze occidentali hanno presentato una mozione di censura contro la repubblica islamica al consiglio dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea). 

L'auto del rabbino scomparso ritrovata vicino ad Abu Dhabi

L'auto del rabbino Chabad scomparso, Zvi Kogan, è stata ritrovata abbandonata nei pressi di Abu Dhabi. Lo riporta Ynet News, aggiungendo che tre uzbeki sono sospettati di aver rapito l'uomo e di essere fuggiti in Turchia.

Israele attacca valico Jusiyah tra Siria e Libano

Israele ha attaccato il valico di Jusiyah ad al-Qusayr, nel governatorato di Homs, tra Siria e Libano. Lo riporta l'agenzia di stampa statale siriana SANA. Dall'inizio della guerra in Siria nel 2011, Israele ha effettuato centinaia di attacchi aerei in Siria, prendendo di mira l'esercito e i gruppi sostenuti dall'Iran.

Usa-Gb-Francia-Germania, bene risoluzione Aiea contro Iran

"I governi di Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti accolgono con favore l'adozione da parte del Consiglio dei governatori dell'Aiea di una risoluzione contro l'Iran" con un comunicato diffuso dal dipartimento di Stato Usa. "La risoluzione risponde alla continua incapacità di Teheran di fornire all'Aiea le informazioni e la cooperazione necessarie per chiarire questioni in sospeso relative al materiale nucleare non dichiarato rilevato in diverse località dell'Iran, legalmente obbligato a cooperare pienamente con l'Aiea". Si esprime poi 'seria preoccupazione' sui piani iraniani per nuove centrifughe per il programma nucleare. 

Premier libanese sente Meloni: “Attacco a Unifil inaccettabile”

Il primo ministro libanese uscente Nagib Mikati ha assicurato alla premier Giorgia Meloni che il Libano è impegnato a indagare sull'attacco "inaccettabile" di venerdì all'Unifil nel quale sono rimasti feriti quattro soldati italiani e per il quale Roma e Unifil hanno accusato Hezbollah. Lo riporta il quotidiano libanese L'Orient -Le jour. In una telefonata con la premier, Mikati ha espresso "la sua solidarietà" e ha promesso "un'indagine approfondita, i cui risultati saranno condivisi" con il governo italiano assicurando che il Libano adotterà tutte le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro. "Spero che questo sfortunato evento non influisca sulla vostra determinazione a sostenere il Libano né sul vostro ruolo cruciale nell'aiutarci a raggiungere un cessate il fuoco", ha detto Nagib Mikati.

Mo: Idf, 'ancora non possiamo confermare notizia uccisione ostaggio'

L'esercito israeliano ha affermato in una nota che sta esaminando le informazioni dopo che Hamas "ha diffuso un filmato che mostra presumibilmente un ostaggio ucciso". "In questa fase - ha aggiunto l'Idf - non possiamo né confermarlo né smentirlo. I rappresentanti dell'esercito sono in contatto con la sua famiglia e la stanno tenendo aggiornata con tutte le informazioni disponibili".

Famiglie ostaggi, guerra Netanyahu per evitare processo

Einav Zangauker, il cui figlio Matan Zangauker è tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza dal 7 ottobre 2023, accusa il primo ministro Benjamin Netanyahu di "aver bisogno che la guerra continui per evitare il processo". Il primo ministro israeliano inizierà a testimoniare nel suo processo penale il mese prossimo, poche settimane dopo che un tribunale ha respinto la sua richiesta di rinvio. "Il prezzo è pagato da 101 persone rapite", ha detto Zangauker alla conferenza stampa settimanale delle famiglie degli ostaggi fuori dalla base di Kirya a Tel Aviv, prima della principale manifestazione antigovernativa all'ingresso di Begin Road, al quartier generale delle IDF. Yifat Calderon, il cui cugino Ofer Calderon è stato anch'egli trattenuto a Gaza per 414 giorni, afferma che la ricompensa di 5 milioni di dollari per chiunque possa aiutare nel rilascio degli ostaggi israeliani annunciata da Netanyahu all'inizio di questo mese sta di fatto "mettendo in pericolo la vita dei prigionieri" istigando una "guerra tra bande". Chiede al governo di raggiungere un accordo in un'unica fase per liberare tutti i 97 ostaggi rapiti da Hamas. Hamas ha rilasciato 105 ostaggi durante una tregua di una settimana a fine novembre 2023 e quattro ostaggi sono stati rilasciati prima di allora. Otto ostaggi sono stati salvati vivi dalle truppe israliane e sono stati recuperati anche i corpi di 37 ostaggi, tra cui tre uccisi per errore dai militari israeliani mentre cercavano di sfuggire ai loro rapitori. Hamas detiene anche due civili israeliani entrati nella Striscia nel 2014 e nel 2015, nonché i corpi di due soldati delle IDF uccisi nel 2014.

Malaysia, mandati arresto Cpi sono vittoria giustizia

Il primo ministro malese, Anwar Ibrahim, ha accolto con favore i mandati di arresto emessi dalla Corte penale internazionale (CPI) nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del suo ex ministro della guerra Yoav Gallant, definendoli una vittoria per la giustizia e l'umanità.

Questa decisione aiuterà ad alleviare le sofferenze del popolo palestinese, ha affermato Anwar Ibrahim, come riportato dal 'New Straits Times'. Ha descritto la mossa della CPI come "razionale", sottolineando che si basa su prove di oppressione, violenza e atrocità in corso. Il primo ministro malese ha dichiarato che la Malaysia sostiene la decisione della CPI e ha affermato che Netanyahu dovrebbe essere arrestato se si recasse all'estero.

Netanyahu accusa Idf e Shin Bet, 'escluso da informazioni'

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha accusato l'Idf e lo Shin Bet (sicurezza interna) di escluderlo da informazioni cruciali. In una dichiarazione, riferendosi alla fuga di notizie avvenuta a settembre, ha difeso per la prima volta il suo portavoce per la sicurezza Eli Feldstein, arrestato nell'ambito dell'inchiesta. "Io, i membri del mio gabinetto e le persone nel mio ufficio stiamo lavorando 24 ore su 24 per condurre Israele alla vittoria sui sette fronti della guerra. Ma allo stesso tempo ci stiamo occupando di infinite fughe di notizie criminali dall'interno dello Stato di Israele, un'ondata di fughe di notizie gravi... che forniscono informazioni di enorme valore per i nostri nemici, l'Iran, Hezbollah, Hamas". E ha aggiunto: "Conosco Eli Feldstein, è un patriota israeliano, un sionista appassionato, un capitano della riserva che è passato dal mondo della Torah all'esercito". "Non c'è alcuna possibilità al mondo che lui faccia qualcosa con l'intenzione di compromettere la sicurezza del Paese", ha dichiarato Netanyahu. 

Netanyahu contro indagine per fuga di notizie, 'caccia non ci scoraggerà'

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato su X un video per criticare le forze dell'ordine israeliane per l'indagine “BibiLeaks” sulla fuga di notizie dal suo ufficio.

Netanyahu ha affermato che lo scopo dell'indagine è solo quello di danneggiare lui e i cittadini israeliani. “Stiamo combattendo su sette fronti e ci battiamo anche su questo - ha detto Netanyahu - Questa caccia non mi scoraggerà. Non fatevi prendere dal panico e non cedete alla paura. La supereremo”.

Corteo Roma, flash mob vicino alla Fao per donne palestinesi

Flash mob per le donne palestinesi al corteo transfemminista di Non una di meno a Roma sotto la sede Fao a viale Aventino. "Non esisterà la liberazione delle donne senza la liberazione della Palestina. Agitate le chiavi per le donne palestinesi. Queste chiavi che rappresentano l'oppressione e la distruzione delle loro case", hanno detto dal microfono. "Agitiamo le chiavi come simbolo di autodifesa e rivolta. Contro la guerra, l'oppressione e razzismo. Non c'è resistenza senza liberazione dal patriarcato. E Noi lo sappiamo da che parte stare: Palestina libera, dal fiume fino al mare". Bandiere palestinesi sotto il Colosseo: "Contro il genocidio, contro l'apartheid di Netanyahu", affermano dal carro. 

Media, buone possibilità di trovare accordo su tregua in Libano settimana prossima

Funzionari israeliani hanno riferito a Ynet che ci sono “buone possibilità” che un accordo in Libano “venga finalizzato la prossima settimana”. I negoziati sono tuttora in corso, e il punto cruciale per arrivare a un accordo riguarda i tempi del ritiro dei militari israeliani dal Libano.

Associazione Setteottobre, Papa scomunichi l'antisemitismo

"Alla luce del risorgere impetuoso e devastante degli atti di antisemitismo che da oltre un anno sono tornati a macchiare il continente europeo, auspichiamo che Papa Francesco voglia completare il cammino intrapreso dai suoi predecessori comminando la pena della scomunica all'antigiudaismo e all'antisemitismo". E' la richiesta contenuta in una lettera aperta al Pontefice che l'associazione Setteottobre, nata sulla scia dell'attacco di Hamas a Israele, pubblica oggi sul suo sito (www.setteottobre.com. "A sessantatré anni dalla dichiarazione 'Nostra Aetate' di papa Giovanni XXIII che ritrattava l'accusa di deicidio che per secoli ha perseguitato il popolo ebraico; a sessant'anni dalla prima visita di un pontefice, Paolo VI, nello Stato di Israele; trentotto anni dall'ingresso per la prima volta di un papa, Giovanni Paolo II, nel Tempio Maggiore di Roma, occasione durante la quale si rivolse agli ebrei come a "fratelli

maggiori", si legge nella lettera, "siamo certi di interpretare una forte e coerente volontà della Chiesa cattolica nel

condannare ogni forma di antisemitismo secondo quanto fu

inaugurato dal Concilio Vaticano II". L'Associazione ricorda peraltro come nel febbraio 2024 Papa Francesco scrivendo "ai fratelli e alle sorelle ebrei di Israele" ha dichiarato di rifiutare ogni forma di antigiudaismo e di antisemitismo e bollato l'ostilita' antiebraica come un "peccato contro Dio". "In molti - prosegue la lettera aperta - hanno percepito in tale iniziativa una forza rigeneratrice dei rapporti tra i fedeli delle due religioni e un esempio di sincera quanto profonda vicinanza con il popolo di Israele. Né dimentichiamo il gesto di alto valore simbolico che proprio Papa

Francesco volle compiere nel 2014 deponendo, primo nella storia più recente del papato, una corona di fiori sulla tomba di Theodor Herzl a Gerusalemme".  La lettera conclude che la scomunica verso l'antigiudaismo e l'antisemitismo rappresenterebbe "un passo simile a quello compiuto un decennio or sono sulla piana Sibari, in Sicilia, quando escluse dalla comunità dei fedeli i mafiosi e affermò in modo perentorio che per loro "non c'è posto nella Chiesa".

Ufficio premier conferma, Mossad indaga su rabbino scomparso ad Abu Dhabi

L'Ufficio del premier israeliano (Pmo) ha confermato che il Mossad sta indagando sulla scomparsa del rabbino Chabad Zvi Kogan ad Abu Dhabi. 

Da giovedì si sono perse le tracce di Kogan, secondo il Pmo, e l'incidente viene considerato come terrorismo. Il Pmo ha inoltre ricordato ai cittadini israeliani di recarsi negli Emirati Arabi Uniti solo per motivi essenziali.

Hamas, 'ostaggio israeliana uccisa in raid Idf a Gaza'

Un portavoce dell'ala armata di Hamas ha dichiarato che una donna israeliana tenuta prigioniera è stata uccisa in una zona della Striscia di Gaza settentrionale, colpita dalle forze israeliane. Lo scrive il Jerusalem Post. "Dopo aver ristabilito i contatti, settimane dopo, con coloro incaricati di proteggere i prigionieri, è emerso che una donna è stata uccisa in una zona sotto il fuoco israeliano nella Striscia di Gaza settentrionale", ha affermato Abu Obaida, il portavoce delle Brigate al-Qassam, l'ala armata di Hamas, aggiungendo che un'altra donna, anche lei prigioniera israeliana, è rimasta gravemente ferita e la sua vita è in pericolo. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il suo governo - ha sottolineato - sono responsabili della vita delle persone rapite.

Beirut, '6 morti in nuovi raid israeliani in Libano'

Il ministero della Salute libanese ha reso noto che almeno cinque persone sono state uccise e tre ferite a causa di nuovi raid aerei israeliani sulla città di Roumine, nel distretto meridionale di Nabatieh. Il ministero ha aggiunto che una persona è stata uccisa e altre due sono rimaste ferite in seguito a un altro raid israeliano nella zona di al-Fikani, nella valle della Bekaa.

Media, fallito attacco mirato contro leader Hezbollah

Un attacco israeliano mirato a un importante leader di Hezbollah è fallito, secondo quanto riferito da fonti israeliane anonime al notiziario saudita Al Hadath. L'obiettivo segnalato dell'attacco aereo israeliano notturno nel centro di Beirut era Muhammad Haydar, un membro del Jihad Council di Hezbollah, il massimo organo militare del gruppo terroristico. La sua esatta posizione nel gruppo terroristico in questi giorni non è chiara. 

Usa, impegnati per una soluzione diplomatica in Libano

Gli Stati Uniti sono impegnati per una soluzione diplomatica in Libano. Lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin in una conferenza stampa alle Fiji. 

Usa, Israele migliori le condizioni dei civili a Gaza

Gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di "migliorae le condizioni estreme" dei civili a Gaza. Lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin in una conferenza stampa alle Fiji.

Austin sente Katz: "Garantire sicurezza forze Unifil"

L'importanza di "garantire la sicurezza" delle Forze armate libanesi e delle forze Unifil in Libano è stata sottolineata dal segretario della Difesa Usa, Lloyd Austin, nel corso di un colloquio telefonico con il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz.

Durante la telefonata, ha riferito il Pentagono, si è parlato delle minacce regionali e delle operazioni israeliane in corso. Austin ha riaffermato  l'impegno "incrollabile" degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele e ha ribadito come Washington lavori per raggiungere una "soluzione diplomatica" che consenta ai civili israeliani e libanesi di tornare alle loro case su entrambi i lati del confine. 

"Il segretario - prosegue la nota - ha esortato il governo di Israele a continuare ad adottare misure per migliorare le terribili condizioni umanitarie a Gaza e ha sottolineato l'impegno degli Stati Uniti per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi, compresi i cittadini statunitensi".

Medioriente, Idf: due razzi lanciati da Gaza sono stati intercettati

Due razzi lanciati dalla Striscia di Gaza meridionale verso le comunità israeliane al confine sono stati intercettati dalle difese aeree, ha reso noto l'Idf. L'attacco ha fatto suonare le sirene a Ein Hashlosha e Kissufim. 

Erdogan: mandati d'arresto a Netanyahu e Gallant decisione coraggiosa

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito una “decisione coraggiosa” l'emissione da parte della Corte penale internazionale di mandati d'arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant. “Appoggiamo il mandato d'arresto. Riteniamo importante che questa coraggiosa decisione venga attuata da tutti i Paesi che aderiscono all'accordo, al fine di rinnovare la fiducia dell'umanità nel sistema internazionale”, ha dichiarato in un discorso tenuto a Istanbul.

Media: 16 vittime nel raid israeliano della notte a Beirut

Secondo il media libanese al Jadeed, è salito a 16 il numero dei morti nell'attacco israeliano della scorsa notte a Beirut. 

Salvini: su Netanyahu trovare una soluzione, "ne parleremo"

Conto che si trovi una soluzione perché certamente non è Netanyahu il criminale di guerra. Sono i terroristi islamici il problema per l'Italia e il mondo. Conto che il problema non si ponga mai". Così il vicepremier, Matteo Salvini, all'assemblea di Confartigianato Trasporti alla domanda se il premier israeliano Netanyahu sarebbe "arrestato" o "invitato". "Ne parleremo" ha aggiunto.

Ministero Salute Hamas: 44.176 morti, oltre 104mila feriti nella Striscia di Gaza

E' salito a 44.176 morti e 104.473 feriti il bilancio delle operazioni militari nella Striscia di Gaza iniziate dopo l'attacco terroristico contro Israele del 7 ottobre 2023. Ad aggiornare il bilancio è stato il ministero della Salute del governo di Gaza, controllato da Hamas, precisando che 120 persone sono morte nelle ultime 48 ore.

Media libanesi: un morto in un raid di droni a Tiro

Un attacco con droni ha colpito la città portuale di Tiro, uccidendo una persona e ferendone un'altra. Lo riporta l'Agenzia libanese, National News Agency, sottolineando che Israele ha anche diffuso l'ordine di evacuare i sobborghi meridionali di Beirut, Burj al-Barajneh e Hadath.

Media: Israele ha usato bombe anti-bunker in raid su Beirut

Nell'attacco della notte sul centro di Beirut, in cui sono morte almeno 11 persone, Israele ha utilizzato bombe anti-bunker. Lo riferiscono alcuni media internazionali citando l'agenzia libanese Nna secondo cui l'attacco ha causato un profondo cratere.  Fonti della sicurezza hanno affermato che nell'attacco sono state sganciate almeno quattro bombe. 

Idf, distrutto in Libano cannone iraniano puntato verso Israele

Un cannone, dei lanciatori e dei razzi di fabbricazione iraniana puntati contro il territorio israeliano sono stati localizzati in Libano e distrutti dall'esercito, rende noto l'Idf. Il portavoce di Tsahal ha dichiarato che i militari hanno individuato un'area di lancio con strutture di alloggio e nascondigli, un edificio dove si erano nascosti terroristi di Hezbollah è stato fatto esplodere. 

Crosetto: "Assurdo equiparare Netanyahu con terroristi"

"La linea del Governo è quella di approfondire le motivazioni della sentenza che, a primo acchito, sembra una sentenza più politica che tecnica". Così, a Napoli, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in merito al  mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale su Benjamin Netanyahu. "Ma la cosa che ha colpito di più, e che io ho detto sin dal primo momento, è che abbiamo trovato inaccettabile e assurdo mettere sullo stesso piano i leader di un'organizzazione terroristica che ha attaccato innocenti con chi guida legittimamente uno stato democratico e si sta difendendo", ha aggiunto. 

Il 64% degli israeliani non si fida del governo Netanyahu

Secondo un sondaggio di News 12, il 64% degli israeliani non si fida del governo, mentre il 30% crede nel modo in cui viene gestito il Paese. In uno scenario politico in cui il premier Benyamin Netanyahu affronta Naftali Bennett, l'ex primo ministro ottiene il 38% di sostegno, e l'attuale il 34%. Sulla questione dell'idoneità alla carica di primo ministro, Netanyahu riceve il 38%  rispetto al leader dell'opposizione Yair Lapid, che ha avuto il 28%. Il 54% dell'opinione pubblica sostiene l'accordo per porre fine alla guerra in Libano, solo il 24% è contrario alla fine del conflitto nel nord, mentre il 22% dei partecipanti al sondaggio non sa se è favorevole o contrario all'accordo con Hezbollah.

Media, sale a 11 morti bilancio raid aereo su Beirut

E' salito a 11 morti il bilancio delle vittime dell'attacco aereo israeliano della notte nella parte centrale di Beirut. Lo riportano i media libanesi, che parlano anche di 23 feriti. A riferirne è il Times of Israel. 

Russia: risoluzione su Iran non costruttiva, distoglie da Gaza

Il ministero degli Esteri della Russia ritiene che la risoluzione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) sull'Iran non sia costruttiva. Il testo, approvato dal Consiglio dei governatori dell'Aiea, riguarda l'attuazione dell'accordo di salvaguardia del Trattato di non proliferazione (Tnp) dell'Iran. La bozza di risoluzione esaminata il 21 novembre "era stata proposta da diversi paesi occidentali che cercavano di aumentare le tensioni attorno al programma nucleare iraniano, ovvero Regno Unito, Germania, Francia e Stati Uniti", ha affermato il ministero. "Questi sforzi indicano chiaramente il loro desiderio di fare di tutto per dipingere Teheran come la principale minaccia in Medio Oriente e quindi distogliere l'attenzione internazionale dalla tragedia di Gaza", ha affermato. "Sebbene il gruppo occidentale di violatori della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sia riuscito a far passare il suo prodotto, solo 19 dei 35 paesi che compongono il Consiglio dei governatori hanno votato a favore. Gli altri, che sono paesi che rappresentano la maggioranza globale, si sono astenuti o hanno votato contro", ha ancora fatto notare il ministero degli Esteri di Mosca. I promotori della bozza di risoluzione avevano precedentemente "fatto ricorso a palesi violazioni della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il piano d'azione sul programma nucleare di Teheran che prevedeva motivi per revocare le sanzioni delle Nazioni Unite all'Iran sulla base dei risultati delle ispezioni internazionali, ha ancora affermato il dicastero nella sua dichiarazione. "La Russia ha fermamente respinto questa risoluzione considerandola inappropriata e non favorevole a un impegno costruttivo tra l'Iran e l'Agenzia. In effetti, il piano degli anglosassoni e del duo europeo mira a interromperlo", ha sottolineato il ministero. Il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, in precedenza si è espresso a favore del proseguimento di un impegno costruttivo con Teheran, ha ricordato il ministero. "Mosca si aspetta che lui continui a muoversi in questa direzione, ignorando risoluzioni parziali che non hanno valore legale", ha concluso Mosca.

Media, obiettivo raid su Beirut membro Consiglio Jihad di Hezbollah

Sarebbe il comandante e membro del Consiglio della Jihad di Hezbollah, Muhammad Haydar, l'obiettivo del raid israeliano condotto nella notte sulla periferia sud di Beirut. Lo ha indicato l'emittente al-Arabiya, sottolineando che al momento sono ignote le sorti dell'esponente dell'organo militare del gruppo sciita libanese.

Raid israeliano vicino Università a Beirut

Un nuovo raid israeliano ha preso di mira stamane la periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, secondo quanto riferito dall'agenzia ufficiale libanese Ani. L'organo di stampa parla di un "bombardamento feroce" sul quartiere di al-Hadath, non lontano dall'Università. Il raid è stato preceduto da un appello all'evacuazione dei civili nella zona da parte dell'esercito israeliano.

Idf: "Hezbollah responsabile ferimento Caschi Blu italiani"

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno imputato a Hezbollah la responsabilità dell'attacco che ieri ha portato al ferimento di quattro Caschi Blu italiani nel sud del Libano. In un post sul social X, le Idf hanno sostenuto che gli attacchi sono stati lanciati dal villaggio di Deir Qanoun al-Nahr.

Iran saluta il mandata d'arresto Cpi per Netanyahu e Gallant

"L'Iran accoglie con favore qualsiasi passo verso la giustizia e che contribuisca a porre fine all'impunità del regime israeliano per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi nella Palestina occupata e altrove": lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran Esmail Baghaei,  riferendosi alla decisione della Corte penale internazionale (Cpi) di emettere mandati di arresto per il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e l'ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. "L'attuazione completa e immediata di questi mandati di arresto metterà alla prova l'efficacia della giustizia penale internazionale", ha aggiunto il portavoce in un post su X, sottolineando, "Spero che questa decisione tardiva non venga manipolata". 

Media, nuovo raid israeliano sulla periferia sud di Beirut

Israele ha compiuto un nuovo raid aereo sulla periferia sud di Beirut questa mattina, facendolo precedere da un ordine di evacuazione per la popolazione civile: Lo scrive l'agenzia libanese Ani. Quest'ultima parla di "violento attacco" sul quartiere di al-Hadath, considerato un bastione di Hezbollah, non lontano dall'Università libanese.

Difesa civile Gaza, 19 morti in raid notturni israeliani

La difesa civile della Striscia di Gaza ha annunciato la morte di 19 persone, tra cui dei bambini, uccise durante attacchi notturni e sparatorie israeliane in diversi luoghi del territorio palestinese. Il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, ha dichiarato che "19 palestinesi sono stati uccisi e più di 40 altri feriti in tre massacri causati dagli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza tra mezzanotte e questa mattina" così come nell'incendio di carri armati a Rafah, nel sud. 

Beirut, almeno 4 i morti nel raid sulla capitale libanese

Sono almeno quattro i morti accertati e 23 i feriti nel raid che nel centro di Beirut ha abbattuto uno stabile abitativo, mentre si continua a scavare fra le macerie: lo fa sapere il ministero della Sanità libanese. "Il nemico israeliano ha colpito (il quartiere di) Basta al-Fawqa a Beirut uccidendo almeno 4 persone e ferendone altre 23", mentre i soccorritori "stanno rimuovendo le macerie", dice la nota.

Media Israele, nuova leadership Hezbollah obiettivo raid su Beirut

Sarebbero stati il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, o uno dei comandanti del gruppo sciita, Talal Hamiya, gli obiettivi del massiccio attacco israeliano condotto stamane sul centro di Beirut. Lo riferisce il Times of Israel, parlando di voci che circolano su "media in lingua ebraica e social media".

Qassem, ricorda il sito di notizie israeliano, è stato nominato alla guida di Hezbollah dopo l'uccisione di Hassan Nasrallah in un attacco aereo sul quartier generale del gruppo alleato dell'Iran nel sud di Beirut. Hamiya è stato nominato a capo della divisione operativa di Hezbollah dopo l'uccisione - il 20 settembre a Beirut - del capo delle operazioni militari, Ibrahim Aqil.

Attacco israeliano distrugge edificio nel centro di Beirut

©Getty

Attacco israeliano distrugge edificio nel centro di Beirut

Di Segni: 'la decisione della Corte è benzina sul fuoco'

"È quasi banale dirlo ma è la riprova dei dubbi e delle preoccupazioni sulla correttezza e l'autorevolezza di tanti organismi internazionali nei confronti di Israele da tredici mesi a questa parte: l'Onu e le sue agenzie, la Croce Rossa con i suoi silenzi, ora la Corte". Così al Corriere della Sera la presidente dell'Ucei Noemi Di Segni. "Tutti si prestano a un racconto a senso unico e all'isolamento di Israele" aggiunge.  "Non sono certo queste le forme per raggiungere gli obiettivi sostenuti dalla diplomazia per arrivare alla pace - prosegue - Se si vuole mettere in sicurezza Israele, permettere il rientro degli ostaggi e aiutare il popolo palestinese a riprendere il proprio destino lasciandogli liberamente decidere da chi vuol essere governato, la strada non è quella di simili risoluzioni. Vedo un susseguirsi di mosse che creano un enorme problema, una patata bollente per l'Europa". "C'è un contesto generale estremamente allarmante sul piano dell'antisemitismo - dice poi - Penso a ciò che ha detto il Papa, e non ho bisogno di aggiungere altro... E penso alle proposte contro il dialogo con Israele avanzate da Joseph Borrell. Per fortuna fino a oggi le singole componenti dell'Europa hanno garantito più equilibrio. Ma la decisione della Corte è benzina sul fuoco di una situazione europea molto complessa per tutti gli ebrei, basti pensare ai drammatici fatti dell'Olanda. Mi riferisco a questo". La stessa misura anche per il leader di Hamas è "una scelta che stride ancora di più, a nostro avviso, per il suo squilibrio. Con tutti i crimini che si registrano nel mondo, perché la Corte si concentra solo su Israele? Così si rischia di sabotare un possibile cammino diplomatico che passa attraverso il dialogo soprattutto con i Paesi arabi moderati". 

Razzi sulla base italiana in Libano, 4 militari feriti

Non esiste più riparo per i soldati Unifil, ancora in grave pericolo per gli scontri incessanti tra Israele ed Hezbollah. A rischiare la vita, nonostante il rispetto dei protocolli per il massimo allarme e il rifugio nel bunker, sono stati stavolta i militari italiani: due razzi, lanciati dai miliziani sciiti intorno alle 13, hanno raggiunto la base di Shama nel sud del Libano, dove opera attualmente la brigata Sassari. Uno dei missili è finito sulla struttura blindata, dove con elmetti e giubbotti i caschi blu erano entrati, e quattro soldati - raggiunti da schegge di vetro e pietrisco - sono rimasti lievemente feriti e le loro condizioni non destano per fortuna preoccupazioni. Un altro razzo è invece esploso vicino a 'Casa Italia', un edificio che è adibito a pizzeria. "Sono attacchi inaccettabili" ha detto la premier Giorgia Meloni rinnovando l'appello "affinché le parti sul terreno garantiscano in ogni momento la sicurezza dei soldati di Unifil'.

Ebrei estremisti tentano di assalire un comandante Idf a Hebron

Decine di ebrei estremisti, radunatisi a Hebron per un pellegrinaggio annuale, hanno cercato di assalire il capo del comando centrale dell'Idf, il maggiore generale Avi Bluth, che si trovava nella città della Cisgiordania per proteggere il raduno. Lo ha reso noto l'esercito, aggiungendo che ci sono stati cinque arresti. Il gruppo aveva inseguito e insultato Bluth e i soldati che erano con lui. Lo riporta il Times of Israel. Dopo gli arresti il raduno è stato disperso, ha aggiunto l'esercito, condannando fermamente la violenza mostrata questa sera. Ogni anno, decine di migliaia di ebrei visitano Hebron per la tradizione annuale del pellegrinaggio. Per diversi anni gli estremisti ebrei hanno preso di mira i palestinesi locali, i cui movimenti in città sono ulteriormente limitati dall'Idf per proteggere l'area per i pellegrini.

Raid israeliani a Beirut, "molti morti e feriti"

Vi sarebbero "un gran numero di morti e feriti" nei raid israeliani di stanotte su Beirut, secondo soccorritori citati dall'agenzia statale Ani, in particolare tra le macerie di un edificio di 8 piani colpito da cinque missili nel quartiere di Basta. Vi sarebbero "un gran numero di morti e feriti" nei raid israeliani di stanotte su BeiruSLibano: molteplici scioperi nel cuore di Beirut e sue periferie Sul posto si è creato un grande cratere - a quanto riferito - e si scava tra le macerie. Non è stato comunque l'unico attacco sferrato nella notte dall'aeronautica israeliana, seppure il più grave. L'attacco ha danneggiato diversi edifici vicini e le ambulanze si sono riversate sul luogo del disastro. Sono intanto proseguiti  attacchi israeliani contro i sobborghi meridionali della capitale. Diversi edifici sono stati presi di mira, tra cui due situati alla periferia sud di Beirut, nel settore densamente popolato di Chiyah di Ghobeiry, che ospita diversi centri commerciali, dopo gli ordini di evacuazione. 

Raid israeliani a Beirut, 'molti morti e feriti'

Vi sarebbero "un gran numero di morti e feriti" nei raid israeliani di stanotte su Beirut, secondo soccorritori citati dall'agenzia statale Ani, in particolare tra le macerie di un edificio di 8 piani colpito da cinque missili nel quartiere di Basta. Vi sarebbero "un gran numero di morti e feriti" nei raid israeliani di stanotte su BeiruSLibano: molteplici scioperi nel cuore di Beirut e sue periferie Sul posto si è creato un grande cratere - a quanto riferito - e si scava tra le macerie. Non è stato comunque l'unico attacco sferrato nella notte dall'aeronautica israeliana, seppure il più grave. L'attacco ha danneggiato diversi edifici vicini e le ambulanze si sono riversate sul luogo del disastro. Sono intanto proseguiti  attacchi israeliani contro i sobborghi meridionali della capitale. Diversi edifici sono stati presi di mira, tra cui due situati alla periferia sud di Beirut, nel settore densamente popolato di Chiyah di Ghobeiry, che ospita diversi centri commerciali, dopo gli ordini di evacuazione. 

Medioriente, legale Feldstein: abbandonato da ufficio Netanyahu

L'avvocato che rappresenta Eli Feldstein, un collaboratore del Primo Ministro Benjamin Netanyahu, incriminato ieri con la grave accusa di aver danneggiato la sicurezza dello Stato nell'ambito di un caso riguardante il furto e la fuga di notizie riservate delle IDF, lamenta in un estratto di un'intervista televisiva che il suo cliente e' stato abbandonato dall'ufficio del Primo Ministro. "Eli Feldstein non ha agito per conto proprio", ha detto l'avvocato Oded Savoray a Channel 12, in commenti estratti da un'intervista che verra' trasmessa integralmente domani. "Ha fornito servizi di consulenza presso l'ufficio del Primo Ministro". "Se ci sono reclami, dovrebbero essere indirizzati all'ufficio del Primo Ministro", continua Savoray. "Era l'ufficio del Primo Ministro ad agire qui. Ha agito tramite Feldstein. E oggi Feldstein e' stato lasciato solo, solo, solo"

Raid su Beirut, media: "Obiettivo era ufficiale Hezbollah"

L'obiettivo del massiccio raid di questa notte su Beirut era l'alto ufficiale di Hezbollah, Talal Hamiya. Lo riferisce Times of Israel. Hamiya e' stato nominato a capo della divisione operativa del gruppo terroristico dopo che Israele ha ucciso Ibrahim Aqil, il capo delle operazioni militari di Hezbollah in un attacco a Beirut il 20 settembre. Secondo l'emittente al-Manar di Hezbollah almeno quattro persone sono state uccise e 23 ferite nell'attacco avvenuto nel quartiere Basta della capitale e che ha apparentemente ha distrutto un edificio di otto piani e danneggiato molti altri nell'area. 

Raid su Beirut, media Libano: "almeno 4 morti"

Almeno quattro persone sono state uccise e 33 ferite in un apparente attacco israeliano nel centro di Beirut. Lo riporta la rete televisiva Al-Manar affiliata a Hezbollah, che cita le autorità sanitarie libanesi. La National News Agency, agenzia di stampa statale libanese, afferma che gli aerei da guerra israeliani "hanno completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani con cinque missili" e hanno lasciato un cratere nel terreno. I giornalisti dell'AFP riferiscono di aver sentito almeno tre grandi esplosioni. Video non verificati pubblicati sui social media mostrano un'enorme colonna di fumo che si alza dal sito dell'apparente attacco israeliano. Times of Israel fa sapere che non ci sono commenti immediati da parte delle IDF sull'ultimo attacco, che arriva ore dopo che i jet da combattimento hanno effettuato due ondate di attacchi aerei sulla citta' costiera di Tiro in Libano e ulteriori sortite nel sud del paese e sulla roccaforte di Hezbollah nel sud di Beirut la scorsa notte.

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