Guerra Israele Medioriente, missile intercettato su Tel Aviv causa incendio: feriti

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I frammenti di un missile a lungo raggio proveniente dal Libano, intercettato e distrutto in volo, sono caduti in una zona di Tel Aviv ferendo quattro persone e scatenando un incendio. Un attacco aereo israeliano avrebbe colpito una zona nei pressi della sede delle Nazioni Unite e del Parlamento a Beirut. La risposta di Hezbollah alla bozza di accordo di cessate il fuoco con Israele, presentata dagli Stati Uniti, è stata "sì, ma" e i negoziati continuano per chiudere i punti rimasti in sospeso

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Media: 'Canada sventa omicidio giurista da parte dell'Iran'

Le autorità di Ottawa hanno sventato un tentativo iraniano di assassinare il famoso giurista di religione ebraica Irwin Cotler, promotore dei diritti umani ed ex ministro della giustizia e procuratore generale canadese, come riporta il Globe and Mail. Citando una fonte anonima, il report afferma che Cotler è stato informato a fine ottobre dall'Fbi di trovarsi di fronte a un'imminente minaccia di assassinio da parte di agenti iraniani entro 48 ore. Le fonti del Globe hanno dichiarato che la Royal Canadian mounted police ha seguito le tracce di due sospettati, ma non è stato reso noto se siano stati arrestati o siano riusciti a lasciar il Paese. Cotler è ora sotto la protezione della polizia 24 ore su 24. Il media canadese sottolinea che il giurista ha suscitato l'ira del regime di Teheran fin dal 2008 per i suoi tentativi di far dichiarare il Corpo delle guardie della rivoluzione Islamica un'organizzazione terroristica.

Media: Hamas non ha trasferito propria sede in Turchia

Le notizie secondo cui Hamas avrebbe trasferito la propria sede in Turchia non corrispondono a verità. Ad affermarlo è una fonte diplomatica di Ankara, scribe il Times of Israel, spiegando che ogni tanto esponenti del gruppo si sono recati in visita nel paese. Un diplomatico arabo aveva detto ieri allo stesso giornale israeliano che alti esponenti della leadership di Hamas all'estero hanno lasciato il Qatar la settimana scorsa per trasferirsi in Turchia. Lo stesso diplomatico aveva però voluto circoscrivere la portata della notizia, spiegando che la leadership di Hamas all'estero già trascorre gran parte del suo tempo in Turchia, quando non è impegnata in riunioni in Qatar. 



Bibileaks: 'Trasferito portavoce Netanyahu,in cella corda appesa'

Il portavoce per la sicurezza del premier israeliano, Eli Feldstein, arrestato per la fuga di documenti classificati pubblicati da due media europei, è stato trasferito in una cella di prevenzione del suicidio dopo che nel luogo in cui era detenuto è stata trovata una corda appesa. Lo riferisce Ynet. Ieri il tribunale di Rishon Lezion ha prolungato di cinque giorni la detenzione di Feldstein e di un ufficiale riservista coinvolto nel caso che in Israele viene definito 'Bibileaks'.

L'Ue amplia le sanzioni all'Iran per il sostegno a Mosca

L'Unione Europea amplia le misure restrittive alla luce del sostegno iraniano alla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina ed aggiunge alla lista nera una persona e quattro entità. Lo fa sapere il Consiglio Ue. La misura aggiuntiva è mirata all'uso di navi e porti per il trasferimento di veicoli aerei senza pilota (UAV) di fabbricazione iraniana, missili e relative tecnologie e componenti. La decisione odierna introduce il divieto di esportazione, trasferimento, fornitura o vendita dall'Ue all'Iran di componenti utilizzati per lo sviluppo e la produzione di missili e UAV. L'Ue sta inoltre introducendo un divieto che vieta qualsiasi transazione con porti e chiuse che sono di proprietà, gestiti o controllati da persone ed entità elencate, o che sono utilizzati per il trasferimento di UAV o missili iraniani o tecnologia e componenti correlati alla Russia. Questa misura include l'accesso alle strutture dei porti e delle chiuse, come Amirabad e Anzali, e la fornitura di qualsiasi servizio alle navi -- quest'ultima va intesa con l'eccezione delle navi che necessitano di assistenza per motivi di sicurezza marittima, per scopi umanitari o in relazione a eventi che potrebbero avere un grave impatto sulla salute e sulla sicurezza umana o sull'ambiente. Inoltre, il Consiglio ha adottato misure restrittive nei confronti di una persona e quattro entità a seguito dei trasferimenti di missili e droni da parte dell'Iran alla Russia a sostegno della sua guerra di aggressione contro l'Ucraina. Queste designazioni includono la Islamic Republic of Iran Shipping Lines (IRISL) e il suo direttore Mohammad Reza Khiabani. L'IRISL è la compagnia marittima nazionale iraniana e per anni le sue navi sono state coinvolte nel trasporto di droni per conto della Marina del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche dell'Iran, elencata dall'Ue. Il Consiglio ha inserito nell'elenco anche tre compagnie di navigazione russe - MG Flot, VTS Broker e Arapax- le cui navi sono coinvolte nel trasporto di armi e munizioni di fabbricazione iraniana, tra cui componenti di UAV, attraverso il Mar Caspio per rifornire le truppe russe che combattono in Ucraina. 

Ankara: "False le accuse sul trasferimento di Hamas in Turchia"

"Le accuse secondo cui l'ufficio politico di Hamas si è trasferito in Turchia non riflettono la verità". Lo hanno affermato fonti del ministero degli Esteri di Ankara, come riferisce Anadolu, dopo un articolo apparso sulla stampa israeliana secondo cui importanti membri di Hamas si sarebbero spostati la scorsa settimana dal Qatar alla Turchia, dopo che Washington ha chiesto a Doha di espellere dal Paese i membri del gruppo palestinese. 

Tajani: "L'Iran si moderi o dovremo essere molto fermi"

Se l'Iran non verrà "a più miti consigli", l'Unione Europea dovrà mantenere una posizione di "grande fermezza" nei suoi confronti. Lo sottolinea il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri. 

"Adesso vedremo - afferma Tajani - quali saranno le le decisioni che verranno prese" in materia di sanzioni. "Già - ricorda - abbiamo preso parecchie decisioni  in materia di sanzioni nei confronti dell'Iran", che "ha un atteggiamento in questo momento non collaborativo". Bisognerebbe "sciogliere il nodo fondamentale, quello del nucleare, e soprattutto deve dire ai proxy fra i suoi alleati Hezbollah, quelli che sono in Siria" e gli Houthi yemeniti, "di non continuare ad attaccare le navi nel Mar Rosso" e di non "continuare a minacciare e attaccare Israele. L'Iran ha una grande responsabilità: ci auguriamo che arrivi a più miti consigli, altrimenti sarà necessario continuare ad avere una posizione di grande fermezza nei confronti di questo Paese", conclude.

Il ministero della Salute di Hamas: "43.922 morti, oltre 103mila feriti nella Striscia di Gaza"

E' salito a 43.922 morti e 103.898 feriti il bilancio delle operazioni militari nella Striscia di Gaza iniziate dopo l'attacco terroristico contro Israele del 7 ottobre 2023. Ad aggiornare il bilancio è stato il ministero della Salute del governo di Gaza, controllato da Hamas, precisando che 76 persone sono morte nelle ultime 24 ore. 

La Turchia addestrerà la polizia palestinese in Cisgiordania

Le forze di sicurezza turche inizieranno questa settimana un programma di addestramento della polizia palestinese in Cisgiordania. I due Paesi collaborano sin dal 1998, quando una vecchia intesa in vigore tra Ankara e l'Autorità Nazionale Palestinese (AN) ha consentito l'addestramento di mille ufficiali palestinesi. Un processo arrestatosi, destinato a trarre nuovo impulso da un nuovo accordo dal carattere ben più vasto, che mira esplicitamente a rafforzare la cooperazione tra le parti firmatarie e che entra in vigore questa settimana. 

Bruck: "Il Papa sbaglia sul genocidio, non lo approvo"

"La frase del Papa. Non l'approvo. Il genocidio è un'altra cosa". E' il pensiero di Edith Bruck, 93 anni, scrittrice e poetessa di origine ungherese sopravvissuta all'Olocausto. "Il genocidio è altro - ha detto in un'intervista a il Corriere della Sera -. Quando vengono bruciati milioni di bambini si può parlare di genocidio". Secondo Bruck quello che sta succedendo nella striscia di Gaza è "una tragedia. Una tragedia che ci riguarda tutti. Ma non si sta distruggendo tutto il popolo palestinese. Questa e' una cosa che vuole fare Hamas". Perchè il Papa ha usato la parola genocidio? "Perche' - ha risposto - non sente il peso della frase che pronuncia. E per questo la pronuncia con troppa facilita'. Non ha il controllo di quello che dice: non è italiano, per questo penso che forse la frase gli è scappata. E' già successo". "Io sono molto legata al Papa, non voglio avercela con lui - ha aggiunto Bruck -. E' anche venuto a trovarmi a casa a chiedere perdono per tutto quello che era successo agli ebrei. Però non basta". Secondo la scrittrice Francesco dovrebbe  "occuparsi un pò di più di antisemitismo". "Non bisogna uccidere nè i palestinesi nè gli israeliani. Però è un rischio se il Papa usa la parola genocidio con troppa facilità". In merito alle manifestazioni pro-Palestica Bruck ha aggiunto: "Vedo tante manifestazioni soltanto per la Palestina. Sono tante e disorganizzate. I ragazzi che partecipano alle manifestazioni non sanno nemmeno quello che stanno facendo". 

Conflitto in Medio Oriente, perché il dibattito è così divisivo online? VIDEO

Iran: "Non chiediamo il permesso per difendere la nostra sovranità"

"L'Iran darà sicuramente la risposta necessaria all'aggressione israeliana contro il Paese e non chiederà il permesso a nessuno per difendere la sua integrità territoriale e sovranità". Lo ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, negando le notizie secondo cui l'Iran avrebbe annullato il suo attacco di rappresaglia contro Israele, in seguito alla vittoria di Donald Trump alle recenti elezioni presidenziali statunitensi. Riferendosi alle relazioni tra Iran e Usa in vista dell'insediamento dell'amministrazione Trump, il funzionario ha affermato che "l'Iran non lega la sua posizione sugli Stati Uniti a un nuovo presidente o amministrazione in quel Paese. Non abbiamo visto alcuna buona volontà da parte degli Stati Uniti per compensare il suo comportamento illecito, mentre invece ripetono il loro approccio ostile nei confronti dell'Iran". Teheran determinerà la sua posizione nei confronti della nuova amministrazione statunitense "dopo averne osservato il comportamento", ha aggiunto il portavoce, citato dalla Tv di Stato. 

Tajani: "Boicottare il dialogo con Israele non ha alcun senso"

"Boicottare il dialogo con Israele non ha alcun senso. Se si vuole lavorare per la pace, non si può non parlare con Israele. Una proposta che non ci trova assolutamente d'accordo. Un conto è dire a Israele che bisogna raggiungere un punto d'incontro anche con il Libano per un cessate il fuoco. Bisogna arrivare a un cessate il fuoco. Anche a Gaza bisogna lavorare per due popoli, due Stati. Si possono avere idee diverse da quelle di Israele, ma pensare di interrompere il dialogo con Israele non ha alcun senso. Soprattutto non è utile se si vuole arrivare alla pace". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Esteri, commentando la proposta dell'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.

Jerusalem Post: "Team soldatesse in Libano, prima volta nella storia di Israele'

Per la prima volta nella storia militare di Israele, le soldatesse combattenti sono entrate in Libano come parte di una missione operativa. Il capo del comando nord, generale Ori Gordin, ha approvato l'invio di una squadra del battaglione di intelligence di combattimento nel Libano meridionale diverse settimane fa. Fin dall'inizio della guerra, la squadra di intelligence di combattimento, composta da soldatesse, è stata dislocata nei pressi del confine siriano e nella regione del Monte Dov. Lo riferisce il Jerusalem Post. 

Idf, raffica di 30 razzi lanciata da Hezbollah sulla Galilea

Una raffica di 30 razzi è stata lanciata da Hezbollah dal Libano sulla Galilea occidentale: lo rende noto l'Idf, secondo cui alcuni sono stati intercettati mentre altri sono caduti in zone aperte. Non ci sono feriti. 

Ministro della Francia: "Si lavora su sanzioni contro coloni israeliani e Hamas"

C’è un "lavoro in corso a livello europeo" riguardo a nuove sanzioni contro chi destabilizza la situazione in Medio Oriente. Lo dichiara Jean-Noël Barrot, ministro francese agli affari esteri, in occasione della riunione del Consiglio dell'Unione europea a Bruxelles. Segnatamente, spiega, gli obiettivi delle nuove misure restrittive potrebbero essere i membri di Hamas, ma anche i "coloni violenti" nei territori occupati israeliani. Francia, Olanda e altri Paesi starebbero lavorando in tal senso, dice.

La situazione in Medio Oriente è uno dei temi fondamentali della riunione in corso tra i ministri degli esteri dell’Ue. L’Alto rappresentante Josep Borrell aveva dichiarato nei giorni antecedenti di voler proporre un cambio di passo decisivo nei confronti di Israele. Le misure che ha spiegato di voler portare al tavolo sono la sospensione del dialogo politico tra Ue e Israele e il divieto di importare prodotti provenienti dai territori occupati in Cisgiordania. Queste misure si renderebbero necessarie per via delle richieste inascoltate in materia di rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale a Gaza.

A Beirut scuole chiuse dopo i pesanti raid israeliani

Scuole chiuse oggi a Beirut, all'indomani di pesanti attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira il cuore della capitale libanese, uccidendo il capo dei media di Hezbollah, Mohammad Afif. L'esercito israeliano ha effettuato nuovi attacchi nella notte e lunedì mattina in diverse zone del sud del Libano, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa libanese Ani. "Le scuole pubbliche e private e gli istituti di istruzione superiore privati che offrono lezioni in presenza rimarranno chiusi fino a martedi' compreso", secondo un comunicato stampa del ministero dell'Istruzione libanese. Il sistema educativo in Libano è già colpito dai raid israeliani contro Hezbollah, con lo sfollamento di molte famiglie e la fornitura di istituti scolastici per accoglierle. Secondo il ministero della Sanità libanese, i due ultimi attacchi israeliani, effettuati nel centro della capitale, hanno provocato almeno sei morti. Mohammad Afif è stato ucciso nel primo attentato a Ras el-Nabaa, secondo una fonte della sicurezza. Il raid ha provocato anche "quattro morti, tra cui una donna, e 14 feriti, tra cui due bambini", ha affermato il ministero. Il secondo bombardamento, ieri sera, nel quartiere commerciale di Mar Elias, ha causato due morti e 13 feriti, secondo il ministero oltre a un incendio nel quartiere, oggi sotto controllo dopo aver fatto esplodere le riserve di carburante. 

Media: "Settimana decisiva per l'accordo tra Hezbollah e Israele"

I media libanesi dedicano stamani ampio spazio alla possibilità che nei prossimi giorni si raggiunga il tanto atteso accordo tra Hezbollah e Israele per il cessate il fuoco. "Il Libano affronta una settimana decisiva", affermano i media, che riportano la notizia - già rimbalzata nella serata di ieri - dell'arrivo domani a Beirut dell'inviato speciale Usa, Amos Hochstein dopo l'annuncio che Hezbollah ha inviato la sua risposta al mediatore libanese Nabih Berri, presidente del parlamento. Proprio Berri - affermano i media libanesi - riceverà domani pomeriggio Amos Hochstein. In caso si confermi l'accettazione da parte di Hezbollah dei termini dell'accordo come anticipato da media americani, l'inviato Usa volerà mercoledì in Israele per definire gli ultimi dettagli. Se anche la missione in Israele dovesse andare a buon fine - affermano i media di Beirut - Hochstein sarà giovedì a Parigi dove il presidente francese Emmanuel Macron potrebbe annunciare il raggiungimento formale dell'intesa. Intanto, il ministro degli esteri libanese Bou Habib è atteso nei prossimi giorni a Roma in occasione dei Med Dialogues organizzati dalla Farnesina e che si terranno dal 25 al 27 novembre prossimi. In Europa, riferiscono i media libanesi, Bou Habib incontrerà i rappresentanti delle diplomazia del cosiddetto Quintetto, il gruppo guidato dagli Stati Uniti e di cui fanno parte Francia, Egitto, Arabia Saudita e Qatar. Il Quintetto rappresenta gli sforzi occidentali e dei paesi vicini a Israele di contrastare l'influenza in Libano di Hezbollah e del suo alleato l'Iran.

Gantz: "No tregua in Libano senza piena libertà d'azione"

La condizione per qualsiasi accordo di cessate il fuoco con il Libano dovrebbe includere la "piena libertà di azione israeliana contro qualsiasi violazione". E' quanto affermato dall'ex membro del gabinetto di guerra, Benny Gantz, in un post su X di commento al nuovo accordo di cessate il fuoco proposto. Domani e' atteso a Beirut l'inviato Usa Amos Hochstein per colloqui sul cessate il fuoco. Ieri, Israele ha affermato di aver ucciso il portavoce capo di Hezbollah, Muhammad Afif, infliggendo un altro colpo e dimostrando di volere la completa distruzione del gruppo. La scorsa settimana, il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, aveva dichiarato che la sfida principale in qualsiasi accordo di cessate il fuoco con il Libano sarebbe disarmare completamente Hezbollah, rendendo impossibile "armare di nuovo con nuovi sistemi di armi" e garantire che Hezbollah venga completamente rimosso dal confine di Israele. I suoi commenti sono arrivati un giorno dopo che il neo-nominato ministro della Difesa Israel Katz ha anche affermato che l'esercito israeliano aveva sconfitto Hezbollah, definendo l'eliminazione del suo leader, Hassan Nasrallah, il risultato più importante.

Violenti raid israeliani su Nabatieh, uccisi 6 paramedici

Durante la notte, Israele ha effettuato intensi bombardamenti nel governatorato libanese di Nabatieh, uccidendo sei paramedici e un'altra persona. Lo riferisce la National News Agency (Nna), precisando che nei "violenti raid" è stato colpito il centro dell'Autorità sanitaria islamica nel villaggio di Arab Salim, nel governatorato di Nabatieh, uccidendo altri sei paramedici. I loro nomi sono Mustafa Hanawi, Hassan Aboud, Muhammad Hanawi, Ahmed Abbas Aboud, Ahmed Mahmoud Aboud e Abbas Aboud. In precedenza, il ministero della salute libanese ha riferito che due soccorritori sono stati uccisi e due feriti negli attacchi israeliani sui governatorati di Nabatieh e del Libano meridionale. Il governo libanese e i gruppi per i diritti umani hanno accusato Israele di aver deliberatamente preso di mira gli operatori sanitari e di emergenza in Libano, osservando che gli attacchi israeliani hanno ucciso piu' di 200 operatori sanitari nell'ultimo anno. 

Inviato Usa a Beirut domani per colloqui sulla tregua

L'inviato statunitense Amos Hochstein si recherà domani a Beirut per colloqui su un cessate il fuoco tra il gruppo terroristico Hezbollah e Israele. Lo riferisce l'emittente libanese Voice of Lebanon, citando il parlamentare libanese Kassem Hashem. Gli Stati Uniti hanno presentato una nuova proposta di tregua allo stato libanese nella speranza di

porre fine a più di un anno di combattimenti. La notizia della visita di Hochstein segue i resoconti dei media libanesi secondo cui era stata presentata una risposta positiva alla proposta di cessate il fuoco. Il New York Times ha riferito nel fine settimana che i sostenitori iraniani di Hezbollah avevano inviato messaggi al gruppo dicendo che sostenevano la fine della guerra.

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