Nuovi raid israeliani in Libano. Biden conferma suo no attacco ai siti nucleari iraniani
Partito da Beirut il volo charter con 178 italiani. Nuovo raid di Israele in Cisgiordania, almeno 16 morti. Ucciso a Gaza il braccio destro di Sinwar. Biden conferma il suo no ad un attacco ai siti nucleari iraniani. Israele ha ordinato di evacuare tutto il sud del Libano e di spostarsi a nord del fiume Litani. L'aeronautica militare israeliana ha attaccato più volte il sobborgo di Dahiyeh a Beirut. Venerdì a Teheran i funerali di Nasrallah ma Hezbollah nega
I media libanesi hanno riferito di attacchi aerei nella periferia meridionale di Beirut, a Dahiyeh. In precedenza - riportano i media israeliani - l'Idf aveva invitato i civili a allontanarsi dall'area dove si trovano due siti di Hezbollah. Anp: almeno 16 morti in un raid israeliano in Cisgiordania.
Il volo charter organizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri per permettere ad alcuni cittadini italiani di lasciare il Libano è decollato dall'aeroporto di Beirut. A bordo secondo le informazioni delle autorità aeroportuali, ci sono 178 italiani, inclusi cinque bambini, e 4 cittadini finlandesi.
Gli impianti petroliferi iraniani sono nel mirino di Israele, che prepara la risposta ai missili lanciati martedì su Tel Aviv e Gerusalemme. La conferma anche dal presidente americano Biden, che ha ammesso discussioni sulla possibilità di attacchi "contro installazioni petrolifere iraniane". Intanto, vola il prezzo del greggio a New York.
Israele ha ordinato per la prima volta di evacuare tutto il sud del Libano e di spostarsi a nord del fiume Litani. L'aeronautica militare israeliana ha attaccato più volte il sobborgo di Dahiyeh a Beirut. Venerdì a Teheran i funerali di Nasrallah, il numero uno di Hezbollah - che nega - ucciso venerdì. La cerimonia è prevista durante la preghiera del venerdì guidata dal leader iraniano Khamenei nel mausoleo dell'imam Khomeini.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Attacco Iran contro Israele, usato per la prima volta missile ipersonico Fatah. Cos’è
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi è Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
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Media libanesi, 'raid alla periferia di Beirut'
I media libanesi hanno riferito di attacchi aerei nella periferia meridionale di Beirut, a Dahiyeh. In precedenza - riportano i media israeliani - l'Idf aveva invitato i civili a allontanarsi dall'area dove si trovano due siti di Hezbollah.
Gaza, ucciso Aziz Salha: l’uomo con le mani insanguinate del linciaggio di Ramallah
Protagonista di una delle immagini più cruente della storia, che lo ritrae mentre mostra alla folla le mani insanguinate dopo l'uccisione dei due riservisti dell'esercito israeliano nel 2000, Salha era stato condannato all'ergastolo e, nel 2011, scarcerato a seguito dell'accordo tra Hamas e il governo israeliano, che prevedeva la liberazione anche del soldato prigioniero Gilad Shalit. LEGGI QUI
Partito da Beirut il volo charter con 178 italiani
Il volo charter organizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri per permettere ad alcuni cittadini italiani di lasciare il Libano è decollato dall'aeroporto di Beirut. A bordo secondo le informazioni delle autorità aeroportuali, ci sono 178 italiani, inclusi cinque bambini, e 4 cittadini finlandesi.
Raid aereo Israele a Tulkarem: 16 morti
L'Autorità palestinese ha reso noto che 16 persone sono state uccise a seguito di un attacco israeliano sul campo profughi di Tulkarem, città della Cisgiordania settentrionale, dove l'esercito israeliano afferma di aver condotto un raid aereo. «Sedici martiri dopo il bombardamento del campo di Tulkarem da parte dell'occupazione», scrive il ministero palestinese della salute sul suo account Telegram. Israele occupa la Cisgiordania dal 1967. «Nell'ambito di un'operazione congiunta delle forze armate e dello Shin Bet (l'agenzia di sicurezza interna di Israele, NDR), l'aviazione israeliana ha condotto un attacco su Tulkarem», riferisce un breve comunicato militare israeliano.
L'Iran può avere la bomba atomica? Le stime sul programma nucleare di Teheran
Con l’allargarsi del conflitto in Medio Oriente, e l’attacco dell’1 ottobre dell'Iran contro Israele, gli analisti tornano ad interrogarsi sugli sviluppi del nucleare iraniano. Ma quanto è verosimile uno scenario in cui Teheran disponga effettivamente dell'atomica? E quali sarebbero le tempistiche perché questo accada? Anche di questo tema si è occupata la puntata di Numeri, di Sky TG24, andata in onda il 2 ottobre. PER APPROFONDIRE
Perché l'Iran ha attaccato di nuovo Israele? Le ragioni e i precedenti
L'offensiva dell'Iran è stata rivendicata dagli stessi Pasdaran come "la risposta all'uccisione di Nasrallah", morto nei raid su Beirut lo scorso 27 settembre. Il recente attacco di Teheran su Tel Aviv, con il lancio di oltre 200 missili balistici, è avvenuto a distanza di pochi mesi dalla prima offensiva iraniana su Israele del 13 aprile scorso. LEGGI QUI
Mo: Halevi, 'non consentiremo Hezbollah torni nel sud del Libano'
Il capo di Stato maggiore delle Idf, Herzi Halevi, ha ribadito che l'esercito israeliano non permetterà a Hezbollah di ristabilirsi nel Libano meridionale. "Per far tornare gli abitanti, dobbiamo distruggere l'infrastruttura terroristica che Hezbollah ha costruito vicino al confine per attaccare le nostre città quel giorno in cui sarebbe stato dato l'ordine e uccidere i civili israeliani. Siamo molto determinati a distruggere queste infrastrutture e uccidere chiunque si trovi lì", ha dichiarato Halevi, citato dal Times of Israel.
"Non permetteremo a Hezbollah di posizionarsi in questi luoghi in futuro. Continueranno i duri colpi a Hezbollah in tutte le aree, a Beirut, nella valle della Bekaa, nel Libano meridionale", ha aggiunto.
Aerei Israele attaccano Beirut
L'aeronautica militare israeliana ha attaccato più volte questa sera il sobborgo di Dahiyeh a Beirut. Lo riportano i media arabi. Una fonte vicina a Hezbollah, citata da AFP, afferma che oggi un attacco israeliano ha anche preso di mira un magazzino vicino all'aeroporto di Beirut.
250 americani hanno lasciato Libano con due voli organizzati da Usa
Circa 250 americani, e loro familiari, hanno lasciato il Libano a bordo di due voli organizzati questa settimana dagli Stati Uniti. Lo ha reso noto il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller, spiegando che il primo volo è partito ieri e il secondo questa mattina, con 134 passeggeri. Entrambi i voli hanno fatto rotta su Istanbul.
"Continueremo ad organizzare questi voli fino quando la situazione della sicurezza sarà rischiosa e non ci saranno abbastanza disponibilità sui voli commerciali e fino quando ci sarà richiesta", ha aggiunto Miller, spiegando che si sta anche lavorando per aumentare il numero dei posti riservati agli americani della compagnia libanese Middle East Airlines.
"La scorsa settimana, abbiamo reso disponibili 1400 posti per lasciare il Libano e molti posti rimangono disponibili", ha affermato, riconoscendo che i prezzi dei voli commerciali sono alti e per questo si stanno organizzando i voli charter. "Il massimo che ogni americano deve pagare su questi voli sono 283 dollari e se non li hanno il governo americano garantisce loro un prestito", ha spiegato.
G7, esortiamo tutti a proteggere i civili in Libano
"Siamo profondamente preoccupati per la situazione in Libano. Ricordiamo la necessità di una cessazione delle ostilità quanto prima per creare spazio per una soluzione diplomatica lungo la Linea Blu, in linea con la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Questa è l'unica via per allentare durevolmente le tensioni, stabilizzare il confine Israele-Libano, ripristinare completamente la sovranità, l'integrità territoriale e la stabilità del Libano e riportare i cittadini sfollati alle loro case con sicurezza e protezione da entrambe le parti. Esortiamo tutti gli attori a proteggere le popolazioni civili. Ci impegniamo a fornire assistenza umanitaria per rispondere ai bisogni urgenti dei civili in Libano. Esprimiamo inoltre le nostre più sentite condoglianze alle famiglie. E' quanto scritto nell'ultima dichiarazione dei leader del G7 diffusa da Palazzo Chigi.
G7: con attacchi e ritorsioni escalation incontrollabile
"Un pericoloso ciclo di attacchi e ritorsioni rischia di alimentare un'escalation incontrollabile in Medio Oriente, cosa che non è nell'interesse di nessuno. Pertanto, invitiamo tutti gli attori regionali ad agire in modo responsabile e con moderazione. Incoraggiamo tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo per allentare le attuali tensioni. Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato".E' quanto scritto nel documento dei leader del G7 diffuso da palazzo Chigi.
Pentagono, colloqui con Israele per la risposta all'Iran
La vice portavoce del Pentagono Sabrina Singh conferma i contatti in corso con Israele sulla risposta all'attacco missilistico iraniano ma non entra nei dettagli.
Arrivato a Madrid il secondo volo con 40 evacuati dal Libano
Il secondo volo militare inviato a Beirut dal governo spagnolo per evacuare residenti spagnoli in Libano è atterrato intorno alle 19:45 all'aeroporto militare di Torrejon de Ardoz (Madrid), informa il ministero della Difesa.
Dall'aereo sono sbarcate 40 persone, riprese in un video riversato in X dalla Difesa, con il messaggio 'Benvenuti a casa!".
In totale il governo spagnolo ha evacuato oggi dal Libano, a causa dell'escalation del conflitto armato fra Israele e Hezbollah, 240 persone, delle quali 190 di nazionalità spagnola - dei circa mille residenti censiti nel Paese - 40 di nazionalità libanese, e il resto di nazionalità di Argentina, Stati Uniti, Italia, Francia, Regno Unito e Venezuela, secondo fonti del ministero degli Esteri citate dall'agenzia Efe.
La ministra della Difesa Margarita Robles non ha escluso l'invio di un terzo aereo militare per evacuare altri connazionali.
Lituania dichiara Pasdaran organizzazione terroristica
Il Parlamento lituano ha adottato oggi all'unanimità una risoluzione che definisce la Guardia rivoluzionaria iraniana (Gri) organizzazione terroristica.
"La posizione della Lituania è molto chiara. Nessuno può dubitare che il regime iraniano sostenga questa organizzazione e cerchi di influenzare gli Stati occidentali attraverso di essa", ha detto l'ex ministro della Difesa, Arvydas Anusauskas, commentando il testo della risoluzione e invitando i Paesi europei ad adottare documenti analoghi.
Media: "Dura risposta a Iran, coordinata con gli Usa" (2)
Secondo il report di Channel 12, Israele sta cercando di esercitare una forte pressione diplomatica sugli Stati Uniti affinché vengano imposte nuove sanzioni all'Iran, sottolineando che Israele vede non solo un'opportunità militare per colpire duramente la repubblica islamica ma anche un'occasione per inasprire la posizione globale e assistere all'imposizione di sanzioni che l'Occidente si rifiuta di imporre da molto tempo. Il rapporto cita fonti della difesa che confermano che gli Stati Uniti sosterranno Israele nella sua risposta e contribuiranno a difenderlo da ulteriori attacchi iraniani.
Renzi: La risposta all'Iran deve essere coordinata con Usa
"Il mondo è più sicuro dopo la morte del capo di Hezbollah Nasrallah. È così. Io non posso piangere perché è morto un terrorista che faceva le cose che sappiamo. Dopodiché, da amico di Israele, sono il primo a dire che la risposta di Israele allo scandaloso attacco dell'Iran deve essere una risposta coordinata con gli americani. Sono 34 giorni complessi in America perché si vota per l'elezione del Presidente. Conterà molto di più il potere d'acquisto che non la politica estera, come sempre in America. Quindi dovremo aspettare quello". Lo ha detto il leader di Iv Matteo Renzi a '5 minuti' in onda questa sera su Rai1.
Onu, 10.058 caschi blu dislocati tra Israele e Hezbollah
Attualmente nella zona cuscinetto al confine del Libano ci sono 10.058 caschi blu dell'Onu. Lo ha detto il sottosegretario generale per le opazioni di pace Jean-Pierre Lacroix, rispondendo alle domande dei giornalisti in un briefing sulla crisi tra Israele e Hezbollah. Gli italiani, tra soldati e civili, sono circa 1200.
Idf, Hezbollah non tornerà a installarsi nel sud del Libano
"Non permetteremo a Hezbollah di posizionarsi in questi luoghi in futuro. I duri colpi a Hezbollah in tutte le aree, a Beirut, nella valle della Beqaa, nel Libano meridionale, continueranno", ha affermato il capo di stato maggiore dell'Idf Herzi Halevi, aggiungendo che le truppe israeliane stanno "eliminando sempre più terroristi, e ogni incontro del genere finisce con noi in vantaggio". "Oggi ho incontrato i comandanti e le truppe della 98ma e della 36ma divisione, che stanno combattendo in Libano, per un obiettivo molto importante: creare sicurezza nel nord del Paese e riportare i residenti nelle loro case dopo più di un anno di evacuazione", ha detto ancora il capo dell'esercito. "Per far tornare i residenti, dobbiamo distruggere l'infrastruttura terroristica che Hezbollah ha costruito vicino al confine per fare irruzione nelle nostre città il giorno in cui verrà dato l'ordine e uccidere i civili israeliani. Siamo molto determinati a distruggere queste infrastrutture e uccidere chiunque si trovi lì", ha continuato. "Continueremo a combattere su tutti i fronti, per garantire maggiore sicurezza allo Stato di Israele", ha concluso.