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Israele-Hamas, media: "Netanyahu si appresta a licenziare Gallant"

©Getty

Secondo la tivù pubblica Kan, al suo posto sarebbe nominato il leader di Nuova Speranza, Gideon Saar. I ribelli dello Yemen minacciano "attacchi più massicci". Hamas afferma che il suo leader Sinwar invierà presto un messaggio ai palestinesi e al mondo. L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che sei persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che ieri sera ha colpito una casa di quartiere di Zeitoun, nel sudest della città di Gaza

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Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si starebbe apprestando a licenziare il suo ministro della Difesa, Yoav Gallant, nominando al suo posto il leader di Nuova Speranza, Gideon Saar. Lo ha riferito l'emittente pubblica Kan, citando un funzionario all'interno dell'ufficio di Netanyahu. Il premier israeliano promette vendetta dopo che per la prima volta un missile Houthi è riuscito a superare la contraerea e cadere su Israele. E i ribelli dello Yemen minacciano "attacchi più massicci". Hamas afferma che il suo leader Sinwar invierà presto un messaggio ai palestinesi e al mondo. L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che sei persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che ieri sera ha colpito una casa di quartiere di Zeitoun, nel sudest della città di Gaza.  Alti funzionari di Hamas hanno dichiarato ai rappresentanti di altre organizzazioni palestinesi di aver espresso la volontà di posticipare il ritiro israeliano dall'Asse Filadelfia e dal Corridoio Netzarim fino alla fine della fase finale dell'accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi.


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Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI L'ARTICOLO

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO

Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". LEGGI L'ARTICOLO

Chi sono i drusi del Golan, arabi israeliani di origine siriana

Majdal Shams è ritenuta una delle città più importanti nelle quattro principali località druse del Golan. Qui vivono – appunto – i drusi: arabi ma non palestinesi, esaltano la loro appartenenza alla madrepatria (la Siria) ma da mezzo secolo abitano in Israele. Sono storicamente molto attivi a livello politico e per tradizione ostili ai poteri centrali. A differenza dei beduini del Neghev e dei fratelli drusi della Galilea, non sono tenuti a servire nell'esercito. L'APPROFONDIMENTO

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. LEGGI

Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele

Nato nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato ebraico e del mondo occidentale. LEGGI

Tv: 'Sa'ar sarà ministro della Difesa al posto di Gallant'

Fonti coinvolte nei colloqui tra il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il membro della Knesset Gideon Sa'ar hanno affermato che se non ci saranno drammi dell'ultima ora "le questioni fondamentali sono chiuse. Sa'ar sarà ministro della Difesa al posto di Yoav Gallant". Lo ha riferito il notiziario della sera della tv pubblica israeliana Kan. Secondo Haaretz, la svolta è stata resa possibile dal ritiro del veto sul nome di Sa'ar da parte della moglie del primo ministro Sarah, poiché è noto che la moglie e il figlio di Netanyahu, Yair, hanno un'influenza notevole sul processo decisionale del primo ministro.

La petroliera colpita dagli Houthi è ora in un luogo sicuro

La petroliera attaccata ad agosto dai ribelli Houthi yemeniti "è stata rimorchiata con successo in salvo senza fuoriuscite di petrolio", ha annunciato oggi la missione navale dell'Ue nel Mar Rosso, Aspides. L'operazione di rimorchio della nave battente bandiera greca con un carico di oltre un milione di barili di petrolio è stata difficile. Secondo gli esperti, se la nave si fosse rotta o fosse esplosa, avrebbe potuto causare una fuoriuscita di petrolio quattro volte più grande di quella causata dalla Exxon Valdez nel 1989 al largo delle coste dell'Alaska. "L'operazione di salvataggio è stata portata a termine da attori privati", ma la missione Aspides assicura che "continuerà a monitorare la situazione". La Sounion, che trasporta 150.000 tonnellate di petrolio greggio, ha preso fuoco e ha perso la forza motrice dopo essere stata attaccata il 21 agosto. Gli Houthi, che controllano ampie zone dello Yemen, da mesi prendono di mira le navi che ritengono siano legate a Israele, agli Stati Uniti o al Regno Unito, sostenendo di agire in solidarietà con i palestinesi nella Striscia di Gaza, nel contesto della guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas.

Houthi pubblicano video missile lanciato ieri contro Israele

Gli Houthi hanno pubblicato un video di quasi due minuti di quello che hanno detto essere un filmato del missile "ipersonico" denominato "Palestina 2" lanciato nell'attacco di ieri contro Israele.  Gli Houthi allineati all'Iran, che controllano lo Yemen settentrionale, hanno raggiunto per la prima volta il centro di Israele con un missile domenica, e il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che Israele avrebbe inflitto loro un "prezzo elevato" in cambio.

Non tutti gli israeliani sono ebrei: la popolazione d’Israele, dai coloni ai drusi

Per capire cosa succede in Israele, quali sono le divisioni politiche che lo attraversano e comprendere le conseguenze che il conflitto in corso provoca nella popolazione è necessario sapere quanto variegata sia la sua popolazione. Gli israeliani non sono tutti ebrei, non sono tutti di origine europea o occidentale, non si dividono solo in ebrei religiosi e laici. L'APPROFONDIMENTO

Houthi diffondono filmato missile sparato su Israele

I ribelli  yemeniti Houthi hanno diffuso il filmato del missile lanciato ieri  contro Israele e caduto vicino Tel Aviv, facendo alcuni danni ma nessuna  vittima. Secondo il gruppo filoiraniano, il razzo ipersonico - chiamato  'Palestine 2' - ha una portata di 2.150 chilometri, una velocità  massima di Mach 16 e può superare tutti i sistemi di difesa aerea,  incluso l'Iron Dome israeliano. Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha negato che  l'Iran abbia fornito missili ipersonici agli Houthi. Le forze armate  israeliane hanno smentito che si sia trattato di un missile balistico  ipersonico.

Israele, voci su ingresso Sa'ar al governo, proteste sotto casa

Centinaia di  persone, compresi familiari degli ostaggi, si sono radunati davanti  alla casa di Gideon Sa'ar a Tel Aviv per protestare, dopo le notizie  circolate su presunti negoziati tra il primo ministro Benjamin Netanyahu  e il leader di New Hope sul suo possibile ingresso nel governo. Sulla stampa israeliana sono uscite indiscrezioni secondo le quali  Netanyahu vorrebbe licenziare Yoav Gallant come ministro della Difesa e  sostituirlo con Sa'ar o eventualmente con l'attuale ministro degli  Esteri Israel Katz, la cui posizione andrebbe al leader di New Hope. Il premier ha smentito negoziati in corso con Sa'ar mentre un  portavoce del partito di quest'ultimo ha sottolineato che "non c'è  niente di nuovo" nelle voci circolate.

Abu Mazen domani a Madrid, vedrà re Felipe e Sanchez

Il leader dell'Anp Abu Mazen domani sarà a Madrid una visita di 48 ore "su invito della Spagna", per incontrare re Felipe ed il premier Pedro Sanchez. Lo ha reso noto una fonte ufficiale palestinese. La Spagna lo scorso maggio ha riconosciuto formalmente lo stato di Palestina, insieme con Norvegia ed Irlanda, tra le proteste di Israele, mentre il primo ambasciatore palestinese in Spagna ha presentato le sue credenziali al re. Dopo la tappa in Spagna Abu Mazen volerà a New York per partecipare all'Assemblea Generale dell'Onu.

Gallant a inviato Biden: "serve azione contro Hezbollah"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto all'inviato di Biden Amos Hoschstein che solo un'azione militare contro Hezbollah permetterà a Israele di riportare nelle loro case le decine di migliaia di residenti del nord del Paese evacuati. Lo riferisce il ministero della Difesa. "Gallant ha sottolineato che la possibilità di un accordo si sta esaurendo poiché Hezbollah continua a "legarsi" a Hamas e rifiuta di porre fine al conflitto. Pertanto, l'unico modo rimasto per assicurare il ritorno delle comunità settentrionali di Israele alle loro case sarà l'azione militare".

Sinwar: "ci prepariamo a guerra logoramento"

"La resistenza si sta preparando per una battaglia di logoramento e spezzerà la volontà politica del nemico proprio come ha spezzato la sua volontà militare". E' uno dei passaggi della lettera del leader di Hamas, Yahya Sinwar, al capo degli Houthi dello Yemen Abdel-Malek al-Houthi, con il quale si congratula per l'attacco di ieri contro Israele. Quello di oggi è il terzo messaggio di Sinwar da quando è stato eletto a capo del movimento di resistenza islamica il 6 agosto scorso.

Unrwa, condizioni sanitarie a Gaza peggiorano di giorno in giorno

"Le condizioni sanitarie a Gaza peggiorano giorno dopo giorno. Insetti e roditori possono tramettere malattie e minacciano la salute e il benessere delle persone". Questo l'allarme lanciato dall''Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) relativamente alle pessime condizioni igienico-sanitarie a Gaza, causate dai rifiuti accumulati in tutta la Striscia, dopo che Israele ha preso il controllo delle due principali discariche del territorio, a est delle città di Khan Younis e Gaza City.


Netanyahu: "Lo status quo del Monte del Tempio non cambia"

Il portavoce del primo ministro Benyamin Netanyahu ha dichiarato che "la politica di Israele sul mantenimento dello status quo sul Monte del Tempio (Spianata delle Moschee per i musulmani) non è cambiata e non cambierà". 

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