Chi sono i drusi del Golan, arabi israeliani di origine siriana

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Introduzione

Il razzo lanciato verso Majdal Shams, la cittadina druso-israeliana all'estremo confine nord di Israele, ha centrato un campo di calcio e ha provocato 12 morti, a cui si aggiungono oltre 30 feriti, alcuni in gravissime condizioni. Si tratta del più alto numero di vittime civili israeliane dal 7 ottobre scorso. 

 

Majdal Shams è ritenuta una delle città più importanti nelle quattro principali località druse del Golan. Qui vivono – appunto – i drusi: arabi ma non palestinesi, esaltano la loro appartenenza alla madrepatria (la Siria) ma da mezzo secolo abitano in Israele. Sono storicamente molto attivi a livello politico e per tradizione ostili ai poteri centrali. A differenza dei beduini del Neghev e dei fratelli drusi della Galilea, non sono tenuti a servire nell'esercito. 

Quello che devi sapere

Chi sono

  • I drusi delle Alture contese del Golan sono arabi ma non palestinesi, esaltano la loro appartenenza alla madrepatria siriana pur se da mezzo secolo vivono in Israele, e soprattutto esprimono da decenni il loro attaccamento alla causa palestinese. Non sono per questo nella lista dei nemici del partito armato libanese, Hezbollah, alleato di Hamas e dell'Iran

Per approfondire: Medioriente, primi attacchi di Israele a sud Libano. Italia condanna raid nel Golan. LIVE

Considerati eretici dai musulmani

  • La comunità drusa deriva dall’Islam, ma è considerata eretica da gran parte dei musulmani. Costituisce una componente sociale e politica chiave di tutto il Medio Oriente ed è da circa un secolo divisa tra Libano, Siria e Israele

Le caratteristiche

  • Si tratta di gruppi sociali presenti nelle aree montagnose e nell'entroterra, storicamente molto attivi a livello politico, tradizionalmente ostili ai poteri centrali, molto chiusi al loro interno e fra i quali l'endogamia è pratica molto diffusa

Come sono suddivisi

  • In tutto il Vicino Oriente sono organizzati per clan e famiglie, con rivalità anche molto accese a livello locale ma con un senso di appartenenza comune transnazionale: per cui un druso del Golan, in Israele, a seconda delle questioni politiche e sociali, può percepire se stesso sia molto vicino sia molto lontano ai suoi confratelli nei confinanti Siria e Libano

Le Alture del Golan

  • Le Alture del Golan fanno ormai parte integrante del panorama israeliano. Sono state annesse dallo Stato ebraico nel 1981, dopo essere state strappate alla Siria nel 1967 e nel 1973. L'Onu non ha mai riconosciuto l'annessione di Israele, mentre gli Stati Uniti lo hanno fatto nel 2019

Lo sviluppo del Golan

  • Le quattro principali località druse del Golan conteso sono circondate da una miriade di insediamenti israeliani sorte all'ombra del Monte Hermon, Jabal ash Shaykh in arabo. Majdal Shams è ritenuta la capitale informale. Tra impianti sciistici, sentieri da trekking, aziende vinicole e bed&breakfast per turisti, il Golan ha goduto negli ultimi decenni di uno sviluppo socio-economico che contrasta enormemente sia con la situazione nella vicina Siria sia con quella nel sud del Libano dominato da Hezbollah. La Siria è da più di 13 anni travolta dalla guerra intestina e regionale e afflitta dalla peggiore crisi economica acuita dalle sanzioni occidentali. La capitale siriana Damasco dista da Majdal Shams poche decine di chilometri

Come si percepiscono

  • Ma al netto della retorica nazionalista, i drusi del Golan israeliano non hanno intenzione, di fatto, di tornare a far parte della madrepatria. In Israele godono di servizi di base di cui non godono né i loro confratelli libanesi né i loro connazionali di origine in Siria. Si dicono però "siriani" e in pochi chiedono la nazionalità israeliana. Tanto che sono l'unica comunità non tenuta a servire l'esercito, a differenza dei beduini del Neghev e persino dei fratelli drusi della Galilea

Il razzo

  • Nelle scorse ore Majdal Shams è stata colpita da un razzo. Sono morte almeno 12 persone e ne sono rimaste ferite almeno in 30. Si tratta del più alto numero di vittime civili israeliane dal 7 ottobre scorso

La condanna del leader spirituale dei drusi

  • Poco dopo l’accaduto è arrivato il commento da parte del leader spirituale dei drusi in Siria Hikmat Al-Hijri, che ha condannato "lo spregevole crimine che ha colpito innocenti e bambini nel villaggio di Majdal Shams". Lo riporta Ynet. E ha aggiunto: "Chiediamo agli ambienti internazionali di consegnare alla giustizia coloro che hanno commesso il crimine. I colpevoli devono essere puniti dal diritto internazionale, i nostri bambini non sono siti di addestramento o esperimenti, e i nostri cieli non sono il campo di battaglia di nessuno. Non raggiungeranno gli obiettivi con il sangue dei nostri figli"

Per approfondire: Attacco su Majdal Shams, 12 vittime. Israele: sono ragazzi e bambini. Hezbollah nega