Raid di Israele su 4 città al sud del Libano mentre a Roma si è svolto il vertice su Gaza tra Mossad, Cia, Qatar ed Egitto che prende in esame la proposta "aggiornata" di Israele a Hamas. A migliaia hanno partecipato ai funerali dei bimbi uccisi dopo il raid. Netanyahu riunisce il Gabinetto di sicurezza dopo i fatti di Majdal Shams. Usa, Francia e Italia: evitare inasprimento conflitto. E il presidente turco minaccia Israele in tv
Alla riunione partecipano il capo del Mossad David Barnea, il capo della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel.
Netanyahu si sta recando al ministero della difesa a Tel Aviv "per una valutazione della situazione della sicurezza e una discussione nel gabinetto di sicurezza politica" sui fatti di Majdal Shams.
Il razzo lanciato dal Libano verso la cittadina druso-israeliana di Majdal Shams, è andato "oltre i limiti" e rischia di far precipitare il conflitto con gli Hezbollah in una guerra "aperta e totale", afferma il ministro degli Esteri israeliano Katz. Il bilancio dell'attacco è di almeno 12 morti, soprattutto bambini e ragazzi, e di oltre 30 feriti, almeno 6 in gravissime condizioni. "Il Libano dovrebbe bruciare", dice il ministro dell'Energia israeliano, Eli Cohen.
Il Partito di Dio libanese ha negato la responsabilità ma l'Idf punta il dito contro Hezbollah. Il premier Netanyahu - ancora negli Usa - si è immediatamente messo in contatto con il suo governo ed ha accelerato il rientro in Patria convocando un gabinetto di sicurezza per oggi.
Fonti di Israele ai media parlano di una risposta ma dicono di non volere la guerra. Israele ha intanto consegnato ai mediatori la proposta "aggiornata" per un possibile cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. La prima verifica di una potenziale intesa, nonostante le nuove tensioni possano far richiudere gli spiragli, avverrà oggi a Roma al vertice Mossad-Cia e Qatar-Egitto.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog finisce qui
Continua a seguire tutti gli aggiornamenti sul nuovo liveblog di Sky TG24 del 29 luglio
Netanyahu e Gallant autorizzati per risposta dopo Golan
Il gabinetto di sicurezza ha autorizzato Netanyahu e Gallant a decidere sulla risposta all'attacco del Golan dopo una riunione durata oltre quattro ore, lo scrinon i media israeliani. Il forum conferisce al primo ministro Benjamin Netanyahu e al ministro della Difesa Yoav Gallant l'autorità di decidere l'entità e la tempistica della risposta di Israele al mortale attacco missilistico di ieri sul Golan, afferma l'ufficio di Netanyahu. Secondo Yedioth Ahronoth, dopo che la scorsa settimana i ministri si sono opposti al modo superficiale in cui è stato approvato l'attacco allo Yemen, nella riunione di oggi a ogni ministro è stato concesso ampio tempo per parlare. A quanto sembra, che il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir si sono astenuti dal voto.
Eshkol Nevo: "Sogno l'abolizione della leva obbligatoria in Israele"
Abbiamo incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in Medio Oriente e delle prospettive di pace. L'INTERVISTA
Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. DI CHI SI TRATTA
Katz risponde a Erdogan, "ricordati come è finito Saddam"
Erdogan segue le orme di Saddam Hussein e minaccia di attaccare Israele. Lasciategli solo ricordare cosa è successo lì e come è finita". Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz in risposta alle parole del presidente turco che ha evocato una possibile invasione di Israele. Insieme al messaggio, Katz ha pubblicato una foto di Erdogan e un'altra del defunto leader iracheno.
M.O.: Trump accusa amministrazione Biden per attacco a Israele
Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump ha nuovamente accusato l'amministrazione democratica del presidente Joe Biden per il nuovo attacco a Israele che ha ucciso 12 bambini. "L'attacco a Israele non può essere dimenticato. Passerà alla storia come un altro momento creato da un presidente e un vicepresidente deboli e inefficaci", ha dichiarato sul suo social network Truth. L'ex presidente (2017-2021) ha affermato che, con il tempo, "questa situazione non potrà che peggiorare per il nostro Paese" e ha invitato gli elettori di tutti i partiti a serrare i ranghi "per ridare forza, rispetto e potere" agli Stati Uniti. Ha ribadito che l'attacco di ieri, in un momento in cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu era in visita negli Stati Uniti, come l'attacco del 7 ottobre che ha dato inizio alla guerra a Gaza o quello tra Ucraina e Russia, "non sarebbe mai accaduto se fossi stato presidente". Trump ha anche assicurato nel suo messaggio che è "un momento pericoloso e terribile per il mondo", e che quasi tutto "è colpa dell'incompetente amministrazione Biden-Harris" e ha sostenuto che "deve essere cambiata, e in fretta".
Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. QUALI SONO
Netanyahu e Gallant decideranno tipo risposta a Hezbollah
"I membri del gabinetto politico di sicurezza hanno autorizzato il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant a decidere le modalità e le tempistiche contro l'organizzazione terroristica di Hezbollah". Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier israeliano annunciando la conclusione della riunione del gabinetto al ministero della Difesa a Tel Aviv.
Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA
Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI
Erdogan minaccia: "Possiamo invadere Israele"
Dura minaccia del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha parlato esplicitamente della possibilità di invadere Israele, in risposta all'operazione delll'Idf a Gaza. "Dobbiamo essere forti affinché Israele non possa fare questo ai palestinesi. Come abbiamo fatto in Karabakh, in Libia, possiamo fare lo stesso con loro" ha affermato in un intervento trasmesso in televisione.
Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO
Netanyahu, il discorso al Congresso Usa: "Dobbiamo stare uniti, vinceremo"
"L'America e Israele devono darsi la mano. Quando ci uniamo noi vinciamo e loro perdono", ha detto il premier israeliano prima di attaccare i manifestanti in protesta fuori dal Campidoglio definendoli "utili idioti dell'Iran". Poi ha aggiunto: "La mia visione per Gaza dopo la guerra è una Gaza smilitarizzata e senza radicalismi". Assente Kamala Harris. Una deputata dem ha mostrato in aula un cartello con le scritte "criminale di guerra" e "colpevole di genocidio". LEGGI L'ARTICOLO
Farnesina suggerisce a italiani di lasciare Libano-Israele
La Farnesina rafforza il monitoraggio operativo sugli italiani in Libano e Israele e continua a suggerire a tutti i cittadini italiani in grado di farlo di lasciare la regione. Nelle scorse settimane assieme al Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa, anche con riferimento alla presenza militare in Unifil, l'Unità di Crisi della Farnesina ha aggiornato i piani per possibili evacuazioni
M.O.: Casa Bianca, da Hezbollah un attacco "orribile"
Il gruppo libanese Hezbollah ha compiuto l'attacco "orribile" sulle Alture del Golan che sabato ha ucciso 12 giovani tra i 10 e i 16 anni, ha dichiarato domenica la Casa Bianca. "Questo attacco e' stato condotto dagli Hezbollah libanesi. Si è trattato di un loro razzo, lanciato da un'area che controllano", ha dichiarato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Netanyahu al Congresso non evoca alcun piano per il dopo a Gaza
Stretto tra una inedita campagna elettorale americana e le pressioni internazionali al suo governo, il premier israeliano attira critiche sia negli Stati Uniti sia in Israele. LEGGI L'ARTICOLO
Tajani in contatto con Israele e Libano,evitare escalation
"Il Governo italiano ha rinnovato ai governi israeliano e libanese la richiesta pressante di fare tutto quanto in loro potere per evitare un'ulteriore escalation negli scontri militari nella regione, una fase che potrebbe finire fuori controllo e provocare altri danni e lutti dolorosi in un'area colpita da un conflitto che andrebbe al contrario totalmente disinnescato". Lo sottolinea la Farnesina spiegando che il ministro Antonio Tajani segue, con Guido Crosetto, l'evoluzione della crisi. Tajani ha avviato consultazioni telefoniche con i ministri degli Esteri di Israele Israel Katz e del governo libanese Abdullah Bou Habib.
M.O.: Blinken, non vogliamo escalation del conflitto in Libano
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che gli Stati Uniti non vogliono vedere un'escalation del conflitto tra Libano e Israele, dopo l'attacco sulle alture del Golan che ha provocato dodici vittime. "Sottolineo - ha dichiarato Blinken in una conferenza stampa a Tokyo - il diritto di Israele a difendere i suoi cittadini". "Ma non vogliamo vedere - ha aggiunto - un'escalation del conflitto. Non vogliamo che si allarghi".
Usa, sostegno a Israele contro ogni minaccia iraniana
"Hezbollah ha iniziato a sparare su Israele l'8 ottobre, rivendicando solidarietà con Hamas, un altro gruppo terroristico sostenuto dall'Iran. Il nostro sostegno alla sicurezza di Israele è ferreo e incrollabile contro tutte le minacce sostenute dall'Iran, incluso Hezbollah": lo afferma la portavoce del consiglio di sicurezza della Casa Bianca, Adrienne Watson. "Gli Stati Uniti stanno anche lavorando a una soluzione diplomatica lungo la Blue Line che porrà fine a tutti gli attacchi una volta per tutte e consentirà ai cittadini su entrambi i lati del confine di tornare a casa in sicurezza".
Casa Bianca, razzo su Golan è di Hezbollah, da condannare
"Abbiamo continuato a discutere con le controparti israeliane e libanesi sin dal terribile attacco di ieri nel nord di Israele, che ha ucciso diversi bambini che giocavano a calcio. Questo attacco è stato condotto da Hezbollah libanese. Era un loro razzo e lanciato da un'area che controllano. Dovrebbe essere universalmente condannato". Lo afferma in una nota la portavoce del consiglio di sicurezza della Casa Bianca, Adrienne Watson.
Blinken, non vogliamo che il conflitto si inasprisca
Il segretario di Stato americano Antony Blinken, intervenendo in una conferenza stampa a Tokyo, afferma che Israele ha il diritto di difendere i propri cittadini, ma "non vogliamo nemmeno che il conflitto si inasprisca". Lo riporta la Bbc. Blinken ha affermato che gli Stati Uniti sono "profondamente addolorati" per la perdita di vite umane sulle alture del Golan. "Non c'è giustificazione per il terrorismo", ha aggiunto il segretario Usa affermando che "ogni indicazione è che in effetti il razzo proveniva da Hezbollah".