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Guerra Medioriente, sale tensione: Israele pronto a rispondere a Hezbollah in Libano

©Getty

Israele sta preparando la sua risposta all'attacco mortale dal Libano che a Mjdal Shams sul Golan ha ucciso 12 bambini e adolescenti drusi in un campo di calcio. Erdogan evoca la possibilità di invadere Israele. "Segue le orme di Saddam Hussein e minaccia di attaccare Israele. Lasciategli solo ricordare cosa è successo lì e come è finita", gli replica il ministro degli Esteri israeliano Katz. Gli risponde ancora Ankara: "Netanyahu farà la fine di Hitler". Scambio accuse Hamas-Netanyahu su negoziati

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Scambio di accuse tra Hamas e il premier israeliano Benjamin Netanyahu in merito ai negoziati in corso per raggiungere un accordo su un cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Il gruppo armato palestinese ha accusato il leader israeliano di aver impedito il raggiungimento di un'intesa aggiungendo nuove richieste alla proposta di tregua sostenuta dagli Stati Uniti mentre il capo di governo attribuisce la colpa ad Hamas. 

Israele sta preparando la sua risposta all'attacco mortale dal Libano che a Mjdal Shams sul Golan ha ucciso 12 bambini e adolescenti drusi in un campo di calcio. E mentre Usa e Europa invitano a evitare l'escalation del conflitto, il presidente turco Erdogan evoca la possibilità di invadere Israele. 'Potremmo entrare come abbiamo fatto nel Karabakh e in Libia', dice. "Erdogan segue le orme di Saddam Hussein e minaccia di attaccare Israele. Lasciategli solo ricordare cosa è successo lì e come è finita". Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. Gli risponde ancora Ankara: Netanyahu farà la fine di Hitler 


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Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO


Netanyahu, il discorso al Congresso Usa: "Dobbiamo stare uniti, vinceremo"

"L'America e Israele devono darsi la mano. Quando ci uniamo noi vinciamo e loro perdono", ha detto il premier israeliano prima di attaccare i manifestanti in protesta fuori dal Campidoglio definendoli "utili idioti dell'Iran". Poi ha aggiunto: "La mia visione per Gaza dopo la guerra è una Gaza smilitarizzata e senza radicalismi". Assente Kamala Harris. Una deputata dem ha mostrato in aula un cartello con le scritte "criminale di guerra" e "colpevole di genocidio". LEGGI L'ARTICOLO


Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI


Gran Bretagna consiglia ai cittadini di lasciare il Libano

Il Regno Unito ha emesso un avviso per consigliare ai suoi cittadini di lasciare il Libano e di evitare viaggi nel paese a causa dell'escalation della tensione tra Libano e Israele dopo che domenica un razzo ha provocato 12 morti in un villaggio sulle alture del Golan.

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. QUALI SONO


Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. DI CHI SI TRATTA


Israele: "La Nato cacci via la Turchia dall'Alleanza"

Il ministro degli Esteri Israel Katz ha chiesto alla Nato di espellere la Turchia, dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan ha minacciato di invadere Israele. "Gli Stati Uniti e il mondo occidentale devono denunciare Erdogan e frenare le sue azioni distruttive", afferma il ministro israeliano in una dichiarazione, accusando la Turchia di unirsi all'"asse del male" dell'Iran. 

Detenuto di Hamas abusato in carcere. Bufera sull'Idf

Nove soldati israeliani della base di Sde Taiman sono stati arrestati con l'accusa di aver abusato sessualmente di un detenuto palestinese ritenuto membro di Hamas. Non appena la notizia si è diffusa, il provvedimento deciso dall'avvocato generale militare ha scatenato da una parte l'ira dell'ultradestra che sostiene a oltranza i militari, dall'altra lo sdegno di chi appoggia le indagini alla ricerca di verità e responsabilità nel nome dell'onorabilità dell'esercito. A cominciare dal capo di stato maggiore Herzi Halevi, che ha difeso l'inchiesta, gli arresti e la necessità di appurare i fatti. Questioni che invece non vogliono neppure stare a sentire parlamentari e attivisti di ultradestra che addirittura nel primo pomeriggio hanno inscenato una furibonda manifestazione davanti alla base dell'esercito di Sde Teiman - nel sud del Paese, usata come prigione per i miliziani di Hamas arrestati a partire dal 7 ottobre - e hanno fatto irruzione forzando la recinzione della struttura. Il premier Benyamin Netanyahu, di ritorno dal villaggio druso dove sabato un razzo lanciato dal Libano ha ucciso 12 tra bambini e ragazzini, è intervenuto condannando "con forza" l'azione di parlamentari e attivisti e appellandosi alla calma. Mentre il presidente Isaac Herzog su X ha stigmatizzato l'assalto alla prigione ma ha pure voluto sottolineare "la moralità dell'Idf e dei suoi soldati, che è sempre stata fonte di orgoglio". Insomma, nonostante i richiami da più parti alla pacatezza, dato tra l'altro che il Paese è in guerra, Israele è tornato pure oggi a mostrare una non facilmente rimarginabile spaccatura nella società quanto nelle istituzioni. E così ognuno ha preso la sua direzione, appoggiando apertamente l'inchiesta sui nove riservisti sospettati di stupro o per difendere alla cieca i soldati arrestati. A cominciare, solo in ordine di visibilità, proprio dal figlio del primo ministro, Yair. Che sul social di Elon Musk ha scritto: "L'accusa di Stato (per i soldati arrestati) è criminale e antisionista". Poi video finiti online hanno mostrato un membro del partito 'Sionismo religioso' mentre guidava i dimostranti all'assalto di Sde Teiman: era Zvi Succot, compagno di partito del ministro delle Finanze di ultradestra Bezalel Smotrich, che da subito ha bocciato duramente gli arresti. Così come il ministro della Sicurezza nazionale e leader della destra radicale Itamar Ben Gvir, che ha affermato a gran voce: "Lo spettacolo degli ufficiali della polizia militare che vanno ad arrestare i nostri migliori eroi a Sde Teiman è niente meno che vergognoso". I soldati in questione dal canto loro hanno reagito alle notifiche di custodia cautelare consegnate dalla polizia militare andando allo scontro diretto: secondo una fonte della sicurezza del centro di detenzione, alcuni si sono rifiutati di uscire dalle base barricandosi nella struttura. Altri avrebbero utilizzato lo spray al peperoncino contro gli agenti militari. Le proteste sono state forti, uno di loro è stato registrato: "Ogni israeliano dovrebbe scendere in piazza per noi, non sono pronto per la vergogna di essere arrestato, ho dato la mia vita per voi, per il mio Paese". Il leader dell'opposizione Yair Lapid in serata ha offerto una lettura politicamente cupa dell'assalto della destra alla base: "Questa non è una rivolta, è un tentativo di colpo di Stato da parte di una milizia armata contro un primo ministro debole che non è in grado di controllare il suo governo", ha detto.

Eshkol Nevo: "Sogno l'abolizione della leva obbligatoria in Israele"

Abbiamo incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in Medio Oriente e delle prospettive di pace. L'INTERVISTA


Macron a Pezeshkian, stop sostegno a chi destabilizza

Il presidente iraniano Masud Pezeshkian, deve smetterla di "sostenere attori destabilizzanti" in Medio Oriente, avvertendo che "una nuova guerra (tra Israele e Libano, ndr) avrebbe conseguenze devastanti per la regione. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron che oggi ha parlato con il nuovo leader di Teheran. L'Iran deve anche interrompere il suo aiuto alla "guerra di aggressione di Putin in Ucraina" e deve porre fine "all'escalation preoccupante del suo programma nucleare", ha detto Macron, secondo quanto ha riportato l'Eliseo.i l presidente francese si è "congratulato" con il suo omologo, un riformatore eletto il 5 luglio, "per essere entrato in carica" dopo la sua vittoria elettorale, ma ha affermato che in Iran sono "necessari" dei "veri cambiamenti". Inoltre, ha spiegato Macron, "il rilascio immediato dei tre cittadini francesi ingiustamente tenuti in ostaggio nelle carceri iraniane per due anni è una richiesta ineludibile e una condizione sine qua non per un miglioramento" dei rapporti tra Parigi e Teheran

Crosetto, auspichiamo non si apra nuovo fronte guerra

"Noi auspichiamo non si apra un nuovo fronte di guerra". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervistato dal Tg1, parlando della situazione tra Israele e Libano.

Forze israeliane, 20 razzi dal Libano contro il nord di Israele

Le forze israeliane (Idf) confermano attacchi con "circa 20" razzi lanciati dal Libano in direzione di un'area nei pressi di Kiryat Shmona, nel nord di Israele. I razzi, come riportano i media israeliani, sono caduti in aree aperte senza fare vittime.

Giordania chiede a connazionali di non recarsi in Libano

Il ministero degli Esteri giordano ha chiesto ai suoi connazionali di evitare di recarsi in Libano ''alla luce degli sviluppi che si stanno verificano in questo momento nella regione''. La nota segue l'attacco di sabato proveniente dal Libano nel quale sono rimasti uccisi 12 bambini in un villaggio druso nel Golan al quale i leader israeliani hanno detto di voler rispondere con forza.

Chi sono i drusi del Golan, arabi israeliani di origine siriana

Il razzo lanciato verso Majdal Shams, la cittadina druso-israeliana all'estremo confine nord di Israele, ha centrato un campo di calcio e ha provocato 12 morti, a cui si aggiungono oltre 30 feriti, alcuni in gravissime condizioni. Si tratta del più alto numero di vittime civili israeliane dal 7 ottobre scorso. 

Majdal Shams è ritenuta una delle città più importanti nelle quattro principali località druse del Golan. Qui vivono – appunto – i drusi: arabi ma non palestinesi, esaltano la loro appartenenza alla madrepatria (la Siria) ma da mezzo secolo abitano in Israele. Sono storicamente molto attivi a livello politico e per tradizione ostili ai poteri centrali. A differenza dei beduini del Neghev e dei fratelli drusi della Galilea, non sono tenuti a servire nell'esercito. L'APPROFONDIMENTO

Scambio accuse Hamas-Netanyahu su negoziati

Scambio di accuse tra Hamas e il premier israeliano Benjamin Netanyahu in merito ai negoziati in corso per raggiungere un accordo su un cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Il gruppo armato palestinese ha accusato il leader israeliano di aver impedito il raggiungimento di un'intesa aggiungendo nuove richieste alla proposta di tregua sostenuta dagli Stati Uniti mentre il capo di governo attribuisce la colpa ad Hamas. "E' chiaro da quanto hanno comunicato i mediatori che Netanyahu è tornato alla sua strategia di procrastinare ed evitare di raggiungere un accordo stabilendo nuove condizioni e richieste", ha affermato il gruppo militante in una nota, accusando Netanyahu di essersi ritirato da una proposta precedentemente presentata dai mediatori. Immediata la risposta dell'ufficio del premier che ha ribaltato le accuse, sostenendo che sia "la leadership di Hamas a impedire un'intesa". "Israele non ha cambiato né ha aggiunto condizioni alla proposta. Al contrario, fino a questo punto è Hamas che ha chiesto 29 cambiamenti e non ha risposto alla proposta originale", ha proseguito, affermando che le condizioni sono sempre quelle stabilite da Netanyahu all'inizio del mese, "massimizzare il numero di ostaggi vivi da rilasciare, il controllo israeliano sul corridoio Philadelphi e impedire che terroristi e armi si spostino nel nord della Striscia di Gaza".

Borrell sente ministro degli Esteri Libano: ridurre escalation

"Ho parlato con il ministro degli Esteri del Libano Abdallah Bou Habib e il segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul-Gheit a seguito dello eccidio  di Majdal Shams. Abbiamo discusso della necessità di chiarire le cause, di cercare modi per ridurre l'escalation ed evitare una guerra regionale, e di raggiungere subito un cessate il fuoco a Gaza. Sono già stati uccisi troppi bambini". Lo ha scritto su X l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell. 

Ufficio di Netanyahu: "È Hamas ad impedire accordo su Gaza"

Ad impedire l'accordo per Gaza è "la leadership di Hamas. Israele non ha modificato né aggiunto alcuna condizione nello schema". Lo ha detto l'ufficio del premier in risposta alla denuncia di Hamas che ha accusato Benyamin Netanyahu di ritardare l'intesa. "Al contrario, fino a questo momento Hamas è stata quella che ha chiesto 29 modifiche e non ha risposto allo schema originale".   "Israele mantiene i suoi principi secondo lo schema originale: massimizzare il numero di rapiti vivi, controllare l'asse Filadelfia e impedire il passaggio di terroristi e dell'Idf nel nord di Gaza".

Idf, intercettati droni dal Libano su siti di gas off shore

Per la seconda volta in due giorni, Israele ha intercettato droni dal Libano diretti verso i depositi di gas a largo delle coste israeliane. Lo ha detto, citato dai media, l'Idf secondo cui l'intercettazione è stata effettuata da una nave missilistica di tipo 'Saar 6' della 3a Flotta, dopo che i droni, lasciato il Libano, erano entrati "in acque economiche israeliane". 

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