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Israele-Hamas, Idf: 40 razzi da Libano su Galilea e Golan. Colpita ex scuola a Gaza

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Raid israeliano su scuola-rifugio a Gaza: almeno 5 morti
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Raid israeliano su scuola-rifugio a Gaza: almeno 5 morti
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Alcuni missili sono stati intercettati dalle difese aeree israeliane, il resto ha colpito aree aperte. L'Idf ha dichiarato di aver attaccato l'ex scuola Ghazi Al-Shawa di Beit Hanoun, dove si nascondeva un gruppo di terroristi di Hamas. Alti funzionari di Hamas hanno dichiarato ai rappresentanti di altre organizzazioni palestinesi di voler posticipare il ritiro israeliano dall'Asse Filadelfia e dal Corridoio Netzarim fino alla fine della fase finale dell'accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi

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Quaranta razzi sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea e le alture del Golan, alcuni sono stati intercettati dalle difese aeree israeliane, il resto ha colpito aree aperte provocando incendi. Lo ha riferito l'Idf affermando che non ci sono stati feriti. Il gruppo sciita pro Iran Hezbollah ha rivendicato l'attacco affermando di aver bombardato una base militare israeliana.

Secondo i media israeliani, Netanyahu vuole fronte di guerra in Libano il prima possibile. Israele si sta preparando a fare pressioni per rafforzare la legittimità internazionale di una guerra in Libano, anche convincendo gli Stati Uniti che è stato fatto tutto il possibile per raggiungere un accordo che impedisca la guerra.

Alti funzionari di Hamas hanno dichiarato ai rappresentanti di altre organizzazioni palestinesi di aver espresso la volontà di posticipare il ritiro israeliano dall'Asse Filadelfia e dal Corridoio Netzarim fino alla fine della fase finale dell'accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi. Ancora raid israeliani su Gaza, colpita una scuola.

L'esercito israeliano rende noto di aver attaccato l'ex scuola Ghazi Al-Shawa di Beit Hanoun, nel nord della Striscia, dove si nascondeva un gruppo di terroristi di Hamas che aveva allestito un centro di comando per lanciare attacchi missilistici. Secondo i media palestinesi, la scuola veniva usata come rifugio per gli sfollati di Gaza. L'Idf afferma di aver preso misure per mitigare i danni ai civili durante l'attacco e accusa Hamas di utilizzare "sistematicamente" siti civili per scopi terroristici.


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Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele

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Non tutti gli israeliani sono ebrei: la popolazione d’Israele, dai coloni ai drusi

Per capire cosa succede in Israele, quali sono le divisioni politiche che lo attraversano e comprendere le conseguenze che il conflitto in corso provoca nella popolazione è necessario sapere quanto variegata sia la sua popolazione. Gli israeliani non sono tutti ebrei, non sono tutti di origine europea o occidentale, non si dividono solo in ebrei religiosi e laici. L'APPROFONDIMENTO

Hezbollah: "Continuiamo a sostenere i palestinesi a Gaza"

Gli Hezbollah libanesi, alleati dell'Iran e di Hamas, continueranno a sostenere la resistenza dei palestinesi a Gaza, indipendentemente dall'intensità degli attacchi e delle intimidazioni israeliani: lo ha detto poco fa in Libano Hussein Hajj Hasan, deputato di Hezbollah durante una cerimonia funebre in onore di un combattente del partito armato libanese ucciso in un raid israeliano.
"Il nostro obiettivo è chiaro ed è evidente a tutti: impedire al nemico di vincere, e di aiutare la resistenza a Gaza a ottenere la vittoria", ha detto Hajj Hasan.
Hezbollah, ha aggiunto, "sa bene come, dove e quanto colpire duramente il nemico" israeliano.

Hamas: "Abbiamo risorse per continuare a combattere"

Un alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan, ha dichiarato all'Afp che il gruppo terroristico ha ampie risorse per continuare a combattere Israele, nonostante le perdite subite in oltre 11 mesi di guerra a Gaza. "La resistenza ha un'elevata capacità di continuare", ha detto Hamdan durante un'intervista a Istanbul. "Ci sono stati martiri e sacrifici... ma in cambio, c'è stata un'accumulazione di esperienze e il reclutamento di nuove generazioni nella resistenza".

Libano, incendio nel sud dopo attacco aereo israeliano

Un vasto incendio è scoppiato nel sud del Libano a seguito di un raid aereo israeliano nel distretto di Hasbaya. Secondo le fonti locali, citate dall'agenzia governativa Nna, tre missili israeliani sono esplosi alla periferia di Rashaya Fukhar, dove sono divampate le fiamme. Nelle stesse ore, l'artiglieria israeliana ha bombardato il distretto di Bint Jbeil, nel settore centrale della linea di demarcazione con Israele, colpendo le località di Kunin e Aitarun. Altri bombardamenti israeliani si sono verificati poco fa nel settore occidentale della linea di demarcazione, nella zona costiera di Naqura.

Hamas: "A fine guerra a Gaza governo palestinese congiunto"

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato all'Afp che il suo movimento vuole una "amministrazione palestinese congiunta" della Striscia di Gaza alla fine della guerra con Israele. "Il prossimo governo a Gaza deve essere un governo palestinese congiunto. Abbiamo detto chiaramente che il giorno dopo deve essere palestinese", ha detto Osama Hamdan in un'intervista.

Leader Houthi: "Attacchi più massicci contro Israele"

Il leader del gruppo filo Iran Houthi, Abdel-Malek al-Houthi, ha lanciato un avvertimento a Israele in una dichiarazione pubblica: "Le sue forze lanceranno attacchi più massicci contro lo Stato ebraico, dopo il missile balistico di questa mattina". "L'operazione che le nostre forze hanno condotto oggi con un missile yemenita avanzato fa parte della quinta fase dell'escalation. Ciò che verrà sarà più grande", ha affermato. "Le nostre operazioni continueranno finché Israele continuerà ad attaccare e ad assediare Gaza. Continueremo a coordinarci con la resistenza a Gaza", ha aggiunto.

Hamas, attacco Houthi mostra i limiti delle difese israeliane

Un alto funzionario di Hamas ha affermato che l'attacco missilistico compiuto dai ribelli yemeniti Houthi contro Israele ha mostrato i "limiti delle difese israeliane". Il missile degli Houthi, caduto nel centro di Israele senza causare vittime, è "un messaggio a tutta la regione che Israele non è un'entità immune. Anche le capacità israeliane hanno dei limiti e la possibilità di sviluppare azioni di resistenza contro l'entità sionista è una possibilità seria e reale", ha dichiarato Osama Hamdan in un'intervista all'Afp.

Hamas, gli Usa non fanno abbastanza pressione su Israele

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato all'Afp che gli Stati Uniti non stanno facendo abbastanza per costringere Israele a fare concessioni che potrebbero portare a una tregua nella guerra di Gaza. "L'amministrazione americana non esercita una pressione sufficiente o appropriata sulla parte israeliana", ha dichiarato Osama Hamdan all'Afp durante un'intervista a Istanbul. "Piuttosto cerca di giustificare il fatto che Israele si sottragga a qualsiasi impegno".

Idf: "3 ostaggi recuperati mesi fa uccisi in raid aereo" (2)

"I risultati dell'indagine suggeriscono che i tre, con alta probabilità, sono stati uccisi per effetto di un attacco aereo durante l'assassinio" di Ghandour, afferma l'Idf.
"Si tratta di una stima altamente probabile, dati tutti i dati a disposizione, ma non è possibile stabilire con certezza le circostanze della loro morte", afferma l'esercito, in seguito ai risultati dell'intelligence e delle conclusioni dell'Istituto di medicina forense Abu Kabir di Tel Aviv.
Secondo le indagini, i tre ostaggi erano prigionieri in un complesso di tunnel dove operava Ghandour, anche se al momento dell'attacco l'esercito non aveva informazioni sugli ostaggi detenuti nella zona.

Idf: "3 ostaggi recuperati mesi fa uccisi in raid aereo"

Dieci mesi dopo il recupero dei corpi di tre ostaggi a Gaza, le forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che sono stati uccisi indirettamente durante un attacco che aveva preso di mira il comandante della brigata Gaza settentrionale di Hamas, Ahmed Ghandour, che si nascondeva in un tunnel a Jabaliya. Il 10 novembre 2024, un raid dell'Idf ha colpito nei pressi del luogo in cui sono stati successivamente trovati i corpi del sergente Ron Sherman, del caporale Nik Beizer e del civile Elia Toledano, rapito al Nova festival.

Idf: "Colpita ex scuola a Gaza dove Hamas preparava attacchi"

L'esercito israeliano rende noto di aver attaccato l'ex scuola Ghazi Al-Shawa di Beit Hanoun, nel nord della Striscia, dove si nascondeva un gruppo di terroristi di Hamas che aveva allestito un centro di comando per lanciare attacchi missilistici. Secondo i media palestinesi, la scuola veniva usata come rifugio per gli sfollati di Gaza. L'Idf afferma di aver preso misure per mitigare i danni ai civili durante l'attacco e accusa Hamas di utilizzare "sistematicamente" siti civili per scopi terroristici.

Hamas: "Israele non avrà sicurezza se non cesserà guerra Gaza"

"Il nemico sionista non avrà sicurezza se non mette fine alla brutale aggressione contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza": lo afferma in una nota Hamas, che elogia i filoiraniani yemeniti Houthi per il missile lanciato su Israele, che definisce "la risposta naturale all'aggressione al nostro popolo da parte dell'entità sionista".

Netanyahu negli Usa per 5 giorni, discorso all'Onu il 27

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, farà un viaggio di cinque giorni negli Stati Uniti alla fine del mese per pronunciare un discorso alle Nazioni Unite, ha reso noto il suo ufficio. Si prevede che il premier pronunci il suo discorso all'Assemblea generale venerdì pomeriggio, 27 settembre.
La partenza è prevista per martedì 24 settembre e il rientro domenica pomeriggio 29 settembre. Il Times of Israel segnala che questa sarà la sesta volta che Netanyahu rimane all'estero durante lo Shabbat a spese dei contribuenti da quando è tornato in carica alla fine del 2022. Il suo ufficio ha dichiarato che incontrerà diversi leader internazionali a margine dell'evento, ma senza fornire dettagli.

M.O.: volantini sul Sud Libano "evacuate". Idf "non sono nostri"

Una pioggia di volantini per chiedere agli abitanti del sud del Libano di lasciare le loro case è caduta su Wazzani, a circa 5 km dal confine, ma l'esercito israeliano ha specificato che si tratta di un'iniziativa presa da un comandante dell'Idf senza coordinarsi con i superiori. Secondo l'agenzia ANI, i volantini si rivolgono "a tutti i residenti e i residenti delle aree dei campi profughi" per accusare Hezbollah di sparare dalla loro zona. "Dovete lasciare immediatamente le vostre case e dirigervi verso la regione settentrionale di Khiam prima entro le 16 (le 15 in Italia) e non tornare in quest'area fino a quando la fine della guerra. Qualsiasi persona trovata in quest'area dopo tale termine sarà considerata un elemento terroristico", si legge nei volantini. Secondo fonti militari, la mossa del comandante della 769esima Brigata Regionale "Hiram", il colonnello Avi Marciano, e' stata fatta senza il permesso dal capo del Comando Settentrionale o da altri ufficiali superiori. Per lanciare i volantini è stato utilizzato un piccolo drone gestito dalla brigata, non dall'aeronautica militare israeliana. L'esercito afferma che non ci sono ordini di evacuazione per i civili nel Libano meridionale e ha avviato un'indagine sull'accaduto. 

M.O.: Netanyahu in Usa dal 24 al 28 settembre

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu andrà negli Stati Uniti il 24 settembre, il primo giorno dell'Assemblea generale Onu. Questo quanto si legge in un comunicato stampa del suo ufficio. Netanyahu dovrebbe arrivare il 24 a New York e ripartire il 28

Netanyahu, "la situazione al confine con Libano cambierà"

"La situazione nel nord di Israele non continuerà ad essere tale: faremo tutto il necessario per riportare alle loro case i residenti sfollati. Io mi impegno a farlo, il governo si impegna. Non ci accontenteremo di qualcosa di meno", ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu alla riunione di gabinetto riferendosi agli attacchi di Hezbollah dal Libano cominciati l'8 ottobre che hanno costretto centinaia di migliaia di civili a evacuare. Netanyahu ha affermato che Hamas ha già visto la determinazione israeliana. 

Moshir Pour: "Regime Iran strumentalizza crisi Israele-Palestina" (2)

Sul Governo iraniano, Pegah Moshir Pour ha detto: "Abbiamo eletto un presidente moderato ma sappiamo che è solo fumo negli occhi. Le rivoluzioni sono lente, nel paese c'è chi sostiene il regime, ma non è tanto quanto la realtà. Nelle grandi città, dove c'è più cultura, grazie anche ai social, la propaganda non attecchisce più".

Moshir Pour: "Regime Iran strumentalizza crisi Israele-Palestina"

"Il regime a Teheran strumentalizza per propaganda il conflitto Israelo-palestinese, ma gli iraniani ridono nel momento in cui passano le notizie sull'Iran che attaccherà. Sappiamo che non succederà nulla, non hanno la forza". Così Pegah Moshir Pour, attivista iraniano dei diritti umani, nel corso della premiazione al Premio Boccaccio 2024 che si è tenuto ieri sera a Certaldo (Firenze). L'attivista ha ricevuto il premio 'Etica della comunicazione'. A presentare la serata c'era Walter Veltroni, presidente della giuria del premio. Alla domanda sulla condizione della donna in Iran Pegah Moshir Pour, di cui è nota l'ampia divulgazione social delle proteste dopo la morte di Mahsa Jina Amini, ha risposto: "Ringrazio i miei genitori perché ho avuto la fortuna di non conoscerlo fino in fondo l'Iran. Ho la fortuna di vivere in un paese libero come l'Italia. Il popolo in Iran ci mette il proprio corpo nella disobbedienza civile e mettere il proprio corpo per una donna significa mettere la sua vita. Ci sono tantissime donne in carcere o su un letto di ospedale e io voglio essere la voce di quelle donne che hanno stimolato l'altra metà della popolazione, quella maschile, a combattere per la parità".

Idf, missile balistico lanciato da Yemen disintegrato in aria

L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato di aver tentato più volte questa mattina di intercettare il missile balistico lanciato dallo Yemen dal gruppo pro Iran Houthi verso il centro di Israele, i risultati dei tentativi sono ancora in fase di accertamento e secondo i primi dati il missile si è disintegrato in aria. "Da un esame preliminare, sembra che il missile si sia apparentemente disintegrato in aria", afferma l'ufficio stampa dell'Idf . Il missile è stato lanciato intorno alle 6,21 del mattino e le sirene hanno suonato in tutto il centro di Israele alle 6,32.
Secondo gli Houthi, il missile ha raggiunto velocità ipersoniche arrivando in Israele in 11 minuti. La popolazione ha criticato il fatto che le sirene siano state attivate tardi.

Netanyahu: "La situazione al confine con Libano cambierà"

"La situazione nel nord di Israele non continuerà ad essere tale: faremo tutto il necessario per riportare alle loro case i residenti sfollati. Io mi impegno a farlo, il governo si impegna. Non ci accontenteremo di qualcosa di meno", ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu alla riunione di gabinetto riferendosi agli attacchi di Hezbollah dal Libano cominciati l'8 ottobre che hanno costretto centinaia di migliaia di civili a evacuare. Netanyahu ha affermato che Hamas ha già visto la determinazione israeliana.

Papa: "Vicino alle famiglie degli ostaggi israeliani, basta guerra"

"Penso a Hersh Goldberg, trovato morto a inizio settembre insieme ad altri cinque ostaggi a Gaza. Nel novembre dell'anno scorso avevo incontrato la madre Rachel, che mi ha compito per la sua umanità. L'accompagno in questo momento. Prego per le vittime e continuo ad essere vicino a tutte le famiglie degli ostaggi. Cessi il conflitto in Palestina e Israele, cessino le violenze, cessino gli odi, si rilascino gli ostaggi, continuino i negoziati e si trovino soluzioni di pace". Lo ha detto papa Francesco all'Angelus.

Netanyahu: "Houthi pagheranno un caro prezzo"

Il primo ministro Benyamin Netanyahu, all'inizio della riunione di gabinetto della domenica, ha affermato che "gli Houthi dovrebbero sapere che chiunque cerchi di fare del male a Israele pagherà un caro prezzo". "Chi ha bisogno di un promemoria visiti il porto di Hodeida (in Yemen, attaccato nelle scorse settimane, ndr)", ha detto.

Houthi, Israele aspetti attacchi in vista 7 ottobre

In un intervento televisivo, il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, ha minacciato gli israeliani affermando che possono aspettarsi altri attacchi e "operazioni rilevanti" nel periodo che precede l'anniversario dell'attacco del 7 ottobre. Saree ha affermato che un missile ipersonico è stato lanciato contro un obiettivo militare non specificato nell'area di Tel Aviv, causando "paura e panico" in Israele, e "costringendo più di due milioni di sionisti a correre nei rifugi per la prima volta nella storia del nemico (per mano dello Yemen, ndr)". 

Houthi rivendicano lancio missile su Israele: "Bersaglio colpito"

I miliziani filoiranianai yemeniti Houthi hanno formalmente rivendicato il lancio del missile su Israele. Il portavoce Yahya Saree in un video afferma che "è stata presa di mira una posizione militare del nemico israeliano nella zona di Jaffa" da "un missile balistico che ha colpito con successo il suo bersaglio". Sul successo del lancio la versione degli Houthi, che poco prima avevano affermato che le difese aeree israeliane non erano riuscite a intercettare il missile, è discordante con quanto affermato dall'Idf, secondo cui il missile non ha ferito nessuno perché colpito prima da un missile Arrow, poi da Iron Dome che ne ha intercettato i frammenti.

Gaza, 41.206 palestinesi uccisi da inizio guerra

Il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha dichiarato che il bilancio delle vittime a Gaza ha raggiunto quota 41.206 dall'inizio della guerra. Finora, nel conflitto sono rimasti feriti altre 95.337 persone, ha aggiunto il ministero di Gaza.

Volantini Idf: evacuare zona confine nel sud del Libano

I media libanesi affermano che l'esercito israeliano (Idf) ha lanciato volantini nel villaggio di Wazzani, al confine con il Libano meridionale, invitando i civili della zona a evacuare prima delle 16 dalle aree evidenziate a causa dell'attività di Hezbollah nella zona. 

Wafa: coloni hanno assaltato villaggio in Cisgiordania

Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, ieri sera tardi "decine di coloni israeliani" hanno lanciato un assalto al villaggio palestinese di Umm Safa, a nord-ovest di Ramallah sparando contro le case dei residenti locali. Marwan Sabbah, capo del consiglio del villaggio di Umm Safa, ha dichiarato a Wafa che i coloni hanno preso di mira il villaggio e hanno assaltato le case dei residenti "sotto la protezione delle forze militari israeliane". 

Idf, drone lanciato dal Libano colpisce città a nord

Le forze di difesa israeliane (Idf)  hanno reso noto che un drone carico di esplosivo lanciato dal Libano ha colpito questa mattina la comunità di Metula, al confine settentrionale del Paese. Hezbollah ne ha rivendicato la responsabilità, affermando che aveva come bersaglio un gruppo di soldati. L'Idf ha riferito che non ci sono stati feriti e il velivolo senza pilota ha colpito un'area disabitata. E ha aggiunto che durante la notte un attacco con droni a Shebaa, nel Libano meridionale, ha colpito una cellula di terroristi. 

Houthi: difese Israele non hanno abbattuto il nostro missile

"Un missile lanciato dallo Yemen è arrivato in Israele e 20 missili intercettori non sono riusciti ad abbatterlo", ha detto un funzionario del gruppo yemenita filoiraniano degli Houthi, citato da Sky news Arabia. Intanto il media libanese al Mayadeen riferisce che, secondo una fonte yemenita di alto livello, lo Yemen rivelerà i dettagli dell'obiettivo del missile lanciato verso il centro di Israele questa mattina presto e il tipo di armamento utilizzato nell'attacco. La fonte ha affermato che "finché continuerà l'aggressione israeliana nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, Israele deve aspettarsi il peggio". "Lo Yemen promette una lunga guerra contro il nemico israeliano, utilizzando tattiche diverse, e su questa base sta consolidando le sue capacità militari", ha aggiunto. Secondo la fonte, lo Yemen continuerà a colpire punti di interesse a Tel Aviv e in altre zone di Israele, in base alla sua "serie di obiettivi strategici". "Lo Yemen non si accontenterà di un solo obiettivo israeliano e questo costituisce una minaccia diretta per l'intero Paese", ha affermato. (

Centinaia di migliaia nei rifugi in Israele per missile da Yemen

Per la prima volta da mesi, l'allarme scattato questa mattina per il lancio di un missile balistico dallo Yemen ha costretto centinaia di migliaia di persone a uscire per strada e correre nei rifugi in tutte le città del Centro di Israele. Secondo le prime analisi, l'attacco, che non è stato ancora rivendicato se non da un ambiguo post di un funzionario del gruppo pro Iran Houthi,  sarebbe un tentativo di vendetta per l'attacco israeliano al porto di Hodeidah, in Yemen, delle scorse settimane. Il missile è stato intercettato in aria, alcuni frammenti hanno colpito la stazione ferroviaria di Modin, a 25 chilometri da Tel Aviv. Le forze di difesa israeliane in un primo momento hanno detto che il missile è atterrato in un'area aperta, poi hanno affermato che stanno indagando sui tentativi di intercettazione. 

Idf, 40 razzi lanciati dal Libano sulla Galilea e il Golan

Quaranta razzi sono stati lanciati questa mattina dal Libano verso la Galilea e le alture del Golan, alcuni sono stati intercettati dalle difese aeree israeliane, il resto ha colpito aree aperte provocando incendi. Lo ha riferito l'Idf affermando che non ci sono stati feriti. Il gruppo sciita pro Iran Hezbollah ha rivendicato l'attacco affermando di aver bombardato una base militare israeliana con decine di razzi Katyusha in risposta ai raid israeliani in Libano, tra cui uno che ha colpito una motocicletta nel villaggio costiero di Sarafand, a sud di Sidone.

Houthi a Israele: "Vi conviene sentire parole nostro leader"

Un messaggio in ebraico è stato postato su X questa mattina da Hezam al-Asad, membro dell'ufficio politico del gruppo yemenita pro Iran  Houthi, pungola Israele con un riferimento al razzo lanciato dallo Yemen e caduto questa mattina nel centro del Paese: "Sia nei vostri rifugi sotterranei che fuori, vi converrebbe ascoltare con molta attenzione questo pomeriggio ciò che viene detto da Abdul-Malik al-Houthi (il leader del gruppo)". 

Idf: "Intercettato missile dallo Yemen"

L'esercito israeliano afferma di aver intercettato un missile balistico  sparato contro Israele dallo Yemen. "Un missile terra-terra è stato intercettato mentre attraversava il centro di Israele da est ed è poi caduto in un'area aperta", ha detto l'Idf in un comunicato, aggiungendo che "non sono stati segnalati feriti". 

I ribelli Houthi, che controllano vaste aree dello Yemen, hanno lanciato diversi attacchi contro Israele, affermando di agire al fianco dei palestinesi della Striscia di Gaza. 

Non tutti gli israeliani sono ebrei: la popolazione d’Israele, dai coloni ai drusi

Per capire cosa succede in Israele, quali sono le divisioni politiche che lo attraversano e comprendere le conseguenze che il conflitto in corso provoca nella popolazione è necessario sapere quanto variegata sia la sua popolazione. Gli israeliani non sono tutti ebrei, non sono tutti di origine europea o occidentale, non si dividono solo in ebrei religiosi e laici. L'APPROFONDIMENTO


Quindici arresti a Tel Aviv dopo manifestazione anti-Netanyahu

La polizia israeliana ha arrestato 15 persone dopo la manifestazione contro il governo del premier Benjamin Netanyahu di ieri sera a Tel Aviv, secondo le autorità locali. La polizia spiega che i fermati avrebbero continuato a rimanere per le strade della città anche dopo che la protesta era stata dichiarata conclusa, violando l'ordine pubblico e cercando di bloccare il traffico accendendo falò sulle carreggiate. Si sarebbero registrati anche scontri con le forze dell'ordine. Migliaia di israeliani sono scesi ieri nuovamente in piazza in tutto il Paese chiedendo al governo di garantire immediatamente il rilascio degli ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza dal movimento islamista Hamas. 

Raid di Israele nel centro di Gaza, '3 morti in campo Nuseirat'

Tre palestinesi sono morti e diversi altri sono rimasti feriti in un bombardamento israeliano che ha colpito stanotte il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente araba Al Jazeera.

Razzo dallo Yemen cade nel centro d'Israele, nessun ferito

Un missile lanciato dallo Yemen è caduto in un'area aperta del centro di Israele, afferma l'esercito dello Stato ebraico specificando che non si registrano vittime o feriti.

'Hamas chiede ritiro Idf da Asse Filadelfia a fine guerra'

Alti funzionari di Hamas hanno dichiarato ai rappresentanti di altre organizzazioni palestinesi di aver espresso la volontà di posticipare il ritiro israeliano dall'Asse Filadelfia e dal Corridoio Netzarim fino alla fine della fase finale dell'accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi. La proposta, riferita da Haaretz, consentirebbe a Israele di rimanere sulla rotta Filadelfia (al confine tra Gaza e l'Egitto) e nel corridoio Netzarim (che taglia in due Gaza) durante l'attuazione delle diverse fasi dell'accordo, a condizione che venga stabilito un calendario per il completo ritiro di Israele da Gaza e la fine della guerra. 

'Netanyahu, fronte di guerra in Libano il prima possibile'

Il primo ministro Benjamin Netanyahu in una discussione strategica con i responsabili della sicurezza avrebbe detto che l'obiettivo di Gerusalemme è di avviare un fronte di guerra con il Libano il prima possibile. Lo riferisce Channel 13. I funzionari della sicurezza ritengono che il fronte a nord richiederà una riduzione delle forze che combattono a Gaza. Secondo un collaboratore anonimo di Netanyahu, non sono stati fissati i tempi per il trasferimento, ma potrebbe avvenire tra qualche settimana o qualche mese. "La situazione nel nord non può continuare. L'Idf deve prepararsi per un'ampia campagna in Libano", ha detto il premier.

Secondo l'emittente pubblica Kan, Israele si sta preparando a fare pressioni per rafforzare la legittimità internazionale di una guerra in Libano, anche convincendo gli Stati Uniti che è stato fatto tutto il possibile per raggiungere un accordo che impedisca la guerra. Kan afferma che Washington mira a ritardare un conflitto vero e proprio almeno fino a dopo le elezioni americane del 5 novembre, e aggiunge che l'inviato Usa per il Medio Oriente Amos Hochstein presenterà presto i risultati dei progressi con il Libano negli sforzi per evitare una guerra, mentre fonti israeliane e straniere affermano che questi sforzi non sono sufficienti a risolvere le attuali tensioni e gli scontri quotidiani. 

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