Guerra Israele-Hamas, attacco scuola Gaza, Idf: Tre membri staff Unrwa erano di Hamas

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Dei nove miliziani di Hamas uccisi nell'attacco contro una scuola nella striscia di Gaza tre erano anche componenti dello staff dell'Unrwa. E' quanto riportano i media locali secondo i quali l'Idf ha identificato e redatto una lista dei nove militanti di Hamas morti in seguito all'attacco di ieri. Il Segretario generale dell'Onu Guterres ha deplorato la morte di sei membri del personale delle Nazioni Unite nello stesso attacco, denunciando "drammatiche violazioni del diritto umanitario internazionale"

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Dei nove miliziani di Hamas uccisi nell'attacco contro una scuola nella striscia di Gaza tre erano anche componenti dello staff dell'Unrwa. E' quanto riportano i media locali secondo i quali l'Idf ha identificato e redatto una lista dei nove militanti di Hamas morti in seguito all'attacco di ieri.

Il Segretario generale dell'ONU ha deplorato la morte di sei membri del personale delle Nazioni Unite nello stesso attacco israeliano, denunciando "drammatiche violazioni del diritto umanitario internazionale". “Quello che sta accadendo a Gaza è completamente inaccettabile. Una scuola trasformata in un rifugio per 12.000 persone è stata colpita dagli attacchi di Israele. Sei dei nostri colleghi dell'Unrwa sono fra le vittime. Queste drammatiche violazioni della legge umanitaria internazionale deve fermarsi ora" ha scritto Guterres su X.

Hamas ha ribadito la sua disponibilità ad attuare l'accordo di cessate il fuoco basato sulla proposta degli Stati Uniti e ha rifiutato qualsiasi nuova condizione su questo accordo. 


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Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

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Il Cile scrive alla Corte Internazionale dell'Aja contro Israele

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Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

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Le elezioni in Giordania e l’ombra del conflitto a Gaza

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Media, Halevi verso dimissioni a dicembre ma Idf smentisce

Il capo di stato maggiore delle Idf Herzi Halevi si sta preparando a dimettersi a fine dicembre: lo riporta Channel 12, ripreso da Times of Israel, citando le conversazioni che Halevi ha avuto con persone a lui vicine.   Entro quella data, l'Idf dovrebbe aver completato tutte le sue indagini interne sui fallimenti per il massacro di Hamas del 7 ottobre in Israele. Halevi sarà quindi in grado di firmare quelle indagini e presentarle al pubblico prima di farsi da parte, afferma il rapporto. Ma l'Idf smentisce: "Il rapporto sulla data prevista delle dimissioni del capo di stato maggiore è falso e infondato", afferma l'IDF.   "Il capo di stato maggiore è ora completamente concentrato sulla gestione della guerra, sulla guida delle Idf nella lotta contro i nostri nemici e sul raggiungimento degli obiettivi della guerra", aggiunge l'esercito. 

Israele, missili provocano fiamme nel Nord del Paese. VIDEO

Auto esplode a Ramla in Israele, 4 persone uccise

L'esplosione di un'auto ha ucciso quattro persone nella città israeliana di Ramla: lo riferiscono fonti mediche e di polizia. Altre sei persone sono rimaste ferite, tra cui una in gravi condizioni.

Israele: "Smantellata la brigata Rafah a Gaza"

"La brigata di Rafah è stata sconfitta", ha affermato il generale  israeliano Itzik Cohen,  parlando ai giornalisti dal corridoio di Filadelfia . "Dopo tre mesi di combattimento abbiamo completato il controllo operativo sull'intera area urbana". Sono stati individuati 203 tunnel separati ma interconnessi, lungo il Corridoio Filadelfia che si estende dal confine con l'Egitto fino a circa 300 metri fuori dalla città di Rafah. "La maggior parte di questi tunnel è stata distrutta", ha dichiarato Cohen. Cohen ha inoltre confermato che dei 203 tunnel ne sono stati individuati nove che attraversavano il confine con l'Egitto, ma erano tutti stati bloccati in precedenza, sia dalle autorità egiziane che da Hamas stesso. "Ci sono in totale nove siti sotterranei che attraversano il territorio egiziano, ma sono crollati, non sono utilizzabili o non sono attivi", ha detto Cohen. 

L'Idf indaga su "Jewish Chronicle": "False le notizie su Hamas"

Le Idf hanno aperto un'indagine sul giornale israeliano con sede a Londra, Jewish Chronicle, le cui storie sarebbero basate su informazioni "di intelligence inventate" su Hamas e tra queste quella secondo cui il leader del gruppo, Yahya Sinwar, potrebbe fuggire in Iran con gli ostaggi. Un'ipotesi sostenuta anche dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. Ma quello su Sinwar non sarebbe l'unico articolo contestato al giornalista che si firma come Elon Perry, nel cui curriculum afferma di aver lavorato anche come accademico e di aver servito come soldato d'élite sotto copertura. 

Il quotidiano britannico Guardian ha condotto una serie di verifiche dalle quali è emerso che tale Perry non ha mai scritto articoli in inglese o in ebraico, se non quelli sul Jewish Chronicle finiti nel mirino: tra questi, la descrizione minuziosa e dettagliata fatta il mese scorso sull'assassinio a Teheran di Ismail Haniyeh, che sarebbe stato ucciso da una bomba piazzata sotto il suo letto da due iraniani reclutati dal Mossad. 

Il giornale, dopo la notizia dell'apertura dell'inchiesta da parte delle Forze di difesa israeliane, ha commentato: "Il Jewish Chronicle è a conoscenza delle accuse riguardanti un giornalista freelance, che prendiamo molto sul serio. Il Jewish Chronicle è il più antico giornale ebraico del mondo e ha sempre mantenuto i più alti standard di informazione e integrità. È in corso un'indagine e ci saranno aggiornamenti a tempo debito”.

Onu, "sconcertante" devastazione economica a Gaza e Cisgiordania

La guerra di Israele contro Hamas sta causando una "devastazione" economica di "scala sconcertante" a Gaza e la ricostruzione costerà decine di miliardi di dollari. E' quanto denuncia l'Onu. A Gaza "i processi produttivi sono stati interrotti o distrutti, le fonti di reddito sono scomparse, la povertà si è intensificata e diffusa, i quartieri sono stati sradicati e le comunità e le città sono in rovina", sottolinea un rapporto della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (Unctad) pubblicato oggi. L'operazione militare "ha causato crisi umanitarie, ambientali e sociali senza precedenti e ha trasformato la regione dal sottosviluppo alla devastazione". "Non sappiamo quale sarà l'entità della distruzione prima che si fermi. Ma i dati che abbiamo attualmente indicano che sarà dell'ordine di decine di miliardi, o anche di più", ha detto il capo del coordinamento degli aiuti ai palestinesi, Mutasim Elagraa. "Ci vorranno decenni per riportare Gaza a dove era nell'ottobre 2023", ha aggiunto, ritenendo che la comunità internazionale debba aiutare lo "sviluppo sostenibile" di Gaza. La guerra è scoppiata dopo l'attacco senza precedenti di Hamas in Israele il 7 ottobre, seguito da un'intensa e ininterrotta operazione di ritorsione militare dall'ottobre 2023. I risultati economici sono catastrofici. Il prodotto interno lordo di Gaza "è diminuito dell'81% nell'ultimo trimestre del 2023, portando a una contrazione del 22% per l'intero anno". "A metà del 2024, l'economia di Gaza era scesa a meno di un sesto rispetto al livello del 2022", sottolinea il rapporto dell'Unctad, che basa i suoi calcoli sui dati trimestrali dell'Ufficio centrale di statistica palestinese. L'attacco di Hamas e le rappresaglie israeliane hanno anche esacerbato le tensioni in Cisgiordania e causato un declino economico "tanto rapido quanto allarmante": nei primi 9 mesi dell'anno scorso ha registrato una crescita del 4%, ma l'ottimismo è stato "bruscamente infranto da una contrazione senza precedenti del 19% nel quarto trimestre", che ha portato a "un sostanziale calo del tenore di vita e dei redditi delle famiglie". L'espansione degli insediamenti illegali, la confisca delle terre, la demolizione delle strutture palestinesi, l'aumento della violenza dei coloni e il crescente numero di posti di blocco hanno avuto un effetto deleterio sull'attività economica. Anche Gerusalemme Est è stata duramente colpita. Il rapporto afferma che "l'80% delle imprese della Città Vecchia" ha cessato parzialmente o completamente le attività. 

Auto esplode in Israele e fa 12 feriti, escluso terrorismo

Sono dodici le persone rimaste ferite, tra cui bambini, a causa di un'auto esplosa nella città di Ramle, nel centro di Israele. Lo rende noto il servizio di ambulanze Magen David Adom, spiegando che sono gravi le condizioni di un bambino di due mesi, di una bambina di cinque anni e di una di 15, di un bambino di 10. 

La polizia ha invece spiegato di ritenere che si è trattato di un fatto "criminale" e che non sospetta un movente terroristico.

Erdogan: "L'Onu alzi la voce contro l'occupazione di Israele"

"La voce della comunità internazionale, soprattutto dell'Onu, dovrebbe essere forte contro le politiche di occupazione di Israele". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in un video messaggio inviato ad un evento che precede il Vertice del Futuro dell'Onu, in programma il 22 e il 23 settembre. "Lo dico chiaramente, nessuno di noi può sentirsi al sicuro in un mondo dove i bambini muoiono sotto le bombe", ha detto Erdogan, come riferisce Anadolu. "Come Turchia, continueremo ad opporci all'oppressione e a stare dalla parte degli oppressi e non faremo un passo indietro rispetto a questo atteggiamento umanitario", ha aggiunto il leader turco. 

L'Idf conferma: "Abbiamo colpito militanti di Hezbollah in Siria"

L'esercito israeliano ha confermato di aver effettuato oggi due attacchi con droni nel sud della Siria colpendo nella zona di Quneitra Ahmed al-Jaber, membro della cosiddetta unità "fascicolo Golan" di Hezbollah, e in un altro attacco,  nell'area di al-Rafidun, un "militante che stava promuovendo atti di terrorismo contro Israele, e agiva in cooperazione e sotto la guida dell'Iran". 

Soldati Israele

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