Guerra Israele-Hamas, attacco scuola Gaza, Idf: Tre membri staff Unrwa erano di Hamas

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Dei nove miliziani di Hamas uccisi nell'attacco contro una scuola nella striscia di Gaza tre erano anche componenti dello staff dell'Unrwa. E' quanto riportano i media locali secondo i quali l'Idf ha identificato e redatto una lista dei nove militanti di Hamas morti in seguito all'attacco di ieri. Il Segretario generale dell'Onu Guterres ha deplorato la morte di sei membri del personale delle Nazioni Unite nello stesso attacco, denunciando "drammatiche violazioni del diritto umanitario internazionale"

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Dei nove miliziani di Hamas uccisi nell'attacco contro una scuola nella striscia di Gaza tre erano anche componenti dello staff dell'Unrwa. E' quanto riportano i media locali secondo i quali l'Idf ha identificato e redatto una lista dei nove militanti di Hamas morti in seguito all'attacco di ieri.

Il Segretario generale dell'ONU ha deplorato la morte di sei membri del personale delle Nazioni Unite nello stesso attacco israeliano, denunciando "drammatiche violazioni del diritto umanitario internazionale". “Quello che sta accadendo a Gaza è completamente inaccettabile. Una scuola trasformata in un rifugio per 12.000 persone è stata colpita dagli attacchi di Israele. Sei dei nostri colleghi dell'Unrwa sono fra le vittime. Queste drammatiche violazioni della legge umanitaria internazionale deve fermarsi ora" ha scritto Guterres su X.

Hamas ha ribadito la sua disponibilità ad attuare l'accordo di cessate il fuoco basato sulla proposta degli Stati Uniti e ha rifiutato qualsiasi nuova condizione su questo accordo. 


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Medioriente, il piano di pace dall’ex premier israeliano Olmert e dal nipote di Arafat: cosa prevede

Illustrata durante un'intervista alla Cnn, la proposta per giungere a una pacifica convivenza tra i due Stati ruota innanzitutto intorno a una mutua cessione di territori. L'APPROFONDIMENTO

Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto

Come conseguenza del conflitto arabo-israeliano, la seconda metà del secolo scorso ha visto un'escalation di attacchi terroristici di matrice palestinese che hanno insanguinato il Vecchio Continente. Dai dirottamenti di aerei al massacro alle Olimpiadi di Monaco, fino al doppio attentato a Fiumicino. Alcuni di questi episodi drammatici sono raccontati in Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere, nuovo podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise. IL PUNTO

Libano: ministero Salute, tre morti in attacco Israele a sud

Tre persone, fra cui anche un bambino, sono morte e altre tre ferite in un attacco israeliano nel sud del Libano. L'attacco ha colpito il villaggio di Kfarjouz, vicino alla città di Nabatieh e a circa 10 chilometri dal confine con Israele, secondo il ministero. L'agenzia di stampa libanese ANI ha precisato che l'attacco aveva come obiettivo "due motociclette sulla strada Nabatieh-Kfarjouz" e che era stata colpita anche "un'auto di passaggio". Sempre oggi, Hezbollah ha annunciato di aver effettuato diversi attacchi contro siti militari israeliani nel nord di Israele, in particolare utilizzando "sciami di droni". Una fonte vicina al movimento libanese ha riferito che uno dei suoi combattenti è stato ucciso nell'attacco. Da parte sua, l'esercito israeliano ha precisato che "a seguito delle sirene che hanno suonato nelle ultime ore nella regione della Galilea occidentale, sono stati individuati circa 15 missili che attraversavano il confine israeliano dal Libano". Alcuni "sono stati intercettati e quelli caduti sono giunti nelle zone adiacenti a Matzuva e Mitzpe Hila", ma "non è stato segnalato alcun ferito".

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. COSA SAPERE

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. I DETTAGLI

Il Cile scrive alla Corte Internazionale dell'Aja contro Israele

L'ambasciatore del Cile nei Paesi Bassi Jaime Moscoso ha presentato oggi alla Corte Internazionale di giustizia (CIG) dell'Aja un testo in sostegno alla denuncia presentata dal Sudafrica lo scorso 29 dicembre contro Israele per l'applicazione della Convenzione sul Genocidio nella Striscia di Gaza, ha informato il Ministero degli Affari Esteri cileno con un comunicato. Nel testo si informa inoltre che il governo ha designato come agente l'ambasciatore Claudio Troncoso, direttore generale degli affari giuridici della Cancelleria. "Il Cile ha deciso di apportare la propria visione riguardo all'interpretazione di alcune disposizioni della Convenzione, esercitando il potere previsto dall'articolo 63 dello Statuto della CIG - spiega la Cancelleria - Le parti in causa in questo caso sono il Sudafrica e Israele. Il Cile interviene data l'importanza della questione". Nel testo presentato all'Aia "si sostiene che la CIG dovrebbe dare un'importanza speciale al contenuto delle dichiarazioni di alcuni funzionari pubblici israeliani di alto livello, che hanno lanciato appelli ad uccidere tutte le persone che vivono a Gaza o a ignorare il loro stato civile. Allo stesso modo - prosegue il comunicato di Minrel - nel testo si afferma che l'istigazione diretta e pubblica a commettere un genocidio è un reato autonomo, punibile ai sensi della Convenzione, anche se non produce il risultato atteso dall'autore, se non esiste alcun rapporto causale  tra il discorso e gli atti successivi, e se ciò non si traduce in alcun atto di genocidio". 

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

Idf, 3 alti miliziani della Jihad islamica uccisi a Tulkarem

Tre esponenti di spicco della Jihad islamica sono stati uccisi a Tulkarem, in Cisgiordania, dai soldati israeliani con un attacco condotto con un drone. Lo riferiscono le Idf, mentre lo Shin Bet identifica le vittime come Mohammed Abu Attia, Imad Shahdeh e Saleh al-Badu.

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Gli insediamenti sono il frutto di una politica imperialista e di un lungo processo di colonizzazione. Le violazioni dei diritti umani compiute nel processo coloniale, che dura ancora oggi, sono condannate anche dall'Unhcr COSA SAPERE

Le elezioni in Giordania e l’ombra del conflitto a Gaza

Il Fronte Islamico d’Azione (Iaf), affiliato ai Fratelli Musulmani, è emerso dalle urne come partito di maggioranza relativa. Un'analisi sul futuro politico della regione. L'ANALISI

Media, Halevi verso dimissioni a dicembre ma Idf smentisce

Il capo di stato maggiore delle Idf Herzi Halevi si sta preparando a dimettersi a fine dicembre: lo riporta Channel 12, ripreso da Times of Israel, citando le conversazioni che Halevi ha avuto con persone a lui vicine.   Entro quella data, l'Idf dovrebbe aver completato tutte le sue indagini interne sui fallimenti per il massacro di Hamas del 7 ottobre in Israele. Halevi sarà quindi in grado di firmare quelle indagini e presentarle al pubblico prima di farsi da parte, afferma il rapporto. Ma l'Idf smentisce: "Il rapporto sulla data prevista delle dimissioni del capo di stato maggiore è falso e infondato", afferma l'IDF.   "Il capo di stato maggiore è ora completamente concentrato sulla gestione della guerra, sulla guida delle Idf nella lotta contro i nostri nemici e sul raggiungimento degli obiettivi della guerra", aggiunge l'esercito. 

Israele, missili provocano fiamme nel Nord del Paese. VIDEO

Auto esplode a Ramla in Israele, 4 persone uccise

L'esplosione di un'auto ha ucciso quattro persone nella città israeliana di Ramla: lo riferiscono fonti mediche e di polizia. Altre sei persone sono rimaste ferite, tra cui una in gravi condizioni.

Israele: "Smantellata la brigata Rafah a Gaza"

"La brigata di Rafah è stata sconfitta", ha affermato il generale  israeliano Itzik Cohen,  parlando ai giornalisti dal corridoio di Filadelfia . "Dopo tre mesi di combattimento abbiamo completato il controllo operativo sull'intera area urbana". Sono stati individuati 203 tunnel separati ma interconnessi, lungo il Corridoio Filadelfia che si estende dal confine con l'Egitto fino a circa 300 metri fuori dalla città di Rafah. "La maggior parte di questi tunnel è stata distrutta", ha dichiarato Cohen. Cohen ha inoltre confermato che dei 203 tunnel ne sono stati individuati nove che attraversavano il confine con l'Egitto, ma erano tutti stati bloccati in precedenza, sia dalle autorità egiziane che da Hamas stesso. "Ci sono in totale nove siti sotterranei che attraversano il territorio egiziano, ma sono crollati, non sono utilizzabili o non sono attivi", ha detto Cohen. 

L'Idf indaga su "Jewish Chronicle": "False le notizie su Hamas"

Le Idf hanno aperto un'indagine sul giornale israeliano con sede a Londra, Jewish Chronicle, le cui storie sarebbero basate su informazioni "di intelligence inventate" su Hamas e tra queste quella secondo cui il leader del gruppo, Yahya Sinwar, potrebbe fuggire in Iran con gli ostaggi. Un'ipotesi sostenuta anche dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. Ma quello su Sinwar non sarebbe l'unico articolo contestato al giornalista che si firma come Elon Perry, nel cui curriculum afferma di aver lavorato anche come accademico e di aver servito come soldato d'élite sotto copertura. 

Il quotidiano britannico Guardian ha condotto una serie di verifiche dalle quali è emerso che tale Perry non ha mai scritto articoli in inglese o in ebraico, se non quelli sul Jewish Chronicle finiti nel mirino: tra questi, la descrizione minuziosa e dettagliata fatta il mese scorso sull'assassinio a Teheran di Ismail Haniyeh, che sarebbe stato ucciso da una bomba piazzata sotto il suo letto da due iraniani reclutati dal Mossad. 

Il giornale, dopo la notizia dell'apertura dell'inchiesta da parte delle Forze di difesa israeliane, ha commentato: "Il Jewish Chronicle è a conoscenza delle accuse riguardanti un giornalista freelance, che prendiamo molto sul serio. Il Jewish Chronicle è il più antico giornale ebraico del mondo e ha sempre mantenuto i più alti standard di informazione e integrità. È in corso un'indagine e ci saranno aggiornamenti a tempo debito”.

Onu, "sconcertante" devastazione economica a Gaza e Cisgiordania

La guerra di Israele contro Hamas sta causando una "devastazione" economica di "scala sconcertante" a Gaza e la ricostruzione costerà decine di miliardi di dollari. E' quanto denuncia l'Onu. A Gaza "i processi produttivi sono stati interrotti o distrutti, le fonti di reddito sono scomparse, la povertà si è intensificata e diffusa, i quartieri sono stati sradicati e le comunità e le città sono in rovina", sottolinea un rapporto della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (Unctad) pubblicato oggi. L'operazione militare "ha causato crisi umanitarie, ambientali e sociali senza precedenti e ha trasformato la regione dal sottosviluppo alla devastazione". "Non sappiamo quale sarà l'entità della distruzione prima che si fermi. Ma i dati che abbiamo attualmente indicano che sarà dell'ordine di decine di miliardi, o anche di più", ha detto il capo del coordinamento degli aiuti ai palestinesi, Mutasim Elagraa. "Ci vorranno decenni per riportare Gaza a dove era nell'ottobre 2023", ha aggiunto, ritenendo che la comunità internazionale debba aiutare lo "sviluppo sostenibile" di Gaza. La guerra è scoppiata dopo l'attacco senza precedenti di Hamas in Israele il 7 ottobre, seguito da un'intensa e ininterrotta operazione di ritorsione militare dall'ottobre 2023. I risultati economici sono catastrofici. Il prodotto interno lordo di Gaza "è diminuito dell'81% nell'ultimo trimestre del 2023, portando a una contrazione del 22% per l'intero anno". "A metà del 2024, l'economia di Gaza era scesa a meno di un sesto rispetto al livello del 2022", sottolinea il rapporto dell'Unctad, che basa i suoi calcoli sui dati trimestrali dell'Ufficio centrale di statistica palestinese. L'attacco di Hamas e le rappresaglie israeliane hanno anche esacerbato le tensioni in Cisgiordania e causato un declino economico "tanto rapido quanto allarmante": nei primi 9 mesi dell'anno scorso ha registrato una crescita del 4%, ma l'ottimismo è stato "bruscamente infranto da una contrazione senza precedenti del 19% nel quarto trimestre", che ha portato a "un sostanziale calo del tenore di vita e dei redditi delle famiglie". L'espansione degli insediamenti illegali, la confisca delle terre, la demolizione delle strutture palestinesi, l'aumento della violenza dei coloni e il crescente numero di posti di blocco hanno avuto un effetto deleterio sull'attività economica. Anche Gerusalemme Est è stata duramente colpita. Il rapporto afferma che "l'80% delle imprese della Città Vecchia" ha cessato parzialmente o completamente le attività. 

Auto esplode in Israele e fa 12 feriti, escluso terrorismo

Sono dodici le persone rimaste ferite, tra cui bambini, a causa di un'auto esplosa nella città di Ramle, nel centro di Israele. Lo rende noto il servizio di ambulanze Magen David Adom, spiegando che sono gravi le condizioni di un bambino di due mesi, di una bambina di cinque anni e di una di 15, di un bambino di 10. 

La polizia ha invece spiegato di ritenere che si è trattato di un fatto "criminale" e che non sospetta un movente terroristico.

Erdogan: "L'Onu alzi la voce contro l'occupazione di Israele"

"La voce della comunità internazionale, soprattutto dell'Onu, dovrebbe essere forte contro le politiche di occupazione di Israele". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in un video messaggio inviato ad un evento che precede il Vertice del Futuro dell'Onu, in programma il 22 e il 23 settembre. "Lo dico chiaramente, nessuno di noi può sentirsi al sicuro in un mondo dove i bambini muoiono sotto le bombe", ha detto Erdogan, come riferisce Anadolu. "Come Turchia, continueremo ad opporci all'oppressione e a stare dalla parte degli oppressi e non faremo un passo indietro rispetto a questo atteggiamento umanitario", ha aggiunto il leader turco. 

L'Idf conferma: "Abbiamo colpito militanti di Hezbollah in Siria"

L'esercito israeliano ha confermato di aver effettuato oggi due attacchi con droni nel sud della Siria colpendo nella zona di Quneitra Ahmed al-Jaber, membro della cosiddetta unità "fascicolo Golan" di Hezbollah, e in un altro attacco,  nell'area di al-Rafidun, un "militante che stava promuovendo atti di terrorismo contro Israele, e agiva in cooperazione e sotto la guida dell'Iran". 

Soldati Israele

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Idf: "Tre membri dello staff Unrwa erano miliziani di Hamas"

Dei nove miliziani di Hamas uccisi nell'attacco contro una scuola nella striscia di Gaza tre erano anche componenti dello staff dell'Unrwa. E' quanto riportano i media locali secondo i quali l'Idf ha identificato e redatto una lista dei nove militanti di Hamas morti in seguito all'attacco di ieri. 

Comandante unità d'intelligence israeliana annuncia le dimissioni

Il comandante dell'unità 8200 dell'esercito israeliano, il generale di brigata Yossi Sariel, ha informato i suoi superiori e subordinati della sua intenzione di dimettersi. Lo riferiscono i media israeliani. L' unità 8200 è la principale unità di intelligence delle comunicazioni dell' Idf ed è tra quelle che non sono riuscite a prevenire l'attacco di Hamas del sette ottobre. L'Idf ha dichiarato che Sariel sarà sostituito "nel prossimo periodo". 

Idf: "Tra gli operatori dell'Unrwa uccisi anche tre membri di Hamas

Le forze armate israeliane hanno rivendicato di aver compiuto "un attacco mirato contro terroristi che operavano dentro un compound che in precedenza serviva come scuola a Nuseirat" e hanno sostenuto che tra i terroristi di Hamas uccisi,ce ne sono tre che erano "simultaneamente anche dipendenti dell'Unrwa". L'Idf ha elencato i nove miliziani del gruppo armato palestinese di cui si è avuta finora conferma dell'eliminazione nel raid, tra cui ci sono Muhammad Adnan Abu Zayd, Yasser Ibrahim Abu Sharar e Ayad Matar, contemporaneamente anche operatori umanitari dell'agenzia Onu. L'esercito israeliano ha sottolineato di aver chiesto all'agenzia Onu le generalità dei suoi dipendenti uccisi ma di non aver ricevuto ancora risposta. 

Domani a Madrid riunione dei ministri degli Esteri Ue e arabi, focus su soluzione due Stati

Riunione domani a Madrid tra i ministri degli Esteri di diversi paesi musulmani ed europei per discutere su come implementare una soluzione a due stati per il conflitto israelo-palestinese. Lo hanno reso noto ii governi spagnolo e norvegese. A presenziare l'incontro sarà il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares. Tra i presenti anche l'Alto rappresentante della politica estera dell'Unione europea Josep Borrell e i membri del Gruppo di contatto arabo-islamico per Gaza.

Netanyahu smentisce un "nuovo consiglio di guerra"

L'ufficio del primo ministro israeliano ha negato le notizie divulgate dai media israeliani secondo cui Benyamin Netanyahu avrebbe istituito un nuovo consiglio di guerra per gestire le operazioni contro Hamas. "Non esiste un nuovo piccolo forum di sicurezza", ha dichiarato la segreteria del premier, sottolineando che Netanyahu tiene frequenti riunioni invitando di volta in volta ministri diversi a seconda delle loro responsabilità. Anche il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir ha partecipato recentemente a queste consultazioni, ha detto l'ufficio del premier, citato dai media.

Tajani: "Bisogna allentare la tensione con l'Iran"

"Bisogna allentare la tensione con l'Iran e in tutta la regione" ed "impedire che ci sia un'escalation" di violenza. L'Italia sta lavorando "per scongiurare questo pericolo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il question time al Senato.

"Ora più che mai - ha proseguito Tajani - occorre sostenere gli sforzi di mediazione che gli Stati Uniti sanno compiendo insieme all'Egitto e al Qatar per il raggiungimento di un accordo tra le parti".

Borrell: "Abbiamo evitato il peggio nel sud del Libano"

"La guerra non è mai inevitabile, dipende dalla volontà di evitarla. Sì, abbiamo lavorato e, per il momento, la guerra totale annunciata nel sud del Libano con un'invasione non è avvenuta. Nonostante ciò, purtroppo la minaccia rimane. Ma noi, penso, abbiamo evitato il peggio". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in una conferenza stampa insieme al ministro a interim per gli Affari esteri libanese Abdallah Bou Habib durante la sua visita in Libano. "La pace globale nella regione - ha aggiunto - significa che la sicurezza di Israele dipende dalla capacità del popolo palestinese di avere un futuro, basato sul proprio stato e sulla propria libertà. Significa che la pace al confine tra il Libano e Israele dipende anche dalla pace in Cisgiordania e a Gaza. La sicurezza della navigazione nel Mar Rosso dipende anche dal modo in cui si raggiungono la pace e la stabilità nel conflitto tra Israele e Palestina. Stiamo lavorando su tutti questi fronti, e certamente il risultato non è ottenuto al 100%. Ma non dobbiamo arrenderci". 

Tajani: "Su export armi ad Israele la posizione del governo è cauta"

"Sulla questione delle esportazioni di armi verso Israele, l'approccio del governo e' sempre stato improntato alla massima cautela. Dal 7 ottobre non sono state concesse nuove autorizzazioni e la sospensione prosegue tuttora. Una posizione cauta ed equilibrata, apprezzata anche dai principali organismi in materia. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo al question time in Senato. 

Iran convoca gli ambasciatori di Gb, Francia, Olanda e Germania

Gli ambasciatori in Iran di Francia, Regno Unito, Olanda e Germania sono stati convocati separatamente presso il ministero degli Esteri di Teheran dopo che gli Usa e alcuni Paesi europei hanno accusato la Repubblica islamica di aver inviato missili balistici alla Russia per l'uso in Ucraina ed emesso sanzioni. Durante gli incontri, il direttore generale del dipartimento per l'Europa occidentale presso il ministero degli Esteri iraniano ha affermato che la Repubblica islamica darà una risposta appropriata all'approccio ostile dell'Occidente nei confronti della nazione iraniana, riferisce Mehr. Negli incontri con gli ambasciatori, il funzionario iraniano ha dichiarato che qualunque affermazione riguardante la vendita di missili balistici alla Russia da parte dell'Iran è completamente infondata e falsa. "Gli Usa e alcuni Paesi europei affermano di difendere la sicurezza e la pace mentre vendono armi mortali al regime sionista e dovrebbero essere ritenuti responsabili per le loro politiche sbagliate", ha aggiunto il direttore generale del dipartimento per l'Europa occidentale presso il ministero degli Esteri di Teheran parlando con i diplomatici. 

La Francia condanna attacco di Israele contro scuola a Gaza

La Francia condanna con "la massima fermezza l'attacco israeliano che l'11 settembre ha colputo la scuola Al-Jouni nel campo profughi di Nousseirat, provocando numerose vittime civili, tra cui diversi membri del personale delle Nazioni Unite": è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Parigi. La Francia, prosegue la nota, "rinnova il suo appello per la liberazione di tutti gli ostaggi e, di fronte all'emergenza umanitaria a Gaza, per un cessate il fuoco immediato e duraturo per consentire la protezione delle popolazioni civili e un accesso massiccio e senza ostacoli all'assistenza umanitaria, in accordo con le disposizioni del Consiglio di Sicurezza, risoluzioni 2712 e 2720". "La Francia - conclude la nota diffusa dal Quai d'Orsay -  sottolinea l'imperativo di garantire la protezione degli operatori umanitari e del personale delle Nazioni Unite". 

Israele: "Risuonano gli allarmi missilistici nel nord del Paese"

Erdogan-Sisi, dal gelo all'asse per Gaza

La Turchia e l'Egitto tornano alleati. Un'alleanza destinata a pesare nelle dinamiche del Mediterraneo e del Medio Oriente, rilanciata con vigore dopo 11 anni di gelo e polemiche, sanate da un processo di normalizzazione durato due anni che ha poi spianato la strada a un nuovo solido asse tra Ankara e il Cairo. Il via libera dell'Egitto è stato infatti cruciale per permettere il ritorno della Turchia in una riunione della Lega Araba, lo scorso martedì, prima volta in 13 anni. All'inizio di settembre il leader egiziano Abdelfettah Al Sisi e' stato accolto nella capitale turca Ankara dal presidente Recep Tayyip Erdogan. Sisi ha ricambiato la visita di Erdogan dello scorso Febbraio, primo incontro ufficiale tra due leader che non si erano praticamente mai parlati. La Turchia aveva infatti reciso i rapporti in seguito al colpo di Stato militare che aveva detronizzato i Fratelli Musulmani di Mohamed Morsi e portato Sisi al potere. A fine 2022 e 2023 Erdogan e Sisi avevano avuto due brevi incontri. Segnali di riavvicinamento che però non lasciavano presagire alla nascita di un asse vero e proprio in tempi tanto brevi. Il dialogo tra i due leader ha portato alla firma di 16 accordi, conferma che i rapporti tra i due Paesi svariano ora in numerosi ambiti: commerciale, industriale, culturale, sicurezza, energia e Difesa. Non solo l'obiettivo dei 15 miliardi di dollari di interscambio, i due leader hanno confermato di "essere sulla stessa linea" e lavorare "fianco a fianco" per Gaza, ma anche per la Libia.

L'Oms evacua quasi 100 pazienti da Gaza

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato di aver evacuato quasi 100 persone, tra cui decine di bambini, da Gaza agli Emirati Arabi Uniti, chiedendo che vengano ripresi i trasferimenti medici regolari fuori dall'enclave. "Quella di ieri è stata la più grande evacuazione da Gaza dall'ottobre 2023", ha detto ai giornalisti Richard Peeperkorn, rappresentante dell'Oms per il territorio palestinese.

Idf: "15 razzi dal Libano colpiscono il nord di Israele"

L'esercito israeliano ha riferito che circa 15 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele. Alcuni sono stati intercettati, mentre altri sono atterrati vicino alle comunità di Metzuba e Mitzpe Hila, innescando incendi. In risposta, i jet da combattimento israeliani hanno effettuato attacchi di rappresaglia su obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano.

Netanyahu convoca un nuovo consiglio di guerra

Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha convocato per questa sera un nuovo consiglio di guerra non ufficiale, che include il ministro della Difesa Yoav Gallant, il ministro della Giustizia Yariv Levin, il ministro per gli Affari Strategici Ron Dermer, il ministro degli Esteri Israel Katz, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e il parlamentare Aryeh Deri. Lo riporta il Times of Israel. Il gabinetto di sicurezza  si riunirà a Tel Aviv domenica alle 20.30, secondo quanto riferisce un funzionario israeliano al Times of Israel. 

Gli Usa inviano aiuti all'Egitto senza condizioni sui diritti umani

Gli Stati Uniti invieranno all'Egitto l'intera dotazione da 1,3 miliardi di dollari di aiuti militari annuali senza imporre condizioni sui diritti umani. Lo riporta il New York Times sottolineando che è la prima volta che l'amministrazione Biden rilascia una simile esenzione all'Egitto. La decisione è un riconoscimento degli sforzi egiziani per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza. Il Dipartimento di stato ha notificato la decisione al Congresso. Per l'amministrazioen Biden si tratta di un cambio di rotta: il presidente Biden aveva infatti più volte promesso che non avrebbe concesso assegni in bianco che avrebbero consentito le violazioni dei diritti umani da parte dell'Egitto. 

Media: "Distrutto sito missilistico dell'Iran in un blitz delle forze speciali di Israele in Siria"

Le forze speciali israeliane, nel corso di un'operazione segreta, hanno preso di mira un impianto di produzione missilistica iraniano in Siria durante un attacco eseguito nei giorni scorsi. E' quanto si legge sul sito di notizie Walla, che cita Eva J. Koulouriotis, esperta di Medio Oriente specializzata in gruppi jihadisti, la quale sul social X ha scritto che le forze speciali israeliane sono entrate nell'impianto, hanno portato via le attrezzature e poi hanno distrutto il sito.

L'Osservatorio siriano per i diritti umani aveva indicato che nell'attacco su larga scala attribuito a Israele e condotto nella notte tra domenica e lunedì scorsi era stato preso di mira un centro di ricerca scientifica ritenuto da fonti occidentali responsabile dello sviluppo di armi non convenzionali.

Netanyahu: "Avevo accettato la proposta Usa su cessate il fuoco, ma Hamas l'ha respinta"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di aver accettato l’ultima proposta di accordo presentata dagli Stati Uniti il ​​16 agosto per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ma ha nuovamente accusato Hamas di ever rifiutato l'accordo, spiegando attraverso un comunicato, che il gruppo armato palestinese "sta cercando di nascondere il fatto che continua ad opporsi alla possibilità di raggiungere un accordo che porti alla liberazione degli ostaggi".

"Mentre Israele accetta la proposta finale degli Stati Uniti, Hamas la respinge e giustizia addirittura sei ostaggi a sangue freddo", ha aggiunto Netanyahu prima di precisare che il mondo "deve chiedere ad Hamas il rilascio immediato degli ostaggi".

Blinken: "Gli operatori umanitari devono essere protetti"

Gli operatori umanitari devono essere "protetti". Lo ha affermato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, dopo la morte di sei operatori dell'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i palestinesi, in un bombardamento israeliano nel campo profughi di Nuseirat, a Gaza. 


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Oms: a Gaza servirà riabilitazione a vita a 1 ferito su 4 ma mancano servizi

A Gaza almeno un quarto dei feriti nel corso del conflitto con Israele ha riportato lesioni di quelle che cambiano la vita e che richiedono riabilitazione ora e negli anni a venire. Si tratta di oltre 22mila persone, comprese molte migliaia di donne e di bambini, che hanno subito soprattutto gravi lesioni agli arti (13-17mila pazienti) o amputazioni (3-4mila), ma anche danni al midollo spinale, traumi cerebrali e gravi ustioni. Lo riferisce l'Organizzazione mondiale della sanità che ha condotto un'analisi sul tema. "L'enorme aumento delle esigenze di riabilitazione avviene parallelamente alla continua decimazione del sistema sanitario", afferma Richard Peeperkorn, rappresentante dell'Oms nei territori palestinesi occupati. "I pazienti - spiega - non possono ricevere le cure di cui hanno bisogno. I servizi di riabilitazione acuta sono gravemente interrotti e non sono disponibili cure specialistiche per lesioni complesse, il che mette a rischio la vita dei pazienti. E' urgente un supporto immediato e a lungo termine per affrontare le enormi esigenze di riabilitazione". Ancora più vaste di quanto fotografato dall'analisi, che si concentra esclusivamente sulle ferite registrate a partire dall'escalation delle ostilità nell'ottobre 2023. Ma "già prima - precisa l'agenzia delle Nazioni Unite per la salute - decine di migliaia di palestinesi a Gaza vivevano con condizioni croniche e disabilità che li esponevano a un pericolo significativo per la mancanza di servizi adeguati".

Israele: Hamas continua a opporsi ad accordo

All'indomani  dell'incontro della squadra negoziale di Hamas a Doha con il premier  del Qatar e il capo dell'intelligence egiziana, l'ufficio del premier  israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato il gruppo militante  palestinese di "cercare di nascondere il fatto che continua a opporsi  all'accordo per il rilascio degli ostaggi e lo ostacola". "Mentre  Israele ha accettato l'offerta finale di mediazione avanzata dagli Stati  Uniti il ​​16 agosto 2024, Hamas ha rifiutato l’offerta e ha  addirittura ucciso a sangue freddo sei dei nostri rapiti. Il mondo deve  esigere che Hamas rilasci immediatamente i nostri rapiti”, si legge  nella nota israeliana. Ieri il gruppo palestinese ha confermato l'incontro avvenuto nella  capitale del Qatar con Mohammed bin Abdulrahman Al Thani e Abbas Kamel  per cercare di sbloccare lo stallo nei negoziati. Dopo il faccia a  faccia, Hamas ha fatto sapere di vedere "positivamente il raggiungimento  di un accordo di cessate il fuoco che includerà il ritiro delle forze  israeliane dall'intera Striscia di Gaza". Il gruppo ha detto di non  avere nuove richieste e si oppone a qualsiasi nuova richiesta. "Abbiamo  dato la nostra risposta ai mediatori e siamo interessati a un'ulteriore  mediazione per raggiungere un accordo", ha affermato.

Netanyahu: 'Hamas ha respinto l'accordo e ucciso gli ostaggi'

"Il governo israeliano ha accettato la proposta finale di mediazione" degli Stati Uniti del 16 agosto 2024, "mentre Hamas l'ha respinta e ha persino ucciso sei ostaggi". Lo ha dichiarato l'ufficio del primo ministro israeliano rispondendo alla dichiarazione di Hamas riguardo ai negoziati per un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi prigionieri a Gaza. La segreteria del premier ha accusato Hamas di nascondere la sua continua opposizione all'accordo. "La comunità internazionale deve chiedere il rilascio immediato degli ostaggi", ha aggiunto l'ufficio di Netanyahu.

Berlino: morte di personale Onu a Gaza totalmente inaccettabile

"Gli operatori umanitari non devono mai essere vittime dei razzi. La morte di sei operatori Unrwa in una scuola di Nuseirat è assolutamente inaccettabile. L'Unrwa sta fornendo aiuti vitali a Gaza e ha un mandato Onu per farlo. L'esercito israeliano ha la responsabilità di proteggere il personale delle Nazioni Unite e gli operatori umanitari". Lo scrive, sull'account ufficiale su X, il ministero degli Esteri tedesco.

Gb: "Orribile l'uccisione in raid israeliano di membri Unrwa"

"La notizia sull'uccisione in un raid israeliano di sei membri dello staff dell'Unrwa", l'agenzia dell'Onu che assiste gli sfollati palestinesi, "è orribile". Lo denuncia il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, sul suo profilo X. "I miei pensieri sono per le famiglie (degli uccisi) e per coloro che continuano a portare avanti il loro lavoro per salvare vite umane, i volontari devono essere in grado di condurre la loro attività in sicurezza", aggiunge Lammy per poi invocare, in riferimento alla Striscia di Gaza: "un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ora".

Lufthansa, sospesi voli per Beirut fino a 15 ottobre

Lufthansa prolungherà la sospensione dei voli verso Beirut fino al 15  ottobre a causa delle crescenti tensioni nella regione. Lo fa sapere la  compagnia tedesca, specificando che lo stop coinvolge gli altri vettori  del gruppo: Swiss, Austrian Airlines e Bruxelles Airlines.

Mattarella: 'Civili vanno trattati con umanità, nuovo orrore per ostaggi inermi'

"La tutela della popolazione civile, dei minori, delle donne, dei più fragili, è tema che interpella le coscienze anche a Gaza. Il Medio oriente, terra così ricca di culture e a noi così prossima, continua a essere dilaniato da un conflitto che non riesce a trovare soluzione e che dal 7 ottobre scorso si è riacceso in modo disumano. Ancora una volta a farne le spese sono prevalentemente quei civili che l’articolo 3, comune alle quattro Convenzioni di Ginevra, espressamente sottrae alla violenza bellica disponendo che siano trattati con 'umanità'". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un intervento inviato alla Tavola rotonda sul diritto umanitario, organizzata dall’Istituto internazionale di Diritto umanitario di Sanremo. "Assistiamo purtroppo -aggiunge il Capo dello Stato- ad una dinamica contraria: un bollettino quotidiano di uccisioni, distruzioni di infrastrutture, tra cui anche scuole, ospedali e campi profughi, attacchi contro operatori umanitari, personale medico, giornalisti, con lo spostamento forzato di centinaia di migliaia di persone: tutto questo ci interroga su quei principi di proporzionalità e distinzione fra civili e belligeranti, che costituiscono pilastri portanti del Diritto internazionale umanitario".  "A ciò si aggiunge il sequestro e l’uccisione di ostaggi israeliani inermi, che ha raggiunto nei giorni scorsi nuovi livelli di orrore. Nello sterile rimpallo delle responsabilità fra le parti in guerra, nel chiaroscuro delle narrative opposte, nel ripetersi –infine- di appelli inascoltati da parte dei principali organismi internazionali, si ha la sensazione -conclude Mattarella- che il mondo si stia infilando in una fase in cui il patrimonio racchiuso nelle Convenzioni di Ginevra appaia una pura petizione di principio".


Oms: abbiamo raggiunto obiettivo delle vaccinazioni a Gaza

L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ritiene di aver raggiunto il suo obiettivo riguardo alle vaccinazione antipolio a Gaza.

Media israeliani: 'Missili dal Libano verso la Galilea'

Residenti della Galilea occidentale hanno riferito di aver sentito esplosioni a seguito degli allarmi attivati nella zona. Le sirene che segnalano il lancio di missili e razzi erano state state attivate poco prima in diverse località della Galilea dopo che ai residenti delle comunità è stato consigliato di rimanere vicino a rifugi protetti. Lo riportano i media israeliani.

Borrell: le parti in Libano lavorino per il popolo non per altri

"Il popolo libanese vuole pace, stabilità e sviluppo al posto della guerra. Il mio messaggio è che l'Ue sta il più possibile dalla parte del popolo libanese in modo che possa superare le minacce e le sfide". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell nel corso della sua visita in Libano. "Chiedo a tutte la parti in Libano di lavorare nell'interesse del popolo e di nessun altro: devono essere ristabilite istituzioni funzionanti, non c'è altro modo se si vuole fare gli interessi del popolo se non attuando le riforme, e dai miei colloquio oggi mi sembra che ci siano segnali positivi", ha aggiunto.

Media siriani: a Masyaf scontri tra israeliani e iraniani

Una tv delle opposizioni siriane in esilio riferisce oggi che l'attacco israeliano dei giorni scorsi contro una fabbrica di missili iraniani nella Siria centrale non si è limitato a raid aerei dal cielo, ma ha coinvolto truppe speciali dell'Idf calatesi a terra da elicotteri militari e che hanno catturato militari iraniani. Non meglio precisate "fonti locali" hanno detto all'emittente televisiva SyriaTV, nota come un media delle opposizioni siriane anti-Damasco, che sul terreno si sono verificati una serie di scontri armati tra forze israeliane, governative siriane, combattenti di Hezbollah e militari iraniani. Non è possibile verificare in maniera indipendente sul terreno questa e altre ricostruzioni. Dal canto suo, il governo siriano aveva confermato l'attacco su Masyaf senza però fornire dettagli. Secondo le fonti citate da SyriaTv, durante l'incursione, le forze israeliane hanno catturato due soldati iraniani e sono stati segnalati almeno tre morti tra le fila siriane, oltre a vari feriti, tra cui civili. Secondo le fonti, le forze israeliane hanno distrutto una serie di radar e postazioni di difesa aerea del regime siriano, "colpendo sofisticate attrezzature di origine cinese e russa, cruciali per la sorveglianza dello spazio aereo lungo la costa". Secondo quanto riportato, "l'operazione ha drasticamente ridotto la capacità di difesa della Siria in questa regione, esponendo ampie aree al controllo israeliano".

Borrell: sinora abbiamo evitato il peggio nel sud del Libano

"La guerra non è mai inevitabile. La minaccia nel sud del Libano resta, ma abbiamo evitato il peggio, ecco perché dobbiamo continuare a spingere per un accordo più ampio per la regione. L'Ue non ha la bacchetta magica ma abbiamo fatto molto. La pace tra Libano e Israele dipende anche dalla situazione in Cisgiordania e dal Mar Rosso: purtroppo il massacro dei civili a Gaza continua". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell nel corso della sua visita in Libano.

Ong: raid nella Siria orientale contro postazioni di Hezbollah

Una postazione degli Hezbollah libanesi, dispiegati nella Siria orientale al confine con l'Iraq, è stata colpita poco fa da un non meglio precisato raid aereo. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'attacco è avvenuto nel distretto frontaliero di Abukamal, a sud-est del capoluogo orientale siriano di Deir az Zor, lungo il fiume Eufrate. Non si hanno al momento notizie circa eventuali vittime e danni materiali.

Ong, raid Israele su Golan uccide 2 miliziani vicini a Hezbollah

Due combattenti siriani vicini agli Hezbollah libanesi, alleati dell'Iran e di Hamas, sono stati uccisi sulle Alture siriane del Golan da un raid missilistico israeliano, secondo quanto riferito dall'Osservatorio per i diritti umani in Siria. La fonte riferisce che l'attacco è avvenuto nella regione di Qunaytra, a ridosso della Linea dell'armistizio tra Siria e Israele firmato nel 1974 dopo la guerra di Ottobre dell'anno precedente. Sul lato orientale del Golan, quello controllato dal governo di Damasco, opera una milizia locale, cooptata dagli Hezbollah e nota come "Resistenza islamica per la liberazione del Golan". Le alture sono state in gran parte conquistate da Israele nel 1967 e nel 1973. E sono state annesse, senza riconoscimento internazionale, nel 1981. Nel 2019 gli Stati Uniti hanno riconosciuto la sovranità israeliana sulle alture controllate da Israele.

Libano, due ragazzi di 17 e 12 anni uccisi in raid di Israele

Due ragazzi di 17 e 12 anni sono stati uccisi nelle ultime ore nel sud del Libano in un attacco israeliano nella regione costiera di Tiro. Lo ha riferito il ministero della Salute e diversi media libanesi, secondo cui i due fratelli, Ishaq e Hussein Aaliyan, sono stati investiti dall'esplosione di un missile israeliano che ha colpito la strada tra Tiro e Naqura nei pressi di Bayyada. Sono circa 150 i civili uccisi in Libano da attacchi israeliani condotti dall'8 ottobre scorso a oggi, secondo conteggi di fonti di stampa libanesi e internazionali. 

Onu, "violazioni diritto umanitario internazionale devono cessare"

"Ciò che sta accadendo a Gaza è totalmente inaccettabile. Una scuola trasformata in rifugio per circa 12.000 persone è stata nuovamente colpita da attacchi aerei israeliani. Sei dei nostri colleghi dell'Unrwa sono tra gli uccisi. Queste drammatiche violazioni del diritto umanitario internazionale devono cessare ora". Lo ha scritto su X il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.

Gaza, 41.118 palestinesi uccisi da inizio guerra

Sono 41.118 i palestinesi uccisi e 95.125 i feriti nell'offensiva militare israeliana su Gaza dal 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas in una nota.

Washington Post, "attivista turco-americana uccisa mezz'ora dopo culmine scontri"

Aysenur Eygi, l'attivista turco-americana che Israele afferma sia stata uccisa accidentalmente dall'Idf venerdì scorso, è stato colpita "più di mezz'ora dopo il culmine degli scontri a Beita e circa 20 minuti dopo che i manifestanti si erano spostati sulla strada principale, a più di 200 metri dalle forze israeliane". E' il risultato di un'inchiesta del Washington Post, nella quale il quotidiano americano precisa che l'esercito israeliano ha rifiutato di rispondere alle domande sul motivo per cui le loro forze hanno aperto il fuoco sui dimostranti così tanto tempo dopo che si erano ritirati, e da una distanza in cui non rappresentavano una minaccia apparente".

Portaerei Usa Roosvelt lascia la regione

Gli Stati Uniti stanno ritirando la portaerei Uss Theodore Roosevelt dal Medio Oriente, dopo essere stata di stanza nella regione insieme alla Uss Abraham Lincoln per diverse settimane. Lo scrive il Washington Post. Le due portaerei erano state dispiegate dopo l'uccisione da parte di Israele del comandante di Hezbollah, Fuad Shukr, e l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, che Hezbollah e l'Iran avevano giurato di vendicare. Anche un cacciatorpediniere del gruppo d'attacco della Uss Theodore Roosevelt ha lasciato la regione, mentre la Uss Abraham Lincoln rimane in Medio Oriente.

Al bando centro islamico nel Brandeburgo per legami con Hamas

Il Land del Brandeburgo, in Germania, ha messo al bando il Centro islamico Furstenwalde al-Salam (Izf) per i suoi presunti legami con i Fratelli Musulmani e Hamas. "Non possiamo tollerare associazioni che vanno contro l'ordine costituzionale o l'idea di intesa internazionale. Le braci della cultura islamica dell'età della pietra devono essere stroncate sul nascere per evitare una conflagrazione", ha affermato in un comunicato il ministro degli Interni cristiano-democratico (Cdu) del Brandeburgo, Michael Stuebgen.  Il ministero del Brandeburgo ha inoltre annunciato che sono state effettuate perquisizioni da parte della polizia nei locali del centro a Fürstenwalde, nel distretto di Oder-Spree, e in appartamenti privati ;;nel Brandeburgo e a Berlino.  L'Izf, fondato nel 2018 a Furstenwalde, a est di Berlino, gestisce una moschea e offre diverse attività per i musulmani. Nel luglio 2023 era stato classificato come associazione estremista con l'accusa di diffondere discorsi antisemiti e di negare il diritto di esistere di Israele.

Idf colpisce veicolo su autostrada Damasco-Quneitra: vittime

Un drone israeliano ha colpito un veicolo che viaggiava sull'autostrada tra Damasco e Quneitra. Lo riferiscono i media siriani, secondo cui l'attacco ha causato delle vittime.

al Jazeera, "almeno 50 morti nei raid israeliani in Cisgiordania"

L'offensiva israeliana in Cisgiordania è la più grande dai tempi della seconda Intifada, avvenuta all'inizio degli anni 2000. La campagna militare, lanciata il 28 agosto, si è concentrata principalmente nei governatorati settentrionali del territorio occupato. A fare il punto sulla campagna dell'Idf è al Jazeera, che parla di almeno 50 morti finora nel territorio: 21 a Jenin, 12 a Tulkarem, 13 a Tubas, 3 a Hebron e 1 a Nablus.

Unicef, "2 bambini morti in attacco a scuola, orrore deve finire"

"I nostri cuori sono con le famiglie dei sei colleghi dell'Unrwa uccisi in un attacco aereo a una scuola a Gaza. Secondo le notizie nell’attacco sono morti almeno due bambini. Questo orrore deve finire. Gaza ha bisogno di un cessate il fuoco". Lo ha scritto su X il direttore generale dell'Unicef Catherine Russel, riferendosi all'attacco dell'Idf di ieri alla scuola nei dintorni di Nuseirat che ospitava numerosi sfollati.

Idf sotto copertura in ospedale Hebron arrestano uomini feriti

Le forze israeliane sotto copertura si sono infiltrate nell'ospedale di Hebron e hanno arrestato uomini feriti. Lo riporta il Palestinian Information Center e al Mayadeen, precisando che i militari vestiti da donne civili sono entrati in una struttura medica ad Halhul, a nord di Hebron, in Cisgiordania. Secondo quanto riportato dal Times of Israel, durante il raid sono stati arrestati due palestinesi feriti, ricoverati in ospedale; almeno uno di loro è accusato di aver tentato di far esplodere un'autobomba il 13 agosto.

Cisgiordania, arrestato sospettato tentato attacco con autobomba

In un'operazione congiunta tra le forze speciali israeliane e lo Shin Bet, la scorsa notte è stato arrestato un ricercato palestinese coinvolto nell'esplosione di un'autobomba vicino a Hebron il 13 agosto. Il sospetto, che era rimasto ferito nel tentativo di attentato, è stato catturato mentre era ricoverato in un ospedale a Halhul, vicino a Hebron, in Cisgiordania. Ora si trova in custodia per ulteriori indagini da parte dello Shin Bet. Lo riportano i media israeliani.

Oms, "piangiamo 6 colleghi Unrwa, la carneficina a Gaza deve cessare"

"I nostri cuori sono rivolti ai colleghi dell'Unrwa", l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi che ha perso 6 dipendenti durante l'attacco aereo israeliano di ieri a una scuola nel centro di Gaza, utilizzata come rifugio per i palestinesi sfollati. "Piangiamo la perdita di altri 6 colleghi. La carneficina a Gaza deve cessare. Cessate il fuoco", torna a chiedere su X il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, commentando il post con cui l'Unrwa comunica la perdita subita. 


6 dipendenti dell'Unrwa tra i 18 uccisi in attacco Idf ex scuola a Gaza

L'attacco aereo israeliano di ieri a una scuola nel centro di Gaza, utilizzata come rifugio per i palestinesi sfollati, ha ucciso 18 persone. Lo ha dichiarato l'agenzia di protezione civile del territorio gestito da Hamas, mentre l'Onu ha riferito che tra le vittime figurano sei suoi dipendenti. L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha affermato che gli attacchi di ieri alla struttura nei dintorni di Nueseirat hanno determinato il più alto numero di vittime tra il suo personale. "Tra le persone uccise c'era il responsabile del rifugio dell'Unrwa e altri membri del team che forniva assistenza agli sfollati", ha affermato l'agenzia delle Nazioni Unite su X. In precedenza, l'esercito israeliano aveva affermato che l'aeronautica aveva "condotto un attacco preciso contro i terroristi che operavano all'interno di un centro di comando e controllo di Hamas " nel cortile della scuola, senza fornire dettagli sull'esito o sull'identità delle persone colpite.


Guterres: "Quello che sta accadendo a Gaza è inaccettabile"

"Quello che sta accadendo a Gaza è completamente inaccettabile. Una scuola trasformata in un rifugio per 12.000 persone è stat colpita dagli attacchi di Israele. Sei dei nostri colleghi dell'Unrtwa sono fra le vittime. Queste drammatiche violazioni della legge umanitaria internazionale deve fermarsi ora". Lo afferma il direttore generale dell'Onu Antonio Guterres su X. 

Gaza, oltre 41mila uccisi da inizio guerra

Oltre 41mila persone sono state uccise nella Striscia di Gaza a seguito dell'offensiva militare lanciata nell'ottobre 2023 da Israele, secondo il bilancio provvisorio diffuso dal ministero della Salute di Gaza, che ha ampliato l'elenco con le 64 vittime delle ultime 24 ore. Il ministero, controllato da Hamas, ha registrato 41.084 morti, anche se presume che il numero reale sia più alto poiché potrebbero esserci vittime sepolte tra le macerie o in zone inaccessibili. Più di 95.000 persone sono rimaste ferite.

Hamas ribadisce disponibilità ad accordo, nessuna nuova condizione

Hamas ha ribadito la sua disponibilità ad attuare l'accordo di cessate il fuoco basato sulla proposta degli Stati Uniti e ha rifiutato qualsiasi nuova condizione su questo accordo. Durante un incontro con i mediatori del Qatar e dell'Egitto a Doha, la delegazione negoziale di Hamas ha espresso la sua "continua positività e flessibilità" nel raggiungere un accordo di cessate il fuoco per la Striscia di Gaza. E' stata sottolineata la necessità del ritiro dell'esercito israeliano dall'intero territorio della Striscia.

Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto

Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. LEGGI QUI

Gli attentati terroristici palestinesi negli anni Settanta e Ottanta in Europa e in Italia

Come conseguenza del conflitto arabo-israeliano, la seconda metà del secolo scorso ha visto un'escalation di attacchi terroristici di matrice palestinese che hanno insanguinato il Vecchio Continente. Dai dirottamenti di aerei al massacro alle Olimpiadi di Monaco, fino al doppio attentato a Fiumicino. Alcuni di questi episodi drammatici sono raccontati in Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere, nuovo podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise. IL PUNTO

M.O, piano di pace dall’ex premier israeliano Olmert e dal nipote di Arafat: cosa prevede

Illustrata durante un'intervista alla Cnn, la proposta per giungere a una pacifica convivenza tra i due Stati ruota innanzitutto intorno a una mutua cessione di territori. L'APPROFONDIMENTO

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