Idf: nord di Israele sotto tiro, 100 razzi dal Libano. Giovedì negoziati al Cairo
In serata circa 40 razzi e droni sono stati lanciati dal Libano verso la regione dell'Alta Galilea, diversi velivoli senza pilota sono penetrati sulle alture del Golan. Il ministro degli Esteri egiziano annuncia la ripresa delle trattavive. Per Hamas, le parole del presidente Usa sul loro "passo indietro" sono "fuorvianti e non rappresentano la vera posizione del movimento, che auspica di arrivare a un accordo sul cessate il fuoco". Idf: colpito centro comando di Hamas in scuola Gaza. Nove i morti
"Non ci ritireremo dall'asse di Filadelfia in nessun caso, ho informato Blinken che continueremo fino alla distruzione di Hamas", ha detto Netanyahu incontrando le famiglie degli ostaggi, cui avrebbe detto "non sono sicuro che ci sarà un accordo". Hamas smentisce Biden: le parole del presidente Usa sul "passo indietro" sono "fuorvianti e non rappresentano la vera posizione del movimento, che auspica arrivare a un accordo sul cessate il fuoco".
L'Egitto fa sapere che i negoziati si terranno giovedì e venerdì al Cairo. "La guerra finirà, spero che con i negoziati si risolva qualcosa: ho i miei dubbi, ma è l'ultimo treno", dice intanto il patriarca Pizzaballa al meeting di Rimini che si è aperto oggi.
L'Aeronautica militare israeliana ha lanciato un attacco contro "terroristi che operavano all'interno di un centro di comando e controllo di Hamas" nascosto all'interno del complesso scolastico Mustafa Khaft a Gaza City. Almeno nove palestinesi sono stati uccisi e altri cinque feriti a seguito degli attacchi dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza. Lo ha riferito Al Jazeera del Qatar.
L'esercito israeliano ha fatto saltare in aria un condominio in un campo profughi nella parte centrale della Striscia. Altre quattro persone sono morte dopo che i militari israeliani hanno aperto il fuoco su un veicolo civile a Rafah. Cinque i feriti a Khan Yunis, sempre nel sud.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
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Attacchi aerei Israele a Baalbeck in Libano
I media libanesi riportano la notizia di diversi attacchi aerei israeliani nel Libano orientale, nel distretto di Baalbek. Secondo quanto riferito, si sono udite delle esplosioni mentre i caccia israeliani sorvolavano la zona. Ieri sera le IDF avevano colpito i depositi di armi di Hezbollah nella zona di Baalbek in risposta a un mortale attacco con drone nel nord di Israele
Poliomielite a Gaza, Unicef chiede tregua per vaccinare 640 mila bambini
Dopo 25 anni il virus è tornato nella Striscia confermando quanto la situazione umanitaria sia “in caduta libera”, come afferma il segretario generale Onu Antonio Guterres. Sono state l’Oms e l’Unicef a lanciare l’appello per una pausa dal conflitto e consentire lo svolgimento di due cicli di campagne di vaccinazione. LEGGI L'ARTICOLO
Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO
Gemelli di quattro giorni e la madre uccisi da una bomba. Il padre era a registrarli
Mohamed Abuel-Qomasan era andato a ritirare il certificato di nascita del bimbo e della bimba, quando un vicino lo ha chiamato per dirgli che la sua casa, nei pressi della città di Deir al-Balah, nella parte centrale della Striscia, era stata bombardata. Nel raid sono rimasti uccisi Asser e Ayssel, la madre dei due bimbi, Arafa, che li aveva partoriti quattro giorni prima, e la nonna LEGGI L'ARTICOLO
Blinken: "Contrari a occupazione a lungo termine di Gaza"
Gli Stati Uniti rifiutano un'occupazione israeliana a lungo termine di Gaza. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken a Doha
Blinken: "Tempo per accordo su tregua sta per scadere"
Antony Blinken ha sottolineato che il tempo sta per scadere per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco a Gaza. Il segretario di Stato Usa ha parlato da Doha, tappa del suo tour in Medio Oriente per spingere verso un'intesa
Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. QUALI SONO
Media Israele: Sinwar ha ricevuto proposta ponte Usa
La proposta ponte aggiornata degli Stati Uniti, approvata dai mediatori Qatar ed Egitto e accettata ieri dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu, è stata ricevuta dal leader di Hamas Yahya Sinwar. Lo afferma la tv israeliana Channel 12, che non cita fonti. Secondo la valutazione israeliana, Sinwar manterrà l'attuale posizione pubblica di Hamas, che è quella di respingere la proposta.
Idf: il nord di Israele sotto tiro, 100 razzi dal Libano
In serata circa 40 razzi e droni sono stati lanciati dal Libano verso la regione dell'Alta Galilea, nel nord di Israele, diversi velivoli senza pilota sono penetrati sulle alture del Golan, come riferisce l'Idf. Nella giornata di oggi Hezbollah ha lanciato cento tra razzi e droni, secondo l'esercito, alcuni sono stati intercettati, mentre altri sono caduti in zone aperte. Una fonte locale ha riferito ai media che una casa a Matat è stata danneggiata da un razzo.
Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza
Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente" LEGGI L'ARTICOLO
Militari israeliani: "109 ostaggi in mano a Hamas"
Sono "109 gli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas" nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre in Israele. Lo ha confermato il portavoce delle forze israeliane (Idf), Daniel Hagari, aggiungendo che "non saremo in grado" di riportare tutti a casa con "operazioni di salvataggio".
"Comprendiamo bene l'urgenza alla luce dei crescenti timori per la loro salute e il loro stato psichico con il passare del tempo - ha detto in dichiarazioni rilanciate dal sito di notizie israeliano Ynet - Le Idf lavorano giorno e notte per ottenere ulteriori informazioni d'intelligence, per creare più opzioni operative per il salvataggio degli ostaggi ma non saremo in grado di riportare indietro tutti attraverso interventi di salvataggio". "Riportarli a casa è un nostro dovere morale, è un obiettivo della guerra", ha ripetuto dopo che nelle scorse ore i militari israeliani hanno recuperato nella Striscia di Gaza i corpi di sei persone che erano state rapite nell'attacco del 7 ottobre in Israele.
Negoziatori a media: "Netanyahu sta sabotando l'accordo"
Funzionari coinvolti nei colloqui hanno accusato il primo ministro Benyamin Netanyahu di star intenzionalmente sabotando i negoziati con la dichiarazione ai familiari dei rapiti secondo cui "Israele non abbandonerà i corridoi Filadelfia e Netzarim in nessuna circostanza". Lo riporta l'emittente pubblica israeliana Kan. "La dichiarazione è intesa a far saltare i negoziati", ha detto la fonte. "Il primo ministro sa che stiamo lavorando a soluzioni per Filadelfia e Netzarim prima del summit. Sa che ci sono progressi, e poi rilascia dichiarazioni che sono l'opposto di quello che ha concordato con i mediatori", ha aggiunto la fonte.
Leader di Hamas assassinato a Teheran, dalla Turchia al Qatar
Ismail Haniyeh è rimasto vittima di un raid sull'edificio in cui si trovava. Presidente Iran: "Faremo pentire Israele". Abu Mazen invita i palestinesi a "resistere all'occupazione israeliana". La Turchia: "Vergognoso assassinio". Mentre il Qatar avverte: "Pericolosa escalation". LE REAZIONI INTERNAZIONALI
Israele: "Oggi 115 razzi dal Libano, 40 solo stasera, lanciati anche droni"
Più di 115 razzi sono stati lanciati oggi dal Libano in direzione del nord di Israele. Lo riferisce il Times of Israel. Questa sera, hanno reso noto le forze israeliane (Idf) come riporta il giornale, una raffica di circa 40 razzi e diversi droni sono stati lanciati dal Paese dei Cedri verso il nord di Israele, dove in alcune aree sono scattate le sirene dell'allarme antiaereo. Alcuni droni sono stati intercettati, si legge, mentre altri sono caduti in aree delle Alture del Golan. Le Idf hanno anche reso noto di aver attaccato nelle scorse ore un sito di Hezbollah ad Al-Matmura, nel sud del Libano, e un'altra struttura del gruppo nell'area.
Funzionario Usa, parole di Netanyahu non sono costruttive
Un alto funzionario americano ha criticato le dichiarazioni attribuite al premier israeliano Benyamin Netanyahu sul mantenere il controllo del confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, affermando che "non sono costruttive" nel bel mezzo dei negoziati su una tregua. "Dichiarazioni massimaliste come queste non sono costruttive per raggiungere un accordo di cessate il fuoco", ha detto il funzionario che accompagna il segretario di Stato americano Antony Blinken nel suo tour in Medio Oriente e che ha chiesto l'anonimato a causa della delicatezza delle discussioni.
Israele, guerra di nervi con Teheran. Perché l'Iran non ha ancora attaccato
L’Iran ha promesso di vendicare l'uccisione del leader di Hamas Haniyeh avvenuta sul suo territorio. Da giorni l’attacco sembra imminente. Ora Teheran ha fatto filtrare la possibilità di rinunciare se si arrivasse a una tregua nella Striscia di Gaza nei negoziati. Intanto la strategia è l’attesa, in una guerra psicologica che logora gli israeliani e fa guadagnare tempo agli iraniani L'APPROFONDIMENTO
Re Giordania, regione non resterà ostaggio di Israele
Il Re di Giordania Abdullah II ha affermato che la regione "non accetterà che il suo futuro sia tenuto in ostaggio dalle politiche del governo estremista israeliano". Lo riporta l'agenzia Petra. Il Re avrebbe sottolineato gli sforzi della Giordania per alleviare le tensioni regionali. Ha anche rinnovato gli appelli alla comunità internazionale per porre fine alla guerra a Gaza, secondo Petra.
Gallant incontra truppe nel nord: "Nostro focus si sposta qui"
"Il nostro centro di gravità si sta spostando da sud a nord". Parola del ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, con un chiaro riferimento alla Striscia di Gaza e al "fronte nord", alla frontiera settentrionale di Israele, al confine con il Libano. Nel nord di Israele il ministro ha incontrato i militari della 36esima Divisione.
"Il nostro centro di gravità si sta spostando da sud a nord, siamo in una fase di cambiamento graduale, abbiamo più compiti nel sud, abbiamo gli ostaggi, dobbiamo riportarli a casa, stiamo negoziando su questo e credo che riusciremo a ottenere risultati - ha detto Gallant, secondo quanto riporta il Times of Israel - Vogliamo riportare a casa gli abitanti del nord (sfollati per le tensioni con gli Hezbollah libanesi), vogliamo farlo in sicurezza". "Se è possibile farlo con un accordo - ha aggiunto - faremo così".