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Guerra Ucraina, Zelensky: "Controlliamo 1.250 kmq e 92 località nel Kursk"

©Ansa

Il presidente ucraino ha rivendicato il controllo da parte delle sue truppe di oltre 1.250 km quadrati e 92 località nella regione russa di Kursk, dove sono entrate il 6 agosto. In un discorso davanti agli ambasciatori ucraini a Kiev, pubblicato sul suo profilo X, Zelensky ha inoltre rilanciato l'appello agli alleati a dare il via libera all'uso di armi a lunga gittata per fermare l'avanzata russa nell'est. Le forze russe hanno catturato la città di Zalisne (Artyomov in russo) nella regione ucraina di Donetsk

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivendicato il controllo da parte delle sue truppe di oltre 1.250 km quadrati e 92 località nella regione russa di Kursk, dove sono entrate il 6 agosto scorso. In un discorso davanti agli ambasciatori ucraini a Kiev, pubblicato sul suo profilo X, il leader ucraino ha inoltre rilanciato l'appello agli alleati a dare il via libera all'uso di armi a lunga gittata per fermare l'avanzata russa nell'est.

Le forze russe hanno catturato la città di Zalisne (Artyomov in russo) nella regione ucraina di Donetsk, ha reso noto il ministero della Difesa a Mosca. "Unità del gruppo centro delle forze russe hanno liberato Artyomov, uno dei principali insediamenti nel distretto di Dzerzhinsk, nella repubblica di Donetsk", ha scritto il ministero. La città è a meno di 70 chilometri da Pokrovsk, snodo strategico verso cui è diretta l'offensiva delle forze russe. I combattimenti proseguono intensi.




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Guerra Russia Ucraina, ecco come l'esercito di Kiev è avanzato nel Kursk

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Scholz, Germania resta il maggior sostenitore dell'Ucraina in Ue

"La Germania è e resta il più grande sostenitore dell'Ucraina in Europa. E noi portiamo avanti il nostro sostegno con un credito da 50 miliardi di euro che mettiamo sul tavolo con il G7". È quello che ha scritto su X Olaf Scholz, entrando personalmente nel dibattito sulla riduzione delle risorse per l'Ucraina previste nel bilancio 2025 dopo che anche il portavoce aveva respinto le critiche in mattinata assicurando il pieno impegno della Germania per Kiev anche per il futuro. "Con questo l'Ucraina può procurarsi armi in grande quantità", ha concluso. 

Russia, inchiesta di Mosca su giornalisti Rai che avevano attraversato confine

La contestazione è di aver "attraversato illegalmente il confine di Stato  della Federazione Russa e aver filmato un video nel territorio del  villaggio di Sudzha, nella regione di Kursk".  Intanto la Rai ha  "ritenuto, esclusivamente per garantire sicurezza e tutela personale, di  far rientrare, temporaneamente in Italia, Battistini e Traini''. Lo ha  confermato l'ad e presidente della Rai, Roberto Sergio. LEGGI L'ARTICOLO

Zelensky, controlliamo 1.250 kmq e 92 località nel Kursk

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Offensiva ucraina in Russia, perché Kiev ha attaccato Kursk e Belgorod: cosa sappiamo

L’avanzata  di Kiev nelle regioni russe procede da quasi due settimane, con le  forze ucraine che hanno preso decine di villaggi e conquistato centinaia  di prigionieri. La Russia, che ha richiamato le forze a Kursk e  Belgorod, fatica a respingere gli ucraini da quella che è una delle  regioni più ricche in mano a Mosca, visto che ci sono diverse industrie  metalmeccaniche, chimiche e petrolchimiche, a cui si aggiungono le  cosiddette terre rare. Ma quindi, perché l’Ucraina ha deciso di  attaccare? Se sembra difficile pensare a un tentativo di distrarre  uomini dal fronte, un vantaggio risibile a fronte della forza  preponderante di Mosca in termini numerici, è più semplice pensare a un  tentativo degli ucraini di arrivare a una situazione di pareggio con i  russi, che a loro volta detengono diversi oblast orientali del Paese, e  di risollevare il fronte interno, cercando allo stesso tempo di  screditare la figura di Putin. Da non tralasciare, infine, anche  l’impatto sull’opinione pubblica internazionale, che potrebbe essere  risollevata da questa situazione. COSA SAPPIAMO

Bloomberg: Modi scambierà messaggi tra Mosca e Kiev

Venerdì il primo ministro indiano Narendra Modi  visiterà Kiev. L'India ha accettato di trasmettere messaggi tra il  Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il leader russo, Vladimir  Putin. Lo scrive l'agenzia Bloomberg, rilanciata dalla Pravda ucraina. "Il paese dell'Asia meridionale (l'India) ha accettato di trasmettere  messaggi tra il Presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino  Volodymyr Zelensky, dicono le fonti che hanno chiesto di restare  anonime" scrive Bloomberg. Allo stesso tempo, secondo fonti vicine alla questione, Modi ha  escluso un ruolo di mediatore nel porre fine alla guerra della Russia in  Ucraina. La visita di Modi in Ucraina arriva settimane dopo la sua visita in Russia. La riluttanza di Modi a contribuire a porre fine alla guerra è in  parte spiegata dalla dipendenza dell’India dalla Russia per petrolio e  armi a basso costo.

Lavrov: dopo Kursk impossibile negoziato con Kiev

Il Presidente russo, Vladimir Putin, ha chiaramente  affermato che dopo i tentativi di invasione del territorio della regione  di Kursk non si può parlare di negoziati con Kiev. Lo ha affermato il  ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un commento al canale  televisivo “Russia-1”. "Il Presidente ha detto molto chiaramente a questo proposito che dopo  l'inizio degli attacchi alla regione di Kursk, dopo l'invasione del  territorio della regione di Kursk, non si può parlare di alcun  negoziato", ha osservato Lavrov.

Danimarca: Kiev può usare nostre armi in Russia

Commentando l'avanzata delle forze armate ucraine  nella regione di Kursk, il ministro degli Esteri danese, Lars Løkke  Rasmussen, ha affermato che l'Ucraina potrebbe utilizzare le armi  fornite dal suo Paese nella Federazione Russa. Lo ha dichiarato  all'emittente danese DR e lo scrive anche l'agenzia ucraina Ukrinform. Rasmussen ha affermato di sostenere qualsiasi utilizzo di armi danesi  fornite dall'Ucraina durante l'attuale offensiva nella regione di  confine russa, sottolineando che "non è possibile porre restrizioni al  fatto che le armi possano essere utilizzate solo sul territorio  dell'Ucraina". "Non si può dire all'Ucraina di non andare dall'altra parte e di non  interrompere la catena di fornitura di armi da parte dell'esercito  russo. Questa è un'operazione difensiva che mira a interrompere le  catene di fornitura russe alle unità militari russe nel territorio  ucraino occupato", ha affermato. Rasmussen ha inoltre aggiunto che la Danimarca sostiene fermamente  l'Ucraina nella sua lotta contro la Russia e che l'attuale pacchetto di  aiuti "sarà importante nella lotta contro l'aggressione russa". Come riportato da Ukrinform, il governo danese ha dichiarato oggi di  aver preparato un nuovo pacchetto di aiuti per l'Ucraina del valore di  783 milioni di corone danesi (115 milioni di dollari) per soddisfare le  esigenze militari di Kiev sia a breve sia a lungo termine.

Russia, Piagnerelli (Rai): lavoro continua libero da condizionamenti

"Sono cresciuto con un nonno partigiano, di quelli  veri, che oggi non avrebbero dubbi nel distinguere tra invaso e  invasore, tra chi resiste e chi occupa. Sono stato educato ai valori  della Costituzione. Mi rammarico profondamente di aver dato voce, anche  se per pochi secondi, a un soldato ucraino che solo dopo la messa in  onda del reportage ho notato indossare una patch con un simbolo  nazista". L’inviato della Rai in Ucraina, Ilario Piagnerelli, respinge  su "X" le accuse arrivate via Telegram dalla portavoce del ministero  degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. "Esiste in Italia una rete di profili pro-invasione legati a Mosca –  continua Piagnerelli - che dedica le sue risorse a screditare il lavoro  mio e degli altri inviati. Fingono sconcerto, ma hanno trovato in  quell’immagine un formidabile argomento di propaganda anti-ucraina.  Quella appena conclusa è stata la mia quindicesima trasferta in Ucraina.  In due anni e mezzo ho prodotto decine di servizi e centinaia di  dirette. Tra i servizi pubblici europei, la Rai è probabilmente quello  che sta raccontando il conflitto con maggiore assiduità. I nostri  reportage vengono spesso distribuiti in Eurovisione. Anche per questo  subiamo attacchi, come quelli, recentissimi, seguiti allo scoop mondiale  di Stefania Battistini. Il nostro lavoro – assicura - continuerà a  essere libero da condizionamenti e improntato al massimo rigore".

Bielorussia, Lukashenko: 'Non proteggerò frontiere da migranti diretti in Ue'

La Bielorussia non intende bloccare i migranti che arrivano dalle regioni di crisi del mondo diretti verso i Paesi europei, ha affermato il Presidente Aleksandr Lukahenko che ieri aveva reso noto il dispiegamento di 120mila militari alla frontiera con l'Ucraina in vista di una possibile guerra e anche anticipato una sua uscita di scena. "Mi metti il naso in casa in forma di sanzioni e poi mi chiedi che io protegga l'Unione europea da questo flusso di migranti? Non accadrà. L'obiettivo è quello di dimostrare a tutta l'Europa che i confini esterni dell'Unione europea non sono controllati per ragioni politiche". 

Filorussi: donna incinta uccisa da bombe ucraine nel Donetsk

Una donna incinta è rimasta uccisa alla fermata di un autobus e altre dieci persone sono state ferite oggi da bombardamenti ucraini nella parte della regione di Donetsk sotto controllo russo. Lo ha detto il capo dell'amministrazione filorussa della regione, Denis Pushilin. Tra i feriti ci sono due bambini, ha aggiunto Pushilin, citato dall'agenzia Tass.

Ucraina, 41 i vigili del fuoco ustionati in incendio in sito petrolifero in sud Russia

41 vigili del fuoco sono rimasti ustionati nel sud della Russia per cercare di spegnere le fiamme del deposito di petrolio e carburante di Kavkaz, nella città di Proletarsk, nella regione di Rostov, nel sud della Russia, ha reso noto il governatore della regione russa, Vasily Gobulev. L'incendio è stato provocato dall'attacco di un drone delle forze di Kiev ieri mattina. Le operazioni per spegnere l'incendio sono ancora in corso.

Ambasciatore a Kiev Formosa incontra Procuratore generale Kostin

L'ambasciatore d'Italia a Kiev, Carlo Formosa, ha incontrato il Procuratore Generale d'Ucraina, Andrii Kostin, per un importante confronto sulla cooperazione bilaterale nel campo della giustizia. Nel corso del dialogo, Formosa ha ribadito il fermo sostegno dell'Italia alle riforme intraprese dall'Ucraina, evidenziando come un sistema giudiziario solido, trasparente e accessibile rappresenti la chiave per attrarre investimenti internazionali, indispensabili per favorire la ripresa economica e assicurare la stabilità a lungo termine del Paese. L'incontro ha inoltre toccato lo sviluppo della "Formula di Pace" proposta dal Presidente Zelensky, con particolare attenzione all'importante questione della giustizia internazionale. In questo contesto, è stato riconosciuto il significativo impegno dell'Ucraina nel promuovere il pieno accertamento di responsabilità per i crimini internazionali commessi durante l’aggressione russa. L'appuntamento ha confermato la volontà di Italia e Ucraina di rafforzare ulteriormente la cooperazione in ambito giudiziario, perseguendo l'obiettivo comune di promuovere riforme istituzionali, consolidare lo stato di diritto e sostenere il percorso di ricostruzione dell'Ucraina.

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