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Medioriente, Idf: "Siamo in massima allerta". Monito ambasciate: "Via dal Libano"

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Raid israeliano su una scuola a Gaza, almeno 15 morti
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Raid israeliano su una scuola a Gaza, almeno 15 morti
00:01:38 min

l'esercito israeliano ha chiesto ai civili palestinesi di alcuni quartieri di Khan Younis di evacuare e dirigersi verso la designata "zona umanitaria". Hezbollah ha annunciato di aver lanciato decine di razzi Katyusha contro Israele in risposta agli attacchi israeliani. Gallant: "Risponderemo rapidamente". Usa e Israele si attendono un attacco dell'Iran lunedì 5 agosto. A riportarlo è Axios, che cita alcune fonti. Raid israeliano su 2 scuole a Gaza: almeno 25 morti

in evidenza

Massima allerta dell'esercito di Israele. L'attacco dell'Iran è "imminente" anche per gli Stati Uniti. Teheran respinge l'appello alla moderazione degli Stati arabi. Netanyahu riunisce i vertici militari e di intelligence: "Chiederemo un prezzo molto alto a chiunque ci aggredisca", dice. Sullo Stato ebraico razzi da Hezbollah. Anche l'Italia, come Stati Uniti e Gran Bretagna, invita circa 3mila concittadini a lasciare subito il Libano. Resteranno invece i soldati della missione Unifil. Tajani convoca una riunione dei ministri del G7 per "frenare l'escalation". Mosca invia a Teheran armi, sistemi di guerra elettronica e missili Iskander. "Basta guerra in Medio Oriente, non soffocate la pace. Attacchi e uccisioni mirate non sono la soluzione", dice il Papa all'Angelus.


Gli approfondimenti:

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Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. L'APPROFONDIMENTO

Media Israele, "Hezbollah conferma morte 2 miliziani in un raid"

Due terroristi di Hezbollah sono stati eliminati in un raid aereo israeliani compiuto oggi nel sud del Libano, secondo una conferma della stessa organizzazione sciita filoiraniana libanese, citata dal Jerusalem Post. I due miliziani uccisi, scrive il giornale, sono Ali Mustafa Amr e Mohammad Farahat, colpiti nel villaggio di Hula.

Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI L'ARTICOLO

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

G7, de-escalation in Medio Oriente, rischio conflitto allargato

I ministri degli Esteri del G7 hanno "espresso profonda preoccupazione per l'innalzarsi del livello di tensione nel Medio Oriente che minaccia di innescare un conflitto allargato nella regione". E' quanto si legge in una nota congiunta dei ministri che lanciano un "appello ancora una volta a tutte le parti in causa ad astenersi dal continuare su questa spirale distruttiva di rappresaglie violente, ad abbassare la tensione e a impegnarsi in maniera costruttiva per una de-escalation". "Nessun Paese o nazione ha da guadagnare da un'ulteriore escalation nel Medio Oriente", conclude la nota dei ministri degli esteri di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Usa con l'Alto rappresentate Ue.

Chi sono i drusi del Golan, arabi israeliani di origine siriana

Il razzo lanciato verso Majdal Shams, la cittadina druso-israeliana all'estremo confine nord di Israele, ha centrato un campo di calcio e ha provocato 12 morti, a cui si aggiungono oltre 30 feriti, alcuni in gravissime condizioni. Si tratta del più alto numero di vittime civili israeliane dal 7 ottobre scorso. DI CHI SI TRATTA

Londra, famiglie dipendenti ambasciata a Beirut evacuate da regione

Il governo britannico ha annunciato oggi che le famiglie dei dipendenti dell'ambasciata di Londra a Beirut, sono state temporaneamente fatte rientrare dalla regione. L’Ambasciata continua a svolgere il lavoro essenziale, assicurando tra l'altro i servizi ai cittadini britannici, ha poi reso noto, ribadendo l'invito ai connazionali ancora presenti "a lasciare ora il paese".

Premier Iraq a Blinken: "Prevenzione escalation legata a fine aggressione a Gaza"

Il lavoro di "prevenzione di un'escalation regionale è legato alla cessazione dell'aggressione" israeliana nella Striscia di Gaza. A dichiararlo oggi - nel corso di un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano Antony Blinken - è stato il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani. A riferirne sono i media iracheni. 

Israele, attacco con coltello a Holon: due morti

L'aggressore è stato identificato come Amar Razak Kamal Odeh, della città palestinese di Salfit, in Cisgiordania, scrive il Times of Israel. In base a una prima ricostruzione, il giovane ha agito in tre punti diversi della città percorrendo circa 500 metri prima di essere ferito a morte da un agente di polizia. LEGGI L'ARTICOLO

Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele

Nato nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato ebraico e del mondo occidentale. IL PROFILO

Ministro giordano: "Vogliamo pace, sicurezza e stabilità, fine escalation nella regione"

Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha concluso la sua visita in Iran con un appello a porre fine all'escalation di violenza e a far sì che la regione possa vivere in "pace, sicurezza e stabilità". "L'obiettivo della mia visita in Iran è consultarmi sulla grave escalation nella regione e impegnarmi in una discussione franca e chiara per superare le differenze tra i due Paesi con onestà e trasparenza", ha dichiarato Safadi in una conferenza stampa a Teheran insieme al suo omologo iraniano. "La Giordania - ha proseguito - è sempre stata attiva nel difendere la causa palestinese e i diritti del popolo palestinese. Ha condannato l'occupazione israeliana dei territori palestinesi e ha respinto tutte le misure di escalation di Israele che impediscono di raggiungere la sicurezza, la stabilità e una pace giusta", ha dichiarato.

Presidente Iran: "Omicidio di Haniyeh non rimarrà senza risposta"

"L'assassinio di Ismail Haniyeh è un grave errore sionista che non rimarrà senza risposta. È una violazione del diritto internazionale e speriamo che il mondo lo condanni". Lo ha detto Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian al ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi in visita a Teheran. Lo scrive al Jazeera. 

Netanyahu si riunisce questa sera con i vertici della sicurezza

Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu si riunirà questa sera con i capi della sicurezza del paese, mentre Israele si prepara a far fronte ad attacchi da parte dell'Iran e di Hezbollah. A riferirne è l'emittente israeliana Channel 12 precisando che durante l'incontro si discuterà anche di potenziali "azioni preventive" che Israele potrebbe intraprendere, anche in Libano.

Media, "Israele si prepara ad attacco di più giorni con missili e droni"

Israele si sta preparando a un potenziale attacco di più giorni da parte dell'Iran e di Hezbollah, a seguito dell'uccisione del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh e del comandante di Hezbollah Fuad Shukr. A dichiararlo a NbcNews è stato un funzionario israeliano, secondo il quale Israele ritiene che ondate di missili e droni possano essere lanciate per diversi giorni contro il paese. "Semplicemente cercheranno di logorarci", ha detto il funzionario, secondo quanto riferito dall'emittente.

Herzog: "Accordo su ostaggi fondamentale per nostra resilienza e unità''

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha sottolineato oggi la necessità di raggiungere rapidamente un accordo per la restituzione degli ostaggi detenuti a Gaza, affermando che un'intesa "è fondamentale per la nostra resilienza e unità". "È nostro massimo dovere agire con urgenza per riportare a casa gli ostaggi", ha affermato. "I nostri fratelli e le nostre sorelle affrontano quotidianamente pericoli mortali e noi dobbiamo adempiere al nostro obbligo di riportarli a casa - i vivi alle loro case e i caduti a una degna sepoltura in Israele".

Lavrov sente il collega egiziano, serve un cessate il fuoco

Le questioni relative ad un imminente cessate il fuoco nella zona del conflitto israelo-palestinese e l'allentamento della situazione nella regione sono state al centro di una telefonata tra i ministri degli Esteri russo Sergey Lavrov e Badr Abdelatty dell'Egitto. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo, scrive la Tass. "I ministri hanno avuto uno scambio di opinioni sulla situazione attuale in Medio Oriente, concentrandosi sulla necessità di un cessate il fuoco quanto prima nella zona del conflitto israelo-palestinese e di un generale allentamento della situazione nella regione. Le parti hanno ribadito l'impegno costante di Mosca e del Cairo a coordinare le azioni sull'intero spettro dei problemi del Medio Oriente", ha affermato la nota. I ministri hanno concordato di mantenere i contatti sulle questioni attuali dell'agenda bilaterale e internazionale, ha aggiunto il ministero, aggiungendo che l'appello è stato lanciato dalla parte egiziana.

Iran, media Usa: "Attacco a Israele previsto lunedì". Tajani: "Italiani rientrino subito"

Secondo Axios, l'intelligence americana si aspetta un'offensiva di Teheran a 360 gradi nelle prossime ore, diversa da quella annunciata ad aprile che sembrava più una dimostrazione di forza. Il nostro ministro degli Esteri invita i connazionali a lasciare il Libano e fa recapitare un messaggio all'ambasciatore iraniano a Roma chiedendo una de-escalation. LEGGI L'ARTICOLO

Amman a Teheran: "Prevenire un'escalation nella regione"

Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi in visita a Teheran da oggi pomeriggio, per discutere dell'attuale tensione nella regione mediorientale, ha avuto colloqui e consultazioni con il ministro degli Esteri ad interim iraniano Ali Bagheri. Il ministero degli Esteri giordano ha reso noto che Safadi ha portato al presidente iraniano Massoud Pezeshkian un messaggio del re Abdullah II. Il re ha chiesto che la comunità internazionale provi a prevenire l'allargamento della tensione nella regione, attraverso la calma e la stabilità.  Secondo i media locali, Bagheri e Safadi hanno discusso durante l'incontro degli ultimi sviluppi regionali e internazionali, in particolare dell'escalation della tensione tra Israele e Iran, dopo che l'Iran ha promesso di vendicare la morte del leader di Hamas, Ismail Haniyeh. 

Houthi rivendicano attacco a nave cargo in Golfo di Aden

I ribelli houthi dello Yemen hanno rivendicato domenica un attacco a una nave da carico nel Golfo di Aden, il primo attacco di questo tipo da quando Israele ha colpito il porto di Hodeida, controllato dai ribelli, il mese scorso. Il portavoce degli houthi, Yahya Saree, ha dichiarato in un comunicato: "Le unità navali e missilistiche delle forze

armate yemenite hanno condotto un'operazione militare congiunta in cui hanno preso di mira la nave Groton nel Golfo di Aden con diversi missili balistici". La nave è stata presa di mira "perché la compagnia che la possiede ha deciso di violare il divieto di ingresso nei porti della Palestina occupata", ha aggiunto. L'agenzia britannica per la sicurezza marittima UKMTO e la società di sicurezza marittima Ambrey hanno dichiarato che la Groton, battente bandiera liberiana, è stata colpita due volte da missili vicino alla costa di Aden. Il secondo colpo ha causato "danni minori", ha dichiarato in un comunicato la United Kingdom Maritime trade Operations gestita dalla marina britannica. "Tutto l'equipaggio della nave è al sicuro (non sono stati riportati feriti)". E' stato riferito che la nave è stata dirottata verso un porto vicino", ha aggiunto. Ambrey ha anche riferito di due attacchi, affermando che "uno di essi potrebbe aver causato lo scoppio di un incendio a bordo", ma che non ci sono stati feriti tra l'equipaggio della nave. Si tratta del primo attacco rivendicato dagli houthi da quando Israele ha effettuato degli attacchi su Hodeida il 20 luglio, in risposta a un attacco di droni dei ribelli yemeniti che ha ucciso una persona a Tel Aviv. Secondo il Washington Institute fro Near East Policy, da novembre gli houthi hanno attaccato almeno 88 navi commerciali. Nel tentativo di fermare gli attacchi, dal 12 gennaio le forze americane e britanniche hanno effettuato attacchi alle postazioni houthi nello Yemen. 

Netanyahu: "Circondati da 7 fronti ma colpiremo ovunque"

"L'Iran e i suoi emissari cercano di circondarci con un anello di terrore su sette fronti. La loro aggressività manifesta non conosce sazietà, ma noi siamo determinati a fronteggiarli su ogni campo lontano", ha dichiarato questa sera il premier israeliano Benyamin Netanyahu intervenendo alla commemorazione di Zeev Jabotinski sul monte Herzl. "Chiunque colpirà i nostri cittadini pagherà un prezzo molto alto: la nostra mano lunga colpisce nella Striscia di Gaza, nello Yemen, a Beirut e ovunque sia necessario", ha aggiunto.

Media: Sinwar contrario a Meshaal come successore Haniyeh

Yahya Sinwar, il capo di Hamas a Gaza, è contrario alla nomina di Khaled Meshaal come successore di Ismail Haniyeh alla guida dell'ufficio politico del gruppo armato palestinese. E' quanto riporta il canale saudita Al Hadath, sottolineando che ieri la leadership di Hamas ha tenuto una riunione in Qatar sul tema e Sinwar ha fatto arrivare il suo messaggio, sostenendo di preferire qualcuno con una relazione più forte con la leadership iraniana. Oltre a Meshaal, membro fondatore del politburo di Hamas alla guida del gruppo tra il 2004 e il 2017, l'altro favorito è Khalil al-Hayya, figura potente che era vicino ad Haniyeh, assassinato mercoledì a Teheran. 

Media: missione segreta di una delegazione americana in Iran'

Secondo il quotidiano del Kuwait Al-Jarida, una delegazione americana è recentemente volata dalla Turchia alla città di Karaj, nel nord dell'Iran, per un incontro segreto mediato dall'Oman con alti funzionari iraniani, per trasmettere un messaggio di "calma e avvertimento" a Teheran nella speranza di prevenire una guerra regionale su vasta scala. Durante l'incontro, che è durato due ore, i funzionari statunitensi avrebbero espresso il disappunto del presidente Joe Biden per la continua escalation del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. E ribadito che gli Stati Uniti non vogliono una guerra con l'Iran, ma che difenderanno Israele. Gli Usa poi hanno detto di sperare che l'Iran non "cada nella trappola" di lanciare un attacco su vasta scala che rafforzerebbe solo il potere internazionale del primo ministro Netanyahu. 

Wsj: "L'Iran respinge gli appelli arabi alla moderazione"

L'Iran ha respinto le richieste di moderazione dei diplomatici arabi in previsione di un attacco a Israele: lo hanno riferito al Wall Street Journal fonti a conoscenza dei colloqui. Teheran, secondo le stesse fonti, ha affermato che non gli importa se la sua risposta all'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh la scorsa settimana a Teheran, che attribuisce a Israele, porterà ad una guerra.

L'esercito di Israele: "Siamo in altissima allerta"

"Non c'è alcun cambiamento nelle indicazioni di sicurezza alla popolazione per il momento. Parallelamente, siamo in altissima allerta". Lo ha detto in conferenza stampa il portavoce delle forze di difesa israeliane Daniel Hagari.

Timori per attacco Iran, capo Centcom domani in Israele

Il generale Michael Erik Kurilla, a capo del Comando Centrale Usa (Centcom), arriverà in Israele domani per completare i preparativi con le forze armate israeliane per difendersi da un previsto attacco iraniano. Lo ha riferito il sito Walla, citando un funzionario israeliano. Dalla Casa Bianca il vice consigliere per la Sicurezza nazionale Jon Finer ha sottolineato che lo spostamento di una portaerei in Medio Oriente è dovuto puramente a motivi difensivi e che l'obiettivo generale è quello di "abbassare la temperatura" nella regione. Quanto all'invito ai connazionali a lasciare il Libano, questo fa parte della preparazione per qualsiasi scenario e non una previsione.

Gallant: "Risponderemo rapidamente agli attacchi"

Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha affermato che Israele è "fortemente preparato" e pronto a rispondere rapidamente" in vista di un attacco iraniano e di Hezbollah. "Siamo preparatissimi in difesa, a terra e in aria, e siamo pronti a muoverci rapidamente per attaccare o rispondere. Esigeremo un prezzo dal nemico, come abbiamo fatto negli ultimi giorni. Se oserà attaccarci, pagherà un prezzo elevato", ha dichiarato durante una visita alla Divisione tecnologica terrestre dell'Idf.

Stasera riunione Netanyahu con vertici sicurezza

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu terrà una riunione con i vertici della sicurezza presso il quartier generale dell'Idf a Kirya, Tel Aviv, alle 20.30 (le 19.30 in Italia). L'incontro arriva mentre si attende la "dura risposta" minacciata dall'Iran dopo l'uccisione di due leader di Hamas ed Hezbollah, Ismail Haniyeh e Fouad Shukr.

Israele: "Bunker a Gerusalemme per i leader in caso di guerra"

Lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interna israeliana, ha predisposto un bunker sotterraneo a Gerusalemme per ospitare i leader del Paese anche per un lungo periodo in caso di guerra con l'Iran. Lo riferiscono i media israeliani, tra cui Walla e Times of Israel.
Il bunker, secondo le stesse fonti, è stato dotato di capacità di comando e controllo ed è collegato al quartier generale del ministero della Difesa a Tel Aviv.

Fidan vola al Cairo, situazione Gaza in primo piano (2)

La cooperazione tra Turchia ed Egitto è sempre più capillare ed è destinata a rafforzarsi nei prossimi mesi, soprattutto per quanto riguarda la questione palestinese. I due Paesi hanno riallacciato le relazioni circa due anni fa, dopo una rottura durata 10 anni e coincisa con l'ascesa al potere di al-Sisi in Egitto. "La nostra collaborazione è di estrema utilità per i nostri Paesi e per tutta la regione. L'occupazione illegale di Territori palestinesi da parte di Israele ha portato instabilità a tutta la regione. L'unica soluzione è la nascita di uno Stato palestinese. Se non accadrà, continuerà la tensione, anche con l'Iran e nel Mar Rosso", ha affermato Fidan in partenza per il Cairo. "Gli ultimi avvenimenti hanno deviato l'attenzione dalle tragiche condizioni dei civili a Gaza. Le parti devono dialogare, urge trovare soluzioni", ha ribadito il capo della diplomazia di Ankara.

Fidan vola al Cairo, situazione Gaza in primo piano

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan è volato nella capitale egiziana il Cairo per una visita ufficiale in cui si parlera' della situazione a Gaza e della sempre piu' difficile strada per un cessate il fuoco. Fidan si trova in Egitto su invito del collega egiziano Badr Abdelatty, che ha chiesto un incontro al capo della diplomazia di Ankara in seguito alla morte del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Dopo la storica visita del presidente Recep Tayyip Erdogan dello scorso febbraio, ora tocca a Fidan un faccia a faccia con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, mentre domani visiterà il valico di Rafah e il porto di El Arish, principali punti di approdo per gli aiuti umanitari destinati a Gaza.

Idf: colpiti centri Hamas in 2 scuole. Media: 25 morti

L'esercito israeliano ha riferito di aver colpito due scuole di Gaza City nelle quali si celavano centri di comando di Hamas dai quali si dirigevano attacchi contro i soldati. Secondo media palestinesi, almeno 25 persone sono state uccise negli attacchi dell'Idf.

Tajani convoca riunione ministri G7: "Frenare l'escalation"

E' appena iniziata una riunione in video conferenza dei ministri degli Esteri del G7. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è il coordinatore del gruppo e ha invitato i colleghi al confronto in un momento delicatissimo per la crisi militare in Medio Oriente. Secondo fonti informate, il titolare della Farnesina chiederà un aggiornamento a tutti i colleghi, in particolare al segretario di Stato Usa Anthony Blinken. L'idea è quella di concordare un'azione politica e diplomatica che in extremis possa evitare uno scontro militare più generalizzato in tutta la regione.

Media: "Sinwar rifiuta Mashaal come successore di Haniyeh"

Il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar ha fatto sapere di non essere d'accordo sul nome di Khaled Mashaal come successore del capo politico Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran perchè preferirebbe qualcuno con un rapporto più stretto con la leadership iraniana. Lo riferisce il canale di informazione saudita Alhadath mentre sono in corso le consultazioni all'interno di Hamas per scegliere il successore di Haniyeh.

Re Abdallah a Macron, più sforzi per evitare escalation

Il re Abdallah di Giordania ha parlato al telefono con il presidente francese Emmanuel Macron e ha discusso con lui dei "pericolosi sviluppi nella regione". Lo ha riferito l'agenzia di stampa Petra, secondo la quale il monarca hashemita ha chiesto "un aumento degli sforzi internazionali per un cessate il fuoco completo, per impedire l'espansione del conflitto nella regione". 

Anche la Spagna raccomanda a connazionali di lasciare il Libano

Anche la Spagna, dopo che lo hanno già fatto diversi Paesi, ha esortato i suoi connazionali a lasciare il Libano mentre si attende l'attacco iraniano contro Israele in rappresaglia all'uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh. "Agli spagnoli che si trovano in Libano, soprattutto se il loro soggiorno è temporaneo, si raccomanda di lasciare il Paese utilizzando i mezzi commerciali esistenti", fa sapere il ministero degli Esteri, sottolineando "il contesto generale di instabilità".

Fonti Usa: "Netanyahu ingrato, Biden conscio bugie, sostegno sempre più difficile"

"Biden si è reso conto che Netanyahu gli stava mentendo sugli ostaggi" e "diventa sempre più difficile per noi continuare a sostenere Israele nel tempo". Parla così un funzionario dell'Amministrazione Usa citato dal giornale israeliano Haaretz, sottolineando come siano stati difficili e tesi gli ultimi due colloqui tra il presidente americano e il premier israeliano, con l'accusa a quest'ultimo, che una decina di giorni fa era alla Casa Bianca, di essere ingrato con gli Stati Uniti che dal 7 ottobre non hanno mancato di assicurare aiuti a Israele. "Non lo dice ancora pubblicamente, ma nell'incontro gli ha detto precisamente 'basta prendermi in giro'", ha raccontato il funzionario sulla scia di quanto riportato nelle scorse ore anche da Channel 12, sottolineando come gli Usa si preparino ad aiutare Israele in caso di risposta dell'Iran e di Hezbollah all'uccisione mercoledì scorso a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e il giorno precedente di un comandante di Hezbollah a Beirut.

Hamas, consultazioni per nominare successore Haniyeh

 Hamas ha fatto sapere di aver avviato le consultazioni per nominare un nuovo leader politico dopo l'uccisione di Ismail Haniyeh a Teheran mercoledì. Il processo vede coinvolti l'ufficio politico e il Consiglio della Shura che comprende funzionari eletti tra i membri del gruppo palestinese e divisi in quattro sezioni (Gaza, Cisgiordania, diaspora e prigionieri nelle carceri israeliane). Secondo gli esperti, due sono i favoriti a succedere d Haniyeh: Khaled Mashaal, membro fondatore del politburo di Hamas che ha guidato il gruppo tra il 2004 e il 2017, e Khalil al-Hayya, figura potente all'interno dell'organizzazione che era vicina al leader assassinato.

Media: "Drone Usa abbattuto sopra lo Yemen"

L'emittente vicina agli Hezbollah Al-Mayadeen afferma che un drone americano MQ-9 Reaper è stato abbattuto poco fa sopra lo Yemen, ma senza indicare fonti. Il drone sarebbe stato intercettato sopra il governatorato di Saada, area controllata dal gruppo filo-Iran Houthi.

Netanyahu: "Pronto a fare molta strada per rilascio ostaggi"

Il premier israeliano Benyamin Nethanyahu nella riunione di governo odierna ha affrontato il tema delle trattative con Hamas per la liberazione degli ostaggi israeliani e la tregua a Gaza. "Sono pronto a fare molta, molta strada per liberare tutti i nostri ostaggi, mantenendo al contempo la sicurezza di Israele", ha detto. E ha smentito le recenti indiscrezioni secondo cui avrebbe aggiunto richieste all'attuale piano di sul tavolo, con l'intento di ostacolare i negoziati.

Netanyahu ammonisce asse del male iraniano dall'attaccare

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu durante la riunione di governo odierna ha messo in guardia l"'asse del male iraniano" dall'attaccare Israele, promettendo: "Risponderemo e chiederemo un prezzo elevato per qualsiasi atto di aggressione contro di noi, da qualsiasi fronte".

Netanyahu smentisce di ostacolare colloqui per ostaggi

Il capo del governo israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito di avere ostacolato i negoziati per il rilascio degli ostaggi che si trovano ancora a Gaza con richieste di condizioni eccessive. "Non abbiamo aggiunto una sola richiesta - ha detto - e' Hamas che ha chiesto l'introduzione di decine di cambiamenti", ha detto Netanyahu all'inizio della riunione settimanale del gabinetto di guerra. Il premier si è detto "pronto a fare una lunga, lunga strada per liberare tutti i nostri ostaggi, pur mantenendo la sicurezza di Israele".

Pasdaran, la risposta a Israele sarà nuova e sorprendente

La risposta dell'Iran all'assassinio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, sarà nuova e sorprendente. E' il monito di Hossein Taeb, alto funzionario del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie islamiche iraniane, ed ex capo degli 007 degli stessi Pasdaran. "Lo scenario di vendetta di Teheran è imprevedibile e i sionisti non ne hanno idea", ha aggiunto. "L'egemonia degli Stati Uniti giungerà al termine, con l'imminente annientamento di Israele", ha sottolineato Taeb, secondo l'Irna. Diversi Paesi e organismi internazionali hanno chiesto all'Iran di evitare l'escalation della tensione, dopo che Teheran ha giurato di vendicare l'uccisione di Haniyeh. Inoltre Mehr ha citato alcuni media regionali secondo cui gli Usa hanno inviato messaggi a Teheran, tramite il Cairo, avvertendo di non prendere di mira funzionari israeliani nei Paesi della regione o i siti e i civili in Israele, sia direttamente dal territorio iraniano che tramite gli alleati nella regione. 

Hamas, a Holon atto eroico

Un atto "eroico". Hamas definisce così l'attacco di stamani a Holon, in cui sono rimasti uccisi due israeliani. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera. Per Hamas si è trattato di una "risposta naturale" ai "crimini" di Israele contro i palestinesi.

Media: "Decine di vittime palestinesi a Gaza in attacchi Israele"

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce di decine di vittime palestinesi durante la notte e la mattina in seguito ad alcuni attacchi aerei e con l'artiglieria nella Striscia di Gaza, nel 303mo giorno di guerra. Cinque civili sono stati uccisi e oltre 16 sono rimasti feriti quando i droni israeliani hanno preso di mira le tende che ospitavano gli sfollati vicino all'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, riporta Wafa. L'attacco ha anche causato un grande incendio nelle tende, dice l'agenzia di stampa, aggiungendo che altre tre persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite in un attacco aereo contro il campo profughi di Deir al-Balah, a ovest della città. Nella Striscia di Gaza settentrionale inoltre otto persone, tra cui bambini, sono state uccise e altre ferite quando gli attacchi aerei israeliani hanno colpito un'abitazione a nord-ovest del campo profughi di Jabalia. 

Capo Parlamento Iran, 'risposta schiacciante, lezione storica a Israele e Usa'

"Risposta schiacciante" e "lezione storica". Il capo del Parlamento di Teheran, Mohammad Baqer Qalibaf, parla così con minacce a Israele e Stati Uniti in relazione all'uccisione, mercoledì scorso a Teheran, del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. "La risposta schiacciante e intelligence della Repubblica Islamica lascerà un sapore dolce in bocca al popolo e alle forze della resistenza, così come a chi nel mondo cerca la libertà, e farà sì che questo regime, in particolare il suo sostenitore, ovvero gli Stati Uniti, si pentano delle proprie azioni", ha detto Qalibaf in dichiarazioni riportate dall'iraniana Press Tv. La "risposta" iraniana, ha minacciato, porterà Israele e Stati Uniti a "cambiare il loro sistema di calcolo in modo da non ripetere l'errore, deleterio per la loro stessa sicurezza e per la pace nella regione". E, ha incalzato, "le nostre potenti forze militari" daranno "una lezione storica al nemico e al loro subdolo sostenitore, gli Stati Uniti".

Netanyahu, chiederemo prezzo molto alto a chi ci aggredisce

"Risponderemo e chiederemo un prezzo molto alto per qualsiasi atto di aggressione contro di noi, da qualsiasi arena". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu all'apertura della riunione di governo.

Media: "Attacco israeliano a centrale elettrica in Libano"

I media libanesi riferiscono di un attacco aereo israeliano su una centrale elettrica presso un sito di fornitura idrica nella città di Taybeh, nel Libano meridionale. Il sito di Al Akhbar ha postato su X la foto delle fiamme nella centrale elettrica. Per il momento le forze di difesa israeliane non hanno commentato la notizia. 

Media: "Decine di vittime palestinesi a Gaza in attacchi Israele"

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce di decine di vittime palestinesi durante la notte e la mattina in seguito ad alcuni attacchi aerei e con l'artiglieria nella Striscia di Gaza, nel 303mo giorno di guerra. Cinque civili sono stati uccisi e oltre 16 sono rimasti feriti quando i droni israeliani hanno preso di mira le tende che ospitavano gli sfollati vicino all'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, riporta Wafa. L'attacco ha anche causato un grande incendio nelle tende, dice l'agenzia di stampa, aggiungendo che altre tre persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite in un attacco aereo contro il campo profughi di Deir al-Balah, a ovest della città. Nella Striscia di Gaza settentrionale inoltre otto persone, tra cui bambini, sono state uccise e altre ferite quando gli attacchi aerei israeliani hanno colpito un'abitazione a nord-ovest del campo profughi di Jabalia. 

Idf, raid nella notte a Gaza, ucciso miliziano di Hamas

L'esercito israeliano ha reso noto che in un attacco notturno a Deir al-Balah, nel centro della Striscia, è stato ucciso un operativo di Hamas: "Durante il raid ci sono state esplosioni secondarie per la presenza di armi nella zona". Secondo l'esercito, negli ultimi giorni sono stati effettuati a Gaza più di 50  attacchi che hanno preso di mira cellule di uomini armati, edifici utilizzati da gruppi terroristici, posti di osservazione e altre infrastrutture. I combattimenti continuano anche a Rafah, nel sud di Gaza, e nel corridoio Netsarim al centro della Striscia. A Rafah, l'Idf afferma che le truppe hanno ucciso diversi uomini armati e distrutto siti utilizzati da gruppi terroristici. 

Media, agenti russi in Yemen per assistere Houthi in attacchi a navi

Agenti dell'intelligence militare russa sarebbero stati dispiegati nello Yemen per 'assistere' gli Houthi negli attacchi contro le navi che transitano nel Mar Rosso. Lo rivela il sito Middle East Eye, che cita fonti dei servizi americani, secondo cui ufficiali del Gru starebbero operando nel Paese "da alcuni mesi". Le rivelazioni del Mee arrivano mentre la Cnn ha fatto sapere che Mosca ha bloccato nelle settimane scorse l'invio di missili e altro equipaggiamento militare ai ribelli sciiti yemeniti dopo le pressioni di Stati Uniti e Arabia Saudita. In particolare, le fonti citate dall'emittente americana sottolineavano il monito ai russi di Riad, impegnata per anni nella guerra contro gli Houthi filoiraniani fino alla tregua raggiunta nel 2022, perché non fornissero armi ai militanti yemeniti.

Ministro Esteri giordano oggi a Teheran

Continua lo sforzo internazionale per limitare i danni di una rappresaglia dell'Iran dopo l'uccisione del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh nella capitale della Repubblica Islamica proprio nel giorno in cui si celebrava l'insediamento del nuovo presidente Masoud Pezeshkian. Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi sarà oggi a Teheran dove incontrerà la sua controparte iraniana in un contesto di crescenti tensioni regionali: lo riferisce l'agenzia di stampa iraniana Isna, secondo la quale il capo della diplomazia di Amman ha già chiamato Ali Bagheri, ministro degli Esteri ad interim dell'Iran, due volte nelle ultime 48 ore per discutere delle tensioni regionali in seguito all'assassinio di Haniyeh.

Ministro Iran: "Da Israele pericolose avventure nella regione"

"La determinazione dell'Iran è seria nel ritenere il regime israeliano responsabile dei suoi crimini". Lo afferma il ministro degli Esteri iraniano in carica, Ali Bagheri. "La situazione nella regione dell'Asia occidentale è molto delicata a causa dei continui crimini e delle pericolose avventure della banda criminale che governa a Tel Aviv", scrive su X. Bagheri ha quindi invitato i Paesi musulmani della regione ad adottare una posizione decisa contro gli attacchi israeliani. 

Media: "Problemi Gps in Israele, aumentano timori attacco"

Problemi con il Gps vengono segnalati in Israele. Il sito di notizie israeliano Ynet riporta che app di navigazione Gps indicano oggi nel centro di Israele che gli utenti si trovano nella capitale libanese Beirut, un malfunzionamento analogo a quanto accadde ad aprile nell'attacco iraniano con droni e missili contro Israele. I 'problemi' odierni, evidenzia il sito, aumentano i timori di un possibile attacco della Repubblica Islamica contro Israele dopo l'uccisione a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh.

Media, Usa e Israele si aspettano attacco Iran domani

Stati Uniti e Israele si aspettano per domani l'attacco dell'Iran e delle milizie sue alleate nella regione, in rappresaglia all'uccisione del comandante di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut martedì e del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, il giorno dopo a Teheran. Lo riferisce il sito americano Axios. Ieri nella regione è arrivato il capo del comando centrale americano (Centcom), il generale Michael Kurilla, per coordinare la risposta degli alleati in difesa di Israele in caso di attacco.

Da Hezbollah 30 razzi contro Israele, no vittime

Una trentina di razzi sono stati lanciati nella notte da Hezbollah, che ha rivendicato l'attacco, contro la Galilea, nel nord di Israele, senza fare vittime. Lo hanno riferito fonti delle Forze di difesa israeliane, secondo cui la maggior parte dei razzi sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome, a parte uno caduto sulla comunità di Beit Hillel e alcuni in zone aperte. In risposta i caccia israeliani hanno colpito il lanciarazzi usato nell'attacco, partito da Marjayoun, nel sud del Libano, oltre ad altre infrastrutture degli Hezbollah.

Parigi ai connazionali, via dal Libano il prima possibile

Anche il governo francese, dopo quello americano e britannico, ha chiesto ai connazionali di "lasciare il Libano il prima possibile" a causa del rischio di escalation militare in Medio Oriente. Lo riferisce una nota del ministero degli Esteri. "In un contesto di sicurezza molto instabile, richiamiamo ancora una volta l'attenzione dei cittadini francesi, in particolare di quelli di passaggio, sul fatto che i voli commerciali diretti e con scali in Francia sono ancora disponibili, e li invitiamo a prendere subito accordi per lasciare il Libano il prima possibile", si legge nella nota. 

Israele, 30 razzi dal Libano, colpito lanciatore Hezbollah

L'Aeronautica militare israeliana "ha colpito il lanciatore di Hezbollah" nel sud del Libano da cui sono partiti nella notte "circa 30 razzi" che hanno attraversato il confine, "la maggior parte dei quali è stata intercettata": lo ha reso noto l'esercito (Idf) su Telegram. Inoltre, sono state colpite altre infrastrutture terroristiche nell'area di Marjaayoun, sempre nel sud del Libano, e sono stati sparati colpi di artiglieria per "rimuovere minacce" nella zona di Odaisseh. 

Israele: attacco con coltello a Holon, uccisa una donna

Una donna di 70 anni è morta e altre tre persone sono rimaste ferite dopo essere stati aggrediti da un giovane palestinese armato di coltello a Holon, città a sud di Tel Aviv in quello che la polizia definisce "un attacco terroristico". Lo riferiscono i media israeliani. Secondo le prime informazioni, l'aggressore è stato ucciso da un agente. La polizia sta setacciando la zona alla ricerca di possibili altri sospettati coinvolti nell'attacco. I tre feriti, di cui due in gravi condizioni, sono tre uomini rispettivamente di 70, 68 e 26 anni. 

Bombe israeliane su campo sfollati Al Aqsa, almeno 5 morti

Almeno cinque palestinesi sono morti nelle prime ore di oggi in un bombardamento israeliano contro le tende per sfollati che circondano l'ospedale dei Martiri di Al Aqsa a Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese, Wafa. I feriti nell'attacco sono 18, ha fatto sapere il governo di Hamas della Striscia; alcuni sono in gravi condizioni e tutti sono curati nello stesso ospedale. "Condanniamo fermamente la perpetrazione di questo massacro", ha affermato il governo che punta il dito contro "l'occupazione israeliana e l'amministrazione statunitense". I droni israeliani hanno bombardato le tende delle centinaia di sfollati che si rifugiavano intorno all'ospedale, secondo Wafa, provocando anche un massiccio incendio nel campo profughi. Nei video girati dagli stessi sfollati si vedono le tende ridotte al loro scheletro tra le fiamme, mentre diverse persone cercano di salvare i corpi delle vittime dell'incendio e altre cercano di evitare che si diffonda.

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita  Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e  militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele  accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato  contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli  Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione  Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

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