Medioriente, Idf: "Siamo in massima allerta". Monito ambasciate: "Via dal Libano"

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l'esercito israeliano ha chiesto ai civili palestinesi di alcuni quartieri di Khan Younis di evacuare e dirigersi verso la designata "zona umanitaria". Hezbollah ha annunciato di aver lanciato decine di razzi Katyusha contro Israele in risposta agli attacchi israeliani. Gallant: "Risponderemo rapidamente". Usa e Israele si attendono un attacco dell'Iran lunedì 5 agosto. A riportarlo è Axios, che cita alcune fonti. Raid israeliano su 2 scuole a Gaza: almeno 25 morti

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Massima allerta dell'esercito di Israele. L'attacco dell'Iran è "imminente" anche per gli Stati Uniti. Teheran respinge l'appello alla moderazione degli Stati arabi. Netanyahu riunisce i vertici militari e di intelligence: "Chiederemo un prezzo molto alto a chiunque ci aggredisca", dice. Sullo Stato ebraico razzi da Hezbollah. Anche l'Italia, come Stati Uniti e Gran Bretagna, invita circa 3mila concittadini a lasciare subito il Libano. Resteranno invece i soldati della missione Unifil. Tajani convoca una riunione dei ministri del G7 per "frenare l'escalation". Mosca invia a Teheran armi, sistemi di guerra elettronica e missili Iskander. "Basta guerra in Medio Oriente, non soffocate la pace. Attacchi e uccisioni mirate non sono la soluzione", dice il Papa all'Angelus.


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Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. L'APPROFONDIMENTO

Media Israele, "Hezbollah conferma morte 2 miliziani in un raid"

Due terroristi di Hezbollah sono stati eliminati in un raid aereo israeliani compiuto oggi nel sud del Libano, secondo una conferma della stessa organizzazione sciita filoiraniana libanese, citata dal Jerusalem Post. I due miliziani uccisi, scrive il giornale, sono Ali Mustafa Amr e Mohammad Farahat, colpiti nel villaggio di Hula.

Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI L'ARTICOLO

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

G7, de-escalation in Medio Oriente, rischio conflitto allargato

I ministri degli Esteri del G7 hanno "espresso profonda preoccupazione per l'innalzarsi del livello di tensione nel Medio Oriente che minaccia di innescare un conflitto allargato nella regione". E' quanto si legge in una nota congiunta dei ministri che lanciano un "appello ancora una volta a tutte le parti in causa ad astenersi dal continuare su questa spirale distruttiva di rappresaglie violente, ad abbassare la tensione e a impegnarsi in maniera costruttiva per una de-escalation". "Nessun Paese o nazione ha da guadagnare da un'ulteriore escalation nel Medio Oriente", conclude la nota dei ministri degli esteri di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Usa con l'Alto rappresentate Ue.

Chi sono i drusi del Golan, arabi israeliani di origine siriana

Il razzo lanciato verso Majdal Shams, la cittadina druso-israeliana all'estremo confine nord di Israele, ha centrato un campo di calcio e ha provocato 12 morti, a cui si aggiungono oltre 30 feriti, alcuni in gravissime condizioni. Si tratta del più alto numero di vittime civili israeliane dal 7 ottobre scorso. DI CHI SI TRATTA

Londra, famiglie dipendenti ambasciata a Beirut evacuate da regione

Il governo britannico ha annunciato oggi che le famiglie dei dipendenti dell'ambasciata di Londra a Beirut, sono state temporaneamente fatte rientrare dalla regione. L’Ambasciata continua a svolgere il lavoro essenziale, assicurando tra l'altro i servizi ai cittadini britannici, ha poi reso noto, ribadendo l'invito ai connazionali ancora presenti "a lasciare ora il paese".

Premier Iraq a Blinken: "Prevenzione escalation legata a fine aggressione a Gaza"

Il lavoro di "prevenzione di un'escalation regionale è legato alla cessazione dell'aggressione" israeliana nella Striscia di Gaza. A dichiararlo oggi - nel corso di un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano Antony Blinken - è stato il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani. A riferirne sono i media iracheni. 

Israele, attacco con coltello a Holon: due morti

L'aggressore è stato identificato come Amar Razak Kamal Odeh, della città palestinese di Salfit, in Cisgiordania, scrive il Times of Israel. In base a una prima ricostruzione, il giovane ha agito in tre punti diversi della città percorrendo circa 500 metri prima di essere ferito a morte da un agente di polizia. LEGGI L'ARTICOLO

Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele

Nato nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato ebraico e del mondo occidentale. IL PROFILO

Ministro giordano: "Vogliamo pace, sicurezza e stabilità, fine escalation nella regione"

Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha concluso la sua visita in Iran con un appello a porre fine all'escalation di violenza e a far sì che la regione possa vivere in "pace, sicurezza e stabilità". "L'obiettivo della mia visita in Iran è consultarmi sulla grave escalation nella regione e impegnarmi in una discussione franca e chiara per superare le differenze tra i due Paesi con onestà e trasparenza", ha dichiarato Safadi in una conferenza stampa a Teheran insieme al suo omologo iraniano. "La Giordania - ha proseguito - è sempre stata attiva nel difendere la causa palestinese e i diritti del popolo palestinese. Ha condannato l'occupazione israeliana dei territori palestinesi e ha respinto tutte le misure di escalation di Israele che impediscono di raggiungere la sicurezza, la stabilità e una pace giusta", ha dichiarato.

Presidente Iran: "Omicidio di Haniyeh non rimarrà senza risposta"

"L'assassinio di Ismail Haniyeh è un grave errore sionista che non rimarrà senza risposta. È una violazione del diritto internazionale e speriamo che il mondo lo condanni". Lo ha detto Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian al ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi in visita a Teheran. Lo scrive al Jazeera. 

Netanyahu si riunisce questa sera con i vertici della sicurezza

Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu si riunirà questa sera con i capi della sicurezza del paese, mentre Israele si prepara a far fronte ad attacchi da parte dell'Iran e di Hezbollah. A riferirne è l'emittente israeliana Channel 12 precisando che durante l'incontro si discuterà anche di potenziali "azioni preventive" che Israele potrebbe intraprendere, anche in Libano.

Media, "Israele si prepara ad attacco di più giorni con missili e droni"

Israele si sta preparando a un potenziale attacco di più giorni da parte dell'Iran e di Hezbollah, a seguito dell'uccisione del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh e del comandante di Hezbollah Fuad Shukr. A dichiararlo a NbcNews è stato un funzionario israeliano, secondo il quale Israele ritiene che ondate di missili e droni possano essere lanciate per diversi giorni contro il paese. "Semplicemente cercheranno di logorarci", ha detto il funzionario, secondo quanto riferito dall'emittente.

Herzog: "Accordo su ostaggi fondamentale per nostra resilienza e unità''

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha sottolineato oggi la necessità di raggiungere rapidamente un accordo per la restituzione degli ostaggi detenuti a Gaza, affermando che un'intesa "è fondamentale per la nostra resilienza e unità". "È nostro massimo dovere agire con urgenza per riportare a casa gli ostaggi", ha affermato. "I nostri fratelli e le nostre sorelle affrontano quotidianamente pericoli mortali e noi dobbiamo adempiere al nostro obbligo di riportarli a casa - i vivi alle loro case e i caduti a una degna sepoltura in Israele".

Lavrov sente il collega egiziano, serve un cessate il fuoco

Le questioni relative ad un imminente cessate il fuoco nella zona del conflitto israelo-palestinese e l'allentamento della situazione nella regione sono state al centro di una telefonata tra i ministri degli Esteri russo Sergey Lavrov e Badr Abdelatty dell'Egitto. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo, scrive la Tass. "I ministri hanno avuto uno scambio di opinioni sulla situazione attuale in Medio Oriente, concentrandosi sulla necessità di un cessate il fuoco quanto prima nella zona del conflitto israelo-palestinese e di un generale allentamento della situazione nella regione. Le parti hanno ribadito l'impegno costante di Mosca e del Cairo a coordinare le azioni sull'intero spettro dei problemi del Medio Oriente", ha affermato la nota. I ministri hanno concordato di mantenere i contatti sulle questioni attuali dell'agenda bilaterale e internazionale, ha aggiunto il ministero, aggiungendo che l'appello è stato lanciato dalla parte egiziana.

Iran, media Usa: "Attacco a Israele previsto lunedì". Tajani: "Italiani rientrino subito"

Secondo Axios, l'intelligence americana si aspetta un'offensiva di Teheran a 360 gradi nelle prossime ore, diversa da quella annunciata ad aprile che sembrava più una dimostrazione di forza. Il nostro ministro degli Esteri invita i connazionali a lasciare il Libano e fa recapitare un messaggio all'ambasciatore iraniano a Roma chiedendo una de-escalation. LEGGI L'ARTICOLO

Amman a Teheran: "Prevenire un'escalation nella regione"

Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi in visita a Teheran da oggi pomeriggio, per discutere dell'attuale tensione nella regione mediorientale, ha avuto colloqui e consultazioni con il ministro degli Esteri ad interim iraniano Ali Bagheri. Il ministero degli Esteri giordano ha reso noto che Safadi ha portato al presidente iraniano Massoud Pezeshkian un messaggio del re Abdullah II. Il re ha chiesto che la comunità internazionale provi a prevenire l'allargamento della tensione nella regione, attraverso la calma e la stabilità.  Secondo i media locali, Bagheri e Safadi hanno discusso durante l'incontro degli ultimi sviluppi regionali e internazionali, in particolare dell'escalation della tensione tra Israele e Iran, dopo che l'Iran ha promesso di vendicare la morte del leader di Hamas, Ismail Haniyeh. 

Houthi rivendicano attacco a nave cargo in Golfo di Aden

I ribelli houthi dello Yemen hanno rivendicato domenica un attacco a una nave da carico nel Golfo di Aden, il primo attacco di questo tipo da quando Israele ha colpito il porto di Hodeida, controllato dai ribelli, il mese scorso. Il portavoce degli houthi, Yahya Saree, ha dichiarato in un comunicato: "Le unità navali e missilistiche delle forze

armate yemenite hanno condotto un'operazione militare congiunta in cui hanno preso di mira la nave Groton nel Golfo di Aden con diversi missili balistici". La nave è stata presa di mira "perché la compagnia che la possiede ha deciso di violare il divieto di ingresso nei porti della Palestina occupata", ha aggiunto. L'agenzia britannica per la sicurezza marittima UKMTO e la società di sicurezza marittima Ambrey hanno dichiarato che la Groton, battente bandiera liberiana, è stata colpita due volte da missili vicino alla costa di Aden. Il secondo colpo ha causato "danni minori", ha dichiarato in un comunicato la United Kingdom Maritime trade Operations gestita dalla marina britannica. "Tutto l'equipaggio della nave è al sicuro (non sono stati riportati feriti)". E' stato riferito che la nave è stata dirottata verso un porto vicino", ha aggiunto. Ambrey ha anche riferito di due attacchi, affermando che "uno di essi potrebbe aver causato lo scoppio di un incendio a bordo", ma che non ci sono stati feriti tra l'equipaggio della nave. Si tratta del primo attacco rivendicato dagli houthi da quando Israele ha effettuato degli attacchi su Hodeida il 20 luglio, in risposta a un attacco di droni dei ribelli yemeniti che ha ucciso una persona a Tel Aviv. Secondo il Washington Institute fro Near East Policy, da novembre gli houthi hanno attaccato almeno 88 navi commerciali. Nel tentativo di fermare gli attacchi, dal 12 gennaio le forze americane e britanniche hanno effettuato attacchi alle postazioni houthi nello Yemen. 

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