Israele-Hamas, domenica vertice a Roma tra Cia e funzionari Mossad, Qatar ed Egitto

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Secondo media internazionali, il premier israeliano Netanyahu ha confermato l'invio di una squadra negoziale "probabilmente all'inizio della settimana". La vicepresidente Usa Kamala Harris ha espresso "seria preoccupazione" per le sofferenze nella Striscia. Israele: "Le sue parole mettono a rischio gli sforzi per un cessate il fuoco". L'Idf: "Uccisi più di 500 terroristi in Libano negli ultimi nove mesi". Incontrando Netanyahu a Mar-a-Lago, Trump ha definito le dichiarazioni di Harris "irrispettose di Israele"

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Erdogan attacca gli Usa per avere accolto Netanyahu

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha criticato gli Stati Uniti per avere accolto il premier israeliano, Benjamin Netantahu, il quale ha tenuto un discorso al Congresso di Washington. "Il mondo intero ha visto come un assassino genocida è stato applaudito dal Congresso americano", ha detto il leader turco durante una conferenza a Istanbul. "Pensate a quelli che hanno ucciso quasi 40mila tra donne, anziani e bambini. Il Congresso li applaude", ha detto Erdogan, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. "Coloro che danno lezioni al mondo su democrazia e diritti umani non si fanno scrupoli a dare grande stima all'Hitler dei nostri tempi", ha aggiunto il presidente turco. 

Harris incontra Netanyahu: “Stop alla guerra”. VIDEO

Gb ritira la contestazione al mandato d'arresto per Netanyahu e Gallant

La Gran Bretagna ha annunciato che non contesterà più i mandati d'arresto contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant emessi lo scorso maggio dalla Corte penale internazionale. Lo ha reso noto un portavoce del nuovo governo laburista britannico. 

Secondo documenti resi noti lo scorso giugno, il precedente governo guidato dal conservatore Rishi Sunak aveva presentato, in qualità di stato membro della Corte, la richiesta di specificare se la "Corte possa esercitare la sua giurisdizione su cittadini israeliani, considerato la Palestina non può esercitare la sua giurisdizione sui cittadini israeliani sulla base degli accordi di Oslo". 

Israele non è Paese membro della Corte, ma i procuratori a maggio spiegarono che le incriminazioni erano possibili perché relative a fatti compiuti a Gaza che appartiene all'Autorità Nazionale Palestinese che è invece è membro della Corte.  Ora un portavoce del governo del premier laburista Keir Starmer ha "confermato che non continuerà a sostenere la richiesta, in linea con la nostra posizione assunta da tempo che questa è una questione che spetta alla Corte decidere". 

Idf: "Uccisi più di 500 terroristi in Libano"

Il capo del Comando Settentrionale delle Idf ha reso noto che l'esercito israeliano ha ucciso più di 500 terroristi in Libano negli ultimi nove mesi di scontri. "Abbiamo già eliminato più di 500 terroristi in Libano, la maggior parte dei quali provenienti da Hezbollah, e abbiamo distrutto migliaia di infrastrutture", ha riferito il Maggiore Generale Ori Gordin alle truppe della Brigata Golani nel nord di Israele.

"Le nostre spalle sono i residenti, le nostre spalle sono i cittadini e i nostri volti e le nostre armi sono puntate verso il nemico. Quando arriverà il momento e lanceremo un attacco, sarà un attacco decisivo", ha aggiunto.

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Il Wfp costretto a ridurre le razioni alimentari a Gaza

Il Programma Alimentare Mondiale (Wfp) afferma di essere stato costretto a ridurre le razioni alimentari a Gaza “per garantire una più ampia copertura alle persone appena sfollate”. In un post su X, il Wfp aggiunge che le forniture sono scarse nella zona centrale e meridionale di Gaza, in quanto praticamente non arrivano provviste. 

Un gruppo di esperti delle Nazioni Unite ha attribuito a Israele la responsabilità dell'inizio della carestia a Gaza, accusandolo di aver portato avanti una "campagna di carestia mirata", in gran parte impedendo la consegna degli aiuti, nonché attraverso i suoi incessanti bombardamenti sulla Striscia di Gaza.

Katz: "Il sabotaggio delle ferrovie in Francia opera dell'asse del male dell'Iran"

Il sabotaggio alle linee ferroviarie dell'Alta Velocità in Francia "è stata programmata ed eseguita sotto l'influenza dell'asse del male dell'Iran e dell'islam radicale". Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ricordando di "aver avvisato questa settimana la sua controparte francese Stephan Sejourne in base a informazione di Israele che l'Iran stava programmando attacchi terroristici contro la delegazione israeliana e tutti i partecipanti alle Olimpiadi. Devono essere assunte crescenti misure preventive per sventare i loro attacchi". "Il mondo libero deve fermare l'Iran ora, prima che sia troppo tardi".

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Israele proroga il blocco di Al Jazeera nel Paese

Il Tribunale distrettuale di Tel Aviv ha approvato la richiesta dello Stato di prorogare le disposizioni temporanee che consentono al governo di interrompere le trasmissioni dei media stranieri qualora si ritenga che possano danneggiare la sicurezza nazionale, disposizioni emesse in seguito ai reportage di Al Jazeera da Israele. Il giudice Hagai Brenner ha scritto nella sua sentenza che, secondo i funzionari della sicurezza, il contenuto delle trasmissioni di Al Jazeera rappresenta una minaccia credibile, aggiungendo che al tribunale sono stati presentati contenuti che mostrano come le trasmissioni della rete erano tra i moventi di diversi attacchi terroristici passati. E che il 7 ottobre era andato in onda l'appello di Muhammad Deif (capo del braccio armato di Hamas di cui ancora non si conosce la sorte dopo l'attacco israeliano a Mawasi il 13 luglio) agli arabi israeliani a unirsi all'attacco terroristico di Hamas contro Israele

Londra non pone obiezioni a mandato d'arresto per Netanyah e leader di Hamas

Il  governo laburista britannico di Keir Starmer non intende porre obiezioni formali di fronte alla Corte Penale Internazionale contro i mandati di arresto spiccati mesi fa nei confronti del premier israeliano, Benyamin Netanyahu, e del ministro della Difesa, Yoav Gallant, oltre che dei leader di Hamas, accusati di crimini di guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha detto oggi un portavoce di Downing Street, confermando indiscrezioni del New York Times. L'ipotesi di porre obiezioni era stata evocata - ma non ufficializzata - dal precedente governo conservatore di Rishi Sunak. L'intenzione attribuita al gabinetto Starmer era stata accolta ancor prima della sua ufficializzazione dalla reazione stizzita del governo d'Israele, che per bocca d'un funzionario s'era detto "profondamente deluso da una decisione fondamentalmente sbagliata" già sulla base delle anticipazioni del Nyt.    Una portavoce di Downing Street, interpellata dai giornalisti durante il briefing di giornata a number 10, ha peraltro sottolineato come la mancata presentazione di obiezioni non significhi un avallo delle motivazione dei mandati d'arresto in questione. Ma solo il rispetto di "decisioni indipendenti" della Corte Internazionale (Cpi), massimo organismo giudiziario internazionale nato da un trattato a cui il Regno Unito ha a suo tempo aderito. "Noi crediamo fermamente nello stato di diritto e nella separazione dei poteri", ha rimarcato.  I mandati recano del resto la firma del procuratore capo della Cpi, Karim Khan, avvocato ed esperto di diritto internazionale britannico di chiara fama, il quale in passato ha già ricoperto incarichi di giudice nel tribunale sui crimini nella ex Jugoslavia e che ha un fratello ex deputato conservatore alla Camera dei Comuni di Westminster

Borrell: "Da diversi partner dell'Asean forte condanna su Gaza"

Diversi membri dell'Asean hanno espresso forte condanna per quanto sta accadendo a Gaza. Come ho ripetuto più volte: un orrore non ne giustifica un altro. L'Unione europea è il principale sostenitore dell'Autorità nazionale palestinese". Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, a margine della conferenza post-ministeriale Ue-Asean a Laos. 

Guterres (Onu): "A Gaza è catastrofe totale"

La situazione umanitaria a Gaza è "una catastrofe totale": è quanto ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, secondo cui il paese è vittima di "una campagna militare che ha visto il più alto livello di uccisioni e distruzioni che io possa ricordare in qualsiasi campagna militare da quando sono diventato Segretario Generale, in qualsiasi parte del mondo". Inoltre, ha sottolineato," il livello degli aiuti umanitari è totalmente sproporzionato rispetto ai bisogni", in una "situazione di totale anarchia", dove "l'ordine pubblico è completamente scomparso", con convogli saccheggiati, che ostacolano la distribuzione degli aiuti. Il capo delle Nazioni Unite ha infine dichiarato che l'appello umanitario è stato finanziato solo per il 36

'Netanyahu: "Nessun ritardo, in 2 giorni nuova offerta ad Hamas"

"Non sto ritardando l'accordo, entro due giorni verrà fatta una nuova offerta da Israele a Hamas", ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu alle famiglie dei rapiti che erano presenti giovedì sera all'incontro con il presidente Usa Joe Biden. Lo riferisce la tv Channel 12.   Biden e Netanyahu hanno incontrato i rappresentanti delle famiglie rapite con cittadinanza americana, invitati alla Casa Bianca dal presidente Usa. "Biden ci ha dato la speranza che qualcosa accadrà nei prossimi giorni. Dopo quello che abbiamo sentito siamo più ottimisti di quanto lo siamo stati dall'ultimo accordo. Abbiamo ricevuto una promessa da Biden e Netanyahu che capiscono l'urgenza di questo momento per concludere l'accordo. Hamas capisce che la palla è nel suo campo e che la pressione internazionale è tale che grazie ad essa non hanno più nessun posto dove scappare", hanno dichiarato i familiari dei rapiti alla tv israeliana.

Unesco inserisce Monastero Palestina in lista siti in pericolo

Il comitato per il Patrimonio Mondiale dell'Unesco, riunito in questi giorni a New Delhi, ha inserito il monastero di Sant'Ilarione in Palestina nella lista del patrimonio mondiale in pericolo. Situate sulle dune costiere del comune di Nuseirat, le rovine del monastero di Sant'Ilarione rappresentano uno dei primi siti monastici del Medio Oriente, risalente al IV secolo. Fondato da Ilarione di Gaza,  fondatore del monachesimo cristiano in Palestina, il monastero ha accolto eremiti solitari e si è poi trasformato nella prima comunità monastica in Terra Santa, gettando le basi per la diffusione delle pratiche monastiche nella regione. Il monastero occupava una posizione strategica al crocevia delle principali vie commerciali e di comunicazione tra l'Asia e l'Africa. Questa posizione privilegiata facilitò il suo ruolo di centro di interscambio religioso, culturale ed economico, favorendo la fioritura dei centri monastici nel deserto durante il periodo bizantino. Il sito è composto dai resti della chiesa, dell' atrio e delle celle monastiche. Un mosaico copre la tomba di Ilarione che qui fu seppellito.


Media: 'Israele vuole modificare piano di tregua, Hamas rifiuta'

Fonti egiziane, palestinesi e occidentali hanno riferito che Israele sta cercando di modificare il piano di tregua a Gaza e per la liberazione degli ostaggi, un cambiamento che Hamas non avrebbe accettato. Lo riferisce Haaretz citando media internazionali. Secondo Israele, quando inizierà il cessate il fuoco i palestinesi sfollati dovranno essere sottoposti a controlli al loro ritorno nel nord di Gaza, modificando così l'accordo che avrebbe dovuto consentire ai civili fuggiti a sud di tornare liberamente a casa. I negoziatori israeliani "vogliono un meccanismo di controllo per la popolazione civile che ritorna nel nord della Striscia, poichè temono che gli abitanti di Gaza "potrebbero sostenere" i terroristi di Hamas che rimangono trincerati lì, ha affermato un funzionario occidentale. Secondo fonti palestinesi ed egiziane, Hamas ha respinto la nuova richiesta israeliana. Un altro punto dolente, hanno riferito fonti egiziane, riguarda la richiesta di Israele di mantenere il controllo del confine di Gaza con l'Egitto, che il Cairo ha liquidato come estranea al quadro di un accordo.

Netanyahu contesta sanzioni contro coloni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha contestato le sanzioni che l'amministrazione Biden ha imposto negli ultimi mesi ai coloni israeliani coinvolti nelle violenze contro i palestinesi in Cisgiordania. Lo riferiscono, citati da Jerusalem Post, due alti funzionari israeliani e americani, secondo i quali le critiche di Netanyahu sono emerse durante i colloqui fra il premier dello Stato ebraico e il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan.

Usa attaccano piattaforma droni Houthi in Yemen

- L'esercito degli Stati Uniti ha affermato di aver distrutto una piattaforma per il lancio di droni in una zona dello Yemen controllata dai ribelli Houthi, nell'ambito dei bombardamenti contro il Paese in risposta agli attacchi del gruppo contro le navi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.Lo indica il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) in un breve comunicato pubblicato sul suo account sul social network X. "È stato accertato che questa piattaforma rappresentava una minaccia imminente per gli Stati Uniti, le forze della coalizione e le navi mercantili nella regione", ha affermato, prima di sottolineare che "queste azioni sono state effettuate per proteggere la libertà di navigazione e garantire che le acque internazionali siano più sicure". Gli Houthi, che controllano le zone più popolate dello Yemen, hanno lanciato attacchi contro il territorio israeliano e contro navi a cui attribuiscono qualche tipo di rapporto con lo Stato ebraico, in seguito all'offensiva scatenata contro Gaza dopo gli attacchi compiuti il ​​7 ottobre dal Movimento di resistenza islamica (Hamas).


L'Iran respinge le voci su un'intesa militare con l'Armenia

L'ambasciatore iraniano a Erevan, Mehdi Sobhani, ha categoricamente negato rapporti pubblicati dai media riguardo ad un presunto accordo militare tra l'Iran e l'Armenia del valore di 500 milioni di dollari, nel contesto delle tensioni con l'Azerbaigian. Come riferisce Mehr, il diplomatico iraniano ha dichiarato che la pubblicazione di questa notizia ha come unico scopo "influenzare lo sviluppo di relazioni amichevoli tra l'Iran e altri Paesi nella regione", dopo che il portale dei dissidenti iraniani, 'Iran International', aveva pubblicato un articolo secondo cui nei mesi scorsi è stata firmata segretamente un'intesa da 500 milioni di dollari con cui l'Iran si impegna a fornire all'Armenia droni di modello Shahed 136, Shahed 129, Shahed 197 e Mohajer e sistemi missilistici di difesa come Khordad 3, Majid, Khordad 15 e Arman. Ieri, il ministero della Difesa di Erevan aveva negato che fosse stato firmato un accordo di questo tipo.

Hezbollah risponde ad attacchi israeliani nel sud del Libano

Gli Hezbollah libanesi, alleati di Hamas e dell'Iran, hanno rivendicato stamani una serie di azioni contro postazioni militari israeliane in Alta Galilea, a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi e in risposta ad attacchi militari israeliani nel sud del Libano. Hezbollah ha dichiarato di aver preso di mira "un movimento di soldati nemici israeliani a Hadab Yaroun", di fronte a Yaroun, nel settore centrale della linea di demarcazione. Poco prima, Hezbollah ha comunicato che i loro combattenti "hanno colpito il sistema tecnico del sito israeliano di Ramia", situato di fronte alla località di Ramiye", nello stesso settore centrale, "con un missile teleguidato". Nella notte, gli Hezbollah avevano annunciato che "unità della difesa aerea hanno lanciato missili antiaerei contro aerei nemici nello spazio aereo libanese nel sud, costringendoli a ritirarsi". Nella prima serata di ieri, colpi di artiglieria israeliana avevano colpito i dintorni del villaggio libanese di Aita al Shaab con diversi proiettili e con almeno due razzi. Nelle stesse ore, riferiscono i media libanesi, jet militari israeliani avevano sorvolato i cieli di Sidone, porto libanese 40 km a sud di Beirut, mentre dei droni avevano lanciato dei palloni incendiari a est di Tiro, 90 km a sud della capitale. Le fiamme sono state domate nella notte dai vigili del fuoco libanesi.

Hezbollah: 'Colpite attrezzature dell'esercito israeliano'

Hezbollah ha colpito un sito dell'esercito israeliano vicino al villaggio libanese con un missile guidato vicino a Ramyah, al confine con Israele. Lo ha reso noto il gruppo armato libanese su Telegram, precisando che il missile ha colpito direttamente attrezzature dell'Idf, distruggendole.

L'Iran critica il bando ad un centro islamico in Germania

L'Iran ha nuovamente contestato la Germania dopo la messa al bando del "Centro islamico di Amburgo", un'associazione di fede musulmana proprietaria di una moschea nella città tedesca, da mesi al centro di un'indagine sul suo presunto sostegno al movimento libanese filo-iraniano Hezbollah. "L'azione è un regalo agli estremisti, ai violenti e alle correnti che sostengono il terrorismo", ha affermato il ministro degli Esteri ad interim iraniano, Ali Bagheri, sottolineando che il governo tedesco è ora responsabile delle conseguenze di questa decisione. "La Repubblica islamica dell'Iran, assieme alla Ummah (comunità) islamica e gli iraniani all'estero, sostengono la promozione del pensiero islamico iraniano e della civiltà, come anche dei diritti dei musulmani e degli iraniani in tutte le parti del mondo, Germania inclusa", ha detto Bagheri, come riferisce Irna, definendo la decisione della Germania una violazione della libertà di espressione, di pensiero e di religione. Teheran aveva già protestato contro la messa al bando dell'associazione convocando l'ambasciatore tedesco in Iran nei giorni scorsi.

Idf: 'Oltre 100 terroristi uccisi a Khan Younis da inizio nuova operazione'

Più di 100 terroristi sono stati uccisi dalle truppe della 98a Divisione dell'esercito israeliano durante una nuova operazione a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Lo ha reso noto l'Idf. L'offensiva a Khan Younis è stata lanciata lunedì, dopo che l'esercito ha dichiarato di aver identificato terroristi di Hamas che si stavano riorganizzando tre mesi dopo che l'Idf si è ritirato dalla città. L'offensiva mirava anche a recuperare i corpi di cinque ostaggi uccisi.

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