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Attacco su Majdal Shams, 12 vittime. Israele: sono ragazzi e bambini. Hezbollah nega

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Medio Oriente, a Mar-a-lago l'incontro tra Netanyahu e Trump
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Medio Oriente, a Mar-a-lago l'incontro tra Netanyahu e Trump
00:01:22 min

Netanyahu convoca il gabinetto di sicurezza e dice: Hezbollah pagherà. Ma la milizia libanese nega responsabilità dell'azione su alture del Golan. Negoziatori israeliani trasmettono agli Usa proposta "aggiornata" per accordo su cessate il fuoco a Gaza e rilascio ostaggi. Il ministero Sanità di Hamas riferisce che decine di persone sono rimaste ferite nell'attacco aereo israeliano con tre missili contro un ospedale a Deir al Balah

in evidenza

Dopo l'attacco dal Libano sul nord di Israele che ha provocato la morte di ragazzi e bambini, il ministro della difesa Yoav Gallant ha riunito i vertici militari tra cui il capo di stato maggiore Herzi Halevi e i responsabili del fronte nord. Hezbollah, in un primo momento indicato come autore dell'azione, nega la responsabilità. Negoziatori israeliani hanno trasmesso agli Usa la proposta "aggiornata" per un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito il sito Walla secondo cui nella proposta sono contenute le condizioni sollevate dal premier Benyamin Netanyahu. Tra queste, il meccanismo di controllo per impedire il passaggio dal sud al nord di Gaza di miliziani. Domani a Roma è atteso un vertice tra la delegazione israeliana, guidata dal capo del Mossad David Barnea, il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar, Mohammed Al-Thani, e il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamal.

Almeno 30 persone sono morte, tra cui donne e bambini, e decine sono rimaste ferite in seguito a un attacco aereo israeliano con tre missili contro un ospedale da campo installato all'interno della scuola Khadija a Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha denunciato il governo di Gaza, controllato da Hamas. Intanto l'esercito israeliano ha chiesto ai residenti delle zone sud di Khan Yunis di evacuare "temporaneamente" verso la zona umanitaria di Mawasi sulla costa. Lo ha fatto sapere il portavoce militare motivando la richiesta "con la significativa attività terroristica" nell'area e "il lancio di razzi verso Israele dalla zona sud di Khan Yunis". 



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Idf, salgono a 12 i morti nell'attacco a Majdal Shams

Il bilancio delle vittime dell'attacco sulla città di Majdal Shams, sulle alture del Golan, è salito a 12. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, citato dal Times of Israel. Secondo il portavoce, il razzo che ha colpito il campo da calcio è stato identificato come "un razzo Falaq-1 fabbricato in Iran, con una testata di oltre 50 chilogrammi di esplosivo". "I risultati forensi sulla scena indicano questo razzo. Viene utilizzato solo dal gruppo terroristico Hezbollah", ha affermato Hagari.

Ostaggi liberati da Israele, cosa è successo: dal blitz alle proteste di Turchia e Iran

La liberazione delle quattro persone nelle mani di Hamas ha lasciato una lunga scia di polemiche. Ankara e Teheran denunciano il "barbaro massacro di 210 palestinesi" nell'operazione sul campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia, che ha preceduto il salvataggio. E anche nello Stato ebraico sono scattate manifestazioni per chiedere a Netanyahu accordi per portare a casa altri ostaggi. COSA È SUCCESSO

Borrell: "Bagno di sangue in Golan, inchiesta indipendente"

L'Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha condannato il "bagno di sangue" dell'attacco che ha provocato almeno 11 morti sulle Alture del Golan, in Israele, sul quale esorta un'inchiesta internazionale indipendente. "Immagini scioccanti dal campo da calcio nella città drusa di Majdal Shams. Condanno fermamente questo bagno di sangue. Abbiamo bisogno di un'indagine internazionale indipendente su questo inaccettabile episodio. Esortiamo tutte le parti a esercitare la massima moderazione ed evitare un'ulteriore escalation", ha affermato Borrell in un post su X.

Netanyahu al Congresso Usa non evoca alcun piano per il dopo a Gaza

Stretto tra una inedita campagna elettorale americana e le pressioni internazionali al suo governo, il premier israeliano attira critiche sia negli Stati Uniti sia in Israele. L'ANALISI

Netanyahu, il discorso al Congresso Usa: "Dobbiamo stare uniti, vinceremo"

"L'America e Israele devono darsi la mano. Quando ci uniamo noi vinciamo e loro perdono", ha detto il premier israeliano prima di attaccare i manifestanti in protesta fuori dal Campidoglio definendoli "utili idioti dell'Iran". Poi ha aggiunto: "La mia visione per Gaza dopo la guerra è una Gaza smilitarizzata e senza radicalismi". COME È ANDATA

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

Casa Bianca condanna attacco Majdal Shams, "ferreo sostegno a Israele"

La Casa Bianca condanna l'"orribile" attacco missilistico Majdal Shams, sulle Alture del Golan, costato la vita a undici bambini e ragazzi. "Il nostro sostegno alla sicurezza di Israele è ferreo e incrollabile contro tutti i gruppi terroristici sostenuti dall'Iran, compresi gli Hezbollah libanesi”, afferma un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca in un comunicato.

Fonte Israele a media, risponderemo ma non vogliamo guerra

Una fonte della sicurezza israeliana citata da Sky News Arabic e rilanciata dal Times of Israel ha affermato che Israele risponderà con forza all'attacco su Majdal Shams, "ma non abbiamo intenzione di scatenare una guerra".

Gabinetto sicurezza Israele su Libano domani nel pomeriggio

Il Gabinetto di sicurezza, convocato dal premier israeliano Benyamin Netanyahu, si riunirà domani alle 16 (le 15 in Italia). La riunione - secondo i media - si terrà subito dopo il rientro di Netanyahu dagli Usa che il premier ha anticipato.

Olimpiadi 2024, l'allerta per i possibili attacchi agli atleti israeliani

L'avvertimento in una lettera del ministro degli Esteri Katz: "Complotto sostenuto dall'Iran contro la nostra delegazione". La capitale francese si blinda per la cerimonia d'apertura: mobilitati 45mila agenti di polizia, 18mila soldati, 2mila agenti di sicurezza privata, mille agenti di polizia più polizia di 40 Paesi diversi COSA È SUCCESSO

Netanyahu: 'Hezbollah pagherà prezzo mai così alto' per attacco Majdal Shams

"Hezbollah pagherà un prezzo più alto di quanto abbia mai pagato" per l'attacco a Majdal Shams, villaggio druso situato sulle Alture del Golan, dove sono rimasti uccisi 11 bambini e ragazzi. E' quello che ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo quanto riferito dal suo ufficio, in una telefonata fatta allo sceicco Mwafak Tarif, leader spirituale della comunità drusa in Israele, assicurando che ci sarà una risposta all'attacco

Netanyahu alla comunità drusa, profondo shock per attacco

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato con il leader spirituale della comunità drusa, lo sceicco Muafak Tarif esprimendo profondo shock per l'omicidio di bambini e ragazzi innocenti da parte di Hezbollah. Il premier ha chiesto di trasmettere, a nome dell'intera nazione di Israele, le condoglianze inviate dal profondo del cuore alle famiglie delle persone assassinate e all'intera comunità drusa. Lo riferisce l'ufficio del primo ministro

Vertici difesa hanno presentato a Gallant opzioni militari

I vertici militari hanno presentato al ministro della difesa Yoav Gallant "opzioni per un'azione contro gli Hezbollah". Le proposte sono state evanazate durante la riunione tra Gallant e il capo di stato maggiore dell'esercito e il comandante del fronte del nord dopo l'attacco dei miliziani sciiti a Majdal Shams. Lo ha fatto sapere il suo ufficio secondo cui Gallant "ha stabilito le linee di condotta e ha impartito istruzioni di conseguenza all'apparato di difesa", senza fornire ulteriori dettagli

Israele, sono 11 le vittime nel villaggio druso-israeliano

E' salito  a 11 il numero delle vittime provocate del razzo lanciato nel pomeriggio dal Libano sulla cittadina druso-israeliana di Majdal Shams nel nord di Israele, come rende noto Magen David Adom, il pronto intervento israeliano

Netanyahu convoca gabinetto sicurezza subito a suo rientro

Il premier Benyamin Netanyahu ha convocato il gabinetto di sicurezza israeliano immediatamente al suo rientro dagli Usa che ha anticipato. Lo fa sapere l'ufficio del premier

Il Libano condanna gli attacchi sulle alture del Golan

Il Libano ha condannato gli attacchi contro i civili che hanno provocato almeno dieci morti sulle alture del Golan, in Israele.

Herzog: Mondo non può stare in silenzio davanti attacchi Nasrallah

"Il mondo non può continuare a sedere in silenzio di fronte agli attacchi terroristici di Nasrallah, che arrivano per conto dell'impero del male in Iran. Lo Stato di Israele difenderà con fermezza i suoi cittadini e la sua sovranità". Lo scrive in un post su X il presidente israeliano Isaac Herzog, che definisce "straziante il terribile e scioccante disastro avvenuto nel villaggio druso di Majdal Shams, non ci sono parole che possano confortare le famiglie delle giovani vittime che hanno perso la vita senza alcuna colpa".

"Hezbollah, armato e finanziato dall’Iran, non fa distinzione tra bambino o adulto, soldato o civile, ebreo o musulmano, druso o cristiano - denuncia Herzog - Oggi i terroristi di Hezbollah hanno brutalmente attaccato e ucciso bambini, il cui unico crimine era andare a giocare a calcio. Non sono tornati".


Fonti Israele: ci sarà svolta drammatica in guerra a nord

"Gli eventi al nord porteranno ad una drammatica svolta nei combattimenti nell'area". Lo ha detto una fonte israeliana della delegazione del premier Benyamin Netanyahu negli Usa, citata dalla tv Canale 12. Secondo un'altra fonte riferita dalla tv Kan "il disastro di Majdal Shams potrebbe dare un cambio di direzione alla guerra".

Fonti Israele, ci sarà 'risposta dura' ad attacco Hezbollah

Israele promette "una risposta dura" all'attacco attribuito a Hezbollah contro il villaggio druso di Majdal Shams, sulle Alture del Golan, dove sono rimaste uccise dieci persone e una trentina ferite. Lo ha detto una fonte della sicurezza israeliana citata da Kan, secondo cui quanto avvenuto lì "potrebbe rappresentare un cambio di direzione nella guerra". "Questo è un incidente su cui non sorvoleremo. Ci sarà una risposta severa", ha aggiunto.

Netanyahu accelera i tempi per il rientro Israele

Il premier Benyamin Netanyahu sta accelerando i tempi per rientrare "il più rapidamente possibile" in Israele dagli Usa dopo la notizia dell'attacco a Majdal Shams. Lo ha reso noto l'ufficio del premier stesso.

Pronto Soccorso, salito a 10 bilancio morti a Majdal Shams

E' salito a 10 il bilancio dei morti causati dal lancio del razzo dal Libano sulla cittadina druso-israeliana di Majdal Shams nel nord del Paese. Lo ha detto, citato dai media, il capo del Pronto soccorso israeliano Eli Bin secondo cui tra i feriti almeno 6 sono in gravi condizioni.

Hezbollah nega la responsabilità dell’attacco nel Golan occupato da Israele

Hezbollah nega di essere dietro gli attacchi che hanno ucciso nove persone a Majdal Shams, sulle alture del Golan, annesse da Israele.

Gallant riunisce vertici militari dopo attacco da Libano

Dopo l'attacco dal Libano sul nord di Israele che ha provocato 9 morti, tra cui anche bambini, il ministro della difesa Yoav Gallant sta tenendo una riunione di sicurezza con i vertici militari tra cui il capo di stato maggiore Herzi Halevi e i responsabili del fronte nord.

Israele, 11 feriti da razzi Hezbollah su alture Golan

Medici e polizia israeliani hanno dichiarato che una raffica di razzi lanciati dal Libano ha colpito sabato diverse aree delle alture del Golan annesse, ferendo almeno 11 persone, tra cui bambini. Il servizio medico di emergenza Magen David Adom ha dichiarato di aver curato 11 persone, tra cui nove di età compresa tra i 10 e i 20 anni, in condizioni critiche, citando i rapporti preliminari. La polizia e l'esercito hanno confermato che i razzi hanno colpito diversi siti nel territorio.

Media: “11 feriti da razzo dal Libano a Israele, anche bimbi”

Sono 11 le persone ferite, di cui 5 in modo grave, da un razzo lanciato dagli Hezbollah verso la cittadina druso- israeliana di Majdal Shams al confine con il Libano. Secondo il sito Ynet ci "sono bambini" colpiti che giocavano in un parco vicino al campo di calcio dove è caduto il razzo. Nelle ultime ore sono stati circa 40 i razzi lanciati dal Libano: nella prima tornata, sono stati 30 mentre nella seconda altri 10. Molti dei quali sono stati intercettati e altri caduti in aree aperte.

Premier irlandese a Israele: “Violenza brutale e inconcepibile”

"Violenza brutale e inconcepibile”. È l'accusa mossa contro Israele dal primo ministro irlandese, Simon Harris, dopo che il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato l'uccisione di 30 persone in un attacco israeliano contro una scuola. "Quest'ultimo attacco contro una scuola da parte dell'esercito israeliano è un'ulteriore dimostrazione di violenza brutale e inconcepibile", ha dichiarato Harris in un comunicato. "Prendere di mira un'area popolata da famiglie sfollate è disumano e spregevole", ha aggiunto. Israele ha riferito di aver attaccato "terroristi" presenti nel complesso scolastico. Harris ha detto che "Israele continua a fare un uso sproporzionato della forza e si sta impegnando in una guerra che sta provocando un livello inaccettabile di morti e feriti tra i civili, soprattutto tra i bambini". Il leader irlandese ha ribadito la richiesta di un cessate il fuoco immediato, insieme al rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas e al "libero accesso degli aiuti" a Gaza. "Lo spargimento di sangue e la sofferenza devono finire", ha insistito Harris, la cui critica arriva due mesi dopo che l'Irlanda ha riconosciuto uno Stato di Palestina insieme a Spagna e Norvegia. Questa mossa ha inasprito i legami già tesi con Israele.

Israele: “Sirene di allarme al nord al confine con il Libano”

Le sirene di allarme stanno risonando in gran parte del nord di Israele al confine con il Libano. In pochi minuti, ha fatto sapere il portavoce militare, sono scattate per 3 volte, l'ultima in particolare nel kibbutz di Gonen, costringendo la gente nei rifugi.

Media: “Israele ha consegnato proposta su tregua e ostaggi”

Negoziatori israeliani hanno trasmesso agli Usa la proposta "aggiornata" per un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito il sito Walla secondo cui nella proposta sono contenute le condizioni sollevate dal premier Benyamin Netanyahu. Tra queste, il meccanismo di controllo per impedire il passaggio dal sud al nord di Gaza di miliziani. Domani a Roma è atteso un vertice tra la delegazione israeliana, guidata dal capo del Mossad David Barnea, il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar, Mohammed Al-Thani, e il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamal. L'inoltro della proposta entro due giorni era stato annunciato da Netanyahu dopo la riunione con il presidente Joe Biden alla Casa Bianca. Netanyahu incontrando le famiglie degli ostaggi, sempre a Washington, aveva detto che "non avrebbe ritardato l'intesa" e che sarebbe stata presentata la proposta ad Hamas entro quel lasso di tempo. Tra le nuove condizioni su cui il premier ha più insistito c'è anche quella della permanenza del controllo israeliano del 'Corridoio Filadelfia', la striscia di terra tra Gaza e l'Egitto, per impedire il contrabbando di armi di Hamas come avvenuto nei passati anni.

Sanità palestinese: “Un morto in un raid d'Israele vicino Nablus”

Il ministero della sanità palestinese ha annunciato che una persona è stata uccisa, e altri 9 feriti, in un raid israeliano con un drone nel campo profughi di Balata, vicino Nablus in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia Wafa che ha identificato la persona uccisa in Louay Muhammad Masha (17 anni). Secondo fonti della sicurezza israeliana l'attacco sui "militanti a Nablus è stato condotto in risposta ai colpi d'arma da fuoco esplosi contro un soldato questa mattina ad un check point della zona".

Hamas: Occidente costringa Israele a mettere fine ai massacri

"L'occupazione continua a commettere massacri contro i civili senza alcuna deterrenza e con la copertura criminale fornita dall'amministrazione americana. Invitiamo la comunità internazionale e le Nazioni Unite a rompere la politica del silenzio e ad adottare misure per costringere l'occupazione a porre fine ai suoi crimini": lo afferma Hamas in una dichiarazione con cui condanna l'attacco aereo israeliano che, secondo quanto riferito, ha ucciso oggi decine di persone dopo aver colpito una scuola utilizzata dagli sfollati a Deir Al-Balah, nella zona centrale di Gaza. Lo riporta il Guardian. L'agenzia di protezione civile di Gaza ha affermato che la scuola ospitava circa 4.000 sfollati che vi avevano trovato rifugio. 

Mo: Brigate Qassam, "uccisi soldati israeliani a Gaza City"

Le Brigate Qassam, l'ala armata di Hamas, affermano di aver ucciso soldati israeliani nella città di Gaza. Secondo la milizia, i suoi combattenti si sono scontrati con le truppe israeliane nel quartiere di Tal al-Hawa, utilizzando mitragliatrici e granate a mano, e provocando morti e feriti. Il gruppo ha affermato in un post su Telegram che i combattenti hanno colpito anche i rinforzi, giunti sulla scena, con un razzo termobarico e li hanno attaccati con le mitragliatrici, provocando vittime anche fra questi ultimi.

Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 39.258

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a 39.258, di cui 83 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 90.589, secondo la stessa fonte

M.O.: Protezione civile Gaza, 170 morti a Khan Yunis da lunedì

Sono circa 170 i morti nella Striscia, nella zona cittaà di Khan Yunis, da lunedì, da quando cioè le forze israeliane hanno lanciato la loro operazione militare. Lo riferisce la protezione civile di Gaza ai microfoni della France Presse. "Dall'inizio dell'operazione militare israeliana nell'area di Khan Yunis, stiamo parlando di circa 170 martiri e centinaia di feriti", ha dichiarato il portavoce dell'agenzia, Mahmud Bassal.


M.O.: Israele, in scuola-ospedale c'era un comando di Hamas

Con l'attacco sulla scuola Khadija al centro della Striscia di Gaza in cui si trova un ospedale da campo, le Forze armate israeliane "hanno colpito i terroristi che operavano in un centro di comando e controllo di Hamas incorporato nella scuola". E' quanto hanno fatto sapere le IDF in un messaggio su Telegram. "Poco fa, in un attacco basato su precise informazioni di intelligence delle IDF e dell'ISA, i terroristi che operavano in un centro di comando e controllo di Hamas all'interno del complesso della scuola Khadija nella Gaza centrale sono stati colpiti dall'IAF". Secondo l'esercito di Israele, "i terroristi di Hamas hanno utilizzato il complesso come nascondiglio per dirigere e pianificare numerosi attacchi contro le truppe delle IDF e lo Stato di Israele. Parallelamente, i terroristi hanno sviluppato e immagazzinato grandi quantità di armi all'interno del complesso". Secondo il governo di Hamas, nell'attacco sono morte almeno 30 persone, fra cui anche donne e bambini.

M.O.: almeno 30 morti in attacco Israele ospedale campo Gaza

Almeno 30 persone sono morte, tra cui donne e bambini, e decine sono rimaste ferite in seguito a un attacco aereo israeliano con tre missili contro un ospedale da campo installato all'interno della scuola Khadija a Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza, ha denunciato il governo di Gaza, controllato da Hamas. "Condanniamo con la massima fermezza la perpetrazione di questo orribile massacro da parte dell'occupazione israeliana contro un ospedale da campo che fornisce servizi medici a decine di pazienti e feriti, tutti civili", denuncia in un comunicato il governo della Striscia. La scuola Khadija ospitava persone sfollate da altre parti di Gaza. I feriti vengono ora trasferiti all'ospedale di Al Aqsa, situato nella stessa zona, dove squadre mediche, con poche risorse, continuano a lavorare.  "Questi continui massacri commessi dall'occupazione israeliana avvengono in un contesto in cui il sistema sanitario e' al collasso a causa della distruzione e dell'incendio degli ospedali, con un'enorme pressione sul personale medico e su ciò che resta delle sale operatorie a causa della carenza di forniture sanitarie", ha denunciato il governo di Hamas in un comunicato, in cui si denuncia che il valico di Rafah continua a essere chiuso impedendo il trasportodei malati cronici e dei feriti verso altri ospedali. 

Mo: dal ritiro Idf al cessate il fuoco, Hamas conferma richieste per accordo

Hamas non indietreggia e insiste sulle ultime richieste contenute nell'ultima proposta di accordo presentata ai mediatori, in particolare sul fatto che ci debba essere un ritiro completo delle Forze di difesa israeliane (Idf) dalla Striscia di Gaza per la liberazione di tutti gli ostaggi. Lo scrive il quotidiano Al-Mayadeen, vicino a Hezbollah, citando una propria fonte, a condizione di anonimato, alla vigilia del vertice previsto per domani a Roma tra il direttore della Cia Bill Burns, il capo del Mossad Dedi Barnea, il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdel Rahman al-Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal.

Secondo la fonte citata dal quotidiano vicino a Hezbollah, Hamas ha chiesto che il ritiro dei militari di Israele dalla Striscia includa il corridoio di Netzarim e quello di Filadelfia. Inoltre Hamas non accetterebbe alcun nuovo accordo per il rilascio degli ostaggi che non includesse un testo chiaro sul raggiungimento di un cessate il fuoco permanente, ha aggiunto la fonte.

Al-Mayadeen scrive anche che la fonte ha affermato che Hamas non è contrario ad assumere temporaneamente l'amministrazione governativa della Striscia con un consenso nazionale, qualora non si dovesse raggiungere un accordo sulla governance di Gaza e della Cisgiordania

L'Iran ribadisce: "Non prepariamo attacchi alle Olimpiadi"

"L'accusa e l'osservazione odiosa del ministro del regime israeliano assassino di bambini contro l'Iran, in merito alle Olimpiadi di Parigi del 2024, sono un disperato tentativo di distogliere l'opinione pubblica mondiale dal genocidio a Gaza". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanani, in risposta alle recenti dichiarazioni del ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, secondo il quale l'Iran stava pianificando attacchi terroristici contro la delegazione israeliana e tutti i partecipanti alle Olimpiadi. "Le accuse sono una fuga in avanti contro la rabbia e l'odio globali per i crimini di guerra del regime israeliano contro il popolo palestinese oppresso", ha aggiunto sul suo account X. 

Nave israeliana intercetta drone proveniente dal Libano

Una nave militare israeliana, impiegata dalla Shayetet 3 della Marina Militare, in coordinamento con l'Iaf, ha intercettato con successo un drone entrato nelle acque israeliane proveniente dal territorio libanese. Lo riporta il Jerusalem Post. 

Oms: a Gaza un milione di vaccini antipolio

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato sul Guardian che un milione di dosi di vaccino contro la poliomielite saranno inviate nella Striscia di Gaza nel tentativo di proteggere i residenti dalla malattia. Tuttavia, ha avvertito, molti continueranno comunque a morire nella Striscia a causa di malattie che sarebbero prevenibili. 

Israele: intercettato drone entrato dal Libano

La marina israeliana, in collaborazione con l'aeronautica, ha "intercettato con successo un drone (Uav) entrato dal territorio libanese nelle acque israeliane". Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Idf chiede a residenti di Khan Yunis sud di evacuare a Mawasi

L'esercito israeliano ha chiesto ai residenti delle zone sud di Khan Yunis di evacuare "temporaneamente" verso la zona umanitaria di Mawasi sulla costa. Lo ha fatto sapere il portavoce militare motivando la richiesta "con la significativa attività terroristica" nell'area e "il lancio di razzi verso Israele dalla zona sud di Khan Yunis". "Restare in questa area - ha sottolineato il portavoce  - è diventato pericoloso". "In base a informazioni di intelligence - ha proseguito la stessa fonte - Hamas ha collocato infrastrutture terroristiche nell'area che è stata indicata come umanitaria e l'esercito è costretto ad operare contro le organizzazioni terroristiche". L'Idf aveva già chiesto nei giorni scorsi ai residenti dei quartieri est della città di evacuare verso Mawasi per gli stessi motivi. 

Israele "agirà con forza" a Khan Younis e ordina nuova evacuazione'

Israele ha annunciato che “agirà con forza” nel sud di Khan Younis e ha ordinato una nuova evacuazione dei residenti. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver annunciato l’ultima evacuazione di massa per le aree meridionali della città di Khan Younis tramite Sms, telefonate, messaggi audio registrati e trasmissioni in lingua araba.

L’ultimo ordine di evacuazione si aggiunge all’evacuazione della scorsa settimana delle aree orientali della città meridionale devastata dalla guerra, che ha costretto circa 180.000 palestinesi a fuggire entro quattro giorni e con pochi beni. Nel suo ultimo ordine, l’esercito israeliano ha affermato che “agirà con forza contro l’organizzazione terroristica” a Khan Younis e ha accusato Hamas di utilizzare “gli abitanti di Gaza come scudi umani”.

Le agenzie delle Nazioni Unite hanno aspramente criticato la politica israeliana di sfollamento di massa della popolazione civile di Gaza e gli attacchi da parte dei suoi militari su aree precedentemente dichiarate da Israele come le cosiddette “zone sicure”.

Parlamenti Tunisia e Algeria: proteggere popolo palestinese

I Parlamenti della Tunisia e dell'Algeria hanno chiesto, in una dichiarazione congiunta, di fornire urgentemente protezione internazionale al popolo palestinese, oltre a soccorsi e aiuti medici: lo riporta l'agenzia di stampa tunisina Tap (Tunis Afrique Presse). I due Parlamenti esortano inoltre ad accelerare le procedure di responsabilità penale per Israele per i suoi crimini e imporre il rispetto del diritto umanitario internazionale e della legittimità internazionale, in particolare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e della Corte internazionale di giustizia. I parlamentari condannano fermamente quella che definiscono la continua aggressione barbarica e gli atroci crimini commessi contro il popolo palestinese, con morti e feriti che si registrano ogni giorno a Gaza e in Cisgiordania.

Trump: "Harris l'antisemita che vuole giustiziare i neonati"

Donald Trump ha accusato ieri la rivale Kamala Harris di essere un'antisemita che intende permettere l'uccisione di neonati, in un discorso rivolto ai suoi sostenitori di estrema destra nel sud della Florida. La vicepresidente, sposata con un uomo ebreo, ha guadagnato terreno su Trump nei sondaggi da quando, pochi giorni fa, ha sostituito Joe Biden al vertice della lista democratica per la corsa alla Casa Bianca. Trump ha parlato un'ora al 'Summit dei credenti' dell'organizzazione di estrema destra Turning Point Action, dedicando gran parte del suo discorso ad attaccare il curriculum di Harris come senatrice e come numero due di Biden, ma molti dei suoi attacchi sono stati diffamatori e non legati alla realtà. Spiegando il motivo per cui la 59enne Harris aveva saltato il discorso del primo ministro israeliano Benjamin Netanyau al Congresso degli Stati Uniti mercoledì scorso per onorare un impegno precedente, Trump l'ha accusata di antisemitismo. "Non le piacciono gli ebrei. Non le piace Israele. È così e sarà sempre così. Non cambierà", ha detto. L'osservazione - dopo l'affermazione di mercoledì in North Carolina, secondo cui Harris "è totalmente contro il popolo ebraico" - ha segnato un'escalation nella retorica di Trump, pochi giorni dopo che la sua campagna elettorale aveva dichiarato che un attentato alla sua vita lo aveva portato a concentrarsi sull'unità. L'ex presidente ha definito la Harris una "fannullona" e una vicepresidente fallita che ha rifiutato giudici federali perché cattolici e che avrebbe nominato "marxisti incalliti" alla Corte Suprema. L'ha poi accusata di voler obbligare i medici a somministrare farmaci per la castrazione chimica ai bambini e di voler giustiziare i neonati. "Se Kamala Harris riescirà a fare a modo suo, ci sarà una legge federale per l'aborto, per strappare il bambino dal grembo materno all'ottavo, al nono mese e anche dopo la nascita - ha affermato -, giustiziando il bambino dopo la nascita". 

Gaza: Canada, Australia, Nuova Zelanda chiedono cessate il fuoco

Il Canada, l'Australia e la Nuova Zelanda hanno chiesto a Israele e Hamas un cessate il fuoco immediato a Gaza in una dichiarazione congiunta dei primi ministri dei tre Paesi pubblicata sul sito del governo canadese. "La situazione a Gaza è catastrofica. La sofferenza umana è inaccettabile. Non può continuare - si legge nella dichiarazione -. Rimaniamo inequivocabili nella nostra condanna di Hamas per le atrocità del 7 ottobre e per gli atti di terrorismo in corso. Hamas deve deporre le armi e rilasciare tutti gli ostaggi. Non vediamo alcun ruolo per Hamas nel futuro governo di Gaza". "Israele deve ascoltare le preoccupazioni della comunità internazionale. La protezione dei civili è fondamentale ed è un requisito del diritto umanitario internazionale. Non si può far pagare ai civili palestinesi il prezzo della sconfitta di Hamas. Deve finire - prosegue il messaggio -. È necessario un immediato cessate il fuoco. I civili devono essere protetti e per affrontare la situazione umanitaria è necessario un aumento sostenuto del flusso di assistenza in tutta Gaza". Ottawa, Canberra e  Wellington si dicono "seriamente preoccupati per la prospettiva di un'ulteriore escalation nella regione" e sottolineano che "l'escalation delle ostilità non fa altro che rendere più urgente il cessate il fuoco a Gaza". "Sosteniamo pienamente l'accordo globale di cessate il fuoco, delineato dal presidente Biden e approvato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Chiediamo alle parti in conflitto di accettare l'accordo. Qualsiasi ritardo porterà solo alla perdita di più vite umane", osservano Justin Trudeau, Anthony Albanese e Christopher Luxon. 

Netanyahu a Mar-a-Lago, Trump attacca Harris su Israele

Tappeto rosso per Benyamin Netanyahu a Mar-a-Lago per il faccia a faccia con Donald Trump sulla guerra a Gaza, dopo il controverso discorso del premier israeliano al Congresso Usa e gli incontri alla Casa Bianca con Joe Biden e poi con Kamala Harris, che pare averlo irritato per aver alzato i toni sulla Striscia. Il tycoon ha colto l'occasione al volo per attaccare la sua rivale presidenziale: "Le sue parole sono irrispettose di Israele... in realtà non so come una persona ebrea possa votarla, ma questo dipende da loro", ha detto dopo aver accolto l'ospite. "Abbiamo persone incompetenti a gestire il nostro Paese", ha proseguito, descrivendo Harris come peggiore di Biden. "Se vinciamo, sarà molto semplice. Tutto si sistemerà, e molto in fretta. Se non lo facciamo, potrebbero accadere grandi guerre in Medio Oriente e forse una Terza guerra mondiale", ha aggiunto. E' il primo contatto dal 2020: da allora The Donald aveva fatto scendere il gelo sull'amico Bibi, reo di "slealtà" per essersi affrettato a congratularsi con Joe Biden riconoscendo la sua vittoria in elezioni da lui contestate. Ma adesso hanno entrambi bisogno uno dell'altro: Trump per rafforzarsi come interlocutore nei principali nodi internazionali, dall'Ucraina al Medio Oriente, e per mostrare il suo sostegno a Israele nel tentativo di conquistare voti tra gli ebrei americani, tradizionalmente filo dem; il premier israeliano per riallacciare i rapporti, sia in chiave interna (i partiti di destra al governo sostengono il tycoon) sia nel caso venga rieletto. Un esercizio di equilibrismo, essendo sbarcato in Usa dopo il ritiro dalla corsa di Biden, il subentro di Harris e la riapertura della partita elettorale. 

Nave con carburante diretto a Israele cancella scalo Spagna

La nave cisterna 'Overseas Santorini', con a bordo 300.000 barili di combustibile propellente per i caccia F-16 ed F35 diretto alle forze armate israeliane, ha cancellato nel pomeriggio lo scalo che aveva sollecitato al porto di Algesiras, a Cadice, per il 30 luglio, secondo quanto hanno confermato fonti dell'Autorità Portuale all'Efe. La decisione, dopo le proteste indette da varie organizzazioni sociali e partiti con lo slogan 'Nessun porto per il genocidio di Gaza', per chiedere al governo spagnolo di non facilitare la fornitura di materiale a scopo bellico a Israele, nel contesto delle operazioni militari a Gaza. Una grossa mobilitazione di protesta era stata convocata per domani al porto di Algesiras, per impedire la sosta tecnica della nave cisterna. Alla mobilitazione si era unito oggi anche Podemos.   "Se lasciamo attraccare questa nave in un porto dello Stato spagnolo, siamo complici del genocidio che sta perpetrando Israele sulla popolazione palestinese", scrivono i collettivi che hanno convocato la protesta. "Esigiamo al governo spagnolo Psoe-Sumar di vietare immediatamente che attracchi nei porti spagnoli".   L'autorità portuale di Algesiras ha precisato che è il ministero degli Affari esteri competente per un eventuale divieto di entrata ad una nave in acque giurisdizionali iberiche. La 'Overseas Santorini', che incrocia in acque atlantiche in direzione dello Stretto di Gibilterra, non ha segnalato se farà scalo tecnico in un altro porto del Mediterraneo oppure proseguirà direttamente verso Israele.

Netanyahu conferma: 'negoziatori a Roma a inizio settimana'

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, incontrando Donald Trump a Mar-a-Lago, ha detto che Israele invierà una squadra negoziale ai colloqui per il cessate il fuoco a Roma "probabilmente all'inizio della settimana". Lo scrivono i media internazionali, tra cui il Guardian.   In precedenza, il reporter Barak Ravid aveva riferito sul portale Walla - citando fonti israeliane e Usa - che il capo del Mossad David Barnea incontrerà domenica nella Capitale il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed bin Abdel Rahman al-Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal per discutere dell'accordo sugli ostaggi.

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