Almeno due esplosioni e allarmi aerei sono avvenuti in serata a Kiev, secondo testimoni e giornalisti sul posto, 10 giorni dopo che massicci attacchi russi hanno insanguinato la capitale ucraina. Per Medvedev l'Ucraina non esisterà più nel 2034. I due paesi pronti a scambiare 90 prigionieri di guerra in un accordo facilitato da Emirati Arabi Uniti, riferisce Bloomberg. Orban invia un piano per la pace al presidente del Consiglio Europeo Michel
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha dichiarato che l'adesione dell'Ucraina alla Nato sarebbe una dichiarazione di guerra e che la stessa Ucraina potrebbe non esistere più nel 2034. Intanto i due paesi sono pronti a scambiare 90 prigionieri di guerra in un accordo facilitato dagli Emirati Arabi Uniti. Lo riferisce Bloomberg. Orban invia un piano per la pace al presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e afferma: "L'Europa farebbe bene a uscire dal paradigma della guerra ad ogni costo". La replica: "Non posso accettare le tue affermazioni secondo cui l'Ue ha condotto una politica favorevole alla guerra: è l'opposto"
Gli approfondimenti:
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- Ecco come gli oligarchi russi si sono arricchiti
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F-16 all’Ucraina, dai radar di precisione all’addestramento dei piloti: tutte le incognite
L’imminente arrivo degli aerei di fabbricazione statunitense nelle basi di Kiev, dovrebbe nei piani aiutare a coprire dal punto di vista numerico le perdite subìte dall'inizio delle ostilità con la Russia. Ma la fornitura di caccia a questo punto del conflitto interroga gli analisti, divisi tra chi crede possibile una svolta nella controffensiva e chi vede troppi ostacoli ad una reale efficacia dei velivoli. Un mese fa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dalla Moldavia aveva ringraziato gli Alleati Nato parlando di un'offerta "seria e potente". COSA SAPERE
Sindaco Kiev: "Due esplosioni in città, allerta aerea"
Almeno due esplosioni e allarmi aerei sono avvenuti in serata a Kiev, secondo testimoni e giornalisti sul posto, 10 giorni dopo che massicci attacchi russi hanno insanguinato la capitale ucraina. Su Telegram, il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha indicato che le difese antiaeree ucraine erano state attivate e che è stato segnalato un incendio nel distretto di Darnytsky (sud-est). Da parte sua, l'Aeronautica Militare, su Telegram, ha segnalato che i droni si stavano dirigendo verso la capitale da est.
Sergei Shoigu, chi è l'ex ministro della Difesa russo. FOTO
Dopo una carriera nel Partito comunista, con il presidente Eltsin divenne ministro della Protezione Civile. Dal 2012 al 2024 ha ricoperto l'incarico alla Difesa diventando uno dei "fedelissimi" di Putin. Per poi essere nominato al vertice del Consiglio di Sicurezza russo. Il 25 giugno 2024 la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d'arresto per lui, per "crimini di guerra" e "crimini contro l'umanità". IL PROFILO
Guerra in Ucraina, Russia sgancia la bomba planante FAB-3000: cos’è e come funziona
Pochi giorni fa l’esercito russo ha sganciato l'ordigno su un obiettivo in Ucraina. Lo sgancio è avvenuto da un bombardiere Sukhoi Su-34, e aveva come obiettivo un edificio Lyptsi - una cittadina pochi chilometri a nord di Kharkiv - che secondo l’intelligence di Mosca era utilizzato come punto di raccolta dall’esercito ucraino. DI COSA SI TRATTA
Fake news russa per manipolare voto: moglie Zelensky ha comprato Bugatti con fondi guerra
La bufala sull’acquisto con i fondi destinati agli aiuti militari “è apparsa su un sito web francese pochi giorni fa ed è stata rapidamente smentita”, spiega la Bbc. Sarebbe stata messa in giro ad arte per influenzare la scelta degli elettori britannici e americani. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Ucraina-Russia, Mosca schiera per la prima volta il sistema Prometheus: ecco cos'è
I russi schierano il loro unico sistema di difesa aereo in Crimea, la penisola ucraina occupata e annessa nel 2014. Si tratta dell'S-500, più conosciuto come Prometheus, e promette di intercettare i missili balistici e altre armi a distanza. Non era mai stato utilizzato in battaglia fino ad ora. DI COSA SI TRATTA
Guerra in Ucraina, ecco come gli oligarchi russi si sono arricchiti
L’economia russa - a dispetto delle previsioni di forte contrazione negli ultimi anni a seguito dell’invasione dell’Ucraina, e le conseguenti sanzioni economiche disposte da Stati Uniti ed Ue - non solo non è affondata, ma è invece in crescita e diversi oligarchi si stanno arricchendo. A dirlo è un’analisi condotta dall’agenzia Bloomberg, secondo cui almeno una dozzina di imprenditori hanno guadagnato più di 11 miliardi di dollari nel 2023 e primo trimestre del 2024. L'APPROFONDIMENTO
Lavrov: "L'Occidente vuol far passare l'ultimatum di Zelensky"
"L'Occidente ha l'intenzione di far passare a tutti i costi l'ultimatum di Volodymyr Zelensky". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov parlando con i giornalisti all'Onu. "Se il patto di Minsk fosse stato attuato, l'Ucraina sarebbe rimasta ai confini del 1991 senza la Crimea", ha aggiunto, ribadendo la volontà di discutere, ma che Mosca guarderà attentamente il linguaggio di eventuali documenti per evitare "interpretazioni maliziose", e che bisognerà affrontare le cause profonde della crisi e la situazione della sicurezza europea.
Lavrov: "Stop armi a Kiev e guerra finirà"
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov è convinto che basterà "sospendere la fornitura di armi all'Ucraina e la guerra finira'". Lo ha detto lo stesso Lavrov parlando ai media all'Onu.
Lavrov: "Con Usa contatti sporadici ma nulla di essenziale"
"Durante l'amministrazione di Donald Trump sono state imposte nuove sanzioni alla Russia, ma c'era dialogo. Ora con gli Usa ci sono sporadiche conversazioni telefoniche a vari livelli, ma nulla di essenziale". Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca Serghei Lavrov parlando con i giornalisti all'Onu, e rispondendo ad una domanda su un potenziale ritorno di Trump alla Casa Bianca.
Ucraina, Shmyhal: aiuto Ue rafforza nostra stabilità
Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, ha confermato l'erogazione di quasi 4,2 miliardi di euro all'Ucraina da parte della Commissione Ue. Shmyhal afferma: "Questo sostanziale aiuto rafforzerà la nostra stabilità macrofinanziaria nel mezzo di una lunga lotta per la libertà. Dopo aver ricevuto questi fondi, l'importo totale dei finanziamenti dell'UE nell'ambito dell'Ukraine Facility raggiungerà i 12 miliardi di euro".
Mosca: 'Piano Iran per uccidere Trump? Una menzogna'
"Per quanto tempo si può mentire e lo si può fare in modo così mediocre? Lasciate che ricordi che sono stati gli Stati Uniti a eliminare regolarmente i personaggi pubblici, politici e governativi iraniani, e non solo quelli iraniani". Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha commentato - stando a quanto riporta la Tass - la notizia di alcuni media Usa secondo cui i servizi segreti americani avevano intensificato le misure di sicurezza attorno a Donald Trump dopo aver ricevuto informazioni su un presunto complotto iraniano per assassinarlo. Secondo fonti della Cnn, il presunto piano non avrebbe nulla a che vedere con l'attentato di Butler.
Lettonia: 'Ridurre al massimo i contatti economici con Mosca'
"La Lettonia deve ridurre il più possibile i suoi legami economici con la Russia e la Bielorussia, continuare a ripulirsi dall'influenza russa anche a livello economico perché la sicurezza economica è una pietra angolare della sicurezza nazionale tanto quanto la sicurezza militare". Lo ha affermato oggi la ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, nel corso della riunione del consiglio di coordinamento della politica economica estera della Lettonia. Nel suo intervento, Braze ha chiesto di perseguire una politica commerciale ed economica lungimirante, che renda maggiormente efficace l'applicazione delle sanzioni internazionali esistenti nei confronti della Russia e della Bielorussia, ne eviti l'elusione e aiuti la loro ulteriore espansione.
Fiala: Orban sbaglia con Putin
Gli sforzi di Viktor Orbán per definirsi un pacificatore di alto livello incontrando i leader mondiali, tra cui Vladimir Putin, sono "sbagliati" e "non nell'interesse dell'Europa", ha affermato il primo ministro ceco Petr Fiala, ricordando le lezioni apprese dai tentativi di placare Adolf Hitler prima della seconda guerra mondiale. Il primo ministro ungherese ha fomentato polemiche nelle ultime settimane per essersi imbarcato in quella che ha definito una "missione di pace" mentre il suo Paese detiene la presidenza di turno del Consiglio dell'UE. I viaggi internazionali hanno coinvolto incontri con Putin, Xi Jinping e Donald Trump. In un'intervista molto ampia rilasciata a Praga e rilanciata dal 'Guardian', Fiala ha affermato che gli sforzi di Orbán stavano solo aiutando il Cremlino nel suo perseguimento dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina. "Quello che fa Viktor Orbán non è nell'interesse dell'Europa, non è nell'interesse del mio Paese, non è nell'interesse del popolo ucraino", ha detto mercoledì il leader conservatore ceco al Guardian. "Purtroppo, aiuta Vladimir Putin in questa situazione. Ed è sbagliato".
Primo via libera Ue a tranche di 4,2 miliardi di aiuti a Kiev
La Commissione europea ha dato una valutazione positiva per il primo pagamento regolare di quasi 4,2 miliardi di euro nell'ambito dello Strumento Ue per l'Ucraina, attraverso cui Kiev riceverà un totale di 50 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti per il periodo 2024-2027. Lo rende noto l'esecutivo comunitario in una nota. L'obiettivo del finanziamento è di sostenere la stabilità macrofinanziaria del Paese e il funzionamento della sua amministrazione pubblica. La decisione della Commissione, che dovrà essere adottata dal Consiglio, porterà a 12 miliardi di euro il totale dei finanziamenti europei erogati all'Ucraina da quando lo strumento è diventato operativo nel marzo di quest'anno. I pagamenti trimestrali regolari nel quadro dello strumento sono subordinati al rispetto di requisiti prestabiliti e garantiscono un'assistenza finanziaria prevedibile. A seguito della valutazione della richiesta di pagamento presentata da Kiev il 9 luglio 2024, la Commissione ha concluso che l'Ucraina ha soddisfatto i nove indicatori di riforma legati al primo pagamento regolare a sostegno del Piano per l'Ucraina, la strategia di riforme e investimenti dell'Ucraina per i prossimi quattro anni. Le riforme riguardano la gestione delle finanze pubbliche, la governance delle imprese statali, il contesto imprenditoriale, l'energia e lo sminamento. "Nonostante le difficoltà, l'Ucraina sta portando avanti riforme fondamentali per la sua ripresa e per avanzare sulla strada dell'Ue" ha sottolineato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che confida un via libera rapido della decisione. "L'Ue - ha aggiunto - continuerà a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario".
Medvedev: "Per Stoltenberg Ucraina nella Nato nel 2034? Potrebbe non esserci più"
"Non è una coincidenza che il segretario generale della Nato Stoltenberg abbia affermato apertamente che sarebbe uno scenario positivo se l'Ucraina si unisse all'alleanza nel 2034. Il che significa che non lo farà mai", ha affermato il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medveded in un'intervista al sito aif.ru e ripresto dalla Tass. "A quel punto nessuno degli attuali leader della Nato sarà al proprio posto. È abbastanza possibile che anche" l'Ucraina "non esisterà più".
Il Cremlino nega fallimento dell'offensiva nel nord-est ucraino
Il Cremlino nega che l'offensiva delle sue truppe nella regione nord-orientale ucraina di Kharkiv sia fallita dopo che la confinante regione russa di Belgorod ha annunciato che, a causa dei bombardamenti, limiterà l'accesso a 14 località vicine alla frontiera con l'Ucraina. L'esercito russo a maggio ha attaccato la regione ucraina di Kharkiv, che confina con quella russa di Belgorod. Nella regione ucraina sono stati denunciati in questi mesi diverse vittime e raid contro infrastrutture civili, mentre Putin sosteneva che l'obiettivo dell'attacco fosse quello di creare una "zona di sicurezza". Quando gli è stato chiesto se la decisione di limitare l'accesso ad alcune località della regione russa di Belgorod a causa dei bombardamenti attribuiti alle forze ucraine significasse il fallimento dell'offensiva russa su Kharkiv, il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha risposto di "no". "L'operazione è in corso e continuerà finché non sarà completata con successo", ha detto Peskov accusando i soldati ucraini di "attacchi barbarici" contro le infrastrutture civili.
Ucraina, Tajani: 'Risoluzione Ue su armi non vincolante, non siamo in guerra con Russia'
"Noi siamo contrari. E' una risoluzione, quindi una opinione del Parlamento, legittima, ma non vincolante. La nostra posizione rimane la stessa: non utilizzare le armi fuori dal territorio ucraino. Non siamo in guerra contro la Russia e non lo è neanche la Nato". Così il vicepremier, Antonio Tajani, sulla risoluzione approvata dal Parlamento Ue sulla eliminazione delle restrizioni per l'utilizzo delle armi occidentali fornite all'Ucraina contro obiettivi in Russia.