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Guerra Medioriente, uccisi 40 membri Hamas a Gaza City, distrutti tunnel

La rassegna stampa di Sky TG24 del 30 giugno
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La rassegna stampa di Sky TG24 del 30 giugno
00:06:33 min

Almeno 40 presunti esponenti di Hamas sono stati uccisi dalle truppe israeliane nel quartiere Shejaiya durante un raid. Lo hanno fatto sapere le forze di difesa israeliane. Si è combattuto aspramente nel nord della Striscia di Gaza: gli scontri armati fra i militari israeliani e i combattenti di Hamas hanno avuto la conseguenza di un nuovo esodo di migliaia di persone. "Hamas è l'unico ostacolo alla liberazione dei nostri rapiti", ha detto il premier israeliano Netanyahu

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Almeno 40 presunti esponenti di Hamas sono stati uccisi dalle truppe israeliane nel quartiere Shejaiya di Gaza City durante un raid. Lo hanno fatto sapere le forze di difesa israeliane. La cifra si riferisce a uomini armati identificati dall'IDF dopo gli scontri, riportano i media israeliani. L'IDF ha affermato che probabilmente altri esponenti di Hamas sono stati uccisi negli attacchi contro edifici e tunnel. L'IDF ha anche detto di aver ucciso uomini armati a Rafah, ma non ha fornito una cifra. Sempre a Rafah l'esercito israeliano ha affermato di aver distrutto diversi tunnel.

Si è combattuto aspramente nel nord della Striscia di Gaza: gli scontri armati fra i militari israeliani e i combattenti di Hamas hanno avuto la conseguenza di un nuovo esodo di migliaia di persone che hanno dovuto lasciare le loro case. "E' un attacco probabilmente diretto a noi". E' nelle parole dell'ambasciatore israeliano in Serbia, Yahel Vilan, il senso dell'attentato a Belgrado contro la sede diplomatica dello Stato ebraico, dove un giovane 25enne ha sparato con un balestra ferendo un gendarme di guardia, prima di essere ucciso dalla reazione dell'agente.


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Israele, morto riservista italo-israeliano in un attacco con droni di Hezbollah

L'uomo si chiamava Rafael Kauders e aveva 39 anni. La notizia della morte è stata resa nota dal  ministro degli Esteri Antonio Tajani su X. LEGGI L'ARTICOLO

Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam

Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. DI COSA SI TRATTA

Eshkol Nevo: "Sogno l'abolizione della leva obbligatoria in Israele"

Abbiamo incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in Medio Oriente e delle prospettive di pace. L'INTERVISTA

Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI

Israele, Netanyahu parlerà al Congresso Usa il 24 luglio

"L'incontro bipartisan e bicamerale simboleggia la relazione duratura tra Stati Uniti e Israele e offrirà al primo ministro Netanyahu l'opportunità di condividere la visione del governo israeliano per difendere la democrazia, combattere il terrorismo e stabilire una pace giusta e duratura nella regione". Così il presidente della Camera repubblicana, Johnson, ed il leader della minoranza al Senato, McConnell, in una dichiarazione congiunta. LEGGI L'ARTICOLO

Israele, liberati 4 ostaggi in mano ad Hamas: le immagini del rientro in patria

Tutti erano stati catturati il 7 ottobre 2023 dal festival di musica techno Nova. Il più giovane ha 21 anni. Tra di loro anche Noa Argamani: in un video del rapimento si vedevano i terroristi di Hamas mentre la portavano via in moto. Pesante per i palestinesi il bilancio dell'operazione: le stime vanno dai 100 ai 210 morti. LE IMMAGINI

Media: presto annuncio Netanyahu su riduzione operazioni a Rafah

Nei prossimi giorni il premier israeliano Benjamin Netanyahu potrebbe annunciare che le operazioni militari israeliane a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, volgono al termine e Israele guarda alla 'terza fase' dopo l'avvio dell'offensiva contro Hamas nell'enclave palestinese a seguito dell'attacco del 7 ottobre in Israele. Lo riferisce Channel 13.

Il canale, rilancia il Jerusalem Post, cita anche un funzionario secondo il quale "l'attività continuerà con raid e attacchi aerei, la guerra non finirà" e "interverremo ovunque ci siano informazioni su attività di Hamas".

Ostaggi liberati da Israele, cosa è successo: dal blitz alle proteste di Turchia e Iran

La liberazione delle quattro persone nelle mani di Hamas ha lasciato una lunga scia di polemiche. Ankara e Teheran denunciano il "barbaro massacro di 210 palestinesi" nell'operazione sul campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia, che ha preceduto il salvataggio. E anche nello Stato ebraico sono scattate manifestazioni per chiedere a Netanyahu accordi per portare a casa altri ostaggi. LEGGI L'ARTICOLO

Hamas: 37.877 morti a Gaza dall'inizio della guerra

Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha annunciato un nuovo bilancio di 37.877 morti nel territorio palestinese dall'inizio della guerra con Israele, quasi nove mesi fa. Almeno 43 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha affermato in un comunicato, aggiungendo che dal 7 ottobre nella Striscia di Gaza sono rimaste ferite 86.969 persone.

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI

IDF, uccisi 40 membri Hamas a gaza City, distrutti tunnel

Almeno 40 presunti esponenti di Hamas sono stati uccisi dalle truppe israeliane nel quartiere Shejaiya di Gaza City durante un raid. Lo hanno fatto sapere le forze di difesa israeliane. La cifra si riferisce a uomini armati identificati dall'IDF dopo gli scontri, riportano i media israeliani. L'IDF ha affermato che probabilmente altri esponenti di Hamas sono stati uccisi negli attacchi contro edifici e tunnel. L'IDF ha anche detto di aver ucciso uomini armati a Rafah, ma non ha fornito una cifra. Sempre a Rafah l'esercito israeliano ha affermato di aver distrutto diversi tunnel.


Avere le mestruazioni a Gaza: mancano acqua pulita e 10 milioni di assorbenti

Secondo le stime di UN Women, ogni mese sono necessari circa 10 milioni  di assorbenti igienici usa e getta o 4 milioni di assorbenti  riutilizzabili  per quasi 700 mila donne e ragazze che rischiano virus e    infezioni. Le  storie raccolte da ActionAId nella Giornata mondiale    dell'igiene  mestruale. LE STORIE

Fonte Israele, 'per ora si punta a riavvio negoziati Gaza'

Una accordo per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi è ancora "fuori portata" mentre ora lo sforzo maggiore degli Usa, insieme a Qatar e Egitto, si concentra su far riprendere alle parti i negoziati, Lo ha rifeito una fonte israeliana ad Haaretz. "L'obiettivo - ha spiegato - è incoraggiare Hamas e Israele a ritornare ai colloqui. Lo scopo non è chiudere l'intesa, ma riportare le due parti al tavolo"."Il piano presentato da Biden - ha aggiunto - è una bozza per l'intesa, ma va riempita di contenuti. La distanza tra i due attualmente non consente loro di risolvere i problemi". Nei giorni scorsi si è appreso che gli Usa hanno formulato "un nuovo linguaggio" per alcune parti dell'accordo in particolare per la fase 1 delle 3 che compongono l'intesa e che riguarda l'estensione temporale del cessate il fuoco.

Wafa, ucciso un palestinese in raid Israele in Cisgiordania

Un palestinese è stato ucciso da un drone in un raid israeliano nel campo profughi di Nour Shams, vicino a Tulkarem, in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia palestinese Wafa, spiegando che si tratta di Saeed Izzat Jaber (24 anni). Secondo i media israeliani, era membro di un gruppo armato del luogo. Nell'attacco, secondo la Wafa, ci sono anche 5 feriti palestinesi.

Media, raid Idf contro casa leader Jihad Islamica a Tulkarem

E' di un morto e cinque feriti, di cui due in modo grave, il bilancio di un attacco israeliano condotto con droni contro il campo di Nur Shams vicino a Tulkarem, in Cisgiordania. Lo ha riferito il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) identificando la vittima in Saeed Jaber, membro di un gruppo armato nell'area di Tulkarem. Jaber è parente di Muhammad Jaber, noto con il nome di battaglia di Abu Shuja'a, comandante dell'ala di Tulkarem della Jihad Islamica.

Hamas, bilancio vittime palestinesi sale a 37.877

Almeno 37.877 palestinesi sono stati uccisi e 86.969 feriti nell'offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Lo ha detto il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas. Il ministero ha aggiunto che 43 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia nelle ultime 24 ore. 

Israele: "A Shujaia nascondiglio Hamas in scuola Onu"

L'esercito israeliano ha fatto irruzione in "una scuola dell'Onu che i terroristi del Battaglione Shujaia di Hamas usavano come nascondiglio e magazzino". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i soldati "hanno scoperto decine di armi, granate e importanti documenti di intelligence". I soldati - ha aggiunto la stessa fonte - hanno anche "localizzato un centro di comando in una clinica medica che conteneva strumenti di comunicazione e osservazione e documenti".

Netanyahu: "Impegnati in progetto Biden, Hamas è ostacolo"

"Non c'è alcun cambiamento nella posizione di Israele rispetto al progetto accolto con favore dal presidente Biden. E oggi tutti sanno una semplice verità: Hamas è l'unico ostacolo alla liberazione dei nostri rapiti". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu durante la riunione di governo a Gerusalemme. "Con una combinazione di pressione politica e pressione militare, e soprattutto pressione militare - ha aggiunto - li restituiremo tutti, tutti i 120 nostri rapiti, vivi e morti". Netanyahu ha poi ribadito che Israele non "fermerà la guerra finché non avrà raggiunto tutti i suoi obiettivi". 

Idf, uccisi 40 miliziani di Hamas e distrutti tunnel a Shejaiya

Nell'operazione che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno condotto nel quartiere di Shejaiya di Gaza City sono stati uccisi almeno 40 miliziani di Hamas e sono stati distrutti diversi tunnel. Lo riferiscono i militari israeliani, aggiungendo che altri miliziani di Hamas potrebbero trovarsi sotto le macerie dei tunnel e dei palazzi distrutti. L'operazione contro Shejaiya è stata lanciata giovedì dall'Idf dopo aver avuto notizie sulla presenza di uomini di Hamas nel sobborgo.

W. Post: 115mila palestinesi da Gaza in Egitto da inizio guerra

Sono 115mila i palestinesi che hanno lasciato la Striscia di Gaza e si sono trasferiti in Egitto dall'inizio della guerra lo scorso 7 ottobre. Lo scrive il Washington Post citando l'ambasciata palestinese al Cairo e sottolineando che si tratta soprattutto di migliaia di persone malate o ferite. Oltre a loro, gli altri hanno raggiunto l'Egitto con l'assistenza di ambasciate straniere o attraverso un'agenzia di viaggi egiziana privata che chiede ingenti somme di denaro per garantire la loro uscita dall'enclave palestinese, ha aggiunto il Washington Post.

"La maggior parte di loro resta nel limbo, senza uno status legale e senza un altro posto dove andare", si legge nell'articolo. "Sono membri di una nuova diaspora di palestinesi, un popolo già tormentato dai ricordi dello sfollamento", ha aggiunto il giornale.

Israele: "Idf approfondisce operazioni a Shujaia e a Rafah"

L'esercito israeliano continua ad operare nel centro-nord e nel sud di Gaza. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui "sono stati colpiti decine di siti di Hamas a Shujaia. Le truppe hanno localizzato armi, fatto irruzione nei complessi di combattimento di Hamas, alcuni dei quali erano dotati di trappole esplosive, e ucciso diversi uomini armati". Le operazioni proseguono anche lungo il 'Corridoio Netzarim' che divide in due la Striscia. A Rafah, nel sud della Striscia, l'azione militare si sta approfondendo nella parte centrale della città. Il portavoce ha detto che "sono stati uccisi molti operativi terroristici e sono stati demoliti imbocchi di tunnel". 

Israele nomina ambasciatore all'Onu, 'affronterò terrore diplomatico'

Il governo israeliano ha approvato all'unanimità la nomina di Danny Danon come nuovo ambasciatore presso le Nazioni Unite. Lo riporta l'emmittente N12. ''Sono orgoglioso e felice di tornare a servire lo Stato di Israele in questo periodo critico'', ha scritto Danon su 'X'. ''In un momento in cui lo Stato di Israele sta combattendo su un gran numero di fronti, ognuno di noi deve fare del suo meglio nell'ambito delle proprie capacità ed esperienze. E' così che ho agito in passato ed è così che continuerò ad agire in futuro'', ha aggiunto.

''Di fronte al terrore diplomatico che alza la testa in questi giorni, sono obbligato a presentare la verità a testa alta per il bene del popolo di Israele e del nostro futuro comune'', ha concluso.

Israele, polemiche per violenza polizia contro manifestanti

Critiche e polemiche in Israele per la violenza della polizia contro i manifestanti che a decine di migliaia sono scesi ieri sera in piazza in diverse località del Paese contro il governo di estrema destra di Benjamin Netanyahu e per chiedere un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. La deputata laburista Naama Lazimi è stata filmata mentre veniva spintonata e strattonata dagli agenti, nonostante l'immunità parlamentare. "Mi hanno stretto, tirato i capelli, preso a calci: è davvero scioccante, ma non è niente in confronto alla violenza che i cittadini sperimentano a ogni manifestazione dalla nomina del kahnista Ben-Gvir a ministro (della Sicurezza nazionale)", ha denunciato lei su X, facendo riferimento al leader dell'estrema destra, sottolineando che "non è la prima volta" che accade ma "la vergogna è che al mio fianco c'erano i familiari dei rapiti e attivisti anch'essi aggrediti, in quella che è diventata una normale routine". 

Amb. Alon Bar: "In Italia abbiamo paura di dichiararci israeliani"

"Non so se si possa parlare di 'minaccia', ma penso che le persone siano meno serene nel mostrare apertamente la propria identità ebraica o israeliana in Italia". A dirlo in una intervista a Il Messaggero è l'ambasciatore di Gerusalemme in Italia, Alon Bar, che alla fine del prossimo mese lascerà l'incarico.  "Penso che in tutto il mondo occidentale le forti critiche e proteste abbiano creato un ambiente meno sicuro per gli studenti israeliani e per gli israeliani portando, in alcuni casi, anche ad attacchi di stampo antisemita", sottolinea, spiegando di non essere "più certo di sapere quale sia il modo migliore per affrontare questa situazione, perché di solidarietà ne abbiamo vista tanta in Italia dopo i fatti del 7 ottobre. Ritengo che si tratti non di gente che ignori le atrocità di quel giorno, ma che preferisce non sapere oltre, confrontarsi con l'evidenza. Non importa cosa mostri loro (video o immagini), non vogliono ascoltare. Non esiste spazio per il dissenso: per le personalità italiane esprimere un'opinione diversa è impossibile. Vengono bloccate e criticate. Come ambasciata abbiamo fatto molti sforzi per dare informazioni sull'assistenza umanitaria israeliana, sullo sforzo per evitare vittime civili, sul fatto che il numero dei decessi civili fornito da Hamas è inattendibile e sovrastimato perché include per oltre la metà combattenti e membri attivi. Spero che a un certo punto le persone si sveglino e capiscano che non è tutto in bianco e nero. Ma siamo in un mondo di polarizzazione: o sei pro Israele o pro Palestina, mentre si potrebbe essere per entrambi". 

Israele, altri 2 soldati uccisi a Gaza, bilancio ora a 318

L'esercito ha annunciato la morte di altri due soldati caduti in due diversi episodi dei combattimenti a Sujaia a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui si tratta di Yair Avitan (20 anni) e di Yakir Shmuel Tatelbaum (21). Il bilancio dei soldati caduti sul fronte di Gaza dall'inizio della guerra sale così a 318. 

Israele, colpite postazioni Hezbollah nel Libano del sud

L'esercito israeliano la scorsa notte ha colpito con raid aerei numerose postazioni degli Hezbollah nel Libano del sud. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che tra gli obiettivi centrati "anche un edificio usato dal gruppo terroristico e altre strutture a Taybeh e Rab al-Thalathine". 

Wp, circa 115 mila fuggiti da Gaza in Egitto dal 7 ottobre

Si stima che circa 115.000 abitanti di Gaza siano entrati in Egitto dal 7 ottobre, in parte feriti evacuati dalla Striscia ma molti altri come 'turisti'. E' quanto si legge sul Washington Post, che cita un rapporto dell'ambasciata dell'Autorità nazionale palestinese al Cairo. Nel documento si afferma che l'arrivo dei gazawi è stato facilitato da una società egiziana chiamata Hala Consulting andTourism, descritta come una società collegata a "servizi di sicurezza statali che addebitano una pesante tariffa di 'coordinamento' per aiutare i palestinesi a fuggire". Dopo 45 giorni, alla scadenza del visto, i 'turisti' da Gaza si ritrovano "in un limbo, senza status legale e nessun posto dove andare", sottolinea il Wp. 


Attacco all'ambasciata d'Israele a Belgrado, 'terrorismo'

"E' un attacco probabilmente diretto a noi". E' nelle parole dell'ambasciatore israeliano in Serbia, Yahel Vilan, il senso dell'attentato a Belgrado contro la sede diplomatica dello Stato ebraico, dove un giovane 25enne ha sparato con un balestra ferendo un gendarme di guardia, prima di essere ucciso dalla reazione dell'agente. Un episodio che il ministro dell'interno serbo Ivica Dacic e le altre autorità non hanno esitato a bollare come 'atto terroristico'. Descrivendo l'attentatore come un cittadino serbo legato al movimento wahabita, ala ultraconservatrice e fondamentalista dell'islam. Il nome dell'assalitore ucciso, ha precisato Dacic, è Milos Zujovic, convertitosi all'islam con il nome religioso di Salahudin. Il giovane estremista era originario di Mladenovac, località a sud di Belgrado, e residente a Novi Pazar, la città del sudovest della Serbia capoluogo del Sangiaccato, regione a maggioranza musulmana. Vilan non era in sede, e nessun altro componente del personale dell'ambasciata ha riportato conseguenze. L'attentato nella capitale serba è giunto sullo sfondo della vasta campagna di antisemitismo nel mondo intero, legata al conflitto in Medioriente e alla condanna di Israele per le continue stragi di civili palestinesi a Gaza. 

Il messaggio di Noa alla protesta, 'non dimenticare i rapiti'

Migliaia di persone sono di nuovo scese in piazza questa sera in molte località di Israele per protestare contro la coalizione di governo e a sostegno del rilascio degli ostaggi. A Tel Aviv, durante il raduno nella 'piazza degli ostaggi' è stato proiettato un messaggio video di Noa Argamani, la ragazza simbolo della tragedia del 7 ottobre salvata dalla prigionia di Hamas all'inizio di questo mese. "Non possiamo dimenticare quei 120 ostaggi a Gaza, che aspettano un lieto fine", dice nel filmato, la sua prima dichiarazione pubblica da quando è stata salvata, invitando tutti a ricordare coloro che restano in mano di Hamas a Gaza, incluso il suo compagno Avinatan Or. Nella dichiarazione video - riporta il Times of Israel - Argamani non chiede al governo di stringere un accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi: la famiglia di Avinatan Or appartiene al Tikvah Forum, un gruppo di famiglie di ostaggi che non hanno aderito alle richieste di un accordo di cessate il fuoco sostenute dall'Hostages and Missing Families Forum, che organizza la manifestazione settimanale a Tel Aviv. 

Telefonata intelligence Turchia - Hamas su cessate fuoco

Il capo dell'intelligence turca, Ibrahim Kalin, ha parlato al telefono con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e ha discusso con lui degli sforzi per raggiungere un accordo sugli ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza, secondo Walla.

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