Il fuoco delle forze israeliane su al-Mawasi ha ucciso almeno 11 palestinesi e ferito più di 40 persone. Lo scrive Al Jazeera che cita fonti mediche nella Striscia. Al-Mawasi dà rifugio agli sfollati vicino alla città di Rafah, nel sud di Gaza. "Israele non vuole una guerra in Libano ma può infliggere notevoli danni a Hezbollah se la diplomazia fallisse". Così il ministro della difesa di Israele Yoav Gallant. Netanyahu: "Distruggere Hamas primo passo per fermare l'Iran"
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Il fuoco delle forze israeliane su al-Mawasi ha ucciso almeno 11 palestinesi e ferito più di 40 persone. Lo scrive Al Jazeera che cita fonti mediche nella Striscia. Al-Mawasi dà rifugio agli sfollati vicino alla città di Rafah, nel sud di Gaza.
I carri armati israeliani hanno fatto nuovamente irruzione nel quartiere di Shujaiya, a ,est di Gaza City, già assediata all'inizio della guerra. L'ospedale battista Al Ahli, nel nord, ha confermato l'arrivo dei sette corpi senza vita e di feriti dopo gli attacchi dell'Idf che aveva inviato un ordine di evacuazione ai residenti. Altri civili sono rimasti uccisi durante degli scontri a est del campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia di Gaza.
"Israele non vuole una guerra in Libano ma può infliggere notevoli danni a Hezbollah se la diplomazia fallisse". Lo ha detto il ministro della difesa di Israele Yoav Gallant nel corso della sua visita a Washington. "Hezbollah capisce molto bene che possiamo infliggere pesanti danni in Libano se la guerra dovesse essere lanciata", ha aggiunto Gallant.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Perché l'Iran ha attaccato Israele?
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
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Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam
Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. L'APPROFONDIMENTO
Hamas, ostaggio di 70 anni morta per le bombe israeliane
Secondo quanto riferito una donna israeliana di 70 anni, Judy Feinstein, ostaggio di Hamas, sarebbe morta "in mancanza delle necessarie cure mediche a causa della distruzione degli ospedali nella Striscia di Gaza da parte di Israele". La conferma poi dalle Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas. LA STORIA
Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici Usa
Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. L'ANALISI
Ostaggi liberati da Israele, cosa è successo: dal blitz alle proteste di Turchia e Iran
La liberazione delle quattro persone nelle mani di Hamas ha lasciato una lunga scia di polemiche. Ankara e Teheran denunciano il "barbaro massacro di 210 palestinesi" nell'operazione sul campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia, che ha preceduto il salvataggio. E anche nello Stato ebraico sono scattate manifestazioni per chiedere a Netanyahu accordi per portare a casa altri ostaggi. LA VICENDA
Germania, per ottenere il passaporto tedesco c’è l’obbligo di riconoscere Stato di Israele
E' la risposta del governo ai molti episodi di violenza degli ultimi mesi, sia quelli di antisemitismo che quelli in cui si è visto inneggiare al massacro di Hamas in Israele. LEGGI L'ARTICOLO
Pentagono: "Rimosso molo a largo di Gaza per condizioni del mare"
Il molo militare americano al largo di Gaza è stato nuovamente rimosso a causa delle condizioni del mare: lo ha riferito il Pentagono. La portavoce Sabrina Singh ha detto ai giornalisti che l'esercito monitorerà le condizioni meteorologiche per determinare quando il molo dovrebbe tornare, ma ha riconosciuto che l'area di smistamento è quasi piena di scorte di aiuti in attesa di distribuzione da parte delle Nazioni Unite. "Se non c'è abbastanza spazio nello scalo di smistamento, allora non ha senso mettere i nostri uomini e le nostre donne là fuori, quando non c'è nulla da spostare", ha aggiunto Singh.
Medioriente, il Pentagono: "Non stiamo evacuando cittadini Usa"
Il Pentagono ha inviato la nave d'assalto anfibia USS Wasp nel Mar Mediterraneo orientale, ma non si sta preparando a evacuare i cittadini statunitensi o il personale militare dall'area in questo momento. Lo dice la portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, citata dal Jerusalem Post. Secondo Singh la USS Wasp ha molte altre capacita' oltre a essere un sistema militare di partenza e "si trova nella regione per garantire la stabilità regionale e scoraggiare le aggressioni".
Usa: "Una soluzione diplomatica in Libano è ancora possibile"
Una soluzione diplomatica in Libano è ancora possibile ed è il modo migliore per evitare una guerra regionale più ampia. Lo ha detto la portavoce del Pentagono, Sabrina Singh. "Non vogliamo vedere una guerra regionale più ampia, vogliamo vedere un allentamento delle tensioni", ha detto Singh, ricordando che questa settimana il Pentagono ha inviato la nave d'assalto anfibio USS Wasp nel Mar Mediterraneo orientale. Singh ha detto che il Pentagono non si sta preparando a evacuare i cittadini statunitensi o il personale militare in questo momento dal Libano.
Gallant: "Israele non cerca la guerra con Hezbollah ma è pronto a gestirla"
Israele non sta cercando una guerra con il movimento sciita libanese di Hezbollah, ma si sta preparando e "saprà cosa fare" se il gruppo decide di intensificare gli attacchi. Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant parlando alle truppe nel nord di Israele. ''L'alternativa politica è sempre meglio'', ma stiamo ''preparando la forza militare'', ha affermato Gallant.
Media, 11 morti in raid Israele su accampamento a sud di Gaza
Almeno 11 persone sono state uccise e altre 40 sono rimaste ferite a cause di un attacco contro un accampamento nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia di stampa Wafa citando fonti mediche. A essere colpite sono state le tende ad al-Mawasi, sulla costa del Mar Mediterraneo. Qui si erano rifugiati molti palestinesi da quando le forze di difesa israeliane (Idf) avevano iniziato l'offensiva su Rafah.
Blinken incontra la coordinatrice Onu per gli aiuti a Gaza
Il capo della diplomazia statunitense Antony Blinken ha incontrato a Washington la coordinatrice delle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari e la ricostruzione a Gaza, Sigrid Kaag. Lo rende noto il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller. Il segretario Blinken e la coordinatrice Kaag hanno avuto colloqui sulla "necessità di continuare ad aumentare gli aiuti umanitari a Gaza, ma anche il lavoro in corso per rispondere alle sfide di sicurezza che hanno ostacolato la fornitura dell'assistenza all'interno della Striscia", ha riferito Miller. Da parte sua Blinken, ha affermato il portavoce, ha ribadito che "è fondamentale garantire l'effettiva protezione degli operatori umanitari e raggiungere un accordo per il cessate il fuoco che garantisca il rilascio degli ostaggi e contribuisca ad alleviare le sofferenze dei civili a Gaza". Inoltre, "ha confermato la sua costante fiducia nella
coordinatrice Kaag e il forte sostegno degli Stati Uniti al suo mandato".
Israele: "Il governo del Libano è responsabile di tutti i razzi lanciati sul territorio israeliano"
Libano, il leader degli Hezbollah incontra i vertici della Jamaa Islamiya
Il leader degli Hezbollah libanesi, movimento sciita alleato dell'Iran e di Hamas, ha incontrato oggi a Beirut Muhammad Taqqush, capo della Jamaa islamiya, formazione armata sunnita con base in Libano e che partecipa dall'ottobre scorso ai lanci di razzi contro Israele dal sud del Libano. Hezbollah coordina da mesi le attività degli altri gruppi armati libanesi e palestinesi, tutti sunniti, come Hamas, Jihad islamico e Jamaa Islamiya, che operano con i loro uomini lungo la linea del fronte con Israele. L'interesse di Hezbollah è dimostrare che la resistenza armata a Israele non è una questione soltanto legata all'Iran e allo sciismo politico ma è una forma di "lotta panislamica", che unisce sciiti e sunniti. Dal canto loro, i gruppuscoli armati, con scarsa rilevanza politica in Libano come la Jamaa Islamiya, partecipano alle operazioni militari contro Israele in maniera simbolica e sporadica ma lo fanno sotto l'ala di Hezbollah per accreditarsi in Libano come una forza di "resistenza".
Incendi in Libano dopo i raid israeliani nel sud
Una serie di incendi sono scoppiati nel sud del Libano lungo la linea del fronte con Israele dopo i bombardamenti israeliani nella zona di Wazzani, nel settore orientale della linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferiscono media libanesi secondo cui la Protezione civile è intervenuta per domare le fiamme nella zona di Tallet al Hamames, a sud di Marjuyoun. Fonti locali affermano che gli incendi sono scoppiati a seguito del lancio da parte di Israele di proiettili infiammabili. Dallo scoppio del conflitto tra Hezbollah e Israele lo scorso ottobre, sono stati ripetuti i lanci attribuiti a Israele di bombe incendiarie, il cui uso in aree abitate da civili è bandito dal diritto internazionale.
Baerbock: "L'Iran impedisca un'ulteriore escalation"
Il capo della diplomazia tedesca Annalena Baerbock ha invitato l'Iran ad agire per prevenire "un'ulteriore escalation" in Medio Oriente. In un colloquio telefonico con il suo omologo Ali Bagheri, nel giorno delle elezioni, la ministra ha inviato un "messaggio chiaro", come ha spiegato nel suo account X: "Un'ulteriore escalation deve assolutamente essere evitata, anche l'Iran deve contribuirvi". "L'attenzione è stata posta anche sui tedeschi detenuti in Iran", ha aggiunto la diplomazia tedesca. Almeno due tedesco-iraniani infatti sono detenuti nel Paese: Nahid Taghavi, una donna di 69 anni arrestata nell'ottobre 2020 a Teheran, e il dissidente Jamshid Sharmahd, arrestato nell'agosto 2020 e condannato a morte dalla Corte Suprema per il suo presunto coinvolgimento in un attacco contro una moschea perpetrato nel 2008, che provocò 14 morti.
Idf: "I nostri soldati, provenienti da diverse estrazioni e gruppi minoritari, sono orgogliosi di servire il nostro Paese"
Israele: "Colpiti obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano"
L'esercito israeliano "ha distrutto una struttura militare con membri degli Hezbollah vicino al villaggio villaggio di Kfar Kila, nel sud del Libano". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati "distrutti obiettivi di Hezbollah nella regione di Chihine" e che l'artiglieria ha colpito vicino il villaggio di Naqoura. La stessa fonte ha poi proseguito rivelando che l'Idf ha abbattuto "un drone sospetto entrato dal Libano nello spazio aereo israeliano".
Gallant: "Accettabile un accordo con il ritiro di Hezbollah"
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto di aver chiarito con gli Usa che Israele "non vuole la guerra a nord" e che sarebbe "accettabile un accordo in base al quale gli Hezbollah ritirino le proprie forze dal confine". Lo ha fatto sapere Haaretz che ha riferito dell discussione avvenuta ieri notte nel Gabinetto di sicurezza israeliano. La posizione di Gallant - secondo la stessa fonte - è stata messa in discussione dal ministero della sicurezza nazionale - e leader di destra radicale - Itamar Ben Gvir secondo cui "non sì è appresa una sola lezione negli ultimi 20 anni di accordi. Facciamo gli accordi e tempo un anno o due violenteranno le nostre mogli e uccideranno i nostri figli".

©Ansa
Anp, legalizzazione insediamenti è parte del "genocidio"
Un alto funzionario dell'Anp ha definito la decisione del governo israeliano di legalizzare cinque avamposti in Cisgiordania e di imporre sanzioni all'Autorità palestinese come parte della "guerra di genocidio" contro i palestinesi. Secondo Wasel Abu Youssef, membro del Comitato Esecutivo dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), gli insediamenti sono "colonie illegali che violano tutte le risoluzioni internazionali". "Le decisioni del governo occupante mirano a portare avanti la guerra di genocidio contro il nostro popolo palestinese", ha detto all'agenzia Reuters. L'Olp e l'Autorità Palestinese continueranno a fare pressione affinché Israele venga portato davanti ai tribunali internazionali e punito per "crimini contro il nostro popolo, e in particolare nella Striscia di Gaza".
Ue applica nuove sanzioni ad Hamas e Jihad Palestinese
Il Consiglio ha inserito nell'elenco tre società - Zawaya Group for Development and Investment Co Ltd., Larrycom for Investment Ltd. e Al Zawaya Group for Development and Investment Sociedad limitada - di proprietà e controllate dal finanziere sudanese Abdelbasit Hamza Elhassan Mohamed Khair, soggetto a misure restrittive dell'Ue dal gennaio 2024. Tutte e tre le entità sono state collegate al portafoglio di investimenti di Hamas e sono servite come società di facciata per facilitare i flussi finanziari dell'organizzazione. Tra i singoli nominativi figurano Jamil Yusuf Ahmad Aliyan, funzionario del Pij e leader della Muhjat AlQuds Foundation, un'organizzazione finanziata dall'Iran la cui missione principale è fornire sostegno finanziario alle famiglie dei combattenti e dei prigionieri della Jihad islamica palestinese. Inoltre, il Consiglio ha sanzionato Ahmed Sharif Abdallah Odeh, che dirige le attività di investimento all'estero di Hamas ed è azionista e membro del consiglio di amministrazione di diverse società di facciata per Hamas; Zuheir Shamlakh, un facilitatore finanziario e cambiavalute che consente i trasferimenti finanziari dall'Iran a Hamas; e Ismail Barhoum, membro dell'Ufficio politico di Hamas, che dirige l'Associazione per le istituzioni caritatevoli di Hamas, supervisionando 400 enti di beneficenza e convogliando fondi a Hamas. Infine, il Consiglio ha inserito nell'elenco Ali Morshed Shirazi, un alto funzionario del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche - Forza Quds (Irgc-Qf) che ricopre il ruolo di capo ufficio della sezione palestinese che opera dal Libano, e Maher Rebhi Obeid, membro dell'Ufficio politico di Hamas dal 2010, responsabile della direzione delle operazioni terroristiche di Hamas in Cisgiordania
Gaza: Di Battista, Meloni ha le mani sporche di sangue
"Se mantiene il silenzio" su quanto avviene a Gaza, "la Meloni ha le mani sporche di sangue". Lo ha detto Alessandro Di Battista nel corso della manifestazione per la presentazione della legge di iniziativa popolare per il riconoscimento dello Stato di Palestina. "Avrebbe gli strumenti per intervenire, parlare, proporre delle sanzioni, ma invece sta zitta - ha aggiunto - è politicamente coinvolta, io non mi capacito, l'ho conosciuta".
La Giordania ai propri cittadini, 'non andate in Libano'
Il ministero degli Esteri della Giordania ha avvisato i propri cittadini di non andare in Libano "alla luce degli sviluppi nella regione e la preoccupazione per la sicurezza dei cittadini giordani all'estero". Lo ha riferito l'agenzia Petra.
Cos'è Hamas, l'organizzazione che si scontra da oltre 30 anni con Israele
Fondata nel 1987, affonda le radici negli anni Settanta e nei Fratelli Musulmani nati in Egitto. Oltre a un'ala militare, il Movimento di Resistenza Islamica che controlla (anche se non completamente) la Striscia di Gaza, possiede un braccio politico-sociale. Ma non mancano le divisioni interne nell'organizzazione paramilitare palestinese. LEGGI QUI
Mo: Caritas conclude missione in Terra Santa
Caritas Italiana – con il servizio CEI per gli Interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli – hanno condotto in questi giorni una missione di solidarietà e scambio in Terra Santa. La visita si è conclusa con l’incontro tra la delegazione e il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, che ha dato il suo incoraggiamento “a continuare il lavoro comune, per ora negli interventi possibili per l’emergenza umanitaria, più tardi nei primi passi della ricostruzione materiale e morale”. “Siamo grati a Caritas Italiana e alla Chiesa italiana”, ha detto Anton Asfar, segretario generale di Caritas Gerusalemme.
Mo, il 'ritorno' di Di Battista: al Senato con 80mila firme pro-Palestina
Arriva in piazza Vidoni in abito scuro e cravatta, nonostante un caldo che non perdona, accolto al grido di 'Palestina libera'. Alessandro Di Battista dà appuntamento con la sua associazione 'Schierarsi' a due passi dal Senato e sono in tanti a raggiungerlo, e tante le bandiere palestinesi che sventolano nell'aria. Scalda subito il clima l'ex enfant prodige del M5S, ammesso ce ne fosse bisogno visti i 34 gradi all'ombra. "Sono fiero che in un momento di forte disaffezione politica, con più della metà degli aventi diritto che non vota, siamo riusciti come associazione culturale a raggiungere quota 80 mila firme - rivendica-. Sono uscito dal Parlamento nel 2018 e non ci ho mai più rimesso piede, lo faccio oggi con immenso orgoglio per chiedere con forza una legge che riconosca lo Stato della Palestina".
Nato: ministro Esteri Israele invitato a summit Washington
Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, è stato invitato a prendere parte al vertice della Nato in programma il mese prossimo a Washington. Lo ha confermato un portavoce del ministro, spiegando - secondo quanto riporta il Times of Israel - che l'invito è stato rivolto dal segretario di Stato americano, Antony Blinken.
Idf, a Rafah trovato gioco da tavolo per attacchi contro Israele
L'Idf ha trovato a Rafah una versione del gioco da tavolo per bambini 'Snakes and Ladders' (Scale e serpenti) modificata per includere obiettivi chiave per attacchi terroristici nelle città israeliane. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nella stessa occasione i soldati hanno scoperto in "edifici residenziali numerose armi, tra cui granate, esplosivi, timer per attivare ordigni".
Al Jazeera, 11 morti e 40 feriti in raid Israele a Rafah
Il fuoco delle forze israeliane su al-Mawasi ha ucciso almeno 11 palestinesi e ferito più di 40 persone. Lo scrive Al Jazeera che cita fonti mediche nella Striscia. Al-Mawasi dà rifugio agli sfollati vicino alla città di Rafah, nel sud di Gaza.
Israele, colpiti a Sujaia obiettivi e operativi di Hamas
L'esercito israeliano ha confermato l'operazione "mirata" avviata ieri a Sujaia, nel centro della Striscia, contro obiettivi di Hamas. L'azione - ha spiegato il portavoce militare - è cominciata dopo che l'Idf ha avuto informazioni dell'intelligence sulla presenza di operativi e di strutture della fazione palestinese sul posto. Decine di queste strutture sono state colpite in raid mentre le forze di terra avanzavano. In una operazione separata nel nord della Striscia, diversi attacchi "significativi" hanno provocato la morte di "decine di operativi di Hamas rinchiusi in una scuola e in altre strutture dell'Unrwa", l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. Anche a Deir al-Balah, nel centro della Striscia, secondo il portavoce è stato "ucciso un operativo di Hamas che operava all'interno della zona umanitaria, usata da Hamas come scudo per l'attività terroristica".
Libano, raid aerei e di artiglieria israeliani nel sud
E' tornata a salire la tensione nel sud del Libano dopo una relativa calma negli scambi di fuoco tra Hezbollah e Israele. Secondo l'agenzia governativa di notizie libanese Nna, l'aviazione e l'artiglieria israeliani hanno condotto una serie di attacchi nella notte e stamani lungo diverse località della linea del fronte: Kfar Kila, Khiam, Adayse, Aitarun e Tallet al Hamames.
Hezbollah, 4 combattenti uccisi da Israele nelle ultime 24 ore
Gli Hezbollah libanesi, alleati di Hamas e dell'Iran, hanno annunciato nelle ultime ore l'uccisione di altri tre combattenti in raid di Israele, facendo salire a 4 miliziani uccisi in sole 24 ore il bilancio di attacchi israeliani in Libano. Secondo il conteggio del quotidiano beirutino L'Orient-Le Jour, sono 356 i combattenti di Hezbollah uccisi da Israele in Libano e Siria dallo scoppio del conflitto l'8 ottobre scorso.
Media, possibile guerra Israele-Hezbollah senza tregua Gaza
Una guerra su larga scala tra Israele ed Hezbollah potrebbe scoppiare nelle prossime settimane se Israele e Hamas non riusciranno a raggiungere un accordo di cessate il fuoco su Gaza: lo scrive Politico, che cita fonti dell'intelligence statunitense. Funzionari statunitensi stanno cercando di convincere entrambe le parti a ridurre la tensione, un compito che sarebbe molto più semplice con un cessate il fuoco in vigore a Gaza, scrive il giornale. Tuttavia, l'accordo è oggetto di trattative tese e i funzionari statunitensi non sono fiduciosi che Israele e Hamas accetteranno l'intesa attualmente sul tavolo nel prossimo futuro. Nel frattempo, secondo due alti funzionari statunitensi a conoscenza di informazioni di intelligence, le forze di difesa israeliane ed Hezbollah hanno elaborato piani di battaglia e stanno cercando di procurarsi ulteriori armi. Entrambe le parti hanno dichiarato pubblicamente di non voler entrare in guerra, ma gli alti funzionari dell'amministrazione Biden ritengono sempre più che sia probabile che scoppino intensi combattimenti nonostante gli sforzi per cercare di prevenirli, sottolinea Politico. Il rischio è più alto ora che in qualsiasi altro momento delle ultime settimane, ha affermato un altro alto funzionario americano, aggiunge il giornale.
Wafa, uccisi 3 operatori protezione civile in attacco a Gaza
L'esercito israeliano ha ucciso tre membri della protezione civile di Gaza e ne ha feriti altri dopo aver bombardato il campo profughi di Bureij, nel centro di Gaza. Lo riferisce - come riporta Al Jazeera - l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Le vittime sono state colpite mentre erano "sul posto di lavoro" e svolgevano "il loro lavoro umanitario". Inoltre secondo Wafa l'esercito israeliano ha effettuato due attacchi nella città di Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, uccidendo almeno quattro persone: sono state bombardate una casa nella zona al-Baraka (le vittime sono una donna e un bambino) e un edificio in al-Beeah Street.
Israele, altro soldato ucciso a Gaza, bilancio sale a 316
L'esercito israeliano ha annunciato la morte in combattimento nel sud di Gaza di un soldato. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui si tratta del sergente Eyal Shynes (19 anni). Il bilancio dei soldati uccisi a Gaza - dall'inizio della guerra - è ora di 316.
M. O.: tensioni con Hezbollah, Israele riunisce gabinetto di sicurezza
In serata dovrebbe riunirsi il gabinetto di sicurezza israeliano per discutere i continui scontri con Hezbollah nel nord del Paese e i timori crescenti di un'escalation sul fronte libanese. Lo ha riferito l'ufficio del primo ministro Netanyahu al Times of Israel. Il gabinetto di sicurezza è l'organo in cui lo Stato ebraico prende le sue decisioni relative al conflitto dopo lo scioglimento del gabinetto di guerra a seguito delle dimissioni del leader dell'opposizione, Benny Gantz.
Il sistema di Difesa di Israele
Iron Dome, Fionda di Davide, missili Arrow: l'arsenale militare di cui dispone Israele per difendersi dagli attacci. L'APPROFONDIMENTO
Esercito Israele, attaccati edifici Hezbollah in Libano
La notte scorsa aerei da guerra israeliani hanno attaccato edifici militari di Hezbollah nella zona di al-Khyam, in Libano. Lo scrive su X l'Israeli Air Force, aggiungendo che "un'altra struttura militare dell'organizzazione terroristica è stata attaccata nella zona di Al Adisa, nel sud del Libano".